Analisi socio-economica della Provincia di Torino
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- Lucio Baldi
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1 1 Analisi socio-economica della Provincia di Torino 5 rapporto sull energia 9
2 1.1 Le dinamiche della popolazione La variazione della popolazione della Provincia di Torino, analizzata sul lungo periodo relativamente alle indagini decennali dei Censimenti generali sulla popolazione dal 1971 al 2001, evidenzia una crescita dei dati sulla popolazione nel 1971 e nel 1981 ed una progressiva diminuzione della popolazione nelle indagini demografiche del 1991 e del 2001; mentre per la città di Torino la progressiva decrescita demografica è registrata sin dal Censimento del Dal 1971 al 1981 vi è stata una redistribuzione della popolazione tra la grande città ed il circostante territorio metropolitano, con un incremento demografico complessivo del nostro territorio, come registrato nei due Censimenti del 1971 e del 1981, mentre nei seguenti Censimenti del 1991 e del 2001 la diminuzione demografica si è verificata sul totale del territorio provinciale, con una flessione del -3,18%. Tabella Censimenti Generali sulla popolazione dal 1971 al 2001 AREE TERRITORIALI Provincia di Torino Città di Torino Il periodo di maggiore depressione demografica per la Provincia di Torino è identificabile con la prima metà degli anni ottanta, in coincidenza con la fase di ristrutturazione della grande industria, quando al saldo naturale negativo si sommava anche il forte decremento migratorio da altre aree italiane. Dall analisi delle principali componenti demografiche di lungo periodo (1981-) emerge che dopo anni caratterizzati da un evoluzione demografica negativa (-7,6% nel ventennio ) gli ultimi dati indicano un inversione di tendenza del nostro territorio, iniziata sin dalla seconda metà degli anni novanta. Difatti nel 1995 la popolazione residente si attestava a abitanti, mentre al 1 gennaio 2006 si è posizionata a abitanti residenti nel territorio provinciale. Negli ultimi quattro anni la popolazione residente è passata da a abitanti, con un trend di crescita costante, con valori corretti anche dalle ultime verifiche post censuarie. Al significativo andamento del bilancio migratorio positivo contribuisce in modo decisivo la componente demografica relativa agli scambi con l estero, con particolare rilievo dei flussi migratori provenienti dai paesi extra europei. Difatti i residenti stranieri al 1 gennaio totalizzano una quota di unità, con un incremento rispetto all anno precedente di residenti, mentre al 1/1/06 totalizzano una quota di unità con un incremento rispetto all anno precedente di residenti, contribuendo al miglioramento complessivo del bilancio anagrafico del nostro territorio. Per quanto riguarda la crescita demografica dovuta ai fattori naturali si può osservare che i processi di ricambio naturale della popolazione sono in genere lenti; non si ritiene quindi possibile una sostanziale e rapida modifica dell entità del saldo naturale di un territorio, quando questo è originato da fattori strutturali quali: l invecchiamento della popolazione, l abbassamento dei livelli di fecondità e l allungamento della vita media. Osservando l andamento delle componenti del movimento naturale nell ultimo decennio ( ) nella Provincia di Torino, ossia la natalità e la mortalità, si rilevano scostamenti percentuali contenuti. Il tasso di natalità era nel 1995 pari a 7,74 per mille abitanti, mentre nel si è attestato a 8,89 per mille abitanti. Il tasso di mortalità nel 1995 era del 10,05 per mille abitanti, mentre nel si è attestato a 9,99 per mille abitanti. A livello regionale il tasso di natalità nel 1995 si posizionava a 7,65 per mille abitanti, mentre nel si è collocato a 8,57 per mille abitanti. Il tasso di mortalità in regione nel 1995 si collocava a 11,68 per mille abitanti, mentre nel si 10 5 rapporto sull energia
