S.C.I.A. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (articolo 19 legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i.)

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1 AL COMUNE DI VINOVO Servizio Polizia amministrativa S.C.I.A. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (articolo 19 legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i.) ESERCIZIO TEMPORANEO DELL ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE in occasione di fiere, feste o altre riunioni straordinarie di persone (articolo 10 della legge regionale 29 dicembre 2006 n. 38 e s.m.i.) La presente può essere presentata tramite posta elettronica certificata, all indirizzo: polizialocalevinovo@pec.it o all indirizzo: protocollo.vinovo@cert.ruparpiemonte.it OPPURE tramite lo sportello unico per le attività produttive (S.U.A.P.) al portale: OPPURE direttamente allo sportello comunale: in tal caso dovrà essere presentata in duplice copia, di cui una dovrà essere conservata dal soggetto interessato, dopo avervi fatto apporre il timbro di ricezione da parte del Comune. Il sottoscritto nato a Prov. il residente in Prov. Via n. Codice fiscale IN QUALITÀ DI: Titolare dell omonima impresa individuale Legale rappresentante Presidente Altro (specificare)... del/della Associazione Società Ente Partito Impresa individuale Denominazione: con sede legale nel Comune di: CAP.Prov. in (via corso piazza ecc.): n. Con attività di Codice fiscale Recapito telefonico (dato obbligatorio) Partita IVA Fax P.E.C. - Posta elettronica certificata (dato obbligatorio) OPPURE SPECIFICARE non si dispone di P.E.C. in quanto soggetto non tenuto barrando la seguente casella Consapevole delle conseguenze penali ed amministrative previste dagli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/2000 in caso di dichiarazioni mendaci e formazione o uso di atti falsi, nonché delle conseguenze di cui all art. 21 della legge 7 agosto 1990 n. 241 in caso di dichiarazioni mendaci o false attestazioni 1

2 SEGNALA ai sensi dell articolo 19 della legge n. 241/1990 e per gli effetti di cui all articolo 10 della legge regionale 29 dicembre 2006 n. 38 e s.m.i. Disciplina dell esercizio dell attività di somministrazione alimenti e bevande che intende effettuare una attività temporanea di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in occasione del seguente evento: Per il giorno dalle ore alle ore il periodo dal al dalle ore alle ore Nel seguente luogo: locale al chiuso superficie all aperto attrezzato per l esercizio dell attività, ubicato in (indicare indirizzo completo) Del quale ha la disponibilità a titolo di: proprietario locazione / comodato d uso (indicare nominativo del proprietario:. ) concessione per l occupazione di suolo pubblico n... del.. In base alle Linee guida per l applicazione, nell ambito delle manifestazioni temporanee, della normativa comunitaria sulla sicurezza alimentare approvate con deliberazione della giunta regionale 19 dicembre 2011 n , la somministrazione avverrà con le caratteristiche di cui alla seguente tipologia (vedere l appendice informativa al termine del modello): TIPOLOGIA A TIPOLOGIA B IL SOTTOSCRITTO sotto la propria personale responsabilità, consapevole delle sanzioni penali previste dall art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, nonché delle conseguenze di cui all art. 21 della legge 7 agosto 1990 n. 241 in caso di dichiarazioni mendaci o false attestazioni DICHIARA che per l esercizio dell attività sono rispettate le norme, prescrizioni ed autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica (con esclusione di quelle relative alla destinazione d uso dei locali e degli edifici) ed igienico-sanitaria, nonché quelle relative alla prevenzione incendi, alla sicurezza e alla sorvegliabilità dei locali (articolo 10, comma 4, della legge regionale 29 dicembre 2006 n. 38 e s.m.i.) di aver presentato in data all A.S.L. TO 5, ai fini della vigilanza sanitaria, lo specifico modello Segnalazione certificata d inizio attività per manifestazioni temporanee approvato con D.G.R. 19 dicembre 2011 n che in caso di utilizzo di bombole di G.P.L. per l alimentazione di apparecchi per la cottura, o riscaldamento di alimenti, di tipo professionale a bordo di auto negozi, ovvero di utilizzo di impianti a G.P.L., non alimentati da rete di distribuzione, verranno scrupolosamente rispettate le prescrizioni di cui alla circolare del Ministero dell Interno prot. n del 12 marzo 2014 e che, ai sensi della stessa circolare, è stato predisposto un piano di sicurezza che comprende, tra l altro: - norme di esercizio per gli operatori - norme di emergenza per gli addetti di aver predisposto il piano di autocontrollo ai sensi dell Allegato 1 alla D.G.R. 19 dicembre 2011 n Linee guida per l applicazione, nell ambito delle manifestazioni temporanee, della normativa comunitaria sulla sicurezza alimentare che non saranno somministrate bevande con un contenuto alcolico superiore al 21 per cento del volume (articolo 10, comma 5, della legge regionale 29 dicembre 2006 n. 38 e s.m.i.) di essere a conoscenza degli adempimenti previsti dalla D.G.R del 29 dicembre 2014 in materia di organizzazione e assistenza sanitaria negli eventi e nelle manifestazioni programmate, di comunicazione preventiva al Servizio di emergenza territoriale-118 e di redazione del Piano di soccorso sanitario che sarà rispettata la quiete pubblica. 2

3 D I C H I A R A I N O L T R E (Compilare gli spazi e barrare le caselle che interessano. Si ricorda che il modulo deve essere compilato in ogni sua parte) di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall articolo 71, commi 1, 2, 3, 4 e 5 del decreto legislativo 26 marzo 2010 n. 59 che nei propri confronti e nei confronti dei propri familiari conviventi non sussistono le cause di divieto, sospensione e decadenza previste dall articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n (in caso di società, associazioni o altri organismi collettivi tale dichiarazione deve essere resa da tutti i soggetti individuati dall articolo 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, sull apposito Allegato 1 DICHIARAZIONE DI ALTRE PERSONE (AMMINISTRATORI, SOCI) INDICATE ALL ART. 85 D.LGS. 159/2011 di non aver riportato / di aver riportato ottenendo la riabilitazione condanne a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni, per delitto non colposo (articolo 11 del T.u.l.p.s.) di non aver riportato / di aver riportato ottenendo la riabilitazione oppure di aver riportato senza avere ottenuto la riabilitazione condanne per: delitti contro la personalità dello Stato o contro l ordine pubblico, delitti contro le persone commessi con violenza, furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione, violenza o resistenza all autorità (articolo 11 del T.u.l.p.s.) di non essere sottoposto all ammonizione o a misura di sicurezza personale nonché di non essere stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza (articolo 11 del T.u.l.p.s.); di non essere stato condannato per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, o contro la sanità pubblica o per giuochi d azzardo, o per delitti commessi in stato di ubriachezza o per contravvenzioni concernenti la prevenzione dell alcoolismo, o per infrazioni alla legge sul lotto, o per abuso di sostanze stupefacenti (articolo 92 del T.u.l.p.s.) di non trovarsi nelle condizioni ostative di cui all articolo 131 del T.u.l.p.s. (lo svolgimento dell attività di esercizio pubblico di somministrazione non può essere consentito a chi è incapace di obbligarsi) Dichiara, infine, di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 13 del D.Lgs. 196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali", che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. ALLEGA: copia fotostatica del proprio documento d identità, in corso di validità (per i cittadini extracomunitari: allegare fotocopia del permesso di soggiorno in corso di validità) planimetria generale degli allestimenti in caso sia necessaria, per la realizzazione dell evento, la limitazione al traffico o alla sosta dei veicoli: ordinanza emessa ai sensi del Codice della Strada, n.. del (è sufficiente indicare gli estremi dell atto) in caso di organismi associativi: Allegato 1 DICHIARAZIONE DI ALTRE PERSONE (AMMINISTRATORI, SOCI) INDICATE ALL ART. 85 D.LGS. 159/2011 in caso di conduzione dell evento a mezzo di rappresentante ai sensi degli articoli 8-comma 2 e 93-comma 2 del T.U.L.P.S.: Allegato 2 ACCETTAZIONE DELLA NOMINA DI RAPPRESENTANTE. Data - - Il Dichiarante (firma leggibile) La presente dichiarazione è validamente resa soltanto se presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità in corso di validità oppure se firmata direttamente in presenza del dipendente addetto, esibendo il proprio documento d identità. Riportato in Appendice normativa 3

