I REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI

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1 I REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI Quadro normativo, Regolamento del Comune di Parma - Gli obblighi in materia di acustica Parma, 25 febbraio 2013 N40101P 1

2 INDICE QUADRO NORMATIVO PUBBLICISTICO 1. LA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, n IL D.P.C.M. 5/12/97 3. IL REGOLAMENTO REGIONALE TIPO 4. LA LEGGE 7 LUGLIO 2009, N. 88 IL NUOVO REGOLAMENTO ACUSTICO DEL COMUNE DI PARMA TITOLO II REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI N40101P 2

3 QUADRO NORMATIVO PUBBLICISTICO N40101P 3

4 LEGGE 26 OTTOBRE 1995, n. 447 Legge Quadro sull inquinamento acustico Art. 1 Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo ti dall inquinamento i acustico, ai sensi e per gli effetti dell articolo 117 della Costituzione. Art. 3, c. 1, lett. e) Competenze dello Stato Competono allo stato la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore e dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti, allo scopo di ridurre l esposizione al rumore. Tali disposizioni sono state ottemperate con la pubblicazione del D.P.C.M. 5/12/1997, pubblicato sulla G.U. del 22/12/97 N40101P 4

5 LEGGE 26 OTTOBRE 1995, n. 447 Legge Quadro sull inquinamento acustico Art. 3, c. 1, lett. f) (come modificato dalla L. 07/07/2009, n. 88) Competenze dello Stato t L indicazione, con uno o più decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dei criteri per la progettazione, l esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture dei trasporti, ai fini della tutela dall inquinamento acustico. Questo decreto non è ancora stato pubblicato. Ne consegue che dal 20 febbraio 1998, i costruttori sono tenuti a garantire i nuovi requisiti anche se, a tutt oggi, manca un fondamentale riferimento normativo. N40101P 5

6 LEGGE 26 OTTOBRE 1995, n. 447 Legge Quadro sull inquinamento acustico Art. 6, c. 1, lett. e) Competenze dei Comuni Compete ai Comuni l adozione di regolamenti per l attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall inquinamento acustico. Nella Provincia di Parma, pochi sono i Comuni che hanno già attuato tale disposizione in modo specifico anche se, contestualmente al recepimento della zonizzazione acustica comunale, numerose amministrazioni hanno adottato specifici regolamenti comprensivi dei requisiti acustici passivi, non necessariamente come modifica del regolamento edilizio. N40101P 6

7 CONSIDERAZIONI GENERALI La persistente mancanza della normativa prevista dalla legge quadro indurrebbe ad escludere l esistenza di obblighi giuridici sanzionabili a carico delle imprese; tuttavia non è così, alla stregua di norme extra-giuridiche e di principi generali che sono anch essi fondativi di responsabilità, come confermato dalla giurisprudenza in materia non solo di inquinamento acustico ma anche di elettrosmog. In materia di compravendita immobiliare, la Cassazione civile il ha avuto modo di statuire che Nel caso di vendita di immobile soggetto a rumori derivanti da quello del vicino, il venditore risponde della garanzia per i vizi i della cosa venduta. N40101P 7

8 N40101P 8 IL D.P.C.M. 5 DICEMBRE 1997

9 D.P.C.M. 5/12/1997 Campo di applicazione (art. 1) Il decreto determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l esposizione i umana al rumore. Definizioni (art. 2) 1. Gli ambienti abitativi sono distinti nelle categorie indicate nella tabella A del decreto; 2. Sono componenti degli edifici le partizioni orizzontali e verticali; 3. Sono servizi a funzionamento discontinuo gli ascensori, gli scarichi idraulici, i i bagni, i servizi i igienici i i i e la rubinetteria; i 4. Sono servizi a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento; 5. Le grandezze cui far riferimento sono definite nell allegato A. N40101P 9

10 D.P.C.M. 5/12/1997 / Valori limite (art. 3) Al fine di ridurre l esposizione umana al rumore, sono riportati in tabella B i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne. N40101P 10

11 Tabella A+B categoria Isolamento partizioni interne Isolamento di facciata Livello di calpestio Livello di rumore discontinuo continuo R W D 2mn,T,W L n,w L ASmax L Aeq A) residenze C) Alberghi, pensioni B) Uffici F) Attività ricreative, di culto G) Attività commerciali D) Ospedali, cliniche, case di cura E) Attività scolastiche N40101P 1

