PEER EDUCATION PEER EDUCATION PEER EDUCATION PEER EDUCATION PEER EDUCATION. Peer education, modelli di tutoring e supporto tra pari
|
|
- Livia Mura
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Peer education, modelli di tutoring e supporto tra pari Ersilia Menesini Dipartimento di Psicologia Università di Firenze Strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di: conoscenze emozioni esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status (Vertecchi, 2003; Menesini, 2003) Letteralmente significa: EDUCAZIONE FRA PARI (O DEI PARI) Si basa sull evidenza, supportata anche da dati scientifici, che quando hanno un problema le persone preferiscono parlarne con chi sentono più vicino, spesso un compagno o un amico. Su questo concetto si sono costituiti anche i gruppi di auto-aiuto di cui il 1 e più famoso esempio è quello degli Alcolisti Anonimi. Ha l obiettivo di rendere i ragazzi i soggetti attivi della propria formazione, coinvolgendoli in un modo di operare completamente diverso rispetto ai tradizionali metodi di formazione. Con la P E non sono più gli adulti a trasferire contenuti, valori, esperienze: sono invece i giovani stessi a confrontarsi fra loro, scambiandosi punti di vista, ricostruendo problemi ed immaginando autonomamente soluzioni, pur sapendo di poter contare sulla collaborazione di adulti esperti. L educazione tra pari è il processo grazie al quale dei giovani, istruiti e motivati, intraprendono lungo un periodo di tempo attività educative, informali o organizzate, con i loro pari per sviluppare il loro sapere, modi di fare, credenze e abilità e per renderli responsabili e proteggere la loro propria salute. I ragazzi che rivestono il ruolo di peer educator hanno delle abilità sociali molto spiccate. L addestramento specifico per l attività che andranno a svolgere si innesta di solito su capacità preesistenti che non tutti possiedono in egual misura e che non hanno necessariamente a che fare con variabili quali il Q.I. e il rendimento scolastico. 1
2 ABILITA SOCIALI O SOCIAL SKILLS QUELLE ABILITA NECESSARIE A METTERSI IN RELAZIONE CON GLI ALTRI E AD AFFRONTARE I PROBLEMI LE PRESSIONI E GLI STRESS DELLA VITA QUOTIDIANA In parte sono legate a fattori caratteriali ma possono in certa misura anche essere apprese attraverso specifici training di addestramento Il nucleo fondamentale delle social skills è costituito dalle seguenti abilità o competenze: Capacità di prendere decisioni (decision making) Capacità di risolvere i problemi (problem solving) Pensiero creativo Pensiero critico Comunicazione efficace Capacità di relazioni interpersonali Autoconsapevolezza Empatia Gestione delle emozioni Gestione dello stress LA DIMENSIONE ORIZZONTALE LA DIMENSIONE VERTICALE E quella dei peer educator che vengono formati per interagire coi loro pari E quella degli insegnanti e degli psicologi, che sono chiamati ad agire come coadiuvatori, supervisori e sostenitori del lavoro dei peer educator Peer educator ed insegnanti vengono opportunamente FORMATI, sia sulle tecniche di conduzione dei gruppi e sulla comunicazione efficace che sui contenuti specifici. I formatori saranno psicologi con esperienza delle dinamiche di gruppo ed altre figure professionali come medici, educatori ecc a seconda del tipo di progetto che si intende portare avanti. Cenni storici 1 Topping (1988) interventi di tutoraggio presenti fin dall epoca romana Inghilterra - Andrew Bell 1789 impiego sistematico del tutoring (ragazzi più grandi tutor, quelli più piccoli tutee) Lancaster 1801 London Borough Road School (accoglieva fino a 350 ragazzi tutte le classi avevano un monitore e assistenti monitori e si basava sull aiuto reciproco). 2
