Committente Comune di ACI SANT'ANTONIO FASCICOLO DELL OPERA
|
|
- Franca Lombardi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Committente Comune di ACI SANT'ANTONIO Progettazione esecutiva per l'adeguamento alla normativa di prevenzione incendi degli edifici comunali - PON-FESR FASCICOLO DELL OPERA DOCUMENTO ELABORATO AI SENSI DELL ART. 91 comma 1, lettera b) del D. Lgs. n 81 del 09 aprile 2008, coordinato con il D.Lgs.n 106 del 3 Agosto 2009 E CON I CONTENUTI MINIMI DELL ALLEGATO XVI Redatto dal Coordinatore per la Progettazione Dott. Ing. Catalano & Urso in data / / / /
3 SOMMARIO 0. Premessa 1. Dati generali dell opera 2. Capitolo 2 - Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie Tabella II-1 dell opera ed ausiliarie 2.2. Tabella II-2 Adeguamento delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera ed ausiliarie 2.3. Tabella II-3 Informazioni sulle misure preventive e protettive necessarie per in e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse 3. Capitolo 3 - Indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di supporto esistente Tabella III-1 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto 3.2. Tabella III-2 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e statica dell'opera 3.3. Tabella III-3 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell'opera 4. Registro degli Interventi Pagina 2
4 1. PREMESSA Il coordinatore designato dal committente, nella fase di allestimento del cantiere è tenuto ad approntare il Fascicolo informazioni in cui vanno registrate le caratteristiche dell'opera e gli elementi utili in materia di sicurezza e di igiene da prendere in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi. Tale fascicolo è redatto tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell allegato II al documento U.E. del 26 Maggio Quindi, oltre al registro del cantiere soggetto ad un aggiornamento giornaliero, vanno precisate la natura e le modalità di esecuzione di eventuali lavori di manutenzione e revisione successivi all'interno o in prossimità dell'area del cantiere, senza peraltro pregiudicare la sicurezza dei lavoratori ivi operanti. Si tratta quindi di un piano per la tutela della sicurezza e dell'igiene, specifica ai lavori di manutenzione e di riparazione dell'opera, purché tali lavori non facciano parte dell'elenco di "lavori autonomi" concomitanti alla fase di apertura di un cantiere che prevederebbero la stesura di un vero e proprio Piano di Sicurezza. Il "Fascicolo con le caratteristiche dell'opera" (denominato d ora innanzi "Fascicolo") assumerà, così come previsto nell Allegato XVI del D. Lgs. 81/2008 la forma di schede di controllo ripartite in sezioni (II-1, II-2 e II-3) per l individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati. Saranno altresì riportati i riferimenti alla documentazione di supporto esistente (schede III-1, III-2 e III-3). Il "controllo" viene definito compiutamente nella fase di pianificazione ed eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell'evoluzione del cantiere. Dopo la consegna dell'opera il controllo sarà aggiornato dal Committente, annotando tutte le modifiche intervenute sull opera nel corso della sua esistenza. Procedura operativa del Fascicolo informazioni Il Fascicolo dell opera ha una differente procedura gestionale rispetto alla stesura del Piano di sicurezza e coordinamento in quanto possono essere distinte tre successive fasi temporali di stesura: Stesura in fase di progetto a cura del Coordinatore in fase di progettazione in cui il Fascicolo è definito compiutamente nella fase di pianificazione; Revisione in fase esecutiva a cura del Coordinatore in fase di esecuzione dei lavori in cui il Fascicolo è modificato nella fase esecutiva; Rielaborazione dopo la consegna dell opera a cura del Committente in cui il Fascicolo è aggiornato se avvengono modifiche nel corso dell esistenza dell opera. Deve quindi essere ricordato, con la consegna alla Committenza, l obbligo del controllo e aggiornamento nel tempo del fascicolo. Il Fascicolo informazioni deve essere consultato ad ogni operazione lavorativa (di manutenzione ordinaria o straordinaria o di revisione dell opera). Il Fascicolo informazioni deve essere consultato per ogni ricerca di documentazione tecnica relativa all opera. Il Committente quale ultimo destinatario è responsabile della tenuta, aggiornamento e verifica delle disposizioni contenute. Pagina 3
5 Pagina 4
6 CAPITOLO 1 - DATI GENERALI DELL OPERA NATURA DELL'OPERA: Ristrutturazione - Adeguamento DESCRIZIONE DELL'OPERA: Progettazione esecutiva per l'adeguamento alla normativa di prevenzione incendi degli edifici comunali - PON-FESR COMMITTENTE: INDIRIZZO: Comune di ACI SANT'ANTONIO Indirizzo del cantiere: Via Veronica Aci Sant'Antonio CT Data inizio lavori: Data fine lavori: Numero imprese in cantiere: DATI SOGGETTI COINVOLTI Responsabile dei Lavori Prof. Eleonora Venera Russo Coordinatore per la Progettazione Dott. Ing. Catalano & Urso Coordinatore per la Esecuzione Pagina 5
7 DATI PROGETTISTI : Nome e Cognome Indirizzo Note Pagina 6
8 CAPITOLO 2 - Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie. In questo capitolo viene riportata l individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati (schede II-1, II-2 e II-3). Le misure preventive e protettive in dotazione dell opera sono le misure preventive e protettive incorporate nell'opera o a servizio della stessa, per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori incaricati di eseguire i lavori successivi sull opera. Le misure preventive e protettive ausiliarie sono, invece, le altre misure preventive e protettive la cui adozione è richiesta ai datori di lavoro delle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi incaricati di eseguire i lavori successivi sull opera. Per la realizzazione di questa parte di fascicolo sono utilizzate come riferimento le successive schede, che sono sottoscritte dal soggetto responsabile della sua compilazione. La scheda II-1 è redatta per ciascuna tipologia di lavori prevedibile, prevista o programmata sull opera, descrive i rischi individuati e, sulla base dell analisi di ciascun punto critico (accessi ai luoghi di lavoro, sicurezza dei luoghi di lavoro, ecc.), indica le misure preventive e protettive in dotazione dell opera e quelle ausiliarie. Tale scheda è corredata, quando necessario, con tavole allegate, contenenti le informazioni utili per la miglior comprensione delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera ed indicanti le scelte progettuali effettuate allo scopo, come la portanza e la resistenza di solai e strutture, nonché il percorso e l ubicazione di impianti e sottoservizi; qualora la complessità dell opera lo richieda, le suddette tavole sono corredate da immagini, foto o altri documenti utili ad illustrare le soluzioni individuate. La scheda II-2 è identica alla scheda II-1 ed è utilizzata per eventualmente adeguare il fascicolo in fase di esecuzione dei lavori ed ogniqualvolta sia necessario a seguito delle modifiche intervenute in un opera nel corso della sua esistenza. Tale scheda sostituisce la scheda II-1, la quale è comunque conservata fino all ultimazione dei lavori. La scheda II-3 indica, per ciascuna misura preventiva e protettiva in dotazione dell opera, le informazioni necessarie per in, nonché consentire il loro utilizzo in completa sicurezza e permettere al committente il controllo della loro efficienza. Pagina 7
