Parte Prima DIRITTO PENALE

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1 INDICE SOMMARIO Parte Prima DIRITTO PENALE I. INTRODUZIONE AL SISTEMA DI GIUSTIZIA PENALE MINORILE Sezione I. EVOLUZIONE STORICA E RECENTI TENDENZE DEL SISTEMA PENALE MINORILE di Elisabetta Palermo Fabris 1. Cenni introduttivi Il codice Rocco e la legge minorile del 1934: riforme di diritto sostanziale e introduzione del giudice specializzato La legge 25 luglio 1956, n. 888, il d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616 e la riforma delle cd. misure di rieducazione Evoluzione del sistema negli anni Settanta e Ottanta e primi significativi interventi della Corte costituzionale Movimenti internazionali di riforma del sistema penale minorile e riflessi nell ordinamento italiano. Il d.p.r. n. 448/1988 e relative disposizioni di attuazione Punti di forza e nodi irrisolti dell attuale sistema penale minorile Le più recenti tendenze nella costruzione di un sottosistema penale per i minorenni autori di reato Sezione II. GIUSTIZIA RIPARATIVA E MEDIAZIONE NEL SISTEMA PENALE MINORILE di Federica Turlon 8. La giustizia riparativa come occasione educativa in risposta alla devianza minorile L attività di mediazione: caratteristiche e prassi operative Gli spazi applicativi della mediazione penale nel procedimento giudiziario minorile a Mediazione penale e indagini preliminari b Mediazione penale e fase processuale c Mediazione penale ed esecuzione della pena Mediazione e giustizia riparativa nelle linee di sviluppo del sistema penale minorile II. LE MISURE AMMINISTRATIVE Sezione I. LA PREVENZIONE ANTE DELICTUM E LE C.D. MISURE DI RIEDUCAZIONE PREVISTE NEL R.D.L. N. 1404/1934 di Elisabetta Palermo Fabris 1. Considerazioni introduttive Specializzazione della prevenzione ante delictum periminorenni Le misure amministrative per i minori Le misure di cui all art. 25, r.d.l. n. 1404/ (segue) Presupposti di applicazione (segue) Procedimento per l applicazione e contenuti dell affidamento al servizio sociale I provvedimenti di cui all art. 25 bis, r.d.l. n. 1404/ Sezione II. LE PIÙ RECENTI EVOLUZIONI IN TEMA DI PREVENZIONE ANTE E POST DELICTUM DELLA DEVIANZA MINORILE. CENNI DI DIRITTO COMPARATO ED EUROPEO. di Lorenzo Pasculli 8. Diritto comparato. Le esperienze della Francia e del Regno Unito

2 VI Indice sommario 8.a Le sanctions éducatives del codice penale francese b La prevenzione ante delictum e post delictum della devianza minorile nel Regno Unito: dal Crime and Disorder Act del 1998 al Criminal Justice and Immigration Act del Diritto europeo. Le regole europee per i delinquenti minori oggetto di sanzioni o di misure. 123 Sezione III. LE MISURE DI PREVENZIONE CONTRO LA VIOLENZA NELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE. LE MISURE di Giulia Perin ADOTTABILI NEI CONFRONTI DEL MINORE STRANIERO 10. Le misure di prevenzione contro la violenza nelle manifestazioni sportive L espulsione del minore straniero dal territorio dello Stato. L istituto del rimpatrio assistito III. L IMPUTABILITÀ di Marco Bouchard e Livio Pepino 1. L imputabilità prima del Codice Rocco L imputabilità minorile nel panorama internazionale La disciplina vigente I criteri per la determinazione dell imputabilità nel minorenne Le interpretazioni riduttive della non imputabilità minorile: gli argomenti teorici (segue) Gli argomenti pratici Per una rivalutazione dell idea di immaturità Immaturità e integrazione europea Problemi applicativi IV. EVOLUZIONE DEL DIRITTO PENALE MINORILE di Silvia Larizza Sezione I. DAL CODICE ROCCO ALLA LEGGE DEL Considerazioni introduttive Le aperture del codice del 1930 al trattamento differenziato dei minori Correzione e rieducazione nel r.d.l. del Le misure rieducative nell intervento del L intervento legislativo del Sezione II. IL CONTRIBUTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE ALL EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI GIUSTIZIA MINORILE 6. Corte costituzionale e sistema di giustizia minorile Le caratteristiche della giustizia minorile La tutela dei minori dai rischi della stigmatizzazione Recupero del minore e arretramento della pretesa punitiva Recupero del minore e necessità di giudizi fondati su prognosi individualizzate Utilizzazione della pena detentiva come ultima ratio La necessaria diversificazione del trattamento sanzionatorio L emarginazione della gravità oggettiva del reato Riflessioni conclusive Sezione III. LE SOLLECITAZIONI DEGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI VERSO UNA RIFONDAZIONE DEL SISTEMA DI GIUSTIZIA MINORILE 15. Direttive internazionali e sistema di giustizia minorile Le Regole di Pechino La Raccomandazione 20/87 del Consiglio d Europa

