Determinazione del Dirigente del Servizio Pianificazione e Gestione Rifiuti, Bonifiche, Sostenibilità Ambientale

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1 Determinazione del Dirigente del Servizio Pianificazione e Gestione Rifiuti, Bonifiche, Sostenibilità Ambientale / 2015 N. emanazione - protocollo / anno Oggetto: AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N /2014 DEL 4/11/2014. PROVVEDIMENTO DI AGGIORNAMENTO AI SENSI DELL ART. 29 NONIES DEL D.LGS. 152/2006 E S.M.I. SOCIETÀ: SEDE LEGALE: SEDE OPERATIVA: CIDIU Servizi s.p.a. Via Torino n Collegno (TO) Strada Cassagna s.n. Loc. Commenda Druento (TO) P.IVA: POS. n Il Dirigente del Servizio PREMESSO CHE: con D.D. n /2009 del 10/11/2009, è stata rilasciata alla Società Punto Ambiente S.r.l. l Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito definita per brevità AIA) prevista dall allora vigente art. 5 del D.Lgs. 59/2005 e s.m.i., relativamente all impianto di gestione rifiuti sito in loc. Commenda nel comune di Druento. L impianto in oggetto è composto da una discarica e annesso impianto di compostaggio: il presente provvedimento si riferisce unicamente all impianto di compostaggio; con D.D. n /2011 del 01/12/2011, si è preso atto dell avvenuta variazione di ragione sociale/titolarità dell AIA rilasciata che è passata in capo al Centro Intercomunale Di Igiene Urbana S.p.a. (siglabile CIDIU S.p.a.); con D.D. n del 04/10/2013 si è preso atto di alcune modifiche non sostanziali di carattere tecnico e gestionale relative all impianto di compostaggio. In particolare, a seguito dell aggiornamento dell AIA, l impianto risulta essere autorizzato all esercizio delle seguenti attività: - trattamento di compostaggio di rifiuti lignocellulosici e fanghi da depurazione di cui al punto R3 dell allegato C alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 per un quantitativo pari a 8200t/anno; - messa in riserva e attività accessorie (selezione, cernita e riduzione volumetrica) su rifiuti speciali non pericolosi di cui ai punti R13 ed R12 dell allegato C alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i ; - messa in riserva della FORSU per il successivo invio ad altri impianti di trattamento/recupero di cui al punto R13 dell allegato C alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i; con nota del 5/12/2013, di prot. prov.le n del 5/12/2013, CIDIU ha comunicato di voler sospendere l allestimento delle Aree A e B, la cui realizzazione è vincolata all ottenimento del pag. 1 di 5

2 titolo autorizzativo (SCIA) da parte del comune di Druento; con D.D. n /2014 del 03/04/2014, si è preso atto dell avvenuta variazione di ragione sociale/titolarità dell AIA rilasciata che è attualmente in capo a CIDIU Servizi s.p.a. (di seguito definita per brevità CIDIU); con D.D. n /2014 del 4/11/2014 l AIA è stata sottoposta a riesame, così come previsto dal D.Lgs 46/2014 recante Attuazione della Direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione dell inquinamento) entrato in vigore in data 11/04/2014; in data 29/12/2014, con nota di prot. prov.le n del 29/12/2014, CIDIU ha trasmesso una richiesta di aggiornamento dell AIA rilasciata relativamente al riposizionamento delle Aree A e B, destinate rispettivamente alla messa in riserva dei rifiuti in vetro e alla messa in riserva dei rifiuti metallici e ad una rettifica del Piano di Gestione delle Acque Meteoriche; in data 9/01/2015 con nota di prot. della Città Metropolitana di Torino (in seguito indicato per brevità come prot. C.M.T. ) n. 1584, è stata data comunicazione di avvio del procedimento volto all aggiornamento dell AIA, come previsto all art. 29 nonies del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Con la medesima nota si è chiesto a CIDIU di provvedere al pagamento degli oneri istruttori calcolati secondo quanto disposto all art. 33 del D.Lgs 152/2006, sospendendo i termini del procedimento sino alla trasmissione di quanto richiesto; in data 19/01/2015, con nota di prot. C.M.T. n. 7460, è stato richiesto un parere di merito ad ARPA, a SMAT S.p.a. e al Comune di Druento nell ambito delle rispettive competenze; in data 19/01/2015 CIDIU ha provveduto a trasmettere la ricevuta attestante il pagamento degli oneri istruttori dovuti per legge per il rilascio del provvedimento di aggiornamento; in data 2/02/2015, con nota di prot. C.M.T. n del 2/02/2015, SMAT S.p.a. ha espresso, per quanto di competenza, parere favorevole a quanto richiesto dal proponente, confermando il valore di superficie scolante, ai sensi della D.P.G.R. 20 febbraio 2016, n. 1/R e s.m.i., indicato da CIDIU; in data 11/02/2015, con nota di prot. C.M.T. n del 11/02/2015, ARPA ha espresso, per quanto di competenza, parere favorevole a quanto richiesto dal proponente; CONSIDERATO CHE: gli interventi comunicati da CIDIU relativamente all impianto di gestione rifiuti autorizzato con D.D. n /2014 del 4/11/2014, si configurano come modifiche non sostanziali: non rientrano, infatti, nella definizione riportata all art. 5 comma 1 lett. l-bis) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; con specifico riferimento alle modifiche comunicate, l istruttoria svolta ha evidenziato quanto segue: - in merito allo spostamento dal piazzale esterno all area interna al capannone di maturazione delle Aree A e B, utilizzate per la messa in riserva rispettivamente di vetro e metalli, non sono pag. 2 di 5

