Referente Telefonia Mobile Aziendale Sig.Roberto Locci Tel

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Referente Telefonia Mobile Aziendale Sig.Roberto Locci Tel.3484894301-0658703978"

Transcript

1 Referente Telefonia Mobile Aziendale Sig.Roberto Locci Tel

2 REGLAMENT PER L ASSEGNAZINE E L US DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFNIA MBILE SMMARI Art. 1 GGETT DEL REGLAMENT pag 2 Art. 2 NRME DI RIFERIMENT pag. 2 Art. 3 CRITERI DI ASSEGNAZINE pag. 2-3 Art. 4 MDALITA DI UTILIZZ pag. 3-4 Art. 5 ACCESSRI E SICUREZZA pag 4 Art. 6 CRITERI DI CNSERVAZINE DEL BENE E RESPNSABILITA DELL UTILIZZATRE pag 4-5 Art.7 SISTEMA DI VERIFICHE. pag 6 Art.8 MDALITA DI GESTINE.pag 6 Art.9 MDALITA E PRCEDURE DI CNTRLL pag ALLEGATI 1) Modulo Richiesta Telefonia Mobile 2) Modulo Richiesta Sostituzione Telefonia Mobile 3) (CER ); (CER *) 4) (CER ); (CER *) (CER )

3 REGLAMENT PER L ASSEGNAZINE E L US DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFNIA MBILE Art. 1 (ggetto del regolamento) Il presente regolamento disciplina le modalità per l assegnazione e l uso delle apparecchiature di telefonia mobile al personale dipendente dell Azienda spedaliera San Camillo-Forlanini di Roma Art. 2 ( Norme di riferimento ) Per quanto attinente il presente Regolamento, si fa riferimento alla Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica del 30 ottobre 2001, all'art. 2 comma 594 e 595 della Legge n.244/07 (Finanziaria 2008) e successive modifiche e disposizioni e ad ogni altra norma attinente, anche se non direttamente citata. Art. 3 (Criteri di assegnazione) 1.L assegnazione del telefono cellulare di servizio è correlata all insediamento in cariche istituzionali di particolare rilevanza o a particolari posizioni nell organizzazione del lavoro, in considerazione della effettiva necessità o opportunità d uso del cellulare, della impossibilità ad utilizzare mezzi alternativi, degli eventuali disguidi o maggiori costi conseguenti al mancato uso del cellulare. 2.L apparecchiatura di telefonia mobile aziendale di categoria G con la possibilità di effettuare telefonate in Italia e all estero, al fine di consentire lo svolgimento delle attività istituzionali anche fuori sede e garantire nel contempo la reperibilità, viene assegnata esclusivamente al Direttore Generale o altro dipendente in caso straordinario. 3.Apparecchiature di telefonia mobile di categoria D e G abilitate a effettuare chiamate solo nell ambito delle rete telefonica fissa e/o mobile dell A.. e/o verso i numeri preferenziali, possono essere assegnate a personale sanitario, a personale che svolge attività di manutenzione e sicurezza, a personale amministrativo e a personale di altri servizi, qualora ricorrano una o più delle seguenti condizioni: -personale con specifica responsabilità direttiva / organizzativa / altro; - esigenze di reperibilità; - servizi fuori sede; - frequenti spostamenti tra plessi (reparti, servizi, uffici) diversi nell ambito dell A..; - espletamento, anche temporaneo, di attività che necessiti di particolari esigenze di comunicazione, che non possono essere altrimenti soddisfatte con impianti di telefonia fissa e/o altri strumenti di comunicazione quali la posta elettronica.

4 4. Le ulteriori richieste di assegnazione di apparati per telefonia mobile e le eventuali richieste di abilitazione a ulteriori servizi, dovranno essere formulate, mediante compilazione del modulo allegato 1, dal Responsabile di U../Servizio/Ufficio/Dipartimento, tenuto conto di effettive e motivate necessità, secondo i criteri specificati una volta acquisito il parere favorevole U..C Controllo di Gestione e dal Servizio di Telefonia Aziendale. Art. 4 (Modalità di utilizzo) 1.Il Gestore e il tipo di configurazione delle apparecchiature di telefonia mobile da fornire in dotazione al personale sono determinati dall Amministrazione tramite le procedure previste dalla normativa vigente in materia di scelta del contraente. 2.Definizione delle classi di utilizzo prevede, tra le altre, le categorie di apparecchiature Classe D, classe E, classe G che verranno assegnate al personale dipendente come segue: Personale dipendente Direttore Generale classe G o autorizzazione casi straordinari Direzioni, Direttori Dipartimenti Direttori U..C. classe E Responsabili Servizi classe E Personale Medico classe D Personale Sanitario classe D Personale Amministrativo classe D Personale Manutenzione/Sicurezza classe D Fatto eccezione per alcune circostanze che dovranno essere formalizzate e motivate dal Responsabile della UU.. di appartenenza mediante il modulo in allegato. 3.Le classi G, E, D e Dati comprendono i seguenti rispettivi servizi: Classe G abilitazione a telefonate verso tutti i telefoni fissi e mobili ed Estero Classe E abilitazione a telefonate verso tutti i telefoni fissi e mobili Classe D abilitazione a telefonate verso tutti i telefoni fissi e mobili della rete aziendale Dati abilitazione a connesione Internet tramite Super Key mentre tutte le categorie sono abilitate a ricevere telefonate senza limitazioni Messaggistica SMS Segreteria telefonica se dotati dall Azienda di telefono Black Berry. PS. Si fa divieto di utilizzare le SIM con apparati telefonici non aziendali 4. Il referente della Telefonia Mobile dell A.. dovrà provvedere al carico/scarico/consegna/ritiro delle apparecchiature di telefonia mobile e delle Sim Card.