4 APPENDICE NORMATIVA Decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n Articolo 85 Soggetti sottoposti alla verifica antimafia In vigore dal 13 febbraio La documentazione antimafia, se si tratta di imprese individuali, deve riferirsi al titolare ed al direttore tecnico, ove previsto. 2. La documentazione antimafia, se si tratta di associazioni, imprese, società, consorzi e raggruppamenti temporanei di imprese, deve riferirsi, oltre che al direttore tecnico, ove previsto: a) per le associazioni, a chi ne ha la legale rappresentanza; b) per le società di capitali anche consortili ai sensi dell'articolo 2615-ter del codice civile, per le società cooperative, di consorzi cooperativi, per i consorzi di cui al libro V, titolo X, capo II, sezione II, del codice civile, al legale rappresentante e agli eventuali altri componenti l'organo di amministrazione, nonché a ciascuno dei consorziati che nei consorzi e nelle società consortili detenga una partecipazione superiore al 10 per cento oppure detenga una partecipazione inferiore al 10 per cento e che abbia stipulato un patto parasociale riferibile a una partecipazione pari o superiore al 10 per cento, ed ai soci o consorziati per conto dei quali le società consortili o i consorzi operino in modo esclusivo nei confronti della pubblica amministrazione; c) per le società di capitali, anche al socio di maggioranza in caso di società con un numero di soci pari o inferiore a quattro, ovvero al socio in caso di società con socio unico; d) per i consorzi di cui all'articolo 2602 del codice civile e per i gruppi europei di interesse economico, a chi ne ha la rappresentanza e agli imprenditori o società consorziate; e) per le società semplice e in nome collettivo, a tutti i soci; f) per le società in accomandita semplice, ai soci accomandatari; g) per le società di cui all'articolo 2508 del codice civile, a coloro che le rappresentano stabilmente nel territorio dello Stato; h) per i raggruppamenti temporanei di imprese, alle imprese costituenti il raggruppamento anche se aventi sede all'estero, secondo le modalità indicate nelle lettere precedenti; i) per le società personali ai soci persone fisiche delle società personali o di capitali che ne siano socie. 2-bis. Oltre a quanto previsto dal precedente comma 2, per le associazioni e società di qualunque tipo, anche prive di personalità giuridica, la documentazione antimafia è riferita anche ai soggetti membri del collegio sindacale o, nei casi contemplati dall'articolo 2477 del codice civile, al sindaco, nonché ai soggetti che svolgono i compiti di vigilanza di cui all'articolo 6, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n ter. Per le società costituite all'estero, prive di una sede secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello Stato, la documentazione antimafia deve riferirsi a coloro che esercitano poteri di amministrazione, di rappresentanza o di direzione dell'impresa. 2-quater. Per le società di capitali di cui alle lettere b) e c) del comma 2, concessionarie nel settore dei giochi pubblici, oltre a quanto previsto nelle medesime lettere, la documentazione antimafia deve riferirsi anche ai soci persone fisiche che detengono, anche indirettamente, una partecipazione al capitale o al patrimonio superiore al 2 per cento, nonché ai direttori generali e ai soggetti responsabili delle sedi secondarie o delle stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti. Nell'ipotesi in cui i soci persone fisiche detengano la partecipazione superiore alla predetta soglia mediante altre società di capitali, la documentazione deve riferirsi anche al legale rappresentante e agli eventuali componenti dell'organo di amministrazione della società socia, alle persone fisiche che, direttamente o indirettamente, controllano tale società, nonché ai direttori generali e ai soggetti responsabili delle sedi secondarie o delle stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti. La documentazione di cui al periodo precedente deve riferirsi anche al coniuge non separato. 3. L'informazione antimafia, oltre che ai soggetti di cui ai commi 1, 2, 2-bis, 2-ter e 2-quater, deve riferirsi anche ai familiari conviventi. Decreto legislativo 26 marzo 2010 n. 59 Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi del mercato interno Articolo 71 Requisiti di accesso e di esercizio delle attività commerciali (Articolo così risultante dopo le modifiche apportate da decreto legislativo 6 agosto 2012 n. 147) In vigore dal 14 settembre Non possono esercitare l'attività commerciale di vendita e di somministrazione: a) coloro che sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione; b) coloro che hanno riportato una condanna, con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale; c) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna a pena detentiva per uno dei delitti di cui al libro