3 emersi elementi ostativi; - i volumi occupati dai rifiuti in questione e i rispettivi quantitativi sono invariati rispetto a quelli autorizzati; pertanto continuano ad essere pari a m 3 (corrispondenti a circa 450 t) per l Area A e 200 m 3 (corrispondenti a circa 60 t) per l Area B; - lo stoccaggio del vetro e dei metalli in ambiente confinato riduce sensibilmente il volume degli effluenti liquidi da smaltire, visto che la quasi totalità di questi si sarebbe originata dal contatto dei rifiuti con le acque meteoriche. Tale modalità operativa consente, inoltre, di eliminare eventuali emissioni di odore che possono generarsi soprattutto in fase di movimentazione; - lo spostamento delle Aree A e B comporta la necessità di rivedere il Piano di gestione delle acque meteoriche, riportandolo alla situazione precedente all aggiornamento n del 04/10/2013; a tal fine è confermato il contenuto dell All. 4 dell elenco degli elaborati progettuali contenuto nell Allegato A all AIA n /2009 Piano di gestione delle acque meteoriche, aprile 2009 e il contenuto dell All. 5 Tav. Acque Meteoriche, maggio 2009 e Tav. Reti percolato, maggio 2009, che annullano e sostituiscono la Tavola n e la Tavola n del 13/05/2013 trasmesse con nota prot. CIDIU n del 3/06/2013, di prot. prov.le n del 5/06/2013; l ARPA dipartimento di Torino ha espresso parere favorevole alle modifiche che CIDIU intende apportare al proprio impianto; la SMAT, in merito alla richiesta di CIDIU, ha espresso parere favorevole. In particolare ha confermato che, considerando lo spostamento all interno del capannone delle aree destinate alla messa in riserva dei rifiuti di vetro e di ferro, la superficie scolante ai sensi della D.P.G.R. 20 febbraio 2016, n. 1/R e s.m.i. è pari a mc, come indicato dal proponente; all interno della relazione tecnica allegata alla comunicazione del 29/12/2014, di prot. prov.le n del 29/12/2014, CIDIU ha evidenziato che il rifiuto individuato con il codice CER metallo era stato richiesto con la comunicazione di aggiornamento del 3/06/2013, di prot. prov.le n del 5/06/2013, ma non era stato inserito nel conseguente provvedimento n del 04/10/2013. Il mancato inserimento di tale rifiuto all interno dell autorizzazione è imputabile a mero errore materiale, visto che la natura di tale rifiuto è analoga a quella degli altri codici CER autorizzati alla messa in riserva nell Area B dedicate. Si procederà, pertanto, ad integrarlo nell elenco delle tipologie conferibili all impianto nell ambito del presente provvedimento; non determinando un aumento dei quantitativi massimi autorizzati, la modifica dell impianto non rende necessario l adeguamento delle fideiussioni già prestate a garanzia degli obblighi derivanti dall attività di gestione rifiuti in essere; RILEVATO che: il gestore ha provveduto al versamento degli oneri istruttori dovuti ai sensi dell art. 33 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per il rilascio del presente provvedimento; per l adozione del presente provvedimento l art. 29 nonies fissa il termine di 60 giorni a pag. 3 di 5

