Regolamento per la Costruzione, l esercizio e l allestimento di Impianti Sportivi per il Tennisvolo
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- Marianna Fusco
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1 Regolamento per la Costruzione, l esercizio e l allestimento di Impianti Sportivi per il Tennisvolo CAPO I: CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI Articolo 01 - Caratteristiche degli impianti per il tennistavolo Articolo 02 - Lo Spazio per l attività Sportiva Articolo 03 - spazi di supporto: Articolo 04 - Impianti tecnici: Articolo 05 - spazi ed installazioni per il pubblico Articolo 06 - spazi aggiuntivi CAPO II SPAZI PER L ATTIVITÀ SPORTIVA O SPAZI DI ATTIVITÀ Atricolo 07 - Spazi per l attività sportiva o Spazi di Attività Articolo 08 - Dimensionamento della sala di attività Articolo 09 - Fasce di rispetto Articolo 10 - Recinzione della sala di attività Articolo 11 - Aree di gioco Articolo 12 - La pavimentazione dello spazio di attività Articolo 13 - Caratteristiche dello spazio di Attività CAPO III - SPAZI DI SUPPORTO Articolo 14 - Spazi di supporto Articolo 15 - Spogliatoi per gli atleti: Articolo 16 - Servizi igienici, docce e asciugacapelli per gli spogliatoi atleti Articolo 17 - Spogliatoi per i giudici arbitri, istruttori e personale addetto Articolo 18 - Servizi igienici, docce e asciugacapelli per gli spogliatoi per i giudici e per il personale addetto Articolo 19 - Deposito attrezzi CAPO IV IMPIANTI TECNICI Articolo 20 - Impianti tecnici Articolo 21 - Impianti elettrici di illuminazione Articolo 22 Impianto di illuminazione di emergenza Articolo 23 Impianto di Climatizzazione Articolo 24 Impianto di diffusione sonora Articolo 25 Tabellone Segnapunti CAPO IV GLI SPAZI E LE INSTALLAZIONI PER IL PUBBLICO Articolo 26 - Le installazioni per il pubblico CAPO IV GLI SPAZI AGGIUNTIVI Articolo 27 - Gli spazi aggiuntivi CAPO V NORMATIVE DI RIFERIMENTO Articolo 28 - Normative di riferimento CAPO VI OMOLOGAZIONE DEGLI IMPIANTI PER IL TENNISTAVOLO Articolo 29 Procedure per l Omologazione degli impianti per il tennistavolo Regolamento Impianti per il Tennistavolo pag. 1 di 8
2 CAPO I: CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI Articolo 01 - Caratteristiche degli impianti per il tennistavolo 1 - Dovranno essere realizzati in modo da consentire lo svolgimento dell attività sportiva agonistica e di esercizio in condizioni confortevoli, di igiene e sicurezza per tutti gli utenti: atleti, giudici di gara, personale addetto, spettatori. secondo le esigenze connesse al livello di pratica previsto. 2 - Tutti gli impianti dovranno essere realizzati ed attrezzati in modo da consentirne l'uso da parte dei disabili per quanto attiene gli spazi destinati pubblico, quelli relativi all'attività sportiva, i servizi di supporto e quelli ausiliari e complementari. 3 - Ove possibile, e preferibilmente, tale fruibilità dovrà essere ottenuta evitando soluzioni che comportino la realizzazione di attrezzature ad uso specifico. 4 - Per gli impianti preesistenti, onde garantire l accessibilità e la fruibilità ai disabili, dovranno essere previsti degli accorgimenti quali ad esempio rampe di accesso, ascensori, sollevatori. 5 - Le presenti norme pertanto si applicano a tutti gli impianti sportivi nuovi, alla ristrutturazione di quelli esistenti, nonché all allestimento al tennistavolo di impianti sportivi polifunzionali. 6 - Oltre che alle presenti Norme dovranno essere conformi innanzittutto alle Norme CONI per gli Impianti Sportivi, alle norme di Legge che sotto qualsiasi titolo regolano la loro realizzazione ed esercizio, quali le norme urbanistiche, ambientali, di sicurezza, di igiene, di superamento delle barriere architettoniche, ecc. Articolo 02 - Lo spazio per l attività sportiva 1 - Si definisce spazio per l attività sportiva la somma delle aree di gioco presenti nell impianto sportivo; comprendente: a) le aree di gioco, costituite dall attrezzatura di gioco, dal tavolo per l Arbitro, il segnapunti, e dalle transenne parapalle che le delimitano; b) le attrezzature di controllo e di misura: tabelloni segnapunti: c) le attrezzature per i Giudici Arbitri e per la Direzione Gare: area a disposizione per tavoli, computer, stampanti relative e quant altro occorrente; d) le fasce di rispetto fra le aree di gioco; e) le fasce di rispetto fra le aree di gioco e le istallazioni per il pubblico. 