Questo primo incontro vuole aiutare a riflettere sull esperienza del Grest come AMICIZIA.

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Luciano Masini
8 anni fa
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1 AMICIZIA Questo primo incontro vuole aiutare a riflettere sull esperienza del Grest come AMICIZIA. Le attività proposte sono uno strumento per approfondire i contenuti. Nulla vieta che i contenuti siano dati ad ogni animatore per una riflessione personale. PRIMA ATTIVITÀ DEFINIAMO L AMICIZIA Scrivete su una lavagna, o su di un cartellone la parola AMICIZIA, poi cercate tutte le parole che la definiscono in modo positivo (o anche in modo negativo, basta scegliere). Fate in modo che tutti liberamente possano dire la loro parola e poi cancellate quelle che non sono condivise da tutti (cancellate con una linea, in modo che la parola sia ancora leggibile). Avrete in sintesi la definizione di amicizia dei presenti e le parole che esprimono divergenze. Su queste ultime aprite una conversazione. SECONDA ATTIVITÀ COSA CERCO, COSA OFFRO Finalità: conoscenza e consapevolezza di sé e degli altri. Occorrente: post-it, pennarelli, cartellone Istruzioni: Ogni partecipante riceve tre post-it e in ognuno scrive una cosa della propria personalità che può offrire agli altri. In cambio potrà scambiare o scegliere tre post-it degli altri partecipanti di cui avrebbe bisogno. Condividiamo: al termine dell esercizio si condividono alcune osservazioni sulla modalità di scambio e le motivazioni della scelta dei post-it. Alcune osservazioni: gli animatori dovrebbero iniziare l attività spiegando ai partecipanti che nell incontro con l altro, si intrecciano le caratteristiche di ognuno che danno sostanza alla relazione. 1

PRIMA ATTIVITÀ DEFINIAMO L AMICIZIA Scrivete su una lavagna, o su di un cartellone la parola AMICIZIA, poi cercate tutte le parole che la definiscono in modo positivo (o anche in modo negativo, basta

2 TERZA ATTIVITÀ RIFLETTIAMO SULL AMICIZIA Prendendo spunto dal primo testo L AMICIZIA È UN CAMMINO! (Liberamente tratto da: L amicizia spirituale di Aelredo di Rievaulx, ), far lavorare gli animatori (dai 20 ai 30 minuti) sul contenuto proposto. Si possono fare dei gruppi da 3/5 persone invitandole a riflettere partendo da queste domande: a. Quale è il cammino della mia amicizia? b. Penso ai frutti dell amicizia c. Confronto i quattro elementi che caratterizzano l amicizia con quelle caratteristiche che vengono proposte oggi dalla nostra società d. Condividi esperienze di amicizie vissute positivamente e altre in modo negativo Dopo questo lavoro si porta a conoscenza di tutti delle riflessioni emerse nei piccoli gruppi, elaborando un identikit dell amico ideale. Lo stesso lavoro si può fare riflettendo sulle parole del Papa (ANGELUS DEL SAN- TO PADRE BENEDETTO XVI) ricordando Santa Gertrude 06 ottobre 2010), partendo da queste domande: a. La vita felice presuppone l amicizia con Gesù, hai esperienze che concretizzano questa affermazione? b. L amicizia dice il Papa nasce dalla conoscenza di Dio, quali sono le occasioni che ti dai per conoscere Dio? c. Descrivo le caratteristiche dell amico Gesù. Dopo questo lavoro si porta a conoscenza di tutti delle riflessioni emerse nei piccoli gruppi, elaborando un identikit dell amico Gesù. QUARTA ATTIVITÀ Amicizia (Liberamente tratto da AA.VV., A.A.A. Amici cercasi, LDC, 1992) Fornire ciascuno del decalogo dell amicizia e le cinque regole per affondare un amicizia e aprire il dialogo, favorendo il racconto o esprimendo opinioni sulla validità o meno delle affermazioni. Alla conclusione far emergere gli aspetti principali sia in positivo come in negativo sull essere o meno amici. In alternativa, con risvolto più personale, è il lavoro sul portaritratti. Partendo da quanto è proposto ci sarà chi si rispecchia in qualcuno dei ritratti, chi completa la ricetta per aiutare ad essere veri amici, chi racconta esperienze vissute. 2

Si possono fare dei gruppi da 3/5 persone invitandole a riflettere partendo da queste domande: a. Quale è il cammino della mia amicizia? b. Penso ai frutti dell amicizia c.

3 IL DECALOGO DELL AMICIZIA 1. Accettare l altro anche con i suoi difetti. 2. Rispettare i suoi momenti di crisi 3. Ricordarsi che è il suo compleanno. 4. Spedirgli un ricordo quando sei lontano. 5. Prestargli volentieri le cose tue. 6. Non essere invidioso. 7. Non pretendere di esistere tu solo. 8. Non fargli dispetti. 9. Non dirgli una cosa per farne un altra. 10. Non prenderlo in giro di fronte ai grandi. PER FARE AFFONDARE UN AMICIZIA 1. Costruisci una cella d isolamento per stare sola/o con il tuo amico o con l amica del cuore. Potrai soddisfare la tua voglia di stare insieme a qualcuno, e così perderai di vista tutto il resto del mondo. 2. Da un piedestallo al tuo amico. Più grande è meglio è. Così aumenteranno le distanze e tu ti sentirai uno zero infinitesimale nei suoi confronti. 3. Mettiti la maschera ogni volta che lo incontri. Così ti scambierà per un altra persona e saluterà l incognita che non sei tu. 4. Porta sempre gli occhiali scuri. Tutta la vita ti sembrerà nera e così potrai certamente rendere infelice chi ti avvicina. 5. Metti un amplificatore al tuo cuore e sparpaglia a gran voce quello che ti viene confidato. Troverai che tutti si fideranno dite come... cassetta di sicurezza. 3

Non prenderlo in giro di fronte ai grandi. PER FARE AFFONDARE UN AMICIZIA 1. Costruisci una cella d isolamento per stare sola/o con il tuo amico o con l amica del cuore.

