RELAZIONE IDROLOGICA
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- Marcello Pace
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1 COMUNE DI FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA REGIONE MARCHE RELAZIONE IDROLOGICA Progetto PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE IDROELETTRICA IN COMUNE DI FABRIANO (AN) LOCALITA' PONTE MOSCANO Proponente Tavola - Revisione Scala R02-00 MRG Srl VIA MANCINI, MACERATA (MC) P.I Data MAGGIO 2014 Tecnici Progettista: Ing. Diego Margione Livello di progettazione DEFINITIVO Il Progettista Collaboratore per la progettazione A TERMINE DI LEGGE I PROGETTISTI SI RISERVANO LA PROPRIETA' INTELLETTUALE DEL PROGETTO E DEGLI ELABORATI E NE VIETANO LA RIPRODUZIONE O LA COMUNICAZIONE A TERZI O L'USO SENZA IL PROPRIO BENESTARE
2 SOMMARIO 1 PREMESSE ANALISI DEL PAI (PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO DELLE MARCHE) STUDIO IDROLOGICO DELLE PORTATE DISPONIBILI Metodo di Regionalizzazione delle curve di durata Sezione di Derivazione: Estensione del bacino sotteso e precipitazione media annua Costruzione della curva di durata DETERMINAZIONE DEL DEFLUSSO DI MINIMO VITALE (DMV) CALCOLO DELLA POTENZA DELL IMPIANTO Scelta della portata massima derivata Calcolo della portata media derivata Calcolo Salto disponibile e salto utile Calcolo della Potenza media di concessione Calcolo della potenza massima teoricamente installabile Calcolo della Producibilità media annua SINTESI DEI PRINCIPALI DATI DI PROGETTO...24
3 1 Premesse Il Torrente Giano è uno dei principali affluenti di sinistra del Fiume Esino. Esso nasce nella Valle dell Abbadia nei pressi di Cancelli (Fabriano) e confluisce nell Esino a Borgo Tufico i Nel suo percorso, di circa 20 Km, attraversa anche la città di Fabriano. Il Torrente descrive una propria vallata caratterizzata da un'altitudine media piuttosto bassa fin quasi alla linea di spartiacque della dorsale umbro-marchigiana; questo fattore ha determinato la localizzazione, in questa sede, delle più importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie. Il progetto in questione, che utilizzerà una briglia attuale in cemento armato come sbarramento, sarà collocato sulla destra idrografica del torrente Giano e la restituzione avverrà a valle della briglia stessa a circa 260 metri dalla stessa. La traversa è collocata in località Moscano, nel Comune di Fabriano (AN). Le coordinate del punto di presa sono le seguenti: 43 21'28.91"N e 12 55'50.66"E. La sezione di chiusura sottende un bacino idrografico di circa 120,77 Kmq, come evidenziato nell allegato 1. Nella cartografia allegata si riporta la perimetratura del bacino scolante del torrente Giano fino alla sezione di derivazione. 2
4 2 Analisi del PAI (Piano di Assetto Idrogeologico delle Marche) Dall analisi del Piano di Assetto Idrogeologico l area interessata dal progetto non è sita all interno di aree a rischio esondazione, come evidenziato nella relazione R05 (Relazione Geologica, Geotecnica e Sismica) e nella tavola 02 (Inquadramento Geografico del Progetto con delimitazione area PAI). 