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1 Telelab Laboratorio di telelavoro e conciliazione Convegno L'esperierenza amministrativa Università del Salento (Ripartizione Risorse Umane M.Tarricone)

2 Il questionario

3 Il questionario

4 Il questionario

5 Quadro di riferimento LEGGE 16 giugno 1998, n. 191 Modifiche ed integrazioni alle leggi 15 marzo 1997, n. 59, e 15 maggio 1997, n. 127, nonché' norme in materia di formazione del personale dipendente e di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni. Disposizioni in materia di edilizia scolastica Art. 4. (Telelavoro) 1. Allo scopo di razionalizzare l'organizzazione del lavoro e di realizzare economie di gestione attraverso l'impiego flessibile delle risorse umane, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, possono avvalersi di forme di lavoro a distanza. A tal fine, possono installare, nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio, apparecchiature informatiche e collegamenti telefonici e telematici necessari e possono autorizzare i propri dipendenti ad effettuare, a parità di salario, la prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede di lavoro, previa determinazione delle modalità per la verifica dell'adempimento della prestazione lavorativa...

6 Quadro di riferimento DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 marzo 1999, n.70 Regolamento recante disciplina del telelavoro nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 4, comma 3, della legge 16 giugno 1998, n DPR 70/99 art. 3 comma1 DPR 70/99 art. 3 comma 2,3,4,5 DPR 70/99 art. 5 Nell'ambito degli obiettivi fissati annualmente, l'organo di governo di ciascuna amministrazione, sulla base delle proposte dei responsabili degli uffici dirigenziali generali o equiparati, individua gli obiettivi raggiungibili mediante il ricorso a forme di telelavoro, destinando apposite risorse per il suo svolgimento Il ricorso a forme di telelavoro avviene sulla base di un progetto generale in cui sono indicati: gli obiettivi, le attività interessate, le tecnologie utilizzate ed i sistemi di supporto Postazioni di Lavoro 1. La postazione di telelavoro e' il sistema tecnologico costituito da un insieme di apparecchiature e di pro-grammi informatici, che consente lo svolgimento di attività di telelavoro. 2. La postazione di telelavoro deve essere messa a disposizione, installata e collaudata a cura ed a spese del- l'amministrazione interessata, sulla quale gravano altresì la manutenzione e la gestione di sistemi di supporto per il dipendente ed i relativi costi. 3. I collegamenti telematici necessari per l'effettuazione della prestazione di telelavoro debbono essere attivati a cura ed a spese dell'amministrazione interessata, sulla quale gravano altresì tutte le spese di gestione e di manutenzione.

7 Quadro di riferimento DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 marzo 1999, n.70 Regolamento recante disciplina del telelavoro nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 4, comma 3, della legge 16 giugno 1998, n DPR 70/99 art. 6 DPR 70/99 art. 8 L'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione fissa le eventuali regole tecniche per il telelavoro, anche con riferimento alla rete unitaria delle pubbliche amministrazioni, alle tecnologie per l'identificazione, alle esigenze di adeguamento all'evoluzione scientifica e tecnologica ed alla tutela della sicurezza dei dati. 1. La contrattazione collettiva, in relazione alle diverse forme di telelavoro, adegua alle specifiche modalità della prestazione la disciplina economica e normativa del rapporto di lavoro, garantendo in ogni caso un trattamento equivalente a quello dei dipendenti impiegati nella sede di lavoro e, in particolare, una adeguata tutela della salute e della sicurezza del lavoro. Deliberazione A.I.P.A. n. 16/2001 del 31 maggio 2001 Regole tecniche per il telelavoro ai sensi dell'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 70.

8 La contrattazione CCNL- ART.23 - TELELAVORO (Art.20 CCNL ) 1. Le Amministrazioni potranno realizzare progetti di telelavoro, con le modalità previste dall accordo quadro nazionale sottoscritto il 23 marzo 2000, ivi compreso il sistema di relazioni sindacali previsto dall accordo stesso. 2. La contrattazione integrativa disciplina gli aspetti strettamente legati alle specifiche esigenze della Amministrazione e dei lavoratori interessati e in particolare le materie di cui all art. 3, comma 5, dell accordo quadro sopraccitato.

