COMUNE DI CHIAUCI PROVINCIA DI ISERNIA REGOLAMENTO PER LE CONCESSIONI DI BENI IMMOBILI COMUNALI

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1 COMUNE DI CHIAUCI PROVINCIA DI ISERNIA REGOLAMENTO PER LE CONCESSIONI DI BENI IMMOBILI COMUNALI approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n 5 del 20 marzo 2014

2 ART. 1 OGGETTO 1.1 Il presente regolamento disciplina i criteri e le modalità per le assegnazioni a terzi, pubblici e privati, di beni demaniali e patrimoniali indisponibili e disponibili appartenenti all Ente o nella disponibilità del Comune di Chiauci, nel rispetto dei principi di economicità di gestione, di efficienza, di produttività, di redditività e di razionalizzazione delle risorse. 1.2 Il presente regolamento ha lo scopo di assicurare la migliore fruibilità dei beni da parte delle libere forme associative e dei cittadini, la trasparenza e l imparzialità dell azione amministrativa, la valorizzazione ed il più proficuo utilizzo del patrimonio immobiliare comunale. 1.3 Sono escluse dall ambito di applicazione del presente regolamento le locazioni di unità immobiliari destinate ad abitazione, in quanto regolate da disposizioni speciali in materia. ART. 2 TIPOLOGIA DEI BENI IMMOBILI CONCEDIBILI IN USO 1 Il Comune di Chiauci è proprietario di un complesso di beni immobili classificabili in base alla vigente normativa in: BENI DEL PATRIMONIO DISPONIBILE, non destinati ai fini istituzionali del Comune e pertanto posseduti dallo stesso in regime di diritto privato. Tali beni sono concessi in uso a terzi tramite contratti di diritto privato previsti dal Codice Civile. BENI DEL PATRIMONIO INDISPONIBILE, destinati ai fini istituzionali del Comune e al soddisfacimento di interessi pubblici, non compresi nella categoria dei beni demaniali di cui agli artt. 822 e 823 del Codice Civile. Tali beni sono concessi in uso a terzi, ai sensi dell art. 828 del Codice Civile, in applicazione delle norme particolari che ne regolano l uso stesso. Normalmente l utilizzazione, finchè permane la loro destinazione a beni patrimoniali indisponibili, avviene mediante atti di diritto pubblico e, in particolare, con concessione amministrativa. BENI DEL DEMANIO COMUNALE, destinati, per loro natura o per le caratteristiche loro conferite dalle leggi, a soddisfare prevalenti interessi della collettività. Stante tale particolare destinazione, questi beni sono considerati fuori commercio e possono essere dati in uso a soggetti diversi dal Comune proprietario soltanto con provvedimenti di diritto pubblico quale, principalmente, la concessione amministrativa che mantiene al Comune stesso una serie di prerogative volte a regolare, in forma compatibile con l interesse pubblico, l uso temporaneo del bene da parte del concessionario e a stabilire garanzie essenziali per l eventuale ripristino delle finalità pubbliche a cui il bene è deputato. Tutti i beni immobili di cui alle categorie suddette risultano, con le loro destinazioni attuali, dagli appositi elenchi inventariali predisposti dall Ufficio Tecnico del Comune di Chiauci. Ciascun bene immobile appartenente ad una delle categorie sopradescritte può, con uno specifico provvedimento (di classificazione o declassificazione) adottato dall organo competente, trasferirsi da una categoria di appartenenza all altra sulla base della effettiva destinazione d uso.

