U.S.S.M.A.F. RAPPORTO 2008/05 ZONIZZAZIONE DELL AREA FIORENTINA

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1 U.S.S.M.A.F. UNITÀ SPECIALE PER LO STUDIO DELLA MOBILITÀ NELL AREA FIORENTINA RAPPORTO 2008/05 MODELLO DEI TRASPORTI DELL AREA FIORENTINA ZONIZZAZIONE DELL AREA FIORENTINA GRUPPO DI LAVORO Michele Basta (capogruppo) - Luigi Costalli (capogruppo) - Claudio Arena - Andrea Giaccherini - Maria Lagi - Linda Liserani - Sara Nourbakhsh- Massimo Perri - Lorenzo Vannacci - Massimo Zedda REVISIONE 0 DATA DI EMISSIONE 11/06/2008 VISTO DI EMISSIONE DEL COORDINATORE (Giovanni Mantovani)

2 Il presente rapporto costituisce riedizione intestata USSMAF di un documento emesso il 25/02/2008 da uno dei Gruppi di lavoro confluiti in USSMAF. Il contenuto è invariato. USSMAF è una struttura tecnica dedicata a studi trasportistici, costituita da Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze con apposito disciplinare del 10/06/2008, attuata dal Comune di Firenze e per esso da ATAF SpA. Per USSMAF operano Giovanni Mantovani (coordinatore), Luciano Niccolai (responsabile operativo) ed i seguenti professionisti incaricati : Vittorio Anichini Claudio Arena Michele Basta Luigi Costalli Andrea Giaccherini Maria Lagi Linda Liserani Sara Nourbakhsh Massimo Perri Lorenzo Vannacci Massimo Zedda

3 UFFICIO SPECIALE PER L AREA METROPOLITANA REPORT 1/1 Zonizzazione dell Area Fiorentina Autori: LUIGI COSTALLI SARA NOURBAKHSH LORENZO VANNACCI 25 FEBBRAIO 2008

4 Indice 1 Zonizzazione dell area fiorentina Inquadramento territoriale dell area di studio Processo di zonizzazione Processo di clustering Risultati del processo di zonizzazione Zonizzazione esterna all area fiorentina Zonizzazione della regione toscana Zonizzazione dell area esterna alla regione toscana Elenco delle tabelle 13 Elenco delle figure 17 Bibliografia 18 Ufficio Speciale per l Area Metropolitana 1

5 Capitolo 1 Zonizzazione dell area fiorentina 1.1 Inquadramento territoriale dell area di studio La zonizzazione dell area di studio per un modello di trasporto aggrega le singole famiglie e i singoli fabbricati in porzioni di territorio. L area sottoposta a zonizzazione è stata definita sulla base dell estensione delle linee ATAF, andando a comprendere tutti i comuni interessati da almeno una linea del servizio di trasporto pubblico. L area di studio, quindi, è quella interessata dai cambiamenti conseguenti alla realizzazione delle linee tranviarie ed è composta, oltre che dai comuni di cintura del Comune di Firenze, da altri comuni più esterni. I comuni dell area sono i seguenti 12: Firenze, Scandicci, Impruneta, Bagno a Ripoli, Fiesole, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Vaglia, Signa, Lastra a Signa e Montelupo Fiorentino. Figura 1.1: I 12 comuni dell area di studio Ufficio Speciale per l Area Metropolitana 2

