Le costruzioni a secco Seminario

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1 Le costruzioni a secco Seminario Knauf Padova, 04 Maggio 2010 Valentina Fezza Business Manager Aquapanel Knauf Italia

2 Le costruzioni a secco Indice: Piano Casa: Ampliamenti e Sopraelevazioni Ing. Valentina Fezza Knauf Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Tecniche di progettazione ed esecuzione, Isolamento termoacustico. Esperienze e casi pratici Ing. Mirko Berizzi Vanoncini 2

3 Le costruzioni a secco Indice: Piano Casa: Ampliamenti e Sopraelevazioni Cos è? Regioni a confronto - Focus Veneto 3

4 PIANO CASA: Cos è è? 31 Marzo 2009: Intesa Stato-Regioni ed Enti Locali LEGGE ECONOMICO FINANZIARIA per rilancio dell'economiaeconomia MIRA A PROMUOVERE GLI INVESTIMENTI PRIVATI MICROINTERVENTI Recupero del patrimonio edilizio Riqualificazione del patrimonio edilizio PICCOLE MEDIO IMPRESE per introdurre incisive misure di semplificazione procedurali dell'attività edilizia 4

5 PIANO CASA: Cos è è? Le Regioni si impegnano ad approvare entro e non oltre 90 giorni proprie leggi ispirate preferibilmente ai seguenti obiettivi: AMPLIAMENTI DI VOLUME attraverso piani/programmi per edifici residenziali uni-bifamiliari Massa volumetrica 1000 m 3 Massimo ampliamento = 200 m 3 5

6 PIANO CASA: Cos è è? Le Regioni si impegnano ad approvare entro e non oltre 90 giorni proprie leggi ispirate preferibilmente ai seguenti obiettivi: DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE CON PREMI VOLUMETRICI per edifici residenziali 6

7 Le costruzioni a secco Indice: Piano Casa: Ampliamenti e Sopraelevazioni Cos è? Regioni a confronto - Focus Veneto 7

8 PIANO CASA: regioni a confronto Regioni che non hanno ancora varato la legge 8

9 PIANO CASA: regioni a confronto Enti che non adotteranno l intesa sul piano casa 9

10 PIANO CASA: regioni a confronto AMPLIAMENTI: CRESCERE IN ALTEZZA Regione Abruzzo Basilicata Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Puglia Provincia autonoma Bolzano Sardegna Toscana Umbria Valle d Aosta Veneto Sopraelevazionni Ammesse Ammesse Ammesse Ammesse (fino a 2 piani mt 6). Nelle Zto A e B0 rispetto delle altezze di piano. Per edifici non residenziali rispetto delle altezze previste degli strumenti urbanistici. Possibile solo realizzare sottotetti abitabili Ammesse Ammesse Ammesse. Per gli edifici non residenziali si riduce la percentuale di ampliamento (max 100 mq). Ammesse, per la quantità necessaria a innalzare l edificio originario di un solo piano Non ammesse Ammesse fino al max di 1 m oltre l altezza originaria Ammesse (massimo un piano negli edifici pluripiano). Esclusa fascia costiera. Non ammesse Non ammesse Ammesse Ammesse 10

11 PIANO CASA: regioni a confronto AMPLIAMENTI: MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D USO NON AMMESSO Toscana Emilia Romagna Piemonte (salvo che negli edifici residenziali ultimati nel 2008, ove possono trasformarsi in residenza i piani pilotis) Puglia Lazio (obbligo di mantenere la destinazione d uso residenziale per 5anni e per 10 anni per il non residenziale) Basilicata (vincolo di destinazione per 10 anni, ove l ampliamento crei nuove unità immobiliari) AMMESSO SOLO SE CONFORME AI PIANI URBANISTICI Veneto (solo per il corpo edilizio contiguo: per esempio gli annessi rustici) Marche Sardegna Valle d Aosta - - NESSUNA PREVISIONE: valgono i PRG Umbria Provincia autonoma Bolzano Lombardia Abruzzo Liguria Friuli Venezia Giulia 11

12 PIANO CASA: regioni a confronto AMPLIAMENTI: ENTRO QUANDO GODERE DEI BONUS Regione Abruzzo Basilicata Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Puglia Provincia autonoma Bolzano Sardegna Toscana Umbria Valle d Aosta Veneto SCADENZA PER LA Dia o il permesso di costruire 27 dicembre 2011 (per i Comuni colpiti dal terremoto termine prorogato per tutta la durata dello stato di emergenza) 8 agosto dicembre 2010 Inizio lavori entro 19 novembre dicembre novembre aprile maggio dicembre settembre 2011 Inizio lavori entro 31 dicembre maggio dicembre dicembre 2010 Nessuna 11 Luglio