5 5.Ciascun utilizzatore riceverà il cellulare che gli è stato assegnato, fatta eccezione per le apparecchiature in dotazione a più persone che verranno consegnate al Responsabile dell Unità perativa/servizio. In questo caso il predetto Responsabile dovrà individuare gli utilizzatori delle apparecchiature i quali dovranno sottoscrivere di volta in volta per presa in carico apposito modulo. 6. Il Responsabile dell Unità perativa/servizio può delegare un referente di reparto alla custodia del prospetto di presa in carico. 7. L utilizzo delle apparecchiature per telefonia mobile non è consentito nelle aree in cui si trovano attrezzature elettromedicali sensibili ai disturbi elettromagnetici, al fine di non pregiudicarne il corretto funzionamento. Art. 5 (Accessori e sicurezza) 1. Al momento dell assegnazione delle apparecchiature, saranno forniti, come dotazione di base di tutte le categorie di cellulari, i seguenti accessori: batteria, carica batterie, auricolare. 2. L utilizzatore dell apparecchiatura di telefonia mobile dovrà adottare, nell impiego di tale strumento, tutti gli accorgimenti per la sicurezza individuale. 3. L Amministrazione non assume alcuna responsabilità per contravvenzioni o sinistri imputabili all uso del telefono cellulare durante la guida di autoveicoli o altro utilizzo improprio. Art. 6 (Criteri di conservazione del bene e responsabilità dell utilizzatore) 1. Il cellulare di servizio è fornito in uso al dipendente utilizzatore che ne diventa custode e responsabile del corretto impiego. 2. L utilizzatore prenderà in consegna il telefono cellulare previa sottoscrizione di dichiarazione di conoscenza delle disposizioni del presente Regolamento. 3. In caso di malfunzionamento del cellulare o della relativa scheda SIM o dei relativi accessori, l utilizzatore dovrà consegnare l apparecchiatura completa unitamente a copia del modulo ( Allegato 2) al referente del Servizio Telefonia Mobile Aziendale che provvederà alle verifiche di competenza. 4. In caso di smarrimento o di furto del cellulare l utilizzatore è tenuto a sporgere immediata denuncia alle autorità competenti (Ufficio di Polizia. o della località ove si verifica tale situazione) e a darne tempestiva comunicazione scritta alla U..C. Controllo di Gestione e al Referente della Telefonia Mobile dell A... Nella comunicazione dovrà essere indicato in particolare il numero telefonico abbinato al cellulare al fine di consentire l operazione di blocco immediato della scheda SIM e/o del cellulare. 5. A seguito della segnalazione della denuncia dismarrimento/furto si provvederà all automatica sostituzione del cellulare, nei tempi e con le modalità stabilite. 6. L assegnazione del telefono cellulare di servizio dà luogo, in carico all utilizzatore, alle medesime forme di responsabilità patrimoniale previste per i consegnatari di beni dell Amministrazione.

6 7. In caso di smarrimento/furto dell apparecchiatura di telefonia mobile l A.. ha facoltà di trattenere a titolo di risarcimento, mediante ritenuta in busta paga, l importo che verrà richiesto dal Gestore del Servizio di Telefonia Mobile proprietario dei beni. 8. In caso di ripetuti smarrimenti, furti o quant altro, l assegnazione delle apparecchiature di telefonia mobile sarà revocata. 9. L A.. si riserva inoltre la facoltà di revocare o sospendere l assegnazione delle apparecchiature di telefonia mobile per mancato utilizzo, per esigenze aziendali e comunque per qualsiasi altra motivazione, con obbligo per l utilizzatore di immediata riconsegna del bene all U..C Controllo di Gestione e/o al referente della Telefonia Mobile aziendale. 10. Sostituzione dell apparecchiatura di telefonia mobile in caso di guasto si provvederà all automatica sostituzione del cellulare, nei tempi e con le modalità stabilite. 11.In caso di cessazione dell attività istituzionale a qualsiasi tipo il telefono con relativa Sim devono essere riconsegnate al referente della telefonia mobile. 12. Gestione e smaltimento dell apparecchiatura di telefonia mobile fuori uso avverrà secondo la procedura Aziendale (in allegato 8-9) e sarà cura del Referente controllarne la corretta applicazione. Art. 7 1.L Azienda in attuazione dell art.2 comma 594 della Legge Finanziaria 2008, nel rispetto della normativa sulla tutela e riservatezza dei dati personali, applica un sistema di verifiche sull utilizzo corretto delle utenze telefoniche. Art. 8 MDALITA DI GESTINE: è fatto divieto assoluto l abbandono di qualsiasi apparecchiatura/attrezzatura. In caso di fuori uso di apparecchiature l U.. e/o il personale detentrice devono osservare quanto di seguito indicato. Eseguire richiesta scritta, all U..C. Controllo di Gestione per la sostituzione dell apparecchiatura di telefonia mobile con la contemporanea consegna del telefono guasto. Dopo accurata verifica del guasto dell apparecchio il Referente della telefonia mobile provvederà allo smaltimento dell apparato ( separando la batteria che verrà smaltita in maniera separata dalla componente elettronica) nel punto di raccolta sito c/o gli uffici del Servizio Salute e Sicurezza. La richiesta è necessaria al fine di poter attivare il servizio di smaltimento che deve essere effettuato da una ditta autorizzata al ritiro e trasporto di tali tipologie di rifiuti. Al momento del ritiro dei rifiuti in questione gli operatori della ditta autorizzata incaricati, devono obbligatoriamente rilasciare al Responsabile Telefonia Mobile Aziendale una copia del modulo di movimentazione interna che dovrà indicare: l unità produttiva del rifiuto, la tipologia del rifiuto, il peso presunto la firma e il timbro del responsabile dell U.. detentrice. Una copia del documento di movimentazione interna deve essere conservata presso l U..C. Controllo di Gestione per 5 anni ed una copia deve essere inviata via fax presso l Ufficio di Igiene Aziendale. PUNTI DI PRDUZINE: Struttura Salute e Sicurezza spedale C. Forlanini Corpo D Piano Terra