3 ART. 3 FORME GIURIDICHE DI ASSEGNAZIONE DEI BENI 3.1 La concessione in uso a terzi di beni patrimoniali disponibili è, di norma, effettuata nella forma e con i contenuti dei negozi contrattuali tipici previsti dal titolo III del libro IV del Codice Civile e più precisamente: Contratto di locazione (artt.1571 e segg.c.c.); Contratto di affitto (artt e segg. C.C.); Comodato (artt e segg. C.C.). 3.2 La concessione in uso temporaneo a terzi di beni patrimoniali indisponibili e demaniali è effettuata nella forma della concessione amministrativa tipica. 3.3.La concessione dell utilizzo del bene demaniale o patrimoniale indisponibile non può in alcun caso confliggere con il perseguimento dell interesse pubblico primario per cui il bene destinato è classificato ai sensi di legge. 3.4.L atto di concessione prevede: a) l esatta individuazione del bene; b) la durata della concessione; c) la clausola espressa di revocabilità, per ragioni di pubblico interesse, della concessione stessa ad opera dell amministrazione; d) l ammontare del canone concessorio; e) l uso per il quale il bene viene concesso; f) le condizioni per la conservazione in buono stato del bene concesso e per l esercizio delle attività cui è destinato; g) l ammontare della cauzione che dovrà versare il concessionario. 3.5 Nei casi di cui al comma precedente, in aggiunta alla concessione amministrativa, il Comune potrà valutare l opportunità di redigere e sottoscrivere anche una convenzione-contratto, laddove la natura del bene, o la durata della concessione stessa, richieda una regolamentazione più puntuale dei rapporti. ART. 4 TUTELA DEI DIRITTI DEMANIALI E PATRIMONIALI DEL COMUNE 4.1 La concessione in uso a terzi, ancorchè Enti Pubblici territoriali e non, dei beni di proprietà del Comune di Chiauci, non comporta la cessione o rinuncia del concedente dei propri diritti di supremazia, di polizia, di autotutela, di esecuzione coattiva e sanzionatoria, nonché di ogni altra tutela giurisdizionale. 4.2 La concessione di cui agli articoli precedenti è un atto amministrativo potestativo unilaterale, revocabile per esigenze di interesse pubblico in qualunque momento, senza diritto ad indennizzo alcuno e senza necessità di congruo preavviso. 4.3 Le concessioni di cui sopra si intendono sempre onerose ed il relativo canone o indennizzo sono determinati nel rispetto delle leggi vigenti e delle disposizioni del presente regolamento. 4.4 E vietato all Amministrazione Comunale concedere in uso gratuito continuativo i beni in argomento ad associazioni culturali, sportive, politiche, sindacali ed ai privati in genere. 4.5 L Amministrazione Comunale mediante i propri funzionari o tecnici può, in qualsiasi momento,

4 accedere alle strutture assegnate per la verifica del congruo utilizzo dell immobile ed in particolare delle condizioni igieniche, di sicurezza e di conservazione dello stesso. ART. 5 INDIVIDUAZIONE DEI BENI 5.1 La Giunta Comunale individua annualmente, sulla base di un apposito piano delle valorizzazioni immobiliari elaborato dall Ufficio Tecnico, i beni immobili da assegnare. 5.2 L Amministrazione Comunale favorisce e promuove la ricerca di spazi comuni per più associazioni, con lo scopo di: a) ottimizzare l uso dei locali disponibili sfruttando al meglio particolari caratteristiche strutturali degli immobili; b) favorire l aggregazione di associazioni aventi finalità condivise e la cui convivenza possa essere incentivo per la collaborazione. ART. 6 ELENCO DEI BENI IMMOBILI DA ASSEGNARE 6.1 L Ufficio Tecnico redige con cadenza annuale gli elenchi dei beni immobili, o parti di essi, appartenenti al patrimonio disponibile ed indisponibile dell Ente, disponibili per l assegnazione. 6.2 Gli elenchi vengono pubblicizzati, con l approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, presso l albo pretorio. 6.3 Per ciascun immobile sono riportati l ubicazione ed una descrizione sintetica. ART. 7 MODALITA DI AFFIDAMENTO 7.1 La concessione e la locazione di beni immobili avviene, di norma, mediante pubblico incanto o privata licitazione. E ammesso l affidamento mediante trattativa privata con atto del Responsabile dell Ufficio Tecnico previo atto di indirizzo di Giunta Comunale. 7.2 Le autorizzazioni temporanee per attività saltuarie vengono rilasciate dal Responsabile del Servizio Tecnico previo atto di indirizzo di Giunta Comunale, mentre le autorizzazioni per l utilizzo delle sale riunioni vengono rilasciate dal Responsabile del Servizio Economato. ART. 8 AMBITI DI ATTIVITA 8.1 I beni immobili di proprietà o nella disponibilità del Comune, sono concessi in uso per il perseguimento di finalità che rientrino in uno o più dei seguenti ambiti di attività: realizzazione di attività finalizzate ad estendere la sicurezza sociale, la tutela della salute dei cittadini; realizzazione di attività finalizzate a prevenire ed a superare l emarginazione ed il disagio sociale ed economico; promozione di una cultura multietnica, dell accoglienza e dell integrazione dei cittadini immigrati e della solidarietà fra i popoli; promozione della cultura della pace e dei diritti umani e superamento degli squilibri economici e sociali; promozione, tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali; promozione, tutela e valorizzazione dell ambiente e delle risorse naturali del territorio; promozione di attività educative e di formazione; promozione e sviluppo della pratica sportiva e delle attività ricreative.

