Incontro 3: L Eucaristia nella prassi catechistica 02/10/2012

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1 EUCARISTIA: IL PASTO E LA PAROLA Minicorso per catechisti Assunta Steccanella Incontro 3: L Eucaristia nella prassi catechistica 02/10/2012 Preghiera 1. Primo momento: proiezione (Ai catechisti viene chiesto di comporre una preghiera, un pensiero, una domanda e portarla sulla mensa) In apertura dell incontro, attraverso il confronto con i catechisti, si cerca di far emergere gli elementi pratici che sono stati offerti durante i momenti precedenti, ciò che ci aiuta a strutturare adeguatamente un incontro di catechismo. 1 Viene proposta la lettura di un passo tratto da Concilio Vaticano II, Decreto Gravissimum educationis, 28/10/1965, nn. 2 e 4: Tutti i cristiani, in quanto rigenerati nell'acqua e nello Spirito Santo, son divenuti una nuova creatura, quindi sono di nome e di fatto figli di Dio, e hanno diritto a un'educazione cristiana. Essa non mira solo ad assicurare quella maturità propria dell'umana persona, di cui si è ora parlato, ma tende soprattutto a far si che i battezzati, iniziati gradualmente alla conoscenza del mistero della salvezza, prendano sempre maggiore coscienza del dono della fede, che hanno ricevuto; imparino ad adorare Dio Padre in spirito e verità (cfr. Gv 4,23) specialmente attraverso l'azione liturgica; si preparino a vivere la propria vita secondo l'uomo nuovo, nella giustizia e santità della verità (cfr. Ef 4,22-24), e cosi raggiungano l'uomo perfetto, la statura della pienezza di Cristo (cfr. Ef 4,13), e diano il loro apporto all'aumento del suo corpo mistico. Essi inoltre, consapevoli della loro vocazione, debbono addestrarsi sia a testimoniare la speranza che è in loro (cfr. 1 Pt 3,15), sia a promuovere la elevazione in senso cristiano del mondo, per cui i valori naturali, inquadrati nella considerazione completa dell'uomo redento da Cristo, contribuiscano al bene di tutta la società. Pertanto questo santo Sinodo ricorda ai pastori di anime il dovere gravissimo di provvedere a che tutti i fedeli ricevano questa educazione cristiana, specialmente i giovani, che sono la speranza della Chiesa... 4) Nell'assolvere il suo compito educativo la Chiesa utilizza tutti i mezzi idonei, ma si preoccupa soprattutto di quelli che sono i mezzi suoi propri. Primo tra questi è l'istruzione catechetica, che dà luce e forza alla fede, nutre la vita secondo lo spirito di Cristo, porta a partecipare in maniera consapevole e attiva al mistero liturgico, ed è stimolo all'azione apostolica. Seguono intenzioni spontanee da parte dei catechisti.

2 Secondo momento: Analisi Per parlare adeguatamente di Eucaristia ai bambini, è necessario un cambio a livello profondo, a livello delle nostre rappresentazioni religiose (non solo delle catechiste, anche delle famiglie e delle comunità), un livello che difficilmente si riesce a scalfire e il cui cambiamento è sempre problematico. Dobbiamo infatti promuovere la conoscenza senza trascurare la vita, e quindi tenerci lontani da alcune derive facili e pericolose, da alcuni errori da evitare: 1. una proposta che si accontenti di istruire Il percorso mentale che inconsciamente facciamo, la nostra rappresentazione religiosa, è molto spesso di questo tipo: 1. i ragazzi ricevono una adeguata istruzione religiosa 2. si comportano bene perchè sanno cosa devono fare 3. ricevono l Eucaristia, il premio dei buoni Cosa vuol dire? Spesso noi crediamo che conoscere una cosa equivalga a farla. Invece la relazione tra ciò che sappiamo a livello intellettivo e ciò che viviamo non è così diretta e immediata. Per fare un esempio: io ho un nipotino, Simone, che ha otto anni ed ha concluso a giugno la seconda elementare. A scuola è bravo, soprattutto in aritmetica, e quest anno ha cominciato ad imparare le tabelline, che tra parentesi gli piacciono una sera stava giocando a carte con il papà, scala 40, e aveva un tris di sette. Ha chiesto al papà: ce la faccio ad aprire? E il padre: non sai fare il conto? 7x3? Simone ci ha pensato un po : la tabellina del sette non l ho ancora fatta e quella del 3? Così ci è arrivato: fa 21, non apro il passaggio difficile, però, non è stato quello del conteggio, ma il fatto di applicare una conoscenza astratta, scolastica, ad un problema concreto. Per lui applicare la conoscenza teorica acquisita a scuola al gioco, così divertente, non era per niente automatico, è stato necessario stimolarlo perché lo facesse. Ma ha potuto farlo perché nella partita a carte non era in gioco solo la razionalità, la teoria che ho imparato a scuola, c era una relazione (con il papà, nel gioco) che ha cambiato le cose e ha mostrato che la teoria ha a che fare con il quotidiano. Nella nostra catechesi sull Eucaristia spesso corriamo questo rischio, senza accorgercene. Quante volte ho sentito le catechiste affermare: ma non sa neppure i comandamenti, come possiamo fargli fare l Eucaristia non sanno niente, questi bambini e la preoccupazione maggiore resta quella della conoscenza teorica, dei contenuti. Ci illudiamo che una volta che il bambino sa i sacramenti, la struttura della messa, le preghiere è pronto, e può ricevere l Eucaristia quasi come un premio, come a scuola si riceve un bel voto perché si è stati bravi. E se non si è bravi niente Comunione: Il pane dei perfetti, il pane a cui possono accostarsi coloro che ne sono degni (tra parentesi: sento a volte le catechiste affermare: guarda che se non fai il bravo il parroco non ti ammette alla comunione come una minaccia, un quasi-ricatto per ottenere attenzione).

