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2 Redazione ed elaborazioni statistiche a cura di RICCARDO GIULIETTI Centro Studi e Statistica Unioncamere Marche La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle tavole contenute nel presente report è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: "Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2014"

3 INDICE Premessa Pag. 4 Presentazione Pag. 5 In sintesi Pag. 6 Parte I Le imprese e la domanda di lavoro aggregata nel 2014 Pag. 7 Parte II Le assunzioni: consistenza, andamento e principali caratteristiche Pag. 9 Parte III Le caratteristiche personali e professionali richieste per l assunzione Pag. 11 La domanda di lavoro a livello provinciale Pag. 17

4 PREMESSA L Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e con l Unione Europea, realizza, a partire dal 1997, il Sistema informativo per l occupazione e la formazione Excelsior, che ricostruisce annualmente e trimestralmente il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese, fornendo indicazioni di estrema utilità soprattutto per supportare le scelte di programmazione della formazione, dell orientamento e delle politiche del lavoro. L indagine è svolta in ogni provincia italiana dalla rete delle Camere di Commercio con quasi interviste dirette o telefoniche all anno (circa per l indagine annuale e per le 4 indagini trimestrali), coinvolgendo le imprese di tutti i settori economici e di tutte le dimensioni. L elevato numero di interviste e la metodologia complessiva adottata nella costruzione del campione consentono di ottenere dati statisticamente significativi per tutte le 105 province italiane (comprendendo le nuove province di Monza e Brianza e Fermo ed escludendo le nuove province della Sardegna e della Puglia). Per tale motivo Excelsior è considerata una delle più ampie indagini previste dal Programma Statistico Nazionale e rappresenta lo strumento informativo più completo disponibile in Italia per la conoscenza dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese. Per ogni impresa vengono rilevati i programmi di assunzioni di personale per i dodici mesi successivi e le relative uscite in occasione dell indagine annuale e per il trimestre successivo on occasione delle indagini trimestrali. Per le assunzioni sono raccolte informazioni analitiche sulle caratteristiche del personale che l impresa intende acquisire. Pertanto le informazioni raccolte con Excelsior riguardano, in sintesi: le caratteristiche delle imprese che assumono; motivi di non assunzione per le imprese che non assumono; i movimenti occupazionali previsti per livello di inquadramento; le assunzioni previste dalle imprese per tipologia contrattuale (lavoro dipendente a tempo indeterminato, lavoro dipendente a termine, collaborazioni a progetto, lavoro stagionale, apprendistato, contratti d inserimento ecc.); le figure professionali, i titoli di studio, i livelli formativi ed i relativi indirizzi richiesti; le principali caratteristiche delle assunzioni programmate (difficoltà di reperimento, necessità di ulteriore formazione, esperienza pregressa, conoscenze informatiche e linguistiche); le previsioni di assunzione di lavoratori immigrati e le relative figure professionali; le dimensioni e le caratteristiche degli investimenti annuali delle imprese italiane in formazione continua e le tipologie di risorse umane coinvolte ; le imprese che ospitano tirocinanti e il numero di tirocini ogni anno complessivamente attivati. Le informazioni disponibili sono un fondamentale supporto conoscitivo per: la misurazione della domanda effettiva di professioni nei diversi bacini di lavoro territoriali, in modo da fornire un supporto informativo a quanti - enti pubblici o privati - si trovano impegnati nell orientare l offerta di lavoro verso le esigenze espresse dalla domanda o nel favorire l incontro diretto e puntuale tra domanda ed offerta di lavoro; l'indirizzo delle scelte dei decisori istituzionali in materia di politiche e programmazione della formazione scolastica e professionale, nonché degli operatori della formazione a tutti i livelli, offrendo informazioni dettagliate sui bisogni di professionalità espressi dalle imprese per il breve e il medio termine; l orientamento dei giovani che, a conclusione del proprio percorso di formazione, necessitano di informazioni di spendibilità immediata sulle tendenze evolutive del mercato del lavoro in generale e sulle professioni più richieste in particolare. 4