3 Studio idrologico delle portate disponibili 3.1 Metodo di Regionalizzazione delle curve di durata Questo studio idrologico ha lo scopo di determinare la curva di durata delle portate nella sezione di interesse del progetto. La curva di durata individua, per un determinato di portata, il numero di giorni nell anno in cui la portata del fiume è superiore a tale valore. Al fine di individuare la curva di portata, non disponendo di dati idrologici relativi al torrente preso in esame, si è ricorso all uso delle formule di regionalizzazione della curva di durate, basandosi su uno studio effettuato dall Università di Genova ii. Le formule risultanti consentono di determinare per ogni corso d acqua la media delle portate σq ed il relativo scarto quadratico medio µq, in funzione semplicemente della superficie S del bacino sotteso alla sezione di presa S e dell altezza H annuale media di pioggia ragguagliata, attraverso le seguenti formule: q q 0,924 1,148 0,072 S H 0,99 1,43 0,0199 S H La variabile q non segue la legge normale di probabilità, ma la segue la variabile y = ln q. Si utilizzano pertanto le seguenti formule: ii Bartolini-Bochicchio: Progetto Idro: Tecniche di Valutazione delle risorse idriche DIAM-Università di Genova,
5 2 y q ln 1 q ln 0,5 2 y q y Per ogni valore di durata in giorni i, si ricavano dunque: o la funzione di probabilità P(u) P u i o la relativa u (valori tabulati per ciascuna P(u)) e quindi la relativa y attraverso la formula: y k y y o la relativa portata associata q con le seguenti formule: y q e 4
6 3.2 Sezione di Derivazione: Estensione del bacino sotteso e precipitazione media annua Il Bacino imbrifero sotteso dal torrente Giano fino alla sezione di presa risulta pari a 120,77 Kmq. L altezza di precipitazione media annua è stata desunta da una media dei dati storicamente registrati dal pluviometro sito nella stazione di Fabriano, a qualche km dalla derivazione di interesse, nel periodo e pubblicati negli Annali Idrologici dal Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN)iii. I dati della stazione di Fabriano fanno registrare un valore medio della piovosità annua pari a 951 mm. 3.3 Costruzione della curva di durata Il metodo di regionalizzazione ci permette dunque di costruire la curva di durata del Torrente Giano nella sezione di interesse. Dei seguito sono riportati i dati relativi al torrente Giano nella sezione di interesse. SEZIONE DI PRESA TORRENTE GIANO Precipitazione media annua: H (mm) = 951 Superficie bacino sotteso: A (kmq) = 120,77 coefficienti relativi alla sezione di interesse q = 2,54 q = 6,71 y = 0,75 y 2,08 y = 1,44 iii 5
7 giorni (i) P(u) u PORTATA NELLA SEZIONE DI DERIVAZIONE mc/s 1 0,997 2, , ,995 2,545 82, ,986 2,207 50, ,973 1,922 33, ,945 1,601 21, ,918 1,392 15, ,877 1,160 11, ,836 0,978 8, ,803 0,853 7, ,751 0,679 5, ,672 0,446 4, ,590 0,228 2, ,503 0,007 2, ,421-0,200 1, ,339-0,416 1, ,303-0,515 1, ,251-0,670 0, ,180-0,914 0, ,098-1,291 0, ,030-1,880 0, ,003-2,778 0,039 6
8 Una volta ricavati i dati delle portate nella sezione di derivazione, occorre determinare la curva di utilizzazione, vale a dire la curva delle portate realmente derivabili dal Torrente Giano; occorre dunque decurtare i valori di portata trovati di una quantità pari al Deflusso di Minimo Vitale (vedi successivo Capitolo 4). 7
9 4 Determinazione del Deflusso di Minimo Vitale (DMV) Per la valutazione della portata istantanea derivabile dal Torrente Giano alla sezione di interesse risulta indispensabile la preliminare valutazione della portata di deflusso minimo vitale del corso d acqua, definita come il deflusso che, in un corso d acqua, deve essere presente a valle delle captazioni idriche al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interessati, ovvero la portata minima del fiume in grado di garantire la conservazione dell ecosistema e la sopravvivenza certa delle specie che lo definiscono, con particolare riferimento alla fauna e alla flora ivi esistente. L assemblea legislativa regionale delle Marche ha approvato il nuovo Piano di Tutela delle Acque (PTA) con delibera DACR n. 145 del 26/01/2010, il quale prevede che nella