3 Cenni storici 2 Cenni storici Allen Children as teachers: theory and reaserch on tutoring In Italia tutoring e apprendimento cooperativo Esp. Storiche auto-aiuto nelle scuole di inizio 900 Scuola di Barbiana Don Milani, Attorno agli anni 70 si afferma in USA l uso della peer education per prevenire i comportamenti a rischio Prime utilizzazioni in ambito sanitario e della salute Anni 90 OMS Rassegna sistematica di tutte le iniziative di peer education per prevenzione HIV Interventi di educazione/supporto tra pari: tipologie TUTORING Interventi educativi di sostegno e di accompagnamento, realizzati in vari ambiti dell esperienza sociale (scuola, lavoro, apprendimento a distanza) Gruppi cooperativi, circle time, Operatore amico Mediazione risoluzione conflitti, sportello, tutoring, educazione tra pari, mentoring Peer education e peer tutoring Ruoli: Tutor all interno della scuola o della classe. Peer educator per un progetto di miglioramento che la classe stessa ha individuato Supporter (operatore amico; mediatore) Aspetti in comune: I supporters sono in genere volontari I membri Sia destinatari dell intervento Sia protagonisti I supporters in genere ricevono un training formativo. I supporters sono supervisionati da adulti (insegnanti) in modo regolare e sistematico. Studenti e studentesse protagonisti 3
4 Modelli teorici della peer education Bandura modeling e imitazione Role modeling Teoria dell agentività umana Teoria dell azione nel constesto Rinforzo positivo Autoefficacia dei peer educators Teoria dei ruoli di Sarbin PERCHE QUESTI MODELLI DI AIUTO TRA PARI HANNO UNA MARCIA IN PIU RISPETTO AI MODELLI FORNITI DA ESPERTI? Perché responsabilizzano i ragazzi che diventano protagonisti di un percorso di cambiamento Perché chiedono ai ragazzi di calarsi nel ruolo di coloro che aiutano Perché potenziano l autostima ed il senso di autoefficacia benefici per operatori e per i potenziali clienti. Influenzano il clima e le norme interne al gruppo dei pari. FASI DI REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI SUPPORTO TRA PARI: intervento preliminare nella classe (lancio del progetto) selezione degli operatori training degli operatori intervento nelle classi supervisione da parte di un insegnante e/o psicologo e coordinamento tra gli operatori MODELLI DI TRAINING PER GLI OPERATORI: Ascolto attivo comprendere le emozioni e segnali non verbali dell altro; favorire la comunicazione nel partner; assumere responsabilità sviluppare le capacità di mediazione e di soluzione dei problemi Politica di supporto a livello di scuola Sviluppo nazionale/ di comunità di un progetto peer education: Individuazione dell area (violenza, bullismo salute) Individuazione di figure docenti di coordinamento - referenti nelle scuole Formazione dei referenti Sperimentazione / implementazione per 6 mesi/ 1 anno Valutazione in itinere Preparazione linee guida booklet per la diffusione Sperimentazione larga scala Sviluppo di un progetto peer education nella scuola : Individuazione di un area da migliorare Definizione del problema Valutazione delle risorse e degli ostacoli Produzione spontanea e valutazione delle possibili soluzioni Scelta di una soluzione e Definizione di un piano che conduca alla soluzione Attuazione del piano (percorso per obiettivi) Verifica in itinere Correzione del percorso 4
5 Alcune sperimentazioni in Italia In Toscana: S.M.S. Nottolini di Lucca (follow up dopo 2 anni di esperienza) In Veneto: 6 scuole dell obbligo (follow up dopo 2 anni di esperienza) Progetto MIUR Autonomia, Life skills e Peer Education - 20 province a livello nazionale seguite per due anni (Boda, 2001; Caprara e coll. 2001) Riduzione significativa dei comportamenti di bullismo e probullismo nelle classi di progetto Riduzione dei comportamenti di indifferenza degli spettatori Stabilità di un atteggiamento più comprensivo verso la vittima Cambiamenti nella scala di esterno nella scuola di Lucca 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 tempo 1 tempo 2 speriment. controllo Valutazione dell esperienza nei due anni in Veneto: riduzione dei fenomeni di bullismo miglioramento della rete amicale vissuti meno negativi da