CARATTERISTICHE E NORMATIVE DI RIFERIMENTO DEI PRODOTTI VETRATI
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- Lelia Salvi
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1 CARATTERISTICHE E NORMATIVE DI RIFERIMENTO DEI PRODOTTI VETRATI Sicurezza Assorbimento energetico Isolamento Acustico Resistenza Meccanica Prestazioni Luminose Prestazioni Termiche Resistenza al Fuoco Montaggio Manutenzione Aspetti Qualitativi
2 SICUREZZA La norma UNI 7697, la cui revisione è stata pubblicata nel 2007, stabilisce i criteri di scelta dei vetri da impiegare nei casi in cui si voglia garantire la sicurezza degli utenti, indicando i tipi di vetro di cui si ammette l utilizzo nelle varie applicazioni. In materia di sicurezza dei prodotti, è utile ricordare che il D. Lgs. n.206 del 6 Settembre 2005, che ha abrogato il D. Lgs. n.172 del 21 Maggio 2004, all articolo 105 stabilisce che, in mancanza di specifiche disposizioni comunitarie, un prodotto si presume sicuro quando è conforme alla legislazione vigente nello Stato membro in cui il prodotto stesso è commercializzato, e con riferimento ai requisiti cui deve rispondere sul piano sanitario e della sicurezza. Si presume che un prodotto sia sicuro, per quanto concerne i rischi e le categorie di rischi, disciplinati dalla normativa nazionale, quando è conforme alle norme nazionali non cogenti che recepiscono le norme europee i cui riferimenti sono stati pubblicati dalla Commissione Europea nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee a norma dell art. 4 della Direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 Dicembre Il D.Lgs. n.206 stabilisce, altresì, che in assenza delle suddette norme, la sicurezza del prodotto è valutata in base alle norme nazionali non cogenti che recepiscono norme europee, alle norme in vigore nello stato membro in cui il prodotto è commercializzato, alle raccomandazioni della Commissione Europea relative ad orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei prodotti, ai codici di buona condotta in materia di sicurezza vigenti nel settore interessato, agli ultimi ritrovati della tecnica, a livello di sicurezza che i consumatori possono ragionevolmente attendersi. Fatte salve le disposizioni di cui sopra, le Autorità competenti adottano le misure necessarie per limitare o impedire l immissione sul mercato o chiedere il ritiro o il richiamo dal mercato del prodotto, se questo si rivela, nonostante la conformità, pericoloso per la salute e la sicurezza del consumatore.
3 ASSORBIMENTO ENERGETICO Questa caratteristica è specifica per ogni tipo di vetro e viene fornita dal produttore. E necessario considerarne gli effetti quando si utilizzano prodotti ad elevato assorbimento energetico e, più in generale, quando la superficie della lastra è irraggiata parzialmente a causa di: aggetti, tipologia del serramento, spigoli, colonne, ombre portate, ecc. In questi casi il vetro, pessimo conduttore di calore, è sottoposto a contrasto di tensioni termiche che possono determinarne la rottura. Per eliminare tale rischio, nei casi sopra richiamati, si fa ricorso all impiego di vetri temperati o di vetri induriti. Il contatto preventivo con il fornitore può aiutare ad individuare, evidentemente, le necessarie indicazioni sulle soluzioni da adottare. Energia solare totale: 100% Riflessione energetica RE (%) Assorbimento energetico AE (%) Trasmissione energetica diretta TED (%)
4 ISOLAMENTO ACUSTICO Le caratteristiche di fonoisolamento dei prodotti vetrari sono indicate dalle norme EN ed EN 717; queste sono fornite dai produttori a seguito di test eseguiti in laboratori specializzati, su pannelli di dimensioni 1230 x 1480 mm. Non va dimenticato che le effettive prestazioni dei vetri possono variare sensibilmente in considerazione delle loro diverse dimensioni di impiego e soprattutto delle modalità di posa in opera. Il DPCM 5 dicembre 1997, attuativo della Legge quadro n.447 del 26 ottobre 1995, fissa i requisiti di fonoisolamento relativi all involucro, assegnando ad ogni tipologia di edificio il corrispondente valore D2m,nT (isolamento acustico standardizzato di facciata); il range di cui sopra è compreso tra 40 db e 48 db. A seconda della composizione vetrata, si possono raggiungere livelli di fonoisolamento in grado di soddisfare qualsiasi esigenza applicativa, anche con prestazioni maggiori di 48 db. Esempio tabella riepilogativa composizioni acustiche vetri Saint Gobain Glass con valutazione ISO 140/3 e ISO Indice di riduzione acustica Denominazione commerciale composizione Peso Kg/m2 Rw C Ctr SGG Climalit Silence 39/ SGG Climalit Silence 40/ SGG Climalit Silence 41/ SGG Climalit Silence 42/ /- 0, SGG Climalit Silence 43/ SGG Climalit Silence 44/ SGG Climalit Silence 45/ SGG Climalit Silence 46/ SGG Climalit Silence 47/ /- 0, SGG Climalit Silence 48/ SGG Climalit Silence 49/ SGG Climalit Silence 50/ SGG Climalit Silence 51/ Spessore mm