progettazione di impianti idroelettrici si debba comunque garantire il Deflusso Minimo Vitale (DMV) del corso d acqua interessato dall opera. Nell Allegato alla deliberazione del 26 gennaio 2010, n. 145, Sezione B, Cap. 2, par. 4.1, viene definito il Deflusso Minimo Vitale e la metodologia di calcolo del DMV che è stata seguita anche dal presente studio. Il metodo di calcolo del DMV proposto dall Autorità di Bacino Regionale è il seguente: DMV= [(q d.m.v G S P H B mon ) (E max (N,P IFF ) Gm M)] I fattori inclusi nella formula sono i seguenti: Q d,m,v = rilascio specifico = 1,6 l/s x kmq Stabilisce una portata minima di riferimento proporzionale alla superficie del bacino sottesa alla sezione del corpo idrico nel quale si calcola il DMV. I vari fattori moltiplicativi della formula modificano questa portata di riferimento in quanto tengono conto delle disponibilità idriche locali e delle esigenze di tutela ecologica. G = Fattore geografico. Si applica un fattore geografico G tale da rendere il valore della componente idrologica della formula pari all incirca al 10% della portata media annuale (Qm) dei 8
10 corsi d acqua della Regione, oppure inferiore al 10% della portata media annua per alcuni corsi d acqua che presentano un regime di magra più accentuato. I valori indicati per i principali corsi d acqua sono i seguenti: Trattandosi del Torrente Giano, affluente dell Esino, il fattore assume valore 0,7. S = Superficie imbrifera, espressa in Kmq del bacino idrografico sotteso alla sezione di derivazione = 120,77 Kmq 9
11 Figura 1 Sezione di derivazione in corrispondenza della traversa esistente sul torrente Giano P = Parametro di precipitazione media Le classi ed i fattori del parametro P della formula sono indicati nella seguente tabella: Tabella per calcolo fattore P Precipitazioni annue medie nel bacino sotteso (mm) Parametro di precipitazione media P < Precipitazioni medie annue /1000 > ,5 Il dato di precipitazione media annua relativo alla zona di Fabriano dove è ubicata la nostra sezione di derivazione risulta essere di circa 1000 mm, come si desume dalla seguente carta relativa alla Regione Marche nel periodo iv. iv Fonte dati: "Campo medio della precipitazione annuale e stagionale sulle Marche per il periodo
12 Figura 2- Carta della Precipitazione annua mediata sul periodo Regione Marche Il valore del fattore P associato sarà dunque di 1. H = Parametro di Altitudine media Le classi ed i fattori del parametro sono indicati nella seguente tabella: Tabella per calcolo fattore A Altitudine media del bacino Parametro di Altitudine sotteso (m.s.l.m.) Media A < ((Hm-400)/2000) > ,3 Il Torrente Giano nasce nel Monte Vallarga a quota 990 m s.l.m. e dopo un percorso di circa 20 km, si immette nel Fiume Esino, nei presso dell abitato di Borgo Tufico. Il punto di derivazione è posto all incirca a quota 282 m s.l.m. Tra la sorgente ed il punto di derivazione l altitudine media nel bacino idrografico sotteso dal punto di presa è pari all incirca a 708 m. Il calcolo è stato eseguito attraverso l applicazione della formula canonica: 11
