Silicio solare contro l eternit: rinnovare in modo rinnovabile le coperture

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1 Silicio solare contro l eternit: rinnovare in modo rinnovabile le coperture Introduzione E di questi giorni la notizia che la Provincia Autonoma di Trento ha approvato un documento di intenti che stabilisce di elaborare, entro fine 2011, delle "Linee guida" per definire l'indice di degrado delle coperture in cemento-amianto del territorio trentino e le priorità di intervento nei siti inquinati da amianto. Nel documento si evidenzia anche la necessità di proseguire l'attività di mappatura dell'amianto a cura del gruppo di lavoro interistituzionale. Ciò indica che l attenzione verso il problema delle coperture in eternit, sia costantemente di attualità. In questo articolo evidenziamo una opportunità (non solo economica) per la sostituzione di tali coperture con altre nuove, dotate di impianto fotovoltaico. Tale occasione è data dall incentivo statale in conto energia per gli impianti fotovoltaici connessi alla rete, che prevede premi per la sostituzione di coperture in eternit. Il chiaro intento dell ultimo decreto di incentivazione, infatti, è quello di privilegiare gli impianti fotovoltaici costruiti sugli edifici (magari con autoconsumo) a discapito dei grandi impianti realizzati a terra; le grandi superfici delle coperture industriali, in passato sovente realizzate in eternit, risultano lo spazio ideale per questa applicazione. Riferimenti legislativi Il veloce susseguirsi degli ultimi decreti riguardanti le tariffe incentivanti non ha certo facilitato la vita agli operatori, agli imprenditori e ai comuni cittadini che hanno voluto cimentarsi nella costruzione di un impianto fotovoltaico. Tant è che, nel passaggio da un decreto all altro, sono cambiati aspetti piuttosto rilevanti che talvolta, a causa della non facile lettura ed interpretazione, hanno spiazzato anche gli 1 / 13

2 addetti ai lavori (e i loro clienti): si pensi ad esempio alle modalità di integrazione architettonica, sostituite poi dalla definizione di impianto su edificio (dove l espressione su edificio è però legata a specifiche condizioni, che non riguardano solo la posizione), e alle modalità di accesso ai premi per gli impianti abbinati ad un uso efficiente dell energia (per gli edifici esistenti, nel passaggio da un decreto all altro, non viene più considerata l efficienza del sistema di generazione dell energia termica ). C è però nell ultimo decreto (DM 5 maggio 2011, noto come quarto conto energia ) una variazione degna di nota, per le opportunità che può creare. All articolo 14 (titolo II, comma c), troviamo infatti che è previsto un incremento di 5 centesimi di euro/kwh (n.d.r. : per ogni kwh di energia prodotta), per gli impianti di cui all art. 3, comma 1, lettera g (n.d.r.: impianti fotovoltaici realizzati su edifici ), installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto. Notiamo che, a differenza degli scorsi decreti, l incremento è riconosciuto anche per impianti non architettonicamente integrati e che esso è espresso in valore assoluto e non in percentuale. Il primo aspetto implica minori costi di realizzazione dell impianto, non essendo più richiesta la necessità di moduli fotovoltaici particolari o onerose finiture delle coperture. Per quanto invece riguarda il secondo punto, per comprenderne l importanza proponiamo la seguente tabella, prendendo come esempio 2 impianti di diversa potenza (es: 150 e 900 kwp), in parallelo con la rete elettrica ed entrata in esercizio durante il secondo semestre del I valori sono posti a confronto con l incremento proposto nel terzo anno di applicazione (2010) del vecchio (e più famoso) secondo conto energia. Conto energia 2 / 13

