PIANO DI CONTROLLO SCARICHI INDUSTRIALI

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1 PIANO DI CONTROLLO SCARICHI INDUSTRIALI ANNO 2016 A cura del Settore Grandi Clienti Tutela Ambiente Idrico Brianzacque Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Brianzacque del 16 marzo

2 CONSIDERAZIONI GENERALI ED ESITI DEL PIANO 2015 La redazione del Piano di controllo è un obbligo di legge che discende dalla norma nazionale (Art.128, comma 2, D. Lgs. 152/06), ulteriormente precisata dalla Regione Lombardia nella D.d.G. 796/2011. La principale finalità del Piano di controllo è la tutela delle reti e degli impianti e comprende verifiche sia sugli scarichi industriali che sulle reti. La pubblicazione dei criteri di controllo applicati e delle fondamentali modalità operative relative alla tipologia di campionamenti è considerata una forma di trasparenza a tutela dell utente finale e dei cittadini e una testimonianza dell impegno dell azienda per la tutela ambientale. Al fine di meglio chiarire gli obbiettivi e le strategie di controllo del territorio esplicitate nel presente Piano, si riporta quanto deliberato dalla Regione Lombardia in materia di controllo degli scarichi per quanto riguarda il dettaglio relativo ai controlli del Gestore: ai sensi del comma 2 dell' art. 128 del d.lgs.152/06, il gestore organizza il servizio di controllo di competenza. Come definito nel d.lgs. 152/06, il controllo del gestore non è sostitutivo dei controlli attribuiti dalla legge alle autorità competenti preposte e non ha pertanto caratteristiche di accertamento finalizzato all'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa nel caso di comportamenti illeciti in materia di scarichi nella rete fognaria. Tale controllo, di natura tecnica e non amministrativa, ha infatti come obiettivi essenziali di verificare gli scarichi a fini tariffari e di evitare danni e disfunzioni alla rete fognaria e all'impianto di trattamento delle acque reflue urbane, nonché di proporre all' ente responsabile dell' ATO per approvazione, le norme tecniche, le prescrizioni regolamentari e i valori di emissione che gli scarichi nella rete fognaria devono rispettare. In linea generale, l'attivazione di un efficiente sistema di controllo degli scarichi da parte del gestore costituisce elemento dirimente per valutare, nelle sedi previste dalla legge, la inerente responsabilità nel caso in cui lo scarico dell'impianto di trattamento delle acque reflue urbane superi i valori limite di emissione previsti dalla normativa. In una logica di integrazione, la predisposizione del Programma da parte dell'ente responsabile dell'ato tiene conto anche degli esiti e delle conoscenze sullo stato della situazione conseguiti tramite l'attività del gestore. In ultimo, ma non ultimo per importanza, si segnala la nota alla D.d.G. medesima che recita: in presenza di scarichi anomali in ingresso all impianto di trattamento, qualora siano effettivamente presenti e adottate tutte le misure per prevenirne e limitarne gli effetti nonché seguite le procedure definite, l'eventuale superamento dei limiti allo scarico dell'impianto stesso non è in linea generale imputabile a una condotta omissiva del gestore. Gli accertamenti del gestore sono comunque effettuati in qualità di incaricato di pubblico servizio (artt. 357 e 358 c.p.), pertanto, ogni superamento deve essere segnalato alla Autorità competente. 2

3 Dati relativi alla Campagna campionamenti

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5 PIANO DI CONTROLLO CONSUNTIVO ED ESITI PRELIEVI % di aziende segnalate per bacino sul totale campionato % fuori limite segnalate sup. amministrativi segnalati sup. penali segnalati Monza 67% 58% 10% Truccazzano 13% 8% 6% Cassano d Adda 10% 4% 6% Vimercate 10% 8% 2% Totale 100% 77% 23% distribuzione territoriale aziende campionate per bacino totale Monza Truccazzano Cassano d Adda Vimercate n.aziende % 100% 69% 18% 7% 6% controlli anno 2015 totale su aziende di cui AIA di cui non su collettori e AIA altri siti n.campioni % 100% 70% 19% 50% 30% siti controllati anno 2015 totale su aziende di cui AIA di cui non AIA su collettori e altri siti n.siti % 100% 88% 14% 75% 12% 5

