REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO

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1 COMUNE DI ALBIZZATE UFFICIO TECNICO Area Controllo Ambiente REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO Albizzate, Settembre 2005

2 Art. 1 - Ambito di applicazione Il presente regolamento si applica a protezione delle piante presenti nelle aree pubbliche e private poste nel territorio comunale. Art. 2 Definizione di piante tutelate Sono considerate piante tutelate, e pertanto oggetto del presente Regolamento, tutte le piante con una circonferenza del tronco di almeno cm. 80, misurata a petto d uomo cioè a m. 1,30 di altezza dal suolo, oppure gli alberi con m. 10 di altezza. Nel caso di piante con più tronchi, la tutela si estende a tutte quelle che possiedono almeno un fusto con circonferenza o altezza pari o superiore alle misure sopracitate. E fatto divieto a chiunque, senza la prescritta autorizzazione (allegato F), abbattere, distruggere, danneggiare, rimuovere, trapiantare, modificare con potature che non siano condotte secondo le modalità di cui al successivo art. 6. tutte le piante tutelate. Si intende danneggiamento ogni azione, diretta o indiretta, dolosa o colposa, che provochi anomalie fisiologiche e/o alterazioni morfologiche tali da predisporre la pianta alla colonizzazione di patogeni o parassiti, come ad esempio il riporto di terra sulle radici, le lesioni alle radici, le scortecciature, le potature non eseguite a regola d arte, l impiego di fitofarmaci in maniera non corretta. Le prescrizioni del presente regolamento valgono anche per alberi da conservare, in relazione alla loro ubicazione, specie o importanza storica anche se i presupposti di cui al primo comma del presente articolo non sono verificati. Esulano dal presente regolamento: - le piante da frutto poste in orti o in aree di pertinenza di edifici agricoli, nonchè le piante facenti parte di piantagioni di arboricoltura da legno o da frutto; - le superfici a bosco, così come definite dall art. 3 della L.R. n. 80 del 1989 e successive modifiche ed integrazioni, dove si applica la relativa Legislazione vigente; - gli interventi di disboscamento, di sradicamento di alberi, di cambio di destinazione d uso e di movimenti di terra di cui alla L. 3267/1923 e s.m.i. L Amministrazione Comunale potrà, con apposita ordinanza sindacale, porre sotto tutela anche piante singole o in gruppi che, seppur non tutelate in base ai precedenti commi, rivestono particolare importanza dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, naturalistico o scientifico. 2

3 VERDE PRIVATO Art. 3 Prescrizioni per potature Le potature di piante tutelate con circonferenza da cm. 80 a cm. 120 possono essere eseguite, nel periodo dal 1 novembre al 15 marzo, presentando, prima dell esecuzione dell intervento, comunicazione all Ufficio Tecnico Comunale Settore Controllo Ambiente (allegato E), salvo le limitazioni di cui ai successivi commi e le eventuali altre norme statali e regionali vigenti. Il termine di cui al precedente comma può essere prorogato, in funzione dell andamento stagionale, previa deliberazione di assenso della Giunta Comunale. Per le piante tutelate con circonferenza maggiore di cm. 120 deve essere richiesta autorizzazione all Ufficio Tecnico Comunale (allegato F). Tale richiesta dovrà essere comunicata con un preavviso minimo di 30 giorni rispetto alla data di esecuzione dell intervento. Sono vietate le potature delle piante tutelate effettuate mediante capitozzatura (cioè il taglio di rami o tronchi senza rilascio di altri rami in corrispondenza del taglio stesso) di rami in corrispondenza di punti il cui diametro raggiunge o supera i cm. 10: in questi casi tutti i tagli devono pertanto essere obbligatoriamente eseguiti mediante taglio di ritorno, ovvero recidendo il ramo (con strumenti affilati e puliti) in corrispondenza di un altro ramo di pari o maggiori dimensioni da rilasciare e rispettando il colletto (ingrossamento alla base di un ramo che favorisce la cicatrizzazione della ferita prodotta dal taglio) di quello da asportare. Sono vietate le potature delle piante tutelate effettuate mediante taglio di rami, anche mediante la tecnica del taglio di ritorno, in corrispondenza di punti il cui diametro raggiunge o supera i cm. 20 salvo nei seguenti casi: - potatura di rami completamente o in gran parte secchi; - potatura di rami con patologie o parassiti di cui all allegato B del presente regolamento; - potatura di monconi e di rami già spezzati. La spalcatura (cioè il taglio dei rami inferiori della chioma) delle Gimnosperme (tassi e simili, ginkgo, conifere quali pini, abeti, cedri, duglasie, larici, araucarie, cipressi, tuje, etc.) viene eseguita preferibilmente durante il riposo vegetativo o in estate al termine della crescita dei germogli. E vietato asportare, in ogni intervento, più di cinque cerchie di rami vivi. E inoltre vietato liberare da rami vivi oltre un terzo del tronco dell albero, salvo che in Pinus sylvestris. E sconsigliabile il taglio della freccia apicale (cioè il ramo apicale che permette la crescita dell albero verso l alto) delle Gimnosperme, anche se con diametro inferiore a cm. 10, salvo nel caso di tassi, tuje, cipressi e simili usati per ars topiaria o siepi. Le potature di rami verdi di piante tutelate sono vietate durante il periodo di schiusa delle gemme, della fioritura e della crescita dei germogli, tranne nei seguenti casi: - potature di formazione (cioè quelle che permettono di far crescere la pianta nella forma desiderata) con asportazione di piccoli rami di diametro massimo di cm. 3-4 mediante taglio di ritorno; - potatura di piccoli rami in quantità limitata; 3

