Verona, 29 ottobre 2013!
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1 Cogenerazione Termotecnica Industriale Pompe di Calore Verona, 29 ottobre 2013!
2 Cogenerazione oggi e domani Applicazioni di cogenerazione: le norme UNI per il collaudo e l offerta degli impianti di produzione e combustione del biogas da digestione anaerobica e del gas di gassificazione di biomassa Verona, 29 ottobre 2013 Sala Verdi c/o Veronafiere, ore 9:50 dott. Mattia Merlini merlini@cti2000.it Area Coordinamento Normazione - CTI Project Leader GL 904 Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico
3 IL CTI: CHI SIAMO 2 Il Comitato Termotecnico Italiano è un associazione senza scopo di lucro e federata all UNI Energia e risparmio energetico a 360 gradi Attività normativa nazionale ed internazionale: progetti di norma, linee guida, revisione norme UNI/CTI, lavori normativi internazionali CEN e ISO del settore termotecnico Supporto ai Ministeri e Amministrazioni Pubbliche Verifica dei software commerciali per il rilascio della certificazione ai sensi del D.P.R. 2 aprile 2009 n. 59 (determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici) Organizzazione di eventi culturali e divulgativi Formazione oltre 500 associati - circa 1000 esperti
4 L ATTIVITÀ NORMATIVA 3 Progetti di norma Gruppo di Lavoro CTI Attività Nazionale Attività CEN e ISO Norme Tecniche Mercato e Stakeholder: Associazioni, Aziende, Enti di ricerca, Ministeri, Autorità locali
5 COS È UNA NORMA TECNICA? 4 «COME FARE BENE LE COSE» GARANZIA DI SICUREZZA RISPETTO DELL AMBIENTE PRESTAZIONI CERTE NECESSITÀ e BENEFICI ATTESTI DALL APPLICAZIONE MERCATO ESISTENTE A LIVELLO NAZIONALE ESIGENZE DELLE AZIENDE/IMPRESE DEL SETTORE SUPPORTO A LEGISLAZIONE NAZIONALE CERTIFICAZIONE FUNZIONE DI UTILITÀ SOCIALE POTENZIALE AREA DI SVILUPPO NORMATIVO
6 IL SOTTOCOMITATO 9: IL GRUPPO DI LAVORO BIOGAS DA FERMENTAZIONE ANAEROBICA E SYNGAS BIOGENICO Aziende coinvolte (più di 10 aziende/oltre 20 esperti) Progettazione e realizzazione impianti a biomassa Analisi di laboratorio sui combustibili Attività di ricerca e innovazione nel campo delle biomasse Università UNI Impianti per la produzione e l'impiego di gas biologico (biogas) - Classificazione, requisiti essenziali, regole per l'offerta, l'ordinazione, la costruzione e il collaudo Raccomandazione CTI 13 Impianti per la produzione e l'impiego di gas da gassificazione di biomassa ligno-cellulosica Classificazione, requisiti essenziali, regole per l'offerta, l'ordinazione, la costruzione e il collaudo
7 AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA 6 UNI RACCOMANDAZIONE CTI 13 ISTITUTI BANCARI ENTI PUBBLICI UTENTI FINALI PROCESSO ACQUISTO/REALIZZAZIONE IMPIANTO FINANZIATORI SOCIETÀ DI PROGETTAZIONE PRODUTTORI DI TECNOLOGIA
8 COME SONO NATE LE NORME CTI 7 UNI 10458:2011 Vecchia norma UNI 10458:1995 Necessità di adeguamento Panorama legislativo incerto Bandi Regionali RACCOMANDAZIONE CTI 13:2013 Esigenze normative da parte del settore Normare un settore a digiuno di normativa Creare confidenza nell utente finale e nel decisore politico
9 RACCOMANDAZIONE CTI 13 8 ACQUISTO E REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI GASSIFICAZIONE ALIMENTATO CON BIOMASSA LIGNO-CELLULOSICA CLASSIFICAZIONE DEI REATTORI DI GASSIFICAZIONE REQUISITI (generali, costruttivi e di sicurezza) REGOLE PER L OFFERTA, L ORDINAZIONE, LA COSTRUZIONE E IL COLLAUDO DEGLI IMPIANTI DESTINATI ALLA PRODUZIONE IN SITO DI ENERGIA ELETTRICA e/o TERMICA PROCESSO DI GASSIFICAZIONE DI BIOMASSA LIGNO-CELLULOSICA CIPPATO PELLET DI LEGNO SANSA NOCCIOLINO RESIDUI AGRICOLI ed AGRO-INDUSTRIALI
