Il processo di armonizzazione contabile in Europa

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1 Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche A.A Il processo di armonizzazione contabile in Europa Prof.ssa Elisa Rita Ferrari

2 L armonizzazione contabile internazionale Definizione Per armonizzazione contabile si intende l applicazione condivisa di uno schema concettuale di riferimento universalmente valido per procedere alla rilevazione, alla valutazione e alla rappresentazione in bilancio di operazioni e altri fatti aziendali dello stesso tipo

3 L armonizzazione contabile internazionale Perché si persegue? Il processo di globalizzazione dei mercati finanziari e dei movimenti di capitali comporta la necessità di predisporre bilanci comparabili nel tempo e nello spazio attraverso regole chiare, il più possibile uniformi e condivise da tutti gli operatori

4 L armonizzazione contabile internazionale Ma è realmente vantaggiosa? Seda un nlatosihail il vantaggio dell innalzamento dell efficienza complessiva del sistema economico integrato e dell efficacia delle scelte di allocazione delle risorse economiche scarse a causa della maggiore interpretabilità dei dati e dei minori i oneri a ciò correlati, dall altro l occorre affrontare gli svantaggi legati all adozione di un modello contabile talvolta l difforme dalle prassi consolidate presenti in un determinato Paese, oltre alla necessità di transizione dal vecchio al nuovo modello di riferimento

5 I differenti sistemi contabili a livello internazionale Non esistono prassi contabili identiche in Paesi differenti. Esistono tuttavia Paesi che appaiono accomunati da influenze simili sui rispettivi sistemi contabili,,per esempio perché hanno sistemi giuridici e tributari analoghi. Effettuare una classificazione i dei sistemi i contabili può òfavorire l analisi li i del processo di armonizzazione internazionale, della sua logica e delle sue difficoltà.

6 Classificazione dei sistemi contabili Due tipologie di classificazione molto diffuse sono quelle: 1. In base ai dati relativi ai sistemi contabili (Nair e Frank, analisi delle prassi relative alla misurazione e all informativa di bilancio) 2. In base alle prassi contabili delle società quotate (Nobes, 1983 e analisi delle prassi relative alla misurazione e alla valutazione)

7 Classificazione di Nair e Frank Modello Modello Modello Modello britannico latino-americano continentale statunitense europeo Australia Argentina Belgio Canada Bahamas Bolivia Francia Giappone Irlanda Brasile Germania Messico Isole Fiji Cile Italia Panama Giamaica Colombia Spagna Filippine Kenya Etiopiai Svezia Stati ti Uniti Olanda India Svizzera Nuova Zelanda Paraguay Venezuela Pakistan Singapore Sudafrica Trinidad e Tobago Regno Unito Zimbabwe Perù Uruguay 7

8 Classificazione di Nair e Frank Appare criticabile in quanto: 1. manca di precisione nella definizione di ciò che si deve classificare 2. manca di un modello coerente con cui confrontare i risultati tistatistici ttitii 3. manca di un modello gerarchico che esprimerebbe meglio le differenze tra Paesi 4. manca di un criterio di giudizio nella scelta delle caratteristiche importanti ai fini della classificazione

9 Classificazione di Nobes (1980) Contesto Common law inglese Professione grande, vecchia, forte Grande mercato azionario Sistemi Micro Caratteristiche generali del sistema contabile Attendibilità Orientamento agli azionisti Obbligo di informativa Presenza di regole fiscali separate Prevalenza della sostanza sulla forma Principi stabiliti dalla professione Caratteristiche specifiche del sistema contabile Ammortamento nel corso della vita utile Assenza di riserve legalili Capitalizzazione dei leasing finanziari Assenza di accantonamenti per motivi fiscali Costi d impianto non capitalizzabili

10 Classificazione di Nobes (1980) Contesto Civil law di diritto romano Professione piccola, giovane, debole Piccolo mercato azionario Sistemi Macro Caratteristiche generali del sistema contabile Legalità Orientamento ai creditori Segretezza Dominio delle esigenze fiscali Prevalenza della forma sulla sostanza Principi dettati per legge Caratteristiche specifiche del sistema contabile Ammortamento secondo regole fiscali Presenza di riserve legalili Assenza di capitalizzazione dei leasing finanziari Presenza di accantonamenti per motivi fiscali Costi d impianto capitalizzabili