4 decorrere dalla data di ricevimento della domanda, fatta salva l interruzione dei termini disposta dall art. 2 comma 7 della L. 241/90 s.m.i.. Il rilascio del presente provvedimento avviene nel rispetto di detti termini e nel rispetto della cronologia di trattazione delle pratiche; ai fini dell adozione del presente provvedimento, e con riferimento al procedimento indicato in oggetto, non sono emerse situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse di qualsiasi natura sia di diritto che di fatto; RITENUTO pertanto di: aggiornare il provvedimento di riesame dell AIA rilasciato a CIDIU Servizi S.p.a. con D.D. n /2014 del 4/11/2014 e relativo all installazione di Strada Cassagna s.n. Loc. Commenda a Druento, prendendo atto delle modifiche proposte dalla Società riguardanti lo spostamento delle aree destinate alla messa in riserva dei rifiuti in vetro e dei rifiuti metallici; inserire nell elenco dei rifiuti autorizzati il codice CER metallo, già richiesto in sede di aggiornamento dell AIA avvenuta con D.D. n del 04/10/2013 e non inserito per mero errore materiale; modificare, conseguentemente, i punti 2.1) e 2.2) dell Allegato 1 all Autorizzazione Integrata Ambientale n /2014 del 4/11/2014 con quanto contenuto nell allegato al presente provvedimento; prendere atto delle conseguenti modifiche al Piano di Prevenzione e Gestione delle acque meteoriche, ai sensi della D.P.G.R. 20 febbraio 2016, n. 1/R e s.m.i., così come dettagliate nella relazione Tecnica allegata alla comunicazione del 29/12/2014; far salvo in ogni altra parte il contenuto del provvedimento n /2014 del 4/11/2014; VISTI: - il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i, in particolare la parte II titolo III bis in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale e la parte IV in materia di gestione rifiuti; - la legge 7/4/2014 n. 56 recante Disposizioni sulle Città Metropolitane, Province, sulle unioni e fusioni di Comuni che all art. 1 comma 16 dispone che la Città Metrpolitana subentra alla relativa Provincia in tutti i rapporti attivi e passivi e ne esercita le funzioni a partire dal 1 gennaio 2015; - la Legge Regionale 44/2000 di delega alle Province delle competenze per il rilascio delle autorizzazioni in materia ambientale; Atteso che la competenza all adozione del presente provvedimento spetta al dirigente ai sensi dell art. 107 del Testo Unico delle Leggi sull Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18/8/2000 n. 267 e dell art. 35 dello Statuto Provinciale, in vigore sino all approvazione dello Statuto della Città Metropolitana; Vista la Relazione Previsionale e Programmatica della Provincia di Torino - Programma 65 Autorizzazioni alla costruzione di impianti e all esercizio delle attività di recupero e smaltimento dei pag. 4 di 5

5 rifiuti; trasporto transfrontaliero di rifiuti; vigilanza e controllo, che attribuisce tali funzioni al Servizio Pianificazione e Gestione Rifiuti, Bonifiche, Sostenibilità Ambientale DETERMINA 1. di aggiornare il provvedimento di riesame dell AIA rilasciato a CIDIU Servizi S.p.a. con D.D. n /2014 del 4/11/2014 e relativo all installazione di Strada Cassagna s.n. Loc. Commenda a Druento, prendendo atto delle modifiche proposte dalla Società riguardanti lo spostamento delle aree destinate alla messa in riserva dei rifiuti in vetro e dei rifiuti metallici; 2. di inserire nell elenco dei rifiuti autorizzati il codice CER metallo, già richiesto in sede di aggiornamento dell AIA avvenuta con D.D. n del 04/10/2013 e non inserito per mero errore materiale; 3. di modificare, conseguemente, i punti 2.1) e 2.2) dell Allegato 1 all Autorizzazione Integrata Ambientale n /2014 del 4/11/2014 con quanto contenuto nell allegato al presente provvedimento; 4. di prendere atto delle modifiche al Piano di Prevenzione e Gestione delle acque meteoriche, ai sensi della D.P.G.R. 20 febbraio 2016, n. 1/R e s.m.i., così come dettagliate nella relazione Tecnica allegata alla comunicazione del 29/12/2014; 5. di far salvo in ogni altra parte il contenuto del provvedimento n /2014 del 4/11/2014. L allegato al presente provvedimento ne costituisce parte integrante. Avverso il presente provvedimento è esperibile ricorso entro il termine perentorio di sessanta giorni a decorrere dalla data di ricevimento innanzi al TAR Piemonte. Il presente provvedimento non comportando spesa non assume rilevanza contabile. Torino, 25/02/2015 RM/rpg Il Dirigente del Servizio (dott. Edoardo Guerrini) pag. 5 di 5