4 - potatura di rami spezzati o realmente pericolosi; - potatura di piante usate per ars topiaria o siepi. Art. 4 Prescrizioni per la tutela degli apparati radicali Sono vietati, salvo specifica autorizzazione per cause di forza maggiore, nell area di rispetto delle piante tutelate, così come definite nella sottostante tabella, danneggiamento o disturbi arrecati agli apparati radicali mediante: - pavimentazione con materiali impermeabili della superficie del suolo; - compattamento del suolo, anche mediante passaggio o sosta di automezzi; - scavi e riporti di materiali, compresa terra o sabbia; - deposito o versamenti di sali, olii, acidi o prodotti fortemente alcalini, o comunque di qualsiasi sostanza che, per le sue caratteristiche fisiche e/o chimiche produca danni o alterazioni alle piante; - fuoriuscita da condutture di gas e altre sostanze dannose alla vegetazione E vietato effettuare tagli, rescissioni e strappi degli apparati radicali e, in caso di danneggiamento accidentale degli stessi, è obbligatorio recidere con un taglio netto le radici lese, al fine di favorirne la cicatrizzazione. In occasione di nuovi impianti è consigliabile destinare ad ogni singola pianta (anche se non corrispondente alla definizione di pianta tutelata al momento della messa a dimora) un area permeabile e drenante attorno al tronco di superficie minima come da prospetto seguente: Tipo di pianta Altezza raggiungibile a maturità Superficie minima permeabile Albero o arbusto di 4 a grandezza 2,5 8 m. 2 m 2 Albero di 3 a grandezza 8 15 m. 4 m 2 Albero di 2 a grandezza m. 8 m 2 Albero di 1 a grandezza oltre 25 m. 16 m 2 Si precisa che le superfici drenanti a parcheggio (prato armato in cemento o materiale plastico) non rientrano nel calcolo delle superfici minime permeabili. Si consiglia di effettuare la piantumazione mantenendo le seguenti aree di rispetto: Circonferenza del fusto misurata a petto d uomo Raggio minimo dell area di rispetto < 95 cm. 2,0 m cm. 3,0 m cm. 4,0 m cm. 5,0 m. > 440 cm. 7,0 m. 4