2 - Lo spazio di attività dovrà risultare facilmente attrezzabile ed accessibile per le diverse operazioni di approntamento e di manutenzione, tenendo conto, ove richiesto dalle caratteristiche dell impianto, dell accesso di mezzi di trasporto o macchine operatrici. Articolo 03 - spazi di supporto: 1 - Si definiscono Spazi di supporto i segiuenti spazi: a) spogliatoi per gli atleti con i propri servizi igienici e docce; b) spogliatoi per gli addetti, (giudici arbitri, istruttori, personale) con i propri servizi igienici e docce c) idonei sistemi di custodia degli abiti (armadietti, depositi abiti e simili); d) locale pronto soccorso e antidoping, con agevole accesso dallo spazio attività e dall esterno dell impianto, dotato di proprio servizio igienico; e) locali per l organizzazione ed il controllo,; f) deposito attrezzi, locali tecnici; g) uffici amministrativi, atri e disimpegni; 2 - L altezza media netta dei locali non dovrà essere inferiore a m. 2,70 e comunque, in nessun punto inferiore a m. 2,10; dovranno in ogni caso essere rispettati i Regolamenti Edilizi e di Igiene locali. Articolo 04 - Impianti tecnici 1 - Si individuano i seguenti impianti: idrico, sanitario, climatizzazione, illuminazione, emergenza, segnalazione fumi, depurazione, antincendio, diffusione sonora, impianti per l efficienza energetica; ecc. Regolamento Impianti per il Tennistavolo pag. 2 di 8
3 Articolo 05 - spazi ed installazioni per il pubblico 1 - Si intendono posti spettatori con relativi servizi igienici, aree al servizio dell impianto. Articolo 06 - spazi aggiuntivi 1 - Si tratta di spazi: a. per la formazione fisico-atletica, per l allenamento meccanizzato (robot e/o cesto), sede della Società Sportiva, aule per lezioni teoriche, ecc. b. locali di ristoro, attività commerciali varie, vendita di prodotti sportivi, wellness e massaggi, fisioterapie di recupero funzionale, ecc. c. aree sussidiarie: parcheggi, spazi verdi CAPO II SPAZI PER L ATTIVITÀ SPORTIVA O SPAZI DI ATTIVITÀ Articolo 07 - Spazi per l attività sportiva o Spazi di Attività 1 - Tali spazi, come definiti all Art. 02, dovranno essere dimensionati sul livello di attività che in essi viene svolta e dovranno essere connessi agevolmente con gli spazi di supporto e con gli spazi aggiuntivi. Articolo 08 - Dimensionamento della sala di attività 1 - La sala di attività sarà commisurata alla dimensione del movimento sportivo sia agonistico che amatoriale che si vuole soddisfare. La dimensione deve essere multipla di aree di gioco delle dimensioni stabilite per l attività nazionale di m x5.00, delle relative fasce di rispetto e delle fasce dio rispetto fra aree da gioco ed istallazioni per il pubblico. L area minima per la direzione gare sarà di mq. 8,00 con il lato inferiore non minore di m. 1, L altezza interna minima al netto di canali, corpi illuminanti, strutture e quant altro, per i nuovi impianti, sarà di m. 5,50. Nelle ristrutturazioni di impianti e/o locali esistenti o negli allestimenti di impianti sportivi polifunzionali, dovranno essere rispettate le altezze minime di cui al punto 2.4. Articolo 09 - Fasce di rispetto 3 - Tutte le aree di gioco dovranno essere dotate di fasce di rispetto piane, libere da qualsiasi ostacolo sia fisso che mobile. A tale fine tali fasce non potranno essere inferiori a m. 1,50 per ciascuno spazio di attività. Nelle fasce di rispetto troveranno collocazione le panchine per le squadre (gare a squadre) o per i Tecnici (gare individuali). 