11 Classificazione di Nobes ( I) Classi Micro/professionale (attendibile, discrezionale, orientato a finalità commerciali) Sottoclassi Economia d impresa Prassi commerciali Regole del settore privato Origine britannica Famiglie Influenza britannica (regolamentazione professionale) Influenza statunitense (regolamentazione della SEC) Esempi Olanda Australia Nuova Zelanda Regno Unito Irlanda Canada Stati Uniti

12 Classificazione di Nobes ( II) Classi Macro/uniforme (orientato a finalità pubbliche e dominato da esigenze fiscali) Sottoclassi Famiglie Basato sul codice (influenze internazionali) Basato sui piani contabili Basato su statuti Controllo economico Esempi Italia Francia Belgio Spagna Germania Giappone Svezia

13 Classificazione di Nobes (1980) Negli anni 90 appare superata in quanto: 1. all epoca, il programma di armonizzazione europeo e la globalizzazione dei mercati finanziari non erano ancora sati avviati 2. caduta del regime comunista (nuovi sistemi contabili in Cina e Russia) 3. spostamenti graduali di alcuni Paesi (Svezia, Norvegia) da una parte all altra del grafico 4. le grandi società per azioni iniziano a conformarsi a prassi riconosciute a livello internazionale, anziché utilizzare le proprieregole interne

14 Classificazione di Nobes ( I) Classi Mercati azionari forti (classe A) Sistemi Principi olandesi Principi britannici Principi IAS Principi USA Esempi Bilanci olandesi Bilanci britannici Bilanci irlandesi Società quotate di Singapore Bayer (Germania) Nestlè (Svizzera) Bilanci delle società statunitensi registrate presso la SEC Alcuni bilanci di gruppi giapponesi

15 Classificazione di Nobes ( II) Classi Mercati azionari deboli (classe B) Sistemi Principi belgi e francesi Principi Principi Principi tedeschi italiani giapponesi Esempi Bilanci belgi Bilanci individuali e alcuni bilanci di gruppo in Francia Bilanci individuali e di gruppo in Germania (eccetto alcune quotate) t e Austria Bilanci individuali id o bilanci di gruppo non quotati in Italia Bilanci individuali e la maggior parte dei bilanci di gruppo in Giappone

16 Quali fattori influenzano le differenze contabili internazionali? Probabilmente le principali fonti di influenza sullo sviluppo delle prassi contabili sono: 1. le forme prevalenti di finanziamento capitale di rischio e capitale di terzidiffuso finanziamenti bancari/statali e imprese familiari 2. la natura del sistema giuridico common law civil law 3. l influenza del sistema tributario 4. la forza della professione contabile 5. le influenze e coloniali e altre influenze e esterne 6. comunanze linguistiche, geografiche, culturali

17 I possibili processi di uniformazione contabile Armonizzazione Standardizzazione Processo di progressiva convergenza attraverso cui trasformare le situazioni esistenti mediante la creazione armoniosa di uno stato che le contempla tutte Fissazione di un insieme di standard cui adeguare le situazioni preesistenti Processo di convergenza Stato di armonia Norme flessibili Fissazione di standard Dall eterogeneità all uniformità Norme stringenti

18 La scelta europea: l armonizzazione contabile internazionale L Unione Europea decide di intraprendere la via dell armonizzazione contabile, utilizzando inizialmente quale strumento principale le Direttive. Esse: sono vincolanti per gli Stati Membri solo per quanto riguarda gli obiettivi da conseguire richiedono un completamento del quadro normativo da parte dei singoli Stati membri non sono direttamente applicabili in ogni Stato membro, in quanto per produrre diritti e doveri negli ordinamenti nazionali devono essere recepite - solitamente entro una determinata scadenza assegnata - attraverso appositi ii provvedimenti nazionali di recepimento

19 Le Direttive contabili Le Direttive contabili codificano principi generali di redazione (o postulati ) del bilancio, all epoca non presenti in molti ordinamenti giuridici dei Paesi europei. Rappresentazione veritiera e corretta (true and fair view) Prudenza (prudence) Competenza economica (accrual basis) Continuità aziendale (going concern) Presenza di informazioni omogenee, e quindi comparabili