5 RESISTENZA MECCANICA La norma UNI 7143, fino a quando non verrà sostituita dalla norma europea pren13474, fornisce il metodo di calcolo dello spessore delle lastre partendo dai valori di carico neve e vento indicati nel D.M. 14 Settembre 2005, come modificato dal D.M. 14 Gennaio 2008, in vigore dal 5 Marzo Le caratteristiche prestazionali di ciascuna tipologia di prodotto sono definite dalle seguenti norme: - EN per il float - EN per il vetro lustro armato - EN 572-5, 6 e 7 per i vetri stampati, stampati armati e profilati - EN ,2,3,4,5,6 per il vetro stratificato - EN ,2 per il vetro temprato termicamente - EN ,2 per il vetro temprato termicamente e sottoposto a heat soak test - EN ,2 per il vetro indurito termicamente - EN 1063 per il vetro antiproiettile - EN 356 per il vetro contro l attacco manuale (antivandalismo, antieffrazione) - EN vetro per edilizia prova del pendolo metodo della prova di impatto e classificazione per il vetro piano
6 PRESTAZIONI LUMINOSE La trasmissione luminosa (TL) è una caratteristica specifica del materiale e definisce il livello di comfort visivo all interno degli edifici. E un valore fornito dal produttore ed è misurato in conformità alla norma EN410. La corretta illuminazione, disciplinata dalle disposizioni sanitarie per gli ambienti di vita e di lavoro, è in grado di garantire comfort ed economie energetiche e rappresenta in genere un parametro critico quando si intendano realizzare ambienti pubblici, uffici, scuole, negozi, ecc. I produttori sono in grado di fornire anche altri parametri, anch essi molto importanti per una corretta progettazione, quali i valori di riflessione interna ed esterna, l indice di fedeltà del colore, ecc.. Luce solare totale: 100% Riflessione luminosa RL (%) Assorbimento luminoso AL (%) Trasmissione luminosa TL (%)
7 PRESTAZIONI TERMICHE Relativamente a questa importante caratteristica prestazionale occorre considerare: A - Il calore che entra dall esterno attraverso il vetro Il fattore solare g (anche chiamato FS), specifico di ciascun tipo di prodotto vetrario, viene fornito dai fabbricanti ed indica la percentuale di energia termica che entra attraverso il vetro, rispetto all energia solare incidente sulla superficie del vetro stesso. Il valore di questo parametro può variare moltissimo, oscillando tra valori molto bassi fino ad oltre il 90%. La gamma disponibile dei prodotti vetrari è molto ampia ed è stata sviluppata per soddisfare ogni esigenza climatica, dal momento che, scegliendo il prodotto più idoneo, è possibile controllare gli apporti in funzione delle zone climatiche. Il controllo solare ha effetto solo se il vetro è sottoposto alla radiazione solare ed è un parametro determinante nella progettazione orientata al risparmio energetico, soprattutto quando gli ambienti presntano ampie superfici vetrate. Energia solare totale: 100% Riflessione energetica RE (%) Assorbimento energetico AE (%) TED (%) Fattore Solare FS (%)
8 Vetrata isolante tradizionale: 82/78 Energia Solare TL 82% FS 78% UV 40%
9 Vetrata isolante a controllo solare: 61/32 TL 61% FS 32% UV 6% Energia Solare
10 B - Il calore che esce all esterno attraverso il vetro Il valore di Trasmittanza termica U, proprio di ciascun tipo di prodotto vetrario, disciplinato dalla EN 673, è il valore, fornito direttamente dal produttore, che definisce il livello di isolamento termico del vetro e ne indica l efficacia. Le prestazioni di termoisolamento sono determinate dalle caratteristiche delle vetrate isolanti (disciplinate dalle norme EN 1279, 1-6). La gamma prestazionale dei prodotti vetrari è molto ampia ed il valore di trasmittanza termica è compreso tra U = 5,9 W/m²K per il vetro singolo e U = 1 W/m²K per vetrate isolanti ad alte prestazioni che impiegano vetri con rivestimento basso emissivo e intercapedine singola. Il mercato è in grado di offrire anche vetrate isolanti a doppia intercapedine che raggiungono valori di U = 0,5 W/m²K. I vetri bassoemissivi garantiscono, di fatto, prestazioni di isolamento termico sei volte più elevate di un vetro singolo, con evidente abbattimento dei costi di riscaldamento e delle emissioni di CO2 nell ambiente. Gli effetti sono positivi su tutto il territorio italiano, sebbene il parametro diventi, chiaramente, critico ed economicamente sempre più motivante passando dalla zona A (estremo sud) alle zone più fredde. Vetro Bassoemissivo
11 Vetri Bassoemissivi Float Vetrata isolante Tradizionale Vetrata isolante Bassoemissiva U = 5,9 W/m²K U = 2,8 W/m²K U = 1,4 W/m²K Minore U = Miglior isolamento termico
12 Temperatura esterna Vetri Bassoemissivi Temperatura della lastra interna in funzione del valore U Temperatura interna Vetrato Vetrata Vetrata Vetrata isolante singolo isolante isolante Bassoemissiva Bassoemissiva con Gas Argon 4 mm mm mm mm U = 5,9 W/m²K U = 2,9 W/m²K U = 1,5 W/m²K U = 1,1 W/m²K
