PROGRAMMI TRIENNALI DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

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1 Provincia di Como PROGRAMMI TRIENNALI DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE RELAZIONE giugno 2006

2 STRUTTURA ORGANIZZATIVA La Giunta Leonardo Carioni Presidente della Provincia di Como Giuseppe Novajra Assessore al Territorio, Trasporti e Grande Viabilità Roberto Zanetti Vice Presidente Edgardo Arosio Francesco Cattaneo Pietro Cinquesanti Alessandro Colombo Alberto Frigerio Giorgio Bin Antonio Riva Sandro Tessuto La Commissione Consiliare Territorio, Trasporti e Grande Viabilita Stefano Valli Presidente Pierluigi Frigerio Vice Presidente Alessandro Fermi Ferdinando Mazara Fabio Moltrasio Paolo Orsenigo Massimo Patrignani Il gruppo di lavoro Arch. Giuseppe Cosenza Coordinamento generale Sig.ra Veneranda Aprile Geom Francesco Casalnuovo Dott. Antonio Endrizzi Dott. Massimo Gaverini P.i.e. Fabio Panzeri

3 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 2 AFFIDAMENTO Quadro normativo e sintesi dei risultati del Programma Triennale dei Servizi 2001/ Contenuti del Programma Triennale dei Servizi 2001/ Attuazione del Programma Triennale dei Servizi 2001/ Analisi dello stato di fatto della mobilità in Provincia di Como Il contesto territoriale di riferimento: mobilità, infrastrutture e rete viaria La navigazione pubblica sul Lario e sul Ceresio Il trasporto pubblico su gomma Contenuti dei nuovi Programmi Triennali dei Servizi 2006/ DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: IL CONTRATTO DI SERVIZIO I servizi automobilistici: la gara Il contratto di servizio I dettagli dell offerta La funivia Argegno Pigra Le linee scolastiche Anzano del Parco Alzate Brianza e Cremia Pianello del Lario INTEGRAZIONE DEI SERVIZI EXTRAURBANI CON I SERVIZI DEI COMUNI DI CANTU E COMO Integrazione dei servizi extraurbani con i servizi urbani del Comune di Cantù Protocollo d intesa tra la Provincia ed il Comune per la programmazione e l affidamento del servizio urbano Riqualificazione di piazza Garibaldi e conseguenti modifiche viabilistiche e del trasporto pubblico nella Città di Cantù Integrazione tariffaria dei servizi extraurbani con i servizi urbani e di area urbana del Comune Capoluogo III Relazione

4 4 SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO SVOLTI CON MODALITA NON CONVENZIONALI NELLE AREE A DOMANDA DEBOLE Premessa Le aree a domanda debole nel territorio della Provincia di Como La proposta di un servizio a chiamata per le aree a domanda debole Le indicazioni progettuali contenute nel Capitolato di gara Le fasi del progetto I nodi di raccolta La rete dei servizi a chiamata L organizzazione dei servizi a chiamata nei bacini di progetto I periodi di esercizio La tipologia dei percorsi Il sistema delle prenotazioni La centrale operativa La costruzione del programma di servizio L offerta disponibile per l erogazione dei servizi a chiamata Il dimensionamento del servizio I nodi di interscambio Confronto rete attuale rete servizi a chiamata La comunicazione PARCO MEZZI ADIBITO AI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Finanziamenti volti alla riqualificazione del trasporto pubblico locale Le Leggi n. 194 del 18 giugno 1998 e n. 166 del 1 agosto La Legge Regionale n. 1 del 12 gennaio L accordo tra Regione Lombardia e Provincia di Como del 16 febbraio Gli obiettivi previsti nel contratto di servizio Il Progetto metano Metanolo - etanolo Olii vegetali ed esteri di olii vegetali Gas naturale - metano IV Relazione

5 6 SISTEMA 7 NUOVO 8 TRASPORTO GPL Idrogeno Gecam Autoveicoli elettrici Autoveicoli ibridi Conclusioni Altri finanziamenti per il miglioramento della qualità del TPL INFORMATIVO DI MONITORAGGIO DEI SERVIZI Introduzione Sistema informativo provinciale per il monitoraggio del TPL e per la gestione del contratto di servizio SISTEMA TARIFFARIO A ZONE Il Regolamento Regionale 23 luglio 2002 n. 5 Nuovo sistema tariffario Il modello tariffario lineare Il modello tariffario a zone La proposta di nuovo sistema tariffario a zone per la Provincia di Como Premessa L ipotesi di un nuovo sistema tariffario a zone FERROVIARIO ED INTEGRAZIONE CON IL TRASPORTO PUBBLICO SU GOMMA Premessa Il sistema ferroviario in Provincia di Como L asse ferroviario del Gottardo Le linee di interesse provinciale Lo sviluppo previsto Le stazioni ed i centri di interscambio ferro - gomma Le stazioni V Relazione

6 8.3.2 Il Progetto stazioni I centri di interscambio ferro - gomma Potenziamento dell interscambio modale in località Albate e Camerlata SICUREZZA DEI PERCORSI E DELLE FERMATE DEI SERVIZI AUTOMOBILISTICI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PENDOLARISMO SCOLASTICO Il trasporto scolastico Contributi a favore di studenti residenti in Provincia di Como per l acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico CONFERENZA DELLA MOBILITA La Conferenza del 26 maggio Nuova linea C93 Cantù Montorfano Tavernerio Erba Previsione del PTS di una nuova linea Como-Montorfano-Cantù Ipotesi di una nuova linea C93 Cantù-Montorfano-Tavernerio-Erba LA NUOVA RETE DELLE AUTOLINEE PROVINCIALI Premessa La nuova classificazione delle autolinee provinciali Ipotesi di un cadenzamento dell orario sulle principali direttrici La rete prevista dal PTS : le nuove linee Collegamento diretto Lomazzo Mariano Comense via Cantù Ipotesi di un nuovo collegamento Porlezza Como via Lugano Linea C69 Tradate Beregazzo - Veniano Collegamento Erba Longone (nuova sede Istituto Alberghiero) La nuova rete delle autolinee provinciali (PTS ) Il finanziamento dei nuovi servizi VI Relazione