parte delle vittime Subire prepotenze negli ultimi due/tre mesi Tempo1 Tempo2 Tempo3 Mai 1 o più vv. RISULTATI PROGETTO NAZIONALE AUTONOMIA, E LIFE SKILLS: Maggior senso di autoefficacia dei ragazzi Maggiore responsabilizzazione Effetti più significativi a carico dei professori e genitori rispetto agli studenti Importanza dell impegno istituzionale, del coinvolgimento del preside e professori Riferimenti bibliografici L insegnante di qualità, P. Meazzini, ed. Giunti, 2000 Educare le life skills, P. Marmocchi, C. Dall Aglio, M. Tannini, ed. Erikson, 2004 Bullismo, le azioni efficaci della scuola, E. Menesini, ed. Giunti, 2004 Peer Education: adolescenti protagonisti nelle prevenzione, M. Croce, Gnemmi A. (a cura di), ed. Franco Angeli, 2006 L educazione fra pari. Linee guida e percorsi operativi, G. Boda, ed. Franco Angeli,
PEER EDUCATION. L esperienza del Liceo Carducci A.S
PEER EDUCATION L esperienza del Liceo Carducci A.S. 2015-2017 CHE COS È LA PEER EDUCATION? La peer education è una strategia educativa che mira a favorire la comunicazione tra adolescenti. Questa pratica
DettagliScritto da Andreas Sabato 07 Aprile :11 - Ultimo aggiornamento Sabato 07 Aprile :39
La prof.ssa Sandra Guiggiani illustra il progetto "Educazione tra pari", del quale è coordinatrice, precisando che esso si inquadra nelle attività di orientamento e di accoglienza, anche per gli alunni
DettagliLa Peer Education attraverso la metodologia di Luoghi di Prevenzione
La Peer Education attraverso la metodologia di Luoghi di Prevenzione PROGETTO ADOLESCENZA 3 giornata : Strumenti di lavoro in équipe multiprofessionale Marco Tamelli Luoghi di Prevenzione marco.tamelli@luoghidiprevenzione.it
DettagliAlcune evidenze sul bullismo
Alcune evidenze sul bullismo Spettatori e difensori Entrambi: Bassi livelli di aggressività Buona teoria della mente Buone capacità di regolazione emotiva Adeguata capacità di elaborazione dell informazione
DettagliObiettivo percorso curriculare
Obiettivo percorso curriculare Consegnare alla società un cittadino più consapevole al mondo dell impresa un lavoratore più orientato a comportamenti sicuri. Perchè la scuola? Whole of school approach
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliIL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado
IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nelle scuola secondaria
DettagliLife Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012
Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza
DettagliUnplugged: una buona pratica europea
Unplugged: una buona pratica europea Serena Vadrucci Silena Salmaso Gruppo formazione Unplugged Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze Regione Piemonte Coordinamento scientifico Federica Vigna Taglianti
DettagliDott. Stefano Berti Sociologo Psicologo Counsellor Resp. Promozione della Salute Area Vasta 2 Ancona - ASUR Marche
Programma educativo di sviluppo delle abilità per la vita (life skills) per la coesione di classe e la prevenzione dei comportamenti a rischio nei preadolescenti di 1^ media. Dott. Stefano Berti Sociologo
DettagliCos. è la. education? peer education ed educazione alla salute: un incontro possibile. Dott.ssa Simona Diana.
Peer education Cos è la ed educazione alla salute peerausl Modena education? peer education ed educazione alla salute: un incontro possibile. Dott.ssa Simona Diana Diana PsicologaSimona Psicoterapeuta
DettagliLIFESKILLS TRAINING LOMBARDIA
LIFESKILLS TRAINING LOMBARDIA Obiettivi del progetto Obiettivo 1: Accrescere le life skills degli studenti della Scuola secondaria di I grado. Obiettivo 2: Ritardare l'età del primo consumo degli studenti
DettagliPeer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili
Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania
DettagliUno studente annoiato o preoccupato riesce a concentrarsi durante la lezione? Un concetto che susciti interesse può essere ricordato più facilmente?