5 PRESENTAZIONE Ancora una volta, per il sesto anno consecutivo da quando Unioncamere e il Ministero del Lavoro hanno attivato il progetto Excelsior, un sistema informativo per l occupazione e la formazione, il bilancio occupazionale delle imprese marchigiane si chiude con un saldo negativo. Nel 2014 le rilevazioni sulle imprese marchigiane certificano un numero di movimenti in entrata pari a unità mentre le uscite saranno 26,600, con una perdita di posti di lavoro. Ancora più pesante il bilancio se si considera solo il personale dipendente: saranno le uscite contro entrate, con una perdita di occupati. Gran parte della perdita dei posti di lavoro si avrà nelle imprese con meno di 50 dipendenti, che prevedono un saldo negativo di unità, mentre le nuove assunzioni si concentreranno soprattutto nel settore dei servizi con lavoratori in ingresso, rispetto ai assunzioni previste nell industria. A livello territoriale è Ancona a pagare il conto più salato con la perdita di posti di lavoro mentre ne perde Pesaro. A Macerata il saldo è negativo per occupati. In calo di 810 occupati Ascoli e di 660 Fermo. I dati contenuti nella pubblicazione, elaborati per le Marche dal Centro Studi dell Unioncamere regionale, forniscono ogni anno un quadro puntuale di quella che è la domanda di mano d opera da parte delle aziende, in quali settori, per quali professionalità. Inoltre, vengono indicati il numero delle aziende disposte ad assumere nei diversi ambiti provinciali, quali sono le loro necessità di formazione per i nuovi assunti e moltissime altre notizie, utilissime per orientare le politiche sul lavoro, la formazione e l istruzione. Rispetto ad un quadro decisamente problematico, è particolarmente preoccupante la situazione dell occupazione giovanile. Solo il 27 per cento delle assunzioni nel 2014 riguarderà i giovani disoccupati sotto i 29 anni mentre la percentuale è destinata a scendere al 5,3 per cento per i giovani di età inferiore ai 24 anni. Sono previste in aumento invece, le assunzioni riservate alle donne, che nelle Marche saranno il 20,2 per cento rispetto ad una media nazionale del 16,8 per cento. Le difficoltà occupazionali si riflettono anche nel ricorso al personale immigrato, che quest anno si limiterà al 12,1 per cento, soprattutto nei settori del turismo, della ristorazione, dell abbigliamento e degli alimentari. A creare maggiore occupazione, secondo l indagine Excelsior, saranno le imprese che si rivolgono ai mercati esteri. Infatti ben il 24,2 per cento delle aziende esportatrici prevede di assumere nuovo personale rispetto al 12,1 per cento delle imprese che guardano al mercato interno. I dati pubblicati in questo volume sono parte integrante del Sistema Informativo permanente sull occupazione e la formazione, denominato EXCELSIOR, che l Unioncamere Italiana e il Ministero del Lavoro, con il contributo finanziario dell Unione Europea, hanno promosso a livello nazionale per il diciassettesimo anno consecutivo. Questa pubblicazione è messa dall Unioncamere a disposizione di quanti sono interessati ad analisi e interpretazioni mirate, in grado di tradurre le informazioni in azioni concrete per l orientamento, per la formazione e per le politiche attive del lavoro. Graziano Di Battista Presidente dell Unione Regionale delle Camere di Commercio delle Marche 5

6 IN SINTESI Nel corso dell anno 2014, si prevede in Italia un saldo occupazionale ancora una volta negativo, nella misura di -144 mila unità lavorative, un dato che, sommato al saldo di -250 mila unità del 2013, rende l idea dell impatto che ha avuto la crisi produttiva sul mercato del lavoro negli ultimi due anni. Complessivamente, si chiude il sesto anno consecutivo con un bilancio negativo sul fronte occupazionale ed in questo contesto non fanno eccezione le Marche, le cui aspettative di una ripresa della produzione per il 2014 vengono disattese dalle difficoltà del mercato interno e dall insufficiente crescita delle esportazioni. La struttura imprenditoriale della regione, caratterizzata da una rilevante presenza di piccole e medie imprese, risulta proporzionalmente ancora poco propensa ad assumere nuove unità lavorative in questo periodo di perdurante incertezza e così, il saldo tra entrate ed uscite del 2014 si attesta a unità (nel calcolo vengono considerati anche i lavoratori non dipendenti), un dato comunque meno negativo rispetto a quello dello scorso anno, quando il saldo risultava pari a unità. Le rilevazioni del sistema informativo Excelsior prevedono per la regione delle Marche un numero di movimenti in entrata pari a unità ( nel 2013), comprensivo di lavoratori alle dipendenze e di collaboratori a vario titolo. Le uscite saranno pari a unità e risulteranno quindi diminuite rispetto alle dell anno precedente. E significativo che la diminuzione dei posti di lavoro sia dovuta esclusivamente al ridimensionamento dei rapporti di lavoro dipendente (compresi i contratti degli interinali), che diminuiscono, nel 2014, di unità, mentre il numero di lavoratori non alle dipendenze, dato dalla somma di collaboratori con contratto a progetto e altri collaboratori non alle dipendenze, cresce di circa 470 unità. Le nuove assunzioni si concentreranno soprattutto nel settore dei Servizi con lavoratori in ingresso, a fronte delle unità dell Industria. A differenza degli ultimi anni, però, il saldo occupazionale dei Servizi risulta essere il più negativo, considerata la perdita di posti di lavoro, mentre l Industria si limita ad una flessione di unità. Gran parte delle perdite dei posti di lavoro (6.650 unità) sono da attribuire alle piccole imprese (ovvero quelle con un numero di dipendenti inferiori a 50), che segnalano un saldo negativo di unità lavorative, un dato scaturito dalle entrate e dalle uscite. Meno pesante è invece la diminuzione degli occupati nelle imprese di grandi dimensioni (50 dipendenti e oltre) con un saldo pari a unità, ottenuto dalle entrate e dalle uscite. PARTE I LE IMPRESE E LA DOMANDA DI LAVORO AGGREGATA NEL 2014 IL BILANCIO OCCUPAZIONALE COMPLESSIVO TRA ENTRATE E USCITE Il Sistema Informativo Excelsior, l indagine sui programmi occupazionali delle imprese marchigiane, evidenzia, anche per l anno 2014, previsioni di diminuzione della domanda di lavoro. Le uscite verranno solo parzialmente compensate dalle entrate con un saldo negativo di unità. Le nuove assunzioni riguarderanno lavoratori alle dipendenze, di cui assunzioni non stagionali, stagionali e interinali. Le assunzioni di lavoratori non alle dipendenze saranno costituite da 840 collaboratori a progetto e da unità con altri rapporti di lavoro non subordinato. Il rapporto tra entrate ed uscite può essere efficacemente illustrato dal tasso di ricambio, che nelle Marche raggiunge appena il 75,0%, un risultato molto inferiore a quello del Centro Italia (82,6%) e soprattutto dell Italia nel suo complesso (84,6%). 6