7 1 INTRODUZIONE 1.1 Quadro normativo e sintesi dei risultati del Programma Triennale dei Servizi 2001/2003 La riforma del trasporto pubblico locale, prevista ed attuata dal D.Lgs. 422/97 e dalla L.R. 22/98 (perfezionata dalla L.R 1/2002 e dalle deliberazioni e circolari esplicative emanate dalla Regione Lombardia), ha individuato come elementi qualificanti e strategici: - il decentramento delle funzioni con conseguente trasferimento di risorse dalla Regione alle Province ed ai Comuni Capoluogo; - la definizione del livello dei servizi minimi e della loro programmazione; - la separazione della proprietà delle infrastrutture, delle reti e dei beni strategici allo svolgimento dei servizi (tranvie, depositi, ecc.) dalla gestione dei servizi stessi; - l introduzione di principi di concorrenzialità nell affidamento dei servizi sulla base dei principi di qualità, efficacia, efficienza, economicità ed integrazione modale. In questo quadro di riferimento, il Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale (di seguito PTS) si configura come lo strumento di programmazione, previsto dal processo di riforma del settore, attraverso cui le Province ed i Comuni Capoluogo pianificano ed organizzano i servizi di trasporto pubblico locale con particolare riferimento: a) all assetto dell offerta dei servizi; b) all individuazione dei servizi di area urbana; c) alle reti oggetto dei contratti di servizio ed agli ambiti territoriali a domanda debole; d) alla ripartizione delle risorse finanziarie tra le reti oggetto dei contratti di servizio; e) agli eventuali servizi aggiuntivi ai servizi minimi a carico dei propri bilanci. I contenuti di massima del PTS sono rappresentati dai seguenti elementi: - lo stato attuale del sistema di Trasporto Pubblico Locale (di seguito TPL); - gli obiettivi ed i vincoli finanziari nella redazione dei Programmi Triennali; - i criteri per l'individuazione dei servizi di area urbana, per la definizione delle sottoreti e delle aree a domanda debole, per la progettazione della rete e del livello quantitativo e qualitativo dell offerta; - le modalità di sviluppo dei sistemi di monitoraggio del TPL; - i principi per la revisione del sistema tariffario; - i criteri di investimento relativi ad infrastrutture e materiale rotabile. Gli obiettivi specifici da perseguire sono rappresentati: 7 Relazione

8 - dall incremento dell efficacia e dell efficienza del TPL; - dalla promozione dell integrazione modale e tariffaria, in particolare tra ferrovia ed autolinee; - dal miglioramento della qualità e dell accessibilità, per quanto riguarda in particolare i mezzi di trasporto ed il sistema informativo rivolto all utenza; - dalla riduzione dell impatto ambientale mediante modalità innovative di trasporto Contenuti del Programma Triennale dei Servizi 2001/2003 Il Programma Triennale dei Servizi 2001/2003, adottato dalla Provincia di Como con deliberazione consiliare n. 18/2127 del 11/02/2002 ed approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n del 27/03/2002, ha svolto essenzialmente il compito di consentire all Ente di governare e gestire il periodo transitorio, durante il quale si è realizzato il passaggio graduale dal regime concessorio chiuso, basato sugli affidamenti diretti dei servizi, ad un sistema aperto, ispirato ai principi della libera concorrenza. Nella redazione del suddetto documento programmatico si è quindi scelto un approccio di tipo incrementale, cioè realizzato per step successivi, in ragione della complessità intrinseca del processo di messa a regime del sistema con le nuove regole. L articolazione dello studio si è pertanto sviluppata sulla base di tre fasi differenti: ricostruzione ed analisi dello stato di fatto; riorganizzazione dell offerta di trasporto ed individuazione della rete oggetto della gara d appalto; individuazione del tipo di gara d appalto, del contratto di servizio e del sistema di monitoraggio. Nell ambito della ricostruzione e dell analisi dello stato di fatto è stato effettuato un monitoraggio su tutte le autolinee in un giorno feriale dalle 6.00 alle 12.00/12.30, dal quale sono emersi alcuni dati significativi relativamente a: - il percorso effettuato, il numero identificativo, l orario di partenza, il totale dei passeggeri saliti, il numero massimo di passeggeri a bordo ed il coefficiente di massima occupazione sia dei posti a sedere (CSmax) che dei posti totali (CTmax); - il totale dei passeggeri che hanno interessato l autolinea nel periodo considerato e i parziali riferiti alle fasce di punta e di morbida, per corse di andata e ritorno; - i diagrammi di carico aggregati e disaggregati; - le corse più affollate, in termini di posti totali e di posti a sedere, e le corse meno affollate, in termini di posti totali; - le motivazioni degli spostamenti desunte da un analisi campionaria. Con riferimento a quest ultimo punto, si riportano i due grafici relativi, rispettivamente, alla fascia di morbida ed alla fascia di punta. 8 Relazione

9 Motivazioni degli spostamenti - Fascia di Morbida 9.00/12.00 scuola 13% lavoro 25% visite 19% affari 4% acquisti 11% altro (commissioni, pratiche, ecc...) 28% Motivazioni degli spostamenti - Fascia di Punta ore 6.00/9.00 scuola 57% visite 4% affari 1% acquisti 2% altro (commissioni, pratiche, ecc...) 3% lavoro 33% L esito dell indagine ha condotto alla formulazione di alcune considerazioni di massima sulla consistenza della domanda e sul livello dell offerta di TPL in Provincia di Como: - il servizio di trasporto pubblico su gomma si affida ad un sistema costituito da alcune linee primarie, che collegano i principali poli provinciali, sulle quali si orienta buona parte della domanda (ben oltre la metà della domanda complessiva è concentrata su solo sette autolinee) e dell offerta di trasporto e da tutte le altre linee, che tendono a soddisfare la rimanente parte di domanda sparsa sul territorio; - l efficacia del servizio è generalmente raggiunta; - le criticità d efficienza rilevate, in termini di grado di affollamento, sono contenute ed individuate; 9 Relazione

10 - l 80% del totale degli spostamenti viene effettuato nella punta mattutina ed il restante 20% nella morbida. La domanda nella fascia di punta risulta quindi quattro volte superiore alla domanda nella fascia di morbida, mentre l offerta nella fascia di punta è doppia rispetto alla morbida (537 le corse nella punta contro le 256 della morbida); - il 4% delle corse è in sovraccarico. Il livello di utenza, in entrambe le fasce di rilevamento, è mediamente basso ed il 5% delle corse risulta privo di utenza; - i programmi di esercizio attuali e l organizzazione del servizio delle varie autolinee consentono di raggiungere in maniera quasi capillare anche le aree più lontane. A questa efficacia del servizio automobilistico, per cui in alcuni casi si potrebbe già parlare di servizi dedicati e specifici più che di linea (come nel caso della Val d Intelvi e delle valli attorno a Porlezza), si accompagnano tuttavia alcuni disservizi e collegamenti ormai obsoleti, nonché delle inevitabili sovrapposizioni che invitano ad una parziale razionalizzazione del servizio e, di conseguenza, delle risorse. Questi dati sono stati poi confrontati ed incrociati con i risultati dell inchiesta effettuata presso le Amministrazioni Comunali e gli Istituti scolastici della Provincia, con l intento di ottenere il maggior numero di informazioni possibili per poter poi definire il progetto della rete; le osservazioni formulate in merito ai problemi riscontrati nel sistema della rete di trasporto pubblico su gomma sono poi state raccolte, riordinate ed integrate con le controdeduzioni avanzate dall Azienda concessionaria del servizio, con la prospettiva di rimandare per un ulteriore approfondimento alla fase di definizione dei programmi di esercizio. Sul fronte dell offerta di trasporto la fase operativa si è concretizzata in una riprogettazione dell offerta stessa, tenendo conto dell avvenuto scorporo dei servizi di area urbana (linea CC1 S. Fermo Como Ponte Chiasso, linea CC6 Como Maslianico, linea CC8 Como Casnate, linea CC12 Camerlata S. Fermo Ponte Chiasso, linea C39 Brunate Cao), sulla base dei seguenti criteri: - analisi delle relazioni per Origine/Destinazione; - analisi e classificazione gerarchica delle linee e dei servizi (sono state individuate le linee di forza e media forza, ovvero di primo livello, che collegano in genere il Comune Capoluogo con i principali centri in termini di popolazione residente, addetti, servizi e funzioni collettive, le linee secondarie, di secondo livello, di adduzione alle primarie o a servizio della domanda diffusa sul territorio ed un terzo livello riferito ai servizi nelle cosiddette aree a domanda debole); - coordinamento ed integrazione modale e tariffaria ed eliminazione delle sovrapposizioni dei servizi; - individuazione delle aree a domanda debole, cui destinare servizi di trasporto più adeguati e flessibili, al limite non convenzionali; - individuazione dei servizi minimi, a contributo regionale. E stata quindi elaborata una proposta di nuova rete di progetto in cui: 10 Relazione