9 La contrattazione ACCORDO QUADRO NAZIONALE SUL TELELAVORO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, IN ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI CONTENUTE NELL' ART. 4, COMMA 3, DELLA LEGGE 16 GIUGNO 1998, N. 191 Art. 1 Ambito di applicazione e durata Art. 2 Finalità e obiettivi del telelavoro Art. 3 Relazioni sindacali Art. 4 Assegnazione ai progetti di telelavoro Art. 5 Postazione di lavoro e adempimenti dell'amministrazione Art. 6 Diritti ed obblighi del lavoratore Art. 7 Osservatorio sul telelavoro

10 La contrattazione D.P.R. 8 marzo 1999, n.70 Telelavoro: prestazione eseguita in qualsiasi luogo ritenuto idoneo, collocato al di fuori della sede di lavoro, dove la prestazione sia tecnicamente possibile, con il prevalente supporto di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che consentano il collegamento con l'amministrazione cui la prestazione stessa inerisce. Accordo Confcomm ercio 20 giugno 1997 CCNL Abi 11 luglio 1999 Accordo Confapi 17 luglio 2001 L'accordo elenca, a titolo esemplificativo, alcune tipologie di telelavoro: lavoro a domicilio; centri di telelavoro; telelavoro mobile; hoteling (ovvero una postazione di telelavoro di riferimento in azienda per i lavoratori che per le loro mansioni svolgono la loro attività prevalentemente presso realtà esterne). Il contratto elenca, a titolo esemplificativo, alcune tipologie di telelavoro: presso il domicilio del lavoratore; nei centri di telelavoro o in postazioni satellite; telelavoro mobile. Telelavoro: la modalità di effettuazione della prestazione il cui espletamento avviene con l'ausilio di strumenti anche telematici, prevalentemente al di fuori dei locali dell'impresa di appartenenza (esempio l'abitazione del lavoratore, centri di telelavoro ecc.).

11 La contrattazione CCNL Telecomunica zioni 28 giugno 2000 CCNL Industria Elettrica 24 luglio 2001 Telelavoro subordinato: modalità di prestazione lavorativa effettuata per esigenze di servizio, mediante l impiego non occasionale di strumenti telematici, da un luogo diverso e distante rispetto alla sede aziendale, a condizione che tale modalità di espletamento della prestazione non sia richiesta dalla natura propria dell attività svolta. Il contratto elenca, a titolo esemplificativo, le seguenti tipologie di telelavoro: telelavoro domiciliare: l attività viene prestata dal dipendente di norma presso il proprio domicilio; telelavoro da centri o postazioni satellite: l attività lavorativa viene prestata da remoto rispetto alla sede cui fa capo l attività medesima in termini gerarchici e sostanziali, in ambienti organizzativi e logistici destinati alle prestazioni di telelavoro e non costituenti unità produttive autonome. Telelavoro subordinato: modalità della prestazione lavorativa effettuata per esigenze di servizio, mediante l impiego non occasionale di strumenti telematici, da un luogo diverso e distante rispetto alla sede aziendale, a condizione che tale modalità di espletamento della prestazione non sia richiesta dalla natura propria dell attività svolta. Il contratto elenca, a titolo esemplificativo, le seguenti tipologie di telelavoro: telelavoro domiciliare: l attività viene prestata dal dipendente di norma presso il proprio domicilio; telelavoro da centri o postazioni satellite:l attività lavorativa viene prestata da remoto rispetto alla sede cui fa capo l attività medesima in termini gerarchici e sostanziali, in ambienti organizzativi e logistici destinati alle prestazioni di telelavoro e non costituenti unità produttive autonome.

