PIANO ATTUATIVO COMUNALE DI RECUPERO DEL COMPLESSO IMMOBILIARE CASA DELL AMMINISTRAZIONE. Relazione geologica
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1 Studio dott. geol. Davide Seravalli Regione Autonoma FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia di UDINE Comune di RIVIGNANO - TEOR PIANO ATTUATIVO COMUNALE DI RECUPERO DEL COMPLESSO IMMOBILIARE CASA DELL AMMINISTRAZIONE Relazione geologica Gemona del Friuli Settembre 2015 Dott Geol. Davide Seravalli Studio dott. geol. Davide Seravalli Via Vegliato, Gemona del Friuli (UD) Tel.: 347/ davide.seravalli@alice.it Pratica 45_2015
2 SOMMARIO INTRODUZIONE...3 Inquadramento Geologico E Geomorfologico...4 COMPORTAMENTO SISMICO DEL TERRENO...8 PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PER I BACINI DI RILIEVO REGIONALE- PAIR...10 VINCOLO IDROGEOLOGICO...11 PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA...11 Indicazioni Geologico Tecniche...13 PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE...13 FAGLIE CAPACI...16 Conclusioni...20 pag.2
3 INTRODUZIONE La presente relazione geologica è relativa ai terreni interessati da un Piano Attuativo Comunale riguardante un complesso immobiliare denominato Casa dell Amministrazione. Tali terreni ricadono in Comune di Rivignano-Teor in località Campomolle. Le situazioni tettonica e geologica della zona sono ben delineate, l'area di intervento si situa in un tratto di Bassa Pianura Friulana, al di sotto della linea delle risorgive, dove prevalgono superficialmente depositi limoso sabbiosi. Estratto di mappa: Riferimenti [1] Catasto dei pozzi per acqua, REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA [2] Zonizzazione geologico-tecnica del territorio comunale di Teor - (Geol. Pivetta M. 1989) [3] Studio geologico per il PRGC di Teor (Geofim 1997) pag.3
4 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO L'area fa parte geograficamente della Bassa Pianura Friulana, essendo situata qualche chilometro più a sud della linea delle risorgive, ad una quota di circa 9 metri sul livello medio mare. La topografia dei luoghi è caratterizzata da una pianura leggermente digradante verso sud, con pendenze inferiori a 1%; frequenti sono i solchi e le aree di bassura dovuti ai corsi d acqua ed i canali di scolo di risorgiva. Al margine orientale del territorio comunale è presente il corso del fiume Stella, che in epoca postglaciale ha inciso un solco nella coltre alluvionale. Il territorio comunale di Teor è costituito da depositi sedimentati dalle correnti fluvioglaciali wurmiane, le quali hanno generato un potente accumulo di sedimenti che si presenta affinato procedendo da monte a valle. La litologia predominante è costituita da miscele di sabbia, limo ed argilla in proporzioni diverse. La coltre alluvionale si presenta omogenea a vasta scala; in realtà tale coltre è costituita da una alternanza di lenti e strati a diversa percentuale granulometrica, con variazione del tenore delle componenti limose, sabbiose ed argillose. Sono inoltre presenti lenti e strati a forte componente ghiaiosa, cui si associa una matrice sabbiosa oppure limosa. Le ghiaie sono affioranti presso il dosso sul quale sorge l abitato di Chiaramacis. Tale ghiaie sono costituite da elementi per lo più carbonatici, calcareo dolomitici, costituite da elementi di aspetto arrotondato del diametro medio di pochi centimetri. Sulla base delle informazioni raccolte e dei rilievi effettuati, si evidenzia come il complesso sorge su terreni superficialmente costituiti da alluvioni prevalentemente sabbiose, mentre immediatamente più a sud si ha il passaggio con terreni superficialmente costituiti prevalentemente da limo ed argilla. Sulla base di alcune indagini sismiche tratte dallo studio di Zonizzazione geologico-tecnica del territorio comunale di Teor (geol. Pivetta ) eseguite nelle immediate vicinanze, si ritiene che superficialmente sia presente una coltre limoso sabbiosa, con sabbie e ghiaie oltre i 2-3 metri di profondità. Si riportano di seguito le indagini citate: pag.4