11 - per la maggior parte delle linee non sono state previste sostanziali modifiche, eccetto che per la sperimentazione di servizi non convenzionali su alcune corse; - per dieci linee sono stati previsti accorpamenti; - per due linee è stata prevista una soppressione ed una conseguente riorganizzazione del servizio; - per cinque linee sono state previste modifiche di percorso; - è stata prevista l istituzione di alcuni servizi non convenzionali e di una nuova linea (Cantù-Intimiano-Montorfano-Como). Infine, si è provveduto alla definizione del tipo e delle modalità della gara per l affidamento dei servizi di trasporto, alla progettazione e negoziazione del contratto di servizio che regola gli obblighi dell Ente affidante e del Gestore, all individuazione del sistema di monitoraggio (verifica della qualità del servizio, della qualità percepita, della continuità e disciplina, della regolarità e puntualità del servizio, della pulizia dei mezzi, ecc) e dei meccanismi di penalità e premio Attuazione del Programma Triennale dei Servizi 2001/2003 Tenuto conto di quanto sopra esposto, lo stato di attuazione del PTS 2001/2003 può essere così sintetizzato: a) Istituzione di un nuovo collegamento Cantù-Intimiano-Montorfano-Como. A seguito delle richieste del Comune di Montorfano e dell analisi dei risultati dei rilevamenti effettuati, soprattutto con riferimento ad origine e destinazione degli spostamenti, è stata progettata l istituzione di un nuovo collegamento tra Cantù e Como via Montorfano. Il suddetto collegamento non è stato ancora attivato in quanto sono necessari alcuni lavori per la messa in sicurezza del tracciato; si rimanda per maggiori dettagli al successivo paragrafo b) C12 Menaggio-Oria-Lugano e C15 Porlezza-Dasio. Come previsto, la linea C15 è stata accorpata alla linea principale C12, anche in considerazione del fatto che le due autolinee hanno una buona parte del tracciato in comune e che il numero di corse della linea C15 è molto limitato. c) C62 Como-Mozzate e C63 Como-Luisago-Appiano Gentile. Come previsto, la linea C63 è stata accorpata alla linea principale C62; in effetti, le due autolinee hanno una buona parte del tracciato in comune ed il numero di corse della linea C63 risulta limitato. d) C66 Appiano Gentile-Lurago Marinone-Lomazzo e C68 Appiano Gentile-Arese. Le linee C66 e C68 sono state accorpate in quanto hanno buona parte del percorso in comune. La nuova linea, denominata C66, ha come percorso principale il collegamento Appiano Gentile-Lurago Marinone-Lomazzo-Arese. 11 Relazione

12 e) C77 Como-Varese e C78 Como-Castiglione Olona. Anche in questo caso è stato effettuato l accorpamento della linea C78 nella linea principale C77, visto che le due autolinee hanno una buona parte del tracciato in comune e che il numero di corse della linea C78 è limitato. f) C82 Cantù-Novedrate e C83 Cantù-Carimate. Come previsto, le linee C82 e C83 sono state accorpate in un unica linea (denominata C82) che raggiunge entrambe le località. Inoltre questa nuova linea garantisce anche i collegamenti precedentemente effettuati con la linea C89. g) C45 Como-Inverigo-Cantù. Il PTS 2001/2003 prevedeva di arretrare il capolinea da Cantù a Mariano Comense e, contestualmente, di garantire i collegamenti residui tramite altre autolinee e la linea ferroviaria della FNME Asso-Seveso-Milano. Una delle condizioni alle quali era subordinata la variazione succitata riguardava l istituzione della nuova linea Cantù- Intimiano-Montorfano-Como, che tuttavia non è stata ancora attivata (si veda il precedente punto a)). Si è quindi deciso di mantenere in questa fase la linea invariata. h) C81 Cantù-Mariano Comense-Perticato. Il progetto del PTS 2001/2003 prevedeva di istituire nuove deviazioni della linea per sopperire alle previste variazioni delle linee C82, C89, C45; per quanto sopra descritto, il servizio è rimasto inalterato. i) C52 Como-Intimiano-Cantù. La linea C52 non è stata a tutt oggi modificata, in quanto la variazione era subordinata all istituzione della nuova linea Cantù-Intimiano-Montorfano-Como (si veda il precedente punto a)). j) Autolinee della zona di Erba. Per le linee C94 Erba-Caslino d Erba, C90 Erba-Mariaga e C99 Circolare d Erba si proponeva la sostituzione dei servizi di linea convenzionali con un servizio non tradizionale di tipo a chiamata, con l obiettivo di meglio soddisfare la domanda di trasporto dell area, che risulta non elevata ma distribuita sul territorio. Il servizio, relativamente alla linea C99 Circolare d Erba, sarà attivato in via sperimentale dall orario invernale 2006; per quanto riguarda invece le linee C94 Erba Caslino d Erba e C90 Erba Mariaga, la sperimentazione avverrà a partire dall orario estivo 2007 (si veda in proposito il capitolo 4). k) Autolinee della zona di Asso e della Val Cavargna. Considerato il tipo di utenza, anche per la zona di Asso (linee C35 Asso-Onno- Bellagio, C36 Asso-Civenna-Bellagio e C37 Asso-Sormano) e della Val Cavargna (linea C14 Menaggio-Cavargna) si proponeva l istituzione di servizi non tradizionali a chiamata nelle fasce di morbida; nella fascia di punta si intendeva mantenere il 12 Relazione

