Gli strumenti musicali dell antichità e il progetto ASTRA

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1 Gli strumenti musicali dell antichità e il progetto ASTRA Francesco De Mattia ASTRA Project co-chair Grid Open Day per l Arte, la Musica e le Scienze Umanistiche Catania - 16 giugno 2008

2 il progetto ASTRA 1 introduzione il progetto ASTRA il contributo dell iconografia i reperti 2 un esempio reale: la salpinx descrizione dello strumento le problematiche sonore 3 conclusioni Le possibili applicazioni

3 il progetto ASTRA Il progetto ASTRA è un progetto intrigante ed innovativo, ma nello stesso tempo costituisce uno straordinario strumento di supporto per tutti i musei del mondo che ospitano le collezioni di strumenti musicali e documenti muti che li rappresentano rivestendo un ruolo fondamentale nella divulgazione di informazioni più ricche e approfondite delle conoscenze, offrendo l opportunità di rendere concreto, reale e immediato l effetto sonoro di quanto si sta osservando.

4 il progetto ASTRA Attraverso il progetto ASTRA, ci proponiamo di definire con precisione in che modo gli strumenti nel corso della loro storia sono stati pizzicati o percossi; come si soffiava in essi o come si usava l archetto; chi erano i suonatori e qual era il loro rapporto con i cantanti; qual era la condizione sociale dei musicisti e quali erano i luoghi in cui si suonava. Con questo progetto ci vogliamo interrogare anche sulla singolare forza della tradizione che determina il modo di costruire gli strumenti unitamente al loro utilizzo attraverso i secoli.

5 i trattati medioevali I trattati medievali, per esempio, generalmente si concentrano su problemi di armonia e su teorie di proporzioni musicali; dicono poco sull esecuzione, le cui tecniche erano date per scontate: quando sono descritte, raramente l informazione è esatta. In questi casi, i quadri sono più utili delle parole. Ecco dunque l importante contributo che può essere fornito dall enorme massa delle immagini che possono costituire validi e importanti documenti per la storia della musica.

6 le rappresentazioni pittoriche Gli antichi Egitto ed Asia abbondano di rappresentazioni pittoriche di musicisti e di strumenti, dove neppure alcune peculiarità stilistiche della prospettiva e altri manierismi riescono ad impedirci di rintracciare le forme reali degli strumenti, il modo di adattarvi la bocca, l inclinazione delle dita, specialmente perché sono molti i bassorilievi e le pitture murali in grandezza naturale o quasi. Il mondo greco-romano ci ha lasciato testimonianze visive mirabilmente precise di scene e di strumenti musicali, nella pittura vascolare, nelle sculture, nei rilievi, nei gioielli, nelle monete e, per il solo mondo romano, in una enorme quantità di affreschi, mosaici e sarcofagi.

7 il Salterio di Utrecht e le Cantigas de Santa Maria Il Salterio di Utrecht mostra molti musicanti intorno al salmista, mentre suonano strumenti che rivelano chiaramente il passaggio dalla tecnica dell antica Grecia e di Roma, con predilezione per le corde libere, a quella dell alto Medioevo, che introdusse tastiere per toccare le corde, probabilmente come risultato di un influenza orientale. Nelle Cantigas de Santa Maria sono raffigurati una schiera di strumentisti che riflettono, fianco a fianco, la tradizione cristiana, musulmana ed ebraica.

8 le Cantigas de Santa Maria suonatore di liuto

9 le Cantigas de Santa Maria suonatori di ghironda

10 le Cantigas de Santa Maria suonatori di flauto

11 le Cantigas de Santa Maria suonatori di flauto e tamburo

12 le Cantigas de Santa Maria suonatrici di flauto

13 le origini degli strumenti musicali La presenza dello strumento musicale nel mondo inizia con la vita stessa dell uomo: possiamo ritrovare documentazioni di attività strumentale che si perdono nella notte dei tempi e che pur si rivelano stranamente presenti ancora oggi in quel mondo ricchissimo ed inesauribile che è costituito dall organologia esotica e popolare. Non ci sono nomi di costruttori degli strumenti né date determinate: l anonimato e l assenza di elementi cronologici danno a tali strumenti un respiro di straordinaria ampiezza per cui ci si sente fuori dal tempo.

14 i reperti zufoli, fatti con le falangi di animali fischietti, ricavati da ossa tubolari di mammiferi fischietto, fatto con un osso umano corno in argilla, dal padiglione svasato Negli strumenti preistorici si trova quasi sempre il tubo cilindrico (canne, ossa) combinato con l ancia semplice, e quello a sezione conica (corna, conchiglie) con l ancia doppia. marranzanu, (scacciapensieri) tamburo a frizione, (caccavella, cufa-cufa, putipù)

15 i reperti il lur Il lur, corno di bronzo tipico delle regioni scandinave, con tubo conico e bocchino simile a quello del nostro trombone tenore; il tubo è leggermente ricurvo, cioè in forma di grande S e termina in un disco piatto ornato di motivi geometrici a sbalzo.

16 gli strumenti orientali cinesi idiofoni, in metallo, in pietra, in legno membranofoni, tamburi percossi con mani o bacchette cordofoni, a pizzico, fino a 25 corde, e ad arco aerofoni, trombe, fischietti, flauti, oboi, sheng giapponesi wagon, cetra da tavolo a 6 corde biwa, liuto piriforme molto piatto koto, cetra da tavolo sho, organo a bocca

17 la salpinx descrizione dello strumento E una tromba in bronzo, lunga, diritta, ma con un padiglione piuttosto a bariletto (qualcosa di simile al Liebesfuss o piede d amore, tipico del settecentesco clarinetto d amore), dalle origini antichissime (la cita già Omero) e che era utilizzata in diverse circostanze.

18 la salpinx un reperto La canna dello strumento è frazionata in tredici segmenti d avorio inseriti l uno nell altro e rinforzate nei punti di giuntura da anelli di bronzo di ampiezze diverse. Le sezioni di tubo variano in lunghezza da 5.2 a 14.8 cm. Il diametro esterno del tubo varia approssimativamente tra 17 e 18 mm, mentre il foro interno approssimativamente da 12.3 a 12.8 mm; il lungo padiglione ad imbuto è anch esso in bronzo e misura 31.8 cm in lunghezza e 7.8 cm in diametro.

19 la salpinx l intonazione a: 2f 3f 4f 5f 6f 7f 8f 9f 10f 11f 12f b: c: , ,9 554,4 587,3 659,3 698, , a: frequenze, in Hz, delle armoniche nf, f = 98 b: frequenze, in Hz, temperamento equabile c: scarto, in Hz

20 conclusioni le possibili applicazioni La presente relazione dimostra che il progetto ASTRA si presta ad essere un anello di congiunzione tra la ricerca scientifica e quella umanistica, nonché prestarsi a molteplici utilizzi da parte di studenti e compositori interessati ad esplorare sonorità e possibilità espressive tipiche di strumenti ormai non più di quotidiano utilizzo. Sarà possibile far rivivere gli strumenti musicali più svariati e di tutti i tempi, applicando loro la relativa tecnica esecutiva e facendoli riappropriare del loro sistema musicale autoctono, o utilizzarli in brani che la loro fisica impedisce di eseguire. Sarà quindi entusiasmante salire a bordo di questa macchina del tempo.