Si pubblicano le risposte ad alcuni quesiti afferenti l Avviso per l attivazione di Work experience per disabili psichici:
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- Corrado Natali
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1 Si pubblicano le risposte ad alcuni quesiti afferenti l Avviso per l attivazione di Work experience per disabili psichici: Avendo già partecipato come tutor di accompagnamento e come docente di orientamento al medesimo progetto di 2 anni fa, chiedo conferma o meno se le eventuali aziende accettanti i tirocinanti sono anch'esse remunerate economicamente. In ordine al quesito la risposta e negativa in quanto l'incentivo previsto riguarda esclusivamente il tutor aziendale. Come Cooperativa Sociale siamo stati ammessi al finanziamento per la realizzazione di un progetto di formazione aziendale nell'ambito dell'avviso pubblico Regione Calabria Piani di Formazione Aziendali - Decreto n del 3 giugno 2008, codice progetto n La domanda è la seguente: se la Cooperativa accetta il suddetto finanziamento contemporaneamente può fare domanda di partecipazione per la realizzazione delle azioni di Workexperience per disabili mentali? Le due attività non appaiono in contrasto tra loro, pertanto è possibile accettare il finanziamento di cui al Bando regionale n 6837/2008 e contemporaneamente partecipare all'avviso pubblico sulle work experience per disabili psichici. Vorremmo avere chiarimenti riguardo l avviso pubblico che promuove la realizzazione delle azioni di work- experience per disabili psichici. In particolare sul punto presente nello schema di piano economico Laboratorio protetto. Visto che le spese dei materiali del laboratorio sono previste nella voce utilizzo materiali di consumo per l attività programmata di laboratorio, quali sono gli eventuali costi ammissibili per la voce laboratorio protetto (non previsti al punto B1)? Abbiamo consultato il vademecum non riuscendo a trovare efficaci risposte. I costi ammissibili per la voce " Utilizzo materiali di consumo per l attività programmata di laboratorio" sono variegati e difficilmente standardizzabili. Occorre certamente che siano coerenti e funzionali all' attività che si vuole realizzare in laboratorio. Ad esempio: se si intende svolgere un'attività di falegnameria si potranno acquistare le materie prime (es. il legname), noleggiare i relativi macchinari (es. una sega circolare), consentiti dal budget a disposizione. 1) nel reperire le aziende ospitanti, il titolare di una ditta individuale che non ha dipendenti, può ospitare un tirocinante essendo egli stesso l'unico dipendente? 2) nel compilare il cronoprogramma delle attività, presumendo un anno di realizzazione, dobbiamo o no definire il mese di avvio, senza sapere se il progetto è approvato o no? 3) nel definire il numero dei tirocinanti, bisogna tener conto del rapporto con la popolazione. - nell'avviso è stata richiamato il D.M. 142/1998 che fissa le le limitazioni numeriche dei tirocinanti in relazione al numero dei dipendenti dell'azienda ospitante. Come chiaramente indicato nella tabella in calce all' Avviso, è previsto massimo n 1 tirocinante per un numero di dipendenti che va da zero a cinque (l'espressione usata è "fino a 5"). Ciò in quanto l'incentivo non è erogato all'azienda per le finalità di quest'ultima ma al tutor, che nella ditta individuale corrisponderà allo stesso titolare, in quanto finalizzato alla formazione del tirocinante. In analogia, dunque, alla normativa prevista dall'art. 2, D.M. 28/02/2000, che disciplina la materia
2 dell'apprendistato, il titolare della ditta individuale potrà ospitare un solo tirocinante e svolgere, al tempo stesso, l'attività di tutor aziendale. - in relazione agli altrri due quesiti si fa presente che: il cronoprogramma dovrà essere debitamente compilato, anche evidentemente con l'indicazione del mese in cui si presume di voler avviare le attività se queste saranno finanziate; il numero massimo di tirocinanti per singolo progetto è di 15. Non vi è relazione diretta tra il numero dei tirocinanti ed entità della popolazione su base distrettuale. Si chiedono chiarimenti per quanto riguarda la lettera d'intenti, se va presentata alla provincia insieme al progetto oppure alla regione. la lettera di adesione al progetto (all.f) va ovviamente prodotta insieme alla documentazione da presentare alla Provincia competente. Per mero errore materiale è stata definita nelle premesse "lettera d'intenti" e riferita ad un allegato diverso ed erroneo (all.e). Ci scusiamo per l'errore commesso e vi ringraziamo per l'opportuna segnalazione. Provvederemo tempestivamente a darne la più ampia diffusione. 1) in una ditta non individuale, ma con dipendenti, il titolare può essere tutor aziendale'? e quindi anche il Presidente/legale rappresentante di una Cooperativa? 