NEWS DAL PROGETTO LIFE IBRIWOLF. Catturato un ibrido cane-lupo a Stribugliano

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1 NEWS DAL PROGETTO LIFE IBRIWOLF APRILE 2013 Prosegue il progetto LIFE - Ibriwolf che prevede l attuazione di azioni pilota per la salvaguardia del patrimonio genetico del lupo nell Italia centrale e per la riduzione del randagismo. I territori di riferimento sono l Amiata, le zone pedemontane e il Parco regionale della Maremma. Il progetto è finanziato dall Unione europea con 2 milioni e 296 mila euro provenienti dal Programma Life, di cui un milione e 700mila destinati al territorio provinciale. Coinvolge la Provincia di Grosseto come Ente capofila, l Università degli Studi La Sapienza di Roma con il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin, il WWF Italia, il Parco regionale della Maremma, l Unione dei Comuni Montani dell Amiata grossetano. Questo progetto, che è iniziato a settembre 2011 e terminerà a febbraio 2015, ci consentirà anche di ridurre gli attacchi agli allevamenti. Catturato un ibrido cane-lupo a Stribugliano Un esemplare femmina, con evidenti tratti fenotipici di ibrido cane-lupo, è stato catturato nella notte tra il 21 e il 22 marzo a Stribugliano, nel Comune di Arcidosso. La cattura è stata effettuata nell'ambito del progetto L animale al suo arrivo al CRASM il 22/3. LIFE Ibriwolf dai ricercatori del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell'università La Sapienza di Roma. L'animale, di circa 2 anni e di 23 kg di peso è stato preso in custodia dal personale incaricato dal WWF e trasportato al Centro Recupero Animali Selvatici della Maremma (CRASM) di Semproniano. E' in buone condizioni, non avendo riportato, durante la cattura, alcuna ferita. Le analisi, che verranno effettuate dall'ispra su un campione di sangue prelevato dall'animale, contribuiranno a chiarire l'identità genetica del canide, che, in base alla presenza di alcune indicazioni fenotipiche quali la colorazione scura del mantello, e l'assenza di mascherina facciale può 1

2 essere assegnato alla categoria di probabile ibrido. Si tratta di un primo importante risultato del Progetto Ibriwolf. Le catture di ibridi sul territorio provinciale vengono condotte attraverso la tecnica dei lacci bloccati. Una volta intrappolato, l'animale viene subito immobilizzato utilizzando tranquillanti iniettati con cerbottana e sperimentando un nuovo apparecchio telecomandato a distanza per ottimizzare la probabilità di cattura. Tutte le operazioni sono effettuate in linea con il permesso di cattura accordato dal Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e dall'istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA). Ucciso un lupo a Roccalbegna. O era un cane? Il 18 marzo un esemplare femmina di canide è stato ucciso da ignoti che lo hanno abbandonato nella piazza del Comune dell alta Maremma. Si tratta di un grave illecito penale, punibile con la condanna fino a due anni. L animale è stato trasferito dagli agenti della Polizia provinciale all istituto zooprofilattico per gli accertamenti morfologici e la raccolta dei campioni per quelli genetici oltre che raccogliere tutte quelle informazioni utili alle indagini. Già da una prima osservazione si è potuto tuttavia escludere Particolare delle zampe e delle unghie dell animale ucciso 2 l ipotesi che si trattasse di un lupo puro, in quanto l esemplare presentava caratteristiche tipiche della forma domestica quali le unghie bianche, il mantello non lupino, l assenza della tipica mascherina facciale e della striscia nera sulle zampe anteriori. Ciò che è accaduto a Roccalbegna è gravissimo, purtroppo la punta dell iceberg del malessere degli allevatori che vedono nei predatori un loro nemico per le frequenti predazioni. Sembra si sia rotto un equilibrio, l esasperazione degli allevatori è arrivata al massimo e sono sempre più numerose le aziende che non ce la fanno a reggere, messe a dura prova, tra l altro, dalla crisi e dal rincaro dei costi di produzione. La Provincia di Grosseto dal 2009 sta lavorando insieme alla Regione, ai Comuni, alle Università, alle associazioni ambientaliste, e alle organizzazioni agricole e degli allevatori per creare un dialogo con il mondo agricolo: le azioni messe in campo sono molteplici e di diversa natura, dalla concessione di dissuasori acustici e recinzioni elettrificate, alle risorse per la guardiania notturna. È stato ottenuto un primo importante risultato sul piano della lotta al randagismo quando l ISPRA ha autorizzato la cattura degli ibridi, che prima non era consentita. Ora vanno intensificati gli sforzi per ridurre i fenomeni del randagismo e dell ibridazione cane-lupo e promuovere quelle azioni concrete che riducano i danni alla zootecnia e che evitino azioni illegali, come dimostra l uccisione di questo animale. Con il progetto Ibriwolf si sta facendo proprio questo.

