Progetto M.E.T.A. Miglioramento Ecologico Tessile-Abbigliamento

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1 Progetto M.E.T.A. Miglioramento Ecologico Tessile-Abbigliamento Edizione 2006

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3 Diminuire l impatto ambientale. Il metodo, i criteri e i vantaggi economici della proposta. La Premessa Nel luglio 2006 si è concluso il progetto M.E.T.A. Miglioramento Ecologico Tessile- Abbigliamento, finanziato dalla Camera di Commercio di Varese e realizzato operativamente dal Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A. di Busto Arsizio. Nel progetto è stato portato a termine, con esito positivo, uno studio di fattibilità mirato a verificare i margini di miglioramento possibili nella selezione di prodotti chimici ausiliari a minor impatto ambientale conseguente a una minor concentrazione di tensioattivi non ionici e anionici e a una loro maggiore biodegradabilità. Lo studio di fattibilità ha coinvolto un ristretto numero di aziende di nobilitazione della provincia di Varese selezionate in modo da veder rappresentati i principali processi produttivi e le loro molteplici applicazioni in funzione delle varie tipologie di fibre. Scopo del progetto Attuare una serie di interventi che consentano, attraverso l esecuzione di prove di laboratorio, di: determinare il contenuto di tensioattivi nelle acque reflue, nel materiale tessile in ingresso e nei prodotti chimici ausiliari impiegati nelle fasi di preparazione, tintura, stampa e finissaggio; supportare le imprese nella scelta e nell utilizzo di prodotti chimici ausiliari a minor impatto ambientale da impiegare nelle diverse fasi dei processi di nobilitazione; controllare, e ove necessario integrare, mediante prove sperimentali, le informazioni presenti nelle schede di sicurezza dei prodotti chimici ausiliari relative a concentrazione e natura chimica dei componenti principali e contenuto di tensioattivi non ionici e anionici; verificare la correlazione tra le caratteristiche prestazionali e specialistiche dei prodotti tessili e la tipologia di prodotti chimici ausiliari impiegati. 1

4 Il metodo diagramma di flusso Fase 1 - Raccolta Dati Analisi dei processi produttivi aziendali Fasi dei processi Fibre lavorate Destinazione d uso del prodotto Tecniche e Tecnologie applicate Prodotti chimici impiegati Trattamento acque reflue Rielaborazione quadro generale azienda: Tabella riepilogativa diagrammi di flusso ciclo produttivo e impianto depurazione acque reflue Fase 2 Prodotti Chimici - Valutazione Dati Predisposizione di Tabelle di Sintesi di correlazione tra Prodotti Chimici Ausiliari, Processi e Consumi Valutazione delle esigenze di integrazione dei dati disponibili ed eventuale esecuzione di prove sperimentali per la loro acquisizione (determinazione residuo secco, concentrazione BIAS e MBAS, natura chimica dei principali componenti) Fase 3 Acque Reflue - Valutazione Dati Predisposizione di Tabelle di Sintesi in grado di evidenziare l andamento dei valori di BIAS e MBAS nel tempo Valutazione delle esigenze di integrazione dei dati disponibili ed eventuale esecuzione di prove sperimentali per la loro acquisizione (analisi acque reflue in uscita, analisi acque reflue di singoli processi critici, analisi dei prodotti tessili in ingresso) Fase 4 Scelte, Interventi e Valutazioni Definizione degli interventi necessari o opportuni (diminuzioni delle concentrazioni dei prodotti in uso più critici, sostituzioni di alcuni prodotti in uso, interventi sinergici su prodotti e parametri di processo) Valutazione dell efficacia degli interventi tramite evidenze oggettive: dati relativi a monitoraggio reflui e prodotti (selezione di caratteristiche prestazionali e specialistiche da monitorare) 2

5 Il metodo Le fasi in dettaglio Fase 1 - Raccolta Dati Analisi dei processi produttivi aziendali Ogni impresa fornisce le informazioni necessarie per delineare un quadro completo del processo produttivo, comprendendo in particolare: - le principali fasi di processo e le lavorazioni effettuate in tali fasi; - la natura chimica e la provenienza delle fibre lavorate; - le tecniche e tecnologie applicate, con particolare riferimento a quelle a basso impatto ambientale; - l elenco dei prodotti chimici ausiliari utilizzati, con particolare riferimento a quelli contenenti tensioattivi anionici e non ionici, indicando la fase in cui vengono impiegati; - la destinazione d uso del prodotto lavorato in uscita. Devono essere inoltre resi disponibili: - le Schede di Sicurezza e, ove presenti, le Schede Tecniche di tutti i prodotti chimici ausiliari utilizzati durante il ciclo produttivo; - la portata annua di acqua scaricata; - la tipologia di impianto di depurazione interno impiegato (se esistente); - i Rapporti di prova delle analisi delle acque di scarico degli ultimi anni. Rielaborazione quadro generale azienda. Dopo aver raccolto tutto il materiale, vengono rielaborati i dati disponibili attraverso: - una Tabella riepilogativa relativa alle informazioni principali raccolte Lavorazioni effettuate Natura chimica e provenienza fibre lavorate Destinazione d uso del prodotto finito in uscita Portata annua di Acqua scaricata Impianto di Depurazione Interno - un diagramma di flusso (e se necessario una descrizione) delle principali fasi di processo Esempio: Filato greggio MERCERIZZO PURGA CANDEGGIO TINTURA ASCIUGATURA FINISSAGGIO RIROCCATURA 3