3 è posizionato a 11,11 per mille abitanti. L aumento della popolazione regionale è stato del 1,23% nel raffronto tra il 1995 ed il, passata da abitanti (1995) a abitanti (1/1/2006). Nel panorama dell Unione Europea l Italia è il paese con la popolazione più anziana. Al 1/1/06 la quota della popolazione con più di sessantacinque anni supera il 19% del totale della popolazione. La Provincia di Torino, come tutte le aree fortemente sviluppate, riflette questa condizione con una maggiore accentuazione rispetto al dato nazionale, difatti la popolazione anziana nel nostro territorio rappresenta il 22% rispetto al totale della popolazione. La struttura della popolazione per età del territorio provinciale può essere riassunta attraverso due importanti indicatori utili per l analisi socio-demografica, ossia: l indice di vecchiaia e l indice di dipendenza. Il primo indice è dato dal rapporto percentuale tra la popolazione con età superiore a sessantacinque anni e quella da zero fino a quattordici anni; il secondo invece è il rapporto percentuale tra il totale della popolazione avente età superiore ai sessantacinque anni o inferiore ai quattordici anni e quella compresa tra i quindici ed i sessantacinque anni. Il primo indice costituisce una delle possibili misurazioni del grado d invecchiamento della popolazione di un territorio; il secondo invece, fornisce una misura del «peso» della popolazione uscita dal mercato del lavoro e di quella che non vi è ancora entrata, rispetto alla popolazione attiva, ossia dai quindici ai sessantaquattro anni d età. Nella tabella che segue si propone il calcolo dell indice di vecchiaia e l indice di dipendenza per la Provincia di Torino, rispettivamente confrontati con quelli nazionali, oltre ad altri indicatori e dati demografici utili per fotografare in modo sintetico la struttura della popolazione di un determinato territorio. Al 1/1/06 l indice di vecchiaia nella Provincia di Torino presenta un valore di 172,68, notevolmente più elevato rispetto a quello nazionale di 140,85. Anche per l indice di dipendenza il dato della nostra provincia rileva un valore leggermente superiore rispetto alla media nazionale, ossia del 53,38 rispetto al 50,18 dell indice nazionale. Prendendo in considerazione il peso della popolazione giovane, con meno di venticinque anni, sul totale della popolazione, lo squilibrio della popolazione in Provincia di Torino in favore delle età più elevate appare ancora più rilevante: la componente della popolazione rappresentata dai giovani, con età inferiore ai venticinque anni, rappresenta solo il 22,16% del totale della popolazione, a fronte della percentuale nazionale del 25,63%. Tale dato evidenzia un elemento di criticità in quanto una società anziana è meno dinamica, da un punto di vista economico, essendo meno propensa ad investire, a consumare ed a rischiare sul futuro. L invecchiamento della popolazione rappresenta sotto un altro profilo anche un fattore positivo, ossia la speranza di vita alla nascita della popolazione piemontese in soli due decenni è aumentata di circa sei anni, attestandosi nel 2001 a 76,4 anni per i maschi e 82,6 per le femmine. Nello stesso tempo l invecchiamento della popolazione proporrà in futuro dei problemi nell ambito dell organizzazione dell assistenza in rapporto ai costi imputabili alla spesa sanitaria, situazioni particolarmente rilevanti sullo scenario sociale italiano, nonché della nostra regione e provincia in particolare. 5 rapporto sull energia 11