7 Il settore dell Industria subirà una diminuzione di occupati pari a unità con un tasso di ricambio del 71,6%, mentre i Servizi avranno una perdita numericamente più consistente( unità), ma con un tasso di ricambio migliore, pari al 77,1%. Focalizzando l attenzione sulle assunzioni dirette stagionali e non stagionali, esclusi quindi i contratti interinali ed i contratti lavorativi non caratterizzati da un rapporto di dipendenza, i settori dell Industria maggiormente propensi ad assumere saranno gli alimentari, che presentano un tasso di ricambio pari all 84,7% (determinato dalle 720 assunzioni e dalle 850 uscite) e le metalmeccaniche con un tasso del 78,3% (470 entrate e 600 uscite). rapporto tra le 180 entrate e le 530 uscite) e, in maniera più rilevante in termini di perdita di posti di lavoro, nelle costruzioni con un tasso del 44,8%, dato dalle 900 assunzioni, a fronte delle uscite. In termini di valori assoluti, oltre alle costruzioni, si distinguono in senso negativo i saldi occupazionali dei settori del commercio con unità lavorative (1.850 entrate e uscite) e quello del turismo e ristorazione con un risultato di unità lavorative. DIMINUISCONO I LAVORATORI DIPENDENTI ED AUMENTANO I CONTRATTI DI LAVORO SOMMINISTRATO E I RAPPORTI NON ALLE DIPENDENZE La crisi produttiva ha inciso profondamente sulla struttura occupazionale, in particolar modo sui rapporti di lavoro dipendente di tipo stagionale e non stagionale. Le assunzioni di personale dipendente, previste nel 2014, si attesteranno a unità, a fronte delle uscite con un conseguente saldo di unità ed un tasso di ricambio del 69,0%. Tra le imprese dei Servizi, il settore dell informatica e delle telecomunicazioni presenta un tasso di ricambio vicino alla linea di pareggio, pari al 92,0% (con 230 entrate e 250 uscite), mentre si attesta ad un 82,9% il tasso del turismo e ristorazione (dal rapporto tra le entrate e le uscite). Crescerà, invece, il numero dei rapporti lavorativi regolati da contratti interinali, considerate le entrate e le uscite, per un saldo pari a +40 unità ed un tasso di ricambio del 101,9%. Il turnover sarà invece meno frequente nel settore dei servizi finanziari e assicurativi, il cui tasso di ricambio si attesta al 34,0% (dato dal 7

