Compensi professionisti: ok al regolamento

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1 La circolare di aggiornamento professionale N Compensi professionisti: ok al regolamento Pronto il regolamento per la determinazione dei compensi da parte del giudice dopo l abolizione delle tariffe. Categoria: Professionisti Sottocategoria: Varie Il Ministero della Giustizia ha messo a punto il testo finale del regolamento per la determinazione dei corrispettivi dovuti in sede giudiziale agli avvocati, notai, commercialisti e professionisti del settore tecnico a seguito dell abolizione delle tariffe obbligatorie (Decreto n. 140 del 20 luglio 2012 pubblicato in G.U. n. 195 del 22 agosto 2012). Ai fini della liquidazione del compenso per il professionista, costituiscono elementi di valutazione negativa da parte del giudice, l assenza del preventivo di massima e, per gli avvocati, l effettuazione di strategie volte a ostacolare la definizione del procedimento in tempi ragionevoli. Premessa Dopo il sì con le osservazioni del Consiglio di Stato, il decreto del Ministero di Giustizia sui parametri cui deve fare riferimento il giudice per stabilire, in assenza di accordo, i compensi di avvocati, notai, commercialisti ed esperti contabili è stato pubblicato nella G.U. n. 195 del 22 agosto Il decreto, in conseguenza all abolizione delle tariffe operata dal D.L. 1/2012, accoglie alcune delle osservazioni del Consiglio di Stato. In particolare: costituiscono elementi di valutazione negativa in sede di liquidazione giudiziale del compenso sia l'assenza del preventivo di massima che le condotte di ostacolo alla accelerazione del giudizio. Il regolamento si potrà applicare per analogia anche ai casi non espressamente regolati, ma il giudice è tenuto ad applicare il regolamento, non più semplicemente ad attenersi allo stesso.

2 Alcune clausole non sono state recepite, in particolare non c'è stato l'inserimento delle spese sostenute dal professionista all'interno del compenso unitario e onnicomprensivo. A conti fatti, i nuovi compensi rispetto alle vecchie tariffe scenderanno del 30% circa. Nello specifico delle diverse categorie: per i parametri dei notai sono individuate cinque categorie di atti (circa beni immobili, mobili, atti societari, atti di valore indeterminato o indeterminabile e quelli che non possono essere ricondotti a categorie precedenti), per i compensi delle quali verrà considerato il valore medio dell'atto, la difficoltà e complessità dell'atto, l'impegno profuso, il tempo impiegato, nonché l eventuale urgenza, impegno di studio, ricerca e approfondimento necessari; per i commercialisti rientrano in 11 le tipologie di attività per le quali sono previsti parametri per la determinazione del compenso ed è stabilita sia la ripartizione in scaglioni progressivi del valore della pratica che l'applicazione di una forbice percentuale da calcolare sul predetto valore; per gli avvocati, i parametri non comprendono le spese, gli oneri e i contributi connessi alla lite, mentre comprendono i costi degli ausiliari di fiducia del professionista, tranne che di quelli del consulente di parte, che è un fiduciario del cliente. Le professioni tecniche Per le professioni tecniche non vi sono modifiche rilevanti nella determinazione dei parametri, almeno in termini di risultato finale. I nuovi compensi si attesteranno al di sotto del livello delle vecchie tariffe del 30% circa, ma non si riduce la flessibilità lasciata al giudice del 60% nell aumento o riduzione del corrispettivo rispetto al parametro base individuato applicando il regolamento. Il Consiglio di Stato aveva chiesto al Ministero di Giustizia di evitare i parametri cosidetti a forcella che presentano cioè un valore minimo e uno massimo. Anche le tabelle sono rimaste identiche, ma nella scelta dei parametri generali per la liquidazione del compenso sono stati introdotti il costo economico delle singole categorie componenti l'opera e la specificità della prestazione, che si aggiungono alla complessità della prestazione e sostituiscono un costo economico calcolato nella precedente versione sull'intera opera. Una maggiore estensione di applicazione Le tariffe dell'area tecnica mantengono la particolarità di avere un'estensione di applicazione molto maggiore rispetto alle altre professioni, in quanto si applicherebbero anche alle base d'asta dei bandi di gara per prestazioni professionali se fatti propri dai responsabili del procedimento.