4 Tabella Il bilancio demografico della Provincia di Torino ANNO AL 1/ SALDO MIGRATORIO SALDO NATURALE SALDO TOTALE TOTALE POPOLAZIONE Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat Tabella Struttura della popolazione della Provincia di Torino (1/1/2006) DATI ED INDICATORI DEMOGRAFICI PROVINCIA DI TORINO Superficie kmq Densità demografica (ab./kmq) 328,37 Popolazione residente al 31 /12/ Variazione popolazione periodo (%) 0,31 Famiglie - numero Numero medio componenti per famiglia 2,2 Tasso di natalità (per mille ab.) 8,89 Tasso di mortalità (per mille ab.) 9,99 Saldo naturale (per mille ab.) - 1,1 Saldo migratorio (per mille ab.) 3,7 Popolazione con meno di 25 anni (%) 22,20 Popolazione con 65 anni e più (%) 21,77 Indice di vecchiaia 172,68 Indice di dipendenza 53,38 Stranieri residenti anno Stranieri residenti per 100 abitanti (%) 4,7 Elaborazione Ufficio Statistica su dati INPS ITALIA kmq 194, , ,5 9,50 9,70-0,22 5,20 25,58 19,77 140,85 50, ,08 Al 1 gennaio 2006 gli stranieri residenti in Provincia di Torino raggiungono il totale di unità, in crescita rispetto alla stessa data dell anno precedente di unità, pari all 11,2%. Tale incremento è inferiore a quello registrato tra il 2003 ed il (di unità) e lievemente superiore rispetto a quello registrato tra il ed il ( unità). Nel corso del agli immigrati che si sono iscritti all anagrafe, utilizzando i percorsi regolari d ingresso, si sono aggiunti i cittadini stranieri già presenti in situazione di fatto, successivamente regolarizzati con le leggi n. 189 e n. 222 del Nel il divario tra la popolazione straniera regolare con permesso di soggiorno e la popolazione straniera residente si è ridimensionato, limitando sempre più l area della clandestinità rapporto sull energia
5 L andamento della presenza straniera residente in Provincia di Torino è evidenziata dal grafico sottostante: negli ultimi anni si è registrato un aumento di cittadini stranieri residenti in Provincia di Torino, il che significa in termini relativi che la quota della popolazione straniera è passata, nell arco di dieci anni sul totale della popolazione, dal 1,02% del 1995 al 4,73% del. Figura Stranieri residenti in Provincia di Torino (andamento annuale) Tabella Stranieri residenti in Provincia di Torino al 1 gennaio di ogni anno rapporto sull energia 13
6 1.2 La distribuzione della popolazione sul territorio Focalizzando l attenzione sui dati comunali della Provincia di Torino, emerge che nel si è registrata una crescita demografica in 182 comuni, una diminuzione della popolazione in 126 comuni, mentre in sette comuni la popolazione è rimasta invariata sul totale di 315 comuni. Tra i comuni di maggiore dimensione, sopra i abitanti, l incremento demografico si registra nelle città di: Moncalieri, con un aumento del 1,85%, Carmagnola con l 1,33% e Chieri con l 1,04%, mentre con il segno negativo si segnalano i seguenti comuni: Rivoli (-0,95%), Grugliasco (-0,72%), Chivasso (-0,46%) e Orbassano (-0,40%). Nel complesso la popolazione residente nei comuni con oltre abitanti è aumentata di unità, passando sul totale della popolazione provinciale dal 37,82% del al 38% del. Un analisi sul movimento anagrafico della popolazione è invece interessante condurla sui comuni compresi tra i abitanti, ove per alcuni di loro si registra una vivacità nell incremento demografico. Pianezza registra un incremento di popolazione residente rispetto al del 2,94%, Leinì del 2,55%, Piossasco del 2,01%, Caselle Torinese del 1,67%, Giaveno del 1,54%, San Mauro To. del 1,51%, Volpiano del 1,44%, Avigliana dello 0,9%, Borgaro dello 0,66%, Santena dello 0,25% e Rivarolo Canavese dello 0,22%. L esigenza di ricercare una qualità di vita più tranquilla ed il miglioramento dei collegamenti con l area metropolitana, inducono molte persone ad evadere dai grandi centri abitati. Sono invece in flessione i comuni di Vinovo (-0,9%), Alpignano (-0,83%), Beinasco (-0,34%), Ciriè (-0,26%) e Cuorgnè (-0,21). Nel i comuni della provincia con una popolazione compresa tra i ed i abitanti sono 28, per un totale di abitanti pari al 8,95% del totale provinciale, quelli tra i ed i abitanti sono invece 43, con una popolazione di abitanti pari al 7,29% del totale provinciale, quelli compresi nella fascia tra i ed i abitanti