8 In aumento anche l insieme dei lavoratori non alle dipendenze, comprendente i collaboratori a progetto e gli altri lavoratori non alle dipendenze (lavoro autonomo occasionale per prestazioni d opera, ecc.) con entrate e uscite con un saldo pari a +470 unità ed un tasso di ricambio del 134,1%. L ANDAMENTO DELLE VARIE COMPONENTI IN INGRESSO Il flusso di lavoratori in entrata risulta in aumento, sebbene il bilancio preveda un ancora più consistente movimento di unità in uscita. La domanda di lavoro complessiva, riguardante tutte le forme contrattuali, conterà nel 2014 un numero di unità, determinando un aumento di unità, rispetto alle dell anno precedente (corrispondenti ad una variazione del +5,8%). In ripresa le assunzioni di lavoratori dipendenti: verranno stipulati nuovi contratti non stagionali, in aumento di 490 unità rispetto al 2013 per una variazione del +5,3%; i contratti stagionali si conteranno in nuove unità con un incremento di 590 lavoratori, corrispondenti ad una variazione pari al +10,4%. contro le 690 dell anno precedente (+320 unità, pari al +46,4%). VERSO UN MERCATO DEL LAVORO PIU FLESSIBILE Tra le assunzioni dirette del 2014, una cospicua porzione (nella misura del 39,2%, corrispondenti a unità) sarà riservata alle assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale, mentre nel 2013 la quota si fermava al 38,1%. Cresce complessivamente il ricorso al contratto a tempo determinato per altre finalità: la copertura di un picco di attività rappresenta il 15,3% delle assunzioni (stessa quota dell anno precedente), la prova del nuovo personale riguarda l 11,3% del totale delle assunzioni (contro il 7,3% del 2013) e la sostituzione temporanea di personale è la motivazione del 9,6% delle assunzioni (7,3% nel 2013). I nuovi contratti di lavoro somministrato (interinali) avranno un incremento rispetto all anno precedente con nuovi rapporti, a fronte dei del 2013 (con una variazione del +1,9%). In controtendenza sarà la domanda relativa ai collaboratori con contratto a progetto, in diminuzione rispetto all anno precedente di 350 unità: si passerà dalle nuove unità del 2013 alle 840 del 2014 (-29,4%). Tutte le altre forme contrattuali relative ai lavoratori non alle dipendenze si prevedono, invece, in aumento: saranno le entrate, Ai suddetti contratti a tempo determinato, che rappresentano nel loro insieme il 75,4% dei nuovi impieghi di lavoro dipendente, andranno sommati i contratti a chiamata (il 2,6% del totale) e gli altri contratti (per una quota dello 0,4%). Non decollerà, invece, il ricorso al contratto di apprendistato, che raggiungerà appena il 5,4% del totale delle assunzioni, in diminuzione rispetto alla quota dell 8,4% del 2013, a testimoniare le difficoltà occupazionali della fascia di età giovanile. In ultima analisi, si evidenzia una netta diminuzione delle assunzioni a tempo indeterminato, che rappresenteranno appena il 16,2% delle assunzioni dirette (raggiungevano il 19,0% durante l anno precedente) e riguarderà complessivamente nuovi posti di lavoro. 8

9 PARTE II LE ASSUNZIONI: CONSISTENZA, ANDAMENTO E PRINCIPALI CARATTERISTICHE LE IMPRESE CHE ASSUMONO Resta invariata, rispetto all anno precedente, la quota delle imprese disposte ad assumere nuovo personale (in misura del 13,5%) con differenze sostanziali tra le varie classi dimensionali: le micro imprese (1-9 dipendenti) mostrano meno propensione ad assumere e la loro quota si attesta all 8,8%, mentre per la fascia dipendenti si registra un fabbisogno di personale per il 21,8% delle imprese; le imprese della classe dipendenti manifestano intenzione di assumere nel 56,1% dei casi ed, infine, quelle con più di 250 dipendenti recluteranno nuovo personale nel 92,9% dei casi. nettamente più bassa in confronto al 2011, quando si attestava al 18,3%. Le maggiori problematicità nel trovare candidati adatti ai ruoli proposti dalle imprese vengono segnalate dai settori del legno e mobile (con una quota pari al 30,1%), dell informatica e telecomunicazioni (con il 22,0%), delle metalmeccaniche (18,6%) e dei tessili e abbigliamento (18,5%). LE DIFFICOLTA DI REPERIMENTO SARANNO MAGGIORI PER LE IMPRESE INDUSTRIALI Le assunzioni considerate di difficile reperimento saranno in tutto 1.420, vale a dire l 8,9% del totale delle nuove entrate e si richiederanno mediamente un tempo di ricerca di 3,5 mesi. Le cause di tali difficoltà risiederanno in un ridotto numero di candidati (per il 4,6% delle assunzioni) o per l inadeguatezza dei candidati (con una quota del 4,3%). Resta lieve la differenza della propensione ad assumere tra l Industria (con una quota di imprese del 14,2%) ed i Servizi (con il 13,2%). Tra gli specifici settori di attività, si distinguono le public utilities (con il 40,1% di imprese disposte ad assumere) ed i servizi finanziari ed assicurativi (con il 27% di imprese). SEMPRE MENO IMPRESE INCONTRANO DIFFICOLTA NEL REPERIMENTO DEL PERSONALE Il mercato del lavoro offre meno opportunità rispetto al passato e la grande disponibilità di persone in cerca di occupazione permette alle imprese di reclutare con relativa facilità le figure professionali necessarie. Infatti, soltanto il 12,0 per cento delle aziende denuncia qualche difficoltà nel reperimento di nuovo personale, una quota leggermente inferiore rispetto al 13,0% dell anno precedente e Risulta piuttosto netto il divario tra le difficoltà di reperimento dell Industria (per 14,5% del totale) e dei Servizi (per il 6,1%). Nella scomposizione tra assunzioni stagionali e non stagionali emergono rilevanti differenze: nel primo caso le difficoltà di reperimento riguarda il 9