12 ISOLAMENTO AI RUMORI D.P.C.M. 5/12/1997 AEREI Indici definiti nell Allegato A ISOLAMENTO AI RUMORI AEREI R W (per divisori interni verticali o orizzontali) Indice di valutazione del potere fonoisolante apparente del divisorio (riferito a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari) Esprime approssimativamente la riduzione che il suono subisce passando dal locale sorgente al locale ricevente. Più è alto migliore è l isolamento N40101P 12

13 ISOLAMENTO AI RUMORI D.P.C.M. 5/12/1997 AEREI Indici definiti nell Allegato A ISOLAMENTO AI RUMORI AEREI D2m,nT,w (per facciate e divisori confinanti con l esterno) Indice di valutazione dell isolamento acustico di facciata, normalizzato rispetto al tempo di riverberazione. Esprime approssimativamente la riduzione che il suono subisce passando dall esterno all interno dell edificio edificio. Più è alto migliore è l isolamento N40101P 13

14 D.P.C.M. 5/12/1997 Indici definiti nell Allegato A ISOLAMENTO AL RUMORE DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI LAeq (per gli impianti a funzionamento continuo) Livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A. E il valore riferito agli impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento. LASmax (per gli impianti a funzionamento discontinuo) Livello massimo di pressione sonora, ponderata A, con costante di tempo slow. E il valore riferito agli ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici, rubinetti. N40101P 14

15 D.P.C.M. 5/12/1997 Indici definiti nell Allegato A ISOLAMENTO AI RUMORI IMPATTIVI L nt,w (per divisori orizzontali, escluse le coperture non praticabili ed i solai che insistono su spazi non abitabili, quali cantine, autorimesse, etc.) Indice di valutazione del livello del rumore di calpestio normalizzato rispetto al tempo di riverberazione. Esprime il valore di rumorosità che penetra nell ambiente sottostante a seguito della percussione (effettuata con macchina normalizzata di calpestio) del pavimento soprastante. Più è basso migliore è l isolamento N40101P 15

16 DPCM 5/12/97 D.P.C.M. 5/12/1997 Tutte le elencate grandezze devono essere considerate in opera. Questa scelta permette di caratterizzare acusticamente i componenti edilizi tenendo conto delle reali condizioni di installazione e quindi garantisce una più corretta valutazione delle loro prestazioni finali. Il decreto tuttavia presenta numerose carenze, in particolare: 1) i riferimenti alle norme tecniche che il DPCM utilizza sono spesso errati ed inoltre soggetti ad aggiornamenti a cui il DPCM non fa esplicito riferimento; 2) Il LAeq riferito agli impianti tecnologici a funzionamento continuo in allegato A è fissato a 25 db(a), mentre in tabella B a 35 db(a); 3) non sono considerati edifici a destinazione mista (ad es. di tipo residenziale/terziario o residenziale/artigianale); 4) L edilizia residenziale pubblica non è trattata; N40101P 16

17 DPCM 5/12/97 D.P.C.M. 5/12/1997 5) l isolamento di facciata non è riferito alla classe acustica di pertinenza (ZAC); 6) non è specificato il campo di applicazione del DPCM (nuove costruzioni? i? Esistenti? ti? Ristrutturazioni?). tt i i?) Si veda a tal proposito il parere del Ministero dell Ambiente n. 88/siar/99 del 9 marzo 1999, che comunque non precisa l eventuale cogenza dei risultati nei confronti delle ristrutturazioni di edifici vincolati dal punto di vista storico-architettonico; 7) non sono definite le procedure amministrative di verifica e neppure le relative competenze; La succitata nota chiarificatrice ifi i del Ministero i dell Ambiente nonché i successivi pareri dottrinali/tecnici, non risolvono definitivamente i dubbi in proposito N40101P 17

18 D.P.C.M. 5/12/1997 Parere del Ministero dell Ambiente Servizio Inq. Atmosferico e acustico, n. 88/siar/99 /99 del 9 marzo 1999 In merito ai diversi dubbi interpretativi sorti con la pubblicazione del decreto in oggetto, il Ministero dell ambiente ha precisato quanto segue: Sono soggetti al totale rispetto del decreto tutti gli edifici per i quali debba essere rilasciata una concessione edilizia e/o siano soggetti agli adempimenti di cui all art. 8 della L.Q. 447/95; Sono soggetti al rispetto dei limiti specifici tutti i nuovi impianti tecnologici, siano essi installati ex novo che in sostituzione di altri già esistenti; N40101P 18