3 Indice sommario VII 18. La Convenzione di NewYork La Raccomandazione del Consiglio di Europa (20) La Raccomandazione del Consiglio di Europa (11) 2008 e le Linee guida del V. LA RISPOSTA ISTITUZIONALE CLASSICA ALLA CRIMINALITÀ MINORILE di Silvia Larizza 1. Le pene applicabili ai minori La pena dell ergastoloeiminori Il perdono giudiziale (segue) Presupposti di applicabilità (segue) Non reiterabilità del beneficio (segue) Rapporti con altri istituti La sospensione condizionale della pena VI. LE NUOVE RISPOSTE ISTITUZIONALI ALLA CRIMINALITÀ MINORILE di Silvia Larizza Sezione I. LA RILEVANZA SOSTANZIALE DEL D.P.R. 22 SETTEMBRE 1988, N I principi fondamentali del d.p.r. 22 settembre 1988, n Il costante rimando alle esigenze educative L attribuzione al giudice di un esteso potere discrezionale Minore e fatto di reato La filosofia di fondo del d.p.r. 22 settembre 1988, n. 448 e la realizzabilità dell istanza rieducativa Il ruolo dell udienza preliminare Sezione II. L IRRILEVANZA DEL FATTO 7. Considerazioni introduttive Finalità dell istituto L incerta collocazione sistematica dell istituto La mancata posizione di limiti all operatività dell istituto: una possibile soluzione interpretativa I requisiti di applicabilità a La minore età b La tenuità del fatto c L occasionalità del comportamento d Il pregiudizio alle esigenze educative Dubbi di costituzionalità Esclusione della procedibilità nei casi di particolare tenuità del fatto prevista dall art. 34, d.lgs. 28 agosto 2000, n. 274 (Disposizioni sulla competenza penale del giudice di pace). 276 Sezione III. LA SOSPENSIONE DEL PROCESSO CON MESSA ALLA PROVA 14. Considerazioni introduttive Sospensione del processo e messa alla prova: i precedenti a livello progettuale Natura e finalità della sospensione del processo L ambito di applicabilità I presupposti impliciti: l accertamento della capacità di intendere e di volere e l ascrizione di responsabilità La strutturazione in forma discrezionale dell istituto L effettuazione del giudizio prognostico Il regime di messa alla prova e il ruolo dei servizi minorili L attività di mediazione

4 VIII Indice sommario 23. La revoca del regime di messa alla prova La sentenza di estinzione del reato per esito positivo della prova La sospensione del processo e l estinzione del reato conseguente a condotte riparatorie previste dall art. 35, d.lgs. 28 agosto 2000, n Considerazioni conclusive Sezione IV. LE SANZIONI SOSTITUTIVE APPLICABILI AI MINORI 27. L ampliamento dell ambito di operatività delle sanzioni sostitutive L emancipazione delle sanzioni sostitutive dall originario archetipo Criteri di commisurazione e fungibilità tra semidetenzione e libertà controllata L assenza di parametri vincolanti la discrezionalità del giudice VII. LE MISURE DI SICUREZZA PER I MINORENNI di Maria Antonietta Zuccalà Sezione I. EVOLUZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA PER I MINORENNI DALLA DISCIPLINA DEL CODICE ROCCO ALLA RIFORMA INTRODOTTA DAL D.P.R. N. 448/ Le misure di sicurezzaeipresupposti per la loro applicazione nel codice penale: considerazioni introduttive Le misure di sicurezza per i minorenni nella disciplina del codice penale La riforma introdotta dal d.p.r. n. 448/ Sezione II. TIPOLOGIA DI MISURE 4. Il riformatorio giudiziario La libertà vigilata L ospedale psichiatrico giudiziario La casa di cura e custodia Le altre misure non detentive a L espulsione dello straniero dallo Stato b Le misure di sicurezza patrimoniali Sezione III. L ESECUZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA PER I MINORENNI 9. La competenza per l esecuzione delle misure di sicurezza. Il magistrato di sorveglianza Il rinvio dell esecuzione I servizi minorili e le misure di sicurezza Misure di sicurezza e prospettive di riforma Parte Seconda STRUMENTI DI TUTELA PROCESSUALE PENALE VIII. I PRINCIPI DEL PROCESSO A CARICO DI IMPUTATI MINORENNI 1. Le matrici normative e culturali del processo minorile vigente: natura e funzione del rito. 391