10 13,3% dei casi, mentre nel secondo la quota è ridotta ad appena il 2,0% del loro totale. LE ASSUNZIONI DIRETTE DELLE IMPRESE Nell anno 2014, saranno le assunzioni di personale dipendente, esclusi i lavoratori interinali, i collaboratori e le altre forme di impiego atipico e rappresenteranno una quota dell 80,1% del totale delle entrate. Rispetto all anno precedente ( entrate), si registra una previsione di aumento delle assunzioni dirette, grazie soprattutto al notevole incremento degli impieghi stagionali (6.270 unità in entrata nel 2014, mentre erano nell anno precedente), mentre cresceranno in misura più contenuti i reclutamenti di personale non stagionale (9.720 unità nel 2014, a fronte delle entrate del 2014). Nella classificazione per numerosità di addetti, le assunzioni di personale dipendente non stagionale avverranno più frequentemente nelle imprese di grandi dimensioni (250 dipendenti e oltre) con una quota dell 82,7 delle entrate e discreto sarà anche il ricorso a questo tipo di rapporto lavorativo anche per le aziende di media dimensione con una quota del 69,0%. Risulterà più modesto il ricorso alle assunzioni non stagionali per le micro imprese (con il 55,9%), mentre per le piccole imprese si prevede un equa distribuzione tra assunzioni non stagionali (con una quota del 49,5%) e stagionali (con un 50,5%). Gli impieghi non stagionali continueranno a rappresentare una quota piuttosto rilevante nell Industria (4.250 unità), fino ad arrivare all 80,7% delle assunzioni dirette del settore; il lavoro stagionale sarà invece riservato a posizioni (pari al 19,3%). Nei Servizi, si otterrà un sostanziale equilibrio tra le assunzioni non stagionali (5.470 unità, pari al 51,0% delle assunzioni dirette) e stagionali (5.250 unità, corrispondenti al 49%). Le maggiori opportunità lavorative non stagionali risiederanno nei settori del commercio (1.320 unità), del turismo e ristorazione (1.170 unità lavorative), e nelle industrie tessili, dell abbigliamento e delle calzature (1.140 unità). Tra le assunzioni stagionali, il settore del turismo e della ristorazione resta largamente prevalente con nuove entrate e viene seguito a lunga distanza dal commercio con 520 unità e dal settore del tempo libero e altri servizi alle persone con 470 unità. LE ASSUNZIONI PART TIME Tra le entrate di lavoratori dipendenti, posizioni lavorative saranno riservate alle assunzioni con contratto part time, in aumento rispetto all anno precedente in termini di valori assoluti. Si prevede in diminuzione, invece, la loro quota percentuale sul totale delle assunzioni, che risulta pari al 26,9% del totale (nel 2013 si attestava al 27,6%). I lavoratori assunti in regime di part time saranno presenti soprattutto nei Servizi nella misura di unità, pari al 35,0% delle nuove entrate assunzioni di personale dipendente, mentre nell Industria i nuovi impieghi, inquadrati con 10

11 contratto ad orario ridotto, si limiteranno a 560 unità per una quota del 10,5% del totale. La formula del part time verrà utilizzata soprattutto dalle micro imprese con entrate, corrispondenti al 33,6% del totale delle assunzioni dirette. Altri posizioni lavorative ad orario ridotto verranno aperte dalle imprese di piccola dimensione per una quota del 24,4% del totale, mentre nelle imprese di grandi dimensioni verranno collocati 690 dipendenti part time, pari ad una quota del 23,9%. Meno frequente sarà, invece, il ricorso alla riduzione d orario da parte delle imprese di media dimensione ( dipendenti), poiché si conteranno 340 entrate, corrispondenti al 15,6% del totale. PARTE III LE CARATTERISTICHE PERSONALI E PROFESSIONALI RICHIESTE PER L ASSUNZIONE L ESPERIENZA RICHIESTA DALLE AZIENDE Tra le assunzioni dirette, si continuerà a preferire i profili dei candidati dotati di esperienza, in grado di svolgere le mansioni e gli incarichi loro affidati, limitando il ricorso a lunghe attività formative. In termini percentuali, le figure professionali dotate di esperienza saranno scelte nel 55,5% dei casi, suddivise, in base al grado di specializzazione, in quote del 22,3% per l esperienza di tipo professionale e del 33,2% per l esperienza nello stesso settore. Rispetto agli anni precedenti, parallelamente alla diminuzione delle assunzioni dirette a tempo indeterminato, si verificherà una flessione della richiesta di figure professionali dotate di esperienza. La quota si attestava infatti al 57,5% nel 2013, al 62,4% nel 2012 e al 57,2% nel Nel comparto industriale, il ricorso a personale con esperienza avverrà nel 59,5% dei casi con una punta dell 81,7% nel settore delle costruzioni, seguito dai tessili e abbigliamento con il 75,1%, e dal legno e mobile con il 71,0%. Nei Servizi la quota si attesterà al 53,5%, con una frequenza maggiore nella sanità e assistenza sociale, nella misura del 66,6% delle assunzioni dirette e nei trasporti e logistica con una quota del 61,7%. Tra i diversi settori di attività, il più frequente utilizzo di forme contrattuali part time si concentreranno nel ramo dei Servizi, soprattutto nel comparto del turismo e ristorazione con unità, pari al 34,3% delle assunzioni, seguito a distanza dal commercio con 500 unità (il 27,2% delle entrate), dalla sanità e assistenza sociale con 410 ingressi (per una quota pari al 60,0%) e dal tempo libero e altri servizi alle persone con 380 unità (pari al 38,3% delle assunzioni di dipendenti). Restringendo il campo alle assunzioni non stagionali, il requisito dell esperienza verrà richiesto nel 59,0% dei casi, di cui il 23,9% con riferimento ad esperienza professionale ed il 35,1% all esperienza nello stesso settore. In rapporto ai grandi gruppi professionali, l esperienza sarà un fattore determinante per il 71,8% degli operai specializzati e per il 67,6% dei 11