13 PIANO CASA: regioni a confronto AMPLIAMENTI PURI E SEMPLICI REGIONI TIPOLOGIA DI EDIFICI DESTINAZIONE D USO PERCENTUALE DI AMPLIAMENTO AMPLIAMENTI SEPARATI Abruzzo Edifici in generale, senza alcuna specificazione. Solo edifici residenziali per almeno il 50 % Fino al 20% della superficie con max 200 mq. Sempre almeno 9 mq per edifici di modeste dimensioni Non ammessi Basilicata Monofamiliare fino a 200 mq Bifamiliare e plurifamiliae fino a 400 mq Solo edifici residenziali Fino al 20% della superficie con (max 40 mq per ciascuna unità in edifici plurifamiliari) Fino al 25% si realizzano specifici interventi in materia di risparmio energetici Non ammessi Emilia Romagna Unifamiliari, bifamiliari e altra tipologia, con Sul non superiore ai 300 mq ed esistenti l 31 marzo 2009 Solo edifici residenziali Fino al 20% della Sul e max 70 mq complessivi Fino al 35% della Sul e max 130 mq con requisisti energetici ed adeguamento sismico intero edificio Non ammessi Friuli Venezia Giulia Edifici in generale senza alcuna specificazione, esistente al 19 novembre 2009 Ammessa qualsiasi destinazione edilizia e qualsiasi zona urbanistica. Particolari previsioni per edifici produttivi in Zto D Fino a 200 mc di volume utile in generale per edifici produttii fino al 35% della superficie utile esistente fino ad un max di 1000 mq Ammessi Lazio Uni e plurifamiliari con volume non superiore ai 1000 mc Non residenziale con superficie fino ai 1000 mq Edifici residenziali e non (artigianato, piccola industria, esercizi di vicinato) Residenziale: fino al 20% di volume o superficie Max 200 mc o 62,5 mq; fino al 35% in particolari zone sismiche (max 350 mc o 110 mq) se tutto l edificio viene adeguato alle norme antisismico Non residenziale: fino al 10% della superficie (max 1000 mq); fino al 20% nelle zone sismiche con adeguamento intero edificio Non ammessi Liguria Mono e plurifamiliare con volume non superiore ai 1000 mc esistenti al 30 giugno 2009 Edifici a totale o prevalente destinazione residenziale. Edifici a destinazione socio-assistenziale e socio-educativo Edifici rurali a destinazione residenziale Fino a 200 mc ampliamento di 60 mc. Fra e 200 e 500 mc fino al 20%. Fra 500 e 1000 mc fino al 10% della parte eccedente i 500 mc. Previsto un ulteriore 10% se adeguamento antisismico intero edificio o impianti di energia da fonti rinnovabili. un altro 5% per coperture con tetti in ardesia e un ulteriore 5% per edifici rurali se l ampliamento utilizza tipologie e materiali tradizionali Non ammessi Lombardia Uni e bifamiliari + altri edifici con volume non superiore ai 1200 mc, ultimati al 31 marzo 2005 Solo edifici residenziali Fino al 20% del volume con max 300 mc per edifici uni-bifamiliari; fino al 20% per edifici fino a 1200 mc; fino a 40% per edifici erp Non ammessi 13

14 PIANO CASA: regioni a confronto AMPLIAMENTI PURI E SEMPLICI REGIONI TIPOLOGIA DI EDIFICI DESTINAZIONE D USO PERCENTUALE DI AMPLIAMENTO AMPLIAMENTI SEPARATI Marche Edifici in generale senza alcuna specificazione Edifici residenziali e non residenziali Residenziale: fino al 20% del volume con max 200 mc. Non residenziale: fino al 20% della Sul (max 400 mq nelle Zto a destinazione industriale, artigianale, direzionale, commerciale; max 1000 mq se l ampliamento comporta l incremento di altezza; max 200 mc se edifici ubicati in zone omogenee con destinazione diversa da quella industriale, agricola e commerciale, purché compatibili con la destinazione della zona in cui sono situati) Non ammessi Piemonte Uni e bifamiliari, legittimamente esistenti o che hanno avuto il titolo entro la data di entrata in vigore della legge Edifici residenziali e non, edifici di edilizia pubblica sovvenzionata Fino al 20% del volume con max 200 mc ( 200 mq per edifici non residenziali) e cubatura finale complessiva non superiore a 200 mc (il limite di 1200 mc non vale per il non residenziale) Fino al 20% per l edilizia pubblica sovvenzionata Non ammessi Puglia Uni e bifamiliari + altri edifici con volume non superiore ai 1000 mc Solo edifici residenziali Il 20% del volume con max 200 mc Non ammessi Provincia autonoma Bolzano Qualsiasi edificio di almeno 300 mc alla data del 12 gennaio 2005 Edifici residenziali oltre il 50% Fino a 200 mc di volume fuori terra senza percentuale Non ammessi Sardegna Uni e bifamiliari + edifici pluripiano e a schiera ultimati ultimati al 31 marzo 2009 Edifici residenziali, a servizio connessi alla residenza, attività produttiva e turistico ricettivo in zona E, residenze e immobili agrosilvo-pastorale Residenziale, non residenziale e turistiche: fino al 20% del volume (30% con accorgimenti energetici). Edifici residenziali e attività turistiche: fino al 10% entro 300 m dalla battigia (150 nelle isole minori) Ammessi Toscana Mono e bifamiliari + altri edifici con Sul non superiore a 300 mq Solo edifici residenziali o rurali ad uso abitativo Fino al 20% della Sul e ma x complessivo di 70 mq di Sul Non ammessi Umbria Uni e bifamiliari + altri edifici con Suc 350 mq Solo edifici residenziali Fino al 20% della Suc e max complessivo di 70 mq Non ammessi Valle d Aosta Edifici in generale, senza alcuna specificazione, con titolo abitativo ottenuto entro il 31 dicembre 2008 Edifici residenziali e non (attività produttive e artigianali e commerciali, turistiche e ricettivo extra alberghiere) Fino al 20% del volume esistente Non ammessi Veneto Uni e bifamiliari, casa a schiera e condomini Edifici residenziali e non. Fino al 20% su residenziale e non (fino al 30% con tecnologie che prevedono l uso di fonti di energia rinnovabili con una potenza non inferiore a 3 KWh) Ammessi 14