9 TABELLA II-1 dell opera ed ausiliarie TABELLA PROGRAMMATA SCHEDA II-1 Cod. Scheda:II-1.1 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Coperture piane e a falde - Urti, colpi - Rumore - Scivolamenti Le chiusure orizzontali o inclinate portanti sono quegli elementi che determinano il volume esterno dell'edificio o la sua divisione interna. Possono avere varie forme ed essere costituiti da diversi materiali. - Rischi derivanti dalla Devono assolvere la funzione statica, garantire la protezione ed il comfort, movimentazione manuale dei carichi consentire l'installazione degli impianti tecnologici dell'edificio. - Caduta del materiale - Caduta dall'alto Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Segnaletica; illuminazione di sicurezza; servizio di guardiania dell'accesso alle Segnaletica, illuminazione di sicurezza, servizio di guardiania dell'accesso alle aree di aree di lavoro. lavoro. Indumenti protettivi; Guanti; Scarpe di sicurezza; Casco di sicurezza; Ponteggi; Indumenti protettivi, Guanti, Scarpe di sicurezza, Casco di sicurezza, Ponteggi, Materiale formativo su procedure di sicurezza; Otoprotettori; Cinture di sicurezza Materiale formativo su procedure di sicurezza, Otoprotettori, Cinture di sicurezza Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Interferenze e protezione terzi Reti di protezione permanenti Reti di protezione permanenti Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Cod. Scheda:II-1.2 Pagina 8
10 Cod. Scheda:II-1.2 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Strutture di copertura - Urti, colpi - Rumore - Scivolamenti Insieme degli elementi tecnici orizzontali o suborizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso dallo spazio esterno sovrastante. - Rischi derivanti dalla Gli elementi e i strati funzionali si possono raggruppare in: elemento di movimentazione manuale dei carichi - Caduta del materiale - Caduta dall'alto collegamento; elemento di supporto; elemento di tenuta; elemento portante. In particolare le strutture di copertura orizzontali o inclinate hanno la funzione di sostenere orizzontalmente i carichi agenti, trasmettendoli ad altre parti strutturali ad esse collegate. Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Segnaletica; illuminazione di sicurezza; servizio di guardiania dell'accesso alle Segnaletica, illuminazione di sicurezza, servizio di guardiania dell'accesso alle aree di aree di lavoro. lavoro. Indumenti protettivi; Guanti; Scarpe di sicurezza; Casco di sicurezza; Ponteggi; Indumenti protettivi, Guanti, Scarpe di sicurezza, Casco di sicurezza, Ponteggi, Materiale formativo su procedure di sicurezza; Otoprotettori; Cinture di sicurezza Materiale formativo su procedure di sicurezza, Otoprotettori, Cinture di sicurezza Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Interferenze e protezione terzi Reti di protezione permanenti Reti di protezione permanenti Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Cod. Scheda:II-1.3 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 9
11 Scossaline ed elementi verticali - Urti, colpi - Rumore - Scivolamenti - Rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi - Caduta del materiale - Caduta dall'alto Cod. Scheda:II-1.3 Le scossaline vengono utilizzate per proteggere le cornici presenti nelle coperture e nei balconi che vanno protette e impermeabilizzate. i materiali usati sono lastre di piombo, lamierino zincato, asfalto, ardesia, tegole, marmo, etc. I giunti di dilatazione presenti nelle strutture del sistema edilizio arrivano sino alla copertura, devono quindi essere protetti dall'infiltrazione dell'acqua. I giunti piani si realizzano con lastre di piombo o di rame annegata negli strati impermeabili e vanno posti nei punti di colmo; i giunti montati possono essere posti in un punto qualunque del tetto e possono essere protetti in vario modo. I giunti verticali vengono protetti con apposite strutture realizzate in lamierino zincato e materiali elestici. Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Segnaletica; illuminazione di sicurezza; servizio di guardiania dell'accesso alle Segnaletica, illuminazione di sicurezza, servizio di guardiania dell'accesso alle aree di aree di lavoro. lavoro. Indumenti protettivi; Guanti; Scarpe di sicurezza; Casco di sicurezza; Ponteggi; Indumenti protettivi, Guanti, Scarpe di sicurezza, Casco di sicurezza, Ponteggi, Materiale formativo su procedure di sicurezza; Otoprotettori; Cinture di sicurezza Materiale formativo su procedure di sicurezza, Otoprotettori, Cinture di sicurezza Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Interferenze e protezione terzi Reti di protezione permanenti Reti di protezione permanenti Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Cod. Scheda:II-1.4 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 10
12 Impianto elettrico di distribuzione (generale). Elettrocuzione Cod. Scheda:II-1.4 L'impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione. Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata (nel caso di edifici per civili abitazioni) in modo da avere una linea per le utenze di illuminazione e l'altra per le utenze a maggiore assorbimento ed evitare così che salti tutto l'impianto in caso di corti circuiti. La distribuzione principale dell'energia avviene con cavi posizionati in apposite canalette; la distribuzione secondaria avviene con conduttori inseriti in apposite guaine di protezione (di diverso colore: il giallo-verde per la messa a terra, il blu per il neutro, il marrone-grigio per la fase). Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scale di servizio in acciaio Indumenti isolanti Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Cod. Scheda:II-1.5 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 11
13 Cod. Scheda:II-1.5 Prese e spine Elettrocuzione Le prese e le spine dell'impianto elettrico permettono di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione. Sono in genere collocate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette). Classificazione e normativa di riferimento: Bassa tensione: -prese a spina per usi domestici e similari (CEI 23-5 CEI 23-50); -prese a spina per usi industriali (CEI EN 60309); -connettori per usi domestici e similari (CEI EN ); -prese a spina di tipo complementare per usi domestici e similari (CEI 23-16); -adattatori per spine e prese per uso domestico e similare (CEI 23-57); -adattatori di sistema per uso industriale (CEI EN 50250); -connettori con gradi di protezione superiore a IPX0 (CEI EN ). Nel locale dove è installato il quadro deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori, le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione. Le prese e le spine devono essere posizionate in modo da essere facilmente individuabili e quindi di facile utilizzo; la distanza dal pavimento di calpestio deve essere di 17,5 cm se la presa è a parete, di 7 cm se è in canalina, 4 cm se da torretta, cm nei locali di lavoro. I comandi luce sono posizionati in genere a livello maniglie porte. Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scale di servizio in acciaio Indumenti isolanti Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Pagina 12