6 Cap Processo di zonizzazione Processo di clustering Definita l area di studio, la zonizzazione è stata creata partendo da un processo di clustering effettuato sulla base del numero di addetti e della popolazione di ogni sezione dell area, facendo riferimento ai dati del censimento Istat Tabella 1.1: Caratteristiche dei comuni dell area di studio Codice ISTAT Comune Area comune [m 2 ] Popolazione Addetti 1 Bagno a Ripoli Calenzano Campi Bisenzio Fiesole Firenze Impruneta Lastra a Signa Montelupo Fiorentino Scandicci Sesto Fiorentino Signa Vaglia Criteri d impiego I criteri del processo di clustering sono i seguenti: La definizione delle zone è conforme alle suddivisioni amministrative. Le zone, infatti, sono delimitate dai confini comunali, ovvero non ci sono zone a cavallo di più comuni. La forma di ogni zona dovrebbe essere la più convessa e meno allungata possibile, in modo da rendere semplice la determinazione dei connettori dei centroidi, poiché ogni zona rappresenta il naturale bacino della rete dei trasporti. Le dimensioni delle zone dovrebbero essere omogenee in termini di tempo di viaggio e, ipotizzando che tutte le attività siano concentrate nel centroide, tali da non rendere troppo grandi gli errori di aggregazione. Le zone censuarie da aggregare non presentano grandi differenze dal punto di vista della composizione della popolazione e della destinazione d uso del territorio, ma sono quanto più possibile omogenee. I limiti delle zone, in linea generale, sono definiti dalla viabilità principale. Non devono esserci zone a cavallo di barriere fisiche quali reticolo idrografico, ferrovia, grandi vie di comunicazione a raso (autostrada, superstrada). 25 Febbraio

7 Cap.1 I poli attrattori, quali stazioni ferroviarie, aeroporti, ospedali, poli universitari e poli fieristici, vengono isolati in singole zone. Figura 1.2: Densità della popolazione residente Figura 1.3: addetti Densità degli Controlli sulla clusterizzazione Attraverso una tematizzazione mista sono state distinte le zone a prevalenza residenziale da quelle a prevalenza produttiva, in modo da verificare che le zone fossero omogenee come tipologia prevalente; nel caso di sezioni prevalentemente produttive in mezzo a zone residenziali, o viceversa, le zone sono state divise sulla base della tipologia. Un ulteriore controllo successivo si è basato sul numero di residenti totali e addetti totali di ogni zona: le zone con più di 6000 residenti sono state divise, mentre 25 Febbraio

8 Cap.1 Figura 1.4: Particolare: numero di residenti ed addetti per zona di traffico le zone con un basso numero sia di residenti che addetti, all incirca nella stessa proporzione, sono state unite insieme. Inclusione delle aree rurali Le sezioni rurali 1 in ambito urbano sono state inglobate nelle zone urbane circostanti, mentre le aree prevalentemente rurali sono state suddivise in zone abbastanza grandi, in modo da non avere livelli troppo bassi di popolazione, e in loro sono stati incorporati i piccoli centri abitati sparsi. I centri urbani più grandi, invece, pur inseriti in aree rurali, sono stati considerati come zone a sé. Il criterio secondo il quale sono state suddivise le aree rurali, come anche per le aree urbane, ma qui in maniera più significativa, è stata la valutazione dell accessibilità alla viabilità principale in direzione dei centri urbani. Infine, solo le sezioni fiume sono rimaste fuori dalla zonizzazione Risultati del processo di zonizzazione La zonizzazione consta, quindi, di 367 zone con le seguenti caratteristiche: Area zona: min 6 ha - max 4000 ha - media 170 ha Residenti per zona: max 5500 ab, 280 ab/ha - media 1650 ab Addetti per zona: max add, 400 add/ha - media 830 add 1 L I.S.T.A.T. suddivide il territorio nazionale in quattro tipologie: centri urbani (1), nuclei urbani (2), aree produttive (3) ed aree rurali (4); 25 Febbraio