2) Il tirocinante che ha beneficiato di un tirocinio formativo nella precedente edizione del bando (2007/08), può essere riproposto in questa nuova edizione da parte del CSM? 3) Chi si occupa della progettazione può ricoprire il ruolo di tutor di accompagnamento? 4) In un ipotetico laboratorio protetto, oltre alla figura del tutor di laboratorio è possibile prevedere la figura di un responsabile d'aula con funzioni di coordinamento delle attività? 5) in una ipotetica ditta che prende due tirocinanti, è da prevedere un solo tutor aziendale o due? 6) nella scheda di piano economico, al punto B4 "direzione e controllo interno", la figura prevista, oltre alla rendicontazione di tutto il progetto, cos'altro deve fare? 7) In merito ai costi indiretti (punto C), nella nota 7 a piè pagina si specifica che gli stessi non possono superare il 20% dei costi diretti; nella scheda del piano economico, però, è scritto che non possono superare il 10% del costo dell'operazione. Si tratta di errore di stampa? 1) Ai sensi dell'art. 2, 1 comma, del D.M. 28/02/20 00, le funzioni di tutore possono essere svolte dal dipendente dell'azienda oppure, nel caso di imprese con meno di 15 dipendenti, dal titolare dell'impresa stessa, da un socio o da un familiare coadiuvante. La carica di Presidente della Cooperativa non attiene alle attività produttive svolte dall'impresa ma alla rappresentanza legale della stessa: se il Presidente è anche socio lavoratore, allora valgono le considerazioni di cui sopra; 2) Il tirocinante che ha già fruito di un tirocinio formativo nella precedente edizione del bando, può partecipare a quello odierno se si trova, comunque, nelle condizioni previste dallo stesso; 3) Si ritiene che il progettista non possa svolgere anche le funzioni di tutor di accompagnamento per ragioni di opportunità. 4) Sono ammissibili solo le voci esplicitamente previste nella SCHEDA DI PIANO ECONOMICO; 5) Il rapporto Tutor aziendale/tirocinante dev'essere di 1:1. Pertanto laddove un'azienda possa ospitare due tirocinanti (secondo la tabella di cui al DM142/98 a pag.5 dell'avviso), questi dovranno essere seguiti da due tutor aziendali;
3 6) La macrocategoria "direzione e controllo interno" è destinata invece a rappresentare i costi diretti che accompagnano, trasversalmente, tutte le fasi di realizzazione delle diverse attività dell'operazione. Tra queste rientrano: - la direzione e la valutazione finale dell'operazione o del progetto; - il coordinamento e la segreteria tecnica organizzativa; - il monitoraggio fisico-finanziario, la rendicontazione. 7) Si. Trattasi di un errore materiale: i costi indiretti non possono superare il 10% dei costi diretti. E necessario, per i Centri Diurni, allegare alla documentazione del progetto l autorizzazione rilasciata dal Centro di Salute Mentale? Si. E possibile per i tirocinanti svolgere il tirocinio presso enti pubblici? Non è opportuno, in quanto si prefigura l inserimento lavorativo dei soggetti, cosa che è assolutamente da escludere. 1) Per quando riguarda la rendicontazione delle voci di: Progettazione e indagine preliminare (Ricerca aziende): come bisogna riconoscere il compenso agli operatori del CSM che partecipano alla ricerca delle aziende per la realizzazione delle azioni di Work-experience? 2) Tutor aziendale: Cosa significa erogare direttamente al tutor aziendale dietro presentazione del giustificativo di spesa? Cosa significa:"il tutor aziendale effettui un'attività didattica secondo modalità innovative, per la quale è corrisposta un'indennità il cui importo è indicato al punto 7 del presente avviso". 1) gli operatori del CSM non hanno il compito di "individuare" le aziende per la realizzazione delle w.e.per disabli psichici, ma solo di decidere la collocazione, d'intesa con il beneficiario che le ha individuate, quella ritenuta più idonea per gli aspiranti tirocinanti. 2) per ogni questione di ordine contabile (documenti contabili, spese ammissibili, ecc.) fare riferimento al punto 7 (pag.7) dell'avviso pubblico. Riguardo in particolare al "giustificativo di spesa" per il pagamento del tutor aziendale, questo è rappresentato da una semplice fattura o altro documento contabile di valore probatorio equivalente, secondo le norme fiscali, contabili e civili vigenti, debitamente quietanzate. Per modalità innovative dei tutor aziendali deve intendersi qualunque soluzione didattica che introduca varianti, idee e metodi nuovi. Si chiede di specificare i termini per presentare due proposte progettuali: - le proposte possono essere fatte sempre in riferimento allo stesso centro di salute mentale, quindi sullo stesso territorio o in un territorio diverso? - i tirocinanti di entrambi i progetti possono frequentare il laboratorio e le aziende negli stessi orari? E possibile per il medesimo beneficiario presentare max due proposte progettuali anche presso un unico C.S.M. Il principio generale è quello della fattibilità del progetto che deve prevedere percorsi formativi realizzabili concretamente e non astrattamente.