6 ALLEGATO Il contenuto del presente allegato sostituisce interamente i punti 2.1) e 2.2) della Sezione 2 dell Allegato 1 alla DD n del 4/11/2014; SEZIONE 2 MESSA IN RISERVA E SELEZIONE DI RIFIUTI URBANI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA E RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI 2.1) DESCRIZIONE DELLE AREE DEDICATE E MODALITA DI STOCCAGGIO AREE DI STOCCAGGIO Le aree di stoccaggio e selezione autorizzate con il presente provvedimento, così come indicate nella documentazione tecnica trasmessa con la lettera di aggiornamento del 4/06/2013, di prot. prov.le n del 5/06/2013, nelle integrazioni del 19/09/2013 di prot. prov.le n del 20/09/2013 e con la lettera di aggiornamento del 29/12/2014, di prot. prov.le n del 29/12/2014, sono di seguito specificate: - AREA A MESSA IN RISERVA RIFIUTI IN VETRO E costituita da una piattaforma di superficie pari a 520 m 2, comprensiva di area di stoccaggio e area di movimentazione del materiale ripartita in due vasche differenti nella seguente modalità: - area di 180 m 2 ; - area di 340 m 2. Tale piattaforma è localizzata all interno del capannone di maturazione secondaria e pertanto la pavimentazione è in calcestruzo armato e l area è dotata di caditoie/grigliati atti a raccogliere i percolati. L area è delimitata da pareti autostabili prefabbricate in cemento di altezza pari a 4,00 m, mentre i divisori tra le vasche sono costituiti da pareti autostabili prefabbricate in cemento di altezza pari a 2,70 m. Tutte le pareti autostabili prefabbricate installate sono dotate di un apposito fermo al piede con funzione di antislittamento. - AREA B : MESSA IN RISERVA RIFIUTI METALLICI Tale piattaforma è localizzata all interno del capannone di maturazione secondaria in posizione contigua all AREA D e pertanto la pavimentazione è in calcestruzo armato e l area è dotata di caditoie/grigliati atti a raccogliere i percolati. - AREA C : MESSA IN RISERVA RIFIUTI IN LEGNO E costituita da una piattaforma di circa 270 mq, delimitata su tre lati da pareti prefabbricate in cemento di altezza pari a 1,00 m, che insiste sul preesistente piazzale a strato bituminoso collocato sul lato sud est dell impianto. pag. 1 di 5

