ACCORDO DI RETE DI SCUOLE

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1 SCUOLA SECONDARIA STATALE 1^ GRADO T. TASSO Via M. Iannicelli SALERNO - C.F.: C.M.SAMM samm181002@istruzione.it P.E.C. : samm181002@pec.istruzione.it Sito web: - Tel. 089/ Fax. 089/ PROGETTO Autismo: una sfida da vincere ACCORDO DI RETE DI SCUOLE per promuovere la formazione di docenti e operatori qualificati in grado di applicare, con metodologie corrette, interventi basati sull Analisi Comportamentale Applicata (ABA) attraverso la supervisione di un BCBA in realtà scolastiche con bambini autistici. 1

2 PREMESSO - che il MIUR favorisce le autonomie scolastiche e la loro interazione con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici, le associazioni del territorio e le Fondazioni per la definizione e la realizzazione di un piano formativo integrato, rispondente ai bisogni dell utenza e alle vocazioni locali; - che l'art. 15 della Legge n. 241/1990 che dispone : le pubbliche amministrazioni possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune ; - che l'art. 21 della Legge n.59/1997 relativo all'attribuzione di autonomia funzionale e personalità giuridica alle istituzioni Scolastiche; - che che l art. 7, comma 2, del D.P.R. 275/ 99 consente espressamente l adozione di accordi di rete tra diverse Istituzioni Scolastiche per la realizzazione di attività di comune interesse, ai sensi dell art. 15 della legge 241/90; - Atteso che l art. 33 del D.I. n. 44/2001 prevede che il Consiglio di Istituto deliberi in ordine all adesione a reti di scuole e consorzi - che le Istituzioni scolastiche indicate in calce al presente Accordo intendono collaborare per l attuazione di iniziative comuni di progettazione didattica; - che dal quadro normativo su richiamato emerge la necessità e possibilità per le scuole di stipulare accordi di rete di comune interesse, nella fattispecie di formazione/aggiornamento, di ricerca,sperimentazione e sviluppo del personale ; - che, in particolare, l accordo di rete è finalizzato alla ricerca didattica e alla produzione di percorsi didattici multidisciplinari - che l attività di ricerca didattica, progettazione e sperimentazione dei percorsi dovrà svolgersi secondo il progetto elaborato e condiviso dai Dirigenti Scolastici delle scuole collegate in rete e le indicazioni dei medesimi in relazione alle esigenze rilevate nelle diverse scuole aderenti alla Rete; - che l'adesione al presente accordo è stata deliberata dai competenti organi collegiali delle scuole aderenti; - che la Scuola Secondaria di I grado T.TASSO di Salerno è stata individuata, acquisitane la disponibilità, quale scuola capofila per la gestione della rete e della attività; - che i disturbi pervasivi dello sviluppo e in particolare le sindromi dello spettro autistico, rappresentano una patologia dello sviluppo psicologico altamente invalidanteche, nella quasi totalità dei casi, persiste anche in età adulta e il cui decorso è strettamente dipendente dalla precocità e specificità degli interventi abilitativi attivati in età evolutiva. - che gli individui affetti da DPS hanno diritto di essere tempestivamente individuati e diagnosticati anche al fine di attivare interventi clinici e abilitativi multidisciplinari in ambito scolastico - che il Sistema Nazionale Linee Guida dell Istituto Superiore di Sanità(SNLG) ha pubblicato nell ottobre del 2011 le Linea guida per Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti. - che la Società Italiana Neuro Psichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza (SINPIA) ha pubblicato LE LINEE GUIDA PER L AUTISMO - LE SFIDE DELLA SCUOLA E L INTERVENTO EDUCATIVO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE CON