II, Titolo VIII, capo II del codice penale, ovvero per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione; d) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro l'igiene e la sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro II, Titolo VI, capo II del codice penale; e) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, due o più condanne, nel quinquennio precedente all'inizio dell'esercizio dell'attività, per delitti di frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali; f) coloro che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575, ovvero a misure di sicurezza; (VEDERE NOTA) 2. Non possono esercitare l'attività di somministrazione di alimenti e bevande coloro che si trovano nelle condizioni di cui al comma 1, o hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, per delitti commessi in stato di ubriachezza o in stato di intossicazione da stupefacenti; per reati concernenti la prevenzione dell'alcolismo, le sostanze stupefacenti o psicotrope, il gioco d'azzardo, le scommesse clandestine, nonché per reati relativi ad infrazioni alle norme sui giochi. 3. Il divieto di esercizio dell'attività, ai sensi del comma 1, lettere b), c), d), e) ed f), e ai sensi del comma 2, permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata. Qualora la pena si sia estinta in altro modo, il termine di cinque anni decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza, salvo riabilitazione. 4. Il divieto di esercizio dell'attività non si applica qualora, con sentenza passata in giudicato sia stata concessa la sospensione condizionale della pena sempre che non intervengano circostanze idonee a incidere sulla revoca della sospensione. 5. In caso di società, associazioni od organismi collettivi i requisiti morali di cui ai commi 1 e 2 devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all'attività commerciale e da tutti i soggetti individuati dall'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n In caso di impresa individuale i requisiti di cui ai commi 1 e 2 devono essere posseduti dal titolare e dall'eventuale altra persona preposta all'attività commerciale. (VEDERE NOTA) omissis NOTA AL COMMA 1, LETTERA F): la normativa richiamata è la seguente: Legge 27 dicembre 1956, n Misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità e Legge 31 maggio 1965, n. 575 Disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere : abrogate dal D.Lgs. 159/2011: i richiami alle disposizioni contenute nelle presenti leggi, ovunque presenti, si intendono riferiti alle corrispondenti disposizioni contenute nel citato D.Lgs. 159/2011. NOTA AL COMMA 5: la normativa richiamata è la seguente: Decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998 n. 252 Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti relativi al rilascio delle comunicazioni e delle informazioni antimafia, abrogata dal D.Lgs. 159/2011: i richiami alle disposizioni contenute nella presente legge, ovunque presenti, si intendono riferiti alle corrispondenti disposizioni contenute nel citato D.Lgs. 159/

5 Esercizio temporaneo dell attività di somministrazione alimenti e bevande APPENDICE INFORMATIVA L attività di somministrazione alimenti e bevande è disciplinata nel dettaglio dalla legge regionale 29 dicembre 2006 n. 38 e s.m.i., oltre che dalla normativa nazionale; in quanto attività di pubblico esercizio è inoltre sottoposta alle disposizioni del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (T.U.L.P.S., approvato con R.D. 18 giugno 1931 n. 773 e s.m.i.). Per l aspetto della vigilanza sanitaria, la D.G.R. (deliberazione della giunta regionale) n del 19 dicembre 2011 ha approvato le Linee guida per l applicazione, nell ambito delle manifestazioni temporanee, della normativa comunitaria sulla sicurezza alimentare L articolo 10 della legge regionale n. 38/2006 sopra citata, sottopone a segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.) l esercizio temporaneo dell attività di somministrazione alimenti e bevande: esso è consentito in occasione di fiere, feste o altre riunioni straordinarie di persone. Con normativa nazionale (successiva anche alle ultime modifiche intervenute sulla legge regionale citata: D.L. 9 febbraio 2012 n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dall articolo 1 della legge n. 35/2012) si è inteso semplificare ulteriormente lo svolgimento di tale attività, per cui l attuale disciplina: - consente l avvio dell attività di somministrazione temporanea di alimenti e bevande in occasione di sagre, fiere, manifestazioni religiose, tradizionali e culturali o