LO SCOPO DI QUESTO NOTIZIARIO IN QUESTO NUMERO

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2 MONTEREALE VALCELLINA PORDENONE LO SCOPO DI QUESTO NOTIZIARIO IN QUESTO NUMERO Osservazione sperimentale di macchie solari... pag. 1..Eppur funziona (il nostro CCD)... pag. 6 Il fantomatico Raggio Verde è stato catturato!... pag. 12 Notiziario stampato in proprio e distribuito ai Soci Comitato di redazione: Carrozzi Giampaolo Bradaschia Filippo Cauz Omar De Giusti Luigi

3 RELAZIONE SULL OSSERVAZIONE SPERIMENTALE DI MACCHIE SOLARI NEL PERIODO DA FEBBRAIO A MAGGIO 2006 Brusadin Giulia classe 5^A a. s Con la guida del prof. Piermilo Vanzella. MEZZI Telescopio Ziel: diametro 90mm, focale 900, apertura relativa F10. È uno strumento medio che permette di osservare sia stelle che pianeti che hanno esigenze di diametro opposte; Filtro solare:foglio di mylar posto davanti all obiettivo; Motore:è connesso ai meccanismi di rotazione del tubo del telescopio e lo fa muovere per ovviare al moto terrestre e quindi avere sempre l oggetto nel campo visivo. LUOGO Pordenone: longitudine Est, latitudine Nord. Cortile scuola. TEMPI 9 date: (per 2 volte: nessuna macchia) comprese tra 4 mesi (febbraio-maggio). Ora compresa nell orario scolastico.durata osservazioni: circa 20 minuti. Influenza del tempo atmosferico che non ha permesso osservazioni regolari. FONTI Numerosi siti internet di cui i principali sono: - (Unione Astrofili Italiani) - (Sonda Soho) - (L enciclopedia libera) 1

4 LA SONDA SOHO Il Solar and Heliospheric Observatory è un telescopio spaziale lanciato nel 1995 per studiare il Sole. È un progetto congiunto di ESA e NASA. L oggetto orbita intorno al punto lagrangiano L1 nel quale la forte gravità del Sole è bilanciata dalla debole gravità terrestre e dalla forza centripeta dell oggetto stesso. Rivoluziona intorno al Sole con distanza costante dal Sole e dalla Terra ed ha lo stesso periodo della Terra. Per questo trasmette continuativamente 200 kbit/s di dati contenenti fotografie e misure attraverso una rete di ricevitori a terra appartenenti alla NASA. Contiene 12 strumenti principali (vedi a lato) che osservano ciascuno indipendentemente il Sole o parti. In questa esperienza si sono sfruttati i dati del MDI che analizza il campo magnetico della fotosfera, per confrontarli con i dati ricavati dalle osservazioni. GOLF: oscillazioni del nucleo VIRGO: oscillazioni del nucleo MDI: oscillazione del campo magnetico SUMER: analisi della corona solare CDS: caratteristiche della corona EIT: UV, bassa corona UVCS: UV interno della corona spettrografo LASCO: Spettrografo esterno della corona SWAN: densità del vento solare CELIAS: ioni del vento solare COSTEP: ioni del vento solare ERNE: ioni del vento solare IL SOLE E LE MACCHIE Le macchie sono associate ad INTENSI CAMPI MAGNETICI (alcune migliaia di gauss) che si espandono sui gas caldissimi della fotosfera, la parte più esterna del Sole. A causa dell elevata temperatura della materia, molti atomi, risalenti dall interno a causa dei moti convettivi, sono ionizzati e si muovono secondo lo schema definito dalle linee di forza del campo magnetico. La forma, l intensità, l estensione e l interazione tra cappi di linee di forza innescano nelle zone superficiali e atmosferiche del Sole una particolare attività ed esse sono dette REGIONI ATTIVE. Una MACCHIA è una zona in cui il plasma è spinto via, quindi è più fredda e meno luminosa. Una macchia tipo presenta un parte centrale, l OMBRA, più scura per il campo magnetico più intenso, e intorno la PENOMBRA più calda (campo meno intenso). Il materiale spostato si accumula in zone vicine creando le FACO- LE o BRILLAMENTI, zone più brillanti della fotosfera. Le macchie compaiono solitamente in gruppi e variano nel numero e nell intensità secondo un CICLO di 11 anni. Esso è molto importante perché vi sono connessi tutti i fenomeni dell attività solare. 2

5 OSSERVAZIONI Preparazione dello strumento: orientamento dell asse verso Nord fissare la latitudine applicazione del filtro accensione del motore individuare il Sole con il cercatore osservazione nell oculare Osservazione 1: ore Osservazione 2: ore note: uno strato di nebbia uniforme genera delle turbolenze sulle lenti 3

6 Osservazione 3: ore note: eclissi solare parziale, la macchia non è poi più stata visibile a causa dell ombra lunare. Osservazione 4: ore

