INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI, SVILUPPO DEI SINGOLI PROCESSI E ANALISI DELLE CRITICITÀ

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1 Venerdì 19 febbraio 2010 SALA CONVEGNI CASSA EDILE PESCARA Seminario FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI: POTENZIALITA DI IMPIEGO E OPPORTUNITA DI INVESTIMENTO INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI, SVILUPPO DEI SINGOLI PROCESSI E ANALISI DELLE CRITICITÀ Dr. Simone Togni Segretario Generale dell ANEV

2 DEFINIZIONE DI MINIEOLICO Il criterio di classificazione degli impianti in eolici, minieolici o microeolici si basa sostanzialmente su criteri di natura tecnica. Le norme IEC (Design requirements for small wind turbines) dettano i criteri per le verifiche strutturali delle macchine con area spazzata minore di 200 m 2, pari ad una potenza di circa 80 kw. Al di sopra di questa quota, infatti, le specifiche tecniche delle macchine e le norme previste per la stabilità strutturale cambiano significativamente. Convenzionalmente si utilizza quindi questa caratteristica per la differenziazione degli impianti. Le stesse norme fissano inoltre le norme tecniche per un altra classe di turbine con area spazzata minore di 2 m 2, rientrante quindi nel campo del microeolico. Generalmente, comunque, utilizzando come criterio di classificazione la potenza nominale, si parla di minieolico per impianti caratterizzati da un range di potenza compreso tra i 20 kw e i 100 kw (impianti di potenza inferiore si classificano come microeolico). Al 2020 l ANEV stima un potenziale di produzione da eolico di piccola taglia pari a 1,5 TWh 2

3 RIFERIMENTI NORMATIVI Art. 12 comma 5. [ ] quando la capacità di generazione sia inferiore alle soglie individuate dalla tabella A allegata al presente decreto, con riferimento alla specifica fonte, si applica la disciplina della denuncia di inizio attività di cui agli articoli 22 e 23 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni. (D. Lgs. 387/03) Con la pubblicazione sulla GU del 2/1/2009 del DM 18/12/08 sono state introdotte ulteriori variazioni al sistema di incentivazione per l eolico di piccola taglia: Estensione degli incentivi da 12 a 15 anni per impianti entrati in esercizio dopo il 31/12/2007. Possibilità di beneficiare del meccanismo dello scambio sul posto per impianti, entrati in esercizio dopo il 31/12/2007 di taglia superiore a 20 kw ed inferiore a 200 kw. Riconoscimento di una tariffa omnicomprensiva alternativa, pari a 300 /MWh, per impianti di taglia non superiore ad 1 MW (200 kw per l eolico) entrati in esercizio dopo il 31/12/

4 RIFERIMENTI NORMATIVI D. Lgs. 387/2003 e successive modifiche da L. 24 Dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), limiti di potenza per cui si prevede una semplificazione autorizzativa (DIA). Eventuali innalzamenti dei limiti sono demandati alle singole Regioni 4

5 LE FASI: 1. SCELTA DEL SITO Per giustificare l investimento nell installazione di un impianto minieolico è necessario che il sito: Garantisca una ventosità media al mozzo pari ad almeno 5 m/s. L individuazione di un sito può essere effettuata consultando dati provenienti da siti limitrofi ovvero consultando mappe di ventosità del territorio nazionale. A tal proposito il Gruppo IVPC può attingere ad un database relativo a numerosi siti sparsi su tutto il territorio nazionale. Non presenti una situazione territoriale complessa (presenza di alberi ad alto fusto, costruzioni civili importanti nelle vicinanze). Non risulti all interno di aree classificate come non idonee all installazione di impianti eolici. Non risulti distante da punti di connessione alla rete nazionale (nel caso non si opti per un impianto stand alone) Quanto detto non esclude un esaustiva campagna di rilevazione anemometrica 5

6 LE FASI: 2. ANALISI ANEMOMETRICA Per valutare in maniera affidabile la producibilità di un sito è necessario determinare velocità, direzione e caratteristiche del vento. A tal fine bisogna tener presente che: Affinché un analisi anemometrica sia realmente affidabile è necessario che duri almeno per un anno. Gran parte delle turbine attualmente sul mercato cominciano a produrre energia elettrica per velocità del vento non inferiore ai 3 m/s e raggiungono la potenza nominale a circa m/s. 6

7 LE FASI: 3. SCELTA DELLA TURBINA In funzione delle caratteristiche anemometriche del sito è possibile individuare l aerogeneratore che massimizzi la producibilità. Per tale operazione è possibile utilizzare idonei package di calcolo che partendo dai dati di targa delle macchine, forniti dai costruttori, consentono di quantificare con estrema affidabilità la produzione annuale di energia elettrica. L installazione è subordinata a verifica di redditività dell investimento, attraverso strumenti di analisi economica. Imp01 - Total Wind Energy % % %