13 Il Decreto Legislativo n.192 del 19 Agosto 2005, recante Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia, successivamente modificato ed integrato dal Decreto Legislativo n.311 del 29 Dicembre 2006 Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 19 Agosto 2005, n.192, ha, tra l altro, stabilito i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. Tra gli aspetti disciplinati dal decreto, che si applica agli edifici di nuova costruzione ed agli edifici oggetto di ristrutturazione, demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria, rientrano anche l individuazione della metodologia per il calcolo delle prestazioni energetiche integrate degli edifici, l applicazione di requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche e la definizione dei criteri generali per la certificazione energetica degli edifici. In tale provvedimento, per quanto riguarda le superfici vetrate, all elemento vetro è stato attribuito un valore di trasmittanza distinto da quello del serramento. In particolare, il Decreto Legislativo n. 311/2006 all Allegato I (regime transitorio per la prestazione energetica degli edifici), articolo 2, comma c), stabilisce che per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso di cui all art. 3 del D.P.R. 26 Agosto 1993, n.412, ad eccezione della categoria E.8, il valore massimo della trasmittanza (U) delle chiusure trasparenti deve rispettare, per i soli vetri, i limiti riportati nella tabella 4b di cui al punto 4 dell allegato C al decreto. Nella tabella 4b del Decreto Legislativo n. 311/2006, che riportiamo di seguito, sono stati indicati i valori in vigore a partire dal 1 Luglio D.Lgs. n. 311/2006 Allegato C, tabella 4b Valori limite della trasmittanza centrale termica dei vetri espressa in W/m²K
14 RESISTENZA AL FUOCO I vetri resistenti al fuoco sono progettati per rispondere a tre differenti prestazioni: - (E): Resistenza al passaggio delle fiamme e dei gas caldi; - (EW): E + mantenimento della radiazione al di sotto di 15 W/mq (a 1 mt di distanza); - (EI): E + isolamento termico del lato protetto (< 140 C medio; < 180 C localmente). I prodotti sono inoltre classificati in base alla durata temporale delle prestazioni di resistenza richieste ( ). I produttori sono in condizione di fornire i vetri richiesti e le relative certificazioni prestazionali.
15 MONTAGGIO La norma di riferimento per il montaggio e la posa dei prodotti vetrari in opere edilizie, effettuate in cantiere o a piè d opera con metodi non industrializzati, è la UNI Tale norma rimarrà in vigore sino a quando una specifica norma, la pren 12488, attualmente in corso di elaborazione, non sarà approvata e pubblicata. In linea di principio, durante le operazioni di montaggio occorrerà tener presenti, quanto meno, i seguenti elementi: a) il vetro non deve essere vincolato ai movimenti del serramento in cui è inserito; i due componenti debbono avere un buon grado di libertà reciproca; b) devono essere sempre evitati contatti diretti tra il vetro ed il serramento a mezzo di opportuni tasselli distanziatori; c) le schermature dei bordi devono coprire solo la necessaria superficie di inserimento (l aspetto è critico per i vetri ad elevato assorbimento energetico).
16 MANUTENZIONE Il vetro si lava con i normali prodotti reperibili sul mercato, evitando di esercitare abrasioni meccaniche che lo potrebbero graffiare. Nella progettazione e nella realizzazione di edifici di elevata altezza, nonché in quelli caratterizzati dalla presenza di estese superfici vetrarie, è opportuno prevedere la possibilità di accesso alle superfici da pulire, anche facendo ricorso alla predisposizione di punti di ancoraggio di sistemi manutentivi esterni. VETRI AUTOPULENTI: è la generazione di nuovi prodotti, realizzati dall industria vetraria proprio per diminuire drasticamente le operazioni di pulizia, particolarmente onerose sulle facciate. Questi vetri consentono una ridotta manutenzione, grazie all azione del deposito superficiale, di opportuna composizione chimica, ed alle spiccate capacità di fotocatalisi che ne conseguono. Il deposito determina il distacco dello sporco dalla superficie vetrata e la semplice azione dell acqua piovana lo asporta.
17 ASPETTI QUALITATIVI Il riferimento è costituito dalle norme di prodotto EN relative. In Italia per i vetri temprati, stratificati e le vetrate isolanti, esiste il marchio di prodotto UNI che può essere apposto solo dalle aziende produttrici che adottano un sistema più severo per il controllo del processo di fabbricazione e del prodotto medesimo. Tale sistema è sottoposto al controllo da parte di Enti esterni nelle verifiche previste dal sistema, affinché la qualità del prodotto sia mantenuta alta durante tutto il processo produttivo. l tutto è finalizzato ad assicurare una migliore qualità ed una maggiore durata dei prodotti immessi sul mercato, a maggior tutela degli acquirenti. Un prodotto marcato UNI, su base volontaria, è in grado di assicurare all utente un manufatto di elevato livello qualitativo, accettato e riconosciuto in ambito europeo.
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