12 conduttori di impianti e macchine, per il 66,1% delle professioni tecniche e il 60,2% nelle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi. Tra le figure impiegatizie (50,5% dei casi) e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (48,4%), risulterà invece meno importante il requisito dell esperienza. Di scarsa rilevanza sarà la richiesta di personale esperto per le professioni non qualificate con una quota del 19,6%. L OCCUPAZIONE GIOVANILE NON DECOLLA Resta sopra i livelli di guardia il fenomeno della disoccupazione giovanile e le previsioni espresse dagli imprenditori delle Marche non forniscono segnali di miglioramento per l anno Nel corso dell anno, ai giovani marchigiani under 29 sarà riservata una quota del 27,0% delle assunzioni dirette e, se si considerano i candidati di età inferiore a 24 anni, la percentuale scenderà al 5,3% del totale assunzioni. Il paragone con l anno precedente fornisce un quadro ulteriormente negativo, in quanto lo stesso indicatore del 2013 si attestava al 36,3%. Risiederanno nei Servizi le più numerose opportunità lavorative per i giovani, grazie alle assunzioni, equivalenti al 71,4% delle unità in entrata. unità (pari al 32,9% delle entrate) e dai servizi avanzati alle imprese con 261 unità (corrispondenti al 44,9% delle assunzioni). Nel ramo dell Industria, i giovani avranno accesso a 339 posti di lavoro nel settore dei tessili, abbigliamento, cuoio e calzature (pari ad una quota del 24,4% delle assunzioni dirette), nelle industrie alimentari con 132 unità (18,3% del totale), nelle industrie dei metalli con 130 unità (pari al 24,1%), nelle industrie metalmeccaniche con 119 assunzioni (corrispondenti al 25,3% delle assunzioni) e nelle costruzioni con 117 unità (per una quota del 13,0%). I giovani avranno maggiore spazio nelle assunzioni non stagionali con una quota loro riservata del 32,2%, mentre nelle assunzioni a carattere non stagionale la percentuale scenderà al 19,6%. NELLE MARCHE PIU SPAZIO ALLE DONNE Nel corso del 2014, i dati riguardanti le forze di lavoro diffusi dall Istat evidenziano un calo della disoccupazione femminile nella regione delle Marche, che si attesta ad un tasso dell 11,6% alla fine del 1 semestre, a fronte del 13,4% riferito alla sfera nazionale. Resta comunque ampio il divario con la disoccupazione maschile della regione, che si limita all 8,4%. Nelle intenzioni espresse dagli imprenditori marchigiani per l anno in esame, il 20,2% delle assunzioni dirette saranno riservate alle donne (il 24,0% è la quota serbata per gli uomini), una percentuale superiore rispetto alla media nazionale, che si attesta al 16,8%. Scendendo nel dettaglio dei settori di attività, nel turismo e la ristorazione si prevede un largo impiego di giovani con unità, pari al 22,8% delle entrate e in seconda battuta, il comparto del commercio riserverà 904 nuove posizioni lavorative ai giovani, corrispondenti a quasi la metà delle nuove assunzioni dirette (nella misura del 48,9%). Altre occasioni di impiego verranno offerte dal tempo libero e altri servizi alle persone con 325 La maggior parte degli imprenditori, pari al 55,8%, continua a ritenere ininfluente il genere e ritiene sia uomini che donne ugualmente adatti al posto di lavoro da ricoprire. 12