19 D.P.C.M. 5/12/1997 Non sono soggetti all adeguamento delle caratteristiche passive delle pareti e dei solai gli edifici che non siano oggetto di totale ristrutturazione. In particolare, l accertato superamento dei limiti degli impianti tecnologici dovrà essere risolto con un intervento sull impianto ma senza adeguare le caratteristiche passive delle pareti già esistenti; Un impianto di condizionamento o riscaldamento autonomo deve essere considerato come impianto i tecnologico dell edificio alla stregua di un impianto centralizzato, altrimenti verrebbe inficiata la validità costruttiva tecnologica di quest ultimo se un analoga condizione non fosse posta anche per impianti tecnologici aggiunti successivamente all edificio ed asserviti soltanto ad una parte di esso; N40101P 19

20 D.P.C.M. 5/12/1997 Il valore di LAeq indicato in 25 db(a) alla voce: rumore prodotto dagli impianti tecnologici dell Allegato A, viene poi indicato in maniera differenziata ai requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici della tabella B. Trattasi questo di mero lapsus calami di cui, più volte, è stata richiesta a codesto ufficio una errata corrige da ufficializzare sulla G.U.; Nella tipologia Impianti tecnologici condominiali, non paiono potersi ricomprendere le categorie delle serrande, cancelli, porte basculanti e comunque tutti quei sistemi utilizzati a chiusura di aree o locali carrabili. Ad avviso di questo servizio, tali dispositivi debbono essere regolamentati da norme di Polizia municipale; N40101P 20

21 NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE (U.prot.DVA del 13/08/2010) Domanda: Visto che il decreto sulla progettazione dei requisiti acustici previsto dalla legge 447/95 all art. 3, comma 1, lettera f, non è stato emanato, il D.P.C.M. 5/12/97 trova applicazione? i Risposta del Ministero dell Ambiente: Il D.P.C.M. 5/12/07 trova sempre applicazione sino alla sua esplicita abrogazione, modifica o sostituzione. N40101P 21

22 NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE (U.prot.DVA del 13/08/2010) Domanda: Se un Comune nel proprio regolamento edilizio o di igiene non richiama il D.P.C.M. 5/12/97, il committente dell opera, il costruttore e il progettista sono obbligati a rispettare il decreto? Risposta del Ministero dell Ambiente: I valori esposti nel D.P.C.M. rappresentano valori di riferimento i e per questo motivo è opportuno che le P.A., a livello locale, valutato il contesto ambientale proprio, provvedano ad adeguare i propri regolamenti edilizi; da ciò discende che i Comuni, nei propri regolamenti edilizi sono tenuti a recepire o quantomeno menzionare il decreto. Qualora il regolamento edilizio o di igiene non richiami espressamente il D.P.C.M. 5/12/97, il richiamo allo stesso si intende effettuato in via implicita, considerata anche la prevalenza della legislazione nazionale, dalla quale trae origine i il suddetto D.P.C.M., su quella regionale e il limite it delle norme secondarie, quali regolamenti provinciali e comunali, costituito dall impossibilità di contrastare norme statali. Pertanto, il D.P.C.M. trova applicazione anche in mancanza di indicazioni da parte delle Amministrazioni locali. N40101P 2

23 NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE (U.prot.DVA del 13/08/2010) Domanda: Per una nuova abitazione, i requisiti acustici del D.P.C.M. 5/12/97 sono indispensabili per l agibilità? Risposta del Ministero dell Ambiente: L Amministrazione preposta al rilascio del certificato di agibilità, secondo quanto disposto dall art. 25 del Testo Unico dell Edilizia i è il Comune, che rilascia i lo stesso laddove prenda atto della sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati. Pertanto il D.P.C.M. 5/12/97, determinando i requisiti acustici passivi degli edifici, promuove una riduzione dell esposizione umana al rumore incidendo quindi sulla salubrità del luogo di vita. Lo Scrivente, perciò, ritiene che anche i requisiti acustici degli edifici debbano rientrare tra quelli necessari ai fini i del conseguimento del certificato t di agibilità, fermo restando che non è competenza del Ministero dell Ambiente determinare le condizioni necessarie al rilascio del certificato N40101P 23

