NUOVO TEMPIO CREMATORIO NEL CIMITERO DI VIGO VANGADIZZA PROGETTO PRELIMINARE
|
|
- Margherita Pellegrino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 PREMESSA La cremazione, quale ulteriore possibilità rispetto alla tumulazione e all inumazione, è diventata negli anni una scelta sempre più praticata che rispecchia una volontà maggiormente diffusa nel praticare tale forma di sepoltura, unitamente all esigenza pratica di contenere l espansione dei Cimiteri. Una valida alternativa utile a contenere le dimensioni degli ampliamenti dei Cimiteri, che altrimenti risulterebbero di forte impatto sul territorio da un punto di vista sia paesaggistico che ambientale, è la realizzazione di un idoneo Impianto Crematorio, anche sulla scorta di un evoluzione normativa e socio-culturale. La possibilità di realizzare un Impianto Crematorio può contribuire in maniera sostanziale a diminuire sia il ricorso all inumazione che alla tumulazione, con notevole risparmio in termini di spazio e di utilizzo delle aree. La Legge 130 del 30 marzo 2001 riconosce il diritto ai cittadini di ricorrere alla cremazione, sia di destinare liberamente le ceneri ai familiari per la conservazione fuori dai cimiteri o per la dispersione in natura. Secondo la stessa Legge, la dispersione delle ceneri è consentita, nel rispetto della volontà del defunto, unicamente in aree a ciò destinate all interno dei cimiteri o in natura o in aree private; la dispersione in aree private dovrà avvenire all aperto e con il consenso dei proprietari. La dispersione non potrà dare luogo ad attività aventi fini di lucro e sarà vietata nei centri abitati. Il rito della cremazione consiste nel procedimento di riduzione in cenere di una salma utilizzando un impianto termico idoneo; le ceneri vengono raccolte in un urna e consegnate ai familiari per la sepoltura. Le ceneri del defunto, che finora potevano essere conservate solo nel cimitero, potranno essere affidate alla famiglia e tenute in casa se lo si desidera, oppure, in base alla volontà scritta dell'interessato, possono essere disperse in aree private o in natura, compresi fiumi e mari. E' necessaria un'autorizzazione dell'ufficiale di Stato Civile del comune dove è avvenuto il decesso. Una salma può essere cremata se: esiste una disposizione testamentaria del defunto; il defunto era iscritto ad una associazione per la cremazione; il coniuge lo richiede espressamente sottoscrivendo una dichiarazione sostitutiva dell atto notorietà; in mancanza del coniuge la dichiarazione deve essere fatta dal parente di grado più prossimo, nello stesso grado, da tutti gli stessi. 1
3 La richiesta di cremazione deve essere presentata, successivamente al momento del decesso, presso l ufficio di Polizia Mortuaria competente. Il servizio funebre può comunque essere svolto indipendentemente dalla data di cremazione; terminata la cerimonia funebre, il feretro sarà depositato e custodito nella camera mortuaria del cimitero in attesa di essere trasportato all impianto di cremazione. Effettuata la cremazione, le ceneri sono raccolte in un urna e sono consegnate ai familiari che possono trasportarle, anche con un proprio autoveicolo, al Cimitero di destinazione per l eventuale tumulazione. A tal fine i familiari del defunto possono richiedere la concessione di una nicchiacinerario. In alternativa, ricorrendo i requisiti previsti dal Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria, l urna può essere tumulata in un loculo, oppure in una tomba di famiglia, insieme con una salma già tumulata. Non è possibile acquistare la concessione di un loculo per tumulare l urna cineraria. I familiari possono eventualmente richiedere la dispersione delle ceneri nel cinerario comune del Cimitero o l affidamento familiare dell urna. Gli oneri per la cremazione, i servizi connessi e per il trasporto della salma ad un impianto di cremazione, sono a carico del cittadino (solo in caso di indigenza del defunto, le spese possono essere sostenute dal Comune di ultima residenza nei limiti delle ordinarie disponibilità di Bilancio). L Amministrazione Comunale autorizza la cremazione sulla scorta dei documenti comprovanti la volontà all incinerazione del defunto. Quindi a richiesta della famiglia si svolge la cerimonia funebre secondo i desideri, la religione, le tradizioni in cui si vuol fare riferimento. Chi non desidera cerimonia naturalmente può ometterla. In seguito la salma viene trasferita nel crematorio e se la cremazione non avviene in giornata la famiglia sarà avvertita della data e dell ora esatta da parte del gestore dell impianto. Infine le ceneri saranno portate a destinazione (volendo i familiari possono accompagnarle, magari con un ultimo piccolo rito di commiato). INDIVIDUAZIONE DEL BACINO DI UTENZA Nell allegata planimetria sono stati dislocati gli impianti di cremazione oggi esistenti e quelli conosciuti in fase di programmazione. Come si può notare in tutta la provincia solo la città di Verona ospita un impianto di cremazione, non sufficiente alle richieste, obbligando così gli interessati a rivolgersi alle 2