7 Osservazione 5: ore note: la macchia al bordo (sembra un avvallamento) è circa all equatore quindi può essere utile per calcolare la velocità differenziale di rotazione del Sole. Osservazione 6: ore note: la velocità differenziale di rotazione del Sole è il rapporto tra spazio angolare percorso e tempo impiegato a percorrerlo: la macchia ha compiuto circa 100 in 7 giorni; quindi v = 100 / 7g = 14, 28 / g. Per compiere un giro di 360 il Sole impiega quindi 25, 21 giorni (Periodo di rotazione). I dati ottenuti confermano quelli previsti. 5

8 Osservazione 7: ore 9.40 DATI RICAVABILI - N di Wolf: R = k * ( 10*G + M ) k = fattore di correzione che considera lo strumento e le condizioni atmosferiche. G = numero di gruppi. M = numero di macchie complessive. Consente una stima dell attività solare in funzione del numero e della complessità delle regioni attive. Il singolo valore ha poco significato (per questo non è stato calcolato durante questa esperienza), ed è più interessante elaborare una statistica dei dati per calcolare un numero medio mensile o annuale (vedi grafico a lato). - Influenza dell attività solare sui diversi campi dell attività umana. In particolare sull astronautica e le telecomunicazioni. Infatti uno degli scopi della missione Soho è di predire flare solari molto intensi in modo da proteggere i satelliti terrestri e le reti elettroniche dall intenso vento solare che ne deriverebbe. - Calcolo del diametro solare: 1) Misura dell intervallo di tempo che il Sole impiega per attraversare diametralmente il campo visivo del telescopio da A a B (a motore spento): ) Data la velocità di rotazione terrestre (360 /24h = 15 / 1h ) si ricava l ampiezza angolare percorsa: 1,45. 3) Stima della percentuale occupata dal diametro solare sul quello del campo: 35%. 4) Ampiezza angolare del diametro solare: 0,50. 5) Data la distanza Terra-Sole ( d = 150*106 km), il diametro solare è dato dalla formula: d * tg 0,50 = 13,09*105 km. 6) Il risultato ottenuto è molto vicino a quello ufficiale di 13,92*105 km.

9 EPPUR FUNZIONA! di Dino Abate Le immagini che seguono sono state recentemente riprese dall osservatorio Montereale Valcellina con il ccd DTA Discovery 260. I telescopi utilizzati sono stati sia il Newton 400 mm F5 che lo Schmidt Newton 200 F4, con focali rispettivamente di 2000 e 800 mm. E una dimostrazione che, pur con vari inconvenienti (funzionamento con un solo computer, usando il cavo corto, condensa e appannamenti all interno dello scafo del ccd), già noti ai soci che frequentano l osservatorio, lo strumento funziona. Altre immagini deep-sky riprese dal socio Vanzella, sono visibili nel nostro sito Al momento, il ccd è in manutenzione presso la casa madre di Cascina (PI), per un controllo generale e un upgrade riguardante l interfaccia di collegamento e il software di ripresa. Galassia M63 Newton 400 mm F5 media di due immagini di 60 e 40 Ammasso globulare M2 con SN 200 F4, posa singola di 60 Ammasso globulare M2 con N 400 F5, posa singola di 60 7

10 Galassia M33 con SN 200 F4, posa singola di 120 Galassia NGC 891 senza e con Luna (quasi piena), pose singole di 120, N 400 mm F5 8

11 Nebulosa NGC 7293 (Helix nebula) SN 200 F4, posa singola di 150 Nebulosa IC10 posa singola di 120, N 400 mm F5 Galassia IC65 posa singola di 120, N 400 mm F5 9

12 Galassia NGC 185 posa singola di 120, N 400 mm F5 Galassia NGC 278 posa singola di 120, N 400 mm F5 10

13 NGC 573 posa singola di 120, N 400 mm F5 Quintetto di Stephan posa singola di 120, N 400 mm F5 Galassia NGC 7331 con SN 200 F4, posa di