24 NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE (U.prot.DVA del 13/08/2010) Domanda: L art. 15 della Legge Comunitaria 2009, approvata dal Parlamento ma non ancora pubblicata, comporta la disapplicazione del D.P.C.M. 5/12/97 (la norma è stata pubblicata su G.U. n. 146 del 25/06/2010, in vigore dal 10/07/2010) Risposta del Ministero dell Ambiente: L art. 15 della Legge Comunitaria 2009 non comporta la disapplicazione del D.P.C.M., ma ne sospende l applicazione dei rapporti tra privati, fermo restando l applicazione dei rapporti pubblicistici. N40101P 24

25 NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE (U.prot.DVA del 13/08/2010) Domanda: Nelle abitazioni il requisito di rumorosità (LAeq) degli impianti a funzionamento continuo, stabilito dal D.P.C.M. 5/12/97, è 25 db o 35 db? Risposta del Ministero dell Ambiente: Ai sensi dell art. 2 del D.P.C.M. 5/12/97, le grandezze cui far riferimento nella determinazione del limite di rumorosità prodotta dagli impianti a funzionamento continuo o discontinuo sono definite nell ALLEGATO A, che costituisce parte integrante del Decreto. Come stabilito nel suindicato Allegato, per gli impianti a funzionamento continuo il limite previsto è pari a 25 db (A) LAeq. N40101P 25

26 NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE (U.prot.DVA del 13/08/2010) Domanda: Nelle abitazioni i requisiti di rumorosità (LAeq) degli impianti a funzionamento continuo e discontinuo, stabiliti dal D.P.C.M. 5/12/97, si applicano anche ai locali adiacenti appartenenti alla stessa unità immobiliare? Risposta del Ministero dell Ambiente: Si ritiene che i criteri stabiliti dal D.P.C.M. 5/12/97 non si applicano ai locali adiacenti appartenenti alla stessa unità immobiliare in quanto le disposizioni dello stesso si intendono riferite a unità immobiliari differenti. N40101P 26

27 CONFRONTO CON ALTRE REALTA EUROPEE Elenco dei requisiti legali in 24 Paesi europei pubblicati da Birgit Rasmussen in Classificazione acustica delle abitazioni Sintesi delle procedure utilizzate in Europa ed interazione con i limiti di legge, presentato alla Convention Nazionale del Gruppo di Acustica Edilizia, a Ferrara, Marzo Birgit Rasmussen è incaricata del Gruppo di Lavoro Requisiti d isolamento acustico e classificazione acustica Armonizzazione dei concetti dell Associazione Europea di Acustica (EAA TC-RBA WG 4, European Acoustics Association, Technical Committee Room and Building Acoustics, Working Group 4). Detti requisiti legali del potere fonoisolante apparente R w e dell isolamento al calpestio normalizzato L n,w tra abitazioni, vigenti nei vari Paesi, sono riportati nei diagrammi che seguono. I valori sono stimati equivalenti, basati su presupposti riguardanti i locali ed i tipi di costruzione. Quando il valore è un intervallo è assunto il valore medio. Da un Paese ad un altro la conversione esatta non è sempre possibile. Nei diagrammi i valori dei vari Paesi sono in ordine decrescente per R w e crescente per L n n,w (nei diagrammi originali in inglese sono riportati in ordine alfabetico del nome del Paese). Questi diagrammi di R w e di L n,w sono entrambi in ordine decrescente di qualità acustica. (I valori di R w sono limiti minimi di fonoisolamento, che se diminuiscono riducono la qualità acustica. I valori di L n,w sono limiti massimi di calpestio, che se aumentano riducono la qualità acustica.) N40101P 27

28 Diagramma R w CONFRONTO CON ALTRE REALTA EUROPEE N40101P 28

29 Diagramma L n,w CONFRONTO CON ALTRE REALTA EUROPEE N40101P 29

30 IL REGOLAMENTO EDILIZIO TIPO REGIONALE (L.R. 33/90) Delibera di Giunta Regionale n. 593 del 28/2/1995 e requisiti iti cogenti Allegato A1 Delibera di Giunta regionale n. 268 del 22/2/2000 FAMIGLIA 5 PROTEZIONE DAL RUMORE N40101P 30