3 AGGIORNAMENTI SULLE AZIONI DEL PROGETTO Indagine sulla realtà gestionale dei cani da lavoro negli allevamenti È stata prodotta una relazione contenente i risultati delle indagini e delle interviste effettuate presso un campione di 62 aziende agricole ricadenti sul territorio provinciale con lo scopo, tra l altro, di individuare l'eventuale esistenza e struttura delle recinzioni e/o dei ricoveri presenti nelle zone di pascolo. Si sta verificando che il documento evidenzi le caratteristiche delle condizioni ecologiche e gestionali associate alla presenza degli ibridi, anche per trarre utili spunti per la predisposizione del Piano Strategico per la riduzione del randagismo canino. Anche questa relazione è scaricabile da Piano strategico per la riduzione del randagismo canino Si sono svolti tre incontri con i soggetti interessati alla condivisione del piano strategico. La prima riunione, tenutasi il 18 dicembre 2012 con le associazioni animaliste/ambientaliste con lo scopo di condividere gli obiettivi generali di progetto ed i punti chiave per la definizione di un piano strategico condiviso per la diminuzione del randagismo canino, ha avuto un buon esito. La seconda riunione, tenutasi il 14 febbraio 2013 con il mondo venatorio, ha messo in luce la disponibilità dei cacciatori a collaborare. La terza riunione, tenutasi il 21 febbraio con le organizzazioni agricole, è stata caratterizzata da buoni spunti La riunione con le associazioni venatorie propositivi. Infatti sono state le organizzazioni stesse a proporsi per realizzare un censimento interno relativo al numero di cani presenti nelle aziende ed al nume ro di questi senza microchip, approfittando del fatto che intorno alla metà di marzo tutti gli allevatori si recano presso la propria organizzazione agricola per comunicare la consistenza dell allevamento da trasmettere alle ASL. Si è tenuta infine una riunione con la ASL Grosseto, mentre entro aprile si incontreranno la Regione Toscana e le amministrazioni locali, tutti soggetti interessati dal Piano Strategico per la riduzione del randagismo canino. 3

4 Costruzione di una banca dati In collaborazione con il progetto LIFE Medwolf stiamo sviluppando la banca dati prevista da entrambi i progetti. Finora sono stati recuperati i seguenti dati che saranno senz'altro utili per lo sviluppo del database: Quelli relativi alle denunce di aggressioni dal 2007 al 2011 presentate dalle aziende che hanno sottoscritto un contratto assicurati vo con il Codipra; L'elenco delle aziende che hanno subito attacchi da predatori nel corso del 2012, come da comunicazioni dei veterinari ASL; L'elenco delle aziende che hanno denunciato danni al bestiame domestico, comunicati dai vari uffici territoriali dell'asl dall'inizio del 2012 ad oggi; L elenco delle aziende della Provincia di Grosseto che hanno già ricevuto finanziamenti per differenti misure di prevenzione (dissuasori acustici, finanziamenti regionali, recinzioni fisse/elettrificate, strutture, apparecchiature elettroniche, cani da guardiania); L elenco delle aziende contattate nell ambito dell indagine sulla realtà gestionale dei cani da lavoro e tutti i questionari compilati; L'elenco delle aziende che partecipano al progetto di prevenzione attacchi da predatori, mediante l'uso dei dissuasori acustici; L elenco delle aziende che sono state indennizzate dal Codipra nel Anche la relazione sull' Indagine iniziale sullo stato di conoscenza e consapevolezza sul problema dell ibridazione (scaricabile da potrà risultare utile sia per il database che per il Piano Strategico. Attività di cattura e rimozione degli ibridi Le prime sessioni tenutesi nei mesi di novembre e dicembre 2012 all interno del Parco della Maremma non hanno avuto esiti positivi, anche a causa delle recenti alluvioni e del fatto che la caccia al cinghiale era ancora aperta. Un punto controllo radio trappole: in caso di cattura i ricercatori ricevono un segnale radio inviato dalla trappola stessa e possono così intervenire immediatamente per limitare al minimo lo stress per l animale. Dall 1 al 20 febbraio 2013 le attività di cattura hanno invece interessato l area di Stribugliano (Arcidosso, Amiata), dove è stata rilevata la recente presenza di almeno cinque canidi selvatici. Le sessioni di cattura, che sono a cura del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell Università La Sapienza, sono riprese l 11 marzo. 4