14 Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Cod. Scheda:II-1.6 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Interruttori Elettrocuzione Gli interruttori generalmente utilizzati sono del tipo ad interruzione in esafluoruro di zolfo con pressione relativa del SF6 di primo riempimento a 20 C uguale a 0,5 bar. Gli interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori: Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scale di servizio in acciaio Indumenti isolanti Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Cod. Scheda:II-1.7 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 13
15 L'impianto di messa a terra (generale) Elettrocuzione Cod. Scheda:II-1.7 L'impianto di messa a terra ha la funzione di collegare determinati punti elettricamente definiti con un conduttore a potenziale nullo. E' il sistema migliore per evitare gli infortuni dovuti a contatti indiretti, ossia contatti con parti metalliche in tensione a causa di mancanza di isolamento o altro. L'impianto di terra deve essere unico e deve collegare le masse di protezione e quelle di funzionamento, inclusi i centri stella dei trasformatori per i sistemi TN, gli eventuali scaricatori e le discese contro le scariche atmosferiche ed elettrostatiche. Lo scopo è quello di ridurre allo stesso potenziale, attraverso i dispersori e i conduttori di collegamento, le parti metalliche dell'impianto e il terreno circostante. Per il collegamento alla rete di terra è possibile utilizzare, oltre ai dispersori ed ai loro accessori, i ferri dei plinti di fondazione. L'impianto di terra è generalmente composto da collettore di terra, i conduttori equipotenziali, il conduttore di protezione principale e quelli che raccordano i singoli impianti. I collegamenti devono essere sconnettibili e il morsetto principale deve avere il contrassegno di terra. Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scale di servizio in acciaio Indumenti isolanti Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Cod. Scheda:II-1.8 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 14
16 Impianti di alimentazione ausiliaria (generale) Elettrocuzione Cod. Scheda:II-1.8 L'impianti di alimentazione ausiliaria ha la funzione di fornire energia elettrica in mancanza di distribuzione di energia della rete principale. L'impianto si mette in funzione in maniera automatica al momento della mancanza di corrente nella rete principale. E' costituito da: - gruppo elettrogeno; - serbatoio combustibile; - impianto e quadro elettrico. Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scale di servizio in acciaio Indumenti isolanti Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Cod. Scheda:II-1.9 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 15
17 Gruppo statico di continuità (generale) Elettrocuzione Cod. Scheda:II-1.9 I gruppi di continuità dell'impianto elettrico permettono di alimentare circuiti utilizzatori in assenza di alimentazione da rete per le utenze che devono sempre essere garantite; l'energia viene prelevata da quella raccolta in una batteria che il sistema ricarica durante la presa di energia dalla rete pubblica. Essi si dividono in impianti soccorritori in corrente continua e soccorritori in corrente alternata con inverter. Gli utilizzatori più comuni sono: dispositivi di sicurezza e allarme, impianti di illuminazione di emergenza, impianti di elaborazione dati. I gruppi di continuità sono formati da: - trasformatore di ingresso che isola l'apparecchiatura dalla rete di alimentazione; - raddrizzatore che durante il funzionamento in rete trasforma la tensione alternata che esce dal trasformatore di ingresso in tensione continua, alimentando, quindi, il caricabatteria e l'inverter; - caricabatteria che in presenza di tensione in uscita dal raddrizzatore ricarica la batteria di accumulatori dopo un ciclo di scarica parziale e/o totale; - batteria di accumulatori che forniscono, per il periodo consentito dalla sua autonomia, tensione continua all'inverter nell'ipotesi si verifichi un black-out; - invertitore che trasforma la tensione continua del raddrizzatore o delle batterie in tensione alternata sinusoidale di ampiezza e frequenza costanti; - commutatori che consentono di intervenire in caso necessitino manutenzioni senza perdere la continuità di alimentazione. Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scale di servizio in acciaio Indumenti isolanti Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Pagina 16
18 Cod. Scheda:II-1.10 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Impianto di rilevazione incendi Incendio L'impianto di rivelazione e allarme incendio deve fornire segnalazioni ottiche e/o (Generale) acustiche agli occupanti di un edificio che, in caso di possibili incendi, possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l'incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo. Le funzioni di rivelazione incendio e allarme incendio possono essere combinate in un unico sistema. Generalmente un impianto di rivelazione e allarme è costituito da: - rivelatori d'incendio; - centrale di controllo e segnalazione; - dispositivi di allarme incendio; - punti di segnalazione manuale; - dispositivo di trasmissione dell'allarme incendio; - stazione di ricevimento dell'allarme incendio; - comando del sistema automatico antincendio; - sistema automatico antincendio; - dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto; - stazione di ricevimento dei segnali di guasto; - apparecchiatura di alimentazione. Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Segnaletica; Scale di servizio in acciaio; Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Pagina 17 Scale; Indumenti isolanti, Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta, o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico
19 Interferenze e protezione terzi Cod. Scheda:II-1.11 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Impianto di spegnimento incendi Incendio L'impianto antincendio è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di (Generale) prevenire, eliminare, limitare o segnalare incendi. L'impianto antincendio, nel caso di edifici per civili abitazioni, è richiesto quando l'edificio supera i 24 metri di altezza. L'impianto è generalmente costituito da : - rete idrica di adduzione in ferro zincato; - bocche di incendio in cassetta (manichette, lance, ecc.); - attacchi per motopompe dei VV.FF; - estintori (idrici, a polvere, a schiuma, ecc.). Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Segnaletica; Scale di servizio in acciaio,cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Scale; Indumenti isolanti, Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta, o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Locale igienico Pagina 18
20 Cod. Scheda:II-1.12 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Impianto idrico sanitario. Inalazione di polveri, tagli, lesioni, L'impianto idrico comprende sia l'impianto di adduzione acqua fredda e calda sia abrasioni durante l'uso di utensili, l'impianto di smaltimento liquidi. contatto con liquami Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie ; Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Scale di servizio in acciaio; otoprotettori; mascherine antipolvere; Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni; in acciaio; Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio; spogliatoio; mensa; bagno; ecc) Tuta da lavoro, guanti di protezione, otoprotettori, mascherine antipolvere, Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta, o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni, in acciaio, Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio, spogliatoio, mensa, bagno, ecc) Cod. Scheda:II-1.13 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 19