5 Indagine sismica 25 Indagine sismica 26 pag.5
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9 IDROGRAFIA E FALDA FREATICA Le indicazioni inerenti la falda provengono dalla consultazione di dati bibliografici, dati reperiti presso enti pubblici e privati cittadini, dai dati del PRGC e dati in possesso dello scrivente. Per quanto riguarda la falda freatica sul sito risulta in grado di oscillare tra 0 e 2 metri dal piano campagna. Sono inoltre presenti falde profonde a carattere artesiano, a profondità di diverse decine di metri dal piano campagna, in corrispondenza di orizzonti ghiaioso sabbiosi. Sulla base delle granulometrie attese si ritiene che la permeabilità media possa essere bassa, con valori di K dell'ordine di cm/sec. pag.6
10 Si riporta di seguito una immagine tratta dallo studio geologico per il PRGC: Si segnalano problemi di deflusso delle acque con fenomeni di ristagno in occasione degli eventi meteorologici più intensi in corrispondenza delle zone più depresse. pag.7
11 COMPORTAMENTO SISMICO DEL TERRENO Si riporta di seguito a titolo conoscitivo la classificazione sismica dell area. In riferimento alla nuova classificazione sismica del territorio del Friuli Venezia Giulia (D.G.R. 845/2010) il comune di Rivignano-Teor è stato compreso tra le zone sismiche Zona 3. Sulla base di una indagini sismica con tecnica HVSR eseguita ad est del sito indagato, si classifica il sito come appartenente alla categoria C dei suoli fondazionali: suolocategoria di A B C D E S1 S2 Tipo di suolo Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione con spessore massimo pari a 3 metri Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fine molto consistenti con spessori superiori a30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fine scarsamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m, posti sul substrato di riferimento (con Vs 30 >800 m/s) Depositi di terreni caratterizzati da valori di Vs 30 inferiori a 100 m/s (ovvero 10<c u30 <20 kpa), che includono uno strato di almeno 8 m di terreni a grana fine di bassa consistenza oppure che includono almeno 3 m di torba o di argille altamente organiche Depositi di terreni suscettibili di liquefazione, di argille sensitive o qualsiasi altra categoria di sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti Vs 30 (m/s) > 800 N SPT Cu (Kpa) >50 > <180 <15 <70 Come C e D con substrato con Vs 30>800 m/s < Valori dei parametri T E e T F : Categoria suolo Categoria suolo T E (s) T F (s) A B C D - E Valori dei parametri dello spettro di risposta elastico della componente verticale: Categoria suolo Categoria suolo S S T B T C T D A B C D - E s 0.15 s 1.0 s pag.8
12 Si riporta di seguito il modello stratigrafico ottenuto con l indagine sismica con tecnica HVSR realizzata a est del sito di indagine: pag.9
13 PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PER I BACINI DI RILIEVO REGIONALE- PAIR Secondo quanto previsto dalla L.R n.16 e s.m.i. Disposizioni relative al riassetto organizzativo e funzionale in materia di difesa del suolo e del demanio idrico, ed in ottemperanza al D.Lgs n.153 Norme in materia ambientale la Regione ha provveduto a perimetrare e classificare i bacini di competenza regionale relativamente alla pericolosità idraulica e geologica. In data 28 novembre 2014, la Giunta regionale con deliberazione n ha approvato, ai sensi dell articolo 14 della L.R. 16/2002, il Progetto di Piano stralcio per l'assetto Idrogeologico (PAI) dei bacini idrografici dei tributari della laguna di Marano - Grado, ivi compresa la laguna medesima, del bacino idrografico del torrente Slizza e del bacino idrografico di Levante nonché le corrispondenti misure di salvaguardia. L area oggetto di studio risulta essere interessata dal PAIR e classificata come P1 pericolosità idraulica moderata). Di seguito si riporta un estratto delle norme ed un estratto della cartografia di riferimento. pag.10