5 Art. 5 Altre prescrizioni Il taglio delle siepi e dei filari anche arborati posti in terreni agricoli e destinati alla produzione di legname può avvenire solamente tra il 15 ottobre ed il 31 marzo, salvo limiti più rigorosi vigenti stabiliti da altre norme. E fatto divieto piantare, seminare o diffondere le specie botaniche di cui all allegato A, in quanto sono considerate dannose a causa della loro capacità di diffondersi spontaneamente in ambienti forestali o naturali, impoverendoli sotto l aspetto ecologico, selvicolturale ed economico. E vietato apporre cartelli segnaletici o di altra natura, nonchè fili, cavi e condutture di ogni tipo, anche per periodi temporanei, su piante tutelate. Art. 6 Rilascio di autorizzazione nel caso di abbattimenti Per richiedere l autorizzazione all abbattimento di piante tutelate è necessario che il proprietario, o chi ne abbia titolo legale, presenti apposita domanda all Ufficio Tecnico Comunale Settore Controllo Ambiente (allegato F), con le seguenti indicazioni obbligatorie: - specie botanica e dimensione delle piante che si intendono abbattere; - luogo ed esatta ubicazione delle piante da abbattere; - motivi dettagliati per i quali si intende richiedere l abbattimento; - eventuale disponibilità del richiedente ad effettuare il reimpianto con nuovi alberi. L autorizzazione all abbattimento potrà essere vincolata all obbligo di effettuare il reimpianto con nuovi soggetti botanici. Il reimpianto dovrà avvenire entro un anno e dell avvenuta esecuzione dovrà essere data comunicazione all Ufficio Tecnico Comunale che si riserva di eseguire un eventuale sopralluogo di verifica. L autorizzazione o il diniego verranno rilasciati entro trenta giorni dal ricevimento della domanda. Art. 7 Abbattimenti urgenti in casi di pericolo di danni Qualora il proprietario o il possessore di un terreno dovesse riscontrarvi piante che rischiano di provocare un grave e immediato pericolo per persone, animali o cose e che tale pericolo non possa essere rimosso in altro modo, sono tenuti ad avvertire tempestivamente l Ufficio Tecnico Comunale Settore Controllo Ambiente con la seguente modalità: - lettera in relazione alla quale, previo sopralluogo, l Ufficio tecnico Comunale potrà permettere l abbattimento. Qualora, durante la fase istruttoria, l Ufficio tecnico Comunale rilevasse la presenza di piante colpite da gravi patologie o attacchi parassitari non curabili e che rischiano di compromettere seriamente in brevissimo tempo altre piante ancora sane, ovvero piante che rischino di provocare un grave e immediato pericolo non rimovibile per persone, animali o cose, potrà concedere l abbattimento immediato delle piante in esame rilasciando successivamente formale autorizzazione. In caso di pericolo per persone, animali o cose determinati da possibili schianti di piante, l Amministrazione Comunale potrà, con apposita ordinanza sindacale, ordinare l esecuzione di specifici interventi o l abbattimento delle piante interessate, con onere a carico del proprietario. Art. 8 Ambiti di applicazione interdisciplinare Commissione Edilizia Comunale 5

6 Qualora gli interventi rientrino in un progetto di nuova costruzione, ampliamento o ristrutturazione edilizia, tali interventi vengono autorizzati attraverso le procedure stabilite per il progetto cui sono associati. In questo caso, l Ufficio Tecnico Comunale - Settore Controllo Ambiente esprimerà un parere sul progetto e potrà richiederne modifiche o integrazioni. Art. 9 Salvaguardia fitopatologica Tutte le piante colpite da patologie di cui all allegato B devono essere prontamente segnalate all Ufficio Tecnico Comunale Settore Controllo Ambiente. Deve altresì essere segnalata ogni altra manifestazione anomala che per virulenza o velocità di diffusione o estensione possa pregiudicare o compromettere popolamenti arborei o diffondersi ampiamente, nonchè nuove patologie o parassitologie la cui lotta dovesse essere dichiarata obbligatoria dagli Organi Fitosanitari competenti. In caso di pericolo di diffusione della patologia o attacchi parassitari di particolare gravità in spazi verdi di proprietà pubblica o comunque di proprietà di terzi, l Amministrazione Comunale potrà, con apposita ordinanza sindacale, imporre l esecuzione di specifici interventi fitosanitari o l abbattimento delle piante affette, con onere a carico del proprietario. Art. 10 Sanzioni Per tutti gli interventi descritti agli artt sarà sempre possibile l esecuzione di un sopralluogo da parte dell Ufficio Tecnico Comunale con l eventuale applicazione delle sanzioni sottodescritte, in caso di inottemperanza alle norme del presente regolamento. Le trasgressioni al presente regolamento saranno punite con le seguenti sanzioni amministrative: - art. 2 comma 3 e 4: sanzione pari al valore indicato nella tabella di cui all allegato D del presente Regolamento, oltre all obbligo del reimpianto, se tecnicamente fattibile, anche nel medesimo punto delle piante abbattute; - art. 3 c. 4, 5 e 6: sanzione pari al valore indicato nella tabella di cui all allegato D del presente Regolamento; - art. 3 c. 8: sanzione pari ad un terzo del valore indicato nella tabella di cui all allegato D del presente Regolamento; - art. 4 c. 1: sanzione pari alla metà del valore indicato nella tabella di cui all allegato D del presente Regolamento; - art. 4 c. 2: sanzione pari al valore indicato nella tabella di cui all allegato D del presente Regolamento; - art. 5 c. 1: sanzione di 5 Euro per ogni 100 m 2 di superficie tagliata fuori da periodo autorizzato; - art. 5 c. 2 e 3: sanzione pari a 100 Euro per ogni pianta ed immediata estirpazione della pianta; - art. 6 c. 2: sanzione pari al valore della pianta abbattuta calcolato secondo l allegato D); - art. 6 c. 3: sanzione pari a 100 Euro (per la mancata comunicazione all Ufficio Tecnico Comunale) Ai fini dell applicazione delle sanzioni di cui al presente articolo, operano, per quanto compatibili, le disposizioni di cui alla Legge n. 689 e successive modificazioni ed integrazioni. 6

