Ersilia Menesini, Bullismo che fare? Prevenzione e strategie d intervento nella scuola Firenze
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1 Ersilia Menesini, Bullismo che fare? Prevenzione e strategie d intervento nella scuola Firenze
2 Nel delineare i percorsi di adattamento o di disadattamento, un fattore significativo è risultato essere la scuola; Il rapporto difficile fra scelta di una scuola dequalificata e scarso successo sul piano professionale; Rendimento scolastico negativo, abbandoni precoci, lavori dequalificati Disoccupazione. Quando un bambino sviluppa scarsa motivazione nella scuola e quando genitori e insegnanti hanno poche aspettative per le sue prestazioni Disadattamento Riduzione dell autostima. 24/08/2010 2
3 Dal punto di vista dell efficacia degli interventi antibullismo, esiti favorevoli sono stati riscontrati soprattutto per quei progetti che prevedevano un lavoro sul gruppo-classe o sull intera scuola come sistema. Modello della complessità sociale: ciascun livello di relazione (individuo, diade, gruppo, sistema culturale valoriale fisico) influenzi e sia influenzato dai livelli adiacenti. Incidenza dello stile di conduzione della classe da parte degli insegnanti ma anche delle regole e valori proposti dalla scuola come sistema educativo. 24/08/2010 3
4 Data la rilevanza che la scuola assume nei processi di adattamento/disadattamento dei ragazzi, la maggior parte dei programmi di prevenzione pone un enfasi particolare sulla qualità dell esperienza scolastica: Fattore di protezione nei confronti di possibili esiti negativi; Come risultato in sé. La probabilità di successo di un azione di prevenzione o di recupero sono correlate alla capacità del progetto di innescare meccanismi diretti o indiretti di cambiamento (18) Vai agli interventi antibullismo a scuola 24/08/2010 4
5 Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto ripetutamente nel corso del tempo alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni (25-26); Il bullismo si correla ad aggressività e comportamenti antisociali; Aggressività proattiva, senza provocazione, è rivolta al conseguimento di fini propri dell aggressore Bullismo; Aggressività reattiva: reazione a una provocazione o a una costrizione (29) 24/08/2010 5
6 Una distinzione non sempre valida: alcune forme di bullismo possono essere strumentali, cioè finalizzate al possesso di un oggetto o di uno spazio. Non esclusione di un contemporaneo obiettivo di dominanza interpersonale e di affermazione di status. Letteratura più recente atti aggressivi entro altri comportamenti antisociali (droghe, vandalismo). Aggressività e bullismo come casi particolari di comportamenti anti-sociali: si parla di disordini della condotta (approccio diagnostico sull individuo, che ha manifestato almeno 3 episodi di comportamenti disturbati in 6 mesi) 24/08/2010 6
7 Potenzialità di recare danno alla vittima; Intenzionali (pur in contesto di soggettività interpretativa); Elevata eccitazione dell aggressore; Azione avversa e punitiva nei confronti della vittima (32). Anche nei riguardi del cyberbullismo, rileviamo forti livelli di aggressività/eccitazione (rabbia, frustrazione non scaricata), desiderio di dominanza e dose di strumentalità (sottrarre lo spazio virtuale o cyberspace in cui la vittima si situa). 24/08/2010 7
8 La qualità delle relazioni fra coetanei a scuola predittivo di vasto arco di disturbi psichiatrici e di adattamento. I bambini poco accettati dai coetanei o con disturbi del comportamento presentano maggiori probabilità di sviluppare difficoltà future nella vita Gruppo a rischio. Abbandono scolastico, delinquenza giovanile, disturbi psicologici associati a precedenti disturbi relazionali in età scolare. Olweus: 60% studenti classificati come bulli fra IV elementare e III media, in prigione almeno una volta entro i 24 anni. Il 35% incarcerato almeno 3 volte! 24/08/2010 8
9 Due percorsi disadattivi: 1. Aggressività, scarso autocontrollo, disturbi della condotta in età scolare, comportamenti devianti e antisociali in età adolescenziale e adulta Bullo; 2. Ansia, insicurezza, isolamento sociale, bassa autostima in età scolare, depressione, insicurezza, scarsa personale/professionale nell adolescenza e adultità Vittima. Ruoli prevaricatore/vittima con script precisi. Il pericolo rinforzato: rifiuto degli aggressivi da parte dei compagni di classe e tendenza all associazione fra ragazzi parimenti violenti atti criminali e delinquenziali nell età successiva. 24/08/2010 9
10 Isolamento sociale in età scolare mancanza di opportunità di interazione coi coetanei Rifugio nel virtuale Cyberbullo/cybervittima. Incompetenza sociale Passività nelle relazioni sociali. Se è vero che non tutti i bambini timidi e isolati diventano vittime dei compagni, la loro fragilità e vulnerabilità li porta a essere soggetti a rischio. Comportamenti autodistruttivi Depressione e suicidio 24/08/
11 Bullismo nelle scuole elementari fenomeno diffuso e pervasivo: Alta percentuale di bambini coinvolti come attore o come vittima o con entrambi i ruoli. Nella scuola media, minor numero di alunni coinvolti, i quali faticano a uscire dal loro ruolo di bulli o di vittime. Nonostante la frequenza delle condotte aggressive sia più elevata nella prima e nella seconda infanzia, il periodo in cui l aggressività è più pericolosa è l adolescenza e la prima età adulta. Secondo Menesini, maggior coinvolgimento dei maschi nel ruolo di bullo. Maschi prepotenti verso maschi e femmine, mentre queste ultime tendono all aggressività verso le compagne 24/08/
12 Bulli attivi e passivo o gregari e vittime passive e vittime provocatrici Con il loro temperamento iperattivo e irritante provocano gli attacchi subiti. Fenomeno di gruppo Rinforzo reciproco tra i partecipanti Rapporti fra bulli, vittime e osservatori. Il sentimento di ammirazione e di identificazione verso il bullo: un processo di modeling negativo. Deresponsabilizzazione personale nel gruppo. Relazioni sociali di dominanza e di subordinazione Incidenza del ruolo attribuito al soggetto ( Penso che il suo ruolo sia x e quindi deve comportarsi come x ). 24/08/
13 I nodi fondamentali per un progetto anti-bullying: 1. La valutazione della situazione nella scuola; 2. Concepire interventi a livello di comunità: a) A livello di scuola: elaborazione di una programmazione scolastica contro le prepotenze; b) A livello di gruppo-classe: L approccio curricolare; Il potenziamento delle abilità sociali; c) L educazione dei pari: costruire modelli di supporto tra coetanei: a) L operatore amico b) La consulenza dei pari o sportello autogestito; c) Mediazione dei conflitti tra pari 24/08/
14 A favore dei bullo: gli approcci morale, legale e umanistico A favore delle vittime: 1. Counselling e supporto individuale; 2. Aiuto in classe; 3. Gruppi per aiutare le vittime. La cooperazione scuola famiglia. 24/08/
15 Approccio delle social skills olto diffuso negli USA Addestramento Peric0li connessi all addestramento: 1. Meccanicismo e difficoltà di estensione dell Appreso a situazioni reali; 2. Destinazione a gruppo ristretto di bambini 3. Carattere laboratoriale, non naturale; 4. Utilizzo esclusivo di esperti esterni alla scuola Assenza di benefici per la comunità 24/08/
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