13 Ovvero come media ponderata riferita a porzioni di bacino alle quali può venire attribuita la stessa quota. Sono state misurate le aree Ai comprese fra due curve di livello successive (interne al perimetro del bacino) la cui quota sia rispettivamente hi+1 e hi-1, e quindi è stata attribuita a tutta la striscia la quota media hi = (hi+1 + hi- 1); la quota hi è stata moltiplicata per l area Ai e la somma di tutti questi prodotti è stata divisa per l area totale del bacino A alla sezione di chiusura. L elaborazione è stata eseguita con l ausilio di software CAD prendendo a riferimento curve i livello ogni 50 metri. L altezza media del bacino imbrifero risulta pari a 609,48 m. In base a tale valore di altitudine media il valore di H risulta: H= 1+((609,48-400)/2000)= 1,10. Bmon= Fattore moltiplicativo per i tratti di corsi d acqua a regime di flusso perenne E stimabile pari ad 1, in quanto non rientra tra i tratti montani dei fiumi evidenziati nelle norme tecniche di attuazione, sezione D, allegato I-II. E = Stato ecologico dei corsi d acqua = indice SECA L indice SECA v combina due indicatori: LIM (Livello di Inquinamento da Macrodescrittori) che fornisce un indicazione sullo stato trofico e microbiologico della matrice acquosa del corpo idrico prendendo in considerazione 8 macrodescrittori, vale a dire una serie di parametri tipici delle attività umane e che sono indici di inquinamento organico (ossigeno, azoto, fosforo..) IBE (Indice Biotico Esteso) che descrive lo stato biologico prendendo in esame le comunità dei macroinvertebrati bentonici che vivono, almeno una parte del loro ciclo biologico, a contatto con i substrati di un corso d acqua. v Il DLgs 152/99 prevede di classificare lo stato ecologico e lo stato ambientale dei corsi d acqua 12
14 La determinazione del SECA viene effettuata considerando il risultato peggiore tra il dato relativo ai Macrodescrittori e quello relativo all IBE. Per il calcolo di E, si assume il valore del fattore corrispondente allo stato ecologico della stazione ARPAM ubicata immediatamente a valle della derivazione. La tabella seguente mostra la corrispondenza tra stato ecologico e valore del fattore Tabella per calcolo fattore E Classe Valore Stato Ecologico SECA Fattore 1 Elevato 1 2 Buono 1,1 3 Sufficiente 1,2 4 Scadente 1,3 5 Pessimo 1,4 Per il valore dello stato ecologico si farà riferimento a quello peggiore degli ultimi 5 anni. Nella Tabella a pagina 14 sono riportati gli indici di qualità rilevati nella Stazione di monitoraggio ARPAM 9/ES in Località Domo nel Comune di Serra San Quirico (AN), relativi al fiume Esino, di cui il Giano è affluente, Periodo vi Stazione di Monitoraggio ARPAM subito a valle della derivazione Codice Stazione 9/ES Fiume ESINO Località Domo Localizzazione Serra San Quirico- Sorgente Gorgovivo Comune SERRA SAN QUIRICO (AN) Coordinate GB X: Y: vi 13
15 Figura 3 Zona di monitoraggio della Stazione 9/ES Località Domo Dati Rilevati Anno LIM IBE SECA Il giudizio peggiore riscontrato negli ultimi 5 anni è stato quello di sufficiente, corrispondente alla classe 3. Il fattore assume dunque valore pari a 1,2. max(n, PIFF) Tale espressione indica che nel tratto fluviale considerato si procederà a calcolare distintamente entrambi i parametri N e IFF e nella formula sarà utilizzato solo quello tra i due parametri che assumerà il valore più elevato N = Parametro di Naturalità Il Parametro tiene conto della presenza di aree protette e ad alcune tipologie del sottosistema botanico-vegetazionale del PPAR. Per la definizione si fa riferimento alla seguente tabella: 14
16 Tabella per calcolo fattore N Classi di Naturalita' Aree naturali Protette (Parchi e Riserve) Aree contigue ai parchi Aree della rete Natura 2000 (SIC,ZSC,ZPS) Aree floristiche protette Oasi di protezione fauna Fattore N 1,3 Aree di Eccezionale valore del Sottosistema Botanico Vegetazionale (PPAR, aree BA, Tav 4) 1,1 Aree di rilevante valore e di qualità diffusa del Sottosistema Botanico Vegetazionale (PPAR, aree BB-BC, Tav 4) Aree di interesse agricolo ed urbanizzate 1 Il tratto di fiume interessato non ricade all interno di aree protette o di