sono 94, con una popolazione di abitanti pari al 7,32% del totale. I comuni compresi nella fascia di popolazione tra i 500 ed i abitanti sono 67 con per un totale di abitanti, pari al 2,11% del totale provinciale. I piccoli comuni con una popolazione compresa tra i 100 ed i 500 abitanti totalizzano invece una popolazione di , pari allo 0,64% del totale, ed i piccolissimi comuni, con una popolazione inferiore ai 100 abitanti, sono sei con 407 abitanti pari allo 0,01% del totale della popolazione provinciale. Con i suoi 48 abitanti il comune di Moncenisio è la più piccola comunità provinciale, seguita da Ingria con 49 abitanti. Tabella Popolazione provinciale per soglie di abitanti (1/1/2006) SOGLIE DI POPOLAZIONE Città di Torino da a da a da a da a da a da 500 a da 500 a 100 sotto i 100 Totale NUMERO COMUNI TOTALE POPOLAZIONE Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat % SUL TOTALE 40,15 21,83 11,66 8,95 7,29 7,32 2,11 0,64 0,01 100% 14 5 rapporto sull energia
7 Tabella Area Metropolitana Torinese AREA METROPOLITANA TORINESE 53 comuni SUPERFICIE [m 2 ] POPOLAZIONE RESIDENTE DENSITÀ [ab/km 2 ] 1.432,33 (20,97%) (al 1/1/06) 1.194,72 Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat La popolazione residente nei cinque Circondari della Provincia di Torino è aumentata nell ultimo anno. Il maggior incremento percentuale è stato registrato nel Circondario di Susa con un aumento del +0,6%, seguito dal Circondario di Pinerolo con +0,5%. I Circondari di Torino e di Ivrea incrementano la loro popolazione di un modesto +0,2%, allineandosi con l aumento complessivo della popolazione provinciale che ha registrato un incremento demografico di abitanti rispetto all anno precedente (+0,26%). Tabella Provincia di Torino - Superficie e densità della popolazione residente al 1/1/2006 CIRCONDARI SUPERFICIE POPOLAZIONE DENSITÀ E TIPOLOGIE DI COMUNI Circondari: Ivrea Lanzo Pinerolo Susa Torino CLASSE ALTIMETRICA Comuni di collina Comuni di montagna Comuni di pianura CLASSE DIMENSIONALE PER COMUNI inferiori a 500 ab. compresi tra 501 e 999 ab. compresi tra e ab. compresi tra e ab. compresi tra e ab. compresi tra i e i ab. Comune di Torino Totale Provincia kmq 1.600,37 903, , , , , , , , , , ,60 631,76 286,26 130, ,25 % 23,40% 13,20% 19,30% 14,80% 29,20% 20,90% 52,40% 26,70% 20,04% 15,87% 24,41% 24,34% 9,24% 4,19% 1,91% 100% abitanti % 8,27 3,91 5,86 2,34 79,62 19,92 6,36 73,72 0,67 2,12 7,32 16,24 11,66 21,83 40,16 100% [ab/km 2 ] 115,90 97,14 99,72 51,69 894,84 312,91 39,84 907,68 10,95 43,78 98,53 219,06 414, , ,24 328,36 Elaborazione a cura dell'ufficio Statistica su dati Istat 5 rapporto sull energia 15
8 1.3 Le attività economiche Sul totale di imprese registrate nel territorio della provincia di Torino nel, pari al 49,17% del totale regionale ( ), quelle individuali rappresentano il 53,33% del totale provinciale ed il 44,56% di quello regionale. Seguono per forma giuridica le società di persone, pari al 30,45% di quelle registrate a livello provinciale ed al 55,90% a livello regionale, mentre le società di capitale registrate rappresentano il 14,23% del totale provinciale ed il 56,40% di quello regionale. La percentuale del 56,40% delle società di capitale registrate sul totale regionale, confermano la tradizione industriale del nostro territorio, mentre le imprese individuali rappresentano meno della metà della percentuale regionale. Le altre forme societarie registrate rappresentano sul totale provinciale l 1,97%, mentre nel raffronto regionale il 49,94%. Le imprese iscritte nel corso del sono state , contro le cessate, con un saldo positivo di unità per il nostro territorio, dato correlato al ricambio fisiologico del turn over delle imprese durante l anno. Per quanto riguarda invece la durata delle attività delle imprese artigiane al 1 gennaio 2006 si evidenzia che il 34,40% delle imprese artigiane è collocato nelle prime due