15 PIANO CASA: focus regione Veneto Ampliamenti EDIFICI AMMESSI TIPOLOGIA AMPLIAMENTI STACCATI PERCENTUALE PERMESSI DI COSTRUIRE DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICI TITOLO ABITATIVO INTERVENTO DEI COMUNI TERMINE PRIMA CASA ALTRI INTERVENTI Destinazione d uso residenziale e non residenziale Unifamiliari, bifamiliari Case a schiera: interventi realizzati in maniera uniforme con le stesse modalità su tutte le case appartenenti alla schiera. Condomini: anche separatamente per ciascuna unità immobiliare, compatibilmente con il regolamento condominiale. Ammessi. L ampliamento deve essere realizzato in aderenza rispetto al fabbricato esistente o utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente, ma ove ciò non risulti possibile oppure comprometta l armonia estetica del fabbricato esistente può essere autorizzata la costruzione di un corpo edilizio separato, di carattere accessorio e pertinenziale. Fino al 20% del volume su residenziale o 20% della superficie coperta su non residenziale (fino al 30% con tecnologie che prevedono l uso di fonti di energia rinnovabili con una potenza non inferiore a 3 KWh) La richiesta del titolo abitativo siano presentati al comune entro il 31 Marzo 2009 anche per edifici non ancora costruiti Ammessa DIA Sì, entro il 30/10/2009 oppure commissario ad acta nominato dalla Regione Presentazione delle istanze edilizie entro l 11 Luglio 2011 Possibilità di intervento dall 11 Luglio 2009 Solo dopo il 30 ottobre

16 PIANO CASA: regioni a confronto DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE: CRESCERE IN ALTEZZA Regione Abruzzo Basilicata Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Puglia Provincia autonoma Bolzano Sardegna Toscana Umbria Valle d Aosta Veneto Sopraelevazionni Ammesse (vanno però rispettati i limiti fissati dal DM 1444/1968) Ammesse fino al max di mt 3 otre l altezza prevista degli strumenti urbanistici Ammesse, in via generale Ammesse (fino a 2 piani mt 6). Ammesse, ma rispettando l altezza massima degli edifici contermini Ammesse Ammesse Ammesse Ammesse, per la quantità necessaria a innalzare l edificio originario di un solo piano Non ammesse Ammesse, fino al max di 1 m oltre l altezza originaria Ammesse Non ammesse Non ammesse Ammesse Ammesse 16

17 PIANO CASA: regioni a confronto DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE: MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D USO NON AMMESSO Toscana Emilia Romagna Veneto Piemonte (ad eccezione di quanto fissato negli strumenti urbanistici comunali) Puglia AMMESSO SOLO SE CONFORME AI PIANI URBANISTICI Sardegna Marche (solo per edifici non residenziali, ubicati nelle Zto di tipo B o C di cui al DM 1444/1968, ove non più utilizzati per finalità produttive al 1 gennaio 2007, ovvero all interno di un programma di riqualificazione urbanistica) Valle d Aosta NESSUNA PREVISIONE: valgono i PRG Umbria Provincia autonoma Bolzano Lombardia Abruzzo Lazio Basilicata Liguria Friuli Venezia Giulia 17

18 PIANO CASA: regioni a confronto AMPLIAMENTI A SEGUITO DI INTERVENTI DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE REGIONI TIPOLOGIA DI EDIFICI DESTINAZIONE D USO PERCENTUALE DI AMPLIAMENTO Abruzzo Edifici realizzati prima del 31 marzo 2009 Solo edifici residenziali per almeno il 50 % Fino al 35% della superficie utile. Ulteriore bonus del 30% della superficie utile dell edifico demolito se l area occupata viene ceduta gratuitamente al comune. Basilicata Edifici realizzati dopo il 1942 ammessi anche edifici in fase di realizzazione con titolo abitativo valido Solo edifici residenziali Fino al 30% della superficie utile Fino al 35% con interventi puntuali di materia di risparmio energetico Fino al 40% con tecniche di bioedilizia, impianti fotovoltaici, incremento verde privato. Emilia Romagna Edifici realizzati prima del 31 marzo 2009 Edifici residenziali o con unità immobiliari non abitative, ma non superiore al 30% della Sul Fino al 35% della Sul in generale Fino al 50% della Sul per edifici incongrui da delocalizzare. Friuli Venezia Giulia Edifici realizzati prima del 31 novembre 2009, solo esterni a Zto di tipo A e B0 Edifici in tutto o in parte a destinazione residenziale, alberghiera, ricettivocomplementare o direzionale Fino al 35% del volume utile esistente Lazio Edifici in generale Solo edifici residenziali al 75% Fino al 35% del volume o superficie. Fino al 40% mediante concorso di progettazione. Liguria Edifici esistenti al 30 giugno 2009 Esclusivamente edifici residenziali Edifici non residenziali purché non riconosciuti incongrui dai comuni. Necessaria una conferenza di servizi per la modifica dello strumento ubanistico. Fino al 35% del volume Lombardia Edifici in generale Edifici in tutto residenziali immobili produttivi previa delibera comunale di individuazione Fino al 30% del volume, fino al 35% con idoneo equipaggiamento erboreo dell area. Marche Edifici in generale Edifici residenziali e non residenziali che necessitano rinnovo/adeguamento per qualità architettonica e adeguamento antisismico. Residenziale: fino al 35% del volume esistente. Non residenziale: fino al 35% della Sul da demolire nelle Zto a destinazione industriale, artigianale, direzionale, commerciale e agricola. Come per il residenziale nelle altre zone fino al 50% per edifici Erp. 18