aree di particolare valore del sottosistema Botanico Vegetazionale e dunque, il fattore N corrispondente assume valore pari ad 1. IFF = Indice di Funzionalità Fluviale L I.F.F. è una metodologia che fornisce valutazioni sintetiche sulla funzionalità fluviale, preziose informazioni sulle cause del suo deterioramento, ma anche precise ed importanti indicazioni per orientare gli interventi di riqualificazione (pianificazione del territorio, programmazione di interventi di ripristino dell ambiente fluviale) e stimarne preventivamente l efficacia. Questo indice può anche essere un utilissimo strumento per la salvaguardia di tratti o corsi d acqua ad alta valenza ecologica, (politica di conservazione degli ambienti più integri), o per la stima dell efficacia degli interventi di risanamento. L obiettivo principale dell indice consiste nella valutazione dello stato complessivo dell ambiente fluviale e della sua funzionalità, intesa come risultato della sinergia e dell integrazione di un importante serie di fattori biotici e abiotici presenti nell ecosistema acquatico e in quello terrestre ad esso collegato. Attraverso la descrizione di parametri morfologici, strutturali e biotici dell ecosistema, interpretati alla luce dei principi dell ecologia fluviale, vengono rilevati la funzione ad essi associata, nonché l eventuale grado di allontanamento dalla condizione di massima funzionalità. La lettura critica ed integrata delle caratteristiche ambientali consente così di definire un indice globale di funzionalità. Il metodo impiegato fornisce informazioni che possono differire, anche sensibilmente, da quelle fornite da altri indici o metodi che analizzano un numero più 15
17 limitato di aspetti e/o di comparti ambientali (es.: I.B.E., analisi chimiche, microbiologiche, ecc.). I metodi chimici e microbiologici limitano il loro campo di indagine all acqua fluente, gli indici biotici (IBE) lo estendono all alveo bagnato e l I.F.F. invece analizza l intero sistema fluviale. Bisogna perciò considerare l'iff non come un metodo alternativo a quello chimico, ma complementare a questo, in grado di fornire una conoscenza più approfondita del sistema fluviale. L indice IFF, variabile da 1 a 1,2, è di difficile misurazione e, per cautela, nel presente studio viene posto pari a 1,2 Gm = Parametro Geomorfologico Il parametro Gm, la cui determinazione dovrà essere stabilita dall Autorità competente al rilascio della concessione, in attesa di ulteriori studi ed approfondimenti al riguardo, assume un valore compreso tra 0,9 e 1,1. Tale parametro dovrà essere valutato sulla base delle caratteristiche locali dell alveo. Ai fini del calcolo del DMV, in via cautelativa, viene posto pari a 1,1. M = Modulazione di portata Il parametro M descrive le esigenze di variazione dei deflussi in alveo nell arco dell anno determinate dagli obiettivi di tutela dei singoli tratti di corso d acqua, aumentando i valori di DMV minimi ottenuti dalla formulazione. In particolare nella tabella seguente vengono definiti i valori del parametro T in base ai diversi mesi dell anno. 16
18 In definitiva, il calcolo del DMV per l area in progetto è riassunto nella tabella seguente, dove sono riportati tutti i parametri necessari e i loro rispettivi valori. Sono stati quindi ottenuti tre diversi valori di DMV, differenziati su base mensile. DMV (1) DMV (2) DMV (3) Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre Aprile, Maggio, Novembre Gennaio, Febbraio, Marzo, Dicembre qdmv 1,6 1,6 1,6 G 0,7 0,7 0,7 DMV idr S 120,77 120,77 120,77 P H 1,10 1,10 1,10 Bmon E 1,2 1,2 1,2 Cma Max (N, Piff) 1,2 1,2 1,2 Gm 1,1 1,1 1,1 T DMV in l/s 235,68 471,36 707,04 DMV in mc/s 0,235 0,471 0,707 In base alla norma citata all inizio del capitolo, il DMV pari a 235,68 l/s è il minimo rilascio continuo da garantire. Pertanto nei mesi estivi la centrale garantirà il rilascio minimo di 235,68 lt/s e negli altri mesi garantirà i valori superiori riportati in tabella, ovvero 471,36 lt/s nei mesi di aprile, maggio e novembre, e 707,04 lt/s nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e dicembre. 17