fasce temporali con durata da zero a quattro anni, quelle attive nelle due fasce da cinque a dieci anni rappresentano il 25,58% del totale provinciale, quelle attive da 11 a 17 anni il 15,92% del totale provinciale, mentre quelle con oltre diciotto anni di vita rappresentano il 22,62% del totale provinciale. Le imprese «mature», ossia con più di dieci anni di vita rappresentano il 38,54% del totale provinciale, mentre a livello regionale tali imprese rappresentano il 41,27% del totale. Le imprese attive sotto i dieci anni rappresentano il 59,98% del totale provinciale, contro il 56,90% del totale regionale. La maggior incidenza delle imprese sotto i dieci anni di vita della provincia rispetto al dato regionale, può trovare una spiegazione dal fatto che in questi ultimi anni il livello di innovazione e di nascita di nuove imprese nel settore dei servizi sono stati elementi determinanti per la creazione di una nuova generazione di realtà imprenditoriali al servizio delle imprese dell area torinese. Il totale delle imprese artigiane della provincia di Torino ammonta a , pari al 49,17% del totale della regione Piemonte (133,117). Tabella Imprese registrate, iscritte e cessate per forma giuridica (1/1/2006) Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale PROV. DI TORINO % SU REG. Registrate Iscritte Cessate Registrate Iscritte Cessate Registrate Iscritte Cessate Registrate Iscritte Cessate Registrate Iscritte Cessate ,40% 54,44% 66,38% 55,90% 56,92% 58,17% 44,56% 52,83% 48,50% 49,94% 55,78% 59,96% 49,17% 53,82% 52,09% Elaborazione Ufficio Statistica su dati Unioncamere Piemonte ed Istat (5/06) REG. PIEMONTE rapporto sull energia
9 Tabella Imprese artigiane attive per durata dell attività (1/1/2006) 0-1 anno 2-4 anni 5-10 anni anni anni anni > 37 anni n.d. Totale PROV. DI TORINO % SU TOT. PROVINCIALE % SU REG ,80% 17,63% 25,59% 15,92% 15,22% 6,04% 1,34% 1,46% 54,32% 51,14% 50,78% 47,92% 45,70% 43,22% 39,63% 39,51% % Elaborazione Ufficio Statistica su dati Unioncamere Piemonte ed Istat (5/06) REG. PIEMONTE Figura Imprese artigiane per durata di attività (1/1/2006) 5 rapporto sull energia 17
10 1.3.1 L agricoltura Il dato significativo dell ultimo anno riguarda il totale della produzione delle coltivazioni industriali che si è incrementata del 14,98%, passando da a quintali di produzione, con un aumento della superficie coltivata del 3,1%, passata da nel a ettari nel. In questo settore dell agricoltura provinciale vi è stato un cambio di tendenza rispetto al dato del 2003, con una diminuzione della superficie coltivata (passata da ettari nel 2003 a ettari nel ) ed una maggiore resa (da 27,16 quintali per ettaro nel 2003 a 30,16 quintali per ettaro nel ). Il settore delle leguminose è invece sostanzialmente stabile rispetto all anno precedente. Gli altri settori invece denotano una contrazione, i cereali del -3,10% e le foraggere del -8,8%, nonostante l incremento della superficie coltivata. La produzione in quintali di fruttiferi si contrae del -5,8%, ma in questo caso con una riduzione del -5,8% della superficie di produzione, con un aumento di resa di prodotto per ettaro. Il dato del delle orticole è ancora parziale, anche se si evidenzia una diminuzione della superficie dedicata a questa produzione rispetto all anno precedente. Il dato sulla superficie coltivata in agricoltura per la produzione dei principali prodotti agricoli è sostanzialmente stabile nel raffronto ( ettari) sul ( ,93 ettari ), con un lieve aumento dello 0,19%. Il settore della produzione di uva da vino e di vino rappresenta nel comparto agricolo un ambito di importante reddito per le aziende agricole. Nel corso del sia a livello regionale che provinciale, il settore, nelle sue differenti attività, ha subito una contrazione dovuta da un lato all esigenza di migliorare la qualità del vino prodotto e dall altra al fine di contenere le eccedenze, considerate le