19 PIANO CASA: regioni a confronto AMPLIAMENTI A SEGUITO DI INTERVENTI DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE REGIONI TIPOLOGIA DI EDIFICI DESTINAZIONE D USO PERCENTUALE DI AMPLIAMENTO Piemonte Edifici già realizzati o che hanno ottenuto il titolo abitativo all entrata in vigore della legge Edifici residenziali, oppure con unità non abitative non superiori al 25% del volume totale compatibili con la residenza. Fino al 25% o 35% del volume esistente, a seconda del livello raggiunto di sostenibilità energetica (valore 1,5 o 2,5 del protocollo Itaca-Piemonte) necessaria la delibera del consiglio comunale. Puglia Edifici in generale Edifici residenziali almeno al 75% Il 35% del volume. Provincia Bolzano autonoma Edifici di almeno 300 mc alla data del 12 gennaio 2005 Non ammessa la demolizione integrale. Edifici residenziali almeno al 50% Fino a 200 mc di volume senza percentuale, solo per demolizione non superiore al 50% dell esistente. Non ammessa la demolizione integrale. Sardegna Edifici esistenti al 31 dicembre 2009 Edifici residenziali, a servizio connessi alla residenza, attività produttiva e immobili turisticoricettivo. Fino al 20% del volume in generale. Fino a 35% con riduzione dei consumi energetici del 10% rispetto agli indici del D.Lgs. 192/2005. Fino al 40% per delocalizzazione di edifici entro 300 m dalla battigia (150 per le isole minori) con riduzione del 15% delle prestazione del D.Lgs. 192/2005 (fino al 45% se riduzione è del 20%). Necessaria la convenzione e la cessione gratuita del prodotto originario. Toscana Edifici esistenti al 31 marzo 2009 Edifici residenziali o rurali ad uso abitativo, edifici con porzione non residenziali fino al 25% della Sul perché compatibili. Fino al 35% della Sul. Umbria Edifici in generale Edifici residenziali. Edifici con percentuale non residenziale fino al 25% della Suc. Fino al 25% della Suc esistente. Valle d Aosta Edifici esistenti al 31 dicembre 1989 Edifici residenziali e non (attività produttive e artigianali e commerciali, turistiche e ricettivo extra alberghiere) Fino al 35% del volume esistente con tecniche di edilizia sostenibile, fondi di energia rinnovabili o a risparmio energetico o delle risorse idriche. Fino al 45% nell ambito di programmi integrati, intesa e concertazioni. Veneto Edifici in generale Edifici residenziali e non in generale Fino al 40% del volume su residenziale e 40% della superifici su non residenziale. Fino al 50% con riscossione volumetrica previo piano attuativo. 19

20 PIANO CASA: focus regione Veneto Demolizioni e ricostruzioni EDIFICI AMMESSI TIPOLOGIA BONUS CUBATURE CONDIZIONI REALIZZAZIONI IN CORSO DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICI TITOLO ABITATIVO INTERVENTO DEI COMUNI TERMINE PRIMA CASA ALTRI INTERVENTI Destinazione d uso residenziale e non residenziale realizzati prima del 1989 Unifamiliari, bifamiliari, case a schiera e condomini Fino al 40% del volume su residenziale e 40% della superficie su non residenziale. Fino al 50% con riscossione volumetrica previo piano attuativo. Uso di tecniche di edilizia sostenibile Ammessi gli edifici già demoliti o in demolizione, purché la ricostruzione non sia cominciata all 11 Luglio 2009 Ammessa DIA, salvo piano attuativo Sì, entro il 30/10/2009 oppure commissario ad acta nominato dalla Regione Presentazione delle istanze edilizie entro l 11 Luglio 2011 Possibilità di intervento dall 11 Luglio 2009 Solo dopo il 30 ottobre

21 PIANO CASA: focus regione Veneto Limitazione ed esclusioni Edifici nei centri storici Fabbricati ricadenti in zone ad alta pericolosità idraulica Edifici vincolati quali beni culturali ai sensi del Codice urbani D.Lgs. 42/2004 Immobili oggetto di tutela degli strumenti urbanistici e territoriali che non ammettono gli interventi di ristrutturazione e ampliamento Immobili a destinazione commerciale Fabbricati anche parzialmente abusivi soggetti all obbligo della demolizione 21

22 PIANO CASA: focus regione Veneto Principali scelte sulla Legge 14/2009 delle Città Venete CITTÀ BELLUNO PADOVA TREVISO ROVIGO VERONA DELIBERA Riduzione del 20% degli oneri di urbanizzazione per gli interventi ti di bioedilizia, valido anche dopo i 24 mesi di vigenza della legge regionale Esclusa la zona industriale nord, centri commerciali e negozi oltre mq, richiesti gli standard dei parcheggi per il non residenziale Ridotta del 10% la cubatura massima per la demolizione e ricostruzione, necessaria relazione su miglioramento delle prestazioni antisismiche dell edificio edificio In zona agricola annessi rustici ampliabili solo se funzionali alla ll attività,, esclusi i centri commerciali e limitazioni alle attività inquinanti o pericolose Esclusi edifici nei parchi individuati dal Pat e aree di riqualificazione, chi vende l immobilel o trasferisce la residenza prima di 5 anni deve restituire gli sconti sugli oneri di urbanizzazione VICENZA VENEZIA Esclusi tutti gli edifici che godono della tutela dell UNESCO anche fuori dal centro storico, sconto del 60% per gli interventi residenziali di biodelizia anche non prima casa Esclusi gli edifici tutelati dal Prg,, anche quelli di archeologia industriale a Marghera, rispetto dellad legge 1444/1968 non solo per le distanze ma anche per le altezze 22