9 Cap.1 Il valore di 367 zone per un area di circa residenti (e addetti) è abbastanza in linea con i valori di studi effettuati su altre città riportati in letteratura: nei casi di zonizzazione dettagliata (come risulta essere questa) l area di Montréal Island, ad esempio, con 2 milioni di abitanti, è stata suddivisa in 1260 zone, mentre l area di West Yorkshire, con 1,4 milioni di abitanti, è stata suddivisa in circa 1500 zone; nel caso di una zonizzazione normale, invece, per l area di Ottawa, con abitanti, è stata studiata con circa 120 zone (Cf [1]). Tabella 1.2: Informazioni riassuntive sullo scenario territoriale Numero zone Comune Area comune [m 2 ] Residenti Addetti 12 Bagno a Ripoli Calenzano Campi Bisenzio Fiesole Firenze Impruneta Lastra a Signa Montelupo Fiorentino Scandicci Sesto Fiorentino Signa Vaglia TOTALI Peculiarità della zonizzazione Nel processo di zonizzazione si sono riscontrate le seguenti particolarità: Le zone con zero residenti, pur essendo non significative, sono state inglobate nelle zone circostanti, al fine di non creare ``buchi sul territorio. Per le zone costituite da elementi disgiunti, come nel caso di centri urbani in aree rurali, la scelta del cluster è stata fatta in osservanza del reticolo stradale di pertinenza, in modo da minimizzare i problemi legati all inserimento dei connettori; sovrapponendo la rete stradale alla zonizzazione, infatti, si nota come le zone disgiunte vadano a formare delle sorgenti di traffico ben localizzate e quindi passibili di aggregazione. Vi sono zone a bassa convessità dovute principalmente a 2 cause. Il primo motivo è che alcune zone, non molto abitate, sono distribuite lungo le strade ed un ulteriore suddivisone determinerebbe zone troppo piccole. La seconda causa di poca convessità è la forma della sezione di censimento, a volte già di per sé grande e allungata, e di forma molto irregolare. Zone apparentemente non significative per la scarsità di addetti e residenti sono giustificate dal fatto che, pur essendo nel 2001 poco popolate, ad oggi 25 Febbraio

10 Cap.1 (2008) sono già edificate o ci sono previsioni di nuovi insediamenti nei piani urbanistici e quindi è utile che queste zone rimangano distinte dalle altre circostanti. Per facilitare l individuazione delle zone, infine, queste sono state numerate in maniera da poter essere suddivise, in quartieri, per quanto riguarda il comune di Firenze, e in comuni per le restanti zone. La tabella seguente riepiloga la suddivisione in zone e la relativa numerazione. SUBZONA ZONE Comune di Firenze - Q1: Centro storico 1-19 Comune di Firenze - Q2: Campo di Marte Comune di Firenze - Q3: Galluzzo-Gavinana Comune di Firenze - Q4: Isolotto-Legnaia Comune di Firenze - Q5.1: Novoli Comune di Firenze - Q5.2: Rifredi Comune di Scandicci Comune di Campi Bisenzio Comune di Sesto Fiorentino Comune di Fiesole Comune di Bagno a Ripoli Comune di Impruneta Comune di Lastra a Signa Comune di Signa Comune di Calenzano Comune di Vaglia Comune di Montelupo Fiorentino Tabella 1.3: Riepilogo numerazione zone 25 Febbraio

11 Cap.1 Figura 1.5: Numerazione delle zone dell area fiorentina 25 Febbraio

12 Capitolo 2 Zonizzazione esterna all area fiorentina 2.1 Zonizzazione della regione toscana La zonizzazione dell area esterna al territorio in esame, compresa nella regoine toscana, si è basata essenzialmente sul numero di spostamenti effettuati da e per l area tram da tutti i comuni della regione. I valori degli spostamenti sono stati ricavati dai dati Istat 2001, valutando gli spostamenti effettuati nelle 24 ore da qualsiasi persona, per qualsiasi motivo e con qualsiasi mezzo. Attraverso una tematizzazione effettuata in base al numero degli spostamenti, sono stati individuati i comuni con un elevato numero e quelli con un numero esiguo di spostamenti; sono stati quindi aggregati i comuni in zone di varia estensione, piccole e con tanti spostamenti nella zona circostante l area, ampie e con minori spostamenti allontanandosi dall area di studio. Criteri In questo caso, a differenza della zonizzazione interna, i limiti amministrativi non sono stati rispettati rigorosamente poichè i bacini di utenza a livello regionale sono concentrati in zone anche di confine e una ulteriore suddivisione in più zone non sarebbe molto indicata. Ad esempio questo avviene per la zona del Valdarno, che comprende comuni delle provincia di Firenze e comuni della provincia di Arezzo, che però costituiscono un unico bacino di utenza. Al contrario, invece, per le aree in cui il numero di spostamenti da e per l area fiorentina non è di entità rilevante o comunque omogenea al suo interno, i comuni sono stati aggregati in zone coincidenti con le province (ad es. Prato, Pistoia, Grosseto). Resta importante l analisi della viabilità principale di adduzione all area in esame, che contribuisce a delineare i confini delle zone da aggregare. Risultati del processo Il risultato di questo secondo tipo di zonizzazione ha dato luogo alle seguenti 16 zone: Mugello, Val di Sieve, Valdarno, Aretino, Chianti, Senese, Empolese, Pontedera, Ufficio Speciale per l Area Metropolitana 9