20 La fase iniziale dell armonizzazione contabile internazionale Direttiva 78/660/CEE IV Direttiva CEE 1978 (conti annuali delle società) Le Direttive contabili 1983 Direttiva 83/649/CEE VII Direttiva CEE (bilanci consolidati) Direttiva 86/635/CEE 1986 (conti annuali e consolidati di banche ed istituti finanziari) 1991 Direttiva 91/674/CEE (conti annuali e consolidati di imprese di assicurazioni) i i)

21 La fase iniziale dell armonizzazione contabile internazionale Focus: la IV Direttiva (Direttiva 78/660/CEE ) Pro Fissazione di principi di redazione uniformi Contro Eccessiva presenza di opzioni nella rappresentazione dei valori e nei criteri di valutazione Lunghi tempi di recepimento (in Italia: 13 anni) Numerosi elementi contabili non considerati Differenti interpretazioni degli Stati membri su alcuni principi Risultato La IV Direttiva CEE ha portato ad una armonizzazione contabile per paese ma non ad una armonizzazione contabile a livello paneuropeo a causa della diversità nelle singole legislazioni nazionali di recepimento

22 La nuova strategia europea: i principi contabili internazionali A metà degli anni 90, la strategia europea di armonizzazione contabile cambia Si decide di provare a garantire un effettiva comparabilità dell informazione i economico-finanziaria i i delle imprese UE nei mercati comunitari ed extracomunitari sulla base di un unico insieme di principi contabili internazionali, creati soprattutto guardando alle esigenze informative delle società quotate in Borsa

23 La nuova strategia europea: i principi contabili internazionali Tale nuova fase del processo di armonizzazione ha avvio con l emanazione della Comunicazione 508/95/CEE, dal titolo: Armonizzazione contabile: una nuova strategia nei confronti del processo di armonizzazione internazionale A) eliminazione divario esistente tra prescrizioni della normativa comunitaria i e le esigenze dei mercati internazionali dei capitali Obiettivi generali della Comunic. ) p p 508/95 CEE B) proseguimento dell attività finalizzata al miglioramento della comparabilità dei conti C) partecipazione dell UE al dibattito internazionale sul armonizzazione contabile D) costituzione di un organismo europeo di normalizzazione contabile con compiti di accertamento della comparabilità dei principi contabili internazionali con le direttive comunitarie

24 La scelta del corpus di principi da adottare Nella scelta dei principi contabili da adottare per le società quotate l UE aveva di fronte diverse opzioni: Procedere alla redazione di un nuovo corpus di principi contabili europei scartata per il troppo tempo necessario a raggiungere un intesa fra gli Stati membri in merito al loro contenuto t Adottare i principi i i contabili scartata t americani US GAAP, emanati dal per la specificità di tali principi al contesto FASB (Financial Accounting americano Standards Board) Utilizzare, previa verifica della loro compatibilità con le finalità delle Direttive europee IV e VII, i principi contabili internazionali IAS, emanati dallo IASC (International t ti l Accounting Standards d Committee): prescelta in considerazione delle natura e caratteristiche di tali principi (in quanto elaborati in un contesto t internazionale

25 La nuova strategia europea: i principi contabili internazionali Viene quindi emanata la Comunicazione n. 359 del 13/06/2000, dal titolo: La strategia dell'ue in materia di informativa finanziaria: la via da seguire Obiettivo Obbligare tutte le società dell'ue quotate principale ad elaborare, al più tardi dal 2005, i bilanci della consolidati conformemente ai principi Comunic. contabili internazionali i cosiddetti IAS 359 del (International Accounting Standards) 13/06/00

26 La nuova strategia europea: i principi contabili internazionali In questa seconda fase, l Unione Europea decide di utilizzare il Regolamento quale strumento per l armonizzazione, affiancandolo alle Direttive. I Regolamenti sono gli strumenti più completi ed efficaci a disposizione delle istituzioni comunitarie in quanto sono: di portata generale, cioè applicabili a categorie di destinatari astrattamente determinate; obbligatori in tutti i loro elementi, nel senso che gli Stati membri hanno l obbligo della loro integrale applicazione; direttamente applicabili in ogni Stato membro, nel senso che esplicano tutti i loro effetti negli Stati membri, senza che sia necessario un atto di recepimento da parte degli Stati membri stessi