13 servizio attuale, considerato l utilizzo prettamente scolastico delle autolinee. Anche in questo caso il servizio sarà attivato in via sperimentale dall orario estivo 2007, come meglio descritto nel capitolo 4. l) Autolinee della zona della Val d Intelvi. Il sistema delle autolinee della Val d Intelvi è fondato sulla linea principale C20 Como-Lanzo, rivolta a soddisfare la domanda per gli spostamenti di medio-lungo raggio anche ricorrendo all interscambio a San Fedele con le altre linee secondarie della valle (C21 Argegno-S.Fedele-Casasco, C22 S.Fedele-Porlezza, C23 S.Fedele- Ponna e C24 S.Fedele-Pigra) o ad Argegno (con la linea C10 Como-Colico). Considerando il tipo ed i livelli di utenza si proponeva l istituzione di servizi non convenzionali sulle tratte percorse dalle linee C21, C23 e C24. Il servizio sarà attivato in via sperimentale dall orario estivo 2007, come meglio descritto nel capitolo Analisi dello stato di fatto della mobilità in Provincia di Como 1 Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Como, recentemente adottato, persegue anche l obiettivo di potenziare e razionalizzare il servizio di trasporto pubblico su gomma, aumentandone inoltre l accessibilità e la fruibilità per l utenza. Risulta evidente pertanto la necessità di coordinare gli strumenti di pianificazione e quindi si riporta di seguito una sintesi dei contenuti del PTCP relativi alla mobilità ed al contesto territoriale di riferimento Il contesto territoriale di riferimento: mobilità, infrastrutture e rete viaria In passato la rete di trasporto della Provincia di Como è stata caratterizzata da un sistema di assi stradali e ferroviari che hanno assicurato sufficienti condizioni di accessibilità e mobilità a livello locale e storicamente garantito collegamenti con la rete internazionale ed il centro-nord Europa. Negli ultimi anni, tuttavia, si è assistito ad una serie di mutamenti a livello territoriale, sociale ed economico che hanno in parte modificato le problematiche della viabilità provinciale: - il passaggio da un modello insediativo policentrico ad un modello diffuso indifferenziato; - la crescita di aree insediative del Canturino, del Marianese, dell Erbese e dell Olgiatese; - l aumento costante e significativo del tasso di motorizzazione, fra i più alti d Italia; 1 I seguenti paragrafi costituiscono una sintesi della relazione e degli elaborati che hanno accompagnato la redazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Como, nonché della relazione conclusiva allegata all aggiornamento dei Programmi Triennali dei Servizi Relazione

14 - la struttura economica della Brianza, caratterizzata sia da una polverizzazione insediativa sul territorio del sistema d impresa che dal repentino sviluppo del terziario tradizionale ed avanzato; - l aumento del livello di reddito e di scolarità, con conseguente incremento degli spostamenti per motivi di lavoro, studio e svago. Attualmente i collegamenti stradali più significativi posti sulla direttrice nord-sud sono: - l autostrada A9, le ex-statali 36, 233 e 35 (quest ultima comprendente il tratto della ex S.P. 44 Milano-Meda ); - le due rivierasche S.S. 340 Regina ed ex-statale 583 Lariana (collegamenti di riferimento per le aree lacuali e montane). I collegamenti ferroviari più importanti sono: - la linea Trenitalia Milano-Chiasso (di livello internazionale); - le linee FNM Milano-Asso e Milano-Saronno-Como (a servizio degli spostamenti urbani e metropolitani). Il sistema della mobilità stradale è completato dai collegamenti sulla direttrice est-ovest, costituiti dalla S.S. 342 Briantea nella parte pedemontana della Provincia (posta sull asse Varese-Como-Bergamo) e dalla S.P. 32 Novedratese nella zona a sud della Provincia, prevalentemente a servizio dei sistemi insediativi e produttivi della Brianza comasca e milanese. In Provincia di Como sono inoltre presenti diverse tipologie di impianti a fune per trasporto di persone: - la funicolare Como-Brunate: dal 1894 collega Como e Brunate con un tracciato in linea retta che risale il pendio su una rotaia di 1084 metri con una pendenza massima del 55%, superando un dislivello di circa 500 metri. L impianto, oltre ad agevolare la mobilità dei residenti a Brunate, costituisce una delle attrattive turistiche della città di Como; - la funivia Argegno-Pigra: dal 1971 collega Argegno e Pigra, superando in 5 minuti un dislivello di circa 600 metri. L impianto, oltre a rappresentare un attrazione turistica per la spettacolare vista sul lago di Como, svolge un servizio di trasporto essenziale per il piccolo Comune di Pigra, stanti i disagevoli collegamenti stradali; - gli impianti turistici di risalita, ubicati nelle località di Castiglione d Intelvi, Lanzo d Intelvi, Monte San Primo, Pian del Tivano. Nelle seguenti tavole (tratte dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) si riportano i dati relativi alla densità di popolazione ed alla sua variazione per tutti i Comuni della Provincia di Como per gli anni ; dalle stesse si evincono le considerazioni espresse in precedenza sui nuovi modelli insediativi. 14 Relazione

15 PROVINCIA DI COMO DOSSO DEL LIRO CONSIGLIO DI RUMO LIVO PEGLIO MONTEMEZZO VERCANA SORICO TREZZONE GERA LARIO GERMASINO DOMASO GRAVEDONA STAZZONA SAN NAZZARO VAL CAVARGNA GARZENO CAVARGNA CUSINO SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA DONGO MUSSO PIANELLO DEL LARIO CREMIA VAL REZZO CORRIDO CARLAZZO PLESIO SANTA MARIA REZZONICO SANT'ABBONDIO VALSOLDA PORLEZZA CLAINO CON OSTENO BENE LARIO GRANDOLA ED UNITI MENAGGIO CAMPIONE D`ITALIA RAMPONIO VERNA PONNA TREMEZZO GRIANTE LENNO OSSUCCIO MEZZEGRA LANZO D`INTELVI LAINO SALA COMACINA PELLIO INTELVI BLESSAGNO COLONNO CASTIGLIONE PIGRA BELLAGIO D`INTELVI CASASCO DIZZASCO SAN FEDELE D`INTELVI INTELVI ARGEGNO LEZZENO CIVENNA CERANO INTELVI SCHIGNANO BRIENNO VELESO MAGREGLIO TURATE MASLIANICO LAGLIO CARATE URIO MOLTRASIO CERNOBBIO TORNO NESSO ZELBIO SORMANO FAGGETO LARIO BARNI CAGLIO ASSO REZZAGO CASLINO D`ERBA LASNIGO VALBRONA CANZO BIZZARONE BLEVIO CASTELMARTE RONAGO PONTE PROSERPIO RODERO UGGIATE LAMBRO TREVANO VALMOREA DREZZO BRUNATE EUPILIO PARE' CAVALLASCA TAVERNERIO PUSIANO CAGNO FALOPPIO SAN FERMO ALBIOLO ALBAVILLA ERBA DELLA BATTAGLIA ALBESE SOLBIATE GIRONICO MONTANO CON OLGIATE LUCINO COMO LIPOMO CASSANO COMASCO MERONE MONTORFANO ALSERIO BINAGO BEREGAZZO MONGUZZO VILLA GUARDIA ORSENIGO CON FIGLIARO CAPIAGO ANZANO LURATE GRANDATE INTIMIANO CACCIVIO ALZATE DEL PARCO CASTELNUOVO SENNA BOZZENTE OLTRONA LUISAGO CASNATE COMASCO BRIANZA LURAGO LAMBRUGO DI SAN MAMETTE CON BERNATE D`ERBA BULGAROGRASSO FINO MORNASCO CANTU` BRENNA CUCCIAGO APPIANO GENTILE VERTEMATE INVERIGO GUANZATE CON MINOPRIO AROSIO CADORAGO VENIANO FIGINO CARUGO LURAGO SERENZA CARIMATE MARINONE BREGNANO MARIANO FENEGRO' CERMENATE NOVEDRATE COMENSE LIMIDO LOMAZZO LOCATE CARBONATE COMASCO CIRIMIDO VARESINO MOZZATE CABIATE ROVELLASCA ROVELLO PORRO POGNANA LARIO PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE TAVOLA IL SISTEMA URBANISTICO-TERRITORIALE Densità di popolazione fonte dati: ISTAT LEGENDA abitanti/kmq Relazione

