REGOLAMENTO ORGANO DI VIGILANZA

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1 ALLEGATO E SORARIS SPA REGOLAMENTO ORGANO DI VIGILANZA Ex. Art. 6 del D.Lgs. 231/2001 Revisione: 0 Data revisione: 30 marzo 2014 Approvato dall'organo Amministrativo in data 10 aprile 2014 Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 1 di 12

2 INDICE 1.0 INTRODUZIONE COMPOSIZIONE ODV REQUISITI PERSONALI E PROFESSIONALI DURATA IN CARICA E SOSTITUZIONE DEI MEMBRI REGOLE DI FUNZIONAMENTO E CONVOCAZIONE FUNZIONI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA POTERI DELL ODV ORGANISMO DI VIGILANZA DELLA AZIENDA PRINCIPALE ORGANISMO DI VIGILANZA DELLE CONTROLLATE PROGRAMMA DELLE VERIFICHE AI SENSI DEL D.LGS. 231/ ATTIVITÀ DI VERIFICA ATTIVITÀ DI AGGIORNAMENTO DEL MODELLO FLUSSI INFORMATIVI E REPORTING DA PARTE DELL ODV PREVISIONI DI SPESA FLUSSI INFORMATIVI E SEGNALAZIONI ALL ODV ALLEGATI Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 2 di 12

3 1.0 INTRODUZIONE Il Decreto Legislativo n. 231/2001 identifica in un Organismo di Vigilanza (d ora in poi Organismo ), dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo (art. 6, comma 1, lett. b), l organo al quale deve essere affidato il compito di vigilare sul funzionamento, l efficacia e l osservanza del Modello nonché di assicurarne il costante e tempestivo aggiornamento. Ciò premesso tale organismo deve ispirare la propria azione ai seguenti principi: a) attività di controllo sull effettività del modello; b) attività di vigilanza sull adeguatezza del modello; c) continuità di azione; e deve avere caratteristiche quali: 1. conoscenze di tecniche e strumenti adeguati (es. conoscenze legali, di gestione di rapporti con le risorse umane, tecnologie e pratiche, ecc.); 2. personale dedicato di adeguato spessore e consistenza; 3. avere poteri di acquisizione e di richiesta di informazioni da e verso ogni livello e settore operativo della Società; 4. possibilità di proporre eventuali sanzioni a carico di soggetti che non abbiano rispettato le prescrizioni contenute nel modello organizzativo e gestionale; 5. indipendenza da responsabilità di gestione aziendale e soprattutto di autonomia rispetto ai vertici aziendali. 2.0 COMPOSIZIONE ODV Avuto riguardo a tali elementi l Organo Amministrativo di SORARIS SpA, ha ritenuto che la soluzione più rispondente alla realtà della azienda fosse quella che prevede la costituzione di un Organismo di Vigilanza monocratico (composto da un solo membro) esperto in tematiche ambientali e di sicurezza sul lavoro. In futuro è possibile che le aree a rischio individuate richiedano la nomina di altri componenti esperti, per un totale di componenti pari a tre o cinque membri. In tal senso si farà nel seguito sempre riferimento a membri del ODV, anche se a oggi vi è un solo componente. L Organo Amministrativo della Società, nella scelta del componente dell Organismo, ha valutato i seguenti elementi: - professionalità intesa come possesso di adeguate competenze specialistiche; - onorabilità intesa come assenza di cause di ineleggibilità relative a conflitto di interessi; - continuità di azione da realizzarsi anche attraverso il supporto di una struttura interna dedicata (uff ambiente e sicurezza). L Organo Amministrativo della Società deve garantire autonomia ed indipendenza all ODV: - rispettando i criteri di nomina sopra enunciati; - attribuendogli i poteri di seguito enunciati; - approvandone annualmente il budget di spesa; - dotandolo di strumenti idonei per poter svolgere l attività, anche avvalendosi di ausili specializzati esterni. Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 3 di 12

