REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

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1 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 12 19/01/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 03/12/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Comune di Monte Compatri (RM). Variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del Approvazione con modifiche e prescrizioni. (MONTANARO FRANCESCA) (GIANFRANCESCO GIANNI) (M. MANETTI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA, RIFIUTI (Civita Michele) L'ASSESSORE DI CONCERTO ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 12/01/2016 prot. 13 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 3 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 Oggetto: Comune di Monte Compatri (RM).Variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del Approvazione con modifiche e prescrizioni. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell Assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge urbanistica 17 agosto 1942, n e successive modificazioni; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 gennaio 1972, n. 8; VISTA la legge regionale 5 settembre 1972, n. 8 e successive modificazioni; VISTA la legge regionale 12 giugno 1975, n.72 e successive modificazioni; VISTO l art. 16 della legge regionale 22 dicembre 1999, n. 38 recante Norme sul governo del territorio e successive modificazioni; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni; VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale del 6 settembre 2002, n.1 e successive modificazioni; PREMESSO che il Comune di Monte Compatri (RM) è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con D.G.R. n del ; VISTA la deliberazione consiliare n. 36 del con la quale il Comune di Monte Compatri ha adottato la Variante normativa in argomento; PRESO ATTO che a seguito della pubblicazione degli atti, avvenuta nelle forme di legge, non sono state presentate osservazioni come, peraltro, attestato dal Responsabile del Settore I AA.GG. Dipartimento I Amministrativo e Affari Generali del Comune di Monte Compatri, con nota n.1689 del 25/01/2013; RILEVATO che gli atti relativi alla Variante in questione sono stati sottoposti all esame del Comitato Regionale per il Territorio per il parere di competenza, ai sensi dell articolo 16 della legge regionale n. 38; VISTO il voto n. 218/1 reso nella seduta del , allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante quale Allegato A, con il quale il predetto Consesso ha ritenuto che la Variante alle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. del comune di Monte Compatri, adottata con deliberazione consiliare n. 36 del , sia meritevole di approvazione, ai sensi dell art. 10 della L. 1150/1942, con le modifiche e le prescrizioni nel Voto stesso riportate, da introdursi d ufficio ai sensi dell art. 3 della legge 6 agosto 1967, n. 765; VISTA la nota n del con la quale lo stesso Comitato Regionale per il Territorio ha trasmesso al Comune di Monte Compatri copia del suddetto voto n. 218/1 del 2015 per la formulazione, in merito alle modifiche apportate, delle controdeduzioni ai sensi del citato articolo 3 della L. 765/67; VISTA la deliberazione consiliare n. 25 del con la quale il Comune di Monte Compatri ha recepito le modifiche apportate dal C.R.p.T. con il citato parere n. 218/1/2015; CONSIDERATO che il C.R.p.T ha ritenuto necessario, per una migliore lettura del Voto n. 218/1/2015 precisare, con nota n del , la corrispondenza tra la dicitura Tabella e gli articoli normativi oggetto di variante, indicati nel medesimo Voto, così come di seguito riportato: - Tabella 1: Art. 3 punto 3 capoverso 3 - Tabella 2: Art. 3 punto 3 capoverso 5 - Tabella 3: Art. 3 punto 3 capoverso 6 - Tabella 4: Art Tabella 5: Art. 5 Pagina 2 / 3

3 RITENUTO di condividere e fare proprio il predetto parere del Comitato Regionale per il Territorio che costituisce parte integrante della presente deliberazione quale Allegato A ; DELIBERA Per le motivazioni espresse in premessa, che formano parte integrante della presente deliberazione, di approvare la Variante alle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. del comune di Monte Compatri (RM), adottata con deliberazione consiliare n. 36 del , per i motivi, con le modifiche e le prescrizioni contenuti nel parere del Comitato Regionale per il Territorio, reso con il voto n. 218/1 del , che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione quale Allegato A. La deliberazione consiliare di adozione n. 36 del , contenente la variante normativa, è vistata dal Dirigente dell Area Urbanistica e Copianificazione Comunale Provincia di Roma, Rieti e Viterbo della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti. Il presente provvedimento non comporta impegno di spesa. Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio. Pagina 3 / 3