4 - Le fasce di rispetto fra le aree di gioco e le installazioni per il pubblico dovranno essere della larghezza minima di m. 3,00. Articolo 10 - Recinzione della sala di attività Gli spazi di attività dovranno essere inaccessibili agli spettatori nel corso delle manifestazioni. Le separazioni tra il pubblico e gli atleti dovranno essere alte almeno come l altezza del tavolo di gioco ed essere del tipo sia fisso che mobile. Le recinzioni mobili dovranno essere sorvegliate dal personale addetto all ordine. Articolo 11 - Aree di gioco 1 - Saranno commisurate al livello ed al tipo di attività per le quali vengono allestite Attività Internazionale L area di gioco non deve essere inferiore a m x 7.00 x 5.00 di altezza; Attività Nazionale a Squadre per il Campionato Maschile e Femminile di Serie A/1: m. 14,00 x 7,00 x 4,00 per il Campionato Maschile e Femminile di Serie A/2: m. 12,00 x 6,00 x 4,00 per gli altri Campionati Maschili e Femminili di Serie Nazionale: m. 10,00 x 5,00 x 4,00 per tutti gli altri Campionati di Serie regionale e di Settore: m. 10,00 x 5,00 x 3, Attività Nazionale Individuale Gare Assolute: m. 12,00 x 6,00 x 4,00 Altre Gare Nazionali, Interregionali e regionali: m. 10,00 x 5,00 x 4,00 2 Le dimensioni delle Aree di Gioco dovranno comunque rispettare le dimensioni previste dall art. 14 comma 6 dei Regolamenti dell Attività Agonistica a Squadre Parte Generale, e dall art. 8, comma 7 dei Regolamenti dell Attività Agonistica Individuale Parte generale. Regolamento Impianti per il Tennistavolo pag. 3 di 8
4 Articolo 12 La pavimentazione dello spazio di attività 1 - La pavimentazione dello spazio di attività non dovrà essere di colore chiaro, né lucida, né scivolosa. Sarà comunque commisurata al tipo ed al livello della pratica sportiva. Per quanto possibile sono da preferire le pavimentazioni omologate dalla Federazione Internazionale Le pavimentazioni omologabili sono le seguenti: a) legno: parquet semirigido; b) materiali naturali e sintetici: gomma, lattici di gomma, pvc, elastomeri omogenei 1,2 - Per gli impianti esistenti sono tollerati i seguenti materiali: a) materiali sintetici: linoleum, granulati porosi, resine epossidiche e/o acriliche; Non sono omologabili i seguenti materiali: a) manti erbosi sia naturali che sintetici, terre stabilizzate b) conglomerati cementizi e bituminosi od asfaltaci c) feltri in filato sintetico, tappeti e pedane speciali. Articolo 13 - Caratteristiche dello spazio di Attività 1 - le pareti devono essere generalmente scure e non devono o presentare fonti luminose brillanti, ne dovrà penetrare luce diurna attraverso finestre o altre aperture che dovranno essere completamente oscurate. 2 - Lo spazio di attività dovrà essere privo di ostacoli fissi, specialmente se a spigoli vivi o altrimenti pericolosi, nelle immediate vicinanze delle aree di gioco. 3 - Particolari caratteristiche e/o dotazioni potranno essere previste dai Regolamenti dell Attività Agonistica per le singole attività. 4 Ai fini del dimensionamento delle vie d esodo, l affollamento massimo previsto nello spazio di attività, computando il numero di atleti, giudici di gara e addetti contemporaneamente presenti, è dato da 5 (cinque) volte il numero delle aree di gioco. CAPO III SPAZI DI SUPPORTO Articolo 14 Spazi di supporto 1 - Saranno commisurati alla dimensione ed al livello della pratica sportiva che si svolge nella sala di attività. Articolo 15 - Spogliatoi per gli atleti: 1 - I locali spogliatoio devono essere protetti dall introspezione ed essere suddivisi per sesso considerando un uguale numero di uomini e di donne. In ogni caso dovranno essere previsti almeno due locali spogliatoi. Dovranno essere utilizzabili dai DA. 2 - Il dimensionamento dei spogliatoio dovrà essere effettuato considerando una superficie per postospogliatoio di mq. 1,60 (Norma CONI), comprensiva degli spazi di passaggio e dell ingombro di eventuali appendiabiti o armadietti, ed esclusi l area per i servizi igienici. 3 - Il numero di posti-spogliatoio da realizzare dovrà essere non inferiore al numero massimo di utenti contemporanei dello spazio di attività: n. 2 atleti per ogni area di gioco sia per i maschi che per le femmine, con un minimo di 10 posti per ogni spogliatoio. Articolo 16 - Servizi igienici, docce e asciugacapelli per gli spogliatoi atleti 1 - Dovranno avere una dimensione minima di m. 0,90x1,20, con porta apribile verso l esterno o scorrevole. La dotazione deve essere di 1 WC ogni 16 posti-spogliatoio. I servizi igienici per DA dovranno avere una dimensione minima di m. 1,50x1,50 con porta apribile verso l esterno. Deve essere previsto un servizio per DA per ogni Spogliatoio. 1 - Le docce avranno una dimensione minima di m. 0,90x0,90. La dotazione deve essere di 1 doccia ogni 4 posti-spogliatoio. 3 - Gli asciugacapelli devono essere situati nel locale spogliatoio e di numero uguale a quello delle docce e devono essere ad accensione automatica a fotocellula. Articolo 17 - Spogliatoi per i giudici arbitri, istruttori e personale addetto 1 - I locali spogliatoio devono essere protetti dall introspezione ed essere suddivisi per sesso. In ogni caso dovranno essere previsti almeno due locali spogliatoi. Dovranno essere utilizzabili dai DA. Regolamento Impianti per il Tennistavolo pag. 4 di 8