6 PREMESSA Il piano di controllo degli scarichi provenienti da insediamenti produttivi si pone i seguenti obiettivi: a) verificare la tipologia di refluo che arriva agli impianti di depurazione e riportare una mappatura ambientale della qualità delle acque che vengono recapitate in fognatura e nei collettori intercomunali; b) uniformare in modo trasparente l applicazione delle tariffe per la depurazione e la fognatura secondo il principio di chi inquina paga promosso anche dalla Comunità Europea; c) verificare l impatto di determinate tipologie di inquinanti sugli impianti; d) proseguire le verifiche dei piani di intervento sui limiti allo scarico del bacino di Monza iniziate gli anni scorsi, lavorando in sinergia con le aziende del territorio perché vengano ripristinati i limiti allo scarico previsti dal D. Lgs. 152/06 e s.m.i., eliminando dove tecnicamente sostenibile le deroghe ai limiti stessi in accordo con quanto previsto dalla Delibera dell Ufficio d Ambito della Provincia di Monza e Brianza n. 1 del 15/10/2012. È alla luce degli esiti delle campagne e dell esperienza e conoscenza relativa alle caratteristiche dei liquami affluenti agli impianti di depurazione che il Piano di controllo degli scarichi si propone di proseguire le verifiche dei piani di intervento sui limiti allo scarico del bacino di Monza, lavorando in sinergia con le aziende del territorio perché vengano ripristinati i limiti allo scarico previsti dal D.Lgs 152/06, eliminando le deroghe ai limiti stessi in accordo con quanto previsto dalla Delibera dell Ufficio d Ambito della Provincia di Monza e Brianza n. 1 del 15/10/2012 Tale Piano di controllo verrà integrato con le indicazioni del Piano eventualmente proposto dall Ufficio d Ambito della Provincia di Monza e Brianza ed esteso pertanto anche a tutti i comuni della Provincia di Monza e Brianza indipendentemente dal recapito finale dei reflui, nonché dall Ufficio d Ambito della Città Metropolitana di Milano per i comuni in provincia di Milano che vengono ancora gestiti da Brianzacque. Ai sensi dell art. 128, comma 2 del D.Lgs 152/06, per gli scarichi in pubblica fognatura il gestore del servizio idrico integrato organizza un adeguato servizio di controllo con le seguenti modalità: effettuare tutte le ispezioni necessarie per l accertamento delle condizioni dello scarico. Le ispezioni, i controlli e i prelievi sono finalizzati all accertamento del rispetto dei valori limite di emissione, delle prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzativi o regolamentari e delle condizioni che danno luogo alla formazione degli scarichi; richiedere la realizzazione, qualora non esistente, di un trattamento particolare degli scarichi attraverso il parere espresso all ATO e/o alla Provincia; prescrivere uno scarico separato da quello terminale per acque di raffreddamento o di lavaggio o utilizzate per la produzione di energia; richiedere la separazione di scarichi contenenti sostanze di cui alla Tab. 5 dell All. 5 alla parte III del D.Lgs 152/06; richiedere l adeguamento ai regolamenti regionali in materia di acque meteoriche; effettuare le ispezioni ai fini dell espressione del parere tecnico finalizzato al rilascio delle autorizzazioni allo scarico. Le verifiche sulla qualità degli scarichi recapitati nei collettori intercomunali o nelle fognature comunali funzionalmente collegate ai relativi depuratori sono effettuate in esecuzione del presente 6