16 PROVINCIA DI COMO DOSSO DEL LIRO LIVO MONTEMEZZO VERCANA SORICO PEGLIO TREZZONE CONSIGLIO DI RUMO GERA LARIO GERMASINO DOMASO GRAVEDONA STAZZONA GARZENO DONGO SAN NAZZARO VAL CAVARGNA MUSSO CAVARGNA PIANELLO DEL LARIO CUSINO SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA CREMIA SANTA MARIA REZZONICO VAL REZZO PLESIO CORRIDO CARLAZZO SAN T'ABBONDIO VALSOLDA PORLEZZA CLAINO CON OSTENO BENE LARIO GRANDOLA ED UNITI MENAGGIO CAMPIONE D`ITALIA GRIANTE TREMEZZO RAMPONIO VERNA PONNA LENNO LANZO OSSUCCIO MEZZEGRA D`INTELVI LAINO SALA PELLIO COMACINA INTELVI BLESSAGNO COLONNO PIGRA BELLAGIO CASTIGLIONE D`INTELVI CASASCO DIZZASCO D`INTELVI ARGEGNO LEZZENO CIVENNA SAN FEDELE INTELVI CERANO INTELVI MAGREGLIO SCHIGNANO BRIENNO VELESO BARNI NESSO ZELBIO SORMANO LAGLIO POGNANA CARATE LASNIGO LARIO URIO VALBRONA MOLTRASIO CAGLIO ASSO CERNOBBIO REZZAGO FAGGETO LARIO TORNO MASLIANICO CANZO CASLINO D`ERBA BIZZARONE BLEVIO CASTELMARTE RONAGO PONTE PROSERPIO RODERO UGGIATE LAMBRO TREVANO EUPILIO VALMOREA BRUNATE DREZZO PARE' CAVALLASCA TAVERNERIO PUSIANO CAGNO FALOPPIO SAN FERMO ALBIOLO ALBAVILLA ERBA DELLA BATTAGLIA ALBESE GIRON ICO MONTANO CON SOLBIATE OLGIATE LUCINO LIPOMO CASSANO COMO COMASCO MERONE MONTORFANO ALSERIO MONGUZZO BINAGOBEREGAZZO VILLA GUARDIA ORSENIGO CON FIGLIARO CAPIAGO ANZANO LURATE GRANDATE INTIMIANO CACCIVIO ALZATE DEL PARCO CASTELNUOVO SEN NA BOZZENTE OLTRONA LUISAGO CASNATE COMASCO BRIANZA LURAGO LAMBRUGO DI SAN MAMETTE CON BERNATE D`ERBA BULGAROGRASSO FINO MORNASCO BRENNA CANTU` CUCCIAGO APPIANO GENTILE INVERIGO VERTEMATE GUANZATE CON MINOPRIO AROSIO CADORAGO VEN IANO FIGINO CARUGO SER ENZA LURAGO CARIMATE MARINONE BREGNANO MARIANO FENEGRO' CERMENATE NOVEDRATE COMENSE LIMIDO LOMAZZO LOCATE CARBONATE COMASCO CIRIMIDO VARESINO MOZZATE CABIATE ROVELLASCA TURATE ROVELLO PORRO PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE TAVOLA IL SISTEMA URBANISTICO-TERRITORIALE Variazione densità di popolazione fonte dati: ISTAT LEGENDA % da -25% a -10% da -10% a 0% da 0% a +10% da +10% a +20% da +20% a +40% da +40% a +65% 16 Relazione

17 1.2.2 La navigazione pubblica sul Lario e sul Ceresio La Gestione Governativa Lago di Como e la Società Navigazione del Lago di Lugano, cui è affidato il servizio di linea sui principali bacini provinciali, possiedono un ottima dotazione di imbarcazioni tra battelli, motonavi, traghetti per autoveicoli, aliscafi, catamarani, ecc., nonché stazioni di rimessaggio con strutture ed impianti di avanzata concezione per la cantieristica navale. Nonostante le cifre (relative alla competitività nel campo del trasporto pubblico) attestino il servizio ai migliori livelli europei, si evidenzia un utilizzo della navigazione prevalentemente ai fini turistici. In altre parole, le importanti vie d acqua, alternative ai tracciati rivieraschi, sono sotto-utilizzate da lavoratori e studenti. Ad esempio, il servizio rapido lacuale, effettuato sul Lario con aliscafi e catamarani, permette un consistente risparmio di tempo rispetto ai mezzi pubblici su gomma ed anche, seppur in misura minore, ai mezzi privati. L utilizzo della navigazione come sistema alternativo viene però disincentivato dalla difficile accessibilità di alcuni pontili (per la mancanza di adeguati parcheggi di interscambio) e soprattutto dal problematico rapporto qualità/prezzo, sensibilmente inferiore agli altri mezzi di trasporto. Il servizio di linea sul Lario, gestito attualmente da un organismo statale (la Gestione Governativa), potrebbe essere conferito alla Regione Lombardia (con la cosiddetta regionalizzazione della navigazione ) e gestito successivamente a livello consortile dal Consorzio del Lario e dei Laghi Minori. Il servizio di linea sul Ceresio, garantito attualmente da una società privata svizzera (la Società Navigazione del Lago di Lugano), in virtù degli accordi internazionali tra il Ministero dei Trasporti e la Confederazione Elvetica, potrebbe essere oggetto di specifiche convenzioni per l ottimizzazione dell offerta del servizio per i Comuni italiani del bacino, attraverso l attività di gestione delle strutture da parte del Consorzio dei Laghi Ceresio Piano Ghirla Il trasporto pubblico su gomma Il trasporto pubblico locale della Provincia di Como è affidato ad un sistema articolato di servizi automobilistici, suburbani ed interurbani. La rete delle autolinee si estende per tutto il territorio provinciale con relazioni che raggiungono anche i principali poli urbani regionali confinanti: dalle dorsali del Lago di Como fino a raggiungere il Comune di Sondrio, dal Comune di Como fino ai Comuni capoluogo di Varese e Lecco. La gestione della rete provinciale delle autolinee di competenza, integrata con il servizio urbano del Comune di Cantù, è affidata dal 1 luglio 2005 alla Società Trasporti Extraurbani Consortili Alessandro Volta Società Consortile a Responsabilità Limitata acronimo STECAV S.C.A.R.L., con sede in Como, via Asiago n. 16/ Relazione

