Cari fratelli, I DOMENICA VEGLIATE PER NON ESSERE SORPRESI. Vangelo Mt 24, Dal Vangelo secondo Matteo

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1 Cari fratelli, ci avviciniamo al periodo di Avvento, il periodo di preparazione alla festa di Natale, alla venuta di Dio tra gli uomini. In esso da un lato ci viene chiesto di porci in atteggiamento di attesa, con coscienza profonda, con attenzione vigile, da un altro, attraverso la testimonianza di grandi personaggi della nostra fede, come Giovanni il Battista, Giuseppe, Maria, ci viene anche detto che questa attesa deve essere costellata da opere di carità, per farci sempre più pronti a questa venuta del Signore che è amore. La Caritas diocesana vuole quest anno proporre un cammino per vivere più intensamente la preparazione al Natale: in famiglia, nella comunità parrocchiale, nella società. Poiché la celebrazione del Giorno del Signore, attraverso l Eucaristia, è il momento centrale di ogni comunità ed è anche l occasione di educazione alla carità, sia come amore fraterno nella comunità stessa (accettazione, perdono reciproco, ) che come accoglienza e predilezione dei poveri e degli ultimi, si è partiti da una riflessione sul delle quattro domeniche di Avvento (apriamo gli occhi) per propone poi un gesto concreto di solidarietà nei confronti di chi è nel bisogno (tendiamo le mani).. Le pagine che seguono vogliono essere quindi un piccolo contributo per la riflessione, per la preghiera, per l attenzione al grande mistero del Figlio di Dio che si incarna oggi, nella nostra vita, nel nostro contesto storico, dando al tempo presente una luce di speranza e di amore. I DOMENICA Mt 24, VEGLIATE PER NON ESSERE SORPRESI In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell ora che non immaginate, viene il Figlio dell uomo». Attendere nella speranza vigilante è la proposta di questa prima domenica del tempo di Avvento L Attesa di Dio, attesa della sua misericordia, che è amore, in questo tempo di Avvento, ci avvolge e ci custodisce. La liturgia della prima Domenica di Avvento invita a meditare sulla nostra vita di tutti i giorni.

2 Viviamo il tempo del possedere consapevoli che le logiche del consumo annientano i valori e spengono il futuro. Nella nostra società occidentale il modello consumista, ha attecchito particolarmente bene perché il potere ci fa credere che la nostra felicità passa solo attraverso l avere. La religione del consumo che si pratica nei grandi centri commerciali ci impedisce di riconoscere l essenziale, nella fede come nella vita di tutti i giorni e il superfluo finisce per sembrare la cosa più importante. Molte volte anche i cristiani non sfuggono all attaccamento all avere e la carità diventa qualcosa di secondario da praticare solo quando tutto il resto è al sicuro! Vigilanza, sobrietà e preghiera siano per noi l impegno a crescere e agire nella Carità, che è il modo vero per piacere a Dio. È l unico modo per prepararci all incontro con lui, al suo ritorno finale e al suo Natale. Ogni giorno sia coltivato questo impegno ad attendere nell amore. Buon Avvento! SEGNO LITURGICO: Si propone che i segni liturgici siano preparati dai ragazzi del catechismo o delle associazioni parrocchiali, guidati dalle catechiste o animatrici. Si propone per la prima domenica una clessidra o un orologio come simbolo dell attesa. All uscita della messa i bambini possono distribuire la preghiera da recitare in famiglia nel periodo di Avvento Per la Chiesa, perché aiuti i cristiani del nostro tempo a vivere con gioia l attesa del Signore e a riconoscere nella realtà quotidiana i segni della sua venuta, preghiamo: Per i governanti, perché attraverso le leggi e gli ordinamenti, cerchino in primo luogo il bene comune a tutela soprattutto dei più deboli, preghiamo: Per quanti sono nella sofferenza e nel dolore, perché possano incontrare il volto amorevole di Dio attraverso i gesti di carità e di servizio di quegli uomini e quelle donne che sono pronti a farsi loro prossimi, preghiamo: Per ciascuno di noi, perché la vigilanza alla quale il ci invita si traduca in atteggiamenti concreti di apertura verso Dio e il prossimo, preghiamo La prima settimana di Avvento: Settimana della Carità, Dalle famiglie possono essere portate in chiesa cesti o pacchi di generi alimentari. Un piccolo grande segno dell'attenzione della comunità verso i poveri e verso coloro che in questo momento sono in difficoltà. Questi generi alimentari serviranno agli operatori della Caritas per aiutare le famiglie che mensilmente ricevono un piccolo sostegno. Si potrebbe anche creare un altarino della carità dinanzi al quale posare i pacchi