31 Allegato A / 1 FAMIGLIA 5 aggiornato al : pag.: 1/1 20/12/1999 PROTEZIONE DAL RUMORE PROPOSIZIONE ESIGENZIALE (secondo la direttiva 89/106 cee) Il controllo dei requisiti acustici dei locali è uno dei requisiti che concorrono al mantenimento dell equilibrio omeostatico dell uomo ed in particolare al soddisfacimento dell esigenza del benessere uditivo. L opera deve essere concepita e costruita in modo che il rumore, cui sono sottoposti gli occupanti e le persone situate in prossimità, si mantenga a livelli che non nuocciano alla loro salute e tali da consentire soddisfacenti condizioni i i di sonno, di riposo e di lavoro. La famiglia è costituita dai seguenti requisiti: RC 5.1: ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI AEREI RC 5.2: ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI IMPATTIVI N40101P 31

32 FAMIGLIA 5 PROTEZIONE DAL RUMORE RC 5.1: RC 5.2: ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI AEREI ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI IMPATTIVI RC 5.1.1: RC 5.1.2: (L nt,w) REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DELLE PARTIZIONI E DELLE CHIUSURE N40101P 32 RUMORE PRODOTTO DAGLI IMPIANTI TECNOLOGICI a) Partizioni interne (R W) a) Servizi a funz. discontinuo (LASmax) b) Chiusure esterne (Dnw) b) Servizi a funz. continuo (LAeq)

33 METODI DI VERIFICA METODI DI VERIFICA PROGETTUALE: 1. SOLUZIONI TECNICHE CERTIFICATE; 2. METODI DI CALCOLO (QUALORA MANCHINO SOLUZIONI DI CUI AL PUNTO 1.); 3. SOLUZIONI TECNICHE CONFORMI; A LAVORI ULTIMATI: DICHIARAZIONE DI CONFORMITA dell opera realizzata al progetto, nel caso siano stati utilizzati i metodi 1, 2, 3. In tal caso non sarà necessario verificare il raggiungimento del livello di prestazione con la prova in opera. 4. PROVA IN OPERA N40101P 3

34 METODI DI VERIFICA RC 5.1: ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI AEREI RC 5.1.1: REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DELLE PARTIZIONI E DELLE CHIUSURE RC 5.1.2: RUMORE PRODOTTO DAGLI IMPIANTI TECNOLOGICI a) Partizioni interne (R W) b) Chiusure esterne (Dnw) IN SEDE PROGETTUALE IN SEDE PROGETTUALE SOLUZIONE TECNICA CERTIFICATA METODI DI CALCOLO A, B METODI DI CALCOLO C, D SOLUZIONE TECNICA CONFORME A LAVORI ULTIMATI DICHIARAZIONE DI CONFORMITA PROVA IN OPERA IN SEDE PROGETTUALE DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE SOLUZIONI TECNICHE A LAVORI ULTIMATI PROVA IN OPERA N40101P 34

35 LA LEGGE 7 LUGLIO 2009, N. 88 Come modificata dalla Legge 04/06/2010, n. 96 (in vigore dal 10/07/2010) Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee N40101P 35

36 LEGGE 7 LUGLIO 2009, N. 88 (come modificata dalla Legge 04/06/2010, n. 96) Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee Art. 11, c. 1, Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di inquinamento acustico 1. il Governo è delegato ad adottare, con le modalità e secondo i princìpi e criteri direttivi di cui all'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge (n.d.r. termine 29/07/2010), uno o più decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di: - tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico; - requisiti acustici degli edifici; N40101P 36 - determinazione e gestione del rumore ambientale;

37 Art. 11, c. 2, 2. I decreti di cui al comma 1 sono adottati anche nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi: a) riordino, coordinamento e revisione delle disposizioni vigenti, con particolare riferimento all'armonizzazione delle previsioni contenute nella legge 26 ottobre 1995, n. 447, con quelle recate dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194, nel rispetto della normativa comunitaria in materia; b) definizione dei criteri per la determinazione dei requisiti acustici passivi i degli edifici i nel rispetto dell'impianto i normativo comunitario in materia di inquinamento acustico, con particolare riferimento alla direttiva 2002/49/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno A tutt oggi, nessuno dei decreti legislativi preannunciati è stato emesso N40101P 37