18 Il quadro completo delle autolinee attualmente comprese nella rete provinciale è il seguente: cod. C10 C12 C13 C14 C17 C18 C19 C20 C21 C22 C23 C24 C27 C28 C29 C30 C31 C32 C35 C36 C37 C40 C43 C45 C46 C47 C49 C50 C52 C60 C62 C64 Denominazione linea SERVIZIO EXTRAURBANO Como Colico Menaggio Oria Confine Menaggio-Plesio Menaggio-Cavargna Dongo-Garzeno Dongo-Livo Pianello-Morbegno-Sondrio Como-Lanzo Argegno-S.Fedele-Casasco S. Fedele-Porlezza S. Fedele-Ponna S. Fedele-Pigra Porlezza-Val Rezzo Como-Rovenna Como-Tosnacco Como-Bellagio Como-Palanzo Como-Pian del Tivano Asso-Onno-Bellagio Asso-Civenna-Bellagio Asso-Sormano Como-Lecco Como-Ponzate Como-Inverigo-Cantù Como-Merate Como-Casatenovo-Merate Como-Asso Como-Olmeda-Cantù Como-Intimiano-Cantù Como-Bregnano Como-Mozzate Olgiate C.-Appiano G.-Lomazzo C66 Appiano G.-Lurago M.-Lomazzo- Arese C67 Saronno-Lomazzo C70 Como-Appiano G. C71 Como-Maccio 18 Relazione

19 C74 C76 C77 C80 C81 C82 C84 C85 C86 C90 C91 C92 Como-Valmorea Olgiate C.-Tradate Como-Varese Cantù-Monza Cantù-Mariano-Perticato Cantù-Carimate-Novedrate-Mariano Cantù-Lomazzo Cantù-Fino Mornasco Cantù-Anzano P.-Erba Erba-Mariaga Erba-Cremnago Erba-Orsenigo-Erba C94 Erba-Caslino d Erba-Erba C95 Erba-Bosisio P. C99 Circolare di Erba SERVIZIO URBANO DI CANTU U1-U2 Linee urbane Nell allegata Tavola 1 è rappresentata la rete attuale delle autolinee di competenza della Provincia di Como; sono state evidenziate inoltre le fermate, le stazioni e le linee ferroviarie. 1.3 Contenuti dei nuovi Programmi Triennali dei Servizi 2006/2008 Sulla base dell analisi dello stato di fatto ed alla luce delle modifiche introdotte con l avvio del nuovo regime contrattuale dal 1 luglio 2005, risulta indispensabile procedere ad una revisione del Programma Triennale, al fine di ridefinire organicamente la rete delle autolinee provinciali ed identificare le priorità nell erogazione dei servizi, in relazione ai più aggiornati livelli di domanda, in base al riordino delle competenze ed in ordine agli obiettivi di efficacia ed efficienza stabiliti dalla riforma ed attuati dal nuovo regime contrattuale. I contenuti strategici dei nuovi "Programmi Triennali dei Servizi " possono essere così sintetizzati: - analisi delle nuove modalità di gestione connesse all affidamento mediante contratto dei servizi di trasporto pubblico locale in Provincia di Como; - definizione delle modalità di trasporto nelle aree a domanda debole; - proposta di integrazione ferro-gomma tramite nodi di interscambio presso le principali stazioni della Provincia di Como; - ipotesi di nuovo sistema tariffario integrato, sulla base delle previsioni normative regionali; - perseguimento dell integrazione tra i servizi extraurbani e quelli di area urbana del Comune capoluogo, mediante attuazione di specifico protocollo di intesa; 19 Relazione

20 - perfezionamento dell integrazione tra i servizi extraurbani e i servizi urbani del Comune di Cantù; - valutazione istruttoria di proposte di adeguamento e richieste da parte di Enti Locali, Istituzioni scolastiche, Associazioni ed altri soggetti portatori di interessi pubblici, privati e diffusi; - implementazione del sistema di monitoraggio del servizio; - ipotesi di rinnovo e qualificazione del materiale rotabile mediante azioni di riduzione degli inquinanti. Dal punto di vista strategico, pertanto, la riorganizzazione del TPL secondo gli obiettivi perseguiti dal presente documento programmatorio deve tendere ad offrire un servizio "per unità di domanda potenziale" omogeneo sul territorio, con un riequilibrio in termini di efficacia ed efficienza, ma senza trascurare i principi fondamentali che stanno alla base del concetto di servizio sociale e valutando attentamente le specifiche peculiarità a livello di politica locale del territorio. In linea generale si tratta quindi di: - perseguire l obiettivo dell integrazione modale e tariffaria allo scopo di liberare risorse da destinare a nuovi servizi; - agire sulle linee che presentano insufficienti indici prestazionali rispetto alla soglia minima di redditività indicata dalla L.R. 22/98, pur mantenendo i servizi minimi necessari per far fronte alla domanda sociale; - intervenire sulle linee che hanno necessità di più servizio o che hanno una migliore prospettiva di acquisire nuova utenza dal mezzo privato; - strutturare l attività di programmazione, regolazione e controllo del servizio attraverso un sistema di monitoraggio che consenta di: a) raccogliere e organizzare le banche dati relative a tutti i fenomeni significativi connessi al trasporto pubblico; b) monitorare l evoluzione della domanda di mobilità potenziale e soddisfatta dal mezzo pubblico; c) analizzare la struttura delle reti di trasporto ed il livello di servizio offerto; d) gestire il sistema delle penali e degli incentivi previsto dal contratto di servizio; e) garantire visibilità sullo stato di salute economico e patrimoniale degli operatori; f) raccogliere ed analizzare i dati di monitoraggio della qualità (regolarità e puntualità del servizio, comfort, pulizia e sicurezza dei mezzi, informazione all utenza, qualità attesa e qualità percepita); g) verificare lo stato di attuazione dei programmi di investimento; h) verificare nel tempo il livello di attuazione del PTS; 20 Relazione