4 Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

5 AAAAA AAAAA Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Comitato Regionale per il Territorio COMITATO REGIONALE PER IL TERRITORIO Voto n.218/1 del 12 febbraio 2015 ALLEGATO A Relatore Arch. Vittorio Pergolini OGGETTO: COMUNE DI MONTECOMPATRI Variante alle NTA del PRG. Deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del Legge 1150/42. IL COMITATO Vista la nota n del , pervenuta a questa Direzione Regionale in data 28/02/2013 ed acquisita in pari data con prot.n , con cui il Comune di Montecompatri ha inviato la documentazione inerente la Variante alle NTA del PRG in oggetto indicata, ai sensi della legge 1150/1942 e della L.R. n. 72/1975. Vista la nota n del 21/05/2013 con la quale l Ufficio di Staff Tecnico Amministrativo e Controllo di gestione di questa Direzione Regionale ha richiesto della documentazione integrativa al Comune. Vista la nota dello stesso Comune n del 11/6/2013 con cui ha integrato la documentazione come richiesto dall Ufficio di Staff Tecnico Amministrativo e Controllo di gestione. Esaminati gli atti e gli elaborati. Sentito il Relatore. PREMESSO CHE Il Comune di Monte Compatri è attualmente dotato di PRG approvato con delibera di Giunta Regionale n del La presente variante intende apportare modifiche alle NTA del vigente PRG, in particolar modo: (art.3) Modalità di calcolo del volume degli edifici; Volumi realizzabili entro terra; Superficie a portico realizzabile; -(art.11) Distanze dai confini nelle zone agricole E2 e E3; -(art. 5) riduzione del lotto minimo da mq a mq 750. ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, DELLA MOBITLITÀ E DEI RIFIUTI VIA GIORGIONE, 129 TEL DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITÀ E RIFIUTI ROMA FAX COMITATO REGIONALE PER IL TERRITORIO Pagina 1 di 4

6 AAAAA AAAAA Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Comitato Regionale per il Territorio Di seguito sono riportate le tabelle con il testo originario degli articoli e la proposta di modifica: Art. 3 Punto 3 Capoverso 3 delle NTA Modalità di calcolo del volume degli edifici Testo vigente Il volume dell edificio deve essere calcolato sommando i prodotti della superficie di ciascun piano delimitata dal perimetro esterno delle murature, per l altezza relativa al piano stesso, misurata tra le quote di calpestio dei pavimenti. Proposta di modifica Il volume dell'edificio deve essere calcolato sommando i prodotti delle superfici di ciascun piano delimitata dal perimetro esterno delle murature, per l altezza virtuale di ml. 3,20. Nel caso in cui l altezza misurata tra le quote di calpestio dei solai sia superiore a mt 3,20 il volume dell edificio dovrà essere calcolato sommando i prodotti della superficie di ciascun piano delimitata dal perimetro esterno delle murature, per l altezza reale misurata tra le quote di calpestio dei solai. Qualora il solaio di copertura risulti inclinato, l altezza è misurata alla media delle altezze delle coperture inclinate e comunque mai ad altezza inferiore a mt 3,20. E escluso dal calcolo del computo del volume di cui sopra, il volume entro le falde del tetto, con destinazione volume tecnico o soffitta non abitabile ed avente altezza utile al colmo del tetto non superiore a mt 2,20. Per volume entro le falde del tetto si intende quello formato dal piano di calpestio del volume accessorio e dei piani inclinati formati dall intradosso delle falde del tetto. L intradosso delle falde del tetto, con pendenza non superiori al 35%, deve in ogni caso intersecare con il piano di calpestio del volume accessorio, il quale, a sua volta, deve risultare alla stessa quota o superiore rispetto alle linee d intersezione tra gli intradossi delle falde del tetto e le facciate del fabbricato. Per altezza utile al colmo del tetto si intende quella misurata a partire dal piano di calpestio, come sopra definito, alla linea di incontro tra le falde del tetto con pendenza sempre non superiore al 35%. Nel caso in cui un tratto del tetto risulti in piano o le falde presentino due o più pendenze diverse, l altezza si misura alla linea d intersezione teorica delle falde con la massima pendenza. Volumi realizzabili entro terra Art. 3 Punto 3 Capoverso 5 delle NTA Le cubature entro terra non possono superare il 25% del totale delle cubature realizzabili fuori terra. Le cubature entro terra possono essere realizzate anche su più livelli e possono estendersi oltre la proiezione a terra dei muri perimetrali dell edificio, escluse le rampe di accesso devono comunque Pagina 2 di 4 ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, DELLA MOBITLITÀ E DEI RIFIUTI VIA GIORGIONE, 129 TEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO ROMA FAX DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITÀ E RIFIUTI