14 VINCOLO IDROGEOLOGICO Dalla visione della cartografia di riferimento è emerso che l area non è interessata da tale vincolo. PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA In relazione allo studio geologico per il PRGC (Geofim 1997) l area oggetto del Piano Attuativo Comunale ricade in parte in zona Z3-4 ed in parte in zona Z5. Per l ambito Z3-4 è previsto che: venga sempre verificata la posizione della falda in pag.11
15 considerazione della degradazione che essa provoca sulle caratteristiche geomeccaniche dei sedimenti. L utilizzo di questi terreni, la fattibilità ed il dimensionamento delle soluzioni di fondazione sono comunque condizionati al riconoscimento geognostico ed alla caratterizzazione geotecnica del terreno d appoggio. Per l ambito Z5 è previsto che: per quanto riguarda le condizioni di utilizzo geotecnico di questi sedimenti le soluzioni progettuali andranno attentamente valutate. In particolare la fattibilità del progetto, dovrà essere subordinata all esecuzione di un accurato accertamento geognostico e geotecnico al fine di valutare in modo accurato la portanza e i cedimenti. Va sempre verificata la posizione della falda per l ulteriore degradazione che essa provoca sulle caratteristiche dei terreni. pag.12
16 INDICAZIONI GEOLOGICO TECNICHE Dato il quadro geologico generale dell'area, visti i dati sul sottosuolo relativi alle indagini bibliografiche e ad alcune prove penetrometriche eseguite dallo scrivente, e quanto emerso dal rilievo di superficie in campagna, si ritiene di poter schematizzare la struttura del sottosuolo, per i primi metri, nel seguente modo: TERRENO VEGETALE O RIMANEGGIATO da 0.0 fino ad una profondità media di 0,5 metri peso di volume (kn/mc) 17,00 17,50 angolo di attrito interno (gradi sess,) coesione (kn/mq) 0 permeabilità (cm/s) 1O -4-1O -6 SABBIA LIMOSA mediamente tra 0.5 e 2.5 metri dal piano campagna peso di volume (kn/mc) 18,00 18,50 angolo di attrito interno (gradi sess,) coesione (kn/mq) 0 permeabilità (cm/s) GHIAIA SABBIOSA E SABBIA GHIAIOSA oltre 2.5 metri dal piano campagna peso di volume (kn/mc) 18,50 19,00 angolo di attrito interno (gradi sess,) coesione (kn/mq) 0 permeabilità (cm/s) PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE Vita nominale (Vn): 50 [anni] Classe d'uso: II Coefficiente d'uso (Cu): 1 Periodo di riferimento (Vr): 50 [anni] Periodo di ritorno (Tr) SLO: Periodo di ritorno (Tr) SLD: Periodo di ritorno (Tr) SLV: Periodo di ritorno (Tr) SLC: Tipo di interpolazione: 30 [anni] 50 [anni] 475 [anni] 975 [anni] Media ponderata Coordinate geografiche del punto Latitudine (WGS84): 45, [ ] Longitudine (WGS84): 13, [ ] Latitudine (ED50): 45, [ ] Longitudine (ED50): 13, [ ] Coordinate dei punti della maglia elementare del reticolo di riferimento che contiene il sito e valori della distanza rispetto al punto in esame Punto ID Latitudine (ED50) [ ] Longitudine (ED50) [ ] Distanza [m] , , , , , , , , , , , ,90 pag.13
17 Parametri di pericolosità sismica per TR diversi da quelli previsti nelle NTC08, per i nodi della maglia elementare del reticolo di riferimento Punto 1 Stato limite Tr [anni] ag F0 Tc* SLO 30 0,035 2,617 0,225 SLD 50 0,044 2,530 0, ,052 2,529 0, ,059 2,598 0, ,069 2,534 0, ,080 2,527 0,339 SLV 475 0,108 2,577 0,376 SLC 975 0,140 2,579 0, ,183 2,681 0,416 Punto 2 Stato limite Tr [anni] ag F0 Tc* SLO 30 0,035 2,615 0,224 SLD 50 0,044 2,533 0, ,052 2,533 0, ,058 2,604 0, ,068 2,547 0, ,080 2,523 0,339 SLV 475 0,107 2,578 0,375 SLC 975 0,138 2,580 0, ,181 2,680 0,416 Punto 3 Stato limite Tr [anni] ag F0 Tc* SLO 30 0,037 2,602 0,242 SLD 50 0,049 2,528 0, ,058 2,537 0, ,068 2,479 0, ,077 2,502 0, ,088 2,539 0,336 SLV 475 0,122 2,511 0,368 SLC 975 0,156 2,581 0, ,206 2,684 0,396 Punto 4 Stato limite Tr [anni] ag F0 Tc* SLO 30 0,038 2,606 0,242 SLD 50 0,050 2,528 0, ,058 2,532 0, ,069 2,475 0, ,077 2,501 0, ,089 2,535 0,336 SLV 475 0,124 2,500 0,367 SLC 975 0,157 2,582 0, ,208 2,684 0,396 Punto d'indagine Stato limite Tr [anni] ag F0 Tc* SLO 30 0,036 2,611 0,231 SLD 50 0,046 2,530 0,267 SLV 475 0,113 2,550 0,372 SLC 975 0,145 2,581 0,389 PERICOLOSITÀ SISMICA DI SITO Coefficiente di smorzamento viscoso ξ: 5 % Fattore di alterazione dello spettro elastico η=[10/(5+)ξ]^(1/2): 1,000 Categoria sottosuolo: C: Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero NSPT30 compreso tra 15 e 50 nei terreni a grana grossa cu30 compreso tra 70 e 250 kpa nei terreni a grana fina). Categoria topografica: T1: Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media minore o uguale a 15 Coefficienti sismici stabilità di pendii e fondazioni pag.14