23 PIANO CASA: focus regione Veneto Principali scelte sulla Legge 14/2009 delle Città Venete CITTÀ BELLUNO PADOVA TREVISO ROVIGO VERONA DELIBERA Riduzione del 20% degli oneri di urbanizzazione per gli interventi ti di bioedilizia, valido anche dopo i 24 mesi di vigenza della legge regionale Esclusa la zona industriale nord, centri commerciali e negozi oltre mq, richiesti gli standard dei parcheggi per il non residenziale Ridotta del 10% la cubatura massima per la demolizione e ricostruzione, necessaria relazione su miglioramento delle prestazioni antisismiche dell edificio edificio In zona agricola annessi rustici ampliabili solo se funzionali alla ll attività,, esclusi i centri commerciali e limitazioni alle attività inquinanti o pericolose Esclusi edifici nei parchi individuati dal Pat e aree di riqualificazione, chi vende l immobilel o trasferisce la residenza prima di 5 anni deve restituire gli sconti sugli oneri di urbanizzazione VICENZA VENEZIA Esclusi tutti gli edifici che godono della tutela dell UNESCO anche fuori dal centro storico, sconto del 60% per gli interventi residenziali di biodelizia anche non prima casa Esclusi gli edifici tutelati dal Prg,, anche quelli di archeologia industriale a Marghera, rispetto dellad legge 1444/1968 non solo per le distanze ma anche per le altezze 23

24 PIANO CASA 24

25 Le costruzioni a secco Indice: Piano Casa: Ampliamenti e Sopraelevazioni Ing. Valentina Fezza Knauf Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Tecniche di progettazione ed esecuzione, Isolamento termoacustico. Esperienze e casi pratici Ing. Mirko Berizzi Vanoncini 25

26 Le costruzioni a secco Indice: Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Vantaggi dell innovazione Realizzazione dell involucro esterno Sistemi Tradizionali e Sistemi a Secco a confronto Pareti divisorie interne tra appartamenti distinti Pareti divisorie interne Referenze 26

27 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Vantaggi dell innovazione Elevate Prestazioni termo-acustiche Rapidità di posa Leggerezza Elimina le assistenze murarie Flessibilità Libertà progettuale Metodo costruttivo a secco Protezione antincendio 27

28 Le costruzioni a secco Indice: Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Vantaggi dell innovazione Realizzazione dell involucro esterno Sistemi Tradizionali e Sistemi a Secco a confronto Pareti divisorie interne tra appartamenti distinti Pareti divisorie interne Referenze 28

29 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno 1 Contropareti esterne 2 Massetti a secco 3 Massetti Fluidi 4 Contropareti interne 5 Pareti interne 6 Controsoffitti 7 Controsoffitti ispezionabili 8 Pareti esterne 9 Controsoffitto esterno 29

30 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno 1 Contropareti esterne 2 Massetti a secco 3 Massetti Fluidi 4 Contropareti interne 5 Pareti interne 6 Controsoffitti 7 Controsoffitti ispezionabili 8 Pareti esterne 9 Controsoffitto esterno 30

31 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Costruire con strutture a secco ed ottenere la stessa resistenza di una muratura? 31

32 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Resistente come il tradizionale muro in mattoni Ampia libertà progettuale Superfici curve Rivestimenti di facciata - Facciate ventilate - Soffitti esterni Hotel Adam & Eve, Antalya, Turchia Klimahaus 8 8 East, Germania Centro commerciale, Grecia Chiesa, Ucraina 32

33 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Le lastre AQUAPANEL OUTDOOR Rete in fibra di vetro Nucleo in cemento Portland ed inerti minerali Resistenza ad acqua e umidità Stabilità e resistenza ad urti e sollecitazioni Certificazione Institute für Baubiologie Rosenheim Gmbr IBR): non contiene sostanze nocive Libertà di progettazione, anche superfici curve Non combustibile: A1 in accordo con EN Bordi arrotondati il bordo EasyEdge migliora l aderenza tra le lastre 33

34 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Le orditure metaliche ALUZINK 34

35 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Le orditure metalliche Profili a C Impiego a parete Impiego a controparete e soffitto Guide a U ALUZINK 35

36 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Le orditure metaliche Marchi e identificazione Le orditure KNUAF sono contraddistinte sulle ali con una inchiostratura che identifica: la normativa di riferimento sia per la produzione delle orditure che per la conformità della materia prima, controllo qualità il produttore lo stabilimento i dati di produzione 36

37 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Le orditure metaliche CE Profili EN La marcatura CE: indica che sono state svolte sul prodotto tutte le verifiche e le prove richieste dalle specifiche tecniche assicura il consumatore sull idoneità del prodotto relativamente ai requisiti di sicurezza e salute abilita il prodotto all immissione sul mercato 37

38 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Le orditure metaliche CE Profili EN Si ha l obbligo di controllare e garantire: 1. Qualità acciaio (UNI EN 10327) 2. Tensione di snervamento (Val. min. dich. produttore) 3. Classe di reazione al fuoco (incombustibile A1) 38

39 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Accessori AQUAPANEL Exterior Basecoat AQUAPANEL Tyvek Stucco WrapTM AQUAPANEL Exterior Primer Paraspigolo in PVC profilo in PVC per angoli variabili Coprigiunto in PVC Coprigiunto PVC per angolo Gocciolatoio in PVC profilo in PVC per archi 39

40 COSTRUIRE CON I SISTEMI A SECCO Realizzazione dell involucro esterno Lastre in gesso rivestito Knauf con b.v. Orditura metallica interna Isolante Orditura metallica in Aluzink Viti Aquapanel Maxi Screw Isolante Tessuto traspirante Aquapanel Tyvek Rete per esterni Aquapanel Reinforcing Mesh Rasante d armatura Aquapanel Basecoat Impregnante Aquapanel Exterior Primer Lastra Aquapanel Outdoor 40

41 Le costruzioni a secco Indice: Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Vantaggi dell innovazione Realizzazione dell involucro esterno Sistemi Tradizionali e Sistemi a Secco a confronto Pareti divisorie interne tra appartamenti distinti Pareti divisorie interne Referenze 41