21 Impianto di adduzione acqua fredda e calda (Generale) Inalazione di polveri, tagli, lesioni, abrasioni durante l'uso di utensili, contatto con liquami Cod. Scheda:II-1.13 L'impianto di adduzione dell'acqua fredda e calda consente l'utilizzazione di acqua nell'ambito degli spazi interni del sistema edilizio o degli spazi esterni connessi. L'impianto è generalmente costituito dai seguenti elementi tecnici: - allacciamenti, che hanno la funzione di collegare la rete principale (acquedotto) alle reti idriche d'utenza; - macchine idrauliche, che hanno la funzione di controllare sia le caratteristiche fisico-chimiche, microbiologiche, ecc. dell'acqua da erogare sia le condizioni di pressione per la distribuzione in rete; - accumuli, che assicurano una riserva idrica adeguata alle necessità degli utenti consentendo il corretto funzionamento delle macchine idrauliche e/o dei riscaldatori; - riscaldatori, che hanno la funzione di elevare la temperatura dell'acqua fredda per consentire di soddisfare le necessità degli utenti; - reti di distribuzione acqua fredda e/o calda, aventi la funzione di trasportare l'acqua fino ai terminali di erogazione; - reti di ricircolo dell'acqua calda, che hanno la funzione di mantenere in costante circolazione l'acqua calda in modo da assicurarne l'erogazione alla temperatura desiderata; - apparecchi sanitari che consentono agli utenti di utilizzare acqua calda e/o fredda per soddisfare le proprie esigenze. Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Scale di servizio in acciaio; otoprotettori; mascherine antipolvere; Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Tuta da lavoro, guanti di protezione, otoprotettori, mascherine antipolvere, Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta, o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Pagina 20
22 Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni; in acciaio; Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio; spogliatoio; mensa; bagno; ecc) Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni, in acciaio, Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio, spogliatoio, mensa, bagno, ecc) Cod. Scheda:II-1.14 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Impianto di adduzione acqua fredda e calda : Apparecchi sanitari Inalazione di polveri, tagli, lesioni, abrasioni durante l'uso di utensili, contatto con liquami Gli apparecchi sanitari sono parte terminale dell'impianto idrico che permettono agli utenti l'espletamento delle operazioni connesse agli usi igienici e sanitari utilizzando acqua calda e/o fredda. Gli apparecchi sanitari e le relative rubinetterie vanno utilizzati correttamente, evitando di sottoporre gli stessi a sollecitazioni o colpi in grado di comprometterne il funzionamento. Occorrerà verificarne periodicamente lo stato al fine di prevenire una interruzione del servizio. Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Impianti di alimentazione e di scarico materiali attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Scale di servizio in acciaio; otoprotettori; mascherine antipolvere; Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni; in acciaio; Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio; spogliatoio; mensa; bagno; ecc) Pagina 21 Tuta da lavoro, guanti di protezione, otoprotettori, mascherine antipolvere, Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta, o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni, in acciaio, Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio, spogliatoio, mensa, bagno, ecc)
23 Cod. Scheda:II-1.15 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 22
24 Pavimentazioni interne - Getti o schizzi - Urti, colpi - Rumore - Scivolamenti - Rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi - Caduta del materiale - Polveri e getto di materiali Cod. Scheda:II-1.15 Le pavimentazioni interne sono rivestimenti stabili che realizzano quella superficie piana soggetta al calpestio, al passaggio di persone e cose e ai relativi carichi. I requisiti che deve avere un buon pavimento, sono: continuità e solidità, resistenza all'usura, leggerezza, impermeabilità, igienicità, facile manutenzione, aspetto estetico, coibenza termo-acustica. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie. La scelta degli elementi, il materiale, la posa, il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano in funzione degli ambienti e del loro impiego. Le pavimentazioni debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale. Le pavimentazioni interne sono : 1. Pavimento ceramico : si impiegano diffusamente nell'edilizia residenziale, ospedaliera, scolastica, industriale, ecc.. Le varie tipologie si differenziano per aspetti quali: materie prime e composizione dell'impasto; caratteristiche tecniche prestazionali; tipo di finitura superficiale; ciclo tecnologico di produzione; tipo di formatura; colore. La posa può essere eseguita mediante l'utilizzo di malte o di colle. 2. Pavimento in monostrato vulcanico : sono realizzati con un impasto costituito da materiale lavico e cemento ad alta ressitenza. In genere la scelta su questi tipi di materiale cade oltre che per fattori estetici per la elevata resistenza all'usura. La lavorazione superficiale degli elementi, lo spessore, le dimensioni, ecc. variano anch'essi in funzione degli ambienti d'impiego. 3. Pavimento lapideo : in genere la scelta su questi tipi di materiale cade oltre che per fattori estetici per la elevata resistenza all'usura. La lavorazione superficiale degli elementi, lo spessore, le dimensioni, ecc. variano anch'essi in funzione degli ambienti d'impiego. La tecnica di messa in opera avviene per i rivestimenti continui ad impasto mentre per quelli discontinui a malta o a colla. 4. Pavimento ligneo a parquet : Le pavimentazioni in legno vengono classificate a secondo della morfologia e al tipo di elementi. I prodotti più diffusi sul mercato vengono denominati: lamellari o mosaici; lamparquet; listoni; listoncini; parquet ad intarsio; parquet prefiniti; precolorati; ad alta resistenza. I pavimenti potranno essere posati già lucidati o lucidati successivamente mediante lamatura. Il massetto Pagina di 23 posa è in genere realizzato in cls. idraulico o cementi a presa rapida. 5. Pavimento resiliente : è in grado di recuperare la forma iniziale fino ad un certo punto dopo compressione, per esempio materiali plastici, gomma, linoleum
25 Cod. Scheda:II-1.15 Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Segnaletica Segnaletica Sicurezza dei luoghi di lavoro Indumenti protettivi; Guanti; Scarpe di sicurezza; Casco di sicurezza; Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta o lavoratore autonomo o fornitore. Il Indumenti protettivi, Guanti, Scarpe di sicurezza, Casco di sicurezza, Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta, o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Impianti di alimentazione e di scarico Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento materiali Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni, in acciaio, Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio, spogliatoio, mensa, bagno, ecc); Kit lava occhi. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni, in acciaio, Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio, spogliatoio, mensa, bagno, ecc), Kit lava occhi. Cod. Scheda:II-1.16 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 24