21 - formulare sulla base delle previsioni normative statali e regionali e dei relativi stanziamenti finanziari un programma di rinnovo qualitativo del parco mezzi con l obiettivo di: a) ridurre nel periodo di vigenza contrattuale l anzianità del materiale rotabile; b) abbattere sensibilmente le emissioni inquinanti attraverso l introduzione graduale di mezzi alimentati con carburanti ecologici e l attuazione di progetti sperimentali legati all uso di tecnologie a basso impatto ambientale; c) incrementare la percentuale di autobus accessibili agli utenti a ridotta capacità motoria fino alla quota del 90% del totale parco mezzi entro la scadenza del contratto. 21 Relazione

22 2 AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: IL CONTRATTO DI SERVIZIO Il processo di riforma del trasporto pubblico locale si ispira a quattro principi cardine: - sussidiarietà: intesa come predisposizione di un quadro di riferimento normativo ed operativo (indirizzi programmatici e strumenti tipo quali il contratto di servizio ed il capitolato di gara), su cui gli Enti Locali possano esplicare la propria autonomia decisionale e programmatoria, con efficacia e con modalità integrate su scala regionale; - economicità: l introduzione nell impianto regolatorio (protocolli d intesa tra gli Enti, contratti di servizio con i gestori) di dispositivi e meccanismi incentivanti è inteso ad imprimere un ulteriore accelerazione ed a rafforzare le dinamiche di settore; - orientamento al mercato: la spinta verso un apertura crescente al mercato, perseguibile attraverso un appropriata modulazione degli strumenti di liberalizzazione e privatizzazione del servizio, è intesa a consentire al sistema, anche attraverso l imprenditorialità locale che dimostra capacità progettuali e dinamicità considerevoli, di compiere un salto di qualità nella prospettiva dello sviluppo sostenibile; - qualità: qualità del servizio intesa sempre più come sinonimo di fruibilità ed accessibilità, oltreché di comfort e rispondenza alle esigenze dell utenza. L obbligatorietà del ricorso alle procedure concorsuali per l affidamento dei servizi costituisce l innovazione più importante della suddetta riforma. Il ricorso alla gara rappresenta, infatti, lo strumento più idoneo per la selezione del soggetto imprenditoriale capace di ottenere gli auspicati effetti di razionalizzazione e miglioramento del servizio derivanti dall introduzione della concorrenza in un settore resistente al cambiamento come quello del trasporto pubblico. In conformità alla normativa comunitaria (Direttiva CEE 93/38) ed al D.Lgs. 158/95 (artt. 12 e 24), la procedura individuata dalla Regione Lombardia per l affidamento dei servizi di trasporto pubblico (art. 20 della L.R. 22/98) è risultata quella ristretta, alla quale partecipano solo i candidati invitati dal soggetto aggiudicatore; per quanto riguarda l aggiudicazione, è stato inoltre scelto il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, vale a dire un sistema che prevede il mero ribasso economico come parte di un meccanismo di valutazione più complesso. 22 Relazione

23 La suddetta procedura ha permesso di associare la possibilità di una preselezione da parte dell Ente regolatore a meccanismi che assicurano la trasparenza e l imparzialità nella scelta del gestore, consentendo all Ente affidante di selezionare le Aziende che garantiscono maggiore affidabilità, qualità ed efficacia del servizio, con l obiettivo di rendere più razionale ed efficiente lo stesso e di procedere ad un adeguata riqualificazione degli standard di servizio. Inoltre, la Regione ha indicato per l affidamento dei servizi il modello di gara flessibile, in quanto tale modello pone nella dovuta ottica e nel giusto equilibrio la necessità di razionalizzare e rendere efficiente l utilizzo delle risorse con l esigenza di un adeguata riqualificazione degli standard di servizio. La gara flessibile impegna le Aziende concorrenti a formulare una dettagliata progettazione del servizio, con riguardo a tutti gli aspetti relativi alla rete messa a gara, ed assegna all Ente affidante notevoli responsabilità nella definizione dei documenti di gara e nella valutazione delle offerte. Infine, la Regione ha indicato prioritariamente la gara a costo netto, nella quale i ricavi tariffari sono introitati dal soggetto gestore del servizio; tale gara contribuisce meglio alla valorizzazione dell approccio imprenditoriale al mercato, in coerenza con il principio di separazione tra attività di regolazione e di gestione del servizio, lasciando in capo al gestore i rischi industriali e commerciali. 2.1 I servizi automobilistici: la gara In attuazione delle direttive soprarichiamate, nel mese di luglio 2002 la Provincia ha bandito una prima gara per l affidamento dei servizi automobilistici utilizzando la procedura ristretta della licitazione privata, ma nei termini previsti non è pervenuta alcuna offerta. Ritenendo che la diserzione dalla suddetta gara fosse imputabile alla scarsa remuneratività del corrispettivo economico a fronte dei selettivi requisiti di qualità richiesti per la partecipazione, nonché dei rigidi obiettivi da raggiungere nella vigenza del contratto, nel gennaio 2003 la Giunta Provinciale ha stabilito di procedere all affidamento dei servizi in argomento mediante nuova gara a procedura ristretta con il sistema della licitazione privata, indicando tuttavia requisiti minimi di partecipazione ed obiettivi da raggiungere rispettivamente meno selettivi e meno onerosi rispetto a quanto richiesto nella prima gara andata deserta. Nei termini previsti sono pervenute le domande dei seguenti soggetti: a) ATM AZIENDA TRASPORTI MILANESI S.p.A. con sede in Milano, Foro Bonaparte, 61; 23 Relazione