1. PREMESSA Uno studente annoiato o preoccupato riesce a concentrarsi durante la lezione? Un concetto che susciti interesse può essere ricordato più facilmente? Tutte le emozioni sono importanti, anche
DettagliD.D. «C. MANERI INGRASSIA»
D.D. «C. MANERI INGRASSIA» Viale dei Picciotti-8 90123 PALERMO. 091/475229/ 091/6211788!: PAEE12200N@istruzione.it C.F.: 97164580827 - Cod. ministeriale PAEE12200N www.ddmaneri-ingrassia.gov.it - paee12200n@pec.istruzione.it
DettagliIl sostegno scolastico a cura dei docenti della scuola ospedaliera
Un ponte tra ospedale e territorio Il sostegno scolastico a cura dei docenti della scuola ospedaliera Prof. Giorgio Bodrito Prof.ssa Sabrina Civiero Sezione Ospedaliera Scuola Secondaria 2 grado ITC Vera
DettagliTeorie e metodi della Promozione della Salute Corso base
Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base ASL TO 4 Buone pratiche in Promozione della Salute Primum non nocere Promozione della salute e prevenzione basate su prove di efficacia e criteri
DettagliLIFE SKILL TRAINING LOMBARDIA
LIFE SKILL TRAINING LOMBARDIA LIFE SKILLS TRAINING LOMBARDIA COSA SONO LE LIFE SKILLS? I FATTORI PROTETTIVI INDIVIDUALI: LE LIFE SKILLS o COMPETENZE DI VITA LIFE SKILLS: insieme delle abilità utili per
DettagliTeorie e metodi della Promozione della Salute Corso base
Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base ASL TO 4 BUONE PRATICHE in Promozione dalla Salute Sono i progetti o gli interventi che "in armonia con i principi/valori/credenze e le prove di
DettagliBullismo e cyberbullismo: conoscerli e prevenirli a scuola
Bullismo e cyberbullismo: conoscerli e prevenirli a scuola Gianluca Gini Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione Università degli Studi di Padova Sommario della presentazione
DettagliTeorie e metodi della Promozione della Salute Corso base
Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base ASL TO 4 Buone pratiche in Promozione della Salute Primum non nocere Promozione della salute e prevenzione basate su prove di efficacia e criteri
DettagliPresentazione del LifeSkills Training
Presentazione del LifeSkills Training LifeSkills Training (LST) Il LifeSkills Training (LST) è un programma di prevenzione di abuso di sostanze validato scientificamente e dimostratosi capace di ridurre
DettagliLifeSkills Training e Unplugged. Figino Serenza Villa Argenta
LifeSkills Training e Unplugged Figino Serenza Villa Argenta 19.09.2018 I programmi regionali Regione Lombardia, all interno dell Accordo di collaborazione per la sperimentazione del Modello Lombardo delle
DettagliINTERVENTI NELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO PER COMBATTERE IL CYBERBULLISMO. Debora Del Bianco. Bologna, 8 febbraio 2012
INTERVENTI NELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO PER COMBATTERE IL CYBERBULLISMO Debora Del Bianco Bologna, 8 febbraio 2012 ALCUNI PRESUPPOSTI TEORICI Il cyberbullying è un fenomeno relazionale di gruppo
DettagliCITTA DI BRA PROVINCIA DI CUNEO ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI PROGETTO PEER EDUCATION. Protagonismo dei ragazzi. Partecipazione attiva
CITTA DI BRA PROVINCIA DI CUNEO ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI PROGETTO PEER EDUCATION Protagonismo dei ragazzi Partecipazione attiva Promozione della salute 1 PREMESSA Il presente progetto prevede
DettagliPRP PROGETTO PIŬ FRUTTA E VERDURA IN MOVIMENTO
PRP 2015-2018 PROGETTO 3.3.1 PIŬ FRUTTA E VERDURA IN MOVIMENTO Life skill Anno scolastico 2017-2018 OBIETTIVO DELL EDUCATORE ALLA SALUTE L informazione da sola non genera cambiamento Perché la frutta (e
DettagliSkills for life. Abilità e competenze per la vita. di Pasquale Malva
Skills for life Abilità e competenze per la vita di Pasquale Malva Skills for life ABILITÀ e COMPETENZE necessarie per mettersi in relazione con gli altri affrontare i problemi e gli stress della vita
DettagliDOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani
DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore
DettagliLavorare con gli adolescenti: metodi Cinzia Albanesi, Università di Bologna
Lavorare con gli adolescenti: metodi Cinzia Albanesi, Università di Bologna SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE Cesena 7 Novembre 2016 Un cambiamento di paradigma PREVENZIONE PAROLE CHIAVE Fattori di rischio
DettagliEducazione alle abilità di vita: life skills education
LIFE SKILLS Anna De Santi (a), Angela Guarino (b) (a) Area Formazione e Comunicazione, LazioSanità Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio (b) Facoltà di Psicologia, Università degli Studi La Sapienza
DettagliProgetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità
ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità a.s.2017/2018 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile
DettagliSCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI (da inserire nel POF ) A. S. 2015/2016 CON PINOCCHIO SUL SENTIERO DEI DIRITTI
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO GOFFREDO MAMELI Viale della Vittoria, 2 00036 Palestrina Tel. 069538171 Fax 069534166
DettagliAzioni per attivare un efficace Politica Scolastica antibullismo
Azioni per attivare un efficace Politica Scolastica antibullismo Gianluca Gini Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione Università degli Studi di Padova Cosa fare? Principi guida
DettagliAzioni per attivare un efficace Politica Scolastica antibullismo
Azioni per attivare un efficace Politica Scolastica antibullismo Gianluca Gini Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione Università degli Studi di Padova Cosa fare? Principi guida
DettagliIstituto Superiore di Sanità
Rapporti con gli insegnanti Fabrizio Guaita Azienda ULSS 13 Mirano (VE) U.O.C. Sperimentazione, Formazione, Educazione Promozione della Salute ALCUNI DATI SUL TERRITORIO 17 Comuni in 498 kmq 271.000 abitanti
DettagliSERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE (DISAGIO /FRAGILITA )
una piccola esperienza SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE (DISAGIO /FRAGILITA ) L IDEA DI FONDO E STATA QUELLA DI LAVORARE IN CONTINUITA CON IL LAVORO NATO NELLE ESTATI DEGLI ULTIMI ANNI (ATTUAZIONE DI PROPOSTE
DettagliBe a buddy not a bully!