13 Si considerino i casi di assunzione in cui non è considerato importante il genere ed ipotizzando che queste opportunità vengano equamente suddivise tra uomini e donne: sommando la quota ottenuta con la preferenza espressa sul genere, si può ottenere un quadro esaustivo, dal quale si evince che nei Servizi le donne avranno maggiori vantaggi rispetto agli uomini con il 54,6% delle preferenze, corrispondenti a entrate. Tra i settori di attività, verranno avviate posizioni lavorative riservate alle donne nel comparto del turismo e ristorazione, seguite dalle assunzioni nelle industrie alimentari, dalle unità del settore del commercio e dalle 688 entrate nelle industrie tessili, abbigliamento, cuoio e calzature. Circoscrivendo l analisi alle sole assunzioni non stagionali, il quadro occupazionale delle donne migliora lievemente: la quota di posti di lavoro riservati al genere femminile rappresenterà in questo caso il 22,1%. Inoltre, in quasi la metà dei casi (nella misura del 49,7%), il genere non è ritenuto importante. In totale saranno le assunzioni non stagionali potenzialmente riservate alle donne, se si considera anche la metà dei casi in cui entrambi i generi vengono ritenuti adatti. Il maggior numero di entrate femminili, pari a 767 unità, si realizzerà nel commercio (con una quota del 50,7% del totale assunzioni non stagionali), seguito dal commercio e ristorazione con 625 posizioni lavorative (ed una quota del 70,8%), dall industria tessile e dell abbigliamento con 569 unità (con una percentuale del 46,1%) e dalla sanità e assistenza sociale con 426 unità (pari al 59,4%). RESTA DEBOLE LA DOMANDA DI LAVORO DI PERSONALE IMMIGRATO Il ristagno dell occupazione si riflette anche nel limitato ricorso al personale immigrato: soltanto il 12,1% delle imprese ritiene di assumere lavoratori di origine straniera, una quota leggermente superiore all 11,7% dell anno precedente. Diminuisce lievemente invece la quota delle assunzioni di immigrati rispetto al totale dei reclutamenti diretti con una frequenza massima stimato pari al 13,0%, a fronte del 13,1% dell anno precedente. L impiego di personale proveniente dall estero viene previsto soprattutto nei settori del turismo e ristorazione con 950 unità in entrata, corrispondente ad una quota del 19,6% del totale assunzioni e nei settori industriali dei tessili e abbigliamento con 260 entrate (pari al 18,7% del totale) e degli alimentari con 150 unità (corrispondenti al 21,5% del totale). LE PROFESSIONI RICHIESTE Tra le assunzioni dirette previste dalle imprese, le professioni high skills, comprendenti dirigenti, impiegati ad elevata specializzazione e tecnici, saranno circa e rappresenteranno il 12,9% del totale, a fronte di un 15,9% in ambito nazionale. Nel confronto con l anno precedente si evidenzia una diminuzione della domanda di tali figure professionali di due punti percentuali. Resta proporzionalmente stabile la richiesta di impiegati e di profili delle professioni qualificate nelle attività commerciali e servizi con una quota del 47,1%, ma aumentano numericamente in virtù della maggiore quantità di assunzioni dirette (saranno complessivamente le entrate relative a questa categoria professionale). Risulta in calo la quota riservata agli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine con un 27,4%, pari a unità, mentre nel 2013 la percentuale si attestava al 28,3% con entrate. Nel complesso delle assunzioni dirette cresce soltanto la domanda relativa alle 13

14 professioni non qualificate con una quota pari al 12,7%, in aumento rispetto al 9,6% dell anno precedente. Le entrate restano comunque una quantità piuttosto marginale, ma il mercato del lavoro richiede sempre più competenze e professionalità specialistiche, in linea con un tipo di produzione e di fornitura di servizi in continua evoluzione qualitativa. Diminuisce anche la percentuale di laureati sul totale complessivo dei nuovi assunti con una quota loro riservata pari al 7,5% (pari a unità), a fronte dell 8,9% dell anno precedente. Il fabbisogno di diplomati si attesta a unità, corrispondenti ad una quota del 39,2% del totale entrate, ridimensionata rispetto al 41,8% del A livello delle specifiche professioni, si distinguono per numerosità, le assunzioni di camerieri (1.980 unità) e di commessi delle vendite al minuto (1.340 unità) oltre a baristi (740 unità) e cuochi (720 unità), tutti appartenenti alla categoria delle professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi. Tra le professioni esecutive nel lavoro di ufficio, verranno rese disponibili 570 posizioni per la mansione degli addetti agli affari generali e 390 per gli addetti a funzioni di segreteria, mentre tra le professioni tecniche si avranno 370 entrate per i tecnici della vendita e della distribuzione. Nella categoria degli operai specializzati resta prevalente la domanda di artigiani e operai specializzati delle calzature con 490 entrate ed infine si registrano 330 assunzioni di conduttori di mezzi pesanti e camion. TREND IN DIMINUZIONE PER LA DOMANDA DI LAUREATI E DI DIPLOMATI Nell attuale periodo di congiuntura negativa, le imprese non mostrano particolare propensione ad investire in risorse umane con un grado di istruzione elevata. Il tasso di imprese disposte ad assumere personale laureato si attesta al 12,3%, una quota inferiore al 13,3% del 2013, mentre i diplomati saranno selezionati dal 46,8% delle aziende, a fronte del 47,7% dell anno precedente. Anche i lavoratori in possesso di qualifica di formazione professionale o diploma professionale avranno meno opportunità (con una quota del 15,2% delle assunzioni, contro il 16,1% dell anno precedente), mentre aumenteranno le entrate di personale senza formazione specifica (la quota si attesterà al 38,1% per le entrate, mentre nell anno precedente la percentuale si fermava al 33,2%). I TITOLI DI STUDIO PIU RICHIESTI Entrando nel dettaglio dell indirizzo di studio, si evidenzia che a livello universitario resta prevalente la domanda di candidati in possesso di laurea ad indirizzo economico con 380 entrate sulle complessive e l 11,3% di esse vengono considerate di difficile reperimento. In seconda battuta, verranno assunti 180 laureati in ingegneria industriale (di cui il 28% di difficile 14

