Lusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km
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- Mattia Alberti
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1 Terremoto Con questo termine si indica lo spostamento istantaneo lungo una faglia, il conseguente rilascio di energia in forma di onde sismiche e il risultante scuotimento del suolo. Causa di tale spostamento può essere un repentino cambio dello stato di sforzo nella crosta terrestre di origine tettonica, oppure l attività vulcanica o magmatica. Qui sotto un sismogramma: un esempio di registrazione di un terremoto. L evento (con epicentro Lusevera) è stato registrato dalla stazione sismologica di Villanova delle Grotte (VINO). Nella figura sono riportate le 3 componenti del sismometro che hanno registrato il terremoto. Lusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km P S Sismogramma Un sismogramma è una registrazione fatta da un sismometro in risposta al movimento del suolo prodotto da un terremoto, un esplosione o da una qualsiasi altra fonte di scuotimento.
2 Faglia Una faglia è una frattura nella crosta terrestre lungo la quale avviene spostamento di due blocchi rocciosi a contatto. Le sue dimensioni lineari variano da qualche centimetro a centinaia di chilometri. Faglia trascorrente Faglia normale Faglia inversa Crosta terrestre La crosta terrestre è il più esterno degli strati che formano il nostro pianeta. Il suo spessore varia da circa 10 a circa 65 km ed è generalmente minore al di sotto degli oceani rispetto ai continenti. La parte più superficiale della crosta reagisce agli sforzi in maniera fragile, fratturandosi lungo piani di faglia e producendo in questo modo i terremoti. Crosta continentale Crosta oceanica
3 Onde S Onde P Onde di Rayleigh Onde di Love Onde sismiche Un onda sismica è un onda elastica generata da un impulso come ad esempio un terremoto o un esplosione. Le onde sismiche possono propagarsi sia all interno della terra (Onde di corpo [P ed S]) che in prossimità della sua superficie (Onde di superficie [di Love e di Rayleigh]) Onde di corpo Onde di superficie Intensità L intensità è un valore (espresso come numerale) che descrive l effetto di un terremoto in termini di danni prodotti sulla superficie o sui manufatti. Lo stesso evento può produrre intensità molto diverse anche in punti molto vicini tra loro e questo per effetto di amplificazioni locali delle onde sismiche, ma anche della diversa risposta di strutture ed edifici. In figura: intensità riportate in seguito al terremoto del 6 maggio 1976 in Friuli ( Monachesi G. e M. Stucchi, 2000)
4 Magnitudo La magnitudo è un valore che caratterizza le dimensioni di un terremoto in senso fisico, a differenza dell intensità che ne misura gli effetti prodotti. La magnitudo dipende dal massimo spostamento misurato da un sismografo e viene riferita a diverse scale: la Magnitudo locale (o Magnitudo di Richter, M L ), la Magnitudo da Onde di Superficie (M S ), la Magnitudo di Durata (M d ), la Magnitudo da Onde di Corpo (M b ) o la Magnitudo da Momento Sismico (M W ). Nonostante in linea teorica le varie magnitudo dovrebbero quantificare un terremoto con il medesimo valore, spesso ci sono delle lievi differenze dovute ai diversi metodi di calcolo applicabili per ciascuna scala. In particolare, M W risulta la più indicata a quantificare i terremoti più grandi. Stazione Sismologica Una stazione sismologica è il luogo dove è installata la strumentazione geofisica usata per registrare i terremoti. Una moderna stazione si compone di diversi sensori (accelerometri e/o velocimetri, a seconda che registrino le accelerazioni o le velocità del suolo) collegati ad un unità di acquisizione (o digitalizzatore) che a sua volta può essere collegata al laboratorio tramite diversi sistemi di connessione (modems, internet, satellite) che possono permettere di scaricare i dati in tempo reale.
5 Epicentro-Ipocentro L epicentro è il punto sulla superficie della terra che si trova verticalmente sopra l ipocentro (o fuoco). Quest ultimo rappresenta il punto nella crosta dove inizia a propagarsi la rottura durante un terremoto. Epicentro Faglia Ipocentro Crosta terrestre
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