5 ART. 9 INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE 9.1 La natura migliorativa dell intervento è rimessa per tale qualificazione alla valutazione del Responsabile del Servizio Tecnico. 9.2 Le spese migliorative, relative ad interventi preventivamente autorizzati, sostenute e realizzate dall assegnatario, non danno diritto a rimborsi o indennizzi alla scadenza dell assegnazione. Le eventuali opere costruite sul bene e relative pertinenze sono acquisite al patrimonio comunale alla scadenza dell atto di assegnazione. 9.3 Le spese migliorative, relative ad interventi non autorizzati, fatto salvo quanto previsto al comma precedente, possono, se il caso, dare luogo all applicazione della penale di cui all art. 15 L Amministrazione Comunale si riserva comunque il diritto di pretendere l eventuale rimessa in pristino dei locali. 9.4 Gli interventi non autorizzati e non ritenuti migliorativi ma dannosi, devono essere rimossi a cura e spese dell assegnatario nel termine fissatogli, fatta salva ogni altra facoltà sanzionatoria prevista dal presente regolamento, oltre al risarcimento dei danni. 9.5 Nel caso in cui l assegnatario non provveda nel termine stabilito, l Amministrazione concedente provvederà d ufficio alla rimozione, con recupero di ogni spesa a carico dell assegnatario, rivalendosi sulla garanzia cauzionale, fatta salva ogni altra facoltà sanzionatoria prevista dal presente regolamento. ART. 10 MODALITA DI RILASCIO DELLE CONCESSIONI 10.1 La concessione dell utilizzo del bene demaniale o patrimoniale indisponibile non può in alcun caso confliggere con il perseguimento dell interesse pubblico primario per cui il bene destinato è classificato ai sensi di legge L Amministrazione Comunale procede alla concessione dei beni mediante la procedura del pubblico incanto, salvo i casi del successivo comma Nel caso di pubblico incanto, è data ampia pubblicità alla gara mediante i canali ritenuti più idonei La gara si svolge con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il canone annuo per la concessione del bene, stimato dal competente Servizio Tecnico Il termine di presentazione delle offerte, indicato nel bando di gara o nella lettera d invito, non può essere inferiore a 15 giorni, naturali e consecutivi, dalla data di pubblicazione del bando stesso o di spedizione della comunicazione. L offerta deve essere incondizionata e sottoscritta dall interessato con firma autenticata, ai sensi degli artt. 21 e 38 del D.P.R n L autenticazione non è necessaria se la firma è apposta direttamente in presenza del dipendente addetto alla ricezione della domanda ovvero è allegata alla domanda la copia fotostatica di un documento d identità del sottoscrittore. Le offerte devono essere redatte in lingua italiana. Nella formulazione dell offerta il prezzo deve essere espresso in cifre e in lettere. Nel caso di discordanza tra il prezzo indicato in lettere e quello indicato in cifre, è ritenuta valida l indicazione più vantaggiosa per l Amministrazione Comunale. Non possono essere presentate offerte per conto di terzi.