difficoltà del mercato ad assorbire la produzione vinicola disponibile. Tabella Superficie coltivata e produzione dei principali prodotti agricoli (dati in ettari e quintali) TOTALE COLTIVAZIONI Tot. cereali Tot. orticole Tot. leguminose Tot. colt. Industriali Tot. foraggere Tot. fruttiferi superficie produzione superficie produzione superficie produzione *913, * (*)dato parziale escluse le coltivazioni in serra. Elaborazione Ufficio Statistica su dati Regione Piemonte e Istat L Import della provincia di Torino Il 70,2% delle importazioni della provincia di Torino provengono da paesi dell U.E.. Le merci di importazione francese rappresentano il 18,13% del totale ed hanno subito una flessione del 6,3% nel. Il dato più interessante è rappresentato dalla Polonia che nel si è collocata al secondo posto tra i paesi che esportano verso il nostro territorio, sorpassando la Germania. La Polonia con 1.735,75 milioni di euro ha incrementato del 26,15% le esportazioni verso il nostro territorio, causando un importante squilibrio nel disavanzo commerciale. La Germania si colloca così al terzo posto nell import con una flessione del -1,98%, il Regno Unito al quarto, con un modesto incremento dello +0,73% e la Spagna al quinto, con una flessione del -5,51%. Le importazioni da altri paesi dell U.E. a 25 aumentano del +2,36%, mentre il totale delle importazioni dai paesi dell Unione a 25 aumentano del +2,48%. Tra i paesi extra U.E. va registrato l incremento delle nostre importazioni dalla Cina +16,784%, dagli Usa +32,12%, dal Brasile +27,33% e dalla Russia +23,21%. Le nostre importazioni dai paesi dell area NIEs subiscono una flessione del -8,5% rapporto sull energia
11 Le importazioni dal Brasile aumentano del +27,33%, mentre quelle di provenienza dall Argentina registrano un aumento da 16,26 a 48,23 milioni di euro, recuperando in un anno le posizioni perse dopo gli anni difficili di quel paese. L import dal Giappone registra una flessione del -10,85%, mentre le merci provenienti dall India aumentano del +4,57%, l import dai paesi extra U.E. registra nel complesso un incremento del +1,6%. Il totale delle importazioni aumentano complessivamente del +8,8% rispetto al, passando da 3.258,84 milioni di euro a 3.545,95 milioni di euro. Nell analisi complessiva del nostro import va segnalato l aumento delle importazioni dalla Polonia, che rappresenta il 14,57% del totale delle nostre importazioni, e quelle dalla Cina, che rappresenta il 4% del totale delle nostre importazioni ed il 13,60% del totale dai paesi extra UE. Verso questi due paesi si dovrebbero intensificare i rapporti commerciali al fine di equilibrare la nostra bilancia commerciale, che nel corrente anno è stata notevolmente sfavorevole nei nostri confronti. Il saldo negativo della bilancia commerciale della nostra provincia nel ammonta a 848,38 milioni di euro verso la Polonia, mentre nei rapporti commerciali con la Cina a 206,49 milioni di euro. Tabella Import-Export per contenuto tecnologico dei beni commercializzati in milioni di euro IMPORT EXPORT Agricoltura materie prime Prodotti tradizionali Prodotti specializzati Agricoltura materie prime Prodotti tradizionali Prodotti specializzati Provincia di Torino 411, , ,8 42, , ,5 % rispetto al dato regionale 20,50% 45,46% 64,93% 15,73% 42,59% 58,54% % rispetto al dato nazionale 0,75% 3,72% 5,67% 0,80% 4,42% 6,70% Regione Piemonte , ,7 269, , ,1 Italia , , , , ,9 Elaborazione a cura dell'ufficio Statistica su dati dell'unioncamere Piemonte (maggio 2006) , L Export della provincia di Torino L export del territorio provinciale è orientato prevalentemente verso il mercato dell U.E. con una percentuale del 67,97%, anche se nel passare degli ultimi anni questa percentuale si è progressivamente ridimensionata in favore di altre aree geografiche, contribuendo così al processo di diversificazione dell economia subalpina, come auspicato da molti