7 Art. 9 Modalità e procedure relative ai controlli sull utilizzazione degli strumenti di telefonia mobile Aziendali Modalità e procedure relative ai controlli sull utilizzazione degli strumenti di telefonia a disposizione dall amministrazione per lo svolgimento dell attività lavorativa L Azienda effettua i controlli su tutti gli strumenti di telefonia mobile messi a disposizione dall A..stessa al fine di verificarne il corretto utilizzo. I controlli sono effettuati sulle base delle informazioni trasmesse dagli operatori telefonici alla struttura competente. Le informazioni contengono: il volume complessivo del traffico telefonico (relativo sia ai tempi sia all importo) delle chiamate in uscita addebitate all Azienda con riferimento ai servizi voce/dati per ciascuna singola utenze, il dettaglio del traffico telefonico, comprensivo di data/ora/durata chiamata, numero chiamato (ultime tre cifre oscurate) per ciascuna singola utenza, volume dati scambiato per quanto riguarda il traffico dati /Internet. Le informazioni inerenti alle spese relative alle singole utenze sono periodicamente trasmesse ai Responsabili delle strutture a cui risultano assegnate le utenze stesse. I controlli effettuati dall A..devono in ogni caso rispettare i seguenti principi: a) necessità: i dati trattati durante l attività di controllo devono essere sempre e soltanto quelli strettamente necessari a perseguire le finalità di consentire di monitorare e mirano a ridurre la spesa pubblica, sia rilevando eventuali danni patrimoniali già posti in essere, sia agendo quale deterrente rispetto a comportamenti impropri e potenzialmente dannosi, per cui la loro omissione potrebbe comportare responsabilità patrimoniali dirette a carico dell Azienda; b) proporzionalità: i controlli devono sempre essere effettuati con modalità tali da garantire, nei singoli casi concreti, la pertinenza e non eccedenza delle informazioni rilevate rispetto alle finalità perseguite e specificate; c) imparzialità: i controlli devono essere effettuati su tutte le strumentazioni telefoniche messe a disposizione dall Azienda e conseguentemente possono coinvolgere tutti gli utilizzatori delle stesse, a qualunque titolo abbiano assegnata la strumentazione. L imparzialità inoltre deve essere garantita mediante sistemi automatici di estrazione casuale per l effettuazione dei controlli a campione ed in nessun caso possono essere effettuati controlli mirati e ripetuti nei confronti di soggetti specifici con finalità discriminatorie o persecutorie o volutamente sanzionatorie. I controlli puntuali possono essere effettuati soltanto sulla base di specifiche, oggettive e circostanziate segnalazioni; d) trasparenza e correttezza: in base a tale principio l amministrazione deve mettere in atto tutte le azioni necessarie per garantire la preventiva conoscenza da parte di tutti i soggetti potenzialmente sottoposti ai controlli del presente disciplinare. Devono pertanto essere informati dei possibili controlli tutti i soggetti che operano, a qualunque titolo e con qualunque rapporto, per l Azienda. e) protezione dei dati personali: i controlli devono in ogni caso essere effettuati rispettando la dignità e la libertà personale dei soggetti sottoposti a controllo garantendo altresì la riservatezza dei dati personali raccolti durante la procedura di controllo. I dati devono essere gestiti soltanto dai soggetti preventivamente designati quali responsabili e incaricati del trattamento. I controlli devono essere effettuati rispettando la normativa vigente in materia di protezione dei dati personali ed in particolare le prescrizioni di cui all art. 11 del Codice. Modalità del trattamento dei dati La normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali è descritta nel Testo Unico del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, intitolato "Codice in materia di protezione dei dati personali" entrato in vigore il 1 gennaio 2004 e noto come Codice della privacy. Per trattamento dei dati personali, secondo il vigente Codice della privacy (art. 4 D.Lgs. 196/03), si intende qualunque operazione o complesso di operazioni, effettuati anche senza l'ausilio di strumenti elettronici, concernenti la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la conservazione, la consultazione, l'elaborazione, la modificazione, la selezione, l'estrazione, il raffronto, l'utilizzo,

8 l'interconnessione, il blocco, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati, anche se non registrati in una banca di dati.per Responsabile del trattamento dei dati si intende, ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. g) del vigente Codice della privacy (D.Lgs. 196/03), "la persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento dei dati personali". Per Incaricato del trattamento dei dati si intende, ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. h) del vigente Codice della privacy (D.Lgs. 196/03), "la persona fisica autorizzata a compiere le operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile".l'art. 30 del Codice precisa che le operazioni di trattamento possono essere compiute solo da soggetti nominati incaricati. Tale specificazione rende doverosa la designazione all'interno della struttura del titolare. Modalità dei controlli sull utilizzo delle strumentazioni telefoniche Il controllo sull utilizzo delle strumentazioni telefoniche, effettuato in forma anonima, è di tre tipologie: a) puntuale; b) a campione; c) controllo occasionale a seguito di screening generale dei tabulati in presenza di evidenti anomalie; e si effettuano nel modo di seguito indicato. a) Controllo puntuale Il controllo puntuale è effettuato su utenze telefoniche determinate, a seguito di specifica segnalazione effettuata da un soggetto terzo. Si considera terzo anche l operatore telefonico. Nel caso in cui la segnalazione del soggetto terzo si riferisca a una persona nominativamente individuata, la struttura competente all effettuazione dei controlli deve dare informazione del controllo in corso al soggetto cui si riferisce la segnalazione, specificando che può essere presentata richiesta di accesso ai relativi documenti amministrativi a norma della Legge n. 241/1990 e ss. mod. e int. b) Controllo a campione Estrazione del campione Il campione è costituito, in via alternativa: b.1) da una percentuale pari al 2% del totale delle utenze assegnate, con esclusione di quelle dati; b.2) da tutte le utenze assegnate ad una determinata struttura organizzativa. L identificativo univoco delle utenze è dato dalla posizione dell utenza nella lista utenze complessiva, ordinata per numero utenza crescente, indipendentemente dall operatore telefonico. Nel caso b.1) sono estratte a sorte, con un generatore di numeri casuali, le singole posizioni (righe) fino al raggiungimento della percentuale sopra determinata. Nel caso b.2) è estratta a sorte, con un generatore di numeri casuali, una struttura organizzativa tra tutte quelle dell Agenzia e sono sottoposte a controllo tutte le utenze assegnate alla struttura estratta. Le estrazioni di cui sopra sono effettuate alla presenza di due testimoni; dell estrazione viene redatto un verbale. c) Controllo occasionale a seguito di screening generale dei tabulati in presenza di evidenti anomalie Suddetta tipologia di controllo viene attivata a seguito di un esame di carattere generale, in corrispondenza del processo di copiatura dei dati forniti, mediante CD, dall operatore telefonico nel computer degli incaricati e in cui emerga una palese e immediata anomalia nei tabulati del traffico telefonico.