7 programma, ferma restando la possibilità di altre ed ulteriori verifiche urgenti effettuabili in qualsiasi momento e/o circostanza. Sono possibili controlli periodici per accertare specificatamente i volumi scaricati e/o l imposizione di adeguati sistemi di misura al prelievo e/ allo scarico. Quando gli insediamenti sono dotati di prelievi idrici autonomi, le verifiche possono essere estese anche ai sistemi di misurazione. Il controllo sarà periodico, diffuso, effettivo e imparziale. 1. Tipologia degli scarichi oggetto del presente piano di controlli Gli scarichi che si intende controllare in modo sistematico attraverso questo piano sono di diverse tipologie. La priorità data al campionamento di ciascun tipo è funzione del potenziale inquinante e data in base ai dati già a disposizione di Brianzacque srl e/o forniti dalle società conferenti e dalle precedenti gestioni. Il criterio per la programmazione di tali campionamenti si baserà sui seguenti elementi: analisi effettuate negli anni precedenti: dati storici e dati raccolti attraverso le pratiche autorizzative gestite dal Settore Tutela Ambiente Idrico e dai precedenti gestori; tipologia di produzione: le aziende maggiormente controllate saranno quelle potenzialmente più inquinanti; quantità di acqua scaricata: a parità di condizioni le aziende con maggiori quantitativi d acqua vengono inserite nell elenco prioritario; incongruenze tra i dati indicati nelle denunce annuali e i dati a disposizione di Brianzacque e verificati attraverso precedenti indagini; necessità di verifica per il rilascio dell autorizzazione allo scarico (in questa categoria rientrano anche le aziende che potrebbero avere scarico assimilabile a domestico); segnalazioni dal settore Gestione Fognature: i Comuni in cui Brianzacque gestisce direttamente la fognatura saranno monitorati anche seguendo le segnalazioni del settore Gestione Fognature. Verrà effettuato anche un monitoraggio delle reti fognarie con un piano di controllo dedicato; segnalazioni dalla gestione impianti: qualora agli impianti di depurazione pervenissero quantitativi anomali di inquinanti particolari si potrà effettuare una ricerca mirata nelle aziende della zona al fine di individuarne la causa. Inoltre verrà svolto anche un monitoraggio delle reti fognarie con un piano di controllo dedicato, al fine di determinare per quanto possibile la distribuzione di particolari inquinanti e risalire alle cause delle criticità di volta in volta segnalate dagli impianti di depurazione. AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO. Dato il ruolo del Gestore incaricato dell espressione dei pareri tecnici finalizzati al rilascio delle autorizzazioni allo scarico (AUA, AIA, AU), particolare rilevanza e attenzione verrà data alle aziende che sono in fase di regolarizzazione dell autorizzazione o sono state oggetto di segnalazione alla Procura della Repubblica. La priorità di prelievo, in mancanza di obiettivi specifici è definita secondo questo ordine (per importanza decrescente): 1. Prelievi su segnalazione con carattere di urgenza o emergenza 2. Prelievi finalizzati a verifiche e/o risoluzione di superamenti tabellari dei limiti allo scarico 7

8 3. Prelievi di siti in regime di AIA 4. Prelievi finalizzati all istruttoria di pratiche di autorizzazione allo scarico 5. Prelievi segnalati per fini tariffari (che non rivestano carattere di urgenza) 6. Prelievi di nuovi scarichi mai campionati 7. Prelievi da fognature e collettori intercomunali 2. Quantità degli scarichi industriali nel territorio gestito da Brianzacque S.r.l. Le aziende che presentano la denuncia annuale sono circa 550, distribuite sul territorio dei comuni soci. A seguito delle operazioni societarie in corso, il numero potrà variare già nel corso dell anno. 3. Tipologia di controlli Come anticipato in premessa, i controlli delle acque di scarico avranno due principali finalità: la verifica generale della tipologia inquinante dello scarico e l accertamento dei parametri ai fini tariffari considerando che gli scarichi devono in ogni momento rispettare i limiti allo scarico previsti dall autorizzazione vigente. In entrambi i casi le modalità di campionamento e controllo saranno scelte in base alle caratteristiche dello scarico stesso e della tipologia di produzione, e i sopralluoghi e le analisi verranno effettuati ai sensi della normativa vigente. Si potranno pertanto effettuare campionamenti istantanei o medi, motivando la scelta nel verbale di campionamento, parte integrante del presente piano. Anche la scelta del punto di campionamento è funzionale alle esigenze di verifica da parte del gestore. 4. Numero di controlli per azienda Qualora lo si ritenesse necessario, in base ai risultati delle analisi, si potrà effettuare più di un campionamento delle acque scaricate da una stessa azienda in particolare nei casi in cui le analisi effettuate dai Ns. laboratori non siano in accordo con quelle presentate dall azienda nella denuncia annuale per il calcolo dei corrispettivi di fognatura e depurazione. Qualora ritenuto necessario, sarà possibile richiedere l installazione di un campionatore automatico per il prelievo di campioni medi sulle 24 ore, nonché un misuratore di portata allo scarico di caratteristiche tecniche adeguate. 5. Laboratori 5.1 Laboratorio interno Un numero consistente di campioni viene analizzato dal laboratorio interno acque reflue di Brianzacque presso la sede di Monza che garantisce i medesimi standard analitici dei laboratori esterni ed ha conseguito nel 2010 l accreditamento Accredia. I laboratori incaricati, interno o esterni all azienda, ai fini di una maggior garanzia di trasparenza e di imparzialità di giudizio NON conosce la provenienza dei campioni che vengono consegnati, salvo i casi in cui l azienda non invii un proprio delegato ad assistere alle operazioni di analisi e che di fatto in quel momento garantisce il proprio diritto di difesa. 8