7 VERDE PUBBLICO Art Danneggiamenti a carico di piante di proprietà comunale I danni procurati a soggetti arborei o ad arbusti di proprietà comunale saranno addebitati al responsabile, tenendo conto del valore ornamentale della pianta. Ogni intervento di recupero del danno sul patrimonio arboreo comunale darà effettuato ricorrendo alle imprese appaltatrici dei lavori per conto dell Amministrazione Comunale e sarà addebitato in forma pecuniaria al responsabile. Il calcolo dell indennizzo dovuto avverrà basandosi sulla stima dei danni come di seguito riportato all art. 11, secondo i casi: - danno irreparabile che comporta l abbattimento della pianta e la sua sostituzione con un altra pianta, della medesima specie e tutte le spese accessorie; - danno parziale, quantificato calcolando il deprezzamento subito dalla pianta e le spese di manutenzione. Art Stima dei danneggiamenti La pianta è stata abbattuta o dovrà essere abbattuta in seguito a danneggiamento irreparabile. In questo caso si determinerà il valore ornamentale, valutato secondo i due seguenti parametri che, insieme al prezzo della nuova pianta da collocare al posto dell esemplare abbattuto, concorrono al calcolo dell indennizzo dovuto all Amministrazione Comunale. L addebito verrà comunicato tramite l Ufficio Ragioneria e le eventuali contestazioni dovranno avvenire in contraddittorio attraverso l Ufficio Tecnico Comunale Settore Controllo Ambiente. 1) Condizioni estetiche dell esemplare da sostituire, parametro variabile da 0,5 a 5 in funzione della bellezza, della posizione (pianta isolata, in filare, in gruppo, ecc.), delle condizioni fitosanitarie, della vigoria, ecc. secondo la seguente tabella: 5 pianta sana, vigorosa solitaria, esemplare 4,5 in gruppo da tre a cinque esemplari 4 in gruppo con più di cinque esemplari o in filare 3,5 pianta sana, di medio vigore solitaria 3 in gruppo da tre a cinque esemplari 2,5 in gruppo con più di cinque esemplari o in filare 2 pianta poco vigorosa, a fine ciclo vegetativo solitaria 1 in gruppo o in filare 0,5 pianta senza vigore, ammalata 7

8 2) Dimensioni. Viene considerata la circonferenza della pianta, misurata a mt. 1,30 di altezza dal suolo, secondo la seguente tabella: Circonf. in cm. Indice Circonf. in cm. Indice Cinconf. in cm. Indice L indice esprime l aumento del valore in funzione dell età dell albero. Per piante di dimensioni maggiori si aumenterà la valutazione di 1 punto ogni 10 cm. di circonferenza. L indennizzo (I) dovuto all Amministrazione Comunale sarà dato: INDENNIZZO = Prezzo x Parametro delle condizioni estetiche x Indice delle dimensioni Per Prezzo si intende quello della nuova pianta, con caratteristiche di allevamento e di portamento il più possibile simili a quelle di un esemplare adulto e ben sviluppato, scelta ed acquistata dall Amministrazione Comunale presso un vivaista di fiducia o desumibili dall allegato D). All indennizzo dovuto per la sostituzione della pianta si aggiungeranno le spese per l abbattimento, lo sradicamento del ceppo, la messa a dimora della nuova pianta, l I.V.A., il rimborso delle spese di assistenza tecnica, legali e postali. La pianta presenta ferite e scortecciature su parte del tronco, danni alla chioma o alle radici. In caso di ferite o scortecciature al tronco, il danno è proporzionale all estensione in larghezza delle lesioni in rapporto alla circonferenza della pianta. Nel caso di più lesioni a diverse altezze del tronco, si sommeranno tra loro le varie percentuali. Lesioni in percentuale circonferenza tronco fino a 10 da 10 a 20 da 20 a 25 da 25 a 30 da 30 a 35 da 35 a 40 da 40 a 45 da 45 a 50 Indennità in percentuale valore albero L indennizzo sarà determinato: Indennizzo (Prezzo x Parametro delle condizioni estetiche x Indice delle dimensioni) x Indennità percentuale valore dell albero 8