AUTISMO. - che le raccomandazioni tecnico-operative per i servizi di neuropsichiatria dell età evolutiva redatte dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza (SINPIA) affermano con assoluta chiarezza che l AppliedBehaviour Analysis (A.B.A.) è la terapia di scelta per questa gravissima patologia infantile. - che l orientamento internazionale sostiene l intervento abilitativo tempestivo, intensivo e strutturato, che cerchi di modulare gli approcci psicoeducativi adeguandoli alle esigenze individuali. - che la stesura della diagnosi e del profilo cognitivo e funzionale rappresentano la base conoscitiva per poter costruire il piano abilitativo individualizzato. 3

3 -che la presenza di comportamenti cosiddetti problema deve essere valutata attentamente e trattata con adeguate strategie terapeutiche, abilitative-riabilitative ed educativo-didattiche speciali. - che il metodo ABA è l'uso dei principi scientifici dell'analisi comportamentale applicata per la modifica di comportamenti socialmente significativi e, data la definizione, non conosce limitazioni nella sua applicazione relative ad età o a patologie e, che se applicato all autismo offre un programma per la riabilitazione educativa del bambino. - che le scelte curriculari (cioè cosa si decide di insegnare o su quali comportamenti/problema si decide di intervenire) dipendono dalla situazione personale del singolo soggetto e che la priorità dovrebbe essere l'insegnamento alla comunicazione spontanea, l'autonomia personale, l'insegnamento di abilità indipendenti e possibilmente vocazionali, l'estinzione di comportamenti problema. -che si possono applicare i principi comportamentali anche per il cambiamento di un solo comportamento, come: ridurre l'aggressività, incrementare la selezione di cibi, insegnare a farsi la doccia, ecc. - che con un programma intensivo, applicato quotidianamente e per un giusto numero di ore a scuola, in famiglia e nel tempo libero (coinvolgendo tutte le persone nella vita del bambino in maniera uniforme e lavorando su tanti comportamenti) si possono ottenere risultati maggiori. - che alcuni bambini possono fare grandi progressi da risultare, dopo diversi anni, indistinguibili da altri bambini in tutte le aree evolutive. - che al momento, gli interventi basati sull'aba rappresentano un approccio educativo scientificamente validato per l'autismo e che altri approcci possono essere considerati sperimentali. - che la scuola in particolare offre agli alunni autistici maggiori opportunità di sviluppo delle loro potenzialità individuali e maggiori opportunità di integrazione se I docenti sono adeguatamente formati. - che gli alunni autistici hanno bisogno di un percorso scolastico individualizzato che tenga conto delle loro necessità specifiche e sviluppi al massimo tutte le loro capacità e l'integrazione sociale e le abilità indispensabili nella vita adulta. Valutata la necessità di creare docenti preparati sul piano teorico e sul piano pratico per attuare con i bambini autistici interventi precoci e intensivi nella scuola di base (infanzia, primaria e media), basati sui principi dell'applied Behavior Analysis (ABA), metodo attualmente riconosciuto più valido dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (SIN- PIA), che ha per scopo lo sviluppo della ricerca e la promozione dell aggiornamento culturale nell ambito della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche, neuropsicologiche e psichiatriche dell infanzia e dell adolescenza (da 0 a 18 anni) e di tutti i disordini dello sviluppo del bambino nelle sue varie linee di espressione (psicomotoria, linguistica, cognitiva, intellettiva, relazionale). La Suola Secondaria di I Grado T. Tasso di Salerno in