27 Recepimento diretto e recepimento indiretto Società IAS Società non-ias REGOLAMENTO UNIONE EUROPEA DIRETTIVA Recepimento diretto ed immediato degli IAS Recepimento indiretto degli IAS Parlamento dello Stato membro Governo dello Stato membro Ordinamento dello Stato membro Norma nazionale Applicabilità sul territorio dello Stato

28 La nuova strategia europea: i principi contabili internazionali Il momento determinante della seconda fase dell armonizzazione europea si ha con l emanazione del Regolamento n del 19/07/2002 Permette agli Stati membri di estendere l uso degli IAS/IFRS, in via obbligatoria o facoltativa, alle società non quotate e ai bilanci d esercizio Per le società IAS, le leggi e i principi contabili nazionali si intendono annullati. Per tutte le altre, rimangono valide le leggi e i regolamenti nazionali (inclusi quelli che recepiscono le Direttive)

29 Gli organi internazionali adibiti alla statuizione dei principi contabili internazionali Monitoring Board Supervisiona la IFRS Foundation Approva e controlla i membri IFRS Foundation (International Financial Reporting Standards Foundation) fino al 31/03/2010: IASC Foundation IASB (International Accounting Standards Board) da 16 a 19 membri Statuisce i principi contabili internazionali IFRS Advisory Council fino al 31/03/2010: SAC Standards Advisory Council 40 membri Fornisce consigli a IFRS Foundation e IASB 22 membri Supervisiona lavoro, struttura e strategia dello IASB Si occupa della ricerca di fondi IFRS Interpretations t ti Committee fino al 31/03/2002: SIC - Standing Interpretations Committee fino al 31/03/2010: IFRIC 14 membri Fornisce interpretazioni sui principi contabili internazionali

30 1968 L evoluzione storica dello IASB Si costituisce l AISG (Accountants International Study Group) espressione della necessità di creare degli standard d contabili comuni tra Canada, UK e USA 1973 Australia, Canada, Francia, UK/Irlanda, Germania, Giappone, Messico, Olanda eusasiglanol accordo l accordo costitutivo dello IASC (International Accounting Standards Committee), che comprende gli organismi contabili di tali 9 Paesi 1973/2000 Elaborazione e pubblicazione degli IAS (International Accounting Standards), numerati dall 1 al 41, e delle correlate interpretazioni da parte del SIC (Standing Interpretation Committee), numerati dall 1 al 33

31 2000 L evoluzione storica dello IASB Gli organismi membri dello IASC salgono a 140, provenienti da oltre 100 Paesi diversi. Si provvede alla ristrutturazione e all emanazione del nuovo statuto IASC 2001 Trasformazione dello IASC in Fondazione e assunzione delle funzioni da parte dello IASB (International Accounting Standards Board). Iniziala pubblicazione degli IFRS (International Financial Reporting Standards), numerati dall 1 all 8 (il 9 è in corso) e delle correlate interpretazioni da parte dell IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee), numerati dal D1 al D Cambio denominazione di quasi tutti gli organismi

32 Gli organi internazionali adibiti alla statuizione dei principi contabili internazionali Periodo Standard setter Principi Interpretazioni 1975/2000 IASC IAS (1-41) SIC (1-33) 2001/ IASB IFRS (1-8) IFRIC (D1-D25) D25)

33 Gli organi internazionali adibiti alla statuizione dei principi contabili internazionali IFRS Foundation È governata da un Consiglio dei garanti (22 Trustees) Reperisce i fondi necessari per l attività e nomina i membri delle organizzazioni che ad essa fanno capo. La provenienza geografica dei Trustees è la seguente: 6 dal Nord America, 6 dall Europa, 6 da Asia/Pacifico, 1 da Africa, 1 da Sudamerica e 2 altri. IASB La ripartizione geografica del Board è la seguente: 4 dal Nord America, 4 dall Europa, 4 da Asia/Pacifico, 1 da Africa, 1 da Sudamerica e 2 altri. Adeguato mix di professionalità fra auditors, preparers, users e accademici. IFRS Advisory Council Assiste lo IASB nel determinare l ordine di priorità degli argomenti da affrontare IFRS Interpretations Committee Redige idocumenti iinterpretativi i idegli IAS/IFRS poi idefinitivamente ii approvati dallo IASB

