Ravenna, Dipartimento di Beni Culturali, 30 aprile CANTIERE DOCUMENTAZIONE. I. Incontro. Paola Castellucci

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Adriana Negri
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1 Paola Castellucci Professore associato (Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Lettere e Filosofia), insegna Documentazione. Si occupa da molti anni dei risvolti politici e culturali della diffusione delle tecnologie di rete. Ricerche in corso: Movimento Open Access; politica della ricerca; identità disciplinare della Documentazione; classici dell information technology.

2 Paola Castellucci Non nel mercato! Etica e qualità nei repository Il Movimento per l accesso aperto ha promosso una politica dell informazione attenta sia ai diritti di inclusione dei lettori sia agli standard di qualità dei contenuti disciplinari. Per ottenere questo difficile bilanciamento ha dovuto ripensare le politiche editoriali che da secoli disciplinano il mercato del sapere. Vengono proposti alcuni casi di studio (arxiv, CogPrints, RePEc, PubMed, CiteSeer)

3 Alberto Salarelli Professore associato (Dipartimento Lettere, Arti, Storia e Società, Università degli Studi di Parma), insegna "Fondamenti di scienza dell'informazione" e "Bibliografia e biblioteconomia". Ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Fisica "A. Volta" dell'università di Pavia e il CERN (Organisation Européenne pour la Recherche Nucléaire - Genève, CH).

4 Alberto Salarelli Mostre virtuali per biblioteche digitali: due casi a confronto I software per la realizzazione di mostre virtuali stanno riscuotendo un notevole successo fra coloro che si occupano di biblioteche digitali grazie alla possibilità di promuovere in modo efficace i contenuti delle biblioteche stesse. Durante l'intervento si metteranno a confronto caratteristiche e funzioni di Omeka e Movio.

5 Roberto Raieli Dottore di ricerca in Scienze bibliografiche, archivistiche e documentarie, è bibliotecario presso l'università Roma Tre. Inoltre in ambito accademico è cultore della materia presso l'università Sapienza di Roma, ed è stato professore a contratto di Informatica per le biblioteche. Si occupa di studi sulle scienze dell'informazione, le biblioteche digitali, l'information retrieval e il Web semantico. È caporedattore della rivista "AIB studi", e all'interno dell'aib è coordinatore del Gruppo di studio su Catalogazione, indicizzazione, linked open data e web semantico.

6 Roberto Raieli Metodologie semiotiche nell'universo terminologico e semantico dell'information discovery L'intervento mette a confronto le attuali metodologie per la ricerca e la scoperta dell'informazione e delle risorse: la ricerca di tipo terminologico e il linguaggio term-based, tipici dell'information retrieval (IR); la ricerca di tipo semantico, sviluppata soprattutto con il linguaggio dei linked data; la ricerca di tipo semiotico e il linguaggio content-based, sperimentati dal Multimedia information retrieval (MIR). Si approfondisce, quindi, la metodologia semiotica del MIR.

7 Pierluigi Feliciati Dal 1986 è stato in servizio presso il MiBAC, nel settore archivistico, coordinando in particolare il Portale web e il Sistema Informativo degli Archivi di Stato. Dal 2007 è Ricercatore in sistemi di elaborazione delle informazioni, ed attualmente delegato del Rettore all'informatica e al Sistema Informativo d'ateneo presso l'università di Macerata. Docente di Scienze dell'informazione applicate ai beni culturali, alla comunicazione e alle Digital Humanities, sia presso l'ateneo maceratese che Master e Seminari nazionali e internazionali. I suoi interessi di ricerca attuali sono concentrati sulla qualità dell'accesso agli ambienti e ai depositi digitali: interfacce, valutazione dell'usabilità e delle interazioni degli utenti con i contenuti web.

8 Pierluigi Feliciati La qualità dell accesso agli archivi tramite le risorse di rete come questione cruciale per la professione contemporanea Se la descrizione archivistica è mediazione tra gli archivi e gli utenti finali, gli standard internazionali e nazionali sono focalizzati sulla predisposizione di strumenti di input, rispettando perlopiù le informazioni originali tratte dal contesto di produzione e richiedendo spesso una mediazione estesa fino alla decodifica per gli utenti degli stessi strumenti di accesso (extended mediation). In ambiente digitale, questo paradigma unito ad altre problematiche tra cui la scarsa utilizzabilità degli archivi on-line per i web agents non specializzati e l'urgenza della comunicazione degli archivi in formazione - dimostra tutta la sua inadeguatezza. È necessario dunque definire, collaborando con altri professionisti tra cui prima di tutto i digital librarians, un modello aggiornato che supporti la progettazione di archivi in rete davvero efficaci per gli utenti, chiamandoli a partecipare al processo di mediazione (shared authority model).

9 Simona Turbanti In servizio presso il Sistema bibliotecario dell Università di Pisa nel ruolo di Funzionario bibliotecario, è, attualmente, dottoranda in Scienze librarie e documentarie presso l Università La Sapienza di Roma. Si è occupata sinora prevalentemente di catalogazione e di temi legati alla formazione bibliotecaria; più recentemente, con l'avvio del dottorato di ricerca, si sta dedicando ad una indagine quantitativa, di ambito bibliometrico, e qualitativa sullo "stato di salute" delle discipline biblioteconomiche italiane.

10 Simona Turbanti Vecchie e nuove competenze per misurare con misura: una sfida per la professione Dopo aver evidenziato le conseguenze derivanti da una applicazione acritica della "cultura della misura" alla ricerca, in generale, e alle scienze umane e sociali in particolare, si cercherà di individuare possibili professionalità e competenze, anche connesse al background bibliotecario, focalizzate sull'utilizzo dei sistemi e delle tecniche bibliometriche.

11 Anna Maria Tammaro (IFLA) PhD, è Chair della Sezione IFLA Library Theory and Research ed è stata membro del Governing Board dal 2007 al 2009 e dal 2011 al Attualmente Professore a contratto con abilitazione I Fascia incaricata del corso "Editoria digitale" presso l'università di Modena e del Master Digital Library Learning presso l'università di Parma. È stata coordinatore dei Master internazionali MAIS Master Internazionale Information studies (dal 200 al 2006) e DILL Digital Librari Learning ( ).

12 Anna Maria Tammaro (IFLA) Nuovi ruoli, nuovi profili, nuovi ambiti professionali che aggiungono valore al ciclo dell'informazione digitale Internet ed il Web hanno creato nuovi ambiti professionali, con tecnologie che stanno modificando il modo in cui si fa ricerca ed un forte impatto sull'innovazione, lo sviluppo, la crescita competitiva. Sono sempre più numerosi nuovi professionisti in grado di svolgere la loro attività anche al di fuori delle istituzioni culturali. Molte di queste nuove professioni sono nate dal Web in un contesto internazionale e vengono quindi chiamate in inglese, perché non c'è ancora una traduzione specifica o, se c'è, è poco usata. Molti dei nuovi profili, sono stati definiti dall'unione Europea attraverso il modello ICT EUCIP. Le figure tradizionali non sono certo scomparse, ma hanno dovuto aggiornare il loro bagaglio culturale con nuove competenze.

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