eventi locali straordinari previa presentazione della S.C.I.A. priva di dichiarazioni asseverate - tale attività non è soggetta al possesso dei requisiti professionali (previsti dal comma 6 dell articolo 71 Requisiti di accesso e di esercizio delle attività commerciali del decreto legislativo 26 marzo 2010 n. 59, e s.m.i.). Dalla combinazione delle diverse disposizioni risulta quindi che l attività temporanea di somministrazione alimenti e bevande al pubblico: - è avviata tramite S.C.I.A. e non è necessario allegare dichiarazioni asseverate; l esercizio dell attività è tassativamente circoscritto al periodo e ai locali o luoghi di svolgimento della manifestazione cui si riferisce - non richiede il possesso di requisiti professionali, ma è ancora necessario, invece, il possesso dei requisiti morali previsti dai commi da 1 a 5 dell articolo 71 del D.Lgs. 59/2010 e s.m.i., oltre che quelli previsti dal T.U.L.P.S. in materia di autorizzazioni di pubblica sicurezza. - se deve essere svolta su aree pubbliche, o nel contesto di manifestazioni mercatali o fieristiche che sottostanno al regime di concessione di posteggio, deve essere preventivamente ottenuta l autorizzazione per l occupazione di spazi ed aree pubbliche - sottostà alle norme, prescrizioni ed autorizzazioni in materia edilizia e urbanistica (con esclusione di quelle relative alla destinazione d uso dei locali), in materia igienico-sanitaria, di prevenzione incendi, sicurezza e sorvegliabilità dei locali - non consente la somministrazione di bevande aventi un contenuto alcolico superiore al 21 per cento del volume - può essere svolta secondo le due diverse tipologie previste dalla citata D.G.R. n /2011: tipologia A o tipologia B, a seconda delle modalità con cui viene esercitata e/o degli alimenti che vengono somministrati. Relativamente a quest ultimo punto, le Linee guida per l applicazione, nell ambito delle manifestazioni temporanee, della normativa comunitaria sulla sicurezza alimentare stabiliscono che, a seconda delle modalità con cui si svolgono le attività di somministrazione temporanea, esse possono essere suddivise nelle seguenti tipologie: TIPOLOGIA A: Manifestazioni in cui si effettua la sola somministrazione di alimenti e bevande preparati in altri locali all uopo autorizzati e trasportati nel luogo ove vengono consumati. In questa tipologia rientrano anche le manifestazioni in cui si effettua la preparazione/cottura per la somministrazione sul posto di alimenti a basso rischio quali panini, caldarroste, popcorn, crêpes, zucchero filato, vin brulé, cioccolata calda, caffè ed infusi ecc.. Solitamente si svolgono nell arco della giornata, in luoghi all aperto eventualmente dotati di strutture temporanee (tettoie, ecc.) con o senza aree predisposte per il consumo degli alimenti stessi. In questa tipologia non sono ricomprese le attività di mera vendita nonché eventuale degustazione promozionale da parte di imprese già registrate. TIPOLOGIA B: Manifestazioni in cui si effettua la preparazione/cottura per la somministrazione di alimenti da consumarsi immediatamente dopo la cottura. Rientrano in questa tipologia tutte quelle manifestazioni in cui si effettua oltre che la somministrazione anche la preparazione e/o cottura di alimenti, all aperto o in strutture chiuse per una o più giornate e non comprese nella tipologia A. Ai fini della vigilanza sanitaria è necessario presentare, direttamente presso il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell A.S.L. TO 5, lo specifico modello (approvato dalla D.G.R. citata) Segnalazione certificata d inizio attività per manifestazioni temporanee. Per permettere il corretto svolgimento delle azioni di controllo da parte dell A.S.L., tale segnalazione dovrà essere presentata almeno dieci giorni prima dell'inizio della manifestazione, fermo restando che la S.C.I.A. decorrerà dall inizio dell evento indicato nella stessa. Relativamente, invece, all organizzazione e all assistenza sanitaria da assicurare negli eventi e nelle manifestazioni programmate, la D.G.R. n del 29 dicembre 2014, cui si rimanda, ha previsto specifici adempimenti in capo ai soggetti organizzatori. Dal sito istituzionale del Comune di Vinovo, nella sezione Polizia amministrativa, è possibile scaricare il modello comunale SCIA somministrazione temporanea e il modello Comunicazione al 118, quest ultimo per quanto previsto dalla D.G.R del 29 dicembre 2014, sopra citata. La modulistica sanitaria e le ulteriori informazioni utili per i relativi adempimenti sono invece reperibili sul sito dell A.S.L. TO 5, all indirizzo: 5