collaborazione con Il 2 Circolo didattico di Scafati e il VI Circolo di Salerno intendono promuovere l attuazione di un corso di specializzazione (master) tenuto dallo IESCUM, per formare e uniformare docenti e operatori nel metodo ABA, che rispecchino modelli e comportamenti scientifici internazionali compatibili con le realtà scolastiche. Ciò premesso, la Suola Secondaria di I Grado T. Tasso intende sottoscrivere con le scuole di Salerno e provincia, in particolar modo con quelle che ospitano alunni autistici, un accordo di rete per l attuazione di un progetto di formazione per implementare in ambito scolastico in 4

4 terventi basati sui principi dell'applied Behavior Analysis (ABA) con i bambini autistici. Scopo del progetto è la formazione di docenti e operatori i cui utenti finali sono i bambini autistici in età scolare. Poiché i costi della formazione sono elevati, le scuole firmatarie del presente accordo intendono promuovere la sottoscrizione di un protocollo d intesa con l Associazione salernitana Autismo, chi si ferma è perduto, che si impegna a ricercare i fondi necessari alla realizzazione del corso di formazione (master), di seguito descritto. Le scuole aderenti adeguarenno i loro POF alla normativa nazionale e regionale di riferimento sull autismo ( SINPIA, Linee guida sull autismo, DCA numero 46 della regione Campania ) avviando progetti sperimentali nelle classi frequentate da bambini autistici, con il coinvolgimento del corpo docente, per la diffusione e la conoscenza della patologia tra tutto il personale. A tal fine, saranno utilizzati i fondi reperiti dall l Associazione salernitana Autismo, chi si ferma è perduto e/o da altre Associazioni ed Enti pubblici. I Legali Rappresentanti delle Scuole innanzi menzionate convengono con il presente contratto in forma pubblica amministrativa di istituire un ART. 1 - PREMESSE ACCORDO di RETE Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale dell'accordo. ART. 2 - DEFINIZIONE Per istituzioni scolastiche aderenti si intendono le Istituzioni scolastiche che sottoscrivono il presente accordo. ART. 3 - DENOMINAZIONE E istituito il collegamento in rete fra le istituzioni scolastiche che aderiscono al presente accordo, che prende il nome di Autismo: una sfida da vincere ART. 4 - FINALITA OBIETTIVI FORMATIVI E FINALITÀ DEL CORSO Il Corso si propone di far acquisire competenze pratiche nel settore dell Analisi del Comportamento formando docenti qualificati in grado di applicare, con metodologie corrette, interventi basati sull Analisi Comportamentale Applicata (ABA) attraverso la supervisione di un BCBA 1 in realtà scolastiche. Il BACB s RBT Task List include le abilità che un tecnico comportamentale (il docente) deve possedere: 1. identificare i principi dell analisi del comportamento; 2. descrivere e utilizzare le principali procedure applicative dell'analisi del comportamento; 3. identificare e selezionare i comportamenti problema, analizzarli funzionalmente e identificare i fattori che li scatenano e mantengono; 4. applicare interventi per insegnare nuove abilità e ridurre comportamenti problema nel ri- 1 Behavior Analyst Certification Board, un ente internazionale che ha l obiettivo di certificare la preparazione di chi opera come analista del comportamento. 5