7 - AREA D : MESSA IN RISERVA E SELEZIONE ALTRI RIFIUTI Per lo svolgimento di tale attività viene utilizzata una porzione del capannone che nella configurazione originale dell impianto era destinato alla maturazione secondaria. - AREA DEL VERDE: MESSA IN RISERVA DEI RIFIUTI LIGNO-CELLULOSICI E costituita da una piazzola esterna scoperta di circa 600 m² per lo stoccaggio del materiale lignocellulosico delimitata da barriera di contenimento tipo New Jersey. Secondo quanto riportato nella documentazione tecnica di cui alla nota del 12/8/2014, di prot. prov.le n (rif. prot. CIDIU 1378 SB/LD/cl 1-E ) una parte del capannone di maturazione secondaria, adibito nella configurazione impiantistica di cui al presente allegato allo stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi, è destinata al deposito provvisorio dei rifiuti in attesa della verifica analitica per l ammissibilità all impianto di discarica di cui all allegato 2. Con la relazione tecnica allegata alla nota del 29/12/2014, di prot. prov.le n del 29/12/2014, CIDIU ha comunicato l arretramento, verso l interno del capannone di maturazione secondaria, dell area destinata al deposito provvisorio dei rifiuti appena citata. MODALITA OPERATIVE Il vetro scaricato nelle vasche viene periodicamente accumulato mediante utilizzo di pale meccaniche. Successivamente il materiale viene ricaricato su mezzi di maggiori dimensioni facendo uso di pala gommata per l invio ad impianti di recupero autorizzati. I rifiuti metallici vengono scaricati all interno dell area dedicata, accumulati mediante utilizzo di pale meccaniche o caricatore gommato e ricaricati su mezzi idonei con destinazione gli impianti di recupero. Il legno viene scaricato all interno dell area dedicata, accumulato mediante utilizzo di pale meccaniche, ridotto volumetricamente e ricaricato su mezzi idonei con destinazione gli impianti di recupero. I rifiuti da sottoporre ad attività di selezione e cernita vengono scaricati a terra all interno dell area dedicata e successivamente selezionati nelle varie frazioni recuperabili a mezzo di un escavatore gommato dotato di benna a polipo o manualmente. La parte di rifiuto non recuperabile viene poi ricaricata per il successivo smaltimento mentre le differenti frazioni di rifiuto sono stoccate separatamente in appositi cassoni o a terra e identificate da apposita cartellonistica indicante il codice CER. Il materiale lignocellulosico stoccato nell Area del verde viene utilizzato per la formazione della miscela da avviare al processo di compostaggio, ma qualora il Gestore lo ritenesse opportuno può anche essere avviato ad impianti di recupero autorizzati. 2.2) TIPOLOGIE DI RIFIUTI Le tipologie di rifiuti conferibili presso le aree sopra descritte per l attività di messa in riserva e pag. 2 di 5

8 selezione sono esclusivamente quelle riportate nella tabella che segue. Nelle colonne a destra della tabella è riportata la sigla identificativa dell area di stoccaggio in base alla descrizione indicata al precedente punto 2.1). Nelle colonne centrali della medesima tabella sono indicate le operazioni cui ciascuno dei codici CER autorizzati può essere sottoposto con riferimento agli Allegati B e C alla parte IV del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. Le operazioni di gestione rifiuti autorizzate in questa sezione, con riferimento agli Allegati B e C alla parte IV del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. sono le seguenti: R12 scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11 R13 messa in riserva prima di una delle operazioni da R1 ad R12; L operazione R12 identifica l attività di selezione e cernita di rifiuti ingombranti e di speciali non pericolosi e l attività di riduzione volumetrica dei rifiuti in legno. L operazione R13 identifica l attività di messa in riserva di alcune frazioni di rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata e di rifiuti speciali e della FORSU da avviare ad altri impianti di trattamento/recupero. pag. 3 di 5

9 Codice Attività Aree Descrizione CER R12 R13 A B C D Verde rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) X X X scarti di corteccia e sughero X X X segatura, trucioli, residui di taglio, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di X cui alla voce (escluso segatura) X X rifiuti non specificati altrimenti X X X scarti di corteccia e legno X X rifiuti plastici X X X limatura e trucioli di materiali plastici X X X imballaggi di carta e cartone X X X imballaggi in plastica X X X imballaggi in legno X X X X imballaggi metallici X X imballaggi in materiali compositi X X X imballaggi in materiali misti X X X imballaggi in vetro X X assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce X X X pneumatici fuori uso X X X vetro X X rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce X X X rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce (limitatatmente a scarti in gomma) X X X miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce X X X legno X X X vetro X X pag. 4 di 5

10 Codice Attività Aree Descrizione CER R12 R13 A B C D Verde ferro e acciaio X X materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e X X X materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce X X X rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e X X X rifiuti solidi prodotti da processi di filtrazione e vaglio primari X X X metalli ferrosi X X metalli non ferrosi X X plastica e gomma X X X vetro X X legno diverso da quello di cui alla voce X X X prodotti tessili X X X carta e cartone X X X vetro X X rifiuti biodegradabili di cucine e mense (*) X legno, diverso da quello di cui alla voce X X X X plastica X X X metallo X X rifiuti biodegradabili (*) X X rifiuti urbani non differenziati X X X rifiuti dei mercati (*) X X X rifiuti ingombranti X X X (*) questi rifiuti individuano anche la FORSU oggetto di attività di trasferenza all interno dell area di ricezione pag. 5 di 5

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