19 5 Calcolo della potenza dell impianto 5.1 Scelta della portata massima derivata Una volta ricavati i dati di portata e DMV, è stato valutata la portata effettivamente derivabile, definendo la portata massima di progetto. Dalla valutazione della curva di durata delle portate, nonché un attenta analisi economica dell impianto in progetto ha condotto alla scelta di una portata massima derivabile pari a 3,00 mc/sec. Di seguito sono riportati schematicamente ed in forma grafica i risultati della valutazione. giorni (i) PORTATA NELLA SEZIONE DI DERIVAZIONE DMV PORTATA DERIVABILE PORTATA DI PROGETTO mc/s mc/s mc/s mc/s 1 115,970 0, ,263 3, ,846 0,707 82,139 3, ,888 0,707 50,181 3, ,735 0,707 33,028 3, ,260 0,707 20,553 3, ,720 0,707 15,013 3, ,258 0,707 10,551 3, ,661 0,707 7,954 3, ,232 0,707 6,525 3, ,623 0,471 5,152 3, ,019 0,471 3,548 3, ,936 0,471 2,465 2, ,135 0,471 1,664 1, ,584 0,471 1,113 1, ,161 0,235 0,926 0, ,006 0,235 0,771 0, ,804 0,235 0,569 0, ,566 0,235 0,331 0, ,329 0,235 0,094 0, ,141 0,235 0,000 0, ,039 0,235 0,000 0,000 18
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21 5.2 Calcolo della portata media derivata La portata media derivata si ricava nel seguente modo: Q media q giornaliere 365 Ossia dividendo la somma delle portate giornaliere derivate per il numero di giorni in un anno. Stante la scelta della portata massima derivata di 3,00 mc/sec, occorre considerare nella somma che, per portate superiori a 3,00 mc/sec, la portata derivata è pari a quella massima, mentre per portate inferiori, la portata derivata è pari al valore riportato dalla curva di utilizzazione di Figura 1. In sintesi: Per Q > Q max (3,00 mc/sec) Q derivata = Q max Per Q < Q max Q derivata = Q(t) della curva di utilizzazione La portata media derivata così calcolata è pari a 1,59 mc/sec. 5.3 Calcolo Salto disponibile e salto utile Il salto disponibile lordo, cioè la differenza di quota tra il pelo libero dell acqua a livello dell opera di presa ed il pelo libero delle acque che scorrono nel fiume è di circa 3,92 m. Per il calcolo della perdita di carico totale si trascura la perdita di carico sull opera di presa e si considera la perdita di carico sulla breve condotta di afflusso alla turbina. La perdita di carico si calcola con il metodo Colebrook mediante opportuni coefficienti e si ottiene una cadente di 0,0005 per ogni metro di lunghezza e quindi 0,308 m di perdita di carico distribuita seguente: 20
22 Condotta Cadente(m/m) 0,0005 Lunghezza (m) 280 Totale 0,15 m Tabella 3: perdita di carico su condotta Si sommano infine le perdite di carico concentrate che sono complessivamente pari a 0,16 m Perdita Imbocco Condotta raccordato 0.15*v^2/(2g) 0,05 Perdita Sbocco Fiume 0.5*(Vsbocco)^2/(2g) 0,025 sbocco immerso Paratoie e sgrigliatori 0,15 valore "a Corpo" Tabella 4: perdita di carico concentrata In totale si ottiene una perdita di carico complessiva di circa 0,37 m che, sottratta al salto nominale dell installazione, porta ad un salto netto utile di: 3,92 m 0,37 m = 3,55 m che è il dato di progetto considerato nei successivi calcoli di potenza. 5.4 Calcolo della Potenza media di concessione vii La potenza media di concessione (in KW) è la potenza idraulica media teoricamente disponibile in relazione alla portata ed al salto di concessione. Essa è valutata nel seguente modo: P Conc ( Hc Q c) 102 Dove: vii D.L