9 I controlli effettuati come indagine preliminare di uno scarico o i controlli stabiliti dai contratti di utenza di cui all art. 11, potranno essere effettuati anche nel laboratorio di Brianzacque garantendo in egual modo il rispetto delle modalità di campionamento e analisi previsti dalla normativa e di cui all art. 7 del presente piano. 5.2 Laboratori incaricati I Laboratori incaricati vengono selezionati sulla base delle offerte economiche e sulle garanzie di qualità del servizio attestate da accreditamenti e certificazioni a tutela dell utente e per evitare contestazioni su possibili conflitti di interesse. I laboratori esterni sono periodicamente individuati attraverso procedura ad evidenza pubblica finalizzata a dare il servizio a società diverse. Come anticipato sopra a garanzia dell utente il laboratorio non è informato sulla provenienza del campione, che verrà consegnato con una codifica univoca. Tale modalità viene garantita anche se le analisi vengono affidate al laboratorio interno di Brianzacque. Al fine di garantire l attendibilità dei dati e conseguentemente l affidabilità della strumentazione e delle procedure in uso, potranno inoltre essere effettuati ring test tra laboratori, con l esecuzione della medesima analisi su uno stesso campione, senza preavviso né comunicazione preventiva alcuna. Nel verbale di campionamento rilasciato all utente viene sempre indicato il laboratorio dove il campione sarà aperto e analizzato, completo di indirizzo e numero telefonico per dare la possibilità all utente di assistere all apertura e all analisi del campione stesso ferme restando le tempistiche di analisi da rispettare. 5.3 Costi I costi per la realizzazione del seguente Piano al netto delle spese a carico del richiedente nell ambito dell istruttoria per il rilascio dei pareri tecnici, sono coperti dalla Tariffa stabilita dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas, e da riferirsi a quanto preventivato nel budget per l esternalizzazione delle analisi e per i costi del laboratorio interno, considerando che la totalità dei campionamenti e dei sopralluoghi viene effettuata dal personale del Settore Grandi Clienti Tutela Ambiente Idrico. 6. Modalità di campionamento, conservazione e analisi indicazioni generali- Modalità di campionamento Il campionamento sarà effettuato secondo quanto previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 152/06) di cui si elencano di seguito i punti più significativi e dalle metodiche ufficiali APAT Irsa, nonché in accordo all Istruzione Operativa all uopo predisposta. D.Lgs. 152/06 Determinazioni analitiche Le determinazioni analitiche ai fini del controllo di conformità degli scarichi di acque reflue industriali sono di norma riferite ad un campione medio prelevato nell arco di tre ore. L autorità preposta al controllo può, con motivazione espressa nel verbale di campionamento, effettuare il campionamento su tempi diversi al fine di ottenere il campione più adatto a rappresentare lo scarico qualora 9