42 SISTEMA TRADIZIONALI Interventi su edifici di nuova costruzione Laterizio Semipieno + Laterizio Forato 33 cm Esterno Intonaco esterno sp. 1,5 cm Interno Laterizio SEMIPIENO sp. 12 cm Laterizio FORATO sp. 8 cm Pannello in lana minerale sp. 100 mm d=80 kg/m3 Intonaco interno sp. 1,5 cm Peso Spessore Rw Trasmittanza U Sfasamento Costi 305 kg/m2 33 cm db 0,3170 W/m2K 10h 45 42

43 SISTEMA TRADIZIONALI Interventi su edifici di nuova costruzione Blocco in Laterizio Alveolato + Laterizio Forato 39 cm Interno Esterno Intonaco esterno sp. 1,5 cm Laterizio ALVEOLATO sp. 20 cm Laterizio forato sp. 8 cm Pannello in lana minerale sp. 80 mm d=40 kg/m3 Intonaco interno sp. 1,5 cm Peso Spessore Rw Trasmittanza U Sfasamento 294,20 kg/m2 39 cm db 0,3147 W/m2K 13h 44 43

44 SISTEMA TRADIZIONALI Interventi su edifici di nuova costruzione Blocco in cls in argilla espansa + Laterizio Forato 39 cm Interno Esterno Intonaco esterno sp. 1,5 cm BLOCCHI IN ARGILLA ESPANSA sp. 20 cm Laterizio forato sp. 8 cm Pannello in lana minerale sp. 80 mm d=80 kg/m3 Intonaco interno sp. 1,5 cm Peso 271,40 kg/m2 Spessore 39 cm Rw db Trasmittanza U 0,3200 W/m2K Sfasamento 12h 38 44

45 SISTEMA TRADIZIONALI Interventi su edifici di nuova costruzione Blocco in Laterizio Alveolato + IsolastraLM115 ~ 31 cm Interno Esterno Isolastra LM115 12,5+80 mm Laterizio ALVEOLATO sp. 20 cm Intonaco esterno sp. 1,5 cm Peso 222,50 kg/m2 Spessore 30,75 cm Rw db Trasmittanza U 0,2766 W/m2K Sfasamento 10h 54 Produttività 2 m2/h (rif. W624) 45

46 SISTEMA TRADIZIONALI Interventi su edifici di nuova costruzione Blocco in cls in argilla espansa + Knauf W cm Interno Esterno Intonaco esterno sp. 1,5 cm Controparete Autoportante W625 Profilo C da 100 mm 1 lastra Vidiwall XL 1 lastra A13+B.V. (a vista) BLOCCHI IN ARGILLA ESPANSA sp. 20 cm Pannello in lana minerale sp. 80 mm d=80 kg/m3 Peso 207 kg/m2 Spessore 35 cm Rw >= 58 db Trasmittanza U 0,3002 W/m2K Sfasamento 9h 51 Produttività 1,94 m2/h (rif. W625) 46

47 SISTEMA TRADIZIONALI Interventi su edifici di nuova costruzione Legge di massa R= 20 log M*f - 43 (db) Aumenta all aumentare di: MASSA (Kg/m2) e FREQUENZA (Hz) Esempio: M = 150 kg/m2 R= 42 db a 500 Hz R= 46 db a 1000 Hz M= 300 kg/m2 R= 46 db a 500 Hz

48 SISTEMA TRADIZIONALI Interventi su edifici di nuova costruzione Potere fonoisolante 1 2 M = 400 kg/m2 M = 300 kg/m2 Rw= 52 db Rw= 52 db 48

49 SISTEMA TRADIZIONALI Interventi su edifici di nuova costruzione Potere fonoisolante M=120 kg/m2 M=150 kg/m2 M= 170 kg/m2 Rw= 42 db Rw= 43 db Rw= 50 db 49

50 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione: collegamento a terra Rasante Basecoat Aquapanel Outdoor Tyvek Lastre Knauf GKB sp. 12,5 + 12,5 mm con b.v. Isolante lana minerale Isolante lana minerale Orditura esterna in Aluzink C Orditura interna zincata C Isolante Eventuale giunto di dilatazione SEZIONE SOLAIO Lastre Knauf GKB sp. 12,5 mm 50

51 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione: collegamento a terra Rasante Basecoat Aquapanel Outdoor Tyvek Lastre Knauf GKB sp 12,5 + 12,5 mm con b.v. Isolante lana minerale Isolante lana minerale Orditura esterna in Aluzink C Orditura interna zincata C Supporto a C in carpenteria metallica Eventuale giunto di dilatazione SEZIONE SOLAIO Isolante Fissaggio meccanico o chimico Lastre Knauf GKB sp 12,5 mm 51

52 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione 52

53 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione 53

54 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Localizzazione del cantiere: 1. Aspetto statico: - Zona sismica 2. Aspetto termoigrometrico: - Spinta del vento - Dati climatici - Altezza edificio - Requisiti normativi (DL192) - Altezza interpiano 3. Aspetto acustico: - studio stratigrafie - Riduzione ponti acustici 4. Aspetto architettonico: - Studio forme facciate - Posizionamento giunti 54

55 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Statica Calcolo del vento 55

56 56

57 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Statica Dimensionamento dell orditura esterna in Aluzink AQUAPAN 12,5 57

58 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Statica Dimensionamento dell orditura interna in acciaio zincato Info specifiche cantiere dimensionamento/verifica statica ad hoc Sollecitazioni considerate I D.M. 14/09/2005 e DM 14/01/2008 (modifiche al D.M. 16/01/1996) prescrivono i sovraccarichi variabili per ambienti non suscettibili di affollamento. In particolare per le pareti vengono attribuiti sovraccarichi orizzontali lineari a quota 120 cm. 58