5 spetto dei principi etici nazionali ed internazionali; 5. monitorare i progressi verso gli obiettivi stabiliti per controllare l'efficacia dell'intervento. ART. 5 - OGGETTO Il presente accordo ha per oggetto la collaborazione fra le Istituzioni scolastiche, che vi aderiscono col proprio personale docente, per la produzione, in servizio, di percorsi e materiali relativi alla progettazione multidisciplinare, con l obiettivo di agire tutti insieme per un percorso di integrazione. ART. 6 PROGRAMMA Il Corso è basato sulla Task List dei Registered Behavior Te chnician, ha una durata di 40 ore ed è fornito indipendentemente dal BACB. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il percorso formativo è strutturato in moduli tematici che prevedono forme integrate di attività didattica frontale e studio guidato. Per il conseguimento del titolo il personale docente dovrà partecipare al ciclo dei moduli previsti per una durata complessiva di 40 ore. Nello specifico il Corso comprende 5 lezioni d'aula dalle 9 alle 18 (si veda calendario allegato). - attività didattica frontale 40 ore, - valutazione delle competenze 03 ore - apprendimento clinico/tirocinio 100 ore. Qui di seguito vengono presentati i moduli del percorso formativo (Tabella 1). Tabella 1. Ore per ogni modulo Moduli Ore 1. Assessment 8 2. Misurazione del Comportamento 8 3. Acquisizione delle Abilità Riduzione del Comportamento. Documentazione, Report e Condotta professionale 8 Assessment delle Competenze 3 Tirocinio 100 Totale ore 143 Ogni modulo è suddiviso in sessioni. Ogni sessione corrisponde a 4 ore da 1 ora. Il Programma del Corso è basato sulla Task List dei Registered Behavior Technician (Tabella 2). 6

6 Tabella 2. Moduli MODULO 1: ASSESSMENT B-01 Descrivere il comportamento e l ambiente in maniera osservabile e in modo misurabile B-02 Condurre un assessment delle preferenze B-03 Procedure individualizzate di assessment (es. curriculum- based, VB-MAPP, ABLLS, abilità sociali...) B-04 Assessment funzionale A-01 Preparare schede presa dati MODULO 2: MISURAZIONE DEL COMPORTAMENTO A-02 Applicazione di procedure di misurazione continua (es. frequenza, durata...) A-03 Applicazione di procedure di misurazione discontinua (es. partiali, whole interval, momentary time sampling) A-04 Applicazione di procedure di misurazione dei prodotti permanenti A-O5 Inserimento dati e graficazione MODULO 3: ACQUISIZIONE DELLE ABILITA C.01 Identificare le componenti essenziali di un protocollo scritto per l acquisizione di abilità C.02 Preparare per la sessione ciò che è richiesto dal protocollo C.03 Utilizzo di contingenze di rinforzo (es. rinforzo incondizionato/condizionato, modelli di rinforzo) C.04 Applicazione di procedure in DTT C.05 Applicazione di procedure in NET C.06 Applicazione di task analysis e chiaining C.07 Applicazione di training sulla discriminazione C.08 Applicazione di procedure di transfer dello stimulus control C.09 Applicazione di procedure di fading C.10 Applicazione di procedure di prompting e fading del prompt C.11 Applicazione di procedure di generalizzazione e mantenimento C.12 Monitoraggio dell applicazione delle procedure applicate dalla persone che si occupano del caso MODULO 4: RIDUZIONE DEL COMPORTAMENTO DOCUMENTAZIONE, REPORT E CONDOTTA PROFESSIONALE D-01 Identificare le componenti essenziali di un protocollo scritto per la riduzione del comportamento D-02 Descrizione delle funzioni del comportamento 7

7 D-03 Applicazione di interventi basati sulla modificazione degli antecedenti come le operazioni motivazionali e stimoli discriminativi D-04 Applicazione delle procedure di rinforzo differenziale (es. DRO, DRA...) D-05 Applicazione delle procedure di estinzione D-06 Applicazione delle procedure d emergenza in linea con il protocollo E-01 Documentare le altre variabili che potrebbero influenzare il cliente (es. malattia, medicalizzazione...) E-02 Creare una descrizione obiettiva della sessione E-03 Comunicare in modo efficace con il supervisore E-04 Conformarsi con le normative vigenti in merito alle comunicazioni e ai report E-05 Conformarsi con le normative vigenti in merito alle presa dati, archiviazione