4 3.0 REQUISITI PERSONALI E PROFESSIONALI All atto della nomina il componente dell Organismo di Vigilanza deve rilasciare dichiarazione attestante la sussistenza dei requisiti personali richiesti. I componenti dell Organismo di Vigilanza devono essere scelti fra soggetti che abbiano ricoperto ruoli direttivi o abbiano svolto o svolgano attività professionali in materie correlate a quanto disciplinato e/o incluso nel Decreto legislativo 231/2001. I componenti dell Organismo di Vigilanza dovranno, altresì, essere privi di deleghe gestionali e di compiti di carattere operativo all interno della Società, che possano determinare situazioni di conflitto con i compiti ed attività ai medesimi attribuiti. I componenti dell Organismo di Vigilanza dovranno essere esenti da cause di incompatibilità e conflitti di interessi tali che possano minarne l indipendenza e la libertà d azione e di giudizio. I componenti dell Organismo di Vigilanza non dovranno trovarsi nella condizione giuridica di interdetto, inabilitato, fallito o condannato a una pena che importi l interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l incapacità ad esercitare uffici direttivi; gli stessi non dovranno essere stati sottoposti a misure di prevenzione disposte dall autorità giudiziaria, fatti salvi gli effetti della riabilitazione; i componenti dell Organismo di Vigilanza infine non dovranno essere o essere stati indagati per quanto a loro conoscenza o imputati in procedimenti penali per reati non colposi diversi dai reati presupposto. 4.0 DURATA IN CARICA E SOSTITUZIONE DEI MEMBRI L Organo Amministrativo provvede alla nomina dei componenti dell Organismo di Vigilanza mediante determina, sulla base dei criteri di composizione sopra definiti. È altresì rimessa all Organo Amministrativo la responsabilità di valutare periodicamente l adeguatezza dell Organismo di Vigilanza in termini di struttura organizzativa e di poteri conferiti, apportando, mediante determina, le modifiche e/o integrazioni ritenute necessarie. In particolare: - Il Presidente dell Organismo di Vigilanza (oggi a componente unico) non può essere revocato dall Organo Amministrativo se non per giusta causa, accertata dall Organo Amministrativo e dal Collegio Sindacale all unanimità con la partecipazione anche degli altri membri dell Organismo di Vigilanza; - i membri dell Organismo di Vigilanza decadono in caso di perdita dei requisiti di onorabilità e professionalità; - l Organismo di Vigilanza si intende decaduto se viene a mancare, per dimissioni o altre cause, la maggioranza dei componenti. In tal caso, l Organo Amministrativo provvede a nominare i nuovi membri entro trenta giorni; - l Organismo di Vigilanza si intende decaduto se la Società incorre in sentenza di condanna o di patteggiamento per violazione del decreto a seguito di accertata inadeguatezza ovvero omissione dell attività di vigilanza; La nomina si perfeziona con l accettazione espressa dell incarico e contestuale dichiarazioni dei requisiti personali.. L Organismo di Vigilanza ha durata annuale; esso s intende tacitamente prorogato, qualora il nuovo Organo Amministrativo non provveda a revocarlo. Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 4 di 12

5 5.0 REGOLE DI FUNZIONAMENTO E CONVOCAZIONE L Organismo di Vigilanza, nello svolgimento delle attività delegate, si attiene alle regole di funzionamento definite nel presente documento e ai principi sanciti nel Modello della Società. Per quanto attiene invece le regole di convocazione e deliberazione: - l Organismo di Vigilanza è presieduto dal Presidente dell Organismo di Vigilanza. In caso di assenza o impedimento, il Presidente è sostituito dal componente dell Organismo di Vigilanza più anziano nella carica o, in caso di parità, più anziano di età; - l Organismo di Vigilanza si riunisce, di norma sulla base del calendario definito annualmente; è compito del Presidente convocare l adunanza; - per un miglior coordinamento delle attività di vigilanza e per un più efficace scambio di informazioni, alle adunanze dell Organismo di Vigilanza può essere invitato il Presidente del Collegio Sindacale su particolari questioni; - per la validità delle sedute è richiesto l intervento della maggioranza dei membri in carica; - le decisioni vengono assunte a maggioranza dei voti dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente; - sono esclusi dal voto i membri dell Organismo di Vigilanza, i quali dovessero trovarsi in situazioni di conflitto di interesse in relazione alle deliberazioni da assumere, pur essendo ammessi alla partecipazione delle discussioni; - le funzioni di segretaria sono esercitate da uno dei componenti l Organismo di Vigilanza che redige il verbale di ciascuna seduta, sottoscritto dai partecipanti; 6.0 FUNZIONI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Premesso che la responsabilità ultima dell adozione del Modello resta in capo all Organo Amministrativo, all Organismo di Vigilanza è affidato il compito di vigilare con autonomi poteri di iniziativa e di controllo: - sul funzionamento e l osservanza delle prescrizioni contenute nel Modello da parte degli Organi Sociali, del personale, dei collaboratori e di qualsiasi altro soggetto che possa agire in nome e per conto della Società; - sulla reale efficacia ed adeguatezza del modello in relazione alla struttura aziendale ed alla effettiva capacità di prevenire la commissione dei reati di cui al decreto; - sull opportunità di aggiornamento del modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso in relazione a mutate condizioni aziendali e/o normative. Al fine dell assolvimento delle responsabilità sopra riportate, l Organismo di Vigilanza in termini operativi dovrà : - con riferimento alla verifica dell efficacia del Modello: a) condurre ricognizioni dell attività aziendale ai fini dell'aggiornamento della mappatura delle attività a rischio reato e dei relativi processi sensibili nell ambito del contesto aziendale; b) promuovere idonee iniziative per la diffusione della conoscenza e della comprensione del modello e predisporre la documentazione organizzativa interna necessaria al funzionamento del modello stesso, contenente istruzioni, chiarimenti o aggiornamenti; Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 5 di 12