6 L offerta deve essere presentata in busta chiusa e sigillata. Sulla stessa saranno precisati il nominativo del soggetto concorrente e l oggetto della gara. Non si tiene conto delle domande e della documentazione pervenute dopo il termine stabilito per la presentazione. Il rischio del recapito è a carico esclusivo del mittente. L Amministrazione non risponde per dispersione o ritardo a qualsiasi causa dovuti (disguido postale, fatto di terzi, caso fortuito o forza maggiore) L apertura delle offerte viene effettuata in seduta pubblica. L aggiudicazione è fatta al miglior offerente. In caso di offerte di pari importo, si procede a richiedere formalmente ai soggetti che hanno presentato tali offerte, se tutti presenti alla seduta di gara, un offerta migliorativa in busta chiusa. Nel caso in cui i soggetti che hanno presentato offerte uguali non siano presenti o nessuno di essi voglia migliorare l offerta, si procede ad estrazione a sorte. Sulla base delle risultanze delle operazioni di gara, si procede all aggiudicazione con determinazione del Responsabile del Servizio Tecnico, fermo restando che la sottoscrizione della concessione è condizionata alla verifica della documentazione e delle dichiarazioni rese in sede di gara. L offerta non è mai vincolante per l Amministrazione Comunale, che a sua discrezione può comunque sospendere o non effettuare la gara, ovvero, dopo l effettuazione della stessa, revocare la procedura o non procedere alla stipulazione del contratto Per l individuazione del concessionario o dell utilizzatore, in caso di canone annuale di mercato inferiore o uguale a Euro 100,00 (cento), l Amministrazione Comunale può prescindere dall espletamento di apposita procedura concorsuale ad evidenza pubblica In esecuzione del comma 10.6 il Responsabile del Servizio Tecnico è competente nella scelta del concessionario, in conformità alle linee di indirizzo politico approvate o delineate dalla Giunta. In assenza di tali indirizzi l organo competente nella scelta del concessionario è la Giunta Comunale Nei casi di cui al comma 10.6 nel rilascio della concessione degli immobili, o di parti di essi, saranno necessariamente seguiti i seguenti criteri, in ordine di priorità: - attività non aventi scopo di lucro; - affidabilità dell Ente o dell Associazione; - livello di radicamento dell Ente o dell Associazione sul territorio comunale; - interesse generale della collettività per la natura dell attività svolta; - attività a carattere di sussidiarietà o supporto dei compiti istituzionali propri dell Amministrazione Comunale; - possibilità di fruizione dei servizi offerti da parte dell Ente, dell Associazione o da parte dei cittadini; - esigenza imprescindibile della sede per esercitare l attività sociale o per la conservazione dei materiali necessari all esercizio di tale attività; - garanzia di un completo utilizzo della sede stessa; - disponibilità ad utilizzare i locali con altri soggetti; - data di presentazione della richiesta di concessione. ART. 11 CANONE 11.1 L assegnazione di immobili, o parti di essi, è assoggettata al pagamento di un canone equivalente a quello di mercato, di norma calcolato dal competente Ufficio Tecnico che in caso di pubblico incanto o licitazione privata viene posto a base di gara, previa approvazione da parte della Giunta Comunale.

7 ART. 12 DURATA 15.1 L utilizzo di un immobile, o di parte di esso, non potrà essere concesso per un periodo superiore ad anni 15 (quindici), rinnovabile esclusivamente con apposito atto espresso, previa verifica della sussistenza delle condizioni e dei requisiti che hanno consentito il rilascio della concessione medesima, mentre nell ipotesi di locazione o di comodato, la durata non potrà essere superiore ad anni 6 (sei). ART. 13 REVOCA E DECADENZA 13.1 Il Comune si riserva la più ampia facoltà di revocare la concessione in presenza di motivi di interesse pubblico di cui all art.4.2, senza che il concessionario nulla possa eccepire o pretendere a qualsiasi titolo. In particolare spetta al Responsabile del Servizio Tecnicola facoltà di revocare, sospendere temporaneamente o modificare le date di assegnazione nei casi in cui ciò si rendesse necessario per lo svolgimento di particolari manifestazioni o per ragioni di carattere contingente, tecnico o manutentivo dell immobile assegnato, senza che tale limitazione possa dare luogo a indennizzo Il contratto di concessione deve prevedere la clausola di decadenza, con l obbligo da parte del concessionario della restituzione immediata dell immobile libero da persone e cose, correlata a : - mancato pagamento del canone e relativi interessi oltre 3 (tre) mesi dalla scadenza; - riscontro di inerzia grave, cui non si è ottemperato entro 3 (tre) mesi dalla data di comunicazione di diffida da parte del Responsabile competente; - mancato rilascio della garanzia/cauzione prevista dal successivo art.13.3; - mancato reintegro della cauzione, ove richiesto; - mancato rispetto del divieto di sub-concessione di cui all art. 13.8; - mutamento non autorizzato del tipo di utilizzo convenuto nel contratto; - mancata sottoscrizione del rinnovo contrattuale, concesso dal Responsabile del Servizio Tecnico, nei termini comunicati al destinatario; - mancata produzione della polizza R.C. verso terzi ; - venir meno della corrispondenza tra le attività dichiarate nella domanda e rientranti in uno degli ambiti di cui all art. 10 e quelle effettivamente svolte; - venir meno dei requisiti soggettivi necessari per ottenere la concessione; - sottoutilizzo della sede assegnata rispetto a quanto dichiarato nella domanda. ART. 14 ONERI A CARICO DEL RICHIEDENTE/CONCESSIONARIO 14.1 I contratti eventualmente stipulati, o le concessioni amministrative in uso degli immobili, dovranno prevedere a carico dell assegnatario: l obbligo del pagamento del canone o del corrispettivo per l utilizzo, ove previsto; l onere delle spese inerenti alla manutenzione ordinaria; il pagamento delle utenze; il pagamento delle spese di gestione; la stipulazione dell assicurazione contro i danni; la restituzione dei locali nella loro integrità, salvo il normale deperimento d uso; altre clausole ritenute importanti; 14.2 L assegnatario deve altresì garantire una utilizzazione dei beni compatibile con le disposizioni del D. Lgs. n. 81 del 2008, rispettando gli impianti a norma e dando tempestiva comunicazione al Comune delle eventuali disfunzioni.