economisti, anche nel contesto di nuovi mercati. Nei dieci paesi dell allargamento la Provincia di Torino ha registrato una flessione del 4,1%, fatta eccezione per l Ungheria (+20,3%), anche se questo paese rappresenta solo l 1% delle nostre esportazioni, mentre nei paesi dell U.E. a 15 le esportazioni sono risultate stazionarie. Anche nel il mercato francese risulta essere il primo per le esportazioni subalpine, con un fatturato di circa milioni di euro pari al 17,76% del totale, con un ridimensionamento del 2,24% rispetto al. Al secondo posto si colloca il mercato tedesco con il 14,94%, sostanzialmente stabile rispetto al (0,38%). La Spagna si colloca al terzo posto con l 8,9% dell export provinciale, con un aumento del 6,49%, mentre le esportazioni verso il Regno Unito si contraggono del -6,99% rispetto al. Tra i paesi extra U.E. si registra una contrazione delle esportazioni verso la Svizzera e la Turchia (-6,21%), mentre verso la Russia e la Romania le esportazioni sono cresciute nel rispettivamente del +4,42% e del +32,13%, grazie alle numerose delocalizzazioni di produzioni industriali impiantate da numerosi nostri imprenditori verso quei mercati. 5 rapporto sull energia 19
12 Fuori dall Europa gli Usa rappresentano il principale paese ove si indirizzano le nostre esportazioni con una crescita del +6,5%, per un peso del 4,75% sul totale dell export. Il mercato dell America latina rappresenta solo il 3,6% delle nostre esportazioni, contro il 10% degli anni novanta, a causa delle difficili condizioni economiche di paesi come ad esempio l Argentina. L export verso il Brasile è aumentato dello 0,82%, mentre quello verso l Argentina è diminuito dello 0,43%. L Asia rappresenta l 8,1% del nostro export, confermando le difficoltà della nostra industria ad inserirsi in un area a forte espansione economica. L export verso la Cina subisce una flessione di oltre l 8% sul, con una quota molto contenuta del 1,6% sul totale delle esportazioni. Un buon risultato viene invece dall export verso l India con un +21,82%, anche se quel mercato rappresenta solo lo 0,44% del totale delle nostre esportazioni. Un buon risultato viene anche dai paesi del gruppo NIEs, ossia Singapore, Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong (area di sviluppo economico con particolari agevolazioni della Repubblica Popolare Cinese) le cosiddette tigri asiatiche, con un incremento delle nostre esportazioni del +15,08%, pari al 1,7% del totale complessivo del nostro export. Il Giappone rappresenta l 1,9% del nostro export e nel corso del le esportazioni sono diminuite del -13,48% Il Lavoro Il tasso di disoccupazione nella Provincia di Torino si è attestato nel al 4,8% (tasso medio), contro il 6,1% dell anno precedente. Il tasso medio di disoccupazione regionale è passato dal 5,3% del al 4,7% del. I dati sulla discesa della percentuale di disoccupazione, in provincia ed in regione, sono molto confortanti. La diminuzione della percentuale di disoccupazione femminile in provincia è passata dal 7,4% nel al 6,7% nel, ed in regione dal 6,5% nel al 6,4% nel. La percentuale di persone in cerca di occupazione è diminuita del (-19,2%) nel rispetto l anno precedente nel nostro territorio, mentre a livello regionale la diminuzione è stata minore (-10,2%). Figura Tasso di disoccupazione per sesso - Anno 20 5 rapporto sull energia