6 c) coordinarsi con la funzione aziendale preposta per la definizione dei programmi di formazione per il personale e del contenuto delle comunicazioni periodiche da farsi agli Organi Sociali, al personale e ai collaboratori esterni, finalizzate a fornire agli stessi la necessaria sensibilizzazione e le conoscenze di base della normativa di cui al D.Lgs. 231/2001; d) monitorare le iniziative per la diffusione della conoscenza e della comprensione del Modello; e) predisporre ed aggiornare con continuità le informazioni rilevanti al fine di consentire una piena e consapevole adesione alle regole di condotta della Società. A tale fine l Organismo di Vigilanza verificherà l aggiornamento, in collaborazione con le funzioni aziendali preposte, dello spazio Internet della Società contenente tutte le informazioni relative al Decreto. - con riferimento alla verifica dell osservanza e funzionamento del Modello dovrà: 1) attivare le procedure di controllo del Modello, tenendo presente che la responsabilità primaria sul controllo delle attività resta comunque demandata ai soggetti individuati dalla normativa aziendale (Sistemi di Gestione Integrata Ambiente Qualità e Sicurezza) nelle diverse unità operative; 2) disporre periodicamente verifiche mirate su determinate operazioni o atti specifici posti in essere nell ambito delle aree di attività presenti nell alleato al modello organizzativo Analisi dei rischi ; 3) raccogliere, elaborare e conservare le informazioni rilevanti in ordine al rispetto del modello, nonché aggiornare la lista di informazioni che devono essere allo stesso Organismo di Vigilanza obbligatoriamente trasmesse o tenute a sua disposizione; 4) coordinarsi con le altre funzioni aziendali per il migliore monitoraggio delle attività sensibili. Allo scopo, l Organismo di Vigilanza ha libero accesso a tutta la documentazione aziendale che ritiene rilevante per l incarico ricevuto e deve essere tenuto costantemente informato sull evoluzione delle attività a rischio dagli Organi Sociali e dai responsabili aziendali: a) sugli aspetti dell'attività aziendale che possono esporre la Società al rischio di commissione di uno dei reati come individuati nell Allegato A Mappatura dei rischi; b) sui rapporti con le Società Controllate e gli altri soggetti terzi che operano per conto della Società nell'ambito di operazioni sensibili ai fini di reato; c) sulle operazioni straordinarie della Società All Organo di Vigilanza devono essere inoltre segnalate da tutto il personale eventuali situazioni dell attività aziendale che possano esporre l azienda al rischio di reato come individuati nell Allegato A Mappatura dei rischi; 5) verificare che la normativa in vigore o in emanazione e le procedure siano adeguate e rispondenti alle esigenze di osservanza di quanto prescritto dal decreto; 6) effettuare verifiche relative al grado di conoscenza acquisito dal personale rispetto alle ipotesi di reato previste dal decreto ed al modello organizzativo adottato, tramite interviste a campione; 7) promuovere indagini interne per l accertamento di presunte violazioni delle prescrizioni del modello; Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 6 di 12