e trasporto F-01 Descrizione del ruolo del Tecnico Comportamentale nei servizi F-02 Rispondere in modo appropriato ai feedback, mantenere e migliorare le proprie prestazioni F-03 Comunicazione con chi si prende cura del cliente F-04 Mantenere una condotta professionale adeguata (es. evitare relazioni affettive, conflitti di interessi, contatti attraverso i social networks...) F-05 Rispetto della dignità del cliente TIROCINIO L attività di tirocinio è obbligatoria e verrà svolta presso le scuole che ospitano alunni autistici dove risiede il corsista, dando altresì supporto tecnico a coloro che in autonomia richiedono di svolgere il tirocinio. FREQUENZA La frequenza al Corso da parte degli iscritti è obbligatoria. È altresì consentito essere assenti per un massimo del 20% della didattica frontale (10 ore: 1 lezione). L assessment delle competenze e il tirocinio devono essere espletati per intero. NUMERO DI PARTECIPANTI Il corso prevede un numero minimo di 15 fino a un massimo di 25 partecipanti in quanto ha valore essenzialmente pratico. COSTO DI UN CORSO a docente = 1.830,00 n. iscritti Costo di attività di formazione 1.300, ,00 Costo assessment 200, ,00 Totale 1.500, ,00 IVA 22% 330, ,00 TOTALE 1.830, ,00 8

8 DIPLOMI E ATTESTATI La valutazione positiva dell assessment delle competenze dello studente e il controllo formale del tirocinio consentono di formalizzare la conclusione del Corso. Qui di seguito vengono specificati le tipologie di attestati: 1. Attestato di frequenza al Corso per docenti Comportamentali: verrà rilasciato a tutti coloro che avranno frequentato tutte le lezioni frontali previste (5 giornate). 2. Diploma finale Corso per docenti Comportamentali: la certificazione di docenti Comportamentali verrà rilasciata a tutti coloro che avranno frequentato tutte le lezioni frontali previste (5 giornate) e superato gli esami e concluso le ore di tirocinio. 3. Iscrizione al Registro italiano dei Tecnici Comportamentali: consegue al raggiungimento del Diploma finale Corso. ART. 7 - SCUOLA CAPOFILA La sede del Corso per la formazione dei docenti oggetto del presente accordo è presso l Aula Magna della Scuola Secondaria I Grado T. Tasso di Salerno in via Michele Iannicelli. ART. 8 SCUOLE IN RETE Il presente accordo, inteso a ricercare scuole che intendono aderire formalmente al progetto di formazione di docenti in grado di applicare, con metodologie corrette, interventi basati sull Analisi Comportamentale Applicata (ABA) attraverso la supervisione di un BCBA in realtà scolastiche per bambini autistici in età scolare, è condiviso e sottoscritto dai dirigenti scolastici delle seguenti scuole di Salerno e provincia: 1. Capofila Scuola Secondaria I grado Torquato Tasso :Dirigente Dott.ssa Elvira Vittoria Boninfante( delibera del ) 2. II Circolo didattico di Scafati:Dirigente Dott.Vincenzo Giannone ( delibera del ) 3. VI Circolo didattico di Salerno:Dirigente Dott Vincenzo Giannone ( delibera del ) 4. Istituto Comprensivo Montecorvino Pugliano: Dirigente Dott.ssa Elvira Vittoria Boninfante Delibera n.6 Collegio Docenti del e Delibera n.2 del Consiglio di Istituto del ) 5. Cristo Re:Cooperativa sociale disegniamo un sorriso: Dirigente scolastico Dott. Manrico Gesummaria Delibera n. 75 del 30/06/ Istituto Comprensivo Ogliara Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado V Circolo di Ogliara: Dirigente Dott Nicola Annunziata Istituto Comprensivo di Pellezzano 089/ Dirigente Dott.ssa Giovanna Nazzaro ( delibera n.6 Collegio Docenti del e delibera n. 6 cel Consiglio di I. del ) 8. Scuola Secondaria I grado "Nicola Monterisi" ad Indirizzo musicale : Dirigente Concetta Carrozzo Circolo Don Milani - Dirigente Del Forno Luisa ( Delibera n. 431 del verbale del ) 9