38 Art. 11, c. 5, In attesa dell'emanazione emanazione dei decreti legislativi di cui al comma 1, l'articolo 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, si interpreta nel senso che la disciplina relativa ai requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti non trova applicazione nei rapporti tra privati e, in particolare, nei rapporti tra costruttori-venditori e acquirenti di alloggi, fermi restando gli effetti derivanti da: - pronunce giudiziali passate in giudicato; - corretta esecuzione dei lavori a regola d'arte asseverata da un tecnico abilitato; N40101P 38

39 Sentenza Tribunale di Lodi n. 1106_8/10/2010 All immobile costruito dalla ditta (omissis) (con permesso di costruire rilasciato in data successiva il 20/02/1998), va pertanto applicato il D.P.C.M. 05/12/97, rientrando tra gli immobili classificati in base a quel decreto come ambiente di categoria A. Le variazioni legislative successive non incidono su detta costruzione, potendo trovare semmai applicazione solo relativamente alle opere che verranno realizzate dopo l entrata in vigore della nuova normativa N40101P 39

40 Regole dell arte La carenza di un immobile sotto l aspetto acustico rimane pur sempre un vizio della cosa, che può essere fatto valere in forza degli artt e 1491 c.c., regolanti i vizi della cosa oggetto di compravendita, ovvero degli artt c.c., in materia di appalto. Esiste inoltre l obbligo sancito dall art. 1176, c.2 c.c (dovere di diligenza). Le regole dell arte saranno quelle adeguate alle esigenze ed agli scopi cui l opera è destinata secondo la sua funzione tipica ed a quegli altri risultati che siano stati menzionati o siano impliciti nel contratto come elementi rilevanti (Cass. N. 5694/1979) N40101P 40

41 Regole dell arte Ad esempio: 1) Norme UNI in materia di edilizia; 2) le regole indicate dalla letteratura tecnica; 3) Le stesse regole del D.P.C.M. 05/12/97 N40101P 41

42 IL decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 Semestre Europeo Prime disposizioni urgenti per l'economia (GU n. 110 del ) N40101P 42

43 Art. 5 Costruzioni private 1. Per liberalizzare le costruzioni private sono apportate modificazioni alla disciplina vigente nei termini che seguono: e) per gli edifici adibiti a civile abitazione l'"autocertificazione" asseverata da un tecnico abilitato sostituisce la cosiddetta relazione "acustica"; 5. Per semplificare il procedimento per il rilascio del permesso di costruire relativamente agli edifici adibiti a civile abitazione, alla Legge 26 ottobre 1995, n. 447, all'articolo 8, dopo il comma 3, e' aggiunto il seguente: ''3-bis. Nei comuni che hanno proceduto al coordinamento degli strumenti urbanistici di cui alla lettera b), comma 1, dell'articolo 6, per gli edifici adibiti a civile abitazione, ai fini dell'esercizio dell attività edilizia ovvero del rilascio del permesso di costruire, la relazione acustica e' sostituita da una autocertificazione del tecnico abilitato che attesti il rispetto dei requisiti di protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimento"; N40101P 43

44 IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE (Allegato al nuovo RUE, adottato con D.C.C. il 27/01/2009, in vigore dal 29 settembre 2010 ALLEGATO C2 N40101P 4

45 IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE TITOLO II REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI Art. 4 Riferimenti legislativi Il riferimento legislativo principale è costituito dal D.P.C.M. 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici : Art. 5, c. 1 Chiarimenti e ulteriori prescrizioni rispetto al D.P.C.M. 05/12/1997 Il rispetto dei requisiti acustici dovrà essere documentato mediante collaudo in opera, effettuato a conclusione dei lavori da parte di tecnico competente in acustica ambientale, da svolgere prima del rilascio del certificato di abitabilità/agibilità. N40101P 45

46 IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE Art. 5, c.2 Ai fini dell applicazione del limite di potere fonoisolante apparente si adotta la definizione i i di unità iàimmobiliare data dall art. 2 del D.M. 02/01/1998 n. 28 : L unità immobiliare è costituita da una porzione di fabbricato o da un insieme di fabbricati ovvero da un area che, nello stato in cui si trova e secondo l uso locale, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale. Valgono in ogni caso le seguenti precisazioni i i epuntualizzazioni: i i Non sono da intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M. 05/12/97, le partizioni tra unità immobiliari e ambienti (es. ingressi, androni, vani scale, ecc ), che non costituiscano unità immobiliare a sé stante; N40101P 46