59 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Statica Dimensionamento dell orditura interna in acciaio zincato Sollecitazioni considerate I D.M. 14/09/2005 e DM 14/01/2008 (modifiche al D.M. 16/01/1996) prescrivono i sovraccarichi variabili per ambienti non suscettibili di affollamento. In particolare per le pareti vengono attribuiti sovraccarichi orizzontali lineari a quota 120 cm. L entità dei Carichi Orizzontali dipende dalla destinazione d uso 59

60 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Statica Dimensionamento dell orditura interna in acciaio zincato Sollecitazioni considerate I D.M. 14/09/2005 e DM 14/01/2008 (modifiche al D.M. 16/01/1996) prescrivono i sovraccarichi variabili per ambienti non suscettibili di affollamento. In particolare per le pareti vengono attribuiti sovraccarichi orizzontali lineari a quota 120 cm. Peso proprio Spinta orizzontale uniformemente distribuita su tutta la parete Spinta orizzontale concentrata, distribuita linearmente sulla lunghezza della parete, agente ad un'altezza h dal piede (ad es. spinta della folla) Azione orizzontale sismica, proporzionale al peso proprio della parete in funzione della zona sismica in cui ricade il fabbricato 60

61 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Statica Dimensionamento dell orditura interna in acciaio zincato 61

62 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Localizzazione del cantiere: 1. Aspetto statico: - Zona sismica 2. Aspetto termoigrometrico: - Spinta del vento - Dati climatici - Altezza edificio - Requisiti normativi (DL192) - Altezza interpiano 62

63 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Prestazioni termiche: requisiti energetici degli edifici (Allegato C Dlgs 311) 63

64 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Tamponamento con doppio 319 mm Esterno Interno mm sp. 120 m3 g/ d=70 k mm sp. 100 m3 g/ d=70 k Orditura metallica in Aluzink Lastra Knauf Aquapanel Outdoor rasata superficialmente Camera d aria sp. 10 mm Orditura metallica in acciaio zincato Lastra GessoFibra Vidiwall XL 12,5mm + gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm con bv 64

65 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione 65

66 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Tamponamento con doppio e GKB centrale 331 mm Esterno Interno mm sp. 120 m3 g/ d=70 k Orditura metallica in Aluzink Lastra Knauf Aquapanel Outdoor rasata superficialmente Lastra in gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm mm sp. 100 m3 g/ d=70 k Orditura metallica in acciaio zincato Lastra GessoFibra Vidiwall XL 12,5mm + gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm con bv Camera d aria sp. 10 mm 66

67 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione 67

68 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Tamponamento con doppio e doppia GKB centrali 304 mm Esterno Orditura metallica in Aluzink Interno mm sp. 120 m3 g/ d=70 k Lastra Knauf Aquapanel Outdoor rasata superficialmente Lastra in gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm mm sp. 60 /m3 g k 0 7 d= Orditura metallica in acciaio zincato Lastra GessoFibra Vidiwall XL 12,5mm + gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm con bv Camera d aria sp. 10 mm 68

69 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione 69

70 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Tamponamento con lana di legno e e GKB centrale 331 mm Esterno Interno i legno d a n a L mm sp. 75 m3 kg/ d=350 Orditura metallica in Aluzink Lastra Knauf Aquapanel Outdoor rasata superficialmente Lastra in gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm mm sp. 70 /m3 g k 0 4 d= Orditura metallica in acciaio zincato Lastra GessoFibra Vidiwall XL 12,5mm + gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm con bv Camera d aria sp. 10 mm 70

71 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione 71

72 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Localizzazione del cantiere: 1. Aspetto statico: - Zona sismica 2. Aspetto termoigrometrico: - Spinta del vento - Dati climatici - Altezza edificio - Requisiti normativi (DL192) - Altezza interpiano 3. Aspetto acustico: - studio stratigrafie - Riduzione ponti acustici 72

73 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Aspetto acustico 40 db D.P.C.M. 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Edifici adibiti a residenza 40 db 40 db 50 db 63 db 73

74 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Aspetto acustico Pareti leggere: Legge della massa-molla-massa Spessore lastre Spessore intercapedine Coibentazione interna M m 74

75 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Interventi su edifici di nuova costruzione Aspetto acustico: pareti a confronto DOPPIA SEMPLICE A SECCO M = 400 kg/m2 M = 170 kg/m2 M = 46 kg/m2 R= 52 db R= 50 db R= 56 db 75

76 AQUAPANEL OUTDOOR Interventi su edifici di nuova costruzione Aspetto acustico: certificazioni RW= 66 db 76

77 SISTEMA A SECCO AQUAPANEL Tecniche di posa Collegamento a AQUAPANELTAMPONAMENTO.mp4.lnk 77

78 Le costruzioni a secco Indice: Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Vantaggi dell innovazione Realizzazione dell involucro esterno Sistemi Tradizionali e Sistemi a Secco a confronto Pareti divisorie interne tra appartamenti distinti Pareti divisorie interne Referenze 78

79 PARETI DIVISORIE INTERNE Prestazioni termiche Pareti divisorie tra diversi appartamenti Prestazioni termiche Valore massimo di Trasmittanza Termica U dei divisori tra appartamenti 79

80 PARETI DIVISORIE INTERNE Aspetto acustico D.P.C.M. 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici 40 db Edifici adibiti a residenza 40 db 40 db 50 db 63 db 80

81 PARETI TRA APPARTAMENTI DISTINTI Alveolato 12 + Alveolato mm Interno Interno Intonaco interno sp. 1,5 cm Laterizio alveolato sp. 8 cm Laterizio alveolato sp. 12 cm Intonaco interno sp. 1,5 cm Pannello in lana minerale sp. 50 mm d=70 kg/m3 Terzo Intonaco sp. 1,5 cm Peso 280 kg/m2 Spessore 29,5 cm Rw 57 db Trasmittanza U < 0,8 W/m2K 81