9 10. IV CIRCOLO SCUOLA MATTEO MARI : Dirigente Liliana Dell Isola ( Delibera del 14 maggio 2015) 11. Istituto Comprensivo " Alfano/ Quasimodo" Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado Istituto Comprensivo " G. Barra " Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado ( Delobera n.5 del ) 13. Istituto Comprensivo "San Tommaso D'Aquino" Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado Istituto Comprensivo " Rita Levi Montalcini " Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado Istituto Comprensivo G. Vicinanza Dirigente Cinzia REGA 16. Istituto Comprensivo Montoro Inferiore ( AV) Dirigente A. Tarantino ART. 9 DURATA Il presente contratto ha validità Triennale riconducibile all anno scolastico corrente al momento della sottoscrizione. Alla scadenza non è consentito il rinnovo tacito (art.44 comma 2 della Legge 23 dicembre 1994, n.724 ) Data la particolare natura dell accordo non è ammessa la revoca prima della scadenza da parte di alcuna delle istituzioni scolastiche aderenti. L adesione ha effetto dalla data di sottoscrizione dell accordo da parte della Scuola richiedente. E fatta salva la possibilità per una Istituzione Scolastica estranea alla Rete di richiedere la partecipazione, nei modi e nei termini eventualmente previsti all interno di esso e, comunque, ritenuti idonei al successo e all efficacia del Progetto stesso, dal Comitato di Gestione della Rete che deciderà in merito. L Accordo di Rete si potrà rinnovare con acquisizione di nuova delibera. ART PROGETTAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITA La Scuola capofila si impegna a organizzare la rete, definendo i tempi e i modi in cui si svolgerà l attività. Ogni Scuola provvederà all assicurazione integrativa degli alunni e del personale scolastico aderente all iniziativa. L organizzazione generale ed i contatti saranno curati dalla Scuola capofila. L attività negoziale è affidata al Dirigente Scolastico della Scuola capofila che la eserciterà nell ambito delle disposizioni previste dall art. 31 comma 1 del D.M. 1 febbraio 2001, n.44. ART. 11 ORGANI DELLA RETE Fatta salva l autonomia organizzativa, decisionale e gestionale delle singole Istituzioni Scolastiche, la Rete di scuole prevede come suoi organi la Conferenza di servizio dei Legali Rappresentanti delle scuole della Rete (o dei loro delegati) e il Comitato di Gestione della Rete. ART. 12 RIUNIONE DI AGGIORNAMENTO Il potere di indirizzo, l attività istruttoria e l approvazione dei singoli progetti riguardanti le materie di cui al precedente art.6 competono e sono definiti in seno alle Istituzioni Scolastiche rappresentate nella Rete, secondo le procedure disposte dagli artt. 9,10,11 e 12 della Legge 24 novembre 2000, n.340 che, al capo II, apporta modifiche alla Legge 7 agosto 1990, n.241. Per i fatti che interessano la Rete, la riunione di aggiornamento sarà convocata periodicamente dal Dirigente Scolastico della Scuola capofila e, almeno due volte all anno. 10

10 Alla riunione di aggiornamento potranno assistere i Direttori dei Servizi Generali Amministrativi e i docenti con funzione di referente del progetto delle Istituzioni Scolastiche della Rete. ART. 13 COMITATO DI GESTIONE In seno alle scuole della Rete sarà eletto un Comitato di Gestione, formato da un minimo di cinque ad un massimo di sette componenti, composto dal Dirigente della Scuola capofila, che lo coordina, dai Legali Rappresentanti delle Istituzioni della Rete (o dei loro delegati), rappresentativi degli ordini di scuole presenti nella Rete e dai Docenti referenti di ogni scuola. Il Comitato di Gestione ha compiti di coordinamento, di esecuzione e di gestione delle attività progettate e