4 In merito alle aziende ospitanti: 1) nel caso di aziende con zero dipendenti, queste possono ospitare un tirocinante? 2) se una parrocchia vuole firmare l'impegno ad ospitare un tirocinante può farlo e sperare in un buon esito in fase di valutazione? 3) la Cooperativa che presenta il progetto può a sua volta ospitare i tirocinanti? 1) nelle aziende con zero dipendenti la figura del tutor può essere rivestita dal titolare della medesima in quanto non c'è contrasto in analogia alla disciplina sull'apprendistato; 2) la parrocchia non è un azienda e non può ospitare tirocinanti; 3) E' possibile, come indicato nell'avviso stesso all'ultimo comma del punto (pag.5), che i tirocini possano essere svolti direttamente presso il beneficiario coerentemente alle attività svolte". Si chiedono chiarimenti per quanto riguarda la lettera d'intenti, e cioè se questa va presentata all Amministrazione provinciale insieme al progetto oppure alla Regione. la lettera di adesione al progetto (all.f) va ovviamente prodotta insieme alla documentazione da presentare alla Provincia competente. Per mero errore materiale è stata definita nelle premesse "lettera d'intenti" e riferita ad un allegato diverso ed erroneo (all.e). Il Comune può partecipare al progetto delle w.e. accogliendo dei tirocinanti individuati dal C.S.M. No. Come previsto dall art (pag 5) del Bando I tirocini possono essere svolti presso aziende private selezionate dal soggetto beneficiario ovvero direttamente presso quest ultimo coerentemente alle attività svolte.. Per cui i Comuni sono esclusi. Peraltro gli stessi non sono qualificabili come aziende private essendo invece enti pubblici territoriali. Un associazione di promozione sociale iscritta all Albo delle ONLUS deve inviare, in mancanza dell iscrizione nel rispettivo albo di categoria non ancora istituito, i documenti di cui al punto all art.8, punto C.3 del Bando? E sufficiente la prova dell iscrizione all Albo delle ONLUS, ai sensi dell art.10, commi 1 e 8 della legge 4/12/1997, n.460. Occorre allegare al progetto i curricula del tutor aziendale? Il tutore aziendale dev essere incaricato dal beneficiario? Non è richiesto alcun curriculum per il tutor aziendale che è scelto unilateralmente dalle aziende. Il beneficiario ha il compito di istruire il tutor aziendale attraverso un documento che regoli i rapporti col tirocinante e segnali eventuali suggerimenti rispetto alle attitudini del soggetto. Tale documento dev essere concertato col CSM/Centro Diurno (pag. 4 del Bando).
5 1) In merito alla voce B1 (progettazione indagine preliminare, quale),quale documentazione deve essere prodotta per attestare la validità del costo sostenuto? 2) Nella voce B2.1 (laboratorio protetto eventuali costi non previsti al punto B1), quali spese possono essere considerate, dal momento che la voce materiale di consumo rientra nella voce sottostante? 3) La voce B4 (direzione e contr4ollo interno) deve essere ricoperta da figure professionali specifiche oppure no? 1) Al momento della presentazione del progetto nessuna documentazione attestante la validità del costo sostenuto deve essere prodotta. In fase di rendicontazione, invece, occorrerà produrre il titolo attestante l avvenuta prestazione del soggetto incaricato; 2) Il noleggio delle attrezzature; 3) L attività deve potere essere svolta da soggetti idonei a ricoprire l incarico. Gli studi legali possono ospitare tirocinanti o l Avviso pubblico è dedicato esclusivamente alle imprese/aziende? L avviso pubblico prevede la possibilità di ospitare tirocinanti solo in aziende private ovvero direttamente presso lo stesso beneficiario, se trattasi di attività coerenti con quelle svolte da quest ultimo. Vorrei sapere se in riferimento al paragrafo A.5 del formulario, in assenza del certificato bancario che attesti le idonee referenze bancarie, è sufficiente una autocertificazione da parte del soggetto beneficiario ai sensi dell'art. 41 del Dec. leg.vo n 163/2006 che attesti l'affidabilità economico-finanziaria dell'ente? Si ritiene sufficiente in luogo dell'attestazione bancaria l'autocertificazione sottoscritta nei modi di legge dal rappresentante del soggetto beneficiario che ne attesti l'affidabilità economicofinanziaria, come previsto dall art. 41 del D.lsvo 163/2006 in tema di capacità economica e finanziaria dei fornitori e prestatori di servizi. in riferimento al bando sulle work esperiences per disabili psichici vorrei chiedere: 1) nel bando, all'interno dello schema di piano economico, alla voce di costo relativa al laboratorio protetto (B2.1), sotto-voce "laboratorio protetto (eventuali costi non previsti al punto B1)", vorrei sapere cosa si può intendere per eventuali costi non previsti nelle voci precedenti e riferibili al laboratorio. 2) I costi relativi alle attività di sensibilizzazione alle famiglie in quale voce vanno inclusi? 1) Per eventuali costi non previsti al punto B1 si intendono i costi per il noleggio di attrezzature; 2) i costi per le attività di sensibilizzazione alle famiglie possono essere inclusi nella voce Direzione e Controllo (B4)
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