82 PARETI TRA APPARTAMENTI DISTINTI Knauf W mm Interno Interno Orditura metallica in acciaio zincato da 75 mm mm sp m / g k 0 d=7 mm sp g/m k 0 7 = d Orditura metallica in acciaio zincato da 75 mm 1+1 Lastra gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm 1+1 Lastra gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm Lastra in gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm Peso 60 kg/m2 Spessore 25 cm Rw 63 db 62 db (con scatole contrapposte) Trasmittanza U < 0,8 W/m2K Produttività 0,85 m2/h 82

83 PARETI TRA APPARTAMENTI DISTINTI Knauf Aquapanel Indoor W mm Interno Interno Orditura metallica in acciaio zincato da 75 mm mm sp m / g k 0 d=7 Lastra Aquapanel Indoor 12,5 mm Lastra gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm Lastra in gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm mm sp g/m k 0 7 = d Orditura metallica in acciaio zincato da 75 mm Lastra Aquapanel Indoor 12,5 mm Lastra gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm Peso 82 kg/m2 Spessore 26 cm Rw 64 db Trasmittanza U < 0,8 W/m2K Produttività 0,52 m2/h 83

84 PARETI TRA APPARTAMENTI DISTINTI Knauf Vidiwall XL W mm Interno Interno Orditura metallica in acciaio zincato da 75 mm mm sp m / g k 0 d=7 Lastra GessoFibra Vidiwall XL 12,5mm + gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm con bv Lastra in gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm mm sp g/m k 0 7 = d Orditura metallica in acciaio zincato da 75 mm Lastra GessoFibra Vidiwall XL 12,5mm + gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm con bv Peso 71 kg/m2 Spessore 25 cm Rw 66 db Trasmittanza U < 0,8 W/m2K Produttività 0,83 m2/h 84

85 PARETI TRA APPARTAMENTI DISTINTI Blocco in forato da Knauf Vidiwall W mm Interno Controparete Autoportante W625 Profilo C da 50 mm 1 lastra Vidiwall XL Isoroccia sp. 40 mm d=40 kg/m3 Interno Controparete Autoportante W625 Profilo C da 50 mm 1 lastra Vidiwall XL LATERIZIO FORATO sp. 12 cm Isoroccia sp. 40 mm d=40 kg/m3 Peso 140 kg/m2 Spessore 24,5 cm Rw 64 db Trasmittanza U < 0,8 W/m2K Produttività 0,78 m2/h (2xW625) 85

86 Le costruzioni a secco Indice: Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Vantaggi dell innovazione senza rischi Realizzazione dell involucro esterno Sistemi Tradizionali e Sistemi a Secco a confronto Pareti divisorie interne tra appartamenti distinti Pareti divisorie interne Referenze 86

87 PARETI DIVISORIE INTERNE Blocco in laterizio forato da 8 intonacato 110 mm Interno Interno Laterizio forato sp. 8 cm Intonaco interno sp. 1,5 cm Intonaco interno sp. 1,5 cm Peso 100 kg/m2 Spessore 11 cm Rw db 87

88 PARETI DIVISORIE INTERNE Parete W112 a singola orditura metallica con doppio rivestimento 125 mm Interno Montanti a C da Lastra gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm Interno mm sp g/m k 0 4 = d 1+1 Lastra gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm Peso 43 kg/m2 Spessore 12,5 cm Rw 54 db Produttività 1,22 m2/h 88

89 PARETI DIVISORIE INTERNE Parete W312 a singola orditura metallica con rivestimento con lastre in GessoFibra Vidiwall come primo strato e lastre GKB (A) in faccia vista su entrambi i lati 100 mm Interno Montanti a C da 50 Interno mm sp. 40 /m3 g k 0 7 d= Lastra gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm Lastra gesso rivestito GKB sp. 12,5 mm Lastra Vidiwall XL sp. 12,5 mm Lastra Vidiwall XL sp. 12,5 mm Peso 43 kg/m2 Spessore 10 cm Rw 56 db Produttività 1,13 m2/h 89

90 Le costruzioni a secco Indice: Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Vantaggi dell innovazione Realizzazione dell involucro esterno Sistemi Tradizionali e Sistemi a Secco a confronto Pareti divisorie interne tra appartamenti distinti Pareti divisorie interne Referenze 90

91 Ristrutturazione e ampliamento palazzina Bergamo 91

92 Ristrutturazione e ampliamento palazzina Struttura portante in carpenteria metallica 92

93 Ristrutturazione e ampliamento palazzina Tamponamento Aquapanel con doppia orditura metallica 93

94 Ristrutturazione e ampliamento palazzina Tamponamento Aquapanel con doppia orditura metallica 94

95 Ristrutturazione e ampliamento palazzina Rivestimento di balconi con il sistema Aquapanel 95

96 Web Site: Documentazione tecnica sui sistemi su Sistemi e prodotti Sistemi prestazionali 96

97 Web Site: FAD Formazione A Distanza 97

98 Web Site: Software di progettazione e preventivazione BDS 3.0 online 98

99 Ing. Valentina Fezza

100 Le costruzioni a secco Indice: Piano Casa: Ampliamenti e Sopraelevazioni Ing. Valentina Fezza Knauf Costruire con i sistemi leggeri a secco Ing. Valentina Fezza Knauf Tecniche di progettazione ed esecuzione, Isolamento termoacustico. Esperienze e casi pratici Ing. Mirko Berizzi Vanoncini 100

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