approvate dalla Conferenza di Servizio. Il Comitato di Gestione si riunisce ogni qualvolta sia necessario o su richiesta di almeno due componenti. ART. 14 FINANZIAMENTI l Associazione salernitana Autismo, chi si ferma è perduto garantisce la copertura finanziaria dei corsi di formazione programmati e concordati in sede di Conferenza di Servizio. I finanziamenti, di cui al precedente comma, affluiranno in tempi appropriati nel Programma Annuale della Scuola capofila, in analogia a quanto disposto dall art.8 del D.P.R. 20 aprile 1994, n.367, per la realizzazione di programmi complessi e saranno contabilizzati in partite di giro quali attività per conto terzi. Saranno pure predisposte a cura del Direttore dei Servizi Generali Amministrativi della Scuola capofila, le Schede illustrative Finanziarie, secondo quanto disposto al comma 6 dell art. 2 del D.M. 1 febbraio 2001, n.44, citato in Premessa. ART. 15 ACQUISTI DI BENI E SERVIZI Sugli acquisti dei beni e servizi, decisi all unanimità, e che attengono alla realizzazione delle attività, il Dirigente Scolastico della Scuola capofila adotterà la procedura in forma libera, sino al limite di 2.000,00 Euro o fino al limite fissato con delibera del Consiglio di Istituto. Per somme superiori a tale limite, saranno poste in essere, dallo stesso Dirigente Scolastico, le regole stabilite dall art.34 del del D.M. 1 febbraio 2001, n.44, fatto salvo il ricorso alla stipulazione di contratti nelle tipologie previste dal Regolamento per l Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato, ex Regio Decreto 23 maggio 1924, n.827 e successive modificazioni e integrazioni, nonché dal Codice Appalti ( D.Lgs.n.193/2006 ) ART. 16 RENDICONTAZIONE Entro 15 giorni dalla chiusura di ciascun anno scolastico, il Dirigente Scolastico della Scuola capofila trasmetterà alle altre Scuole della Rete copia della rendicontazione circa l utilizzo delle risorse comuni, fermo restando il diritto di accesso ai relativi atti che gli organi delle cointeressate Istituzioni Scolastiche potranno esercitare ogni qualvolta sarà ritenuto necessario. ART. 17 RELAZIONE PERIODICA Ogni sei mesi di ciascun anno scolastico considerato, il Dirigente Scolastico della Scuola capofila relazionerà sull andamento concernente la realizzazione dei servizi, sui conseguenti sviluppi economico-finanziari e sulla eventuale necessità di reperire altri fondi per il prosieguo delle attività e dei servizi. Analoga illustrazione-relazione sarà fatta tutte le volte che almeno due Legali Rappresentanti delle Scuole della Rete ne faranno esplicita e motivata richiesta scritta, con contestuale informazione agli altri Legali Rappresentanti delle Scuole interessate. 11

11 ART. 18 SCAMBIO TEMPORANEO DI DOCENTI Qualora, per la realizzazione dei progetti approvati, vi sia necessità di scambio temporaneo di docenti fra le Istituzioni Scolastiche che partecipano alla Rete, tale scambio è possibile nello spazio temporale limitato alla realizzazione del progetto, con le modalità stabilite in sede di contrattazione collettiva e alle seguenti condizioni: a) libero consenso degli interessati; b) appartenenza ad uno stato giuridico omogeneo; In mancanza di una specifica contrattazione collettiva in materia, è ammesso il ricorso alle collaborazioni plurime di cui all art. 27 del C.C.N.L. Scuola del e sue eventuali integrazioni e modificazioni vigenti al momento dell esigenza. Nel caso vi fosse la possibilità di utilizzare organici funzionali, gli stessi potranno essere definiti in modo tale da portare un valido contributo alla realizzazione dei progetti, consentendo l affidamento dei servizi a persone dotate di specifiche esperienze e competenze di compiti organizzativi, di raccordo