26 Infissi interni - Urti, colpi - Rumore - Rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi Cod. Scheda:II-1.16 Gli infissi sono quei manufatti che servono come chiusure dei vani lasciati nelle murature; nel contempo, essendo apribili e in molti casi trasparenti, consentono il passaggio dell'aria, della luce, delle persone e delle cose. In particolare gli infissi interni sono elementi di separazione o di unione di spazi interni. Agli infissi interni appartengono le porte che comportano, rispetto ai serramenti esterni, problemi di entità minore. Gli infissi più comuni sono : 1. Porte : Le porte hanno funzione di razionalizzare l'utilizzazione dei vari spazi in modo da regolare il passaggio di persone, cose, luce naturale ed aria fra ambienti adiacenti, oltre che funzioni di ordine estetico e architettonico. La presenza delle porte a secondo della posizione e delle dimensioni determina lo svolgimento delle varie attività previste negli spazi di destinazione. In commercio esiste un'ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale (legno, metallo, plastica, vetro, ecc.) che per tipo di apertura (a rotazione, a ventola, scorrevole, a tamburo, ripiegabile, a fisarmonica, basculante, a scomparsa). Le porte interne sono costituite da: Anta o battente (l'elemento apribile); Telaio fisso (l'elemento fissato al controtelaio che contorna la porta e la sostiene per mezzo di cerniere); Battuta (la superficie di contatto tra telaio fisso e anta mobile); Cerniera (l'elemento che sostiene l'anta e ne permette la rotazione rispetto al telaio fisso); Controtelaio (formato da due montanti ed una traversa è l'elemento fissato alla parete che consente l'alloggio al telaio); Montante (l'elemento verticale del telaio o del controtelaio); Traversa (l'elemento orizzontale del telaio o del controtelaio). 2. Porte antintrusione : Le porte antintrusione hanno la funzione rispetto alle porte tradizionali di creare una condizione di maggiore impedimento alle persone. Esse, dal punto di vista normativo, debbono avere la capacità di impedire per un tempo stabilito l'intrusione di persone. Sono quindi caratterizzate da una buona resistenza agli urti (sfondamenti, perforazioni, ecc.) In genere sono costituite da un anima in lamiera scatolata in acciaio con elementi in materiali smorzanti acusticamente. Le battute ed i controtelai sono anch'essi in acciaio. I rivestimenti possono essere laminati plastici, di legno o altro materiale. Le serrature e gli elementi di manovra possono essere semplici o complesse, a comando e/o collegate ai sistemi di antifurto. 3. Porte antipanico : Le porte antipanico hanno la funzione di agevolare la fuga verso Pagina le porte 25 esterne e/o comunque verso spazi sicuri in casi di eventi particolari (incendi, terremoti, emergenze, ecc.). Le dimensioni ed i materiali sono normati secondo le prescrizioni in materia di sicurezza. Esse sono dotate di elemento di manovra che regola lo sblocco delle ante definito "maniglione antipanico".
27 Cod. Scheda:II-1.16 Punti critici all opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Segnaletica Segnaletica Sicurezza dei luoghi di lavoro Indumenti protettivi; Guanti; Scarpe di sicurezza; Casco di sicurezza; Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta o lavoratore autonomo o fornitore. Il Indumenti protettivi, Guanti, Scarpe di sicurezza, Casco di sicurezza, Cartellini per il riconoscimento delle persone presenti in cantiere composto da custodia in plastica dotata di spilla per la collocazione sulla tuta da lavoro con l'indicazione del nome, cognome, la fotografia e la ditta di appartenenza per ogni lavoratore presente in cantiere, anche se di altra ditta, o lavoratore autonomo o fornitore. Il cartellino deve cartellino deve essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro essere fornito anche ai lavoratori autonomi prima del loro ingresso in cantiere; ingresso in cantiere; Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Cartellonistica da applicare a muro o su superfici lisce con indicazioni specifiche e personalizzate di segnali di pericolo, divieto e obbligo. Impianti di alimentazione e di scarico Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento materiali Mezzi di sollevamento Mezzi di sollevamento attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni, in acciaio, Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio, spogliatoio, mensa, bagno, ecc); Kit lava occhi. Accertamenti sanitari obbligatori; Serbatoio di accumulo di acqua per uso igienico sanitario in acciaio; Armadietto di medicazione; Monoblocco prefabbricato ad uso Servizi igienici comuni, in acciaio, Pulizia dei locali a servizio del cantiere (ufficio, spogliatoio, mensa, bagno, ecc), Kit lava occhi. Cod. Scheda:II-1.17 Tipologia di intervento Rischi individuati Informazioni caratteristiche tecniche dell opera Tavole allegate Pagina 26
28 Impianto di riscaldamento (Generale) Incendio, esplosione Cod. Scheda:II-1.17 L'impianto di riscaldamento è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di creare e mantenere nel sistema edilizio determinate condizioni termiche. Le reti di distribuzione e terminali hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori, provenienti dalle centrali termiche o dalle caldaie, fino ai terminali di scambio termico con l'ambiente e di controllare e/o regolare il loro funzionamento. A secondo del tipo dell'impianto (a colonne montanti o a zone) vengono usate tubazioni in acciaio nero senza saldatura (del tipo Mannessman), in rame o in materiale plastico per il primo tipo mentre per l'impianto a zona vengono usate tubazioni in acciaio o in rame opportunamente isolate (e vengono incluse nel massetto del pavimento). I terminali hanno la funzione di realizzare lo scambio termico tra la rete di distribuzione e l'ambiente in cui sono collocati. I tipi di terminali sono: -radiatori costituiti da elementi modulari (realizzati in ghisa, in alluminio o in acciaio) accoppiati tra loro per mezzo di manicotti filettati (nipples) e collegati alle tubazioni di mandata e ritorno; -piastre radianti realizzate in acciaio o in alluminio; -pannelli radianti realizzati con serpentine in tubazioni di rame o di materiale plastico (polietilene reticolato) poste nel massetto del pavimento; -termoconvettori e ventilconvettori costituiti da uno scambiatore di calore a serpentina alettata in rame posto all'interno di un involucro di lamiera dotato di una apertura (per la ripresa dell'aria) nella parte bassa e una di mandata nella parte alta; -unità termoventilanti sono costituite da una batteria di scambio termico in tubi di rame o di alluminio alettati, un ventilatore di tipo assiale ed un contenitore metallico per i collegamenti ai condotti d'aria con i relativi filtri; -aerotermi che basano il loro funzionamento su meccanismi di convezione forzata; -sistema di regolazione e controllo. Tutte le tubazioni saranno installate in vista o in appositi cavedi, con giunzioni realizzate mediante pezzi speciali evitando l'impiego di curve a gomito; in ogni caso saranno coibentate, senza discontinuità, con rivestimento isolante di spessore, conduttività e reazione conformi alle normative vigenti. Nel caso di utilizzazione di radiatori o di piastre radianti per ottimizzare le prestazioni è opportuno che: -la distanza tra il pavimento e la parte inferiore del radiatore non sia inferiore a 11 cm; Pagina 27 -la distanza tra il retro dei radiatori e la parete a cui sono appesi non sia inferiore a 5 cm; -la distanza tra la superficie dei radiatori ed eventuali nicchie non sia inferiore a