4 strutture più vicine di Mantova o di Ferrara affollando comunque le già lunghe liste di attesa con i conseguenti disagi per i familiari già provati dall evento luttuoso. Oltre al servizio di cremazione di salme è bene ricordare che l impianto è autorizzato alla cremazione di resti mortali provenienti dall estumulazione alla scadenza delle concessioni cimiteriali, offrendo così un servizio di sicuro interesse per l amministrazione comunale. Il bacino di utenza considerato, che si estende all intera bassa veronese e parte delle provincie di Rovigo, Mantova, Padova e Vicenza, è stimato in circa abitanti. Considerando il tasso di mortalità annuo e la percentuale di cremazioni nella Regione Veneto la stima delle cremazioni/anno prevista per l impianto di Legnago varia tra le unità per il primo anno di gestione e le unità nell ultimo anno di operatività dell impianto; tale dato è comprensivo della cremazione di resti mortali stimati nel 40% delle cremazioni per il primo anno che si incrementa sino al 60% nell ultimo anno di operatività.. 3
5 SCELTA DEL SITO E stata individuata la localizzazione in adiacenza al cimitero del capoluogo (Vagandizza-Vigo) per le seguenti motivazioni: - Comune baricentrico rispetto alla provincia di Verona; - Vicinanza al capoluogo di Verona; - Vicinanza ai plessi ospedalieri di Legnago e Verona; - Accessibilità dalla viabilità principale; - Dotazione infrastrutturale; - Distanza di sicurezza dai centri abitati. L area individuata si colloca nella parte posteriore del cimitero raggiungibile da una strada di servizio, su area già di proprietà comunale. Tale localizzazione permette di condividere i servizi di accessibilità esistenti (strada e parcheggi); è prevista comunque l integrazione dei servizi con nuovi parcheggi. Il comparto individuato per la realizzazione dell impianto crematorio è a ridosso del confine nord del cimitero di Vigo Vangadizza, per il quale è in corso di realizzazione un ampliamento sul lato nord e interessa una superficie di circa mq. interamente di proprietà comunale. 4
6 PROCEDURE AMMINISTRATIVE Il presente Progetto Preliminare è allegato alla proposta relativa alla realizzazione di concessione di lavori pubblici o di lavori di pubblica utilità non presenti nella programmazione triennale di cui all art. 128 ovvero negli strumenti di programmazione approvati dall amministrazione aggiudicatrice sulla base della normativa vigente redatta ai sensi dell'art. 153, comma 19 del D. Lgs. n Codice Contratti. Entro tre mesi l Amministrazione Comunale sottopone il progetto a Conferenza di servizi preliminare ai sensi dell art. 3 del DL n.83 e valuta il pubblico interesse della proposta, apportando eventuali modifiche, e la inserisce nella programmazione triennale e approva il progetto. Il progetto preliminare approvato è posto a base di gara per l affidamento di una concessione alla quale è invitato il proponente; quest ultimo nel caso non risulti aggiudicatario può esercitare il diritto di prelazione adeguandosi alla condizioni dell aggiudicatario. MODELLO DI PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO Il partenariato, inteso in senso lato. È un confronto tra parti diverse (soggetti pubblici o privati, forze economiche sociali) sulla realizzazione di interventi finalizzati allo sviluppo economico, allo sviluppo del territorio e all'integrazione sociale. In un progetto di partenariato pubblico privato, la pubblica amministrazione affida all'operatore privato, sulla base di un specifico contratto, l'attuazione di un progetto per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità e per le gestione del relativo servizio. Nel caso specifico la progettazione, realizzazione e gestione di un impianto per la cremazione di salme (ed eventualmente animali da compagnia) implica il coinvolgimento di molteplici specialità professionali (progettazione architettonica, strutturale, impiantistica, economica-gestionale) nonché un impegno burocratico notevole (appalto e direzione lavori, successivi concorsi per l'impiego di nuovo personale tecnico ed amministrativo). Pertanto, anche se nell'immediato la Divisione Tecnica del Comune è in grado di risolvere le operazioni preliminari rischierebbe, nel seguito, di non addivenire ad una progettazione risolta in tempo utile perché i compiti tecnici dovrebbero incombere su personale già destinato ad altre funzioni; inoltre, dovrebbe avvalersi di alcuni specialisti esterni in campo ingegneristico quindi sarebbe anche gravata da costi ulteriori ancor prima di ricavare utili. 5