istituzionale e di gestione di laboratori e progetti. ART. 19 PARTENARIATO Per il raggiungimento delle finalità di cui al presente atto, la Rete potrà compiere tutti gli atti e contratti, ricevere contributi da Enti pubblici e da privati, accogliere lasciti, donazioni ed effettuare operazioni commerciali e quant altro esplicitamente previsto dai commi 6,7,8,9,10 dell art.7 del D.P.R. 8 marzo 1999, n.275. In particolare, la Rete di Scuole potrà effettuare forme di Partenariato con Consorzi pubblici e privati, con Università, Istituti di Credito, Camere di Commercio, Istituzioni, Associazioni ed Enti, locali e territoriali, Enti pubblici e privati, per assolvere a compiti istituzionali e per partecipare a progettazioni e bandi per attività coerenti con i Piani dell Offerta Formativa delle Scuole in Rete e con le finalità della Rete medesima, indetti da Enti e Istituzioni Nazionali ed Internazionali nel settore dell Educazione, della Ricerca, della Informazione, della Comunicazione, del lavoro, dell Assistenza, dello Sport, dell Arte e della Cultura. ART. 20 MODIFICAZIONI DELL ACCORDO DI RETE Modificazioni al presente Atto potranno essere apportate con delibera approvata a maggioranza dei Legali Rappresentanti delle Scuole della Rete. ART. 21 _DIFFUSIONE Il presente atto è depositato in copia originale presso le Segreterie delle Scuole della Rete e pubblicato in copia ai rispettivi Albi. Il Dirigente della Scuola capofila provvederà, al fine della più capillare informazione e diffusione, all invio di copia del presente, agli organismi facenti parte della Rete Scolastica. ART. 22 -PRIVACY Per quanto non espressamente previsto si rimanda all ordinamento generale in materia di istruzione e alle leggi e disposizioni vigenti. Le istituzioni scolastiche aderenti alla rete dovranno altresì garantire, ai sensi e per gli effetti del D.l.vo n. 196 del 30/6/2003 e del D.M. n. 305 Del 07/12/2006 (norme in materia di protezione dei dati personali), che i dati personali forniti o acquisiti saranno oggetto di trattamento (nel rispetto della citata normativa) esclusivamente per le finalità connesse agli adempimenti richiesti per l esecuzione degli obblighi di cui al presente accordo. 12

12 Allegati Fanno parte integrante del presente accordo: 1) Le delibere degli Organi collegiali previste dall art. 7 del DPR 8 Marzo 1999 N. 275 di ogni Scuola aderente 2) Eventuali sintesi della proposta didattica da realizzare e/o materiali illustrativi delle azioni di accompagnamento al Progetto Salerno, 29 giugno 2015 Letto, confermato e sottoscritto: 1. Capofila Scuola Secondaria I grado Torquato Tasso Dirigente Dott.ssa Elvira Vittoria Boninfante. 2. II Circolo didattico di Scafati: Dirigente Dott.Vincenzo Giannone. 3. VI Circolo didattico di Salerno: Dirigente Dott Vincenzo Giannone. 4. Ist. Comp. Montecorvino Pugliano: Dirigente Dott.ssa E.V.Boninfante. 5. Cristo Re: Dirigente scolastico Dott. Manrico Gesummaria. 6. Istituto Comprensivo Ogliara Dirigente: Dott Nicola Annunziata. 7. Istituto Comp. di Pellezzano : Dirigente Dott.ssa Giovanna Nazzaro. 8. Sc. Sec. di I grado "Nicola Monterisi": Dirigente Concetta Carrozzo. 9. VIII Circolo Don Milani :- Dirigente Del Forno Luisa. 10. IV Circolo Matteo MariI : Dirigente Liliana Dell Isola. 11. Istituto Comprensivo " Alfano/ Quasimodo": Dirigente P. Del Giudice. 12. Istituto Comprensivo " G. Barra " : Dirigente A.M. Grimaldi. 13. Istituto Comprensivo "San Tommaso D'Aquino" : Dirigente A. Frigenti. 14. Istituto Comprensivo " Rita Levi Montalcini " Istituto Comprensivo G. Vicinanza : Dirigente Cinzia Rega. 16. Istituto Comprensivo Montoro Inferiore ( AV): Dirigente A. Tarantino. 13

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