Be a buddy not a bully! IL NOSTRO TEAM Il nostro team è formato da un educatrice impegnata in progetti scolastici ed extra-scolastici con bambini e giovani adolescenti cresciuti in contesti socioeconomici
DettagliPIANO DI ATTUAZIONE PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ROVATO
PIANO DI ATTUAZIONE PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 2016-2019 Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani - ROVATO Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) (D.M. n.851 del 27/10/2015) si pone nell ottica
DettagliPEER: RISORSA DI PREVENZIONE E MEDIAZIONE. Fabrizio Guaita, Seps (Servizio di Promozione della Salute) ULSS 13 DOLO
PEER: RISORSA DI PREVENZIONE E MEDIAZIONE Fabrizio Guaita, Seps (Servizio di Promozione della Salute) ULSS 13 DOLO Peer: risorsa di prevenzione e mediazione Fabrizio Guaita Padova 30 marzo 2007 Crisi del
DettagliPIANO D AZIONE STRAORDINARIO CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE E DI GENERE OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI
OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI FINALITÀ GENERALE: Prevenire il fenomeno della violenza di genere e del bullismo mediante una pluralità di interventi informativi, formativi e psicoeducativi rivolti alle
DettagliPotenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso
Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di
DettagliGIOVANI PROTAGONISTI - PAESAGGI FUTURI
GIOVANI PROTAGONISTI - PAESAGGI FUTURI GRUPPO DEI PARI E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO IN ITALIA Melonisky da Villacidro Città immaginaria 2007 Lasciamo che i villaggi del futuro vivano nella
DettagliHO NOSTALGIA DEL MONTE BARRO..
https://www.youtube.com/user/spaziogiovani1 http://www.spaziogiovani.it/wp/ https://www.facebook.com/spaziogiovanionlus HO NOSTALGIA DEL MONTE BARRO.. VINCENTI O PERDENTI LA PREVENZIONE AL GIOCO D AZZARDO
DettagliCHI SIAMO. Per la SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO. a.s
CHI SIAMO Il Consultorio UCIPEM Cremona-Fondazione ONLUS è stato fondato nel 1975 da un gruppo di Soci attenti alle problematiche della persona e della famiglia. (Carta dei servizi del Consultorio, 2018)
DettagliA SCUOLA CON LE LIFE SKILLS PERCORSO DI EDUCAZIONE ALLE LIFE SKILLS NELLA SCUOLA PRIMARIA
A SCUOLA CON LE LIFE SKILLS PERCORSO DI EDUCAZIONE ALLE LIFE SKILLS NELLA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Il seguente progetto viene proposto alle Scuole primarie degli Istituti Comprensivi che sviluppano nella
DettagliPresentazione del LifeSkills Training
Presentazione del LifeSkills Training LifeSkills Training (LST) Il LifeSkills Training (LST) è un programma di prevenzione di abuso di sostanze validato scientificamente e dimostratosi capace di ridurre
DettagliProgetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO
ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile
DettagliI nuovi media per gli istituti scolastici. primo grado. Francesco Marini Azienda ULSS 9 -Treviso UOC Programmazione, Ricerca e Comunicazione
I nuovi media per gli istituti scolastici secondari di primo grado "La scuola e la didattica nell era digitale«, 27 maggio 2014 Francesco Marini Azienda ULSS 9 -Treviso UOC Programmazione, Ricerca e Comunicazione
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia Via Napoli, 2 Francavilla di Sicilia(Me) Telefono 0942 981230 c.f.96005620834 c.u.ufal7m
DettagliPROGETTO PROGETTO PEER EDUCATION - Educazione fra pari sulle problematiche giovanili ed adolescenziali
PROGETTO PROGETTO PEER EDUCATION - Educazione fra pari sulle problematiche giovanili ed adolescenziali Regione Umbria Progetto avviato nell'anno 2003 - Ultimo anno di attività : 2004 Abstract Le politiche
