CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Unità Dirigenziale Studi Legislativi e Documentazione. Dossier di documentazione legislativa

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1 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Unità Dirigenziale Studi Legislativi e Documentazione Dossier di documentazione legislativa Inquadramento Tecnico Normativo sulla proposta di legge: Disposizioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale della Campania, canto, musica e danza popolare Ad iniziativa del Consigliere Alberico Gambino REG. GEN. N Denominazione file: Griglia metodologica per la stesura dell analisi tecnico normativa Data documento: 10 /12/2015 Dirigente A cura Dott.ssa Rosaria Conforti Staff Unità Dirigenziale Studi Legislativi e Documentazione Funzionario istruttore Viscido Sergio

2 Inquadramento tecnico-normativo sulla proposta di legge "DISPOSIZIONI PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELLA CAMPANIA, CANTO, MUSICA E DANZA POPOLARE REG. GEN. N. 25 Contenuto Relazioni allegate Necessità dell intervento con legge Rispetto delle competenze legislative costituzionali Normativa di riferimento 1 Contenuto La proposta di legge, composta da undici articoli, riconosce, quale patrimonio culturale immateriale, i propri dialetti locali, i canti popolari eseguiti nei diversi dialetti locali, le musiche e le danzi popolari di tutto il territorio regionale (co. 1, art. 1); Tutela e valorizza la memoria culturale delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale (co. 2, art. 1); Le attività di spettacolo e concertistiche di musica, di canto e danza popolare, nonché le rappresentazioni teatrali nei dialetti campani (co. 3, art. 1); Finalità della Pdl, inoltre, è l incentivazione della formazione artistica dei singoli e dei gruppi artistici campani, sostenendo, in particolare, l associazionismo culturale giovanile. In particolare: a) incentiva la conoscenza della musica, dei canti, delle danze e degli strumenti musicali della tradizione popolare; b) favorisce il recupero e la tutela del patrimonio canoro, musicale e strumentale; c) promuove la conoscenza della musica, del canto, della danza campana incentivando e sostenendo la nascita di gruppi artistici locali; d) promuove incontri di studio, meeting, gemellaggi con artisti, gruppi e complessi orchestrali similari di altre regioni d Italia, i Paesi dell area balcanica, le associazioni dei Campani nel mondo (art.2); Promuove ancora la fondazione per l Archivio Campano della Musica Popolare (ACMP) (art.3); assegna alla Giunta regionale la redazione di un programma triennale integrato di intervento nel settore della musica popolare indicando le risorse da stanziare nei bilanci di previsione su apposito capitolo di spesa (art.4); istituisce l Albo dello spettacolo a cui possono iscriversi soggetti, costituiti in qualsiasi forma giuridica e senza scopo di lucro, in possesso di requisiti definiti da apposito Regolamento regionale (art.5); concede annualmente, contributi in favore di orchestre e gruppi musicali, di associazioni iscritti all albo regionale nella misura massima del 30% della spesa ritenuta ammissibile per: o l acquisto, il miglioramento ed il completamento di attrezzature musicali fisse e mobili; o lo svolgimento di attività culturali e di spettacolo fuori dai confini regionali, nella misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile per la realizzazione di percorsi di formazione e approfondimento della conoscenza delle pratiche musicali e coreutiche tradizionali e nella misura massima del 50% della spesa ritenuta ammissibile per la realizzazione di cd e dvd contenenti produzioni musicali originali dei gruppi (art.6). Concede annualmente, in base alle risorse disponibili, contributi in favore degli Enti Locali singoli o associati:

3 2 3 4 Relazioni allegate Necessità dell intervento con legge Rispetto delle competenze legislative costituzionali a) per la realizzazione di archivi e biblioteche multimediali specializzati, a nella misura massima del 50% della spesa ritenuta ammissibile; b) per la realizzazione di festival, raduni e analoghe iniziative di spettacolo nel campo delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale, nella misura massima del 30% della spesa ritenuta ammissibile; (art.7). Concede annualmente, in base alle risorse disponibili, contributi in favore di case editrici ed etichette discografiche per la pubblicazione di studi e ricerche nel campo delle tradizioni musicali della Campania (art.8). Assegna alla Giunta regionale, entro il 31 maggio di ogni anno, l'approvazione del piano annuale di attribuzione dei contributi, provvede ad emanare i Regolamenti attuativi della presente legge. (art.9). Dispone che agli oneri derivanti dalla presente legge si provveda nei limiti degli stanziamenti previsti dalle leggi di bilancio annuali e pluriennali. (art.10). All'articolo 11 è stabilito che la legge entra in vigore il 1 Gennaio La pdl, corredata da relazioni descrittiva e finanziaria, comporta un onere finanziario quantificato, per l anno 2016, in modo generico, ,00, con ordinarie risorse di bilancio senza indicarne il relativo Titolo - Missione - Programma. La proposta di legge nasce in attuazione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003, ratificata dal Parlamento italiano con la Legge n. 167 del 27 settembre 2007, che riconosce quale patrimonio culturale immateriale i propri dialetti locali, i canti popolari eseguiti nei diversi dialetti locali, le musiche e le danzi popolari di tutto il territorio regionale. Il patrimonio è frutto della storia della Campania e della conformazione del suo territorio che, decine e decine di gruppi musicali o di singoli artisti hanno ravvivato e rielaborato le antiche forme musicali producendo nuove tendenze e modalità di musica popolare. La Regione riconosce quali Beni culturali immateriali della Regione Campania le danze popolari (le variegate forme di tarantella e di tammurriata), le musiche e i canti popolari che si sono riprodotti nei secoli. Sono riconosciuti, altresì, quale parte integrante di questi beni immateriali gli strumenti musicali tradizionali: la zampogna, la chitarra battente. Finalità della Proposta di Legge è la tutela e la valorizzazione del vasto repertorio musicale e canoro campano; l'incentivazione, il cammino di recupero e la rielaborazione dei repertori musicali in arrangiamenti più vicini alle tendenze giovanili, il sostegno agli spettacoli e le produzioni discografiche. Sono rispettate le sfere di competenza legislativa costituzionale concorrente come previsto dall art.117 della Costituzione che cataloga al co.3 la potestà legislativa di valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali.

4 Normativa di Riferimento Ai fini dell approfondimento delle tematiche oggetto della proposta di legge DISPOSIZIONI PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELLA CAMPANIA, CANTO, MUSICA E DANZA POPOLARE si elenca la normativa di riferimento: PRINCIPALE NORMATIVA EUROPEA Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla XXXII sessione della Conferenza generale dell'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) PRINCIPALE NORMATIVA NAZIONALE Costituzione Repubblica Italiana Art.117, comma 3 Decreto Legislativo 22 gennaio2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 Legge 6 luglio 2002, n. 137 " Legge 27 settembre 2007, n. 167 Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla XXXII sessione della Conferenza generale dell'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) PRINCIPALE NORMATIVA REGIONE CAMPANIA Legge Regionale 8 agosto 2014, n. 18 Organizzazione del sistema turistico in Campania PRINCIPALI NORMATIVE REGIONALI Regione Basilicata Legge Regionale 11 agosto 2015, n. 27 Disposizioni in materia di patrimonio culturale, finalizzate alla valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata. Regione Emilia-Romagna Legge regionale 7 Novembre 1994, n.45 Tutela e valorizzazione dei dialetti dell Emilia Romagna

5 Regione Friuli-Venezia Giulia Legge regionale 17 febbraio 2010, n.5 Valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati nella regione Friuli Venezia Giulia Regione Liguria Legge regionale 2 Maggio1990, n.32 Norme per lo studio, la tutela, la valorizzazione e l uso sociale di alcune categorie di beni culturali e in particolare dei dialetti e delle tradizioni popolari della Liguria Regione Lombardia Legge regionale 21 ottobre 2008, n. 27 Valorizzazione del patrimonio culturale immateriale Regione Puglia Legge regionale 22 ottobre 2012, n.30 Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale Regione Toscana Legge regionale 25 febbraio 2010, n.21 - Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali

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