10 COSA SI INTENDE PER BIOMASSA LIGNO-CELLLOSICA? 9 DLgs n.152/2006 parte V, allegato X, parte II, sezione 4 Caratteristiche delle biomasse combustibili e relative condizioni di utilizzo MATERIALE VEGETALE PRODOTTO da coltivazioni dedicate; da trattamento esclusivamente meccanico di coltivazioni agricole non dedicate; da interventi selvicolturali, da manutenzione forestale e da potatura; dalla lavorazione esclusivamente meccanica di legno vergine e costituito da cortecce, segatura, trucioli, chips, refili e tondelli di legno vergine, granulati e cascami di legno vergine, granulati e cascami di sughero vergine, tondelli, non contaminati da inquinanti; dalla lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli; Sansa di oliva dislocata avente determinate caratteristiche e ottenuta dal trattamento delle sanse vergini con n-esano per l'estrazione dell'olio di sansa destinato all'alimentazione umana, e da successivo trattamento termico, purché i predetti trattamenti siano effettuati all'interno del medesimo impianto; tali requisiti, nel caso di impiego del prodotto al di fuori dell'impianto stesso di produzione, devono risultare da un sistema di identificazione conforme a quanto stabilito al punto 3 del decreto.
11 LIMITI DI BATTERIA e IMPIANTO DI GASSIFICAZIONE 10 SEZIONI COMPRESE ENTRO IL LIMITE DI BATTERIA pretrattamento del combustibile e alimentazione dell impianto gassificazione comprendente reattore e apparecchiature per la preparazione e l alimentazione dell agente gassificante post-trattamento del gas di gassificazione collettamento (eventuale) conversione energetica e avvio ad usi alternativi trattamento dei residui solidi e liquidi comprendente anche la sezione di trattamento acque
12 LA CLASSIFICAZIONE DEI REATTORI DI GASSIFICAZIONE 11 CLASSIFICAZIONE BASATA SUI SEGUENTI PARAMETRI: ALIMENTAZIONE (Monocombustibile, pluricombustibile) TECNOLOGIA (Reattori di gassificazione monostadio, bistadio, ) AGENTE GASSIFICANTE (Aria, Ossigeno, vapore, CO 2, loro miscele) PRESSIONE DI ESERCIZIO (reattore ad aspirazione, ad insufflazione, ) Esempio - CODICE: A.2 B.1.4 C.5 D.2 ALIMENTAZIONE A.1 Monocombustibile A.2 Pluricombustibile TECNOLOGIA Reattore di gassificazione monostadio B.1.1 Reattore a letto fisso controcorrente B.1.2 Reattore a letto fisso equicorrente Imbert B.1.3 Reattore a letto fisso equicorrente open core B.1.4 Reattore a letto fisso a flusso incrociato B.1.5 Reattore a letto fluido bollente B.1.6 Reattore a letto fluido circolante B.1.7 Reattore a letto trascinato B.1.8 Reattore a camera rotante B.1.9 Reattore a coclea o a pistone B.1.10 Altro (specificare nelle note integrative del prospetto 2) Reattore di gassificazione bistadio B.2.1 Reattore a letto fisso/mosso con zona di pirolisi separata B.2.2 Reattore a letto fisso/mosso con ossidazione separata del char B.2.3 Reattore a letto fisso/mosso con ossidazione separata del gas di pirolisi B.2.4 Reattore a letto fisso/mosso con zone di ossidazione e riduzione separate B.2.5 Doppio letto fluido B.2.6 Altro (specificare nelle note integrative del prospetto 2) Reattore di gassificazione pluristadio (specificare nelle note integrative del prospetto 2) B.3.1 specificare nelle note integrative del prospetto 2 AGENTE GASSIFICANTE C.1 Aria C.2 Ossigeno C.3 vapor d acqua C.4 CO 2 C.5 loro miscele (specificare nelle note integrative del prospetto 2) PRESSIONE DI ESERCIZIO D.1 reattore ad aspirazione (p 1 atm) D.2 reattore ad insufflazione (p 1 atm) D.3 reattore in pressione (p > 1 atm)