10 D.Lgs 152/06 All.5 Limiti previsti dalla Tab. 3/A per determinate produzioni lo giustifichino particolari esigenze quali quelle derivanti dalle prescrizioni contenute nell autorizzazione allo scarico, dalle caratteristiche del ciclo tecnologico, dal tipo di scarico (in relazione alle caratteristiche di continuità dello stesso), il tipo di accertamento (di routine, di emergenza ecc). La procedura per la verifica del rispetto di questi limiti deve prevedere: 1. conoscenza del ciclo produttivo 2. prelievo quotidiano di un campione rappresentativo degli scarichi effettuati nelle 24 ore. 3. Misurazione della sostanza in esame 4. misurazione del flusso totale degli scarichi nello stesso arco di tempo 5. valutazione della quantità scaricata/die nel corso del mese che verrà rapportata alla quantità totale di prodotto o materia prima DEFINIZIONI UTILI: Campionamento istantaneo: campione singolo prelevato in un unica soluzione, in un tempo breve e in un determinato punto. Campionamento medio composito: campione ottenuto da più prelievi effettuati in un dato intervallo di tempo, in maniera continua o discontinua, proporzionale o no alla portata dell effluente. Campionamento medio continuo: campione effettuato prelevando in maniera continua e per un dato intervallo di tempo, una porzione dello scarico proporzionale o no alla portata. Metodiche di campionamento Ci si riferisce alle metodiche del quaderno Irsa 1030 metodiche di campionamento pubblicato nel 2004, secondo le quali occorre attenersi ad alcune raccomandazioni per la corretta conservazione del campione, così come è opportuna una previsione del tipo di parametro che dovrà essere verificato per la corretta scelta del materiale del contenitore. Individuazione del punto assunto per il campionamento Nel caso di controlli presso aziende le misurazioni vanno effettuate: subito a monte del punto di immissione in tutte le acque superficiali, sotterranee, in fognature, nel sottosuolo o sul suolo; subito dopo l uscita dallo stabilimento e dall impianto di trattamento dello stabilimento per le acque di specifici cicli produttivi (Tab. 3/A) o per le acque che presentino le 18 sostanze riportate nella Tab Esecuzione dei controlli e delle ispezioni presso le aziende I titolari degli scarichi sono tenuti a facilitare, in ogni modo possibile, le operazioni di controllo della quantità e della qualità dell acqua prelevata e di quella scaricata, nonché della funzionalità delle reti fognarie interne allo stabilimento. Il rispetto dei limiti allo scarico deve essere garantito in ogni momento. 10

11 Il personale di Brianzacque srl incaricato del controllo deve sempre qualificarsi mediante esibizione della tessera di riconoscimento (o documento analogo) chiedendo immediatamente l'assistenza del Responsabile dell'insediamento (o di persona da esso incaricata), per potersi recare all'ultimo punto accessibile prima dell'immissione delle acque reflue in pubblica fognatura. In caso di indisponibilità e/o di prolungato ritardo nella fornitura dell'assistenza richiesta, il personale incaricato potrà chiedere l intervento di un UpG. Per tutta la durata della verifica, il responsabile degli scarichi dell'insediamento (o chi per esso) non deve mutare le condizioni operative ordinarie che danno luogo alla formazione degli scarichi. Dopo aver preso visione dell'esistenza (o meno) di scarichi in corso e dopo aver effettuato l'eventuale campionamento, l incaricato di Brianzacque S.r.l. potrà procedere alla verifica dei flussi interni e dei processi che coinvolgono l'utilizzo dell'acqua; compilerà quindi il relativo verbale, sul quale la ditta può riportare le proprie dichiarazioni. Copia del verbale, sottoscritto dai presenti al prelievo, viene rilasciata al titolare dell insediamento ispezionato. Nell ambito dei controlli finalizzati al rilascio del parere tecnico, il gestore può effettuare campioni parziali o dei fanghi di depurazione al fine di meglio valutare bilanci di massa e la potenzialità depurativa dell impianto rispetto al dimensionamento teorico dichiarato nonché richiedere all utente i registri di carico e scarico dei rifiuti correlati al ciclo delle acque. Documentazione fotografica Al fine di determinare la indubbia corrispondenza del pozzetto di campionamento potranno essere effettuati dal gestore, in sede di sopralluogo ed alla presenza del delegato dell azienda, rilievi fotografici che verranno allegati al verbale di campionamento e trasmessi all azienda via Posta elettronica, unitamente al verbale di campionamento stesso, controfirmato dall azienda al momento del prelievo e in ogni caso trasmesso in giornata. Diritto di presenziare alle analisi (art. 223 c.p.p.) Essendo accertamenti non ripetibili, ai sensi del c.p.p. sul verbale di campionamento viene indicato il laboratorio di analisi dove le stesse verranno eseguite ed i recapiti telefonici perché l utente possa avvisare della propria presenza. In ogni caso si ricorda che alcuni parametri devono essere analizzati entro 24 ore dal prelievo, pertanto l apertura campione viene generalmente effettuata dalle 8.30 del giorno successivo al prelievo. 8. Conseguenze relative agli esiti dei controlli Qualora venga individuato il mancato rispetto della normativa, Brianzacque, in qualità di incaricata di pubblico servizio, ha l obbligo di effettuare la segnalazione alle autorità competenti ai sensi del Codice Penale. Si riserva inoltre di effettuare ulteriori controlli o su specifica richiesta dell Autorità o a tutela delle proprie reti ed impianti, indipendentemente dall eventuale procedimento conseguente le segnalazioni. Si precisa che il superamento dei limiti di legge relativamente a parametri che, ai sensi della normativa vigente, ha rilevanza penale o che possano compromettere il processo di trattamento e la qualità dello scarico finale degli impianti centralizzati, saranno comunicati alla Procura della Repubblica competente per territorio. Nel caso in cui invece il superamento dei limiti di legge riguardi parametri non di rilevanza 11