7 AAAAA AAAAA Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Comitato Regionale per il Territorio rispettare la distanza minima di mt 3,00 dai confini di proprietà. Nelle cubature entro terra, la quota parte non destinata a garage ma destinata a cantina, deposito, magazzino, lavatoio, non può comunque superare il 25% del totale delle cubature realizzabili fuori terra. Superficie a portico realizzabile Art. 3 Punto 3 Capoverso 6 delle NTA Sono altresì esclusi dal calcolo del volume i volumi tecnici strettamente necessari a contenere e consentire l accesso ad impianti tecnici a servizio dell edificio ed emergenti dalla linea di gronda dello stesso, quali extra corsa degli ascensori, torrino vano scale, serbatoi idrici, vasi di espansione dell impianto di riscaldamento canne fumarie e di ventilazione, i porticati purché non superiori al 10% della superficie coperta. Sono altresì esclusi dal calcolo del volume i volumi tecnici strettamente necessari a contenere e consentire l accesso ad impianti tecnici a servizio dell edificio ed emergenti dalla linea di gronda dello stesso, quali extra corsa degli ascensori, torrino vano scale, serbatoi idrici, vasi di espansione dell impianto di riscaldamento canne fumarie e di ventilazione, i porticati non superiori al 25% della superficie lorda del piano a servizio del quale si realizza il portico. Costituisce portico, lo spazio chiuso su più del 50% dei suoi lati e coperto, all altezza del piano immediatamente superiore, dal fabbricato stesso o da strutture indipendenti. Distanze dai confini nelle zone agricole E2 ed E3 Art. 11 delle NTA Per tutte le zone Agricole E1, E2 ed E3 il distacco minimo dalle costruzioni dai confini è pari a mt 20. Lotto minimo per l edificazione in zona B4 di PRG Art. 5 delle NTA Il lotto minimo per l edificazione sia di mq Il lotto minimo per l edificazione in zona B4 deve essere uguale o superiore a mq 750. CONSIDERATO CHE Vista la proposta di modifica alle N.T.A. come rappresentata dall Amministrazione Comunale; Preso atto che, come riportato nella relazione istruttoria, le motivazioni addotte dall Amministrazione Comunale sono quelle di adeguare le suddette NTA con i criteri impartiti dalla Regione Lazio con la circolare 45/Rec/99 Indirizzi e criteri generali da seguire nella formazione dei regolamenti edilizi comunali del al fine di avere una lettura univoca tenuto conto che seppure le norme sono attinenti ai regolamenti edilizi le stesse sono riportate nelle NTA del PRG. ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, DELLA MOBITLITÀ E DEI RIFIUTI VIA GIORGIONE, 129 TEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO ROMA FAX DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITÀ E RIFIUTI Pagina 3 di 4

8 AAAAA AAAAA Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Comitato Regionale per il Territorio Come contenuto nella relazione dell Area Urbanistica e Copianificazione Provv. Rm, Ri e Vt, si ritiene condivisibile l inserimento della norma riguardante il distacco minimo dalle costruzioni dai confini in zona agricola 8 (tab. 4 della relazione istruttoria), trattandosi di una norma di salvaguardia volta a limitare la concentrazione delle costruzioni così da evitare la formazione di nuclei in zona agricola. Resta inteso che le norme delle zone agricole devono essere necessariamente rispondenti con quanto disposto dalla legge regionale n. 38 Norme sul governo del territorio per esse. In riferimento alla modifica riportata per la norma di cui al lotto minimo per l edificazione in zona B4 (tab. 5 della relazione istruttoria), la stessa si ritiene condivisibile dato l elevato frazionamento fondiario e tenuto conto che la volumetria prevista per l intera zona B4 rimane invariata. Si ritiene invece di dover stralciare le altre proposte di modifica di cui alle tabelle 1,2,3 della relazione istruttoria. OSSERVAZIONI Non sono pervenute osservazioni come da nota del Comune n del CONCLUSIONI Per la competenza di questo Comitato, si ritiene che la variante normativa adottata, non contrasti con la legislazione sovraordinata e pertanto sia ammissibile ai sensi della normativa urbanistica vigente con lo stralcio delle proposte di modifica di cui alle tabelle 1,2,3 della relazione istruttoria. Il Comune dovrà provvedere al coordinamento delle disposizioni delle NTA vigenti, in contrasto con la presente variante. Infine si precisa che la variante al PRG non costituisce di per se regolarizzazione di interventi illegittimi ovvero non indipendentemente legittimabili secondo la vigente normativa. Tutto ciò premesso e considerato, il Comitato Regionale per il Territorio esprime il seguente PARERE Che la variante normativa al PRG del Comune di Monte Compatri, adottata con DCC n. 36 del ai sensi dell art.10 della Legge n.1150/42, SIA MERITEVOLE DI APPROVAZIONE Con le modifiche e prescrizioni sopra riportate da introdursi d ufficio ai sensi dell art. 3 della legge n.765/67. Il Vicesegretario del C.R.p.T. f.to (Fabio BISOGNI) Il Presidente del C.R.p.T. f.to (Maria Luisa Salvatori) Pagina 4 di 4 ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, DELLA MOBITLITÀ E DEI RIFIUTI VIA GIORGIONE, 129 TEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO ROMA FAX DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITÀ E RIFIUTI