23 H c è il salto lordo di concessione, vale a dire la differenza tra la quota del pelo libero dell acqua nel punto di presa (282,10 m.s.l.m.) e nel punto di rilascio in alveo (278,18 m s.l.m.), ed è dunque pari a: 282,10 278,18= 3,92 metri Qc è la portata di concessione, vale a dire la portata media derivata ed è pari a 1,59 mc/sec è la densità dell acqua dolce pari a 1000 kg/mc La potenza media di concessione è dunque pari a a: (1000 x 3,92 x 1,59)/102 = 61,11 KW 5.5 Calcolo della potenza massima producibile e potenza effettiva La potenza massima producibile è funzione del salto utile netto e della portata massima derivata. Essa è valutata nel seguente modo: Dove: P g H Inst. netto Q max H netto è il salto motore netto pari a 3,55 metri Q max è la massima portata effluente in turbina G è l accelerazione di gravità pari a 9,81 m/s 2 La potenza massima teoricamente producibile dall impianto è dunque pari a: 9,81 x 3,55 x 3,00 = 104,41 KW Sulla base di tale potenza sarà scelto e dimensionato il gruppo generatore-turbina, dipendendo inoltre come ovvio dalle disponibilità di mercato al momento della realizzazione dell impianto. La potenza effettivamente producibile tiene invece conto dei rendimenti idraulici della turbina e della condotta, e dei rendimenti meccanici ed elettrici di conversione, Assumendo un rendimento medio complessivo del sistema di 0,85, tale potenza è stimata pari a: P eff ηg H netto Q max 0,85 9,81 3,55 3,00 88,80 kw 22
24 La potenza effettiva ed immessa in rete è quindi minore di 100 kw, e per tale motivo la connessione avverrà in bassa tensione. 5.6 Calcolo della Producibilità media annua La producibilità media annua è la quantità di energia elettrica prodotta in un anno tenendo conto della variabilità delle portate derivate. La curva delle portate derivate Q(t) è ricavabile con le stesse considerazioni riportate per il calcolo della portata media derivata (Paragrafo 5.2), vale a dire: Per portate Q > Qmax, Q = 3,00 mc/sec (nei periodi con portate maggiori di quella massima di progetto, la portata derivata è pari a quella massima) Per portate Q < Qmax, Q = Q(t) (nei periodi con portate minori di 1,69 mc/sec, la portata derivata è quella deducibile dalla curva di utilizzazione. La producibilità media annua è dunque pari a: 365 E( t) g Hnetto Q( t) ( t) dt 0 viii Risolvendo l integrale in maniera finita con un opportuno foglio di calcolo, si ottiene una producibilità pari a circa KWh 23
25 6 Sintesi dei principali dati di progetto o Portata media di Concessione = 1,59 mc/sec o Portata massima derivata = 3,00 mc/sec o Salto lordo di concessione = 3,92 m o Salto netto = 3,55 m o Potenza Media di Concessione = 61,11 KW o Potenza massima teoricamente producibile = 104,41 KW o Producibilità Media annua = kwh 24
26 ALLEGATO 1 Bacino idrografico del torrente Giano sotteso al punto di presa 25
27 ALLEGATO 2 Tabella di calcolo dell altitudine media del bacino idrografico sotteso dal punto di presa 26
28 ISOLIVELLO 50 m n area A=area tra due isolivello (mq) Hm=altezza media dell'area (m) Axhm (mc) , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,
29 , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,
30 , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,
31 , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , h media= 609,48 30
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