8 LE FASI: 4. AUTORIZZAZIONI Le procedure di autorizzazione alla costruzione di impianti di piccola taglia variano da regione a regione. I fattori caratterizzanti tali procedimenti riguardano: La potenza dell impianto; alcuni regolamenti regionali prevedono semplificazioni normative anche per impianti al di sopra di 60 kw. In Puglia e Campania ad esempio è possibile installare impianti fino ad 1 MW, rispettando determinate condizioni, semplicemente con una Denuncia di Inizio Attività. Le dimensioni dell impianto; in alcune regioni (es. Sicilia, Liguria) per diametri al di sotto di 1 m e altezza inferiore a 1,5 m è sufficiente una comunicazione preventiva al Comune, altre invece prescrivono un altezza massima (al mozzo, generalmente intorno ai 25 m) per rientrare nella procedura di DIA. La presenza di particolari vincoli o tutele sulle aree su cui insistono gli impianti. La regione Liguria ad esempio ha predisposto un servizio di mappatura informatizzata, in cui sono segnalate le zone in cui l installazione di un impianto eolico risulta non idonea. 8

9 LE FASI: 5. PROGETTAZIONE IMPIANTO Il dimensionamento dell impianto si articola in vari passaggi: Scelta della tipologia di torre di sostegno (tralicciata, tubolare a sezione circolare o poligonale, autoportante o con cavi di ancoraggio); per piccole installazioni il peso e il costo della torre possono superare di gran lunga quelli della turbina. Individuazione di un inverter, certificato per il mercato italiano, che si accoppia in maniera ottimale alla macchina prescelta. È necessario che siano stati già predisposti test specifici dai produttori dell aerogeneratore (il funzionamento di un impianto minieolico è profondamente differente da uno fotovoltaico!). Le fondazioni, in funzione dello spazio e delle esigenze logistiche possono essere dirette o profonde; tale dimensionamento è successivo alla scelta della turbina e della torre di sostegno e necessita dello studio dei carichi generati da questi elementi, oltre che delle caratteristiche (geologiche e geotecniche) del terreno. Predisposizione di uno schema elettrico unifilare, in cui sono riportate le caratteristiche elettriche della connessione alla rete (in caso di impianti grid - connected), o ad un idoneo sistema di accumulazione. 9

10 LE FASI: 6. INSTALLAZIONE La realizzazione degli impianti si sviluppa secondo le fasi: Pianificazione delle facilitazioni logistiche per l arrivo dei mezzi di trasporto, lo scarico ed il montaggio. Realizzazione delle opere civili ed elettriche. Installazione della macchina e connessione alla rete. Contestualmente alla realizzazione dell impianto è necessario: Espletare la procedura, presso il GSE, di riconoscimento di impianto alimentato da fonte rinnovabile (qualifica IAFR). Richiedere la connessione alla rete elettrica nazionale (nel caso di impianto grid - connected) presso il dispacciatore dei servizi elettrici locale. 10

11 L ANALISI ECONOMICA Taglia impianto: 5 kw Taglia impianto: 20 kw Costo investimento: /kw Costo investimento: /kw Ore equivalenti annuali: Ore equivalenti annuali: Rientro investimento totale in 7/8 anni Rientro investimento totale in 5/6 anni Quota capitale finanziata: 95% Quota capitale finanziata: 95% VAN positivo dal 2 anno VAN positivo dal 1 anno VAN (su 15 anni): VAN (su 15 anni):

12 CONCLUSIONI La tecnologia minieolica negli ultimi anni ha registrato notevoli sviluppi a livello tecnologico: la praticità nell istallazione, le nuove misure di incentivazione e i ridotti tempi di ritorno dell investimento ne stanno agevolando la diffusione soprattutto nei contesti antropizzati. Un altro aspetto estremamente importante è la relativa semplicità costruttiva dei vari modelli, in particolar modo quelli destinati ad un uso domestico, che tende a dilatare notevolmente i periodi di manutenzione ordinaria da effettuare su ogni singola turbina e a ridurre di molto i fermi per guasto. Bisogna considerare comunque che occorre coprire tutte le fasi di installazione, in particolare è necessario non trascendere da un accurata analisi anemometrica del sito, passaggio necessario per un ottimale individuazione della macchina e un affidabile stima della produzione prevista. 12

13 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Contatti: Dr. Simone Togni Segretario Generale ANEV Associazione Nazionale Energia del Vento Tel segreteria@anev.org 13

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