7 La scelta di affidare la globalità delle operazioni ad un operatore privato risolve in modo unitario la problematica menzionata infatti, quest'ultimo, assumendo il ruolo di regista dell'operazione, potrà tra l'altro, realizzare delle economie di scala per il solo fatto di avere la massima libertà organizzativa e contrattuale nei confronti dei propri collaboratori e delle imprese interessate alla realizzazione. Alla scadenza del contratto stipulato dal soggetto privato con la pubblica amministrazione l'opera realizzata entrerà comunque a far parte del patrimonio pubblico e pertanto aprirsi nuove ipotesi gestionali per il futuro. Le tariffe che saranno definite all interno della proposta di project financing derivano comunque dalle tariffe standard nazionali determinate attraverso decreto e possono essere agevolate (scontate) per le persone decedute residenti nel Comune di Legnago. SISTEMA TARIFFARIO Quanto alle tariffe da applicare ai servizi di cremazione offerti agli utenti, si fa riferimento alle tariffe ministeriali introdotte con D.M. del Ministero Interno, di concerto con il Ministero Salute, del 01 Luglio Per l'anno 2013 la presente proposta di project financing considera le seguenti tariffe di cremazione, calcolate ai sensi del citato Decreto comprese le successive rivalutazioni annue: 492,52 per cadaveri 394,01 per resti mortali Per la durata della concessione, si è ipotizzato che lo schema tariffario tenga conto di una rivalutazione annua pari al 100% del tasso di inflazione individuato (ISTAT-FOI). VERIFICA DELLA NORMATIVA VIGENTE La normativa nazionale e regionale vigente a oggi sugli impianti di cremazione è tutt altro che completa mancando qualsiasi regolamento attuativo. La Legge n. 130/2001 Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri prevede: Art. 6, comma 1 : entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni elaborano piani regionali di coordinamento per la realizzazione di crematori da parte dei comuni, anche in associazione tra essi, tenendo conto della popolazione residente, dell indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio comunale, prevedendo, di norma, la realizzazione di almeno un crematorio per Regione. 6
8 Art. 6, comma 2 : la gestione dei crematori spetta ai comuni, che la esercitano attraverso una delle forme previste dall art. 113 del testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000 n Art. 8, comma 1 : entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministero della sanità, di concerto con il Ministro dell ambiente e con il Ministro dell industria, del commercio e dell artigianato, sono definite le norme tecniche per la realizzazione dei crematori, relativamente ai limiti di emissione, agli impianti e agli ambienti tecnologici, nonché ai materiali per loa costruzione delle bare per la cremazione. Si evidenzia che tali norme tecniche non sono mai state emanate e che, nel frattempo, anche alla luce della riforma del titolo V della Costituzione, la Regione Vento ha emanato la L.R. n. 18/2010 Norme in materia funeraria che regolamenta gli impianti di cremazione unicamente all art. 45 commi 1 e 2. Il comma 1 prevede che i crematori siano realizzati nell ambito dell area cimiteriale e quindi, presentandone le stesse caratteristiche, le fasce di rispetto da applicare sono quelle della specifica struttura cimiteriale (nel caso illustrato sono di 100 ml.) Il comma 2 recita: Le emissioni sono soggette al controllo della Provincia che si avvale dell agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (ARPAV) ai sensi dell art. 6 della LR 18 ottobre 1996, n. 32 e successive modificazioni sulla base dei criteri stabiliti in sede nazionale con l art. 8 della legge n. 130/2001. L unica regione che ha deliberato dei criteri per la localizzazione di crematori sul territorio è la Regione Lombardia con DGR n. 8/4642 e successive modifiche con DGR n. 8/9052: criteri di efficienza il numero di cremazioni/anno deve essere almeno pari a con possibilità di deroga per aree provinciali disagiate; criteri tecnologici l impianto di cremazione deve utilizzare le migliori tecnologie disponibili per l abbattimento delle emissioni in atmosfera; criteri quantitativi il bacino di riferimento deve essere di almeno abitanti residenti; criteri territoriali la realizzazione di un nuovo impianto di cremazione non è ammessa in ambito urbano, in prossimità (distanza minima 500 ml.) di elementi sensibili (asili, ospedali, scuole, RSA, ecc.) e/o elevata pressione antropica (compresenza di altre fonti di emissioni inquinanti); criteri di sostenibilità sono ammessi prioritariamente gli impianti di cremazione la cui fonte energetica è costituita dal metano; criteri gestionali - sono ammessi nuovi impianti di cremazione che abbiano almeno due linee per sopperire guasti tecnici e manutenzioni. 7
9 La proposta avanzata per il nuovo impianto crematorio di Legnago rispetta tutti i criteri affermati dalla Legge Regionale lombarda con l unica eccezione del bacino di utenza che risulta lievemente inferiore a quanto richiesto ( contro abitanti residenti). DESCRIZIONE DELLA PROPOSTA La proposta di cui al presente progetto preliminare è relativa alla realizzazione del nuovo tempio per la cremazione, comprendente la progettazione esecuzione dei lavori e la successiva gestione dell impianto, in adiacenza al cimitero comunale di Vigo Vangadizza nel Comune di Legnago. Il progetto preliminare è compiutamente descritto nell elaborato A2_Relazione Tecnica allegata e qui riassunto negli elementi essenziali. L area di intervento si sviluppa a nord dell attuale cimitero di Vigo Vangadizza interessando un comparto di circa