7 8) coordinarsi con i responsabili aziendali interessati per valutare l'adozione di eventuali sanzioni disciplinari, ferma restando la competenza dell Organo Amministrativo / responsabili aziendali per l'irrogazione della sanzione e il relativo procedimento disciplinare. - con riferimento alle proposte di aggiornamento del Modello e di monitoraggio della loro realizzazione: a) interpretare la normativa rilevante e verificare l adeguatezza del modello alle prescrizioni normative; b) sulla base delle risultanze emerse dalle attività di verifica e controllo, esprimere periodicamente una valutazione sull adeguatezza del Modello, rispetto alle prescrizioni del Decreto ed al presente documento, nonché sull operatività dello stesso; c) in relazione a tali valutazioni, presentare periodicamente all Organo Amministrativo apposita relazione; d) verificare periodicamente l attuazione ed effettiva funzionalità delle soluzioni/azioni correttive proposte. Nell espletamento di tale attività, l Organismo di Vigilanza può assumere informazioni da qualsiasi struttura e/o persona della Società e accedere a tutti i documenti aziendali. A tal fine è stato predisposto un sistema di comunicazione interna per consentire la trasmissione di notizie rilevanti ai fini della normativa garantendo al tutela e riservatezza del segnalante. L Organismo di Vigilanza collabora, nei casi in cui lo ritenga funzionale ai fini dell assolvimento dei propri compiti, con il Collegio Sindacale per effettuare accertamenti, rilevanti ai fini del decreto in questione, presso le unità organizzative. 7.0 POTERI DELL ODV L OdV, anche per il tramite delle risorse di cui dispone, ha facoltà, a titolo esemplificativo: - di effettuare, anche a sorpresa, tutte le verifiche le ispezioni ritenute opportune ai fini del corretto espletamento dei propri compiti; - di libero accesso presso tutte le funzioni aziendali, gli archivi ed i documenti della Società, senza alcun consenso preventivo o necessità di autorizzazione, al fine di ottenere ogni informazione, dato o documento ritenuto necessario; - di disporre, ove occorra, l audizione delle risorse che possano fornire indicazioni o informazioni utili in merito allo svolgimento dell attività aziendale o ad eventuali disfunzioni o violazioni del Modello; - di avvalersi, sotto la sua diretta sorveglianza e responsabilità, dell ausilio di tutte le strutture della Società ovvero di consulenti esterni; - di disporre, per ogni esigenza necessaria al corretto svolgimento dei suoi compiti, delle risorse finanziarie stanziate dall Organo Amministrativo. Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 7 di 12

8 8.0. ORGANISMO DI VIGILANZA DELLA AZIENDA PRINCIPALE Ferma restando l attribuzione delle responsabilità in capo alle singole Società partecipate e controllate riguardo all attuazione del Modello Organizzativo in relazione alle attività a rischio dalle stesse in concreto poste in essere e la competenza primaria dei rispettivi responsabili aziendali a esercitare i controlli su dette attività, è attribuito all Organismo di Vigilanza di SORARIS il compito di coordinare e verificare una corretta e omogenea attuazione del Modello presso le società controllate e partecipate. In particolare sono riconosciuti all Organismo di Vigilanza, nel rispetto dell autonomia delle altre società e dei limiti imposti da disposizioni di legge (ad esempio, per quanto concerne la segretezza aziendale, la tutela della privacy, ecc.), i seguenti compiti: - svolgere funzioni di coordinamento riguardo alle attività di verifica e controllo dell applicazione del modello; - proporre l aggiornamento del modello medesimo laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso; - effettuare, singolarmente o congiuntamente con l ODV della società controllata e partecipate, particolari azioni di controllo nelle aree di attività a rischio; - assicurare uno scambio informativo tra le società in relazione alla attività del ODV. 9.0 ORGANISMO DI VIGILANZA DELLE CONTROLLATE L Organismo di Vigilanza delle società controllate e partecipate, al fine di adottare opportune misure di controllo per la prevenzione dei reati di cui al D.Lgs. 231/2001, sentiti i responsabili aziendali competenti, sensibilizza le società controllante e partecipate alla possibile adozione del Modello di gestione anche in seno alle partecipate e controllate PROGRAMMA DELLE VERIFICHE AI SENSI DEL D.LGS. 231/2001 L Organismo di Vigilanza predispone con periodicità annuale un documento denominato Programma di verifica ai sensi del D.Lgs.231/01, in coerenza con i principi contenuti nel Modello. Tale programma è approvato dall Organo Amministrativo. I settori di attività da esaminare sono scelti in funzione dei seguenti aspetti: - Rischiosità in termini di attività sensibili ai sensi del D.Lgs.231, la cui valutazione è effettuata sulla base della Analisi dei Rischi, nonché delle risultanze delle attività di verifica già svolte in precedenza; - Eventuali variazioni dell assetto organizzativo o dell attività della Società; - Eventuali modifiche/aggiornamento della normativa di riferimento (es. inserimento nuove categorie di reato nell ambito del D. Lgs. 231/01 o modifica delle fattispecie già contemplate); - Segnalazioni pervenute dai responsabili delle unità organizzative circa la necessità di aggiornare l Analisi dei Rischi; - Valutazione dei controlli in essere, da aggiornare periodicamente anche sulla base dell attività di reporting periodico dei fatti rilevanti effettuato dalle diverse strutture aziendali all Organismo di Vigilanza; Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 8 di 12