5 1 - I locali dovranno avere un numero di posti uguale al numero di aree di gioco presenti nell impianto, maggiorato di 1/3, considerando sempre la superficie per posto-spogliatoio di mq. 1,60, comprensiva degli spazi di passaggio e dell ingombro di eventuali appendiabiti o armadietti ed esclusa l area per i servizi igienici. Articolo 18 - Servizi igienici, docce e asciugacapelli per gli spogliatoi per i giudici e per il personale addetto 1 - Dovranno avere una dimensione minima di m. 0,90x1,20, con porta apribile verso l esterno o scorrevole. La dotazione deve essere di 1 WC ogni 16 posti-spogliatoio. I servizi igienici per DA dovranno avere una dimensione minima di m. 1,50x1,50 con porta apribile verso l esterno. Deve essere previsto un servizio per DA per ogni Spogliatoio. 2 - Le docce avranno una dimensione minima di m. 0,90x0,90. La dotazione deve essere di 1 doccia ogni 6 posti-spogliatoio. 3 - Gli asciugacapelli devono essere situati nel locale spogliatoio e di numero uguale a quello delle docce e devono essere ad accensione automatica a fotocellula. Articolo 19 - Deposito attrezzi 1 - Eventualmente suddiviso in più unità, dovrà essere ubicato in modo da avere accesso diretto, o per lo meno agevole, sia dallo spazio di attività che dall'esterno dell'impianto. Le porte di accesso e gli eventuali percorsi dovranno essere dimensionati in modo da consentire il passaggio delle attrezzature senza difficoltà. La dimensione del deposito sarà pari ad 1/30 della superficie delle spazio di attività. CAPO IV IMPIANTI TECNICI Articolo 20 - Impianti tecnici Saranno realizzati secondo le normative vigenti con particolare riferimento a quelle relative all efficienza energetica. Articolo 21 - Impianti elettrici di illuminazione 1 - L illuminazione naturale è sconsigliata, salvo l illuminazione zenitale con lastre da diffrazione della luce. 2 - In caso di impianti esistenti, tutte le superfici finestrate dovranno pertanto essere oscurate mediante schermature. 3 - L impianto di illuminazione artificiale dovrà essere realizzato in modo da evitare fenomeni di abbagliamento peri praticanti e gli spettatori. A tal fine per le sorgenti di illuminazione, l'indice di abbagliamento calcolato secondo quanto indicato nella norma UNI SPORT 9316 (appendice), non dovrà essere maggiore di 50. Nel caso in cui non venga effettuata la verifica del suddetto indice, le sorgenti di illuminazione non dovranno risultare visibili, all interno dello spazio di attività, sotto un angolo inferiore a 20 rispetto all'orizzontale, considerando il punto di visione coincidente con il piano del tavolo L illuminazione dello spazio di attività Attività Internazionale a - Campionati del Mondo e Giochi Olimpici: L illuminamento misurato all altezza della superficie di gioco, non deve essere inferiore ai 1000 lux, uniformemente distribuita su ogni punto della superficie di gioco stessa ed almeno 500 lux in qualsiasi altra parte dell area di gioco; b - In tutte le altre Competizioni:l intensità luminosa dovrà essere di almeno 600 lux uniformemente distribuita sulla superficie di gioco ed almeno 400 lux nel resto dell area di gioco Attività Nazionale l illuminamento misurato all altezza della superficie di gioco non deve essere inferiore ai 400 lux, uniformemente distribuito su ogni punto dell area di gioco. Articolo 22 Impianto di illuminazione di emergenza 1 - Negli impianti sportivi per il tennistavolo, illuminati artificialmente, in cui si svolgono attività per le quali la mancanza improvvisa di illuminazione potrebbe comportare pericoli per i praticanti, dovrà essere realizzato un impianto di illuminazione d'emergenza per lo spazio di attività che consenta la graduale sospensione della pratica sportiva in condizioni di sicurezza e comunque in grado di assicurare un livello d'illuminamento non inferiore al 10% dei valori minimi di illuminamento per una durata non inferiore a 5 Regolamento Impianti per il Tennistavolo pag. 5 di 8