9 In questo caso le spese accessorie saranno comprensive delle ore di intervento e dei materiali usati per la disinfezione delle ferite, dell I.V.A., ecc. Se le parti danneggiate riguardassero la chioma, si richiederà, come indennizzo, il costo dell intervento di potatura e delle spese accessorie, fatto salvo il caso in cui, per l asportazione di branche di grandi dimensioni, si potrebbe verificare un decremento del valore ornamentale della pianta, che sarà quantificato caso per caso. Diversa invece è la determinazione del danno biologico a seguito di lesioni di parte dell apparato radicale. Questo tipo di danno è definito biologico perchè, intervenendo sull apparato radicale, con l asportazione o il taglio non solo si compromette la stabilità della pianta, ma le gravi lesioni di radici aprono la strada a infezioni fungine che, nel corso degli anni, porteranno a deperimento, a marciumi del colletto, con conseguenti rischi di schianti improvvisi di rami o dell intero albero, eventualità che comporta l implicazione giudiziaria di natura civile e penale. In previsione di scavi stradali per la posa di servizi sotterranei, la Società o l Impresa esecutrice dei lavori da eseguirsi entro 3 metri di distanza massima dalla pianta dovrà obbligatoriamente concordare con l Ufficio Tecnico Comunale Settore Controllo Ambiente, tramite richiesta di autorizzazione, il tracciato e la profondità degli scavi che coinvolgono alberature, riportati su planimetrie in cui siano indicate le reali posizioni delle piante e i rilievi esatti delle larghezze del sedime a marciapiede e stradale e i servizi sotterranei già presenti nel tratto interessato dai lavori, relativamente alle competenze del richiedente. Al fine di salvaguardare l apparato radicale delle piante nel caso di scavi ravvicinati, si dovranno adottare i seguenti accorgimenti: scavi a mano, rispetto delle radici portanti, evitandone il danneggiamento e l amputazione, impiego di attrezzature particolari nel tratto prossimo alle piante (spingitubo, ecc.). Se, nel corso degli scavi, non sarà possibile evitare la rimozione di radici, occorrerà reciderle con un taglio netto, evitando strappi e slabbrature, previa autorizzazione scritta dell Ufficio competente, ed effettuando tale intervento sotto la sorveglianza dell Ufficio Tecnico Comunale. Art Norme finali e transitorie Le istanze di abbattimento di alberi presentate prima dell entrata in vigore del presente Regolamento seguono l iter vigente al momento della presentazione dell istanza stessa. I valori espressi nella tabella dell allegato D sono validi fino ad un anno dall entrata in vigore del presente Regolamento. Negli anni successivi i valori saranno automaticamente adeguati secondo l incremento dell indice ISTAT relativo alla variazione dei prezzi al consumo. Art Entrata in vigore Il presente Regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla scadenza del periodo di ripubblicazione previsto dalla normativa. 9

10 A L L E G A T I Allegato A Specie botaniche di cui è vietata la semina, la piantagione o la diffusione nel Comune di Albizzate come da art. 5 - Acero bianco americano - Ailanto o albero del paradiso o noce matto cinese - Ciliegio nero americano o ciliegio tardivo o prugnolo tardivo Allegato B Patologie vegetali o parassiti di cui è obbligatoria la segnalazione immediata per iscritto all Ufficio Tecnico Comunale come da artt. 3 e 9 - Tracheomicosi delle querce - Cancro colorato del platano - Grafiosi dell olmo - Cancro del cipresso - Verticillosi - Colpo di fuoco batterico delle rosacee - Processionaria del pino - Bostrico - Scolitidi dell olmo - Minatrice dell ippocastano 10

