Il minore all interno del circuito penale

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1 Il minore all interno del circuito penale Psicologa Criminologa Dottore di Ricerca in Medicina Legale e Scienze Forensi Università degli studi La Sapienza di Roma

2 La storia dell umanità è pregnata da episodi di violenza contro i bambini. I bambini per diverso tempo hanno rappresentato una categoria non protetta dalla legge e spesso sono stati sottoposti ad abusi e violenze anche attraverso punizioni forti.

3 Il bullismo I nelle scuole italiane è molto frequente. Il 41% dei bambini che frequentano la scuola elementare e il 26% dei ragazzini delle scuole medie subiscono prepotenze

4 Il bullismo assume forme differenti: - fisiche: : colpire con pugni o calci, appropriarsi di, o rovinare, gli effetti personali di qualcuno; - verbali: : deridere, insultare, prendere in giro ripetutamente, fare affermazioni razziste; - indirette: : diffondere pettegolezzi fastidiosi, escludere qualcuno da gruppi di aggregazione.

5 ROMA - Ogni mattina i bulli chiamavano l appello. La vittima prescelta si alzava per raggiungere i posti in fondo al pullman e senza aprire bocca allungava il braccio. I più grandi afferravano i polsi dei piccoli e spegnevano le sigarette sulla carne. Mani piene di cicatrici, urla e lacrime soffocate altrimenti è peggio, quelli i mettono a ridere e ci riprovano. Ogni mattina una tortura nuova, fino a quando qualche mamma non scopre i segni. Quegli stessi lasciati sulla pelle di una sedicenne, molti chilometri più a nord, dai coetanei e dai compagni di scuola, anche qui sigarette spente sulle braccia, se resisti passi la prova di coraggio. Dispetti, derisioni, calci, pugni in un crescendo di violenza, fino ad arrivare alle sevizie. I bulli diventano sempre più cattivi, le bravate sconfinano nei reati, il limite si sposta sempre più in là, e non c è più limite alla malvagità di questi ragazzini che fanno del male e ridono, torturano e si divertono. Non c è la percezione di fare del male». Pubblicato su "il messaggero" il 12 ottobre '07

6 Reati conto i minori: 1-delitti contro la personalità individuale 2- delitti contro la libertà personale 3- delitti contro la libertà morale 4- delitti contro la inviolabilità del domicilio 5- delitti contro l inviolabilità dei segreti.

7 Le fattispecie di reato contro i minori nel codice penale -Infanticidio in condizioni di abbandono morale e materiale- art 578 codice penale. Omicidio del consenziente- art 579 codice penale. Istigazione od aiuto al suicidio. - delitti di percosse e lesioni volontarie e colpose- art , 583, 585, 590 codice penale.

8 Pratiche di mutilazazione degli organi genitali femminili, art 583 bis codice penale. Morte o lesioni personali come conseguenza di altro delitto- art 586 codice penale.

9 Omicidio e lesioni colpose artt 589 e 590 codice penale -Somministrazione di bevande alcoliche a minori ed infermi di mente e somministrazione di bevande alcoliche a persona in stato di manifesta ubriachezza e determinazione in altri dello stato di ubriachezza- artt. 689, 690 e 691 codice penale.

10 Abbandono di persone minori o incapaci- art 591 codice penale -Impiego di minori in accattonaggio- art 600 octies codice penale. Violenza privata, violenza o minaccia per commettere un reato, minaccia, molestie- art 610, 611, 612,660 codice penale.

11 BURGESS: L emarginazione è data, a volte, dalle suscitate reazioni di parenti e amici improntate ad una severa colpevolizzazione dei ragazzi vittime di abuso.

12 Il trattamento giuridico dispone, secondo l art. 97 c.p. (minore degli anni 14) non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i 14 anni. Art. 98 c. p. (minore degli anni 18) è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, aveva compiuto i 14 anni, ma non ancora i 18, se aveva capacità di intendere e di volere, ma la pena è diminuita.

13 LA MESSA ALLA PROVA l'ipotesi mediativa di incontro fra la vittima e l'autore di reato configura l'idea che il progetto d'intenti debba contenere tutti e tre i modelli di giustizia. Ogni risposta penale che contenga un'ipotesi educativa mediativa include i modelli e isola solo quello riparativo esprimendo una posizione ideologica che non tiene conto delle aspettative sociali e, quindi, dell'urgenza di quella soddisfazione che, sola, può garantire la tolleranza collettiva verso forme innovative, alternative, dell'amministrazione della giustizia penale.

14 IL MEDIATORE PENALE La competenza si esprime essenzialmente nella capacità di de-istituzionalizzazione della prova e del minore, offrendo e/o restituendo a quest'ultimo, forse per la prima volta, la possibilità di una rappresentanza negoziale diretta in un contesto di fondo che resta, comunque, giudiziario. La minore età non ha una rappresentanza diretta dei propri diritti e dei propri interessi e l'attenzione giuridica a favore di questi soggetti è necessariamente mediata e filtrata da altri soggetti sociali adulti, con tutti i vantaggi ma anche con tutti i rischi di sovrapposizione, confusione e di incertezza che ciò comporta.

15 BIBLIOGRAFIA Allen J. G. Traumatic relationships and serious mental disordes, Chichester, UK, Wiley, Andreoli V. Giovani, Rizzoli, Milano, Bandini T., Gatti U., Gualco B., Malfatti D., Marugo M. I., Verde A., Criminologia. Il contributo della ricerca alla conoscenza del crimine e della reazione sociale, Giuffrè Editore, Milano, Fornari U. Trattato di Psichiatria Forense, UTET, Torino, 2004 Kempe C. H., Kempe R. S. Le violenze sul bambino, Armando, Roma, Micoli A., Monti D. La tutela penale della vittima minore, Cedam, Padova, 2010.