mq. interamente di proprietà comunale. L edificio del nuovo impianto crematorio si sviluppa su una superficie coperta di circa 800 mq. a piano unico fuori terra e si articola su tre corpi edilizi che identificano le diverse funzioni da insediare nell impianto: - Sale del commiato rivolte a est verso il piazzale di accesso per il carro funebre e per i partecipanti alla cerimonia; tali sale sono funzionali sia all attesa dei parenti che alle cerimonie per la cremazione, ma anche allo svolgimento di riti funebri di tutte le religioni per le successive inumazioni nel cimitero. - Locale forni collegato alla sala del commiato mediante disimpegno, è suddiviso in una zona per la preparazione dei feretri e nella zona che ospita gli impianti tecnici che comprende due linee di forni. - Locali amministrativi e di servizio nel corpo edilizio rivolto a nord verso la campagna con il gruppo servizi igienici per il pubblico, i magazzini e depositi e i locali destinati a uffici e archivi. L accesso all impianto è autonomo rispetto agli ingressi alla struttura cimiteriale e avviene dalla strada comunale via Olmo, che collega le frazioni di Vigo e Vangadizza, attraverso una strada di accesso dotata di carreggiata a doppia corsia; pedonalmente l impianto sarà raggiungibile attraverso i percorsi interni al cimitero esistente. L intero impianto, che rappresenta ampliamento dell area cimiteriale, sarà perimetrato da una recinzione di altezza pari a ml. 2,50; l ingresso all area recintata dell impianto sarà consentito solo ai carri funebri e ai mezzi manutentivi. Tutte le aree esterne saranno pavimentate e verranno integrate le principali reti tecnologiche con particolare riferimento all illuminazione pubblica; particolare attenzione 8
10 verrà rivolta alla piantumazioni a verde in grado di mascherare al massimo l impianto di cremazione; a fianco del piazzale viene riservata un area idonea per eventualmente realizzare un giardino delle rimembranze idoneo allo spandimento delle ceneri. Di seguito si allegano alcune viste assonometriche del progetto: 9
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14 Regolamentazione per la cremazione dei defunti e dei loro resti, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione ( B.U. REGIONE BASILICATA
DettagliPARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE
PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE LEGGI E REGOLAMENTI LEGGE REGIONALE N.20 del 9 ottobre 2006 Regolamentazione per la cremazione dei defunti e di loro resti, affidamento, conservazione e dispersione delle
DettagliDELIBERA DI G.C. N. 105 DEL 13.09.2005 2 LA GIUNTA COMUNALE. Letta la seguente relazione del Responsabile di Polizia Mortuaria:
DELIBERA DI G.C. N. 105 DEL 13.09.2005 2 In continuazione di seduta. LA GIUNTA COMUNALE Letta la seguente relazione del Responsabile di Polizia Mortuaria: Vista la Legge n. 130 del 30/03/2001 che ha introdotto
DettagliCOMUNE DI TOVO SAN GIACOMO (PROVINCIA DI SAVONA) REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI
COMUNE DI TOVO SAN GIACOMO (PROVINCIA DI SAVONA) REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI Approvato con D.C.C. n. 4 DEL 19.01.2006 REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO
DettagliREGOLAMENTO RELATIVO ALL AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.
REGOLAMENTO RELATIVO ALL AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI. Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 27/03/2007 Art. 1 Oggetto
DettagliParere n. 69/2010 Norme da applicare per la cremazione. Legge di riferimento: D.P.R. n. 285/1990
Parere n. 69/2010 Norme da applicare per la cremazione. Legge di riferimento: D.P.R. n. 285/1990 Il sindaco del Comune di (omissis) segnala che nell ente che rappresenta occorre procedere ad estumulare
DettagliCITTA di IMPERIA. Viale Matteotti, 157 UFFICIO POLIZIA MORTUARIA
CITTA di IMPERIA Viale Matteotti, 157 UFFICIO POLIZIA MORTUARIA Regolamento relativo alla dispersione ed alla conservazione personale delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Art. 1 Oggetto
DettagliSommario Preambolo. Preambolo. Il Consiglio regionale
Proposta di legge di modifica della legge regionale 31 maggio 2004, n. 29 (Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti) Sommario Preambolo Art. 1 Sostituzione
DettagliCOMUNE DI LESSONA. Provincia di Biella
COMUNE DI LESSONA Provincia di Biella REGOLAMENTO PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI ( Legge 130/2001- L.R.20/2007 ) Approvato con deliberazione C.C. n. 6 del 19.3.2008
DettagliREGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL 31-05-2004
REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL 31-05-2004 Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 21
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISPERSIONE, AFFIDAMENTO E CONSERVAZIONE DELLE CENERI
PROVINCIA DI SAVONA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISPERSIONE, AFFIDAMENTO E CONSERVAZIONE DELLE CENERI (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 28.11.2008) 1 Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art.