12 La contrattazione CCNL Industria Chimica 12 febbraio 2002 CCNL Industria Ceramica 19 dicembre 2002 Telelavoro: modalità della prestazione effettuata in via normale e con continuità dal dipendente, presso il proprio domicilio o in luogo idoneo diverso ma comunque fisso esterno rispetto alla sede di lavoro aziendale, con il prevalente supporto di strumenti telematici. Non è considerabile attività in telelavoro quella svolta anche in via telematica o con collegamento remoto da operatori di vendita, informatori scientifici del farmaco, lavoratori addetti all assistenza tecnica presso la clientela etc. Sono, altresì, esclusi dalla presente disciplina i call-center organizzati in autonome unità produttive. Telelavoro subordinato: prestazione effettuata in via normale e di continuità dal lavoratore dipendente, presso il domicilio o in luogo idoneo ma comunque fisso esterno rispetto alla sede di lavoro aziendale, con il prevalente supporto di strumenti telematici. Non è considerabile attività di telelavoro quella svolta anche in via telematica o in collegamento remoto da operatori di vendita o addetti all assistenza tecnica presso clienti. CCNL Industria Tessile 24 aprile 2004 Telelavoro subordinato: modalità di svolgimento della prestazione lavorativa. Costituisce una differente fattispecie rispetto al lavoro a domicilio. Per telelavoro si intende la prestazione dell attività lavorativa effettuata con regolarità e continuità dal lavoratore, tramite il supporto di strumenti telematici e tecnologie informatiche, presso il proprio domicilio ovvero in altro luogo fisso e predeterminato, esterno, rispetto alla sede di lavoro aziendale. Non è considerabile telelavoro l attività svolta, anche in via telematica, all interno dei locali aziendali e quella che, sebbene svolta a distanza, non implichi l impiego della strumentazione informatica come mezzo propedeutico allo svolgimento dell attività lavorativa. Fonte: CONFINDUSTRIA TELELAVORO Discipline nazionali a raffronto LAVORO E RELAZIONI INDUSTRIALI Giugno 2004

13 La contrattazione Nel secondo semestre 2012 è stata avviata la fase di confronto con le OO.SS ; Con Delibera n. 138/2013 del Consiglio di Amministrazione del 17/05/2013 è stata autorizzata la sottoscrizione del «Contratto collettivo integrativo sul telelavoro nell Università del Salento» In data 27/5/2013 è stato stipulato il contratto integrativo Premessa Con il Progetto TELELAB finanziato dalla Regione Puglia nell ambito dei Patti di genere si intende favorire la conciliazione fra attività professionale e lavoro di cura da parte dei/delle dipendenti consentendo loro di svolgere parzialmente per un certo numero di ore - le proprie prestazioni in un luogo diverso dalla sede di lavoro. Il presente contratto è valido a disciplinare il telelavoro effettuato nell ambito del progetto TELELAB. Art. 1 Definizione Il termine <<telelavoro>> designa la prestazione di lavoro eseguita dal/dalla dipendente in una sede diversa da quella di lavoro, in luogo idoneo e con supporto di tecnologie informatiche e di comunicazione che consentano il collegamento, anche differito, con l Amministrazione.

14 La contrattazione Art. 2 Principi generali 1. Nell ambito del progetto TELELAB, l Università del Salento intende attivare modalità di prestazioni lavorative in telelavoro, destinate a rispondere ad esigenze temporanee di conciliazione e di mobilità del/della dipendente riconducibili alla cura di figli minori, familiari o conviventi e alla distanza dall abitazione alla sede di lavoro.. Definisce il perimetro della sperimentazione

15 La contrattazione Art. 5 Criteri generali per l'articolazione del tempo di lavoro e per la determinazione delle fasce di reperibilità telematica 1. Le giornate lavorative in modalità telelavoro possono essere al massimo 4 alla settimana. Le giornate telelavorabili sono in via prioritaria individuate nelle giornate con il maggior numero di ore lavorative. 2. Non sono previste prestazioni straordinarie, supplementari e festive. 3. Saranno concordati con la/il Responsabile della Struttura sia la fascia giornaliera di reperibilità telefonica (che dovrà essere di almeno 2 ore rispetto all orario giornaliero previsto in modalità di telelavoro), sia il numero di rientri periodici in sede per le verifiche necessarie al corretto svolgimento dell attività Spetta alla/al Responsabile della Struttura, sulla base dei parametri stabiliti al momento dell assegnazione del Progetto di telelavoro, la verifica dell attività svolta in remoto. 6. Il Responsabile della Struttura potrà richiedere solo eccezionalmente alla/al telelavoratrice/ telelavoratore di rientrare in ufficio in un giorno di telelavoro 7. Le variazioni dell orario di lavoro rispetto a quelle previste nel Progetto sono consentite alla/al lavoratrice/lavoratore previa motivata richiesta al Responsabile della struttura. 8. L Amministrazione può eccezionalmente convocare la/il telelavoratrice/telelavoratore a riunioni e incontri specifici, previo congruo preavviso. 9..