18 Coefficienti SLO SLD SLV SLC kh 0,011 0,014 0,041 0,051 kv 0,005 0,007 0,020 0,026 amax [m/s²] 0,526 0,678 1,668 2,097 Beta 0,200 0,200 0,240 0,240 Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali cu ag F0 Tc* Ss Cc St S η TB TC TD Se(0) Se(TB) SLO 1,0 0,036 2,611 0,231 1,500 1,700 1,000 1,500 1,000 0,131 0,393 1,743 0,054 0,140 SLD 1,0 0,046 2,530 0,267 1,500 1,620 1,000 1,500 1,000 0,144 0,433 1,784 0,069 0,175 SLV 1,0 0,113 2,550 0,372 1,500 1,450 1,000 1,500 1,000 0,180 0,540 2,053 0,170 0,434 SLC 1,0 0,145 2,581 0,389 1,470 1,430 1,000 1,470 1,000 0,186 0,557 2,182 0,214 0,552 Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti verticali Coefficiente di smorzamento viscoso ξ: 5 % Fattore di alterazione dello spettro elastico η=[10/(5+)ξ]^(1/2): 1,000 cu ag F0 Tc* Ss Cc St S η TB TC TD Se(0) Se(TB) SLO 1,0 0,036 2,611 0, ,700 1,000 1,000 1,000 0,050 0,150 1,000 0,009 0,024 SLD 1,0 0,046 2,530 0, ,620 1,000 1,000 1,000 0,050 0,150 1,000 0,013 0,034 SLV 1,0 0,113 2,550 0, ,450 1,000 1,000 1,000 0,050 0,150 1,000 0,052 0,131 SLC 1,0 0,145 2,581 0, ,430 1,000 1,000 1,000 0,050 0,150 1,000 0,075 0,193 Spettro di progetto Fattore di struttura spettro orizzontale q: 1,50 Fattore di struttura spettro verticale q: 1,50 Periodo fondamentale T: 1,00 SLO SLD SLV SLC khi = Sde(T) Orizzontale 0,055 0,076 0,156 0,205 pag.15
19 kv = Sdve(T) Verticale 0,004 0,005 0,013 0,019 cu ag F0 Tc* Ss Cc St S q TB TC TD Sd(0) Sd(TB) SLO orizzontale 1,0 0,036 2,611 0,231 1,500 1,700 1,000 1,500 1,000 0,131 0,393 1,743 0,054 0,140 SLO verticale 1,0 0,036 2,611 0,231 1,500 1,700 1,000 1,000 1,000 0,050 0,150 1,000 0,009 0,024 SLD orizzontale 1,0 0,046 2,530 0,267 1,500 1,620 1,000 1,500 1,000 0,144 0,433 1,784 0,069 0,175 SLD verticale 1,0 0,046 2,530 0,267 1,500 1,620 1,000 1,000 1,000 0,050 0,150 1,000 0,013 0,034 SLV orizzontale 1,0 0,113 2,550 0,372 1,500 1,450 1,000 1,500 1,500 0,180 0,540 2,053 0,170 0,289 SLV verticale 1,0 0,113 2,550 0,372 1,500 1,450 1,000 1,000 1,500 0,050 0,150 1,000 0,052 0,088 SLC orizzontale 1,0 0,145 2,581 0,389 1,470 1,430 1,000 1,470 1,500 0,186 0,557 2,182 0,214 0,368 SLC verticale 1,0 0,145 2,581 0,389 1,470 1,430 1,000 1,000 1,500 0,050 0,150 1,000 0,075 0,129 FAGLIE CAPACI La stima della pericolosità legata ai terremoti ed alla fagliazione superficiale è un tema molto importante, specialmente in aree densamente popolate ed industrializzate come il territorio italiano. Di conseguenza la conoscenza approfondita e la corretta collocazione delle faglie capaci assume un ruolo chiave per la mitigazione del rischio. A questo scopo, il Servizio Geologico d Italia - ISPRA ha sviluppato il progetto ITHACA (ITaly HAzard from CApable faults), un database creato per la raccolta e la facile consultazione di tutte le informazioni disponibili riguardo le strutture tettoniche attive in Italia (Fig. 1), con particolare attenzione ai processi tettonici che potrebbero generare rischi naturali. Il progetto si occupa in modo particolare delle faglie capaci, definite come faglie che potenzialmente possono creare deformazione in superficie. pag.16
20 Fig.1: Faglie potenzialmente capaci all interno del territorio nazionale (immagini tratte da Portale Servizio Geologico d Italia ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Progetto ITHACA). Dalla consultazione del database del Progetto Ithaca, nella porzione sud-occidentale della Regione Friuli Venezia Giulia non si osservano faglie potenzialmente capaci (Fig.2). Fig.2: Faglie potenzialmente capaci all interno del territorio regionale (immagini tratte da Portale Servizio Geologico d Italia ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Progetto ITHACA). In particolare, la faglia capace più prossima (Linea di Palmanova) dista qualche decina di chilometri dal territorio comunale di Teor (Figg.3 e 4). pag.17