DettagliGUIDA INFORMATIVA PER LE PRATICHE DI POLIZIA MORTUARIA
Comune di Budrio Settore Affari Generali Servizio Comunicazione e Certificazione GUIDA INFORMATIVA PER LE PRATICHE DI POLIZIA MORTUARIA Abbiamo predisposto questa guida nell intento di facilitare i contatti
DettagliCittà di Tortona Provincia di Alessandria
Città di Tortona Provincia di Alessandria REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale
DettagliLA GIUNTA REGIONALE DELIBERA
LA GIUNTA REGIONALE Richiamata la legge regionale 31 maggio 2004, n. 29 (Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti); Vista la proposta di legge Modifica
DettagliR E G O L A M E N T O PER LA CREMAZIONE, L AFFIDAMENTO, LA CONSERVAZIONE E LA DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI
CITTA DI BORDIGHERA Provincia di Imperia R E G O L A M E N T O PER LA CREMAZIONE, L AFFIDAMENTO, LA CONSERVAZIONE E LA DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI Approvato con deliberazione
DettagliCOMUNE DI PAESE. Provincia di Treviso REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI
COMUNE DI PAESE Provincia di Treviso REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 6 del 14 marzo 2011 In vigore dal 19
DettagliComune di Arezzo. Regolamento relativo alla cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti
Comune di Arezzo Regolamento relativo alla cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti (deliberazione CC n. del in vigore dal) NORME GENERALI
DettagliFonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIA N. 39 del 3 settembre 2010 SUPPLEMENTO ORDINARIO
LEGGE REGIONALE N. 18 DEL 17 AGOSTO 2010 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CREMAZIONE DELLE SALME E DI CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E/O DISPERSIONE DELLE CENERI Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIA
DettagliCOPIA N 180. COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia OGGETTO. Dispersione delle ceneri in natura. Individuazione luoghi autorizzati
COPIA N 180 COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO Dispersione delle ceneri in natura. Individuazione luoghi autorizzati L anno duemilatredici,
DettagliLEGGE REGIONALE (n. 4)
LEGGE REGIONALE (n. 4) approvata dal Consiglio regionale nella seduta antimeridiana del 30 settembre 2008 ----- ----- - 1 - Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. La presente legge disciplina l affidamento delle
DettagliLe operazioni di esumazione
Le operazioni di esumazione Nota informativa allegata a: MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE ESUMAZIONI Le operazioni di esumazione Nota informativa allegata a: MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE ESUMAZIONI 1 PERCHÉ
DettagliScheda di rilevazione su cremazioni defunti, affidamento e dispersione ceneri nei Comuni Toscani. Anno 2014
Scheda di rilevazione su cremazioni defunti, affidamento e dispersione ceneri nei Comuni Toscani Anno 2014 Comune di.. Provincia di Data di rilevazione: / / 1. Il piano regolatore dei cimiteri è stato
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI
Comune di Genova REGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI CIMITERI PER ANIMALI Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 17 marzo 2015 In vigore dal 9 aprile 2015
Dettagli38 CON DELIBERAZINE CONSILIARE N. 37/08.07.2009 SONO STATE APPROVATE LE SEGUENTI MODIFICHE AL REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA, APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 100 IN DATA
DettagliINTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA Regolamento comunale sulla cremazione, affidamento e dispersione delle ceneri.
INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA Regolamento comunale sulla cremazione, affidamento e dispersione delle ceneri. APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.43 DEL 28.12.2009 TITOLO 1
DettagliRitenuto necessario provvedere in merito;
PROGRAMMA TRIENNALE LL.PP. 2010/2012. AGGIORNAMENTO SCHEMA. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO.- LA GIUNTA COMUNALE Premesso: 1. che la direttiva dell Unione Europea
DettagliArt. 1. (Oggetto e finalita')
Legge regionale n. 11 del 13/10/2008 Disposizioni in materia di destinazione delle ceneri da cremazione. Art. 1 (Oggetto e finalita') 1. La presente legge disciplina l'affidamento delle ceneri derivanti
DettagliPer la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti
Le metodologie di elaborazione degli strumenti di espressione della domanda e di verifica del progetto Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti
DettagliCOMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO
COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO REGOLAMENTO COMUNALE RELATIVO ALLA CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI. Approvato con deliberazione del
DettagliCOMUNE DI MELICUCCA. Provincia di Reggio Calabria www.comune.melicucca.rc.it STUDIO DI FATTIBILITA
COMUNE DI MELICUCCA Provincia di Reggio Calabria www.comune.melicucca.rc.it Sommario STUDIO DI FATTIBILITA PROJECT FINANCING INTERVENTO INSERITO NEL BILANCIO 2010-2012 REALIZZAZIONE DELL AMPLIAMENTO DEL
DettagliAutorizzazione alla cremazione e trasporto di cadavere e all'affidamento e conservazione delle ceneri