9 Disposizioni sanzionatorie e finali A seguito dei controlli effettuati (in forma anonima) ove emergano comportamenti in violazione del presente regolamento, o comunque anomali, il personale incaricato invierà alla Struttura Complessa (Responsabile della Struttura e personale assegnatario delle utenze telefoniche) in cui è stata rilevata l anomalia avvisi generalizzati, in cui si evidenzierà l utilizzo irregolare degli strumenti aziendali e si inviteranno gli interessati ad attenersi scrupolosamente ai compiti assegnati e alle istruzioni impartite nel presente regolamento. In tale circostanza saranno nuovamente effettuati controlli su quelle utenze per assicurarsi dell assenza di ulteriori anomalie. Qualora le violazioni persistessero l Azienda si riserva di procedere a controlli nei confronti dei singoli consegnatari. In questa ipotesi si provvederà ad inviare all assegnatario dell utenza stessa l estratto delle telefonate oggetto di controllo. Il Responsabile della Telefonia Mobile Aziendale procederà, quindi, in contradditorio con l assegnatario dello strumento di telefonia per la verifica della correttezza nell utilizzo e a trasmettere l esito di suddetta verifica U..C Controllo di Gestione per le successive attività di competenza. La modalità di tenuta dei report dei controlli effettuati è nel rispetto della legge vigente in materia di Privacy e verranno conservati presso l ufficio del Referente della Telefonia Mobile Aziendale.

10 ALLEGATI 2 U..C Gestione di Controllo D.ssa Daniela Donetti Referente Telefonia Mobile Aziendale Sig.Roberto Locci Richiesta sostituzione telefonia mobile Io sottoscritto Responsabile dell UU.. e/o Servizio. Richiedo per particolari esigenze di pronta reperibilità : sostituzione telefono cellulare aziendale Cod Imei guasto smarrito rubato sostituzione Sim aziendale N. guasto smarrito rubato Reperibilità UU. e/o Servizio... Reperibilità del dipendente: Cognome.Nome Qualifica.. Roma Firma

11 ALLEGATI 1 U..C Gestione di Controllo D.ssa Daniela Donetti Referente Telefonia Mobile Aziendale Sig.Roberto Locci Richiesta telefonia mobile Io sottoscritto Responsabile dell UU.. e/o Servizio.. Richiedo per particolari esigenze di pronta reperibilità : Telefono cellulare aziendale Sim aziendale Internet Key Reperibilità UU. e/o Servizio. Reperibilità del dipendente: Cognome Nome. Qualifica abilitata a : Telefonate intra-aziendali Telefonate intra ed extra-aziendali Telefonate intra ed extra-aziendali-estero Abilitazione aziendale Roma Firma

12 ALLEGATI 3 SCHEDA RIFIUT TELEFNIA MBILE TIPLGIA RIFIUT: apparecchiature fuori uso (CER ); apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi (CER *) DEFINIZINE: sono da intendersi tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche compresi i video terminali, di cui sia stato dichiarato il fuori uso. Le apparecchiature sono da considerare rifiuti speciali o rifiuti speciali pericolosi nel caso contengano componenti che possono rappresentare un rischio per la salute nell uomo o causare danni all ambiente. ALLEGATI 4 SCHEDA RIFIUT TELEFNIA MBILE TIPLGIA RIFIUT: batterie alcaline (CER ); batterie al nichel-cadmio (CER *); altre batterie (CER ) DEFINIZINE: sono rifiuti speciali e pericolosi le batterie a secco utilizzate per alimentare alcuni dispositivi medici quali ad esempio (laringoscopi, holter dinamici, termometri timpanici, telefonia mobile ecc.). le batterie a secco e/o al litio esaurite sono da considerarsi come rifiuti speciali e devono essere raccolte secondo le seguenti modalità.

Sistemi Informativi e Informatici Aziendali Ausl Viterbo Referente telefonia mobile: Federico Ricci (0761-236762) Alessandro Poleggi (0761 237037)

Sistemi Informativi e Informatici Aziendali Ausl Viterbo Referente telefonia mobile: Federico Ricci (0761-236762) Alessandro Poleggi (0761 237037) Sistemi Informativi e Informatici Aziendali Ausl Viterbo Referente telefonia mobile: Federico Ricci (0761-236762) Alessandro Poleggi (0761 237037) REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L USO DELLE APPARECCHIATURE

Dettagli

COMUNE DI CIVITAVECCHIA PROVINCIA DI ROMA

COMUNE DI CIVITAVECCHIA PROVINCIA DI ROMA COMUNE DI CIVITAVECCHIA PROVINCIA DI ROMA REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L USO DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE AZIENDALE Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO - Art. 2 NORME DI RIFERIMENTO - Art.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ASSEGNAZIONE E DELL USO DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ASSEGNAZIONE E DELL USO DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE UNIVERSITÀ PER STRANIERI DANTE ALIGHIERI Reggio Calabria REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ASSEGNAZIONE E DELL USO DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE MEDAlics Centro di Ricerca per le Relazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI APPARATI DI TELEFONIA MOBILE

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI APPARATI DI TELEFONIA MOBILE REGIONE VENETO AZIENDA U.L.S.S. 16 PADOVA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI APPARATI DI TELEFONIA MOBILE ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina le modalità per l assegnazione

Dettagli

COMUNE DI SAVIANO Provincia di Napoli

COMUNE DI SAVIANO Provincia di Napoli Pag. 1 di 6 COMUNE DI SAVIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L USO DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE Il presente regolamento è stato approvato con delibera del Commissario

Dettagli

Regolamento per l assegnazione e l uso di apparecchiature di telefonia mobile. Adottato con delibera di G. C. n. 132 del 10.3.2005

Regolamento per l assegnazione e l uso di apparecchiature di telefonia mobile. Adottato con delibera di G. C. n. 132 del 10.3.2005 Regolamento per l assegnazione e l uso di apparecchiature di telefonia mobile Adottato con delibera di G. C. n. 132 del 10.3.2005 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina

Dettagli

Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI APPARECCHI TELEFONICI CELLULARI DI SERVIZIO

Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI APPARECCHI TELEFONICI CELLULARI DI SERVIZIO Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI APPARECCHI TELEFONICI CELLULARI DI SERVIZIO 1 INDICE Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 Principi di assegnazione e di utilizzo

Dettagli

Servizio Tecnico Servizio Informatico Aziendale REVISIONE DELIBERA DI APPROVAZIONE N.1858 DEL 12.10.2011 1.0. Data ultima modifica:

Servizio Tecnico Servizio Informatico Aziendale REVISIONE DELIBERA DI APPROVAZIONE N.1858 DEL 12.10.2011 1.0. Data ultima modifica: REGOLAMENTO AZIIENDALE PER L UTIILIIZZO DELLA TELEFONIIA MOBIILE REVISIONE 1.0 Servizio Tecnico Servizio Informatico Aziendale DELIBERA DI APPROVAZIONE N.1858 DEL 12.10.2011 Data ultima modifica: REGOLAMENTO

Dettagli

Regolamento per la disciplina dell assegnazione e dell utilizzo degli apparati di telefonia mobile

Regolamento per la disciplina dell assegnazione e dell utilizzo degli apparati di telefonia mobile COMUNE DI ARNAD REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA Regolamento per la disciplina dell assegnazione e dell utilizzo degli apparati di telefonia mobile Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 75

Dettagli

COMUNE DI PINZOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L'UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI ART. 6 OPZIONE PER TELEFONATE DIVERSE DA QUELLE DI SERVIZIO

COMUNE DI PINZOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L'UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI ART. 6 OPZIONE PER TELEFONATE DIVERSE DA QUELLE DI SERVIZIO COMUNE DI PINZOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L'UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI ART. 1 OGGETTO ART. 2 FINALITA ART. 3 SOGGETTI AUTORIZZATI ART. 4 UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI ART. 5 GRUPPI DI UTENTI UTILIZZATORI

Dettagli

COMUNE DI CERESETO. REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari

COMUNE DI CERESETO. REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari COMUNE DI CERESETO PROVINCIA DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari (approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 30 in data 21/11/2008) Art. 1 Oggetto

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE COMUNE DI LIMONE PIEMONTE Protocollo/Segreteria: 0171.925240 fax 0171.925249 Via Roma, 32 CAP 12015 Provincia di Cuneo P.IVA 00461550048 C.F.80003770049 http://www.limonepiemonte.it Comune Certificato

Dettagli

COMUNE DI OLBIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLA TELEFONIA CELLULARE

COMUNE DI OLBIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLA TELEFONIA CELLULARE COMUNE DI OLBIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLA TELEFONIA CELLULARE ~ 2 ~ Sommario Articolo 1 Oggetto... 3 Articolo 2 Suddivisione dei cellulari... 3 Articolo 3 Cellulari ad uso esclusivo...

Dettagli

REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari (approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 122 del 29/09/2008)

REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari (approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 122 del 29/09/2008) COMUNE DI BORGOSATOLLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari (approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 122 del 29/09/2008) Art. 1 Oggetto

Dettagli

Regolamentazione telefonia fissa

Regolamentazione telefonia fissa Regolamentazione telefonia fissa Regole per il corretto utilizzo della telefonia fissa Provv. Dir. Gen. n 1631 del 22.12.2011 PREMESSA Premesso che l'utilizzo delle risorse telematiche ed informatiche

Dettagli

REGOLAMENTO UTILIZZO TELEFONIA MOBILE

REGOLAMENTO UTILIZZO TELEFONIA MOBILE REGOLAMENTO UTILIZZO TELEFONIA MOBILE INDICE: Articolo 1 Oggetto del regolamento Articolo 2 Norme di riferimento Articolo 3 Ambito di applicazione e finalità Articolo 4 Soggetti autorizzati Articolo 5

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ASSEGNAZIONE E DELL USO DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE AL PERSONALE DIPENDENTE DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA Emanato con D.R. 17 maggio 2011, n.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

MODULO DI DESIGNAZIONE/REVOCA DEI BENEFICIARI

MODULO DI DESIGNAZIONE/REVOCA DEI BENEFICIARI MODULO DI DESIGNAZIONE/REVOCA DEI BENEFICIARI (Da inviare ad Arca SGR S.p.A. in originale, per posta, unitamente a copia dei documenti di identità dell Iscritto e dei beneficiari) Spett.le ARCA SGR S.p.A.

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROCEDURA DI CONCESSIONE E NORME DI UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI AZIENDALI

REGOLAMENTO PER LA PROCEDURA DI CONCESSIONE E NORME DI UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI AZIENDALI AREA INNOVAZIONE TECNOLOGICA SETTORE SISTEMI INFORMATIVI REGOLAMENTO PER LA PROCEDURA DI CONCESSIONE E NORME DI UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI AZIENDALI Approvato con Deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE DI LATINA

AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE DI LATINA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE DI LATINA REGOLAMENTO AZIENDALE PER L ASSEGNAZIONE E L UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI REGIONE LAZIO REGOLAMENTO AZIENDALE PER L ASSEGNAZIONE E L UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI

Dettagli

COMUNE DI ROMANENGO Provincia di Cremona. Regolamento per la disciplina dell'utilizzo degli apparecchi cellulari

COMUNE DI ROMANENGO Provincia di Cremona. Regolamento per la disciplina dell'utilizzo degli apparecchi cellulari COMUNE DI ROMANENGO Provincia di Cremona Regolamento per la disciplina dell'utilizzo degli apparecchi cellulari * Adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 11.02.2011 ARTICOLO 1 OGGETTO

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino REGOLAMENTO TELEFONIA MOBILE

Città di Nichelino Provincia di Torino REGOLAMENTO TELEFONIA MOBILE Città di Nichelino Provincia di Torino REGOLAMENTO TELEFONIA MOBILE Approvato con deliberazione Consiglio Comunale n. 59 del 28.6.2011 ART. 1 OGGETTO ART. 2 FINALITA ART. 3 SOGGETTI AUTORIZZATI ART. 4

Dettagli

Regolamento per la concessione e l uso dei telefoni cellulari

Regolamento per la concessione e l uso dei telefoni cellulari Regolamento per la concessione e l uso dei telefoni cellulari Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 109 del 12/05/2009, modificato con Delibera di Giunta Comunale n. 156 del 09/07/2009 1 SOMMARIO

Dettagli

9. Aggiornamento e revisione 9.1 Il presente Regolamento potrà essere soggetto a revisione sulla base dell evoluzione normativa e/o tecnologica,

9. Aggiornamento e revisione 9.1 Il presente Regolamento potrà essere soggetto a revisione sulla base dell evoluzione normativa e/o tecnologica, Regolamento per l'utilizzo dei sistemi di telefonia fissa di Arpa Piemonte Premessa... 1 1. Entrata in vigore del regolamento e pubblicità... 1 2. Campo di applicazione del regolamento... 1 3. Gestione