24 b) ATI SPT LINEA S.r.l. con sede a Como, via Asiago 16/18 (mandataria), FNM AUTOSERVIZI S.p.A. con sede in Milano, piazzale Cadorna 14, e AUTO GUIDOVIE ITALIANE S.p.A. con sede a Milano, via Quintiliano 18 (mandanti); c) OPERE GENERALI SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI con sede in Roma, via Rhodesia 6/8. Delle tre domande di partecipazione solo le prime due sono risultate regolari ai fini dell ammissione alla seconda fase di gara; di conseguenza, si è proceduto ad invitare i suddetti soggetti a presentare la propria offerta, sulla base del capitolato di gara e dei relativi allegati predisposti dal Settore Trasporti secondo le indicazioni della Regione Lombardia e secondo gli schemi già approvati dalla Giunta Provinciale. Nel termine previsto nella lettera d invito, l unica offerta presentata è risultata essere quella dell ATI SPT LINEA S.r.l. con sede a Como, via Asiago 16/18 (mandataria), FNM AUTOSERVIZI S.p.A. con sede in Milano, piazzale Cadorna 14, e AUTO GUIDOVIE ITALIANE S.p.A. con sede a Milano, via Quintiliano 18 (mandanti). Poiché la suddetta offerta (sia economica che tecnica) è stata considerata congrua rispetto alle aspettative dell Amministrazione, tese al raggiungimento di un servizio più efficiente ed in linea con i più avanzati sistemi di gestione, nel mese di ottobre 2004 è stato quindi aggiudicato l appalto relativo al servizio di trasporto pubblico extraurbano su gomma della Provincia di Como e zone limitrofe per il periodo 01/01/ /12/2011 all ATI SPT LINEA S.r.l. con sede a Como, via Asiago 16/18 (mandataria), FNM AUTOSERVIZI S.p.A. con sede in Milano, piazzale Cadorna 14, e AUTO GUIDOVIE ITALIANE S.p.A. con sede a Milano, via Quintiliano 18 (mandanti) per un corrispettivo netto annuo pari ad ,63 (oltre IVA), corrispondente ad un ammontare complessivo di ,2 vetture-chilometro. In attuazione del protocollo d intesa sottoscritto con il Comune di Cantù, il sopraccitato appalto comprende anche il servizio urbano di competenza del suddetto Ente. Infine, il 14 dicembre 2004 è stato sottoscritto il relativo contratto di servizio per l esercizio del servizio di trasporto terrestre della Provincia di Como periodo 01/01/ /12/ Il contratto di servizio Il contratto di servizio come strumento di regolazione dei rapporti tra Ente affidante e soggetto gestore, in sostituzione del vecchio "disciplinare di esercizio" allegato all'atto concessorio, rappresenta la garanzia del rispetto dei reciproci impegni. 24 Relazione

25 Il contratto di servizio è stato inizialmente introdotto in Italia nel rapporto Ente Locale Proprietario Azienda Speciale (comunale, provinciale o consortile) e successivamente esteso, nel caso specifico del trasporto pubblico locale, a tutti i rapporti anche di natura concessoria con imprese private, in ottemperanza a quanto previsto dal regolamento 1191/69/CEE, modificato dal regolamento 1893/91/CEE, e dalla normativa italiana in materia. Gli aspetti fondamentali definiti nel soprarichiamato contratto, sottoscritto tra Provincia e Gestore, sono: - i reciproci impegni ed obblighi (inerenti alla fornitura dei servizi, all erogazione del corrispettivo contrattuale, al sistema tariffario, agli investimenti, ecc.); - il sistema di monitoraggio, tramite il quale viene controllato nel tempo il rispetto degli obblighi contrattuali; - il sistema di premi, al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento del servizio, e penalità, in relazione al non raggiungimento degli obiettivi stessi o al non rispetto delle procedure di comunicazione all Ente affidante o all'utente. Il contratto introduce due concetti: - standard minimi di qualità, intesi come livello minimo di prestazione che il gestore si impegna a garantire. Il mancato rispetto dello standard assunto determina l'applicazione di una penale; - obiettivi di miglioramento del servizio, intesi come il livello di miglioramento delle prestazioni, in riferimento ad un parametro già contemplato tra gli standard minimi. Il raggiungimento dell'obiettivo determina l'erogazione di un premio. Vengono definiti standard minimi di qualità per le seguenti aree di intervento: 1. affidabilità del servizio (regolarità e puntualità delle corse); 2. parco automezzi (veicoli accessibili a utenti a ridotta capacità motoria, climatizzati, a ridotto impatto ambientale, elettrici e ad alimentazione non convenzionale, con dispositivo di telerilevamento e localizzazione, con dispositivi automatici per il conteggio dei passeggeri, con orari, fermate e coincidenze, con impianto sonoro di diffusione delle informazioni all utenza); 3. comfort e pulizia (fermate attrezzate con tettoia e posti a sedere, pulizia dei mezzi, delle strutture aperte al pubblico, delle pensiline e delle paline); 4. sicurezza (incidentalità dei mezzi, infortuni a passeggeri, furti, molestie); 5. informazione e servizi alla clientela (call center, sito Internet, paline elettroniche e attrezzate, rete di vendita); 6. altri fattori, quali la formazione del personale e le campagne periodiche di informazione all utenza. 25 Relazione

26 Risulta evidente l importanza dell attività di monitoraggio dei servizi, non solo finalizzata alla valutazione del rispetto degli impegni ed obblighi previsti dal contratto, ma soprattutto in quanto volta a fornire all Ente affidante quegli elementi aggiuntivi circa il servizio programmato/erogato che costituiscono la base informativa necessaria per i successivi cicli di programmazione dell Ente stesso. A seguito delle deliberazioni n del 23/12/2004 e n del 24/03/2005, con le quali la Giunta Regionale lombarda ha autorizzato la Provincia di Como a prorogare il regime concessorio per lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale fino al 30 giugno 2005, l avvio del nuovo servizio ha avuto luogo il 1 luglio 2005 con validità di sette anni fino al 30/06/ I dettagli dell offerta Si intende ora precisare meglio i dettagli dell offerta presentata dal Gestore del servizio. Dal punto di vista quantitativo, viene previsto un incremento del 1,23% delle percorrenze rispetto ai servizi minimi richiesti nel capitolato di gara, per un ammontare complessivo annuo di ,2 vetture-chilometro. Per la linea C50 Como-Cantù si prospetta l integrazione con la linea CC2 del Comune di Como ottenendo, in ambito urbano, un passaggio delle corse ogni 15 minuti nelle ore di morbida e 7,5 minuti nelle ore di punta. Si propone inoltre l istituzione di una nuova linea Como-Montorfano-Intimiano-Cantù e la progressiva introduzione su alcune linee di un orario cadenzato. L offerta propone anche la sperimentazione di servizi non convenzionali (a chiamata) in alcune aree a domanda debole. I servizi a chiamata si collocano a metà tra il servizio di linea tradizionale e quello individuale svolto tramite taxi; la loro istituzione risulta conveniente in particolare per le aree definite a domanda debole, ovvero per centri minori caratterizzati da bassa densità abitativa e dispersione della popolazione, oppure per aree urbane limitatamente alle fasce orarie a bassa frequentazione (fasce di morbida, servizio notturno, servizio festivo). La sperimentazione proposta riguarda dieci autolinee che interessano i seguenti quattro ambiti: Val Cavargna, Val d Intelvi, Vallassina, area di Erba. Dal punto di vista qualitativo, il Gestore garantisce che, progressivamente, nel corso del contratto il parco autobus avrà le seguenti dotazioni: pianale ribassato (per agevolare gli utenti a ridotta capacità motoria) al 90%; climatizzazione al 91%; ridotto impatto ambientale (EURO 3/4) al 46%; alimentazione non convenzionale o alternativa al gasolio (metano, gpl, idrogeno, compresi gli autobus diesel elettrici e gli autobus alimentati con gasolio ecologico ed adeguati 26 Relazione

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