DettagliL educazione intergenerazionale
L educazione intergenerazionale Elena Luppi Dipartimento di Scienze dell Educazione Università di Bologna GE.A. Generazioni per l ambiente Nogara 12/12/2015 Quali anziani e quali giovani? Tappe della vecchiaia
DettagliPresentazione del LifeSkills Training
Presentazione del LifeSkills Training LifeSkills Training (LST) Il LifeSkills Training (LST) è un programma di prevenzione di abuso di sostanze validato scientificamente e dimostratosi capace di ridurre
DettagliProgramma regionale per la prevenzione dipendenze: Life Skill Training Program Lombardia
Programma regionale per la prevenzione dipendenze: Life Skill Training Program Lombardia Scuole che promuovono salute L Ufficio Scolastico Regionale ha avviato la Rete Lombarda delle Scuole che promuovono
DettagliIstituto Comprensivo Rignano Incisa Valdarno CURRICOLO VERTICALE DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Istituto Comprensivo Rignano Incisa Valdarno CURRICOLO VERTICALE DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE Sezione 3 anni scuola infanzia Nucleo tematico IL SÈ E L' ALTRO L'ambiente sociale e il vivere insieme Sviluppare
DettagliProgetto Per conoscersi Scuola Panzini a.s
Progetto Per conoscersi Scuola Panzini a.s. 2015-2016 ll progetto Per Conoscersi viene realizzato nelle classi prime della scuola media Panzini nell ambito dell Educazione alla Salute, per promuovere il
DettagliAffettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado
12 settembre 2016 Corso di formazione Network "Scuole che promuovono salute": scambio di saperi/esperienze per crescere in salute dall infanzia alle scuole secondarie superiori Affettività e sessualità
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE P. S. DI GUARDO - QUASIMODO - CATANIA
!! ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE P. S. DI GUARDO - QUASIMODO - CATANIA Sede centrale: Via Vitale 22 - Tel. 095-7440026 fax 0957441720 Sede Scuola Secondaria: Via A. D Agata 16 tel. 095-421938 fax 095-7441473
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17 LA DIRIGENTE SCOLASTICA PROF.SSA ROSA PETRELLA PREMESSA dal BULLISMO al CYBERBULLISMO" DESTINATARI
Dettagli«Progettare l Inclusione degli alunni con disabilità. Ambiti di intervento e strategie per l inclusione»
«Progettare l Inclusione degli alunni con disabilità. Ambiti di intervento e strategie per l inclusione» Tipologie di disturbi certificati nell anno scolastico 2016-2017 A B C L inclusione: idee di riferimento
DettagliINSIEME CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO
INSIEME CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO linee DI ORIENTAMENTO PER AZIONI DI PREVENZIONE E DI CONTRASTO AL BULLISMO E AL CYBERBULLISMO REFERENTE BULLISMO E CYBERBULLISMO: PROFF.SSA CELIO PAOLA 1.
DettagliScuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI
CORSO DI FORMAZIONE- AREA 6 COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO. Scuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI LINEE GUIDA SULL
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO
UNITÀ DI APPRENDIMENTO Denominazione Compito-prodotto STARE BENE A SCUOLA ELABORAZIONE DI UN GALATEO SCOLASTICO Competenze mirate Comuni/cittadinanza Competenze chiave europee: - COMUNICAZIONE NELLA LINGUA
DettagliIl Progetto interventi mirati al benessere
TEEN EXPLORER Il Progetto Gli interventi mirati al benessere e al pieno sviluppo di bambini, adolescenti e giovani, rappresentano un obiettivo cardine per lo sviluppo sociale e culturale dell intera società.
DettagliSCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI (da inserire nel POF ) A. S. 2015/2016 PRENDIAMOCI PER MANO
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO GOFFREDO MAMELI Viale della Vittoria, 2 00036 Palestrina Tel. 069538171 Fax 069534166
DettagliPeer education. Istruzioni minime per formare un team di formatori
Peer education Istruzioni minime per formare un team di formatori Peer education: cos è? La peer education è un processo attraverso il quale ragazzi, ben preparati e motivati, si incaricano di preparare
DettagliABITARE LE EMOZIONI Principesse e Cavalieri Crescono
PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA ABITARE LE EMOZIONI Principesse e Cavalieri Crescono PROGETTO SCOLASTICO 2013 2014 Scuola Primaria Comune di Desio Consultorio Ce.A.F. Desio Dott.ssa MAGNI LORENZA
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI BOZZOLO SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOZZOLO V ia Arini, 4/6 46012 Bozzolo (Mn) -------------------------------------- 037691154 fax 037691215 e-mail: segreteria@icbozzolo.gov.it mnic82300l@istruzione.it Posta elettronica
DettagliQuali competenze per i nostri figli? Una riflessione fra storie personali e progetti di vita
Quali competenze per i nostri figli? Una riflessione fra storie personali e progetti di vita Cos è la competenza La competenza è la capacità di far fronte a un compito riuscendo a mettere in moto e orchestrare
DettagliL EDUCAZIONE TRA PARI
Seminario L educazione tra pari Quali strategia negli interventi di promozione della salute rivolti ai giovani ASL Città di Milano Milano, 26 aprile 2005 Progetto Stop al bullismo L EDUCAZIONE TRA PARI
DettagliRilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento nelle scuole
Rilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento nelle scuole Modena 17 dicembre 2018 Prof.ssa Cristina Monzani Ufficio Scolastico Provinciale Modena Linee guida per la rilevazione precoce dei
DettagliR75-23 Programma Generale COUNSELLOR PSICOSINTETICO PROFESSIONISTA. (Il corso viene attivato solo se si raggiunge il numero minimo di 10 iscritti.
Totale: 500 ore Costi: 2.250 euro, IVA inclusa (Sono escluse le sedute individuali) 1 (Il corso viene attivato solo se si raggiunge il numero minimo di 10 iscritti.) 1. Tirocinio e pratica professionale:
DettagliLa psicologia di comunità nei contesti educativi
La psicologia di comunità nei contesti educativi Il settore scolastico è uno dei settori privilegiati della Psicologia di comunità Scuola come contesto in orientamento preventivo incontra età evolutiva
DettagliProgetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia
Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI Un offerta formativa gratuita rivolta a docenti di ogni ordine e grado di Milano e provincia Comunità Nuova Onlus Tel. 02.48303318 Fax 02.48302707 Sede legale e amministrativa:
DettagliPROGETTO LIFE SKILLS E COMPETENZE CHIAVE
PROGETTO LIFE SKILLS E COMPETENZE CHIAVE ULSS 9 Dipartimento di Prevenzione USP TREVISO Interventi Educativi DD Roncade IC Silea DD Villorba SM Villorba FINALITA DEL PROGETTO Incrementare la salute dei
DettagliCRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI
CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI Area A Qualità dell insegnamento e del contributo al miglioramento dell istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti A-1 Qualità
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che
DettagliA.S SCUOLA DI FORMAZIONE INSEGNANTI E TECNICI CORSI DI FORMAZIONE
A.S. 2017-2018 SCUOLA DI FORMAZIONE INSEGNANTI E TECNICI CORSI DI FORMAZIONE MAURIZIO GERMANO DIRETTORE DIDATTICO SALVATORE SASSO DIRETTORE SCIENTIFICO Imparare ed insegnare. Bisogni innati dell essere
DettagliBuone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera
Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera Paola Marmocchi Il miglioramento dei contesti organizzativi nella prevenzione IVG nelle donne straniere
DettagliLa Scuola triennale di Counseling integrato
La Scuola triennale di Counseling integrato La Scuola triennale di Counseling Integrato prevede lo studio di modelli teorici, metodologie e tecniche usate nella Psicologia Umanistica (Gestalt-Rogers),
DettagliProgetti per le Scuole Dott.ssa Irene Garbari
Capacità di Vita L Organizzazione Mondiale della Sanità individua dieci life skills come abilità vitali per il benessere di ogni individuo e sostiene fermamente quanto sia fondamentale conoscerle, svilupparle
DettagliUniversità per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del
Università per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del Servizio Sociale Docente: Prof. Dr. A. ANTONUCCIO Modello
DettagliINFRANGI LE BARRIERE COL VENTO IN POPPA
INFRANGI LE BARRIERE COL VENTO IN POPPA IL NOSTRO TEAM: Siamo due psicologhe impegnate nell ambito della psicologia forense, della psicologia della salute edelbenessere,conunafortepassioneperlavela...