15 reperimento), 120 ingegneri elettronici (il 32,8% non facilmente reperibili) e 90 laureati di indirizzo sanitario e paramedico (con l elevato tasso di difficoltà di reperimento pari al 51,6%). INTERNAZIONALIZZAZIONE ED INNOVAZIONE FAVORISCONO L OCCUPAZIONE Le imprese esportatrici delle Marche rappresentano una quota dell 11,7% del totale, ma nel comparto manifatturiero la frequenza si attesta al 28,9%. Sono proprio le imprese che si rivolgono ai mercati esteri a creare maggiore occupazione, considerato che quasi un azienda esportatrice su quattro (il 24,2%) assumerà nuovo personale, mentre per le imprese non esportatrici la propensione sarà limitata al 12,1%. In totale saranno le entrate per le imprese esportatrici ed avranno la caratteristica di avere maggiore stabilità rispetto alle altre, considerato che per il 59,2% si tratterà di assunzioni non stagionali, mentre il valore si attesterà al 45,8% per le aziende che si rivolgono al solo mercato interno. Il gruppo più numeroso tra i neo assunti (con unità) possiede un diploma di livello secondario o post-secondario e circa la metà del totale viene suddiviso tra i titoli ad indirizzo amministrativo-economico (con assunzioni ed una difficoltà di reperimento pari al 13,9%) e quelli ad indirizzo turistico-alberghiero (con entrate ed un tasso di difficoltà di reperimento pari ad appena il 4,8%). Altre assunzioni riguarderanno i candidati con diploma ad indirizzo meccanico (con 590 entrate ed un indice di difficoltà di reperimento pari al 6,7%) e con diploma ad indirizzo socio-sanitario (con 260 assunzioni e senza alcuna difficoltà di reperimento). Le imprese esportatrici selezioneranno una quota di risorse umane con livello di istruzione medioalto in misura superiore alla media: i laureati costituiranno l 11,2% delle entrate, mentre la quota si attesterà al 6,5% per le imprese non esportatrici; i diplomati avranno accesso al 43,2% delle posizioni lavorative, a fronte del 38,2%. Una dinamica occupazionale favorevole viene conseguita anche dalle imprese innovatrici ovvero quelle aziende che hanno introdotto nuovi prodotti o servizi nella loro offerta, corrispondenti all 11,6% del totale. Nel comparto manifatturiero questa categoria di imprese rappresenta una quota superiore, pari al 17,4%; tra le imprese innovatrici, una quota del 28,9%, ricorrerà a nuove assunzioni nel Complessivamente, il 24,5% delle imprese legate all innovazione recluteranno nuovo personale, mentre le altre imprese si limiteranno ad una quota del 12,1%. In termini assoluti, le assunzioni da parte delle imprese innovatrici si attesteranno a unità. 15

16 Anche in questa categoria di aziende, le opportunità per i laureati sarà più elevata della media (con il 12,0% delle entrate, contro una media del 6,3% per le imprese non innovatrici) e così anche per i diplomati (con una quota del 45,2%, a fronte di un 37,7%). I lavoratori non stagionali, infine, costituiranno il 59,3% delle nuove entrate delle imprese innovatrici, mentre per le altre imprese la quota si attesterà al 45,9%. 16

17 LA DOMANDA DI LAVORO A LIVELLO PROVINCIALE Assunzioni dirette previste dalle imprese nel 2014 per provincia e tipologia contrattuale Regione Marche di cui: Assunzioni previste nel 2014 (v.a.)* Contratti a tempo indeterminato Contratti di apprendistato Contratti a chiamata Contr.a tempo determ. finalizzati alla prova di nuovo personale Contr.a tempo det. finalizzati alla sostituz. temporanea di personale** Contr. a tempo det. finalizzati alla copertura di un picco di attività Altri contratti Assunzioni a tempo determin. a carattere stagionale TOTALE Pesaro Ancona Macerata Ascoli Piceno Fermo