3 II DOMENICA CONVERTIAMOCI! Mt 3, 1-12 In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: Abbiamo Abramo per padre!. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». In questa seconda domenica il Battista fa tuonare forte il suo invito profetico: "Convertitevi!". Questa è la vera urgenza della nostra vita cristiana e della vita delle nostre comunità. Letteralmente convertirsi significa "cambiar testa". Questo è importante: Giovanni non invita solo ad una revisione dei gesti e degli atteggiamenti, ma va più in profondità. E' la nostra "testa" che ha bisogno di conversione, cioè il nostro modo di stare davanti a Dio, da cui deriva il nostro rapporto con le persone e con le cose. E allora in queste settimane che ci preparano ad accogliere Gesù dirigiamo la nostra conversione sforzandoci di animare il nostro territorio, sentendoci solidali con tutti, anche con quelli dai quali ci sentiamo più lontani, poiché la paura dello straniero, il rifiuto ed i pregiudizi non possono trovare casa nella comunità ecclesiale che è invece chiamata ad un di più di accoglienza, di rispetto e di condivisione. Convertiamoci alla virtù della giustizia che implica l attenzione ai diritti di ogni uomo; il riconoscimento che ciò che è giusto per me è giusto anche per l altro e ciò che è dovuto a me deve essere dovuto anche all altro. Impariamo a rinunciare ai nostri vantaggi, quando questo riduce beni essenziali di altri. SEGNO LITURGICO. Una bilancia, simbolo della virtù della giustizia. Può anche essere disegnata dai ragazzi Perché la Chiesa sappia promuovere una cultura fondata sul rispetto e l accoglienza di ogni essere umano, preghiamo:

4 Per quanti nella società civile attraverso il loro impegno per la giustizia e la verità si fanno voce che grida, perché le loro parole ridestino le coscienze di molti e le appassionino al bene comune, preghiamo: Per le ferite e le sofferenze che l indifferenza e la maldicenza infliggono nella vita di molti, perché possano essere sanate da gesti e parole cariche di amore e comprensione, preghiamo: Per ciascuno di noi, perché i doni dello Spirito che sono anche in noi, ci aiutino a non giudicare mai in base alle apparenze ma sempre con grandezza d animo, preghiamo: La seconda settimana d'avvento, può essere dedicata alla preparazione del Pranzo della fraternità o di un momento di convivialità ( the, caffè con biscotti o qualche torta). La comunità sotto la guida della Caritas Parrocchiale e con l'aiuto dei gruppi associativo della parrocchia, può organizzare un pasto gustoso ed abbondante preparato con cura dalle famiglie. Chi vuole aiutare, preparando una pietanza o servendo ai tavoli, può dare la propria adesione presso il Centro di ascolto. In questa domenica di avvento un locale della parrocchia può trasformarsi per l'occasione in una accogliente sala conviviale. La parrocchia può così diventare famiglia accogliente per tante persone bisognose anziane o non accettate Mt 11, 2-11 III DOMENICA CHI STIAMO ASPETTANDO? In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». La domanda che Giovanni Battista pone al Maestro per mezzo dei suoi discepoli: "Sei tu colui che deve venire?", esprime i nostri sentimenti di attesa nella venuta del Signore. Ma non dobbiamo temere i nostri dubbi. Meditiamo la risposta che dà il Salvatore: "I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è