Autorizzazione alla cremazione Autorizzazione alla cremazione e trasporto di cadavere e all'affidamento e conservazione delle ceneri Di cosa si tratta? L'autorizzazione alla cremazione spetta all'ufficiale
DettagliDISCIPLINARE. Comune di Follonica
Comune di Follonica interno per l applicazione della Legge Regionale Toscana del 31 maggio 2004, n. 29 Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti Delibera
DettagliLEGGE PROVINCIALE 20 giugno 2008, n. 7
LEGGE PROVINCIALE 20 giugno 2008, n. 7 Disciplina della cremazione e altre disposizioni in materia cimiteriale (b.u. 1 luglio 2008, n. 27, suppl. n. 1) Art. 1 Oggetto e finalità 1. Questa legge, nel rispetto
DettagliREALIZZAZIONE TOMBE GIARDINO
REALIZZAZIONE TOMBE GIARDINO (con Prime indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza) INDICE Premessa pag. 2 Inquadramento urbanistico 2 Requisiti del progetto e descrizione dell intervento: 2 Valutazione
DettagliNUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI
Allegato E alla DGC n del CITTÀ DI GRUGLIASCO PROVINCIA DI TORINO NUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI CONCESSIONI LOCULI 40 anni 30 anni 20 anni LOCULI NUOVI 1ª fila dal basso 3.370,00 2.737,00 2.448,00
DettagliCOMUNE DI STAZZANO PROVINCIA DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI
COMUNE DI STAZZANO PROVINCIA DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 47
DettagliPianificazione Cimiteriale: fra nuove regole e antichi doveri
Pianificazione Cimiteriale: fra nuove regole e antichi doveri Lo stato dell arte in Regione Toscana Emanuela Balocchini Servizi di Prevenzione in sanità Pubblica e veterinaria Regione Toscana 1 Quali ambiti
DettagliRegolamento Comunale per la concessione dei loculi, delle cellette ossario e cellette cinerarie nel cimitero del capoluogo
COMUNE DI LIMONE PIEMONTE Provincia di Cuneo Regolamento Comunale per la concessione dei loculi, delle cellette ossario e cellette cinerarie nel cimitero del capoluogo Testo integrato con delibere del
DettagliREGOLAMENTO SULLA CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI
REGOLAMENTO COMUNALE n. 64 REGOLAMENTO SULLA CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI Allegato B alla deliberazione di Giunta Comunale n. 45 del 30/06/2005 CAPO I CREMAZIONE Art. 1 Disposizione generale
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliAllegato 3 Modulistica di riferimento
Allegato 3 Modulistica di riferimento All. 3 Sub 1 DICHIARAZIONE SULLA DESTINAZIONE DELLE CENERI D I C H I A R A Z I O N E Il/la sottoscritto/a, nato/a a il, residente a, codice individuale (codice fiscale)
DettagliCOMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa
COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa Regolamento recante disciplina sulla conservazione, l affidamento e la dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Art. 1 Oggetto
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI. Art. 1 Oggetto e finalità
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI Art. 1 Oggetto e finalità 1. Il presente regolamento disciplina la cremazione, l affidamento, la conservazione
DettagliCOMUNE DI MANCIANO Provincia di Grosseto
APPENDICE AL REGOLAMENTO PER L USO, L ACCESSO E LA VISITABILITÀ DEI CIMITERI COMUNALI ------------------------------- NORME RELATIVE ALL AFFIDAMENTO, ALLA CONSERVAZIONE ED ALLA DISPERSIONE DELLE CENERI
DettagliCOMUNE DI SPILIMBERGO (Provincia di Pordenone)
COMUNE DI SPILIMBERGO (Provincia di Pordenone) * * * * * REGOLAMENTO IN MATERIA DI CREMAZIONE, DISPERSIONE E CONSERVAZIONE DELLE CENERI * * * * * ART. 1 AUTORIZZAZIONE ALLA CREMAZIONE DI CADAVERI, DI RESTI
DettagliCOMUNE DI GALLIATE REGOLAMENTO RELATIVO A CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.
COMUNE DI GALLIATE REGOLAMENTO RELATIVO A CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI. Approvato con deliberazione C.C. n. 47 del 27/11/2008
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliCOMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro
COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro *********************** REGOLAMENTO COMUNALE PER L ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n 36 del 28/11/2014
DettagliCOMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO COMUNALE PER L AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.
COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO COMUNALE PER L AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI. CAPO I NORME GENERALI Art. 1 Oggetto e finalità. 1. Il presente
DettagliOGGETTO: RIDETERMINAZIONE TARIFFE PER I SERVIZI CIMITERIALI CON DECORRENZA GENNAIO 2011.
COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 220 OGGETTO: RIDETERMINAZIONE TARIFFE PER I SERVIZI CIMITERIALI CON DECORRENZA GENNAIO 2011. L anno duemiladieci addì due del mese di Dicembre alle
DettagliCOMUNE DI MARANO SUL PANARO PROVINCIA DI MODENA
REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, AFFIDAMENTO CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI. APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 49 DEL 30.10.2008 Art: 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento
DettagliSERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE
SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE - - Vista l allegata relazione del Direttore del Settore Qualità Urbana,
DettagliD. 30 163/2006-34, 20, D.L.