3 Necessaria la pattuizione del compenso Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito, nelle forme previste dall'ordinamento, al momento del conferimento dell'incarico professionale. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla conclusione dell'incarico, dovrà anche indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale. In ogni caso la misura del compenso è previamente resa nota al cliente con un preventivo di massima, la stessa deve essere adeguata all'importanza dell'opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. La quantificazione in base ai parametri Opportuno conservare in forma scritta il compenso pattuito I professionisti che non conservano nel fascicolo di studio un compenso pattuito in forma scritta rischiano una valutazione e quantificazione da parte del Giudice attraverso i parametri. Questa è la conseguenza dell'articolo 9 del D.L. 1, diventato Legge 27/2012, che parla non solo di compenso pattuito, ma anche di preventivo di massima da rendere noto al cliente. I decreti varati dal Ministero della Giustizia su avvocati, notai, commercialisti e professioni tecniche mirano a risolvere i casi conflittuali di rapporti tra cliente e professionista, cioè i casi in cui il compenso scritto pattuito è impugnato per eccessiva onerosità o per errore o venir meno di talune delle caratteristiche del rapporto. Se il rapporto professionale entra in sofferenza per dissenso tra le parti, il giudice deve innanzitutto verificare se vi era un accordo sul corrispettivo, ad esempio assumendo testimonianze. Quest'ultimo, dopo aver verificato se la pattuizione sul compenso riesca a restare (anche parzialmente) in vigore, decide la controversia riferendosi a parametri (articolo 9, comma 2, D.L. 1/2012). Tali parametri, a loro volta derivano da un lato (articolo 2233, Codice civile) dall'esigenza di tutelare il decoro della professione e il rapporto di adeguatezza all'importanza dell'opera, ma dall'altro non possono avere come punto di riferimento l'articolo 36 della Costituzione (necessità di garantire esistenza libera e dignitosa). Può così accadere che nei rapporti tra cliente e professionista il compenso possa essere determinato attingendo dalla tariffa professionale in vigore fino al 2012 (per ciò che riguarda le voci di prestazione e il valore loro affidato), come frutto di un libero consenso.

4 Le regole per le diverse categorie I notai Per i notai vengono individuate cinque categorie di atti beni immobili, mobili (compresi veicoli e natanti), atti societari, atti di valore indeterminato o indeterminabile e quelli (altri atti) che non possono essere ricondotti a categorie precedenti. Grazie all'interferenza di valori fiscali o comunque di mercato, il valore della prestazione è agevolmente quantificabile. Valore medio dell atto Viene adottata una percentuale di compenso calcolata sul valore medio dell'atto, con possibilità di adottare una percentuale in aumento o in diminuzione. Sono valutabili anche alcuni elementi quali la difficoltà e complessità dell'atto, l'impegno profuso, il tempo impiegato. Vi sono poi aggiustamenti correttivi che tengono conto di urgenza, impegno di studio, ricerca e approfondimento necessari. I commercialisti ed esperti contabili Per i commercialisti si supera il compenso che nella tariffa del 2010 prevedeva rimborsi di spese, indennità, onorari specifici e graduali, preconcordati e a tempo. Sono anche superati i criteri generali quali natura, caratteristiche, durata e valore della pratica, l'importanza, complessità o difficoltà della pratica, le condizioni d'urgenza, l'incarico a una pluralità di professionisti, quelli connessi a rapporti con più clienti, l'incarico non giunto a compimento, quello già iniziato da altri professionisti, il concorso del cliente o di terzi alla definizione della pratica. Eliminata la distinzione tra rimborsi spese, indennità e onorari. Sono 11 le tipologie di attività per le quali sono previsti parametri per la determinazione del compenso, sono razionalizzati anche i criteri per la determinazione del valore delle pratiche. Vi è poi una ripartizione in scaglioni progressivi del valore della pratica e l'applicazione di una forbice percentuale da calcolare sul predetto valore.

5 Gli avvocati Per gli avvocati, i parametri hanno alcune regole generali. Non riguardano le spese, gli oneri e i contributi connessi alla lite (ad esempio, i costi previdenziali e fiscali della lite), mentre comprendono i costi degli ausiliari di fiducia del professionista (escluso il consulente di parte, che è un fiduciario del cliente). Principio di libertà delle tariffe Per l'attività giudiziale civile, amministrativa e tributaria, il compenso è liquidato per fasi: studio della controversia, fase introduttiva, istruttoria, decisoria, esecutiva, ma a conferma del principio di libertà da tariffe, tutti i parametri sono elastici: lo sottolinea l'articolo 1 del decreto relativo gli avvocati, affermando che le soglie numeriche, le percentuali, i minimi e i massimi non sono vincolanti per il giudice.