Dettagli

AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO - FERMO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L UTILIZZO DI UTENZE DI TELEFONIA MOBILE

AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO - FERMO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L UTILIZZO DI UTENZE DI TELEFONIA MOBILE AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO - FERMO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L UTILIZZO DI UTENZE DI TELEFONIA MOBILE Approvato con Delibera del Consiglio Direttivo nella seduta del 14 aprile 2015 INDICE: Articolo

Dettagli

Indirizzo di posta elettronica Telefono Cellulare

Indirizzo di posta elettronica Telefono Cellulare Sede legale: Via Monte di Pietà, 32 10122 TORINO Tel. 011 555.62.39 Fax. 011 555.35.31 Cod. Fisc.: 97717360016 web: www.associazionevobis.it E-mail: segreterianazionale@associazionevobis.it MODULO DI ADESIONE

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

DOMANDA DI ADESIONE allegata alla nota informativa

DOMANDA DI ADESIONE allegata alla nota informativa COPIA PER IL FONDO Per il contributo a mio carico, DELEGO il mio datore di lavoro a:.. L AZIENDA DICHIARA DI APPLICARE IL SEGUENTE CCNL..... DI INOLTRO DELLA DOMANDA A D ARTIFOND TIMBRO E COPIA PER IL

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L UTILIZZO DEGLI APPARATI DI TELEFONIA MOBILE

REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L UTILIZZO DEGLI APPARATI DI TELEFONIA MOBILE PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L UTILIZZO DEGLI APPARATI DI TELEFONIA MOBILE Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 215/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013

Dettagli

CARTA INTESTATA PREMESSA

CARTA INTESTATA PREMESSA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEO SORVEGLIANZA AI FINI DI SICUREZZA, TUTELA DEL PATRIMONIO, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI, AI FINI DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI

Dettagli

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA (approvato con delibera del Commissario Prefettizio n.5 dell.01.12.2008) 1 I N

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) Art.1 - Oggetto Il presente Regolamento disciplina, ai

Dettagli

COMUNE DI SAN LORENZO NUOVO Provincia di Viterbo

COMUNE DI SAN LORENZO NUOVO Provincia di Viterbo COMUNE DI SAN LORENZO NUOVO Provincia di Viterbo Cod. Fisc e Part. IVA 00238480560 - Piazza Europa 32 - Tel.0763/72681 - Fax 0763/7268221 REGOLAMENTO DELL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI REGOLAMENTO

Dettagli

I N D I C E. Pag. 2 di 6

I N D I C E. Pag. 2 di 6 Pag. 1 di 6 I N D I C E Articolo 1 - Ambito di applicazione pag. 3 Articolo 2 - Parco Automezzi.. pag. 3 Articolo 3 - Responsabile Parco Automezzi.... pag. 3 Articolo 4 - Referente del Parco Automezzi.....

Dettagli

Privacy Policy del sito Web meseum.network

Privacy Policy del sito Web meseum.network Privacy Policy del sito Web meseum.network Informazioni aziendali I servizi menzionati e descritti in questo documento sono messi a disposizione ed offerti da Meseum, avente sede in Via Pier Carlo Boggio,

Dettagli

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare 1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema

Dettagli

Comune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza

Comune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:

Dettagli

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio

Dettagli

Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia

Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia Art. 1 Natura e ambito di applicazione della procedura 1. Le Associazioni dei Consumatori firmatarie del Regolamento di Conciliazione

Dettagli

REGOLAMENT0 PER LA GESTIONE DELLA TELEFONIA MOBILE DELL ASP DI ENNA

REGOLAMENT0 PER LA GESTIONE DELLA TELEFONIA MOBILE DELL ASP DI ENNA ALLEGATO alla delibera C.S. n.389 del 01/03/13 REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE ENNA REGOLAMENT0 PER LA GESTIONE DELLA TELEFONIA MOBILE DELL ASP DI ENNA Regolamento gestione telefonia mobile

Dettagli

COMUNE DI CITTÀ DI CASTELLO

COMUNE DI CITTÀ DI CASTELLO COMUNE DI CITTÀ DI CASTELLO Provincia di Perugia REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E L USO DELLE UTENZE SIM E DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE DI PROPRIETÀ COMUNALE Approvato con atto di G.C. n 415

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

ART. 1 OGGETTO ART. 2 FINALITA ART. 3 DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO

ART. 1 OGGETTO ART. 2 FINALITA ART. 3 DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO S O M M A R I O Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Finalità Art. 3 Definizioni di riferimento Art. 4 - Individuazione delle banche dati Art. 5 Titolarità e responsabilità della banca dati Art. 6 Soggetti incaricati

Dettagli

C O M U N E D I L E I N I

C O M U N E D I L E I N I Regolamento per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi di telefonia mobile dell Ente Indice Titolo 1 Definizioni...2 Articolo 1 Finalità...2 Articolo 2 Definizioni...2 Articolo 3 Suddivisione degli

Dettagli

COMPARIZIONE AL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE PROC. N.

COMPARIZIONE AL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE PROC. N. Sede, data Prot. N. Mod.ad6-it COMPARIZIONE AL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE PROC. N. Spett.le Organismo di Mediazione Soluzione ImMediata s.r.l. Via Teatro Greco, 76 95124 Catania Cod.Fisc., residente in

Dettagli

COMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

COMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale il 24 febbraio 2015 Pagina 1 di 7 ARTICOLO 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 32 del 12/05/2009) Sommario Art. 1.

Dettagli

# $ % & '& ( ) * ' ( + &,. ' & & /& 0 1 ' & 5 6-1 ' 6 7 5 ' & & * * %++)%#(!$%"' #, )-(+. % ' &

# $ % & '& ( ) * ' ( + &,. ' & & /& 0 1 ' & 5 6-1 ' 6 7 5 ' & & * * %++)%#(!$%' #, )-(+. % ' & COMUNE DI ORBETELLO Provincia di Grosseto!" # $ % ( ) * ( +!" #!$% (, -*,. / 0 1 2 *! ($ ) ( ( $ 2. 3 * # * 4 %# 5 6-1 6 7 5 * * %++)%#(!$%" #, )-(+. %, ( * 7 8. 4 4 9 8. / / " *6 6 4 ) : ; < 5 2= 6 +

