Accoglienza, Vigilanza e Comunicazione PERSONALE ATA Profilo Collaboratore Scolastico

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1 PERSONALE ATA Profilo Collaboratore Scolastico RELATORE: Dott. Vincenzo Di Bernardo

2 CONSIDERAZIONI INIZIALI COM È STATO IL RIENTRO A SCUOLA DOPO LO SCORSO INCONTRO?

3 COSA FAREMO OGGI? TANTO LAVORO DI SQUADRA

4 QUESTI SIETE VOI QUANDO SORRIDETE!

5 ELABORATO FINALE Nell elaborato finale, il personale A.T.A. impegnato nella formazione avrà cura di analizzare un argomento o un problema pratico con l eventuale coinvolgimento dei docenti e del dirigente scolastico della scuola in cui si presta servizio.

6 SCHEMA SUGGERITO 1. TITOLO 2. BREVE ESPOSIZIONE DEL PROBLEMA 3. ANALISI DELLE CRITICITÀ 4. PROPOSTE MIGLIORATIVE 5. IL MIO CONTRIBUTO PERSONALE

7 PROBLEMA SCONVENIENZA Considerare tutto ciò che non va, che ostacola, che frena, o che impedisce OPPORTUNITÀ Considerare ciò che si può potenziare, acquisire, eliminare, o favorire

8 PROBLEMA SCONVENIENZA Ma perché capitano tutte a me? Non ce la faccio più, la situazione è insostenibile! È sempre peggio man mano che andiamo avanti. Nessuno ci dà retta e le cose non cambieranno mai!

9 PROBLEMA OPPORTUNITÀ Io cosa posso fare per cambiare la situazione? In che modo posso dare il mio contributo? Come posso coinvolgere gli altri nell attuazione del mio progetto? Dove posso trovare le risorse che mi servono?

10 PROBLEMA ATTEGGIAMENTO MENTALE POTENZIALE RISULTATO AZIONE

11 PROPOSTE ATTUABILI Minimo o nessun dispendio economico Nel pieno rispetto delle normative vigenti Coinvolgendo solo degli attori indispensabili Col massimo coinvolgimento dei collaboratori scolastici

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13 WARD Custodire/Proteggere HELP Aiutare/Assistere/Evitare ASCERTAIN Accertare/Scoprire W.A.T.C.H. (vigilare) CURB Tenere a freno/dominare TAKE CARE Comprendere/Sostenere

14 MAI PIÙ BULLISMO E CYBERBULLISMO

15 BULLISMO è la traduzione italiana dell'inglese bullying ed è un termine utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno ripetutamente fa o dice cose per avere potere su un'altra persona o dominarla

16 Secondo Dan Olweus, pioniere degli studi e degli interventi in questo campo "uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni"

17 Il BULLISMO è caratterizzato da alcuni fattori: Intenzione di fare del male e mancanza di compassione il "persecutore" trova piacere nell'insultare, nel picchiare o nel cercare di dominare la "vittima" e continua anche quando è evidente che la vittima sta molto male ed è angosciata Intensità e durata il bullismo continua per un lungo periodo di tempo ed la quantità di prepotenze fa diminuire la stima di sé da parte della vittima

18 Il BULLISMO è caratterizzato da alcuni fattori: Potere del "bullo" il bullo ha maggior potere della vittima a causa dell'età, della forza, della grandezza, del genere (ad es. maschio più forte della femmina), o per la sua popolarità nel gruppo di coetanei Vulnerabilità della vittima la vittima è più sensibile degli altri coetanei alle prese in giro, non sa o non può difendersi adeguatamente ed ha delle caratteristiche fisiche o psicologiche che la rendono più incline alla vittimizzazione

19 Il BULLISMO è caratterizzato da alcuni fattori: Mancanza di sostegno la vittima si sente isolata ed esposta, spesso ha molta paura di riferire gli episodi di bullismo perché teme rappresaglie e vendette Conseguenze il danno per l'autostima della vittima si mantiene nel tempo e induce la persona ad un considerevole disinvestimento dalla scuola oppure alcune vittime diventano a loro volta aggressori

20 In una situazione di normale conflitto tra coetanei, nessuno di questi elementi è presente. Le persone coinvolte in un normale conflitto tra pari: non insistono oltre un certo limite per imporre la propria volontà; spiegano il perché sono in disaccordo, manifestando le proprie ragioni; si scusano o cercano soluzioni di pareggio ; si accordano e negoziano per soddisfare i propri bisogni; sono in grado di cambiare argomento e allontanarsi.

21 BULLISMO DIRETTO (attacchi relativamente aperti nei confronti della vittima) FISICO colpire con pugni o calci, sottrarre o rovinare oggetti di proprietà, ecc. VERBALE deridere, insultare, prendere ripetutamente in giro, sottolineare aspetti razziali, ecc.

22 BULLISMO INDIRETTO (isolamento sociale e intenzionale esclusione dal gruppo) diffondere pettegolezzi fastidiosi o storie offensive, escludere dai gruppi di aggregazione, ecc.

23 CYBERBULLISMO o BULLISMO INFORMATICO (attraverso internet, telefoni cellulari, tablet, ecc.) diffondere sms, , messaggi in chat o sui social network, immagini, mms, video, e quant altro, con contenuti offensivi o non rispettosi della riservatezza delle persone, ecc.

24 Il BULLISMO non è un problema solo per la vittima, è un problema anche per tutte le persone che sanno che questi comportamenti avvengono nella scuola o che vi assistono, per il clima di tensione e di insicurezza che si instaura. Se i comportamenti prepotenti vengono lasciati continuare possono avere un effetto molto negativo sulla vittima.

25 Se ai bambini è permesso di compiere atti di bullismo è molto probabile che cresceranno abituandosi a compiere prepotenze e da grandi potrebbero anche picchiare il partner ed i propri figli. I bulli persistenti sono a rischio di problematiche antisociali e devianti, le vittime rischiano quadri patologici tra cui sintomatologie di tipo depressivo.

26 COSA FARE IN CASO DI BULLISMO O SOSPETTO BULLISMO?

27 SEGNALARE IMMEDIATAMENTE QUANTO SI È OSSERVATO O I PROPRI SOSPETTI AL REFERENTE PER IL BULLISMO O AL DIRIGENTE SCOLASTICO IL BULLISMO NON VA MAI SOTTOVALUTATO

28 Grazie mille per l attenzione!