8 14.3 Il contratto deve prevedere, a garanzia del suo puntuale rispetto da parte dell assegnatario, una cauzione stabilita e ritenuta congrua dal competente Ufficio Tecnico. La cauzione deve essere prestata contestualmente alla sottoscrizione del contratto L assegnatario è tenuto ad adottare ogni misura preventiva atta a garantire la salvaguardia del bene oggetto dell affidamento da qualunque manomissione da parte di terzi tali da alterarne la qualità e consistenza, anche economica e la funzionalità pubblica che lo caratterizza L assegnatario nel caso in cui, per l attività di utilizzo del bene, impieghi personale dipendente è tenuto al rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro restando esclusa ogni responsabilità dell Ente concedente per violazioni in materia L assegnatario è tenuto a non compromettere e, possibilmente, a favorire l utilizzo pubblico del bene ove prevista contrattualmente la sua coesistenza e compatibilità con l uso concesso L assegnatario è tenuto ad accettare eccezionali sospensioni temporanee della concessione per ragioni di ordine pubblico, di sicurezza, di igiene e sanità o per manifestazioni di particolare rilievo pubblico programmate dall Amministrazione concedente che coinvolgano il bene concesso, salvo il diritto alla proporzionale riduzione del canone soltanto se trattasi di canone di mercato. Nessuna riduzione del medesimo sarà dovuta in caso di canone agevolato di cui all art All assegnatario è vietata la sub-locazione e la sub-concessione senza il consenso scritto dell Amministrazione concedente, pena l immediata decadenza dall assegnazione e l incameramento della cauzione, fatto salvo l eventuale risarcimento dei danni e delle spese causate all Amministrazione concedente L assegnatario è obbligato ad utilizzare il bene secondo le prescrizioni indicate nell atto di assegnazione L assegnatario è tenuto ad accettare di sottostare ad eventuali controlli, verifiche e sopralluoghi dell Amministrazione Comunale. Tali richieste potranno essere avanzate dal Comune in qualsiasi momento L assegnatario è tenuto a rispettare in ogni sua parte il presente regolamento. ART. 15 PENALITA 15.1 Nel caso di infrazione relativa all art.14, si applicherà una penale da 250,00 a 2.500,00 per ogni singola infrazione, con la sola formalità preliminare della contestazione di addebiti e relative giustificazioni Il pagamento della penale avverrà mediante prelievo sulla cauzione, con obbligo di reintegro da parte del concessionario entro il termine assegnato, pena la decadenza di cui al precedente art I termini e le comminatorie contenuti nel presente atto operano di pieno diritto per l Amministrazione concedente senza obbligo per la stessa della costituzione in mora del concessionario.

9 ART. 16 SPESE A CARICO DEL CONCESSIONARIO 16.1 Tutte le spese inerenti la concessione ed il contratto di concessione e quelle a questi consequenziali, nessuna esclusa, sono a carico del concessionario, insieme a quelle di copia, di bollo, di registro, di istruttoria e per diritti di segreteria se dovuti Il concessionario è tenuto al rimborso delle imposte e tasse relative alla conduzione ed all utilizzo del bene concesso previste dalle normative vigenti, restando ogni eventuale rischio relativo a suo carico. ART. 17 NORME TRANSITORIE E FINALI 17.1 Le norme del presente regolamento si applicano a tutti gli atti e contratti posti in essere a decorrere dalla sua entrata in vigore.

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