11 Allegato C: Tipo di piante-classi di altezze degli alberi (a maturità) come da art.4 N.B.: Le specie con asterisco* sono autoctone (cioè tipiche del varesotto) e spesso molto adatte, tranne in ambienti molto artificiali (es. spartitraffico) o inquinati. Viceversa quelle col più+ sono esotiche e molto sconsigliate, quelle col # hanno problemi fitosanitari ALBERI DI PRIMA GRANDEZZA alberi che a maturità di norma superano i 25 metri di altezza ANGIOSPERME Acero di monte * Acer pseudoplatanus Pioppo bianco * Populus alba Acero riccio * Acer platanoides Pioppo euroamericano Populus x canadensis Acero da zucchero Acer saccharinum Pioppo americano Populus deltoides Ailanto + Ailanthus altissima Pioppo nero * Populus nigra Ontano nero * Alnus glutinosa Pioppo tremolo * Populus tremula Betulla * Betula pendula Cerro * Quercus cerris Castagno * Castanea sativa Frainetto Quercus frainetto Eucalipto comune Eucalyptus globulus Quercia palustre Quercus palustris Eucalipto Eucalyptus parviflora Rovere * Quercus petraea Faggio * Fagus sylvatica Farnia * Quercus robur Frassino maggiore * Fraxinus excelsior Quercia rossa Quercus rubra Frassino americano Fraxinus pennsylvanica Tiglio argentato Tilia argentea Noce americano Juglans nigra Tiglio selvatico * Tilia cordata Albero dei tulipani Liriodendron tulipifera Tiglio nostrano * Tilia plathyphyllos Platano ibrido # Platanus x hybrida Tiglio ibrido Tilia x europea Platano americano # Platanus occidentalis Olmo ciliato Ulmus laevis Platano europeo # Platanus orientalis Olmo campestre *# Ulmus minor GIMNOSPERME Abete bianco * Abies alba Peccio di Serbia Picea omorica Abete greco Abies cephalonica Peccio del Caucaso Picea orientalis Abete del Colorado Abies concolor Peccio del Colorado Picea pungens Abete gigante Abies grandis Peccio di Sitka Picea sitkaensis Abete del Caucaso Abies nordmanniana Pino di Monterey Pinus insignis Abete di Spagna Abies pinsapo Pino laricio # Pinus nigra laricio Pino del Cile Araucaria araucana Pino austriaco +# Pinus nigra austriaca Libocedro Calocedrus decurrens Pino Marittimo # pinus pinaster Cedro del Marocco Cedrus atlantica Pino strobo # pinus strobus Cedro dell Himalaia Cedrus deodara Pino silvestre * Pinus sylvestris Cedro del Libano Cedrus libani Pino dell Himalaia Pinus wallichiana Cipresso di Lawson Chamaecyparis lawsoniana Douglasia verde Pseudotsuga douglasii Cipresso giapponese Chamaecyparis pisifera Douglasia glauca Pseudotsuga glauca Cedro rosso Cryptomeria japonica Pino a ombrello Sciadopitys verticillata Cipresso del Tibet Cupressus cashmeriana Sequoia verde Sequoia sempervirens Ginko Ginkgo biloba Sequoia gigante Sequoiadendron giganteum Larice europeo Larix decidua Cipresso di palude Taxodium distichum Larice giapponese Larix leptolepis Tuia gigante Thuja plicata Metasequoia Metasequoia glyptostroboides Tsuga del Canadà Tsuga canadensis Abete rosso, peccio Picea excelsa Tsuga americana Tsuga heterophylla Peccio azzurro Picea glauca 11