6 minuti. Il tempo di entrata in funzione dell'impianto di illuminazione d'emergenza dovrà comunque essere compatibile con il tipo di attività sportiva praticata. Articolo 23 Impianto di climatizzazione 1 - Particolare attenzione dovrà essere posta nel posizionamento degli apparecchi di mandata e di ripresa nell impianto di climatizzazione al fine di non disturbare il gioco sia con i rumori che con la velocità dell aria che non potrà essere superiore a 0.1 m/s. 2 - Dovrà essere previsto un adeguato ricambio dell aria onde consentire idonee condizioni igieniche e di comfort per gli utenti. Dette condizioni potranno essere assicurate con aperture dirette verso l esterno, nei soffitti (ventilazione naturale), con sistemi di convogliamento, distribuzione ed estrazione dell aria (ventilazione artificiale), con sistemi misti. 3 - Le caratteristiche ambientali sono quelle previste dalle Norme CONI: Unità ambiente Temper. Aria Temper. Acqua Umid. relativa % Illuminlux Fatt.luce diurna N. ricambi ora Vel. Max aria m/sec (1) Tempo riverb liv. max rumore dba (2) Sala attività (3) 0.05 (4) Sala preatletismo (4) Spogliatoi (5) Docce (6) Servizi Igienici Pronto soccorso uffici Atrio Magazzino Locali vari Note: 1. I valori si riferiscono al caso di ventilazione artificiale. Per la sala di attività si intendono validi per tutto il volume interessato al gioco (attrezzi compresi); per gli altri locali fino ad una distanza minima di m 2 dalle persone 2. Il livello di rumore è quello prodotto dalle apparecchiature e impianti tecnici installati nei locali 3- l illuminamento è quello previsto all art. 10; mc/ora/persona al massimo affollamento e comunque non meno di 1.5 volumi/ambiente/ora. 5. Indicativamente la temperatura dell aria negli spogliatoi è opportuno sia superiore di 2-4 C a quella della sala di attività; 8. La temperatura dell acqua delle docce, all erogazione, non deve essere inferiorea37 C e nonsuperiorea40 C, se premiscelata; la temperatura dell acqua calda miscelabile non deve superare i Il sistema di riscaldamento adottato dovrà consentire una sufficiente uniformità delle temperature evitando fenomeni di ristagno e stratificazione dell aria. Negli ambienti con sviluppo di vapore (docce, zone soggette a notevole affollamento...), dovranno essere previsti sistemi per la limitazione dell umidità relativa. Per specifiche attività e livelli di pratica potrà rendersi necessaria la realizzazione di impianti di condizionamento. 5 - In ogni caso dovranno essere rispettate le prescrizioni di legge relative al contenimento dei consumi energetici. Articolo 24 Impianto di diffusione sonora 1 - Lo spazio di attività sarà dotato di idoneo sistema di amplificazione sonora, con microfoni senza filo per gli speakers ed il personale arbitrale, e per la ricerca persone. A questi fini ogni locale dell impianto sarà dotato di altoparlante. Articolo 25 Tabellone Segnapunti 1 - Nei nuovi impianti deve essere predisposto un Tabellone Segnapunti per gli incontri a Squadre,visibile dal pubblico, contenente i nomi delle squadre in campo (o anche semplicemente le indicazioni: "locali" e "ospiti"). Regolamento Impianti per il Tennistavolo pag. 6 di 8