Dettagli

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE

Dettagli

COMUNE DI PARMA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA AI FINI DELLA SICUREZZA URBANA

COMUNE DI PARMA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA AI FINI DELLA SICUREZZA URBANA COMUNE DI PARMA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA AI FINI DELLA SICUREZZA URBANA Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 164/39 in data 21/12/2009 Indice Art. 1 - Oggetto

Dettagli

FORM CLIENTI / FORNITORI

FORM CLIENTI / FORNITORI FORM CLIENTI / FORNITORI Da restituire, compilato in ognuna delle sue parti, a: Ditta Enrico Romita Via Spagna, 38 Tel. 0984.446868 Fax 0984.448041 87036 Mail to: amministrazione@calawin.it 1 Informativa

Dettagli

La Giunta Comunale. Visto il D.P.R. 30.05.1989 n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche;

La Giunta Comunale. Visto il D.P.R. 30.05.1989 n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche; Oggetto: Definizione linee di indirizzo per accesso in consultazione alla banca dati informatizzata dell Anagrafe del Comune di Teglio ed utilizzo dei dati anagrafici da parte degli Uffici comunali. La

Dettagli

Procedura automatizzata per la gestione del prestito - FLUXUS

Procedura automatizzata per la gestione del prestito - FLUXUS Procedura automatizzata per la gestione del prestito - FLUXUS corso di formazione per il personale dell Università e degli Enti convenzionati con il Servizio Catalogo Unico TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DELLA CARTA DI CREDITO. Art. 5 - Pagamenti di spese sostenute dal personale: inviato in missione.

REGOLAMENTO PER L USO DELLA CARTA DI CREDITO. Art. 5 - Pagamenti di spese sostenute dal personale: inviato in missione. REGOLAMENTO PER L USO DELLA CARTA DI CREDITO INDICE: Art. l - Oggetto del regolamento Art. 2 -Tipologie di spese Art. 3 - Acquisto di beni e servizi Art. 4 - Iscrizione a corsi di formazione, seminari

Dettagli

Regolamento di utilizzo dei servizi di telefonia fissa e mobile

Regolamento di utilizzo dei servizi di telefonia fissa e mobile Regolamento di utilizzo dei servizi di telefonia fissa e mobile Estratto da "http://areatlc.uniroma3.it/" - Ultima modifica: 1 gennaio 2011. Indice 1 Obiettivo e ambito di applicazione 2 ACCESSO E UTILIZZO

Dettagli

L.R. 15/2010, art. 29, c. 1, lett. f) e g) B.U.R. 5/11/2014, n. 45. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 ottobre 2014, n. 0206/Pres.

L.R. 15/2010, art. 29, c. 1, lett. f) e g) B.U.R. 5/11/2014, n. 45. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 ottobre 2014, n. 0206/Pres. L.R. 15/2010, art. 29, c. 1, lett. f) e g) B.U.R. 5/11/2014, n. 45 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 ottobre 2014, n. 0206/Pres. Regolamento per la disciplina della domanda tavolare telematica e

Dettagli

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT)

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Roma,.. Spett.le Società Cooperativa EDP La Traccia Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Oggetto : Contratto per la fornitura di servizi relativi alla Survey Registro Italiano delle Biopsie Renali.

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME SULLA TUTELA DELLE PERSONE E DI ALTRI SOGGETTI RISPETTO AL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME SULLA TUTELA DELLE PERSONE E DI ALTRI SOGGETTI RISPETTO AL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME SULLA TUTELA DELLE PERSONE E DI ALTRI SOGGETTI RISPETTO AL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI Art.1 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento è adottato in attuazione

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO

COMUNE DI ROBASSOMERO COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E L UTILIZZO DI IMPIANTI

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ASSEGNAZIONE E DELL USO DELLE APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE AL PERSONALE DELL ATENEO Emanato con D.R. Rep. n. 631/ prot. n. 9892 del 17/05/. In vigore dall 01/06/.

Dettagli

CITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA

CITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA Adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 144 del 30.05.2002 ad oggetto Approvazione del Regolamento per l utilizzo dell Isola Ecologica, esecutiva ai sensi di legge,

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

CSI-PIEMONTE REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI PROCEDURE DI GARA ELETTRONICHE

CSI-PIEMONTE REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI PROCEDURE DI GARA ELETTRONICHE CSI-PIEMONTE REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI PROCEDURE DI GARA ELETTRONICHE SOMMARIO ART. 1 OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE... 3 ART. 2 DEFINIZIONI... 3 ART. 3 RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO...

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1898 DEL 17 OTTOBRE 2014

ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1898 DEL 17 OTTOBRE 2014 Attenzione: la copertina del decreto presidenziale va stampata su carta intestata della presidenza, che ha già il cartiglio ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1898 DEL 17 OTTOBRE 2014 Regolamento per la disciplina

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO E LA SELEZIONE DEL PERSONALE

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO E LA SELEZIONE DEL PERSONALE 6/02/20 REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 2/0/200, Mondo Acqua S.p.A. adotta il presente regolamento per il reclutamento e la selezione del personale da

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

COMUNE DI VITTORIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI APPENDICE 1 REGOLAMENTO UTILIZZO TELEFONIA MOBILE

COMUNE DI VITTORIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI APPENDICE 1 REGOLAMENTO UTILIZZO TELEFONIA MOBILE COMUNE DI VITTORIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI APPENDICE 1 REGOLAMENTO UTILIZZO TELEFONIA MOBILE Allegato alla Delibera di Giunta Municipale n. 529 del 16/07/2009 Art. 1 Il

Dettagli

Trattamento dei dati personali

Trattamento dei dati personali Trattamento dei dati personali CODICE DELLA PRIVACY II 1 GENNAIO 2004 E ENTRATO IN VIGORE IL D.Lgs. N.196 DEL 30 GIUGNO 2003. TALE DECRETO E IL NUOVO TESTO UNICO PER LA PRIVACY. IL NUOVO CODICE IN MATERIA

Dettagli

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...

Dettagli

Regolamento per la disciplina dell'utilizzo dei telefoni cellulari INDICE

Regolamento per la disciplina dell'utilizzo dei telefoni cellulari INDICE Via Garibal, 1 APPOVATO CON DELIBEA DELLA GIUNTA COMUNALE N. 33 del 28 aprile 2016 Regolamento per la sciplina dell'utilizzo dei telefoni cellulari INDICE Articolo 1 Oggetto del Regolamento Articolo 2

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

SETTORE ENERGIA E PETROLIO

SETTORE ENERGIA E PETROLIO SETTORE ENERGIA E PETROLIO VARIAZIONE DELL OPZIONE SANITARIA DIPENDENTI - Mod. VO 01/10 - Il presente modulo dovrà pervenire al Fondo Sanitario al seguente indirizzo: FASIE - CASELLA POSTALE 140, 31021

Dettagli

MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N.

MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N. MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N. 58/1998 (PROCEDURA INTERNAL DEALING ) Premessa Tenuto conto: - che dal

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA ED ACCESSO

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA ED ACCESSO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA ED ACCESSO MEDIANTE TESSERA MAGNETICA PRESSO LE RESIDENZE UNIVERSITARIE DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE Art. 1 Ambito di applicazione

Dettagli

COMUNE DI ALBANELLA (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA RETE MOBILE

COMUNE DI ALBANELLA (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA RETE MOBILE COMUNE DI ALBANELLA (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA RETE MOBILE Approvato con delibera del Giunta comunale n. 18 del 19.02.2003 COMUNE DI ALBANELLA Art. 1 Il presente regolamento

Dettagli

ISTRUZIONI PER L ISCRIZIONE ALL ASSOCIAZIONE. Si riportano qui di seguito i requisiti e le modalità necessarie per l iscrizione all Associazione.

ISTRUZIONI PER L ISCRIZIONE ALL ASSOCIAZIONE. Si riportano qui di seguito i requisiti e le modalità necessarie per l iscrizione all Associazione. Via Elba, 16 ISTRUZIONI PER L ISCRIZIONE ALL ASSOCIAZIONE Si riportano qui di seguito i requisiti e le modalità necessarie per l iscrizione all Associazione. REQUISITI a) Essere una persona fisica e/o

Dettagli

COMUNE DI NONE Provincia di Torino

COMUNE DI NONE Provincia di Torino COMUNE DI NONE Provincia di Torino REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E L UTILIZZO D IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA 1 INDICE Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Articolo

Dettagli

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

Comune di Montagnareale Provincia di Messina REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,

Dettagli

REGOLAMENTO DI VIDEOSORVEGLIANZA AMBIENTALE PER IL CONTRASTO DELL ABBANDONO E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NEL TERRITORIO COMUNALE

REGOLAMENTO DI VIDEOSORVEGLIANZA AMBIENTALE PER IL CONTRASTO DELL ABBANDONO E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NEL TERRITORIO COMUNALE REGOLAMENTO DI VIDEOSORVEGLIANZA AMBIENTALE PER IL CONTRASTO DELL ABBANDONO E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NEL TERRITORIO COMUNALE INDICE Approvato con deliberazione C.C. n. 17 del 30 aprile 2015 CAPO I

Dettagli

residente a c.a.p. prov. n. MATRICOLA AZIENDALE QUALIFICA e CATEGORIA

residente a c.a.p. prov. n. MATRICOLA AZIENDALE QUALIFICA e CATEGORIA IO SOTTOSCRITTO/A cog via n. Ricevuti lo Statuto, la Nota informativa e il progetto esemplificativo standardizzato di COMETA, DICHIARO DI ADERIRE al per i lavoratori dell Industria metalmeccanica, - COMETA,

Dettagli

DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (sottocategoria A1, categorie A, B, B + E e patenti superiori)

DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (sottocategoria A1, categorie A, B, B + E e patenti superiori) - 1 - DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (sottocategoria A1, categorie A, B, B + E e patenti superiori) Da compilare e trasmettere via fax al numero 02.781844 oppure via e-mail a:

Dettagli

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Approvato con delibera di G.C. n. 10 del 31-12-2011 Indice Articolo 1 Istituzione sito internet comunale 2 Oggetto del regolamento comunale 3

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI DELLA PROVINCIA DI VARESE

REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI DELLA PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI DELLA PROVINCIA DI VARESE DELIBERAZIONE G.P. N. 305 DEL 26/06/2012 Articolo 3 Responsabile del Parco Automezzi 1. Il Direttore Generale o, in mancanza, il Segretario

Dettagli

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:

Dettagli

REGOLAMENTO N. 23 DEL 9 MAGGIO 2008 L ISVAP. (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo)

REGOLAMENTO N. 23 DEL 9 MAGGIO 2008 L ISVAP. (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) REGOLAMENTO N. 23 DEL 9 MAGGIO 2008 REGOLAMENTO CONCERNENTE LA DISCIPLINA DELLA TRASPARENZA DEI PREMI E DELLE CONDIZIONI DI CONTRATTO NELL ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA PER I VEICOLI A MOTORE E NATANTI, DI

Dettagli

DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (Categorie A, B)

DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (Categorie A, B) DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (Categorie A, B) Modulo da compilare e trasmettere via fax al numero 0342/511075 o via mail a autoscuolaacisondrio@gmail.com Cognome Nome Codice

Dettagli

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco.

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco. Ministero dell Economia e delle Finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi Ufficio 11 - Bingo Roma, 17 giugno 2011 AI CONCESSIONARI DEL GIOCO A DISTANZA

Dettagli

Strumenti digitali e privacy. Avv. Gloria Galli

Strumenti digitali e privacy. Avv. Gloria Galli Strumenti digitali e privacy Avv. Gloria Galli Codice in materia di protezione dei dati personali: Decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003 Art. 4. Definizioni trattamento, qualunque operazione o complesso

Dettagli

Comune di Viadana (Provincia di Mantova) DISCIPLINARE SULL UTILIZZO DEL SERVIZIO INTERNET E DEL SERVIZIO DI POSTA ELETTRONICA

Comune di Viadana (Provincia di Mantova) DISCIPLINARE SULL UTILIZZO DEL SERVIZIO INTERNET E DEL SERVIZIO DI POSTA ELETTRONICA Comune di Viadana (Provincia di Mantova) DISCIPLINARE SULL UTILIZZO DEL SERVIZIO INTERNET E DEL SERVIZIO DI POSTA ELETTRONICA Approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 170 del 07.11.2011 Indice

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010 Art. 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento, con i termini che seguono si

Dettagli

TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO

TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO CONVENZIONE (art. 3, quinto comma del D.M. n.142/98) A. Modigliani Giussano Mod: Did. 09 Rev:2.1 Data: 09/04/2015 Pag.: 1/7 Tirocinio di formazione e orientamento

Dettagli