6 - un diagramma di flusso (e se necessario una descrizione) della tipologia di impianto di depurazione interno impiegato (se esistente). Esempio: Acqua da depurare PRE-FILTRAZIONE VASCA DI ACCUMULO FILTRAZIONE AREAZIONE OMOGENEIZZAZIONE FILTRO A SABBIA FILTRO A CARBONE INSUFLAZIONE CO 2 Scarico al depuratore consortile Le informazioni riguardanti i prodotti chimici ausiliari e le analisi eseguite sulle acque reflue vengono rielaborate nelle fasi successive. 4

7 Fase 2 Prodotti Chimici - Valutazione Dati Predisposizione di Tabelle di Sintesi di correlazione tra Prodotti Chimici Ausiliari, Processi e Consumi, indicando, tra gli altri, le concentrazioni di BIAS e MBAS, i principi attivi e i quantitativi annui utilizzati. PRODOTTO Reparto di utilizzo Caratterizzazione Chimica Principio attivo (% in peso) BIAS (mg/g) MBAS (mg/g) Biodegradabilità Quantitativo annuo utilizzato (kg) Valutazione delle esigenze di integrazione dei dati disponibili ed eventuale esecuzione di prove sperimentali per la loro acquisizione. Nel caso in cui le informazioni fornite nelle Schede di Sicurezza siano incomplete valori mancanti, descrizioni della natura chimica dei principi attivi dubbie saranno eseguite prove di caratterizzazione specifiche. I risultati di tali prove saranno trasmessi all impresa mediante Rapporti di Prova e registrati in forma tabellare (come di seguito riportato) per una più rapida visione di sintesi. Le prove principali da effettuare sono così riassumibili : - determinazione della concentrazione di Tensioattivi non ionici UNI /1996: Determinazione dei tensioattivi non ionici Metodo per titolazione bifasica con Tetrakis (4-fluorofenil) borato sodico ; - determinazione della concentrazione di Tensioattivi anionici IRSA-CNR 5170/2003; - determinazione della percentuale di principio attivo prova di determinazione del residuo secco; - individuazione della natura chimica esame spettrofotometrico FT-IR. PRODOTTO BIAS(mg/L) MBAS (mg/l) % residuo secco Natura chimica Analisi SS Analisi SS Analisi SS Analisi SS 5

8 F ase 3 Acque Reflue - Valutazione Dati Predisposizione di Tabelle di Sintesi in grado di evidenziare - sulla base dei risultati delle prove effettuate dall azi enda - l andamento nel tempo de i valori di BIAS e MBAS nelle acque reflue. Gli andamenti permetteranno di delineare un quadro della situazione pregressa dell impresa, per i parametri di interesse (BIAS, MBAS, ma anche, se necessario, COD, BOD 5, ) e quindi gli ambiti di miglioramento o l adeguamento ai requisit i. Esempio: Data BIAS (mg/l) MBAS (mg/l) Altro Media I dati verranno anche rielaborati graficamente, in modo da metterne in evidenza l andamento e il valore medio, facilitando il confronto con i valori di riferimento definiti nel Decreto Legislativo n. 152 del 03/04/2006 Norme in materia ambientale (noto come Testo Unico Ambientale ) e dalle Società di Tutela Ambientale di competenza (ex Consorzi). Esempio: Analisi BIAS 6,0 media l) AS (mg/ BI 4,0 2,0 0,0 Data Valutazione delle esigenz e di integrazion e dei dati disponibili ed eventuale esecuz ione di prove sperimentali per la loro acquisizione. Non sempre le analisi sulle acque di scarico esegu ite comprendono tutt i i parametri e spesso non c è uniformità sulla metodologia di prova u tilizzata ( tale situazione rende di fatto non confrontabili i dati). Il progetto preved e quindi l esecuzione di pro ve di confronto e integrazione sui reflui idrici complessivi in uscita dall impianto produttivo per la determinazione di Tensioattivi non ionici e anionici e, se opportuno, di COD e BOD 5. Nel caso se ne evidenzi la necessità, ad esempio di fronte a valori ad alta variabilità nel tempo o picchi non chiaramente comprensibili in relazione alle attività svolte, saranno eseguite prove sulle acque in uscita dalle fasi di processo ritenute più critiche, in modo da valutare i singoli contributi. 6