13 E LE CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO 12 SCHEMA PER LA DICHIARAZIONE DEVE ESSERE ALLEGATO ALL OFFERTA DEFINITIVA DAL FORNITORE Denominazione dell impianto:.. Località:. Esempio - CODICE: A.2 B.1.4 C.5 D.2 Codice 1 :. Numero totale di reattori di gassificazione (in parallelo):. Combustibile alimentabile 2 :.. Taglia dell impianto 3 : Input termico 4 :... Potenza termica disponibile:. Unità di conversione energetica 5 :.. Alimentazione unità di conversione energetica 6 :.. note integrative 7 : Scegliere il codice appropriato, formato da lettere e numeri (per esempio A.1/B.1.1/C.1/.) fino all ultima voce applicabile, individuandolo tra quelli elencati nello Schema per la classificazione dei reattori di gassificazione 2 Inserire le varie tipologie di biomassa lignocellulosica potenzialmente alimentabili all impianto (es:: cippato, pellet, paglia, nocciolino, sansa, altro, etc.) 3 Potenza elettrica nominale (lorda) dell impianto 4 Potenza termica in ingresso all impianto: 5 Es.: bruciatore, motore endotermico, turbina a gas, turbina a vapore, motore a combustione esterna, etc. 6 Indicare se l unità di conversione energetica è alimentata con il solo gas di gassificazione o è aggiunto combustibile di altro tipo (specificando quale). 7 Descrivere brevemente la tecnologia di gassificazione, nei casi in cui è richiesto in base allo Schema per la classificazione dei reattori di gassificazione
14 REQUISITI 13 REQUISITI ESSENZIALI - La biomassa ligno-cellulosica deve essere conforme ai requisiti di progetto - Il gas di gassificazione deve avere caratteristiche tali da poter essere utilizzato nelle apparecchiature di conversione energetica - REQUISITI COSTRUTTIVI (impianto) - Localizzazione e recinzione dell impianto (salvaguardia dell ambiente) - Distribuzione degli elementi dell impianto per una corretta e agevole manutenzione - La sezione di conversione energetica deve essere dotato di contatore volumetrico del gas di gassificazione avviato all uso finale per la misurazione della produzione netta - REQUISITI DI SICUREZZA - Il costruttore deve indicare le misure da adottare riguardo la prevenzione incendi - Alcuni componenti dell impianto possono ricadere nella legislazione nazionale (Direttiva ATEX, tutela qualità dell aria ) - L impianto deve essere dotato di un sistema di sicurezza (torcia) per la combustione del gas di gassificazione e di un sistema di misura e controllo della pressione di processo -
15 L OFFERTA DATI MINIMI PER LA RICHIESTA D OFFERTA 14 CARATTERISTICHE DEL SITO - Localizzazione - Superficie disponibile per lo stoccaggio - Presenza di vincoli ambientali - Eventuali sistemi di deposito temporaneo dei residui solidi - CARATTERISTICHE DELLA BIOMASSA LIGNO-CELLULOSICA IN INGRESSO - Quantità disponibile su base annua - Percentuale di commistione tra le diverse tipologie di biomassa ligno-cellulosica - Tipologia merceologica (residui di campo, nocciolino, sfalci ) - Natura (pioppo, castagno ) - Stato di aggregazione (pellet, cippato, ) - Pezzatura - Umidità e PCI - Contenuto in ceneri