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
PROGETTO ORIENTAMENTO CONTINUITA TRA GLI ORDINI DI SCUOLA Priorità d istituto (vedi tabellone PIT) 3.c Azioni e progetti per accompagnamento continuità tra gli ordini di scuola Destinatari Situazione esistente
DettagliFEBBRAIO Soft & Life Skills. per sviluppo personale professionale. Formazione teorico-esperienziale di 60 ore
FEBBRAIO 2017 Soft & Life Skills per sviluppo personale professionale Formazione teorico-esperienziale di 60 ore 2 Di fronte a una società in continua trasformazione, con dei ritmi di cambiamento molto
DettagliSana e robusta costituzione
Sana e robusta costituzione Le sfide di Cittadinanza e Costituzione per costruire le competenze sociali e civiche dai 3 ai 14 anni. Riflessioni, strumenti e metodi II^ parte Scuola dell infanzia e Primaria
DettagliDELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO
FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Prodotti IO NEL GRUPPO Discipline coinvolte(
DettagliSCUOLA STATALE SECONDARIA DI 1 GRADO GOBETTI-DE FILIPPO - QUARTO (Na)
SCUOLA STATALE SECONDARIA DI 1 GRADO GOBETTI-DE FILIPPO - QUARTO (Na) Progetto triennale di intervento dell animatore digitale Prof. Rossana Marino da inserire nel per il PTOF Premessa L Animatore Digitale
DettagliUNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento
UNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento NELLA PREVENZIONE DEL CYBERBULLISMO a cura di Lucia Bocchetti 1 SCUOLA: CONTESTO IDEALE PER PREVENIRE IL FENOMENO Contesto che include
DettagliEDUCARE ALLA BELLEZZA PER PREVENIRE LA VIOLENZA.
PROGETTO DI CONTRASTO AL BULLISMO E CYBER BULLISMO. A.S. 2018-2019 ISTITUTO COMPRENSIVO ANZIO I VIA AMBROSINI, 6 ANZIO (RM) EDUCARE ALLA BELLEZZA PER PREVENIRE LA VIOLENZA. PAGINA 1 Ciò che è veramente
DettagliModulo 1 LA FUNZIONE DOCENTE
Modulo 1 LA FUNZIONE DOCENTE La funzione docente La funzione docente come si legge nell art. 26 dell ultimo contratto, realizza il processo d insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano,
DettagliMetodologie e strategie educative
Metodologie e strategie educative TIPOLOGIE CARATTERIALI All interno delle classi bisogna diversificare le strategie educative in rapporto agli aspetti comportamentali degli alunni. Di seguito ne vediamo
DettagliIL CORPO IN MOVIMENTO
BENESSERE E STILI DI VITA Centro Congressi Hotel Giò - Perugia 11/01/2017 - IL CORPO IN MOVIMENTO COME BASE PER LO SVILUPPO ARMONICO DEL BAMBINO Il P.N.P.E.F.S. ( Piano Nazionale delle Politiche per l
DettagliL ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
DettagliPIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Istituto Comprensivo di Premariacco Il nostro istituto al fine di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia
DettagliAMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ
AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: DESIDERO, SOGNO SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ Docenti e genitori dell'ultima classe della scuola d infanzia
DettagliIl modello dell influenza sociale
Il modello dell influenza sociale Nel 1993 l OMS ha individuato nelle life skills lo strumento privilegiato per la promozione della salute in ambito scolastico. Nel glossario della promozione della salute
DettagliCOSA SONO LE COMPETENZE TRASVERSALI
COSA SONO LE COMPETENZE TRASVERSALI 1 La Competenza Definizione di competenza La competenza è la qualità professionale di un individuo in termini di conoscenze, capacità e abilità, doti professionali e
DettagliPROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE. Premessa
PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE Premessa La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale
Dettagliriducendo Le vittime hanno parlato con qualcuno delle prepotenze subite? Hanno parlato con qualche insegnante
QUESTIONARIO INIZIALE INSEGNANTI Scuola secondaria di primo grado (tot. 26) 2. Si sono verificati episodi di bullismo tra gli alunni della sua classe negli ultimi 5 mesi? 1 N SO 8 14 4 Se si, in quali
DettagliPATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA
PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA 1. Il Patto di Team è il documento finale attraverso cui il gruppo docente enuncia la propria condivisione rispetto ad alcuni aspetti fondamentali delle tre dimensioni
Dettagli