12 ALBERI DI SECONDA GRANDEZZA alberi che a maturità di norma raggiungono un altezza compresa tra 15 e 25 metri ANGIOSPERME Acero bianco + Acer negundo Noce comune * juglans regia Acero fico Acer opalus Storace Liquidambar styraciflua Acero rosso Acer rubrum Magnolia sempreverde Magnolia grandiflora Acero argentato Acer saccharum Carpino nero * Ostrya carpinifolia Ippocastano Aesculus hippocastanus Ciliegio selvatico * Prunus avium Ippocastano ibrido Aesculus x carnea Ciliegio tardivo + Prunus serotina Ontano napoletano Alnus cordata Noce del Caucaso + Pterocarya fraxinifolia Ontano bianco * Alnus incana Leccio Quercus ilex Betulla nera Betula nigra Roverella * Quercus pubescens Betulla americana Betula papyrifera Sughera # Quercus suber Betulla di palude Betula pubescens Robinia + Robinia pseudoacacia Betulla utile Betula utilis Salice bianco * Salix alba Falso noce Carya ovata Salice fragile Salix fragilis Carpino bianco * Carpinus betulus Sofora Sophora japonica Catalpa Catalpa bignonioides Sorbo montano * Sorbus aria Bagolaro * Celtis australis Ciavardello * Sorbus torminalis Nocciolo di Bisanzio Corylus colurna Tiglio americano Tilia americana Eucalipto grigio Eucalyptus cinerea Tiglio della Crimea Tilia euchlora Frassino meridionale Fraxinus angustifolia Olmo montano *# Ulmus glabra Spino di Giuda Gleditsia triacanthos Olmo siberiano Ulmus pumila GIMNOSPERME Cupressiciparo x Cupresocyparis leylandii Pino cembro Pinus cembra Cipresso dell Arizona Cupressus arizonica Pino domestico Pinus pinea Cipresso levigato Cupressus glabra Tasso * Taxus baccata Cipresso della California Cupressus macrocarpa Tuia occidentale Thuja occidentalis Cipresso Cupressus sempervirens ALBERI DI TERZA GRANDEZZA alberi che a maturità di norma raggiungono un altezza compresa tra 8 e 15 metri ANGIOSPERME Acero campestre * Acer campestre Alloro Laurus nobilis Acero pelle di serpente Acer capillipes Magnolia spogliante Magnolia liliflora Acero a squame Acer griseum Melo da fiore Malis fluribunda Acero a strisce Acer rufinerve Melo selvatico * Malus sylvestris Ippocastano americano Aesculus pavia Gelso bianco Morus alba Acacia di Costantinopoli Albizia julibrissin Gelso nero Morus nigra Gelso da carta + Brussonetia papyrifera Faggio sudamericano Nothofagus antartica Carpinella Carpinus orientalis Paulonia Paulownia tomentosa Nespolo del Giappone Eriobotrya japonica Ciliegio a grappoli * Prunus padus Orniello * Fraxinus ornus Salice piangente Salix babilonica Olivello spinoso Hippophae rhamnoides Salice tortuoso Salix matsudana Agrifoglio * Ilex aquifolium Sorbo degli uccelli * Sorbus aucuparia Kelreuteria Koelreuteria paniculata Sorbo domestico Sorbus domestica GIMNOSPERME Abete di Corea x Cupresocyparis leylandii Ginepro * Juniperus communis Tuia orientale Cupressus arizonica Ginepro della Virginia Junuperus virginiana Cipresso di Hinoki Chamaecyparis obtusa Falsa Tuja Thujopsis dolobrata 12

13 ALBERI DI QUARTA GRANDEZZA alberi che a maturità di norma raggiungono un altezza compresa tra 2,5 e 8 metri ANGIOSPERME Acacia # Acacia dealbata Frangola * Frangula alnus Acero giapponese Acer japonicum Maggiociondolo alpino * Laburnum alpinum Acero palmato Acer palmatum Maggiociondolo di colle * Laburnum anagyroides Corbezzolo Arbutus unedo Maggiociondolo ibrido Laburnum x watereri Bosso Buxus sempervirens Lagerstremia Lagerstroemia indica Camelia primaverile Camellia japonica Ligustro Ligustrum lucidum Camelia invernale Camellia sasanqua Magnolia obovata Magnolia obovata Catalpa nana Catalpa bungei Magnolia stellata Magnolia stellata Albero di Giuda Cercis siliquastrum Maonia giapponese Mahonia japonica Palma Chamaerops excelsa Nespolo Mespilus germanica Clorodendro Clerodendron trichotonum Olivo # Olea europea Corniolo ad ombrella Cornus controversa Parrozia Parrotia persica Corniolo da fiore Cornus florida Mirabolano Prunus cerasifera Corniolo * Cornus mas Prugnolo Prunus serrulata Nocciolo * Corylus avellana Pero della Cina Pyrus calleryana Azzaruolo Crataegus azarolus Spin cervino * Rhamnus catharthicus Biancospino nostrano * Crataegus monigyna Scotano d America Rhus tiphina Biancospino Crataegus oxyachantha Salicone * Salix caprea Biancospino ibrido Crataegus x lavallei Sambuco nero * Sambucus nigra Eleagno Eleagnus angustifolia Giuggiolo Ziziphus jujuba GIMNOSPERME Cefalotasso Cephalotaxus fortunei Ginepro sabino Juniperus sabina Cefalotasso Cephalotaxus harringtonia Ginepro della Virginia Juniperus virginiana Ginepro della Cina Juniperus chinensis 13