16 L OFFERTA CONTENUTI DELL OFFERTA DEFINITIVA 15 CARATTERISTICHE DEL SITO I contenuti devono tenere conto quanto specificato nella richiesta d offerta CARATTERISTICHE DELLA BIOMASSA LIGNO-CELLULOSICA ALIMENTABILE CARATTERISTICHE DEL RESIDUO SOLIDO Deve essere specificata la destinazione finale CARATTERITICHE E PRESTAZIONI DELL IMPIANTO Devono essere riferite alle caratteristiche della biomassa in ingresso all impianto - Consumi - Ore di funzionamento nell anno - Vita utile dell impianto - Portata di alimentazione della biomassa e sua distribuzione nell arco dell anno -
17 IL COLLAUDO 16 Deve essere effettuato sull impianto così come definito nei limiti di batteria Costruttore e committente devono di comune accordo indicare tutti i parametri oggetto di verifica e, per le grandezze analitiche, i metodi di misura utilizzati. I valori dei parametri concordati rilevati durante il collaudo devono coincidere, nell'ambito delle tolleranze dichiarate in sede d'offerta, con quelli specificati sull'offerta stessa. Le prove di collaudo devono essere suddivise nelle seguenti fasi : -riunione iniziale per la definizione di tutti i preliminari; -prelevamenti di campioni effettuati in tempi diversi e verifica prestazionale dei vari componenti; -incontro per la verifica funzionale dell impianto; -riunione finale per la sintesi dei risultati e le conclusioni. Le prove devono essere: - condotte in presenza di un rappresentante del committente e di un rappresentante del costruttore; - effettuate quando le parti concordano che l'impianto è a regime e comunque quando è terminato l'avviamento.
18 IL COLLAUDO 17 DIMENSIONALE Devono essere consegnati al committente i manuali d uso e manutenzione FUNZIONALE Entrambe le parti devono verificare il regolare funzionamento PRESTAZIONALE Per la verifica dei dati riportati nell offerta definitiva PRELIEVO DEI CAMPIONI DI BIOMASSA LIGNO-CELLULOSICA E DEI RESIDUI SOLIDI Tramite un piano di campionamento PRELIEVO DEI CAMPIONI DI GAS Devono essere prelevati a valle degli impianti di trattamento e a monte della conversione energetica RESOCONTO DI PROVA Con la verbalizzazione di tutte le fasi e azioni e con tutte le informazioni fondamentali
19 UNI ACQUISTO E REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO PER LA PRODUZIONE E L UTILIZZO DI GAS BIOLOGICO (BIOGAS) DA DIGESTIONE ANAEROBICA MODALITÀ DI CLASSIFICAZIONE REQUISITI COSTRUTTIVI ESSENZIALI LE REGOLE PER L'OFFERTA, L'ORDINAZIONE, LA COSTRUZIONE E IL COLLAUDO DEGLI IMPIANTI DESTINATI ALLA PRODUZIONE IN SITO DI ENERGIA ELETTRICA, TERMICA O MECCANICA PROCESSO DI DIGESTIONE ANAEROBICA DELLA SOSTANZA ORGANICA CONTENUTA NELLA BIOMASSA BIOMASSE EFFLUENTI ZOOTECNICI FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI
20 RIEPILOGO e ATTIVITÀ FUTURE DEL GL DOC. FINALITÀ STATO R. CTI 13 IMPIANTI PER LA PRODUZIONE E L'IMPIEGO DI GAS DA GASSIFICAZIONE DI BIOMASSA LIGNO-CELLULOSICA CLASSIFICAZIONE, REQUISITI ESSENZIALI, REGOLE PER L'OFFERTA, L'ORDINAZIONE, LA COSTRUZIONE E IL COLLAUDO IN REVISIONE Le norme sono realizzate dagli operatori quindi i loro contenuti sono definiti dal basso, dal mercato Gli enti di normazione sono lo strumento per produrle in quanto assicurano un percorso con regole precise (consenso, trasparenza) che in altri contesti non si riesce a seguire Chiunque può essere parte attiva in questo processo Chiunque può suggerire nuove esigenze
21 20 GRAZIE PER L ATTENZIONE! merlini@cti2000.it
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