9 - Risultati delle precedenti verifiche e necessità di effettuare dei riscontri ( follow up ) sulle attività pianificate; - Segnalazione di violazioni, pervenute secondo le modalità definite nel presente documento; - Criteri di rotazione, in modo da garantire la copertura completa periodica di tutte le aree sensibili ATTIVITÀ DI VERIFICA L Organismo di Vigilanza effettua le verifiche di competenza sulla base della pianificazione effettuata, può altresì svolgere interventi d urgenza a seguito di segnalazioni pervenutegli secondo le modalità previste nel presente documento. Le attività di verifica relative al D.Lgs. 231/2001 vengono riportate in un Verbale di verifica OdV relativo alle verifiche disposte sulle diverse attività. Tale verbale e la documentazione di dettaglio delle evidenze emerse è archiviata presso l Organismo di Vigilanza ATTIVITÀ DI AGGIORNAMENTO DEL MODELLO L Organismo di Vigilanza è responsabile dell aggiornamento del Modello: a tal fine esso collabora nel continuo con le altre unità organizzative interessate, proponendo agli organi competenti (l Organo Amministrativo) eventuali correzioni e adeguamenti. In particolare pone in essere i comportamenti di seguito indicati in relazione alle azioni da intraprendere. L Organismo di Vigilanza può apportare in autonomia le modifiche di carattere non strutturale al Modello, su delega dell Organo Amministrativo. Le modifiche di carattere strutturale al Modello restano invece di competenza dell Organo Amministrativo. L Organismo le presenterà in occasione della Relazione Annuale o, in caso di urgenza, nella prima riunione utile dell Organo Amministrativo. Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 9 di 12

10 13.0 FLUSSI INFORMATIVI E REPORTING DA PARTE DELL ODV L Organismo di Vigilanza ha il compito di fornire chiarimenti a tutte le unità organizzative in merito al significato e alla applicazione degli elementi del Modello. Sono assegnate all Organismo di Vigilanza i seguenti obblighi di comunicazione verso gli Organi Societari: - in tutti i casi in cui si ritiene opportuno all Organo Amministrativo; - annualmente, tramite una relazione scritta che riporti anche l informativa sullo stato del Modello Organizzativo, all Organo Amministrativo. L Organismo mantiene e assicura inoltre flussi informativi di competenza verso l Organo Amministrativo. In particolare: - Presenta il Verbale di verifica OdV ai sensi del D.Lgs.231/01 al fine dell approvazione ed il piano di spesa per l esercizio successivo; - Presenta la Relazione Annuale sulla gestione delle disponibilità finanziarie assegnate sull attività svolta, in particolare: riferisce in merito alle eventuali variazioni non strutturali apportate sul Modello di Organizzazione e Gestione così come dalle deleghe ricevute; propone eventuali modifiche di carattere strutturale al Modello, da sottoporre ad approvazione dell Organo Amministrativo; presenta una relazione sulle segnalazioni ricevute nel corso dell esercizio, indicando il numero delle segnalazioni per ciascuna attività a rischio, le strutture coinvolte dalla segnalazione, la sintesi degli esiti; riferisce in caso di segnalazioni di violazioni accertate; La presenza dei suddetti rapporti di carattere funzionale costituisce un fattore in grado di assicurare che l incarico venga espletato dall Organismo di Vigilanza con le maggiori garanzie di indipendenza. Ogni informazione, segnalazione, report previsto nel presente documento è custodito per un periodo di 10 anni nell apposito data base (informatico o cartaceo) gestito dall Organismo di Vigilanza ferma restando l osservanza delle disposizione in materia di riservatezza dei dati personali e dei diritti da essa garantiti in favore degli interessati PREVISIONI DI SPESA Con la nomina dell Organo di Vigilanza viene a quest ultimo attribuita una dotazione finanziaria annuale. Tale dotazione iniziale potrà essere incrementata dall Organo Amministrativo, su richiesta motivata dell Organismo di Vigilanza. Tale disposizione consente all Organismo di Vigilanza di far fronte alle spese di natura urgente o riservata (quali ad esempio consulenze, corsi di formazione specialistici, ecc.). Le decisioni di spesa sono assunte secondo quanto previsto nelle regole di convocazione e funzionamento dell ODV. Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 10 di 12