3 Certo, si tratta di un elemento importante, come ci ricorda il Vangelo (Mt 22,1-14) nella parabola del pranzo di nozze: è richiesta la veste nuziale. Gesù, però, si rivolge a degli adulti, che sono già cristiani, già consapevoli, che sono privi di abito nuziale per loro scelta. Il percorso autentico, invece, prende un altra strada: 1. I ragazzi sono accompagnati all incontro con Gesù Cristo unico Signore 2. Crescono nutriti dal pane del cammino 3. Hanno la vita eterna, la vita piena 4. Sono uniti a colui che è buono, quindi desiderano e cercano di comportarsi come persone buone 2. una proposta angelizzata Se proviamo a dare voce a quello che spesso viene trasmesso ai bambini, ci accorgiamo che loro sentono parlare di Gesù che viene nel cuore (cuoricino ), dell anima da preparare per accoglierlo. Che belli, tutti sti angioletti vestiti di bianco : Quante frasi di questo tipo ripetiamo? cosa succede maestra quando ricevo la comunione? Quando farai la Prima Comunione sarà bellissimo, perché Gesù verrà nel tuo cuore. Ma cosa significa questo per la vita quotidiana di un bambino del 2012 sempre di corsa tra scuola, sport, pc, nonni a ore.? Cosa significava anche per noi, tanti anni fa? Io ricordo che il giorno della mia prima Comunione sono rimasta estremamente delusa: dov è sto Gesù? Io non lo sento La differenza è che io ero sostenuta da un contesto familiare e culturale intriso di fede, o almeno di considerazione per la religione, ed ho avuto il modo di approfondire il mio incontro con Cristo, prima che qualcuno mi facesse sorgere dei dubbi... Cosa ha a che fare questa prospettiva con la realtà eucaristica? Poco: noi spesso trasmettiamo quello che ci è stato dato in modo spontaneo, senza passarlo al vaglio della critica, senza cercare parole e gesti che conducano i bambini e le famiglie un po più DENTRO il Mistero. Il nostro resta un messaggio astratto, romantico e disincarnato che i bambini imparano con la mente, ma che fatica a trasformare la loro vita. Perché fatica a trasformare anche la nostra. Se veramente fosse passato il messaggio sulla bellezza e la realtà dell Eucaristia non avremmo cristiani che dicono di credere ma che non frequentano allora questo modo di trasmettere il messaggio, diciamo così tradizionale, mostra tutta la sua insufficienza. Viviamo inoltre in un tempo che ci spinge (contrariamente a ciò che crediamo) ad allontanarci da ciò che è materiale e corporeo. Proviamo a pensare al ruolo sempre più grande che rivestono le nuove tecnologie per la vita dei ragazzi: comunicazione e vita virtuale faccio un esempio banale: la consolle per giocare a tennis, invece che uscire e prendere fisicamente in mano racchetta e pallina viene sempre più esaltata la nostra componente razionale trascurando una corporeità che poi, paradossalmente, viene recuperata per altre vie, esaltando la parte estetica del corpo o andando alla ricerca di ogni possibile piacere. La

4 logica della nostra fede invece è quella dell incarnazione, dove il corpo è soggetto, e non solo oggetto di uso, non semplicemente uno strumento: noi siamo spirito incarnato. Nel parlare di fede, invece, spesso noi abbiamo quasi paura a coinvolgere il corpo, in una lettura dualistica di carne e spirito che è un completo fraintendimento di quello che, invece, vuol dirci Cristo (Rm 8,5-13). 3. una proposta troppo specializzata Noi parliamo normalmente a ragazzi che stanno ancora compiendo il loro cammino di Iniziazione Cristiana: Se davvero l'eucaristia è fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa, ne consegue innanzitutto che il cammino di iniziazione cristiana ha come suo punto di riferimento la possibilità di accedere a tale sacramento. A questo proposito, come hanno detto i Padri sinodali, dobbiamo chiederci se nelle nostre comunità cristiane sia sufficientemente percepito lo stretto legame tra Battesimo, Confermazione ed Eucaristia. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che veniamo battezzati e cresimati in ordine all'eucaristia. Tale dato implica l'impegno di favorire nella prassi pastorale una comprensione più unitaria del percorso di iniziazione cristiana. Il sacramento del Battesimo, con il quale siamo resi conformi a Cristo, incorporati nella Chiesa e resi figli di Dio, costituisce la porta di accesso a tutti i Sacramenti. Con esso veniamo inseriti nell'unico Corpo di Cristo (cfr 1 Cor 12,13), popolo sacerdotale. Tuttavia è la partecipazione al Sacrificio eucaristico a perfezionare in noi quanto ci è donato nel Battesimo. Anche i doni dello Spirito sono dati per l'edificazione del Corpo di Cristo (1 Cor 12) e per la maggiore testimonianza evangelica nel mondo.(48) Pertanto la santissima Eucaristia porta a pienezza l'iniziazione cristiana e si pone come centro e fine di tutta la vita sacramentale (Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis, n. 17) Eppure persiste nelle nostre prassi un rischio di eccessiva specializzazione, che trascura di leggere l Eucaristia nel suo alveo naturale, come punto massimo del cammino di Iniziazione Cristinana, rischio che si traduce in: - una lettura puntuale del sacramento, con enfasi molto forte sulla Messa di Prima Comunione, anziché sulla dinamica sacramentale che connota la vita cristiana; - legata a questo, una lettura marginale del Battesimo, e la considerazione della Cresima come sacramento della maturità cristiana, sacramento che però, in tal modo, conclude il cammino di iniziazione con un punto fermo, avvallando la scelta di tagliare i ponti con la vita della comunità e con la frequenza sia del catechismo che delle celebrazioni liturgiche. N.B. nella bozza di programma sottostante occorre ricordare che la Confessione viene valorizzata come rinnovo del Battesimo, come fonte di vita nuova, e non solo semplicemente come momento di penitenza ed accusa dei peccati. Con i bambini è importante far emergere la dimensione di relazione con Cristo che, nella Confessione come negli altri sacramenti, è l elemento fondamentale.

5 Programma IV el anno della Messa di Prima Comunione SETTIMANA NB per i brani biblici indicati, prima di preparare la lezione controllare sempre se ci sono riferimenti all argomento dell incontro nelle letture della liturgia della domenica seguente. Adottare SEMPRE i brani proposti dalla liturgia in sostituzione di quelli indicati. 30 settembre Apertura anno con mandato alle catechiste S. Messa Ottobre La settimana di ognissanti è critica: il 1 novembre è giovedì e probabilmente ci sarà qualche ponte. Non prevedo incontri precisi, da vedere cosa fare secondo quanto prevedono le scuole (se vacanza o no) Novembre fino 1 dicembre Dicembre 2-3 incontri Gennaio 1. Inizio: recupero dell esperienza dello scorso anno con esame di coscienza e confessione di classe. 2. Cosa è successo? Cosa abbiamo fatto? I segni della penitenza: far trovare ai bambini. 3. Confessione ed esame di coscienza: i comandamenti come guida; approfondire il terzo comandamento. Fare il cubo di esame coscienza 4. Chi è santo? Sentire i bambini sulla loro idea di santità Tutti sono chiamati p I chiamati che hanno davvero vissuto la vita nuova: riflessione per Ognissanti sulla base dell immagine di GP II (o di un altro santo conosciuto). Martedì 13/11 ore incontro genitori dei comunicandi: presentazione percorso. Ipotesi: regali-no 1. Quali sacramenti abbiamo ricevuto finora? I sacramenti come fonte di vita nuova. Cartellone sui 7 sacramenti? 2. Il giorno della nostra vita nuova: il Battesimo: parlarne brevemente se fatto bene lo scorso anno, altrimenti in modo più approfondito (partecipare ad un battesimo in chiesa la domenica) 3. Giovanni Battista parla agli ebrei del Messia: (p ). Leggere Vangelo di Gv 1,19ss e trovare le cose in comune e le differenze tra il Battesimo che abbiamo ricevuto e il battesimo che Gesù riceve da Giovanni. 4. Evidenziare i segni del Battesimo Fare un cartellone riassuntivo sui segni del Battesimo e della Penitenza. 1. Ritiro di Avvento: segni di vita nuova Maria madre di Gesù p ; 40 (per il massimo della santità-vita nuova) 2. Recupero del Natale autentico (p ) a partire dalle esperienze e dalle attese dei bambini. 