5 Nella notte tra il 21 e 22 marzo, nei dintorni di Stribugliano, è stato catturato il primo ibrido cane-lupo, un risultato che lascia ben sperare. Pochi giorni dopo è stato catturato un animale che non presentava alcun carattere diagnostico di ibridazione - avendo tutte le caratteristiche fenotipiche del lupo - perciò dopo gli esami e i prelievi del caso è stato rilasciato, come da protocollo. Predisposizioni di Linee Guida Il 31 gennaio a Firenze si è tenuta una riunione del Tavolo Tecnico, alla quale hanno partecipato anche il Corpo Forestale dello Stato, la Regione Toscana e il Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano. Durante questo incontro si è discusso della normativa vigente sugli ibridi e sono state individuate alcune carenze e problematiche. Entro il prossimo incontro dovrà essere pronto un documento di analisi delle criticità della normativa, che dovrà essere discussa in tale sede. E stato inoltre approvato, a maggioranza dei presenti, il documento di sintesi prodotto da Andrea Sforzi sulla base della relazione tecnica di Paolo Ciucci sull ibridazione. Il documento ( Criteri per l identificazione degli ibridi cane-lupo ) può essere scaricato dalla sezione download del sito Si sono inoltre stabiliti i seguenti punti: importanza della revisione e dell integrazione del quadro normativo, carente di specifici riferimenti alla specie degli ibridi; necessaria valutazione dell'impatto che l attuale assenza di quadro normativo ha sulla gestione degli ibridi e sulla conservazione del lupo, nonché sul benessere animale (facendo riferimento anche alle autorizzazioni ricevute dal Ministero dell Ambiente alle richieste del progetto IBRIWOLF e del Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano); necessità di proporre possibili soluzioni gestionali. ALTRE NOTIZIE Cucciolo ibrido incautamente affidato ad un privato Questo fatto non è avvenuto nella provincia di Grosseto però le sue conseguenze ci devono interessare. Nel luglio scorso un cucciolo venne ritrovato da alcuni contadini, in provincia di Benevento; era ferito e denutrito, venne curato dal veterinario della locale ASL. In attesa delle analisi genetiche venne affidato ad una donna di Parma. L animale, dalle analisi successive effettuate presso l ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale), è risultato essere un ibrido, cioè un incrocio fra un cane e un lupo. La forestale ha revocato l affido ma la signora, che ora ne 5

6 reclama la proprietà, ha presentato un ricorso al TAR che ha stabilito che l ibrido debba rimanere presso di lei, in attesa della sentenza. Massimiliano Rocco, responsabile Specie del WWF Italia, ha dichiarato: Noi riteniamo che quell animale non possa essere affidato ad un privato. Questi animali devono essere considerati alla stregua dei lupi, devono vivere presso centri di recupero, o centri autorizzati. Bisognerebbe stare molto attenti a come avviene l affidamento di questi animali e a chi si affidano, perché esistono delle norme, ad esempio la 157 del 1992, che dicono chiaramente che devono essere affidati ad un centro di recupero o ad un centro specializzato. Quindi il caso non doveva proprio essere creato. Noi chiediamo che quest animale venga considerato come appartenente alla fauna italiana. Oggi bisogna ripristinare la legge, quell animale deve essere portato via e consegnato alla struttura in grado di gestirlo adeguatamente. Vorremmo che la magistratura adottasse una particolare attenzione nei confronti di questi aspetti perché qui non si tratta di uno o due animali. Bisognerebbe cominciare a sentire gli esperti in questo campo, ma quelli veri. Il fenomeno dell ibridismo è molto diffuso in Italia e pone problemi molto seri riguardo alla conservazione del lupo, il cui genoma potrebbe perdersi per sempre dopo milioni di anni di selezione naturale, e alla relazione fra lupo e uomo. Per questo, insieme ai nostri partner, è stato avviato da qualche mese un apposito progetto europeo, IBRIWOLF. PER SAPERNE DI PIÙ SUL PROGETTO IBRIWOLF E LE ATTIVITÀ PREVISTE, PER SCARICARE I DOCUMENTI O PER INTERAGIRE CON NOI: Sito: Facebook: Twitter: 6

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