U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria
Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO
PIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO I. INTRODUZIONE Il Piano di manutenzione accompagna l opera per tutta la sua durata di vita. Trattasi di tensostruttura caratterizzata
DettagliCommittente 2 Circolo didattico Statale Cavour di Marsala
Committente 2 Circolo didattico Statale Cavour di Marsala PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI DELLA SCUOLA ELEMENTARE STATALE CAVOUR DI MARSALA SITA NELLA VIA CAVOUR N. 6
DettagliINDICE Manuale Volume 2
INDICE Manuale Volume 2 Pag. NOTA DEGLI EDITORI PREFAZIONE 1. INTRODUZIONE 1 2. DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Principali disposizioni legislative 3 2.2 Principali norme tecniche
DettagliFASCICOLO DELLA MANUTENZIONE
ALLEGATO E Comune di Cinisello Balsamo Provincia di Milano FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE Per la prevenzione e protezione dai rischi (Decreto Legislativo n. 494/1996, D.P.R. n. 222/2003, D.lgs 81/2008) OGGETTO:
DettagliComune di TORINO Provincia di TO
Comune di TORINO Provincia di TO FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i - D.Lgs. 3 agosto
DettagliFASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA
Comune di TORINO Provincia di TO FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i - D.Lgs. 3 agosto
DettagliINDICE. COMUNE di IGLESIAS
LAVORI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI TERMICI NELLE SCUOLE MEDIE 1/2/3 VIA ISONZO e VIA 2 GIUGNO, Novembre 2014 Pagina 1 12 INDICE 1 PREMESSA... 2 2 SCHEDA I - DESCRIZIONE DELLO OPERA ED INDIVIDUAZIONE DEI
DettagliLe verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI
Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliControlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza
Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliPOLITECNICO DI BARI C.d.L. ingegneria CIVILE - AMBIENTALE CORSO DI DISEGNO. Il disegno degli infissi e degli impianti tecnologici.
POLITECNICO DI BARI C.d.L. ingegneria CIVILE - AMBIENTALE CORSO DI DISEGNO Il disegno degli infissi e degli impianti tecnologici. Le diapositive costituiscono unicamente una base per lo sviluppo della
DettagliESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.
ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.) ESEMPLIFICAZIONE DI E.T.C. SU PROGETTI REALMENTE ESEGUITI,
DettagliREGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE
REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI ADEGUAMENTO LOCALI DA DESTINARE AD UFFICIO AL PIANO 6 DELLO STABILE SITO A PALERMO IN VIA LIBERTA' 203 COMMITTENTE: E.A.S
DettagliMANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)
Comune di Marsciano Provincia di Perugia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Sistemazione delle pavimentazioni e delle infrastrutture a rete di
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 4 - ZONA 6 - SCUOLA N 5269/5 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO PRESSO LA SCUOLA MATERNA
DettagliConsolidamento e manutenzione dei solai in laterocemento zona bagni al piano terra e primo, mediante inserimento di nuovi profilati metallici
CAPITOLO I 1.1 - DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA Il progetto riguarda i lavori di adeguamento/miglioramento sismico controllato della scuola primaria Colombo nell'ambito del piano per la messa in sicurezza
DettagliTIPOLOGIE IMPIANTISTICHE
TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il
DettagliESTRATTO NORMA UNI CEI 11222
ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa
DettagliIl neutro, un conduttore molto "attivo" (3)
1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema
DettagliIMPRESA SICURA s.r.l.
REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it
DettagliSCHEDA II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori: INTERVENTI DI CONTROLLO E REVISIONE CODICE SCHEDA C 01 DISTRIBUZIONE ACQUA FREDDA E CALDA. VERIFICA FUNZIONAMENTO TERMINALI E RUBINETTI, VERIFICA DEGLI SCARICHI, VERIFICA DELLE TUBAZIONI
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE
DettagliEnte Scuola Edile Taranto IMPIANTI IDRICI E ELETTRICI
Ente Scuola Edile Taranto IMPIANTI IDRICI E ELETTRICI IMPIANTI IDRICI Nello specifico gli elementi tecnici per sviluppare un buon impianto idrico possono essere sintetizzati in questo modo: - allacciamenti;
DettagliALLEGATO A ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ
ALLEGATO A ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ La valutazione qualitativa sarà effettuata sulla base dei seguenti elementi, descritti nelle schede specifiche: 1 Valore tecnico ed estetico delle opere
DettagliFASCICOLO DELLA SICUREZZA (D.Lgs 81/2008 Allegato XVI )
FASCICOLO DELLA SICUREZZA (D.Lgs 81/2008 Allegato XVI ) Opera in esecuzione Intervento di miglioramento dell efficienza energetica del Palazzo Comunale di Montopoli V. d Arno Committente Comune di Montopoli
DettagliInstallazione dei contatori a membrana per reti gas metano
Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le
DettagliI locali da bagno e doccia
I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri
DettagliPrincipali parti di un fabbricato
Principali parti di un fabbricato Un fabbricato industriale risulta essenzialmente costituito dalle seguenti parti: Fondazioni (del fabbricato e dei macchinari) Struttura portante; Copertura e pareti (complete
DettagliLA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08
LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (L.123/07 - art. 26 del D.Lgs. 81/08) STAZIONE APPALTANTE:
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliD.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO
Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 4 - ZONA 6 - SCUOLA N 5267-25/8 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO PRESSO LA SCUOLA
DettagliNomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT):
Referenziazioni della Figura nazionale di riferimento Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 6 Artigiani, operai specializzati e agricoltori. 6.1.3.7 Elettricisti nelle costruzioni civili ed
DettagliComune di Pojana Maggiore Impianto fotovoltaico posto sulla copertura della palestra scuole medie
Sommario 1 Premessa al piano di manutenzione. 2 1.1 Funzioni del piano di manutenzione. 2 1.2 Struttura del piano di manutenzione. 2 1.3 Soggetti interessati all utilizzo del piano di manutenzione. 2 2
DettagliIntroduzione e riferimenti normativi
Relazione Generale 2 Introduzione e riferimenti normativi Ai fini della compilazione dei piani di manutenzione, si deve fare riferimento alla UNI 7867, 9910, 10147, 10604 e 10874, nonché alla legge 11
DettagliALLEGATO H MISURE DI MIGLIORAMENTO
Pagina 1 di 5 ALLEGATO H Il Datore di Lavoro Il R.S.P.P: visto l R.L.S. Prof.ssa Margherita Ventura Geom. Gabriele Sbaragli Ins. Nadia Capezzali Pagina 2 di 5 In via generale per tutti i plessi scolastici.