11 15.0 FLUSSI INFORMATIVI E SEGNALAZIONI ALL ODV SORARIS SPA ha creato e mantiene aggiornato un sistema integrato di gestione degli aspetti ambientali, della qualità e della sicurezza. Un sistema di segnalazioni Non Conformità, Azione Correttive e Azioni Preventiva sono già normalmente utilizzate nel Sistema Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza. LE SEGNALAZIONI, DUBBI E RICHIESTE SONO QUINDI RIVOLTE AI DIRETTI RESPONSABILI INDIVIDUATI NELL ORGANIGRAMMA DEL SISTEMA DI GESTIONE. Devono essere obbligatoriamente e immediatamente trasmesse all OdV le informazioni che possono avere attinenza con potenziali violazioni del Modello, limitatamente ai rischi individuati nell Allegato A Mappatura dei rischi. Per altre tematiche l ODV non ha specifica competenza e mandato da parte della SORARIS e quindi non prenderà in carico tali segnalazioni. IMPORTANTE: Le segnalazioni verso l Organismo di Vigilanza possono essere inoltrate solo successivamente alla richiesta di chiarimenti e di soluzioni di quanto rilevato al proprio responsabile o se evidentemente coinvolto nel problema al suo diretto superiore. Di tali richieste deve essere fornita prova certa (copia della mail o della comunicazione, ordine, prospetto, ecc.) nella successiva, se necessaria, comunicazione ufficiale all ODV. Le segnalazioni possono riguardare ad esempio ma non in modo esaustivo: 1) eventuali notizie, documenti, verbali riguardanti ispezioni della PA; 2) eventuali richieste od offerte di doni (eccedenti il valore modico) o di altre utilità provenienti da pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio; 3) eventuali scostamenti significativi fra quanto pubblicamente dichiarato dalla azienda ai fini del decreto trasparenza e quanto il segnalatore sa per conoscenza diretta.; 4) eventuali omissioni, trascuratezze o falsificazioni nella tenuta della scritture di gestione della sicurezza e degli impatti ambientali (emissioni, rifiuti, ecc,.)o nella conservazione della documentazione relativa; 5) i provvedimenti e/o le notizie provenienti da organi di polizia giudiziaria o da qualsiasi altra autorità dai quali si evinca lo svolgimento di indagini che interessano, anche indirettamente, la Società, i suoi dipendenti o i componenti degli organi sociali; 6) le richieste di assistenza legale inoltrate alla società dai dipendenti ai sensi del CCNL, in caso dell avvio di un procedimento penale a carico degli stessi; 7) le notizie relative ai procedimenti disciplinari in corso e alle eventuali sanzioni irrogate ovvero la motivazione della loro archiviazione. 8) le notizie relative ai cambiamenti organizzativi; 9) gli aggiornamenti del sistema dei poteri e delle deleghe; 10) le decisioni relative alla richiesta, erogazione ed utilizzo di finanziamenti pubblici; 11) i prospetti riepilogativi delle gare, pubbliche o a rilevanza pubblica, a livello nazionale/locale che la Società ha indetto specificando che ottenuto la commessa; nonché i prospetti riepilogativi delle commesse e incarichi a trattativa privata. Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 11 di 12

12 Per le segnalazioni si dovrà utilizzare il seguente indirizzo mail: specificando nell oggetto ODV SORARIS oppure lettera postale indirizzata all organismo di vigilanza medesimo. Perale Guido, Via Villafranca 18 E Mirano 16.0 ALLEGATI Programma annuale delle Verifiche Rev. 0 del 30/03/2014 pagina 12 di 12

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