47 IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE Per gli edifici adibiti ad uffici (categoria B) sono da intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M. 05/12/1997, le partizioni i i che separano due unità immobiliari distinte e non le partizioni che separano due o più uffici all interno della stessa unità immobiliare; Per gli edifici adibiti ad alberghi (categoria C), sono da intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M 05/12/1997, le partizioni i i che separano due unità immobiliari distinte e le partizioni che separano due o più camere/appartamenti all interno della stessa unità immobiliare; N40101P 47

48 IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE Per gli edifici adibiti ad ospedali (categoria D), sono da intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M. 05/12/1997, le partizioni che separano due reparti o due unità immobiliari distinte e non le partizioni che separano due o più sale/camere di degenza all interno dello stesso reparto e della stessa unità immobiliare; Per gli edifici adibiti ad attività scolastiche (categoria E), sono da intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M 05/12/1997, le partizioni che separano due scuole diverse o due unità immobiliari i distinte t e non le partizioni che separano due o più aule all interno della stessa scuola e della stessa unità immobiliare. Per gli edifici scolastici deve però essere assicurato anche il potere fonoisolante delle strutture divisorie interne tra i singoli spazi stabilito dal D.M. 18/12/1975; N40101P 48

49 IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE Per gli edifici adibiti ad attività ricreative o di culto (categoria F), sono da intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M. 05/12/1997, le partizioni che separano due unità immobiliari distinte; Per gli edifici adibiti ad attività commerciali (categoria G), sono da intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M 05/12/1997, le partizioni che separano due unità immobiliari distinte; Nel caso di strutture di confine tra unità immobiliari a destinazione diversa, si applica il valore limite di potere fonoisolante apparente più restrittivo; N40101P 49

50 IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE Ai fini dell applicazione del limite di livello di rumore di calpestio dei solai, i valori limite riportati in tabella B del D.P.C.M. 05/12/1997, sono da considerarsi riferiti all ambiente ambiente disturbante e non al disturbato, in modo che i limiti più restrittivi si applichino alle attività potenzialmente più disturbanti. Inoltre tali limiti sono da applicare soltanto ai solai tra unità immobiliari distinte, seguendo le stesse precisazioni ripotate per l applicazione del limite di potere fonoisolante apparente eccetto la precisazione VIII ; I valori massimi di livello sono prodotto da impianti tecnologici sono quelli stabiliti dalla tabella B del D.P.C.M. 05/12/1997. Tali livelli devono essere misurati in ambienti abitabili diverso da quello in cui il rumore si origina; si raccomanda però il rispetto dei suddetti valori limite, aumentati di 10 dba, anche all interno degli ambienti in cui il rumore si origina, a meno che non siano localili tecnici i ; N40101P 50

51 IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE Art sanzioni Il mancato rispetto del presente Regolamento è soggetto alle sanzioni amministrative previste dall art. 10 della Legge 26/10/1995 n. 447 ( Legge quadro sull inquinamento acustico ) e dall art art. 16 della Legge Regionale 09/05/2001 n. 15 ( Disposizioni in materia di inquinamento acustico ). N40101P 51

52 SOSPENSIONE? ESTRATTO DAL PROCESSO VERBALE N. 76 DELL ADUNANZA DELLA GIUNTA COMUNALE IN DATA 11/11/2010 Deliberazione n. 1511/76 Oggetto: Piano anticrisi: proroga delle misure in materia edilizia e contestuale esplicitazione delle linee di indirizzo in merito all adozione di ulteriori misure anticrisi nell ambito degli interventi di pianificazione urbanistica dichiarazione di intenti dell Amministrazione comunale e contestuale adeguamento delle modalità di versamento del credito edilizio e del contributo per la città pubblica. I.E. i) Valutare la possibile sospensione dell obbligatorietà prevista dalla variante generale cartografica e normativa al RUE vigente, in merito all obbligo del deposito del collaudo acustico in sede di richiesta di certificato di conformità edilizia/agibilità, in attesa del riordino complessivo della normativa nazionale vigente; N40101P 52

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