13 Tabella Forze lavoro e tasso di attività (15-64 anni) anno AREA Provincia Torino % su Regione '05 % su tot. naz. '05 Regione Piemonte Italia ANNO FORZE LAVORO Maschi Femmine Totale ,18% 4,01% Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat TASSO DI ATTIVITÀ ANNI Maschi Femmine Totale 75,2% 75,2% 76,1% 76,3% 74,4% 74,5% 57,1% 55,7% 58,1% 57,5% 50,4% 50,6% 66,1% 65,4% 67,2% 66,9% 62,4% 62,5% Il tasso di attività, ossia il rapporto tra le persone appartenenti alle forze lavoro e la popolazione compresa tra i 15 ed i 64 anni di età, in Provincia di Torino nel si è assestato al 66,1%, contro il 65,4% dell anno precedente, mentre a livello regionale il tasso di attività della popolazione in età lavorativa si posiziona al 67,2% nel, contro il 66,9% nel. I dati a livello provinciale e regionale sono migliori rispetto a quelli nazionali che registrano la percentuale del tasso di occupazione collocato al 62,4% nel, contro il 62,5% nel. Il totale delle forze lavoro in Provincia di Torino rappresentano il 51,18% rispetto al totale regionale ed il 4,01% di quello nazionale nel. La struttura della tipologia di lavoro, ossia tra lavoratori dipendenti e indipendenti, nei tre principali settori di attività economica, agricoltura, industria e servizi, presenta alcune particolari caratteristiche. Nell agricoltura i lavoratori dipendenti e non dipendenti, in Provincia di Torino, rappresentano il 22% del totale regionale e l 1,6% a livello nazionale nel. Nell industria rappresentano il 49% del totale regionale ed il 4,6% di quello nazionale, mentre nei servizi rappresentano il 54% del totale regionale ed il 4% di quello nazionale. L industria rappresenta il primo settore nel quadro economico provinciale, con l 83,22% di lavoratori dipendenti, nei servizi i lavoratori dipendenti rappresentano il 71,5% mentre nell agricoltura i lavoratori indipendenti rappresentano il 78,57% del totale provinciale. Gli occupati nella Provincia di Torino sono nel, con un incremento del 3,5% rispetto al, mentre in Regione sono nel, con un incremento del 1,8%. Gli uomini occupati in provincia sono nel, mentre le donne , percentuali rispettivamente incrementate rispetto al del 3,4% e del 3,9%.Nel in Regione gli uomini occupati sono e le donne occupate , con una variazione percentuale rispetto al rispettivamente del 2% e del 1,59%. In questo breve quadro l economia provinciale si caratterizza per la sua capacità di produrre nuova occupazione, nonostante le difficoltà congiunturali. Il ricorso alla Cassa integrazione ordinaria (Cig ord.) nel è aumentato del 9,06% rispetto l anno precedente, mentre il monte ore di cassa integrazione straordinaria (Cig straord.) è aumentata dello 0,3% rispetto al. Il ricorso della Cig ordinaria negli ultimi cinque anni è in progressivo ma contenuto aumento, mentre quella straordinaria è notevolmente diminuita negli ultimi due anni rispetto al picco registrato nel Il totale della Cig ordinaria rappresenta il 66,135 del totale regionale, mentre quella straordinaria il 68,58% del totale regionale per il. 5 rapporto sull energia 21
14 Tabella Ore di cassa integrazione guadagni per tipologia Provincia di Torino Piemonte ANNO ORDINARIA STRAORDINARIA TOTALE Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat Il valore aggiunto provinciale Il valore aggiunto pro capite prodotto al primo gennaio nella Provincia di Torino ammonta a euro, pari ad un indice nazionale 113,46 (fatto 100 il valore dell Italia con un valore di euro pro capite). La Provincia di Milano si colloca al primo posto a livello nazionale con un valore aggiunto per abitante di euro (147,53). Il valore aggiunto pro capite nel nostro territorio si è incrementato dal 1996 del 33,35%, mentre rispetto al ha subito una lieve diminuzione dello 0,49%, in relazione alle negative condizioni dell economia generale registrate anche a livello di valore aggiunto pro capite. Tabella Valore aggiunto ai prezzi base per abitante (valori correnti in euro al 1 gennaio) Provincia di Torino Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istituto G. Tagliacarne di Roma Tabella Valore aggiunto pro-capite delle Province piemontesi (1/1/) PROVINCIA VALORE IN EURO INDICE [Italia=100] POSIZIONE NAZIONALE Cuneo ,40 11 Alessandria ,94 16 Novara ,26 21 Torino ,46 25 Biella ,27 31 Vercelli ,37 37 Asti ,26 47 V.C.O ,98 55 Valore medio: ,37 Valore medio nazionale: rapporto sull energia
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