14 Allegato D Tabella del valore delle piante abbattute o danneggiate in violazione del presente Regolamento come da art. 10 Classi di circonferenza (a mt. 1,30 di altezza dal suolo) SPECIE Piccole Medie Grandi Eccezionali da 75 a 125 da 126 a 200 da 201 a 290 oltre 291 Euro Euro Euro Euro Ginkgo Cycadacee, Taxacee Araucaria, Cephalotaxacee, Sciadopitys, Thujopsis Altre Pinacee, Cupressacee Castanea, Fagus, Juglans, Platanus, Quercus, Ulmus Acer, Aesculus, Alnus, Carpinus, Carya, Celtis, Fraxinus, Gleditzia, Liriodendron, Liquidambar, Ostrya, Prunus, Tilia Acer negundo, Ailanthus altissima, Prunus serotina, Pterocarya fraxinifolia Betula, Eucalyptus, Populus, Robinia, Salix Catalpa, Crataegus, Corylis, Ilex, Lagerstroemia, Ligustrum, Magnolia, Morus, Paulownia, Sorbus e altre Angiosperme Rampicanti N.B.: LE SOMME SOPRA RIPORTATE SONO SOGGETTE A RIVALUTAZIONE ANNUALE IN BASE AL 75% DELLA VARIAZIONE ISTAT DEI PREZZI AL CONSUMO DELLE FAMIGLIE. 14

15 Allegato E Modulo per comunicazione di intervento su piante tutelate come da art. 3 All UFFICIO TECNICO Settore Controllo Ambiente COMUNE DI ALBIZZATE OGGETTO: REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO. Comunicazione di intervento su piante tutelate. Il/La sottoscritto/a... c.f.... residente a... in Via/Piazza... proprietario/a dell area alberata sita in Via... n.... e distinta al catasto al fg.... mapp. n.... su cui insistono n.... piante tutelate, visto l art. 3 comma 1 ad oggetto Prescrizioni per potature del vigente Regolamento Comunale per la tutela del patrimonio arboreo COMUNICA che provvederà in data... a far potare la/e seguente/i pianta/e, con circonferenza da cm. 80 a cm. 120, sita/e nell area sopra indicata: n.... specie... dimensioni: circonferenza cm.... altezza m.... n.... specie... dimensioni: circonferenza cm.... altezza m.... n.... specie... dimensioni: circonferenza cm.... altezza m.... n.... specie... dimensioni: circonferenza cm.... altezza m.... n.... specie... dimensioni: circonferenza cm.... altezza m , Lì... FIRMA DEL RICHIEDENTE... NOTE: 15

16 Allegato F Modulo per richiesta di intervento su piante tutelate come da art. 3 e 6 All UFFICIO TECNICO Settore Controllo Ambiente COMUNE DI ALBIZZATE OGGETTO: REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO. Richiesta di intervento su piante tutelate. Il/La sottoscritto/a... c.f.... residente a... in Via/Piazza... proprietario/a dell area alberata sita in Via... n.... e distinta al catasto al fg.... mapp. n.... su cui insistono n.... piante tutelate, presa visione del vigente ******************************************************************* Prescrizioni per potature Art. 3 comma 2 del vigente Regolamento Comunale per la tutela del patrimonio arboreo: CHIEDE AUTORIZZAZIONE alla potatura di n.... pianta/e, con circonferenza maggiore di cm. 120, sita/e nell area sopra indicata: n.... specie... n.... specie... n.... specie... ******************************************************************** Rilascio di autorizzazione nel caso di abbattimenti Art. 6 del vigente Regolamento Comunale per la tutela del patrimonio arboreo: CHIEDE AUTORIZZAZIONE all abbattimento di n.... pianta/e sottoindicata/e, avente/i una circonferenza superiore a cm. 80: n.... specie... n.... specie... n.... specie... motivi dettagliati per i quali si intende richiedere l abbattimento: dichiara di essere disponibile ad effettuare il reimpianto con nuovi alberi...., Lì... FIRMA DEL RICHIEDENTE... 16

17 PARTE RISERVATA ALL UFFICIO TECNICO COMUNALE SETTORE CONTROLLO AMBIENTE : Richiesta di autorizzazione alla potatura di cui all art. 3 comma 2 (piante con circonferenza maggiore di cm. 120): Albizzate,... IL RESPONSABILE D AREA... Richiesta di autorizzazione all abbattimento di cui all art. 6:... Evidenze e motivazioni La/e pianta/e oggetto della presente richiesta ricade/ricadono nelle seguenti condizioni: grave ed immediato pericolo che non possa essere rimosso se non con l abbattimento (art.7) gravi patologie non curabili che rischiano di propagarsi o di provocare pericolo (art.7) patologie o attacchi parassitari di particolare gravità (art.9) mancato rispetto art. 892 C.C. mancato rispetto art. 893 C.C. altro Albizzate,... IL RESPONSABILE D AREA... 17

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