DettagliRIFERIMENTI NORMATIVI
RELAZIONE TECNICA IMPIANTO TERMICO RIFERIMENTI NORMATIVI Tutti gli impianti dovranno essere forniti completi in ogni loro singola parte e perfettamente funzionanti, con tutte le apparecchiature ed accessori
DettagliMiglioramenti Energetici Solare Termico. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico 2014-2015 81
Miglioramenti Energetici Solare Termico Scolastico 2014-2015 81 Sostituzione Generatore di Calore Sostituzione adeguamento sistema di Distribuzione Sostituzione del sistema di emissione Installazione Solare
DettagliREALIZZAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO (1)
REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO (1) (1) http://leotardi.no-ip.com/html/impiantoelettrico/impiantoappar.htm Fasi di esecuzione (impianto sottotraccia) Cronologicamente si hanno
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE
DettagliCOMUNE DI LIZZANO PROVINCIA DI TARANTO
COMUNE DI LIZZANO PROVINCIA DI TARANTO PROGETTO ESECUTIVO ADEGUAMENTO DELLA CENTRALE TERMICA E DELL'IMPIANTO DI RISCALDAMENTO DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO "ALESSANDRO MANZONI" - PLESSO A. MANZONI FASCICOLO
DettagliRELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO. Trattasi di un impianto elettrico da installarsi per il completamento del Recupero
RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO Trattasi di un impianto elettrico da installarsi per il completamento del Recupero dell ex Convento San Domenico in Martina Franca, in Corso Umberto Via Metastasio, inteso
DettagliStazione Passeggeri Porto di Pozzallo (Rg) Piano manutenzione dell opera 2
Committente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo PIANO DI MANUTENZIONE PREMESSA: Il piano di manutenzione
DettagliRifacimento totale degli impianti elettrici dell edificio scolastico Ungaretti sito in Via Volvera 14 nel Comune di Piossasco (TO)
PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: FASCICOLO DELL OPERA Rifacimento totale degli impianti elettrici dell edificio scolastico Ungaretti sito in Via Volvera 14 nel Comune di Piossasco (TO) Committente: COMUNE DI
DettagliC O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO
C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO PROCEDURA APERTA PER APPALTO DEL SERVIZIO BIENNALE DI DERATTIZZAZIONE-DISINFESTAZIONE-FUMIGAZIONE RETE FOGNARIA - DEL TERRITORIO ED EDIFICI COMUNALI- CIG. 2474953BD0
DettagliINDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...
INDICE 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... Pagina 1 di 6 1. PREMESSA La presente relazione intende
DettagliLavori intelligenti per il risparmio energetico
Città di San Donà di Piave Assessorato all Ambiente SPORTELLO ENERGIA Lavori intelligenti per il risparmio energetico SOLARE TERMICO Un impianto a collettori solari (anche detto a pannelli solari termici
DettagliGUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
NORME CEI 0-10 GUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI La guida contiene le indicazioni relative alla manutenzione degli impianti elettrici di bassa tensione allo scopo di favorire il mantenimento
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo
DettagliRelazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico
Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it
DettagliGli impianti per la climatizzazione
Università IUAV di Venezia Gli impianti per la climatizzazione 1 Tipologie secondo il fluido termovettore Componenti elementi costruttivi Produzione del calore/ frigorifera Dimensioni dei canali d aria
DettagliRELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008) Pagina 1 di 9 INDICE 1. OGGETTO...3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 3. DESCRIZIONE LAVORO....4 3.1.ALIMENTAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
DettagliRISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI
RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI Normalmente poco considerato nei cantieri. Tuttavia possono costituire fonte di innesco con conseguenze devastanti: - Uso fiamme libere per operazioni di impermeabilizzazioni
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE
DettagliIMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1
IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente
DettagliIn attesa e nella speranza che il D.P.C.M. 5.12.97 venga rivisitato e aggiornato, dobbiamo riferirci inevitabilmente ai requisiti acustici che il
Progettazione, scelte tecniche e controlli dell isolamento acustico tra unità abitative, corretta posa in opera di solai, tamponamenti e pareti divisorie Ing. Paolo Giacomin Vice Presidente Commissione
DettagliFASCICOLO DELLA MANUTENZIONE
Comune di TORINO Provincia di TO FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE Decreti Legislativi 494/96 e 528/99 D.P.R. 222/2003 OGGETTO: COMMITTENTE: LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA BONIFICA E LO SMALTIMENTO
DettagliAgosto 2010 ASP Dagmersellen. Memoriale. Desolidarizzazioni. di pavimenti in piastrelle e materiale lapideo all'interno di stabili.
Agosto 2010 ASP Dagmersellen Memoriale Desolidarizzazioni di pavimenti in piastrelle e materiale lapideo all'interno di stabili Pagina 1 Gli autori di questo memoriale sono: Arpagaus Reto Graber Daniel
DettagliIMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO ALIMENTATO A BIOMASSE (LEGNO VERGINE) A SERVIZIO DELLA FRAZIONE DI VALLOMBROSA NEL COMUNE DI REGGELLO
IMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO ALIMENTATO A BIOMASSE (LEGNO VERGINE) A SERVIZIO DELLA FRAZIONE DI VALLOMBROSA NEL COMUNE DI REGGELLO Dott. Ing. Paolo Vangi Via Roma, 289 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel./Fax
DettagliPremessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz
Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto
DettagliIMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB)
RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) 1. INTRODUZIONE Il bivacco di Pian Vadà è costituito da un edificio a due piani, ciascuno di superficie
DettagliIl piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi: il manuale di manutenzione comprensivo del programma di manutenzione.