Affidamento in Concessione dei servizi cimiteriali comunali, ai sensi dell art. 30 del D. Lgs. 163/2006 - Relazione ai sensi dell art. 34, comma 20, D.L. 179/2012 convertito in Legge 221/2012. Premesso
DettagliRegolamento comunale relativo a: cremazione, affidamento,conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti
COMUNE DI CAMPOSANTO PROVINCIA DI MODENA via F. Baracca 11 41031 Camposanto (MO) tel.: 0535 80905 fax: 0535 80917 (Cod. Fisc.: 82000370369 P. IVA: 00697150365) e mail: attività.produttive@comune.camposanto.mo.it
DettagliVerbale di deliberazione della Giunta Comunale
Comune di Siena Verbale di deliberazione della Giunta Comunale del 06-06-2012 N 412 OGGETTO: Cimiteri comunali. Aggiornamento delle tariffe per l'inumazione a terra comune di salme di persone residenti
DettagliCOMUNE DI SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO
COMUNE DI SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO PROVINCIA DI BOLOGNA DELIBERAZIONE C O P I A N. 11 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Oggetto: SERVIZI CIMITERIALI: VARIAZIONE TARIFFE. Addì TREDICI FEBBRAIO
DettagliIstanza di dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione CHIEDE
Al Sindaco del Comune di Sesto Fiorentino Marca da bollo Istanza di dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione Il/La sottoscritto/a nato/a a il / / e residente in (prov. ) via/piazza n. in qualità
DettagliC O M U N E D I B A R D O N E C C H I A Provincia di Torino CAP. 10052
C O M U N E D I B A R D O N E C C H I A Provincia di Torino CAP. 10052 REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, DISPERSIONE, CONSERVAZIONE E AFFIDAMENTO DELLE CENERI Adottato con deliberazione del
DettagliD E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E
D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E Del 10/07/2015 n. 300 IV SETTORE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO Area Formazione professionale, Borse Lavoro, Sostegno Impresa OGGETTO: FORMAZIONE
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
DettagliCOMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO
6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE RELATIVO ALLA CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.
REGOLAMENTO COMUNALE RELATIVO ALLA CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale nr. 36 del
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente
Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliOggetto: Istanza di interpello - Trattamento IVA da riservare alle concessioni in uso a privati di loculi, cappelle ed altri manufatti cimiteriali.
RISOLUZIONE N. 376/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 novembre 2002 Oggetto: Istanza di interpello - Trattamento IVA da riservare alle concessioni in uso a privati di loculi, cappelle
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE. Atti della Regione PARTE I. della REGIONE CAMPANIA n. 33 del 1 giugno 2009
A.G.C. 17 - - Politica Giovanile e del Forum Regionale della Gioventù - Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro (O.R.ME.L.) - Deliberazione n. 963 del 15 maggio 2009 - Disposizioni concernenti l'organizzazione
DettagliCOMUNE DI AIRASCA. Provincia di Torino REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, DISPERSIONE, CONSERVAZIONE E AFFIDAMENTO DELLE CENERI
COMUNE DI AIRASCA Provincia di Torino REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, DISPERSIONE, CONSERVAZIONE E AFFIDAMENTO DELLE CENERI Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 49 del 28/11/2008
DettagliTrentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012
DettagliL Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali
Regolamento per L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali ( approvato con delibera di C.C. n. 17 del 29/07/05) Sommario SOMMARIO... 2
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI
CITTA' di CANALE Provincia di CUNEO REGIONE PIEMONTE (Legge Regionale 31 ottobre 2007, n. 20) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI Approvato con
DettagliComune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 521 Data: 30-07-2014
Comune di Lecco Piazza Diaz, 1-23900 Lecco (LC) - Tel. 0341/ 481111 - Fax 286874 - C.F. 00623530136 N. 521-2014 Reg. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 521 Data: 30-07-2014 SETTORE : AFFARI GENERALI E
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliLa quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2
La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di
DettagliREGOLAMENTO ILLUMINAZIONE VOTIVA
REGOLAMENTO del Servizio di ILLUMINAZIONE VOTIVA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del 1 ART. 1 Oggetto del regolamento Il presente Regolamento disciplina il servizio di illuminazione
DettagliREGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DI LOCULI E TOMBE NEI CIMITERI COMUNALI
REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DI LOCULI E TOMBE NEI CIMITERI COMUNALI Approvato con Delibera C.C. n 59 del 28/11/2008 modificato con Delibera C.C. n 45 del 11/09/2012 e modificato con Delibera C.C. n
DettagliC O M U N E D I C I S E R A N O PROVINCIA DI BERGAMO
C O M U N E D I C I S E R A N O PROVINCIA DI BERGAMO G.C. Numero 32 Del 08-03-05 Codice : 10076 ORIGINALE Oggetto: AUTORIZZAZIONE ALL'AFFIDAMENTO E CONSERVAZIONE UR= NA CINERARIA - MODALITA' E PROCEDURE
DettagliDISCIPLINARE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL AFFIDAMENTO E ALLA DISPERSIONE DELLE CENERI TITOLO I : AFFIDO PERSONALE DELLE CENERI