16 La contrattazione Art. 6 Progetto di telelavoro: richieste e assegnazioni criteri di priorità per la formazione della graduatoria 1. La richiesta di telelavoro avviene tramite la compilazione dell apposito Modulo richiesta di telelavoro, 3. Le richieste pervenute saranno esamine da una Commissione così composta: Direttore Generale o sua/o delegata/o; Un/a Componente della RSU; La Responsabile scientifico del Progetto TELELAB o sua/o delegata/o scelto fra i componenti della cabina di regia del Progetto stesso 4. A seguito delle domande pervenute la Commissione formulerà una graduatoria sulla base dei criteri di seguito elencati: Situazione di disabilità personale o assistenza a familiari o a conviventi (con certificazione dello stato di famiglia), in situazione di infermità psicofisica accertata, residenti presso lo stesso nucleo familiare 5 punti Assistenza a familiari o affini entro il secondo grado, in situazione di infermità psicofisica accertata, non residenti presso lo stesso nucleo familiare 3 punti Figli in età 0-3 anni 3 punti Figli in età 4-8 anni 2 punti Figli in età 9-11 anni 1 punti Genitore single 1 punti Maggior tempo di percorrenza dall abitazione del dipendente alla sede di lavoro, tenuto conto degli orari ufficiali dei mezzi di trasporto pubblici tra comuni o il tempo medio di recarsi al lavoro con mezzo proprio se mezzo pubblico inesistente: Oltre 1h per sola andata e solo ritorno 5 punti Da 45 a 60 minuti per sola andata o solo ritorno 3 punti Da 30 a 44 minuti per sola andata e solo ritorno 2 punti

17 La contrattazione Art. 11 Postazioni di telelavoro 1. L Università provvede alla installazione in comodato d uso ex art c.c. e seguenti, salvo diversa pattuizione di una postazione di telelavoro idonea alle esigenze dell attività lavorativa. Sarà cura della/del lavoratrice/lavoratore mantenere tali postazioni nel miglior stato di efficienza possibile. Le installazioni verranno effettuate a cura e spese dell Università in locali, segnalati dalla/del telelavoratrice/telelavoratore, che siano comunque in linea con le norme riguardanti la sicurezza del lavoro e in particolare modo relativamente all impiantistica elettrica. 2. La manutenzione delle attrezzature di cui sopra sarà a carico dell Università. Il telelavoratore dovrà permettere l accesso degli addetti alla manutenzione nei locali ove sono installate le attrezzature negli orari che verranno concordati anticipatamente con i servizi preposti. 3. L uso della postazione deve essere effettuato esclusivamente nell interesse dell Università e per le attività attinenti al rapporto di lavoro rispettando le norme di sicurezza, non manomettendo in alcun modo gli apparati e l impianto generale.

18 Il bando L avviso Pubblico è stato emanato dal Direttore Generale in data 12/7/2013; Sono state presentate 17 domande; La commissione ha concluso i propri lavori il 27/8/2013; Con D.D. 239 del 12/9/2013 sono stati approvati gli atti della commissione; Sono stati approvati 15 progetti di telelavoro; Nel mese di novembre sono stati sottoscritti 14 contratti individuali e sono state avviate le attività;

19 I RISULTATI PROGR. CATEG. AREA STRUTTURA TELELAVORATORE 1 EP BIBLIOTECHE BIBLIOTECA INTERFACOLTA' 2 D T.TS. E. D. RIPARTIZIONE INFORMATICA 3 C T.TS. E. D. RIPARTIZIONE AFFARI FINANZIARI U FFICIO STIPENDI 4 D AMMINISTRATIVA RIPARTIZIONE RISORSE UMANE UFFICIO PENSIONI E GESTIONALE PREVIDENZA 5 D AMMINISTRATIVA DIREZIONE GENERALE UFFICIO STATISTICHE GESTIONALE 6 D T.TS. E. D. RIPARTIZIONE INFORMATICA - AREA LABORATORI E ASSISTENZA 7 D AMMINISTRATIVA RIPARTIZIONE LEGALE, ATTI NEGOZIALI E ISTITUZIONALI GESTIONALE UFFICIO LEGALE 8 C AMMINISTRATIVA DIP.TO STORIA, SOCIETA' E STUDI SULL'UOMO 9 D T.TS. E. D. DIP.TO INGEGNERIA DELL'INNOVAZIONE 10 C DIREZIONE GENERALE - AREA AMMINISTRATIVA AMMINISTRATIVA UFFICIO DOCUMENTAZIONE E ARCHIVI 11 C RIPARTIZIONE LEGALE, ATTI NEGOZIALI E ISTITUZIONALI AMMINISTRATIVA UFFICIO PROCEDURE IN ECONOMIA 12 C AMMINISTRATIVA RIPARTIZIONE AFFARI FINANZIARI- AREA RAGIONERIA 13 D T.TS. E. D. DIP.TO DI BENI CULTURALI 14 C AMMINISTRATIVA DIP.TO DI STUDI UMANISTICI