3 Potenza Tariffa base Incremento Tariffa eternit Incremento % Secondo P>20kW integrato ,021 0,435 5,0% 3 / 13

4 Quarto 20<P<200kW 0,233 0,050 0,283 21,5% 200<P<1000kW 0,224 0,050 0,274 22,3% 4 / 13

5 Le tariffe ( /kwh) vengono erogate dal GSE, per 20 anni, per ogni kwh prodotto dall impianto fotovoltaico; si nota che l incremento nel quarto conto energia è piuttosto sostanzioso, e va oltre il 20%. Tecnologie e componenti Come già esposto, per accedere all incremento tariffario, a parte la corretta prova di smaltimento di una superficie in eternit almeno pari a quella del campo fotovoltaico, non sono necessari particolari materiali. I moduli fotovoltaici possono essere quelli standard (in silicio mono o poli-cristallino, film sottile o amorfo), ovviamente certificati secondo le comuni norme di accesso al conto energia. L incremento di tariffa non è cumulabile con il 10% ora previsto per chi utilizza materiali europei. Un opportunità che nasce dal rifacimento del tetto è invece rappresentata dall adozione di particolari sistemi che consentano uno staffaggio diretto alla nuova copertura, senza la necessità di posare le classiche sottostrutture (profili di sostegno in singola o doppia orditura) e di praticare fori nel manto superiore (deleteri per l impermeabilizzazione e la durata nel tempo). Per fare questo c è bisogno di un efficace progettazione e coordinamento tra il coperturista e l installatore dell impianto fotovoltaico: sono già in commercio sistemi che permettono ottime soluzioni tecnico-economiche, sia nei materiali (assenza dei profili), che nella velocità di montaggio (es: clip a fissaggio rapido dei moduli, a unica vite, per coperture in lamiere grecate provviste di apposita asola di fissaggio). Facciamo quattro conti 5 / 13

6 Per toccare con mano i risultati di quanto detto, prendiamo ad esempio un capannone industriale posto a Trento, con una copertura in eternit di circa 3200mq, costituita da falde Est-Ovest inclinate di 6. La superficie permette la realizzazione di un impianto fotovoltaico di oltre 400 kwp, e la produttività specifica per kwp, per un impianto così esposto, potrebbe essere di circa 960kWh/(kWp anno). Ipotizziamo: - un costo di acquisto dell elettricità di circa 0,14 /kwh; - un autoconsumo (istantaneo tra produzione a utilizzo) di energia prodotta pari a circa il 30%; - un costo di impianto di circa: 2300 /kwp x 400kWp = ; - vendita delle eccedenze energetiche con sistema del ritiro dedicato, a 0,11 /kwh. Semplificando il calcolo economico (non prendendo in considerazione ammortamenti, finanziamento, tasse e IVA), e ipotizzando di individuare i soli ricavi dovuti alla tariffa base del conto energia, alla vendita e ai risparmi in bolletta, per dedicarli al rientro dell investimento dell impianto fotovoltaico, otteniamoi risultati riassunti nella seguente tabella (dove nella colonna dei valori unitati p.u., sono indicati i valori per kwp installato): IMPIANTO FOTOVOLTAICO 6 / 13

7 u.m. p.u. Totale Potenza di picco kwp Superficie lorda mq / 13

8 Energia prodotta kwh/anno Energia autoconsumata kwh/anno Energia venduta kwh/anno / 13

9 Incentivo base (senza incr.eternit) Risparmio in bolletta Ricavi da vendita energia (RID) 9 / 13

10 Rivavi annuali (senza incr.eternit) Costi annuali Margine operativo annuo 10 / 13

11 Costo Impianto Tempo di rientro semplice anni 7,8 7,8 11 / 13

12 Appurato che i ricavi sopra esposti sono sufficienti a consentire un adeguato tempo di rientro dell impianto fotovoltaico (minore di 8 anni), si supponga di destinatre i maggiori introiti derivanti dall incentivo per la rimozione dell eternit) al rimborso della nuova copertura; ipotizzando un periodo di ammortamento pari a 20 anni, si ottengono i valori evidenziati di seguito: CON SOSTITUZIONE ETERNIT u.m. p.u. Totale Incremento eternit sulla tariffa / 13

13 Incremento in 20 anni Incremento specifico /mq Il valore specifico di 120 /mq risulta dunque a disposizione per la realizzazione della nuova copertura. Esso risulta, nella maggior parte dei casi, ampiamente sufficiente per il ritorno anche di tale investimento, confermando l opportunità economica dell intervento congiunto di sostituzione della copertura in eternit con installazione di un impianto fotovoltaico. 13 / 13