13 Cap.2 Figura 2.1: Movimenti tra area di studio e regione toscana 25 Febbraio

14 Cap.2 Figura 2.2: Clusterizzazione per comuni Pisa-Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pistoia, Prato, Grosseto, Valdichiana, Pisano- Livornese. 2.2 Zonizzazione dell area esterna alla regione toscana Il terzo livello di zonizzazione riguarda l area esterna alla regione, valutata a livello provinciale. Sempre sulla base dei dati Istat, sono state prese in considerazione le sole province che hanno almeno uno spostamento sistematico da e per i comuni dell area di studio e sono state aggregate in zone in base alla viabilità di accesso all area fiorentina. In particolare sono state individuate le seguenti zone: Ovest Genova, La Spezia; vengono connesse all A11 a Firenze Nord Milano, Lodi, Mantova, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Rovigo, Verona, Padova, Venezia, Pordenone; connesse all A1 a nord di firenze 25 Febbraio

15 Cap.2 Figura 2.3: Zonizzazione esterna all area fiorentina 25 Febbraio

16 Cap.2 Tabella 2.1: Caratteristiche delle zone esterne Zona esterna Nome zona Comuni nella zona Residenti Addetti Spost. area tram 1000 Mugello Valdisieve Valdarno Aretino Chianti Senese Empolese Pontedera Pisa-Livorno Lucca Massa-Carrara Pistoia Prato Grosseto Valdichiana Pisano-Livornese Est Ravenna, Forlì - Cesena, Rimini, Pesaro Urbino; vengono connesse all A1 a nord e a sud di Firenze, oltre che alla SS67 Forlivese Sud Perugia, Terni, Viterbo, Roma, Napoli, Salerno; connesse all A1 a sud e alla superstrada Firenze-Siena Di seguito si riportano immagini riepilogative di residenti e addetti delle zone. 25 Febbraio

17 Cap.2 Figura 2.4: Zonizzazione esterna alla regione toscana 25 Febbraio

18 Cap.2 Figura 2.5: Residenti nelle zone dell area fiorentina Figura 2.6: Addetti nelle zone dell area fiorentina 25 Febbraio

19 Cap.2 Figura 2.7: Densità di residenti nelle zone dell area fiorentina Figura 2.8: Densità di addetti nelle zone dell area fiorentina 25 Febbraio

20 Elenco delle tabelle 1.1 Caratteristiche dei comuni dell area di studio Informazioni riassuntive sullo scenario territoriale Riepilogo numerazione zone Caratteristiche delle zone esterne Ufficio Speciale per l Area Metropolitana 17

21 Elenco delle figure 1.1 I 12 comuni dell area di studio Densità della popolazione residente Densità degli addetti Particolare: numero di residenti ed addetti per zona di traffico Numerazione delle zone dell area fiorentina Movimenti tra area di studio e regione toscana Clusterizzazione per comuni Zonizzazione esterna all area fiorentina Zonizzazione esterna alla regione toscana Residenti nelle zone dell area fiorentina Addetti nelle zone dell area fiorentina Densità di residenti nelle zone dell area fiorentina Densità di addetti nelle zone dell area fiorentina Ufficio Speciale per l Area Metropolitana 18

22 Bibliografia [1] Juan de Dios Ortùzar e Luis G. Willumsen. Pianificazione dei sistemi di trasporto. Hoepli, Ufficio Speciale per l Area Metropolitana 19

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