20 I RISULTATI Fattori Abilitanti TIC Rete aziendale Internet e disponibilità di telefonia VOIP (trasferimento automatico chiamate senza costi aggiuntivi); Alto tasso di informatizzazione della gestione amministrativa ed in particolare del protocollo informatico che ha portato alla dematerializzazione dei documenti e all assegnazione individuale dei documenti da trattare; Disponibilità di «repository» dei documenti in lavorazione degli uffici disponibili in rete; Accesso sicuro e controllato alla Rete

21 Prossimo Passo in Italia, sono occupati con il telelavoro solo una quota compresa fra il 2,3% (Dasytec, 2012) e il 5% (dati Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano) delle persone che hanno un lavoro. In Europa, l Italia si pone per ultima come diffusione del telelavoro. Al vertice della classifica, si trova, clamorosamente, la Repubblica Ceca con ben il 15,2%; seguita, con molta distanza, da Spagna, Lituania, Germania, Slovenia (fra il 6,5-7%) e a seguire le altre Nazioni.

22 Prossimo Passo IL PIANO La recente legge sull'agenda digitale prevede dei nuovi obblighi puntuali a carico delle p.a. in materia di telelavoro: l'adozione e la pubblicazione online sul sito internet istituzionale del piano per l utilizzo del telelavoro entro il termine del 31 marzo p.v. Nel piano per l utilizzo del telelavoro occorre indicare sia le modalità di realizzazione del telelavoro e sia le eventuali attività per cui non è possibile l'utilizzo del telelavoro Agli obiettivi di conciliazione si aggiunge l obiettivo di info-inclusione delle persone anche in prospettiva smart city/smart community. La città intelligente «Smart city» riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie anche all'impiego diffuso e innovativo delle TIC, in particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica

23 Prossimo Passo IL PIANO DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179 Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. (12G0201) (GU n.245 del Suppl. Ordinario n. 194 ) note: Entrata in vigore del provvedimento: 20/10/2012. Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 (in S.O. n. 208, relativo alla G.U. 18/12/2012, n. 294). Art. 9, comma 7 7. Entro il 31 marzo di ogni anno, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, pubblicano nel proprio sito web, gli obiettivi di accessibilita' per l'anno corrente ((e lo stato di attuazione del "piano per l'utilizzo del telelavoro" nella propria organizzazione, in cui identificano le modalita' di realizzazione e le eventuali attivita' per cui non e' possibile l'utilizzo del telelavoro. La redazione del piano in prima versione deve essere effettuata entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto))

24 Prossimo Passo IL PIANO Dopo la sperimentazione occorrerà discutere delle varianze rispetto alle attese e delle lezioni apprese. Il Piano per l utilizzo del telelavoro dovrà contenere una fase progettuale di natura organizzativa che incorpori il telelavoro nella fisiologia dell organizzazione. Occorrerà predisporre interventi finalizzati ad agevolare: La piena accessibilità a tutti i dipendenti interessati; Il superamento dei limiti della «necessità oggettiva» oggi attribuita agli elementi di valutazione delle esigenze di conciliazione pur mantenendo i necessari criteri di priorità; il conseguimento di pari opportunità tra lavoratori /lavoratrici e telelavoratori/telelavoratrici; Il superamento della prospettiva «domiciliare» del telelavoro; La tutela della dimensione sociale della comunità di Ateneo nei luoghi virtuali del telelavoro; Lo sviluppo di reti di competenze nelle attività telelavorabili;

25 Università del Salento Grazie. (Ripartizione Risorse Umane M.Tarricone)

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