DISCIPLINARE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL AFFIDAMENTO E ALLA DISPERSIONE DELLE CENERI TITOLO I : AFFIDO PERSONALE DELLE CENERI 1. Condizioni L autorizzazione all affidamento personale delle
DettagliI GRADI DI PROGETTAZIONE
Università degli Studi di Cagliari A.A. 20012-2013 I GRADI DI PROGETTAZIONE SECONDO IL CODICE DEGLI APPALTI (Progetto esecutivo) approvato con il decreto legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 ed aggiornato
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 112 del 6-3-2015 O G G E T T O
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 112 del 6-3-2015 O G G E T T O Convenzione con l Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto
DettagliART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti)
ART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti) La zona è destinata ad accogliere attrezzature e servizi pubblici o ad uso pubblico di interesse generale su scala territoriale: uffici pubblici o privati di interesse
DettagliTABELLA MODIFICHE TARIFFE SERVIZI E CONCESSIONI CIMITERIALI ANNO 2015
TABELLA MODIFICHE TARIFFE SERVIZI E CONCESSIONI CIMITERIALI ANNO 2015 TRASPORTO SALME / CADAVERI 2014 2015 Trasporto salme / cadaveri (vedi rilascio autorizzazione al trasporto) Accoglienza salme / cadaveri
DettagliCOMUNE DI MANSUE PROVINCIA DI TREVISO
Allegato A) alla delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 24/04/2013. COMUNE DI MANSUE PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE E DI DESTINAZIONE DELLE CENERI. ART. 1 Oggetto
DettagliCITTÀ DI MORBEGNO Provincia di Sondrio
CITTÀ DI MORBEGNO Provincia di Sondrio Deliberazione numero: 39 In data: 06/03/2014 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE VARIAZIONI ALLE TARIFFE CIMITERIALI L'anno duemilaquattordici
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1159 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori ALFONZI, EMPRIN GILARDINI, VALPIANA, RUSSO SPENA e TURIGLIATTO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 14 NOVEMBRE 2006 Nuove
DettagliPROJECT FINANCING Alla luce del terzo decreto correttivo al Decreto Legislativo 163/06. Bologna, 4 maggio 2009 Avv. Dover Scalera
PROJECT FINANCING Alla luce del terzo decreto correttivo al Decreto Legislativo 163/06 Bologna, 4 maggio 2009 Avv. Dover Scalera 1 NOZIONE Il Project Financing (PF) è un operazione di finanziamento tesa
DettagliCOMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena)
SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE Servizio proponente SUPPORTO AMMINISTRATIVO L.P. DETERMINAZIONE N. 163/LP DEL 07/11/2014 OGGETTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza
Dettagli1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA
RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione
DettagliIL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato)
IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato) Acquistare la casa: quanto costa il notaio? Le tabelle qui pubblicate riportano di massima i compensi dovuti al notaio per gli atti
DettagliIl Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici
Ing. Marco CONTI SEMINARIO FORMATIVO Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Il riconoscimento della formazione pregressa per lavoratori e datori di lavoro RICONOSCIMENTO
DettagliLa legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due
La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge
DettagliDisposizioni in materia di cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri. (B.U. 02 Novembre 2007, n. 44)
Legge regionale n. 20 del 31 ottobre 2007 Disposizioni in materia di cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri. (B.U. 02 Novembre 2007, n. 44) Il Consiglio regionale ha approvato.
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO
DettagliAllegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E.
Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E. 1. Premesse In attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa di
DettagliAllegato 2 Schema di regolamento comunale in materia di cremazione Art. 1 (Autorizzazione alla cremazione) 1. La cremazione di cadavere deve essere
Allegato 2 Schema di regolamento comunale in materia di cremazione Art. 1 (Autorizzazione alla cremazione) 1. La cremazione di cadavere deve essere autorizzata dal Comune (2) ove è avvenuto il decesso,
DettagliDUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I.
AFFIDAMENTO GESTIONE, IN VIA TEMPORANEA E SPERIMENTALE, DEL SERIVIZO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PER IL PERIODO DAL 01.03.2012 AL 30.06.2012 DUVRI DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE
DettagliComune di Castel Maggiore Provincia di Bologna 3 Settore Gestione del Territorio
Comune di Castel Maggiore Provincia di Bologna 3 Settore Gestione del Territorio AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DI N. 3 ESERCIZI COMMERCIALI DA CEDERSI IN LOCAZIONE PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA CORRELATE
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliCOMUNE DI TARZO (TV) Approvato con deliberazione consiliare n. /2013.
All. A del. C.C. n. /2013 COMUNE DI TARZO (TV) REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DI DEFUNTI E/O RESTI MORTALI Approvato con deliberazione
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 68 24/02/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 1251 DEL 03/02/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU
Dettagli