14 Galassia NGC 7331 posa singola di 120, N 400 mm F5 Nebulosa NGC 6888 con SN 200 F4, posa di

15 IL RAGGIO VERDE di Dino Abate Nel corso della crociera dell eclissi, oltre a questo meraviglioso fenomeno che Andrea ed io abbiamo avuto la fortuna di osservare dalla nave in condizioni meteorologiche ottimali, abbiamo assistito anche al Raggio Verde. Ma di che cosa si tratta? Il raggio verde è un fenomeno atmosferico, e consiste nella visione di un fascio luminoso, il più delle volte di debole intensità ma di una colorazione marcata (verde smeraldo, appunto) che si forma sulla sommità del disco solare, al suo tramontare o al suo sorgere. La durata del fenomeno, alle nostre latitudini, va da qualche frazione di secondo, fino a 2-3 secondi. Alle latitudini polari, dove la traiettoria del Sole forma con l orizzonte angoli molto piccoli, si hanno notizie di raggi verdi di lunghissima durata, fino a 35 minuti! La spiegazione del raggio verde consiste in sostanza nel fatto che lo strato d atmosfera più vicino all orizzonte funziona, in particolari condizioni di trasparenza dell atmosfera, come un prisma, che scompone la luce solare nello spettro, con la relativa sequenza cromatica rosso-giallo-verde-blu-violetto. Quando l immagine del sole scompare del tutto sotto l orizzonte, noi ne vedremmo la luce blu / violetta, che tuttavia per i nostri occhi è normalmente troppo debole. Ecco perchè l ultimo bagliore del sole appena tramontato ci appare di un bel colore verde brillante, e, in casi davvero molto rari di estrema trasparenza atmosferica, la colorazione può assumere una tonalità blu indaco. Questo fenomeno, tutto sommato di rara osservazione, soprattutto per chi come noi non dispone abitualmente di orizzonti liberi e condizioni meteorologiche ottimali, appartiene alla famiglia delle fotometeore. Fanno parte di questa famiglia anche il green segment (formazione di un arco verde molto sottile sulla sommità del Sole quando il suo disco è visibile sopra l'orizzonte) ed il green rim (il bordo superiore sfilacciato che si distacca dal disco solare quando questo è ancora, almeno in parte, al di sopra dell'orizzonte). Normalmente con il termine "raggio verde" si intende solo quel particolare green flash che si forma quando il disco solare è completamente occultato dall'orizzonte. La sera del 30 marzo 2006, all indomani dell eclissi totale di sole, mentre la m/n Costa Fortuna navigava nel mare Libico, vi erano le condizioni atmosferiche idonee per poter osservare il raggio verde. La strumentazione fotografica da me utilizzata era composta di una camera digitale Canon EOS 300 D, con sensibilità equivalente impostata a 100 ISO, un piccolo rifrattore Mini Borg 50 mm F5 (focale 250 mm), il tutto sorretto da una montatura altazimutale motorizzata su cavalletto fotografico. I tempi di esposizione utilizzati variano da 1/4000 a 1/1600, per eliminare la possibilità di mossi dovuti ai movimenti della nave e al vento. Segue ciò che sono riuscito a immortalare, che restituisce solo in minima parte quello che ho visto, ma soprattutto che ho provato. 13

16 Segue l ingrandimento degli ultimi due fotogrammi, con il fenomeno del green rim visibile soprattutto a sinistra, e, dopo circa quindici secondi, il green flash propriamente detto, con una durata di meno di un secondo. 14

17 Per chi volesse approfondire l argomento, riguardo l approccio statistico mirato alla previsione dell evento su dati meteorologici, o sulle tecniche di ripresa fotografica, o ancora più semplicemente per ammirare alcune bellissime immagini di green flash, segnalo alcuni siti internet: Il fenomeno è stato per molto tempo classificato da molti studiosi alla stregua di un miraggio, di un illusione ottica. Come forse qualcuno ricorderà, il regista francese Eric Rohmer ha dedicato nel 1985 un film al raggio verde. Concludo con un passo e un illustrazione, tratti entrambi dal romanzo le rayon vert di Jules Verne. 15

18 Avez-vous quelquefois observé le soleil qui se couche sur un horizon de mer? Oui! sans doute. L'avez-vous suivi jusqu'au moment où, la partie de son disque effleurant la ligne d'eau, il va disparaître? C'est très probable. Mais avez-vous remarqué le phénomène qui se produit à l'instant précis où l'astre radieux lance son dernier rayon, si le ciel, dégagé de brumes, est alors d'une pureté parfaite? Non! peut-être. Eh bien, la première fois que vous trouverez l'occasion - elle se présente très rarement - de faire cette observation, ce ne sera pas, comme on pourrait le croire, un rayon rouge qui viendra frapper la rétine de votre oeil, ce sera un rayon vert, mais d'un vert merveilleux, d'un vert qu'aucun peintre ne peut obtenir sur sa palette, d'un vert dont la nature, ni dans la teinte si variée des végétaux, ni dans la couleur des mers les plus limpides, n'a jamais reproduit la nuance! S'il y a du vert dans le paradis, ce ne peut être que ce vert-là, qui est, sans doute, le vrai vert de l'espérance.'' Avete osservato qualche volta il sole che tramonta su un orizzonte marino? L'avete seguito fino al momento in cui il disco sfiorando la linea del mare sta per scomparire? E' probabile. Ma avete percepito il fenomeno che si produce nell'istante preciso in cui l'astro radioso lancia il suo ultimo raggio, se il cielo, sgombro da brume, è allora di una perfetta purezza? No! forse no. Ebbene, la prima volta che avrete l'occasione - capita raramente - di fare questa osservazione, non sarà, come si potrebbe credere, un raggio rosso che colpirà la retina del vostro occhio, sarà invece un raggio verde, ma di un verde meraviglioso, di un verde che nessun pittore può ottenere sulla sua tavolozza, un verde di cui la natura nè nella varietà dei vegetali, nè nel colore del mare più limpido, ha mai riprodotto la sfumatura! Se c'è del verde in paradiso, non può essere che quel verde, il vero colore della speranza. 16

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