34 Gli organi internazionali adibiti alla statuizione dei principi contabili internazionali Fonte:

35 I rapporti con lo IOSCO A partire dagli anni 80, lo IASC ha intrapreso un processo di negoziazione i con le principali i autorità di regolamentazione dei mercati azionari attraverso la loro associazione internazionale, la IOSCO (International Organization of Securities Commissions), con lo scopo di far diventare gli IFRS un sistema globale accettato in tutti i mercati azionari. Lo IOSCO propose dei miglioramenti agli IAS, che si conclusero nel A maggio di quell anno lo IOSCO ha raccomandato a tutti i suoi membri di accettare gli IAS come principi contabili di riferimento.

36 Il procedimento di redazione/modifica degli IFRS IASB Organismi collegati IASB Commissione Tecnica interna IFRS Foundation IFRS Advisory Council IFRS Interpretations Committee Valutazione preliminare dell IFRS Advisory Council Valutazione staff tecnico Pubblicazione i di un discussion i paper e di una Exposure Draft (ED) Staff tecnico: Acquisizione commenti ed eventuali modifiche bozza Votazione del Board

37 Il procedimento di omologazione degli IAS/IFRS (endorsement) Approvazione IASB di uno IAS/IFRS Unione Europea per processo di convalida EFRAG European Financial i Reporting Advisory Group Organismo tecnico di emanazione privata espressione delle associazioni europee di preparatori, utilizzatori, organismi i di vigilanza, il standard d setters, professionisti. i i Viola clausola rappresentazione veritiera e corretta? Soddisfa criteri di pertinenza, affidabilità e comprensibilità?

38 Il procedimento di omologazione degli IAS/IFRS (endorsement) Traduzione dello IAS/IFRS ARC Accounting Regulatory Commitee Organismo politico-regolamentare di emanazione comunitaria e composto dai rappresentanti degli Stati membri dell UE valutazione della compatibilità valutazione della rispondenza al bisogno di bene pubblico Parlamento Pubblicazione Entrata in 20 gg. Europeo GUCE vigore

39 Gli organi europei strumentali alla omologazione dei principi contabili internazionali ARC Accounting Regolatory Committee Organo politico composto dai rappresentanti degli Stati membri OIC Organismo Italiano di Contabilità EFRAG European Financial Reporting Advisory Group Organo tecnico (39 membri) composto da diverse organizzazioni professionali COMMISSIONE EUROPEA APPROVAZIONE DEGLI STANDARD OMOLOGAZIONE

40 Gli ulteriori compiti dell EFRAG individuare gli ambiti in materia di bilancio non trattati, che richiedono una revisione ovvero una modernizzazione; effettuare una valutazione tecnica dei principi contabili internazionali e delle relative interpretazioni; indirizzare i il processo di predisposizione i i dei principi i i contabili internazionali all efficienza; fornire alle autorità di vigilanza dei mercati mobiliari europei, alla professione contabile, ai legislatori contabili, agli utilizzatori ed ai redattori dei bilanci il proprio supporto e la propria consulenza in tema di applicazione di principi contabili internazionali.

41 Materiale didattico Per un adeguato studio ed approfondimento delle tematiche in oggetto si consiglia il seguente testo: ALEXANDER D., NOBES C., CARUSO G.D., FERRARI E.R., Financial Accounitng. Il bilancio secondo i principi contabili internazionali, Pearson, Prentice Hall, Precisamentedeltestoandrannostudiatiicapitoli: N.B.: poiché l edizione del testo si riferisce al 2008, si precisa che eventuali discordanze rispetto alla situazione attuale sono da attribuirsi allo scostamento temporale e si comunica altresì che è in corso di redazione la versione italiana aggiornata del volume. 1di2

42 Materiale didattico Per la parte relativa alle PMI si consiglia la lettura del seguente articolo (di cui si allega file in pdf tra il materiale il didatticoi dll della Prof.ssa Ferrari, CdL in Economia e Direzione Aziendale): E.R. FERRARI,, G.D. CARUSO,, IFRS for Sme s nello scenaio europeo: quali garanzie per la comparabilità dei bilanci?, in L ipotesi i di espansione in Europa degli IAS/IFRS, G. Capodaglio (a cura di), Rirea, di2 2

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