21 Fig.3: Faglie potenzialmente capaci nella porzione sud-occidentale del territorio regionale (immagini tratte da Portale Servizio Geologico d Italia ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Progetto ITHACA). Fig.4: Faglia potenzialmente capace più prossima al territorio comunale di Teor Linea di Palmanova (immagini tratte da Portale Servizio Geologico d Italia ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Progetto ITHACA). A conferma e supporto di quanto appena asserito, si riportano qui di seguito i dati della pericolosità sismica per il comune di Teor presenti sul sito dell INGV (Istituto Nazionale Di Geofisica e pag.18
22 Vulcanologia). La mappa interattiva mostra una a(g) per il comune di Teor relativamente bassa, compresa tra e (Fig.5), mentre dal grafico di disaggregazione (Fig.6) si evidenzia come il maggior contributo alla pericolosità sismica dell area è dato da sorgenti poste a distanze superiori ai 30 km. Fig.5: Mappe interattive di pericolosità sismica Valore di a(g) per il Comune di Teor (da sito INGV) Fig. 6: Mappe interattive di pericolosità sismica Grafico di disaggregazione per il Comune di Teor (da sito INGV) In conclusione, sulla base di quanto reperito in bibliografia, si ritiene di poter escludere fenomeni di deformazione superficiale permanente legati alla presenza di faglie capaci nel territorio comunale di Teor. pag.19
23 CONCLUSIONI La presente relazione geologica è relativa ai terreni interessati da un Piano Attuativo Comunale riguardante un complesso immobiliare denominato Casa dell Amministrazione. Tali terreni ricadono in Comune di Rivignano-Teor in località Campomolle. L'area fa parte geograficamente della Bassa Pianura Friulana, essendo situata qualche chilometro più a sud della linea delle risorgive, ad una quota di circa 9 metri sul livello medio mare. La topografia dei luoghi è caratterizzata da una pianura leggermente digradante verso sud, con pendenze inferiori a 1%; frequenti sono i solchi e le aree di bassura dovuti all erosione esercitata dai corsi d acqua ed i canali di scolo di risorgiva. Sulla base dei rilievi svolti e delle informazioni raccolte si ritiene lecito affermare quanto segue: L area è caratterizzata da una coltre di terreno vegetale e rimaneggiato il cui spessore medio si ritiene attorno a mezzo metro; Al di sotto sono presenti sabbie limose fino a circa 2-3 metri; A profondità maggiori sono presenti ghiaie sabbiose e sabbie ghiaiose; Per quanto concerne la falda superficiale essa è in grado di oscillare tra 0 e 2 metri di profondità; L area è vincolata ai sensi della vigente normativa PAIR come P1 per quanto concerne la pericolosità idraulica. La lama d acqua attesa è inferiore a 50 centimetri. Il piano di calpestio dell edificio sarà quindi necessariamente da posizionare ad almeno +50 centimetri dalla quota media della campagna, fatte salve eventuali future variazioni dello spessore della lama d acqua attesa, da parte delle autorità competenti; Sulla base delle testimonianze raccolte si segnalano fenomeni di ristagno d acqua e difficoltà di drenaggio in corrispondenza delle aree più depresse; L ambito del piano attuativo non è attraversato da faglie attive o capaci; Sulla base delle conoscenze acquisite nell area si classifica il sito come appartenente alla categoria C dei suoli fondazionali. La classe topografica cui appartiene il sito è T1; Tenuto conto delle considerazioni sopra esposte e rimandando alle fasi progettuali l analisi della capacità portante del terreno ed i cedimenti attesi, la corretta determinazione dei parametri geotecnici, e la classificazione sismica del sito, si afferma la compatibilità delle previsioni del piano attuativo con le condizioni geologiche, idrogeologiche e geostatiche del territorio. Gemona del Friuli, Settembre Dott. Geol. Davide Seravalli pag.20
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