5 annunciato il " (v.5). Qui risiede la nostra sicurezza: Dio ci accoglie sempre e trasforma la paura e l'ansia in gioia. Nella quotidianità dell'esistenza noi siamo in grado di riconoscere il Suo amore, e scrutare nel volto degli altri il volto di Dio. Noi, in questo periodo, siamo chiamati a guardare il bambino divino per vincere la pigrizia della carità, per essere dolci nel parlare, per essere sempre sorridenti e spargere serenità, per cercare di non adirarci nelle contrarietà; ancora, per compiere un atto di gentilezza quando non se ne ha voglia; per avere sulle labbra parole buone e dolci; per soffrire con pazienza qualche sacrificio e sopportare l'ingratitudine altrui; per dimenticare le offese; per non parlare male del prossimo; per usare sempre la calma; per essere sempre umile e compiere un atto di gentilezza, abbandonando un puntiglio; infine, per aiutare gli altri pur non ricevendo gratitudine. Questa deve la nostra gioia, quella che offre il nostro Signore, e se la viviamo fino in fondo, ogni pena è risolta, trasformata, e l'annuncio cristiano è spontaneo e sincero. SIMBOLO LITURGICO: Il aperto alla pagina delle Beatitudini. All uscita della messa i bambini possono distribuire bigliettini con indicata una beatitudine Preghiamo per la Chiesa, perché sappia sempre rivolgere una parola di speranza a tutti gli smarriti di cuore e annunci la gioia dell incontro con il Signore: Preghiamo per i governanti delle nazioni, perché alla luce delle parole del salmista, abbiano a cuore le sorti dei piccoli, rendendo giustizia agli oppressi e sostenendo i poveri: Preghiamo per i poveri, perché tutti i cristiani possano riconoscere nel loro volto il volto di Colui, il Cristo, che si è fatto povero per arricchirci: Preghiamo perché questo tempo d Avvento sia vissuto da noi tutti come un momento forte per preparare la strada e accogliere nella gioia la venuta del Salvatore: Nella terza settimana d'avvento può prendere avvio l iniziativa de "Il mercatino della solidarietà". Le varie associazioni della parrocchia possono raccogliere oggetti che possono essere che possono in questo tempo diventare degli ottimi regali con un duplice valore, un pensiero gentile e soprattutto un aiuto, un piccolo sorriso per le persone che soffrono Nella stessa settimana può essere messa in piedi una lotteria I fondi raccolti serviranno alla caritas parrocchiale per aiutare le famiglie povere.. L oratorio o un gruppo teatrale della parrocchia, se esiste può preparare una spettacolo il cui ricavato può servire al fondo caritas

6 IV DOMENICA NON DOBBIAMO TEMERE Mt 1, Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l angelo del Signore e prese con sé la sua sposa. Giuseppe, l'uomo giusto, l'uomo dei sogni, ha gli stessi sogni di Dio. Preferisce l'amore per Maria, e per Dio, al suo amor proprio. La sua grandezza è proprio il primato dell'amore: amare qualcuno più di se stesso al di sopra del proprio orgoglio di uomo. Per amore di Maria, scava spazio nel suo cuore e accoglie quel bambino non suo. E diventa vero padre di Gesù il suo custode attento e premuroso. A pochi giorni dal Natale, guardando all esempio di Giuseppe, chiediamo a Dio di conservare in noi i doni che Egli ci fa con il suo Figlio che sta per nascere e chiediamo di insegnarci ad assisterci reciprocamente nella pazienza, nella gioia, nella delicatezza; di custodire nella pace noi stessi, gli altri, il creato. Che Giuseppe, scelto da Dio per portare a compimento il suo piano di salvezza, aiuti anche noi in questi giorni a tenere collegati e reciprocamente accresciuti fede, preghiera e servizio fraterno. SIMBOLO LITURGICO: Le fedi nuziali come simbolo di fedeltà costante e donazione. All uscita della messa bigliettini con frasi tratte dall Amor Laetitia Per la Chiesa, perché sappia guardare alle vicende storiche degli uomini con simpatia, mitezza e spirito di dialogo, divenendo sempre più capace di scorgere al loro interno i semi della presenza di Dio, preghiamo: Per i governanti dei popoli, perché vivano con dedizione la propria responsabilità e la mettano al servizio di una vera crescita della giustizia e della pace, preghiamo:

7 Per i giovani della nostra comunità parrocchiale, perché sappiano sognare il loro futuro con generosità e coraggio, chiedendosi attraverso quale vocazione particolare essi possono custodire la presenza di Dio nel mondo, preghiamo: Per noi che celebriamo insieme l eucaristia, perché alla sua scuola possiamo imparare a sedere alla tavola della vita in solidarietà e fraternità, spartendoci il pane della terra per poter condividere in verità anche il pane del cielo, preghiamo: La quarta settimana può essere dedicata progetti di solidarietà nel mondo: all aiuto ai fratelli lontani: adozioni a distanza.