4 PORTARITRATTI L OSTINATO Vorrebbe che gli altri facessero quello che piace a lui. Di solito è convinto che la ragione sia soltanto sua, per cui ripete la sua opinione centomila volte, fino a quando gli altri si stancano. Aiutalo a rispettare le opinioni altrui e a capire cosa significa vivere in democrazia. Forse non è solo lui ad avere il monopolio della verità. LA TIMIDA Non ce la fa mai a prendere la parola. Quando ci riesce diventa rossa o si mette a balbettare. Per non fare questa figura, è facilmente d accordo su quello che gli altri propongono. Falle un po di coraggio. Aiutala a parlare prima tra due o tre, poi davanti a tutto il gruppo. Non sottolineare mai che fa fatica a parlare e non insistere davanti agli altri. IL BRONTOLONE Non riesce a star lontano dal gruppo, ma è una lamentela perenne. Secondo lui, quello che si fa potrebbe essere fatto in maniera diversa, ma non sa dire come. Mai niente che gli vada bene, ma neppure fa fatica per cambiare qualcosa. Regalagli un paio di occhiali rosa perché impari a sottolineare le cose positive che capitano in gruppo. Se non riuscirà a vederci meglio, conviene non dar troppo peso alle sue osservazioni. LA CHIACCHIERONA Parla volentieri in ogni momento, anche quando non sa nemmeno di che cosa si sta parlando. Durante le riunioni va spesso fuori tema, ma pur di parlare, non gliene importa niente. Quando sei a tu per tu, invitala a riflettere un poco. E in gruppo avvisala quando va fuori argomento, anche per aiutare gli altri a pensare. 4

Aiutalo a rispettare le opinioni altrui e a capire cosa significa vivere in democrazia. Forse non è solo lui ad avere il monopolio della verità. LA TIMIDA Non ce la fa mai a prendere la parola.

IL COMICO Sa fare le boccacce più orribili del mondo e sa imitare, dall animatore in giù, tutti i componenti del gruppo. Quando c è lui si va da una risata all altra. Ha il dono di far stare allegri.

IL CREMINO È sempre vestito alla moda, anche se in gruppo lo prendono in giro. Pensa di far strage di ragazzine. Sa parlare bene, ma non si degna di condividere le fatiche del gruppo.

5 IL COMICO Sa fare le boccacce più orribili del mondo e sa imitare, dall animatore in giù, tutti i componenti del gruppo. Quando c è lui si va da una risata all altra. Ha il dono di far stare allegri. A volte sembra che sappia solo far ridere e per questo può infastidire. Apprezza la disinvoltura con cui sa stare con tutti. Il suo buon umore è un servizio molto utile al gruppo. IL CREMINO È sempre vestito alla moda, anche se in gruppo lo prendono in giro. Pensa di far strage di ragazzine. Sa parlare bene, ma non si degna di condividere le fatiche del gruppo. Occorre aiutarlo a trovare qualche interesse altruistico e a riflettere sul suo comportamento. Le ragazze non sono stupide e perciò... si regoli. IL PACIFICO Può cadere il mondo senza che si turbi minimamente. Viene sempre al gruppo, e tutto gli va bene. Non sposta un filo. Dice sempre di sì. Non fa mai una proposta. E sempre sorridente. Non si immischia in niente. Evita che gli altri lo prendano di mira e prova a fargli nascere qualche interesse. IL 1 DELLA CLASSE È sempre molto bravo. Sa tutto. Se glielo domandi ha una risposta per tutto. Non parla molto, Sembra un tipo sostenuto, ma spesso è un timido, In genere non fa lavori materiali, ma sa dare idee buone al gruppo. Stagli vicino più che puoi. Soffre molto e ha bisogno di sentirsi a suo agio per poter dare quello che sa al gruppo. E una forza che può essere a disposizione di tutti. 5

6 LA CRITICONA È acida come una vecchia zitella. Critica tutto e il gruppo, secondo lei, è una frana. Se si stesse ai suoi pareri non si farebbe mai niente perché è troppo difficile e le difficoltà sono insormontabili. È un tipo molto utile quando si deve progettare una attività perché aiuta a prendere atto di tutte le possibili difficoltà che si incontreranno. Dalle una mano perché riesca a prendere delle decisioni e a verificare prima di tutto se stessa. IL METICOLOSO Ha sempre una puntualizzazione da fare e per questo facilmente fa venire «i nervi». E puntualissimo e si ferma a riordinare dopo ogni raduno. Cerca di aiutarlo a superare le piccole manie. E un tipo molto utile nel gruppo e può essere un buon amico. 6

È un tipo molto utile quando si deve progettare una attività perché aiuta a prendere atto di tutte le possibili difficoltà che si incontreranno.

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