7 CAPO IV GLI SPAZI E LE INSTALLAZIONI PER IL PUBBLICO Articolo 26 - Le installazioni per il pubblico 1 - Dovranno rispondere alle normative di sicurezza. In particolare al DM 19 Aprile 1996 Norme per la costruzione e l esercizio degli Impianti Sportivi ed essere completamente separate dallo Spazio di Attività, secondo quanto previsto all Art. 1, punto 3 delle presenti Norme. 2 - Le caratteristiche costruttive e distributive dovranno consentire l'agevole movimentazione del pubblico, compreso quello disabile, ed una confortevole visione dello spettacolo sportivo; dette condizioni si intendono soddisfatte se le tribune sono conformi alla norma UNI SPORT Non potranno essere realizzati posti con limitata visibilità; potranno essere previsti differenti valori della capienza in relazione al tipo e livello di pratica sportiva ed in relazione alla visibilità. Formula per la verifica della visibilità (conforme alla UNI SPORT 9217) 3 - La dotazione di servizi igienici, servizi aggiuntivi ed altri locali è quella prevista dal DM 19 Aprile 1996 Norme per la costruzione e l esercizio degli Impianti Sportivi CAPO IV GLI SPAZI AGGIUNTIVI Articolo 27 - Gli spazi aggiuntivi 1 - Saranno commisurati alla dimensione ed al livello della pratica sportiva che si svolge nell impianto e saranno realizzati secondo le normative in atto. In particolare: i parcheggi saranno commisurati al livello di attività dell impianto secondo le normative urbanistiche locali: in mancanza si rimanda alle Norme CONI Dovranno inoltre essere previste aree di parcheggio riservate ai disabili conformi alle vigenti norme relative al superamento delle barriere architettoniche Salvo diversa disposizione di legge, dovrà essere previsto nel parcheggio per il pubblico ed in quello per gli atleti almeno n.1 posto auto ogni 50 autovetture o frazione. CAPO V - NORMATIVE DI RIFERIMENTO Articolo 28 - Normative di riferimento 1 - Gli Impianti Sportivi per il Tennistavolo dovranno essere comunque conformi alle Norme CONI per l Impiantistica Sportiva, alle Norme emanate dalla FITeT, alle Norme di Legge a qualsiasi titolo regolino la costruzione e l esercizio degli Impianti Sportivi, alle Norme UNI SPORT, a quelle relative all edilizia sportiva scolastica, nonché alle Norme contenute nel presente regolamento Regolamento Impianti per il Tennistavolo pag. 7 di 8
8 CAPO VI OMOLOGAZIONE DEGLI IMPIANTI PER IL TENNISTAVOLO Articolo 29 Procedure per l Omologazione degli impianti per il tennistavolo 1 - Tutti gli Impianti, per poter essere utilizzati per l attività sia agonistica che di esercizio, devono essere omologati dalla Commissione Impianti ed Attrezzature della FITeT per le attività sia individuali che a squadre che si svolgono in fase nazionale, o dal corrispondente organismo regionale, per le attività sia individuali che a squadre che si svolgono in fase regionale o inferiore. 2 - Le richieste di omologazione degli impianti devono essere formulate sugli appositi moduli, in triplice copia. 3 - Ai Moduli essere allegati: d) il Certificato di Agibilità rilasciato dalla Commissione Provinciale/Comunale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ai sensi del D.M Norme per la costruzione e l esercizio degli impianti sportivi e ss.mm.ii., in caso di presenza di pubblico superiore a 100 unità, compresi atleti tecnici ed addetti (o dichiarato nelle forme di Legge da parte del Richiedente),: e) una planimetria di tutto l impianto, dalla quale risulti: a) la destinazione e le dimensioni delle varie aree (di gioco, per il pubblico, per la Direzione di Gara, per i servizi, ecc.); b) il transennamento dell'area di gioco, la disposizione delle stesse e dell'attrezzatura e le dimensioni di ciascuna area di gioco delimitato dalle transenne; c) le dimensioni degli spazi di disimpegno attorno alle aree di gioco. 4 - La Commissione Omologazione Impianti e attrezzature attiva la procedura di omologazione Impianti attraverso un sopralluogo che potrà avvenire sia prima dell utilizzo, per quanto attiene gli impianti per l attività individuale, sia durante l utilizzo, per quanto attiene gli impianti per l attività a squadre. Il sopralluogo verrà effettuato da un Tecnico incaricato della Commissione stessa. 5 - Il Tecnico redigerà il Verbale di Visita di Omologazione Campo, in contraddittorio con il richiedente, La Commissione, controllata l idoneità dell impianto, emetterà il Certificato di Omologazione. 6 - L'Organo Omologante trasmette una copia del verbale di omologazione al soggetto richiedente l'omologazione, una copia al Comitato Regionale nel cui territorio è situato l'impianto e deposita l'originale presso il Settore Agonistico che ne cura la raccolta. Regolamento Impianti per il Tennistavolo pag. 8 di 8
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