3. Il racconto della nascita di Gesù: p ; Venerdì 28 dic. e giov. 3 gennaio ore salvo cambiam. prove per il 6 gennaio: Benvenuto ai bambini 1. Aggancio con le feste vissute insieme: p. 123; p. 124 recupero dei sacramenti evidenziando quali sono i sacramenti dell INIZIAZIONE CRISTIANA. 2. p. 125 è Dio buono e fedele che ci raduna intorno a Gesù. Recuperare il racconto di Emmaus citato nella pagina come raccordo allo scorso anno. 3. p Dio ci parla attraverso le Scritture - scegliere, raccontare, fare, drammatizzare, a scelta tra: Gen 14,18 Melchisedek Es 12,1-8 Pasqua ebraica (agnello, sangue e pane azzimo del passare oltre, passare verso la libertà) Es 16,1-36 la manna 1Re 17,7-16 la misericordia di una donna straniera 1Re 19,1-8 il pane del cammino Gv 2,1-11 Cana Gv 6,1-13 la moltiplicazione dei pani 27 gennaio prima domenica esemplare: benedizione del pane il mattino, consegna delle candele e delle preghiere per la sera. Catechesi sul segno del pane, come raccontato nella moltiplicazione. Il

6 Gennaio Febbraio Marzo 1 ritiro + 6 incontri Settimana santa 24/30 marzo pane che portiamo a casa però non è il corpo di Gesù. È un pane di condivisione ma non ancora comunione. Pranzo? Cfr se possibile non impoverire per accontentare nbbbb Prima del ritiro fare il punto sui segni incontrati nei diversi brani. 1. Ritiro di quaresima (13 febbraio le ceneri ): imposizione delle ceneri il Venerdì da parte del parroco in Chiesa? Il racconto della cena con domande e osservazioni dei bambini. Usare eventualmente spezzoni dal Gesù di Zeffirelli per introdurre il paragone tra la cena di Gesù e la Messa domenicale. 3 marzo seconda domenica esemplare: benedizione del pane il mattino, consegna delle candele e delle preghiere per la sera. Pranzo? Cfr se possibile Durante la catechesi della domenica mattina, far risaltare il momento dell invocazione dello Spirito Santo nella Preghiera Eucaristica per fare del pane e vino il corpo e sangue di Gesù. Incontro organizzativo prima Comunione, se pranzano insieme, sarà la domenica mattina Centro percorso: Durante le quattro lezioni prima di Pasqua tenere attenzione sulla presenza reale grazie allo Spirito Santo. Dal racconto della cena alla lavanda dei piedi fino alla crocifissione e il costato trafitto: il segno del sangue ed acqua. I segni: pane e vino, acqua: dalla vita donata alla vita nuova pasquale. Settimana Santa. No catechismo ma, per tutti, lunedì ore adorazione; mercoledì ore confessioni; venerdì ore Via Crucis. Invitare i bambini il giovedì Santo, senza veste bianca ma tutti intorno all'altare per la Lavanda dei piedi Pasqua 31 marzo 1-8 aprile Prove: mercoledì 3 ore Ritiro bambini: venerdì 5 ore Prima Comunione 7 aprile ore Lunedì 8 aprile messa in chiesa ore Aprile 3 incontri Maggio 4-5 incontri Lezione di raccordo dopo la Comunione: scambio di classe ed espressione della propria gioia: ringraziamento. Eucaristia = ringraziare Recupero di tutti i segni incontrati durante quest anno. Dove li troviamo nell Eucaristia? p noi celebriamo ogni domenica nella gioia l incontro con il Signore: la celebrazione eucaristica come culmen et fons (vita donatavita nuova). p la Messa come esperienza di fraternità: i "riti di introduzione" con lettura e riflessione sull'atto penitenziale; il segno della pace da Mt 5,23 ss. Impegno nuovo per una condizione nuova: lavorare con i bambini su come andare nel mondo a portare la pace. Ipotesi maggio: Si provvede ad organizzare un luogo adatto in cui recitare una decina di rosario e in cui ascoltare una storia (di Fatima, di Lourdes, della vita di qualche santo ) raccontata come si deve. Ciascun bambino deve avere il rosario in mano e imparare ad usarlo. La preoccupazione maggiore sarà per trasmettere un modo di pregare. Al termine per tutti ghiacciolo al bar Dimensione conoscitiva: devono saper rispondere alla domanda Che cos è l Eucaristia? e Come Gesù è presente nell Eucaristia