5 Indice sommario IX 2. Autonomia del rito minorile e incompletezza della relativa disciplina: il principio di sussidiarietà Il principio di adeguatezza IX. GLI ORGANI DELLA GIUSTIZIA MINORILE 1. Gli organi giurisdizionali della giustizia minorile alla luce del principio di specializzazione La competenza ratione aetatis del tribunale per i minorenni L accertamento sulla età La competenza per territorio Il pubblico ministero, la polizia giudiziaria minorile ed i servizi sociali X. LA POSIZIONE DEL MINORE 1. Ruolo partecipativo del minore ed esigenze di conoscenza della sua personalità: gli accertamenti ex art Il diritto di difesa e la specializzazione del patrocinio d ufficio L assistenza affettiva e psicologica La funzione dell esercente la potestà genitoriale La tutela della riservatezza: il divieto di pubblicità e la disciplina del casellario giudiziale Il ruolo della vittima del reato XI. LA TUTELA DELLA LIBERTÀ PERSONALE 1. Le misure restrittive della libertà personale: generalità Le misure precautelari: l arresto in flagranza e il fermo L accompagnamento a seguito di flagranza La tutela del minorenne nella esecuzione dei provvedimenti precautelari Gli adempimenti a seguito di misura precautelare e il procedimento di convalida Il sistema delle misure cautelari: principi generali Le misure cautelari: tipologie e termini di durata Presupposti e condizioni di applicabilità I criteri di scelta La dinamica cautelare: procedimento applicativo e regime dei controlli Vicende modificative ed estinzione delle misure Esecuzione della misura e interventi dei servizi minorili XII. I PROCEDIMENTI SPECIALI di Paolo Renon 1. Premessa: le scelte di fondo del legislatore minorile I riti esclusi: il procedimento per decreto e l applicazione della pena su richiesta delle parti Il giudizio abbreviato: ammesso senza condizioni I riti ammessi con riserva: il giudizio direttissimo e quello immediato XIII. LA DEFINIZIONE ANTICIPATA DEL PROCESSO Sezione I. L OBBLIGO DI IMMEDIATA DECLARATORIA DI NON IMPUTABILITÀ di Paolo Renon 1. Premessa

6 X Indice sommario 2. Presupposti Questioni procedurali Sezione II. IL PROSCIOGLIMENTO PER IRRILEVANZA DEL FATTO di Maria Grazia Coppetta 4. La ratio I presupposti L irrilevanza del fatto e garanzie costituzionali Il procedimento Le impugnazioni Sezione III. LA SOSPENSIONE DEL PROCESSO CON MESSA ALLA PROVA di Maria Grazia Coppetta 9. Profili generali Presupposti Il procedimento Attuazione della prova Valutazione ed esiti della prova XIV. LO SVOLGIMENTO DEL PROCESSO ORDINARIO Sezione I. UDIENZA PRELIMINARE di Carla Pansini 1. Le finalità e la natura dell udienza preliminare minorile L organo giudicante Gli atti introduttivi dell udienza preliminare: gli avvisi Lo svolgimento dell udienza: la costituzione delle parti Il consenso del minore La discussione Decisione allo stato degli atti ed attività di integrazione probatoria Gli epiloghi decisori: le formule proscioglitive Le sentenze di condanna I reati di competenza del giudice di pace I provvedimenti civili Le impugnazioni L opposizione Il procedimento di opposizioneeisuoiepiloghi Il decreto che dispone il giudizio e la formazione del fascicolo per il dibattimento Sezione II. IL DIBATTIMENTO di Carla Pansini e Paolo Renon 16. Le peculiarità del giudizio minorile : la non pubblicità dell udienza L esame dell imputato L estensione delle disposizioni relative all udienza preliminare Gli epiloghi dell udienza dibattimentale Le impugnazioni: il giudizio d appello Il giudizio di cassazione XV. L APPLICAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA: PROFILI PROCESSUALI di Maria Grazia Coppetta 1. Il sistema delle misure di sicurezza nel d.p.r. n. 448/

7 Indice sommario XI 2. Modalità esecutive: profili generali Libertà vigilata Riformatorio giudiziario Applicazione provvisoria: presupposti Ambito di operatività Il procedimento Applicazione nel dibattimento XVI. L ESECUZIONE PENALE E LE MISURE PENITENZIARIE di Marco Bouchard 1. L assenza di un ordinamento penitenziario minorile e i rimedi della giurisprudenza L attuale panorama europeo I soggetti dell esecuzione e della sorveglianza Il tribunale per i minorenni e l esecuzione penale La magistratura di sorveglianza minorile Il detenuto e le modalità esecutive di una pluralità di condanne a pena detentiva Gli interventi della Corte costituzionale La Corte costituzionale e le misure alternative alla detenzione in generale La Corte costituzionale e le preclusioni derivanti dalle inosservanze delle prescrizioni inerenti alla semidetenzione e alla libertà controllata La Corte costituzionaleeipermessi premio I benefici penitenziari per i minorenni condannati per gravissimi reati La Corte costituzionale e le sanzioni sostitutive La liberazione condizionale La riabilitazione Bibliografia Gli autori Indice analitico