PREMESSA: Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati,
DettagliNORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n.
ALLEGATO 7 BIS ALLA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE O DENUNCIA INIZIO ATTIVITA DICHIARAZIONE PER ADEMPIMENTI LEGGE N. 46/90 ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI SAN MARTI DI VENEZZE (RO)
DettagliInterventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO
Ing. Fabio Gramagna Via V. Emanuele, 131-18012 Bordighera (IM) - Tel./Fax. 0184/26.32.01 fgramagna@gmail.com - fabio.gramagna@ingpec.eu Comune di Bordighera Provincia di Imperia Interventi di manutenzione
DettagliIMPIANTO ANTINCENDIO
IMPIANTO ANTINCENDIO La scuola sarà dotata di impianto idrico antincendio per la protezione interna ossia la protezione contro l incendio che si ottiene mediante idranti a muro, installati in modo da consentire
DettagliIl decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori
Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri
DettagliRELAZIONE TECNICA. La presente relazione tecnica illustra gli interventi che si intendono
RELAZIONE TECNICA PREMESSA La presente relazione tecnica illustra gli interventi che si intendono effettuare nei locali ad uso ufficio realizzati in Via del Commercio 27, di proprietà Anconambiente S.p.a.
Dettaglidi Protezione Individuale
FULVIO D ORSI GIACOMO GUERRIERO EVA PIETRANTONIO della sicurezza nell uso dei Dispositivi di Protezione Individuale Informazione dei lavoratori ai sensi degli art. 36, 74 e successivi del D.Lgs. 81/2008
DettagliPROGETTO PRELIMINARE PER L ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO DI EDIFICIO COMUNALE ADIBITO AD ASILO NIDO
STUDIO TECNICO ING. MERIZZI PAOLO PROGETTAZIONI E CONSULENZE IN MATERIA TERMOTECNICA E ANTINCENDIO Via Roncari, 39a 21023 BESOZZO (VA) Tel. - Fax 0332/970477 - e-mail: pmerizzi@gmail.com PROGETTO PRELIMINARE
DettagliNuovo codice di prevenzione incendi. Capitolo S.9: Operatività antincendio
Nuovo codice di prevenzione incendi Capitolo S.9: Operatività antincendio Istituto Superiore Antincendi, Roma Cos è?? Perchè?? Cos è? E la strategia antincendio che ha come scopo rendere possibile l effettuazione
DettagliPiano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture
Piano di manutenzione della struttura dell opera.- Cap.10 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) e Circolare Esplicativa 2 febbraio 2009, 617 1. Premessa Il piano di manutenzione
DettagliProtezione e sicurezza di un impianto
Protezione e sicurezza di un impianto Partendo dalla normativa di riferimento il modulo presenta i dispositivi indispensabili alla protezione dell'impianto dalle fulminazioni sia di tipo diretto che indiretto.
DettagliSistemi di distribuzione a MT e BT
Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita
DettagliQuestionario Incendio. PARTE I Generalità. PARTE II Somme assicurate (in euro)
Questionario Incendio La Società si impegna a fare uso riservato di queste notizie ed informazioni. E importante rispondere in modo completo per consentire alla Società una valutazione corretta del rischio.
DettagliSistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:
Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore
DettagliLocali contenenti riscaldatori per saune Norme di installazione
Protezione contro i contatti diretti e indiretti Interruzione automatica dell alimentazione mediante interruttore differenziale con I dn non superiore a 30 ma. Norma CEI 64-8 sezione 703 - Art. 703.412.5
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliComune di Bordighera Provincia di IMPERIA
Comune di Bordighera Provincia di IMPERIA FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs.
DettagliELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO
DettagliLinee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini
M.EN.S. Engineering Dott. Ing. Corrado Giromini Sistemi Anticaduta dall Alto Linee Vita Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010 M.EN.S. Engineering Sommario Normativa D.Lgs.81/08
DettagliGuida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)
Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come
DettagliPROGETTO IMPIANTO ELETTRICO
PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA SU CONSISTENZA E TIPOLOGIA Progetto: Progetto1 Descrizione: Impianto 1 Committente: Mario Rossi Ubicazione: Barletta Progettista: Ing. Franco verdi Data: 18/02/2012
DettagliIMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE parti 3 4 1 IMPIANTO TERMICO In generale si può pensare articolato nelle seguenti parti: Generatore uno o più apparati che forniscono energia termica ad un mezzo di trasporto
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
DettagliINFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE
Datore di Lavoro Unico Sicurezza Lavoro CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE Registro antincendio scuola
DettagliGUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445
Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Con la presente pubblicazione
DettagliCOMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI
COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA GIOVANNI XXIII COMMITTENTE: COMUNE DI VILLAFRATI IL TECNICO: ARCH.
DettagliCorso di Progettazione esecutiva degli Impianti Elettrici in media e bassa tensione
Corso di Progettazione esecutiva degli Impianti Elettrici in media e bassa tensione anno 2016 Programma del Corso Parte 1 - Criteri metodologici (16 ore) Argomenti rif. didattici Sistema elettrico Scheda
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliVerifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici
Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici Pulizia, manutenzione e collaudo delle reti idiriche Gli impianti idraulici prima di essere consegnati all utente devono essere ripuliti
DettagliSERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE
COMUNE DI AVELLINO SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE Norme installazione UNI 10683 GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O DA ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI- REQUISITI DI INSTALLAZIONE.
DettagliCod. DQHSF00001.0IT Rev. 1.0 11-09-2014
Flow Hopper GUIDA ALLA CORRETTA ALIMENTAZIONE E CONNESSIONE DELL EROGATORE DI MONETE FLOW HOPPER Cod. DQHSF00001.0 Rev. 1.0 11-09-2014 INFORMAZIONI DI SICUREZZA Nel caso in cui sia assolutamente necessario
DettagliAzienda Pubblica Servizi alla Persona. Città di Siena
RELAZIONE TECNICA Sostituzione Caldaie esistenti con caldaie a condensazione per efficientamento energetico del sistema di generazione di calore dell impianto di riscaldamento e produzione di Acqua calda
DettagliImpianti per il trasferimento di energia
Capitolo 2 Impianti per il trasferimento di energia 2.1 2.1 Introduzione In molte zone di un velivolo è necessario disporre di energia, in modo controllato; questo è necessario per molte attività, ad esempio
Dettagli