9 I metodi di prova principali utilizzati sono: - determinazione della concentrazione di Tensioattivi non ionici UNI /1996: Determinazione dei tensioattivi non ionici Metodo per titolazione bifasica con Tetrakis (4-fluorofenil) borato sodico ; - determinazione della concentrazione di Tensioattivi anionici IRSA-CNR 5170/ La stessa tipologia di prove sarà eseguita anche sugli estratti acquosi dei greggi, per disporre di una valutazione corretta del contributo, spesso non trascurabile, delle materie non fibrose presenti ai valori di BIAS e MBAS nei reflui, valori di fatto indipendenti dal tipo di produzione e di prodotti chimici utilizzati nelle aziende di nobilitazione. L analisi sarà integrata dalla determinazione della natura chimica di tali materie non fibrose e della quantità presente sui greggi, mediante estrazione in solvente (UNI 9273/88) e successiva analisi spettrofotometrica FT-IR. I dati saranno registrati in tabelle e documentati in Rapporti di Prova trasmessi all impresa. Esempio: BIAS (mg/l) MBAS (mg/l) BIAS (mg/kg) MBAS (mg/kg) Acqua di scarico Acqua in uscita dalla tintoria Tessuto n.1 tinto Tessuto n.2 greggio Contenuto di materie estratte (%) n-esano Miscela binaria Miscela ternaria Tessuto n.1 tinto Tessuto n.2 greggio Tessuto n.1 tinto Interpretazione Spettro FT-IR Estratto in Estratto in Estratto in n-esano Miscela binaria Miscela ternaria Tessuto n.2 greggio 7

10 Fase 4 Scelte, Interventi e Valu tazioni Definizione e attuazione degli interventi necessari o opportuni. Attraverso le attività svolte per ogni singola azienda sarà possibile: - confrontare i valori ottenuti con i limiti normativi e con quelli imposti dalle Società di Tutela Ambientale di competenza (ex Consorzi). Questo permetterà di constatare i reali impatti ambientali legati all impresa e quindi di valutare la possibilità di intervenire per ridurli. BIAS (mg/l) MBAS (mg/l) Tensioattivi Totali (mg/l) IMPRESA Limiti di Legge (D. Lgs. 152/2006) (mg/l) Limiti impianto di depurazione consortile (mg/l) - in dividuare le fasi di processo più critich e, su cui risult a più importante agire. - verificare la buona capacità di abbattimento dell impianto di depurazione interno, evidenziando eventuali criticità. - v alutare le reali concentrazioni, nei prodotti chimici ausiliari usati dalle aziende, di alcune sostanze quali i tensi oattivi non ionici e anionici. - identificare il contributo di parametri, qu ali BIAS e MBAS, legato al tessuto greggio in arrivo nell azienda di nobilitazione. Queste valutazioni permetteranno di stabilire la necessità o meno degli interventi da attua re: - diminuzione delle concentrazioni dei prodotti chimici ausiliari più critici in uso o sostituzione di alcuni con altri a minore impatto ambientale; - o ttimizzazione di alcuni processi dell impianto di depurazione interno; - m aggiore controllo delle materie p rime in ingresso. Valutazione del l efficacia degli interventi tramite evidenze oggettive. L efficacia oggettiva degli interventi attuati sia dal punto di vista dell impatto ambientale, sia dal punto di vista delle caratteristiche del prodotto ottenuto sarà eseguita mediante prove di conferma: - analisi delle acque reflue in uscita dalle singole fasi di processo critiche e dall impianto produttivo, per verificare l effettiva riduzione dell impatto ambientale legato ai nuovi prodotti chimici usati. BIAS (mg/l) Acqua di scarico Acqua di scarico (dopo modifiche) % di miglioramento MBAS (mg/l) 8

11 - controllo e integrazione delle Schede di Sicurezza dei nuovi ausiliari. - valutazione delle caratteristiche prestazionali dei prodotti tessili ottenuti dopo i cambiamenti, in modo da garantire il mantenimento delle proprietà prestazionali richieste dal cliente: solidità del colore, variazioni dimensionali,. CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI Pr odotto tessile prima del cambiamento Prodotto tessile dopo del cambiamento valutazione Solidità del colore alla luce Solidità del colore al lavaggio Variazione d imensionale Altro Per informazioni: Camera di Commercio di Varese U.O. Innovazione e Qualità Rif.: Eloana Cardella tel fax e -mail innovazione@va.camcom.it si to i nternet 9

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