12 penale, Brianzacque procederà alla segnalazione all autorità competente (provincia/ato) ai sensi dell art. 133 e 135 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. 8. bis Verifica Autorizzazioni allo scarico Si ritiene opportuno proseguire nell indagine e al riesame delle autorizzazioni allo scarico di tutte le attività produttive del territorio, ricordando inoltre che la mancanza di autorizzazione allo scarico è un reato di rilevanza penale ai sensi del D.Lgs 152/ Disposizioni operative L'adeguamento delle disposizioni operative relative all'effettuazione dei sopralluoghi ed al prelievo dei campioni di controllo nonché eventuali nuove disposizioni normative (sia nazionali che locali) o direttive della Procura della Repubblica nella materia in questione, vengono realizzate tramite apposite procedure interne e/o ordini di servizio emanati dal Gestore. 10. Normativa Tariffe La L.R. N 15 del 22/7/2002 ha abrogato la legge Regionale 25/81. All articolo 1, comma 2 specifica che sono fatti salvi gli impegni economici presi precedentemente. Resta comunque in vigore il D.P.R In attesa di diversa regolamentazione delle tariffe e dell applicazione della tariffa dell AEEG attualmente in fase di consultazione (DCO 620/2014), Brianzacque S.r.l. si riserva la facoltà di applicare la precedente regolamentazione tariffaria i cui riferimenti sono pubblicati sul sito in corrispondenza delle pagine dedicate ai Clienti industriali considerando gli incrementi previsti dal Metodo transitorio dell Autorità per l energia Elettrica e il Gas, sino a diverse determinazioni in materia. 11. Contratti di Utenza Per le aziende che stipulano un contratto di Utenza con Brianzacque srl valgono i limiti stabiliti nel contratto stesso, nel rispetto della normativa vigente (D.Lgs 152/2006 ) e previa approvazione da parte dell Autorità d Ambito. In merito alle deroghe concesse sul territorio dalle amministrazioni precedenti, si proseguirà alla verifica della modalità di rientro nei limiti di legge da parte delle aziende interessate, secondo quanto emerso dalle verifiche dello scarico e dalla verifica di cui al punto 8 bis nel corso dell anno precedente e secondo le espresse indicazioni dell Ufficio d Ambito. 12. Qualità Brianzacque srl garantisce che la gestione dei controlli per tutte le operazioni previste dal presente piano sia effettuata nel rispetto delle metodiche e conformi alla norma UNI EN ISO 9001:2000, UNI EN ISO 14001:1996, OHSAS Sicurezza Durante l esecuzione delle analisi e dei campionamenti viene garantito il rispetto delle 12

13 normative di sicurezza: il personale incaricato è stato regolarmente addestrato ai sensi del D. Lgs. 81/2006. A discrezione del gestore in alcuni casi durante i sopralluoghi i tecnici compilano check list relative ai possibili rischi interferenti con l attività dei tecnici di Brianzacque di cui si relaziona annualmente alla riunione ex art. 35 del D. Lgs 81/ Riservatezza dei dati Il presente piano viene pubblicato sul sito di Brianzacque, pertanto, ai sensi e per gli effetti del Testo Unico 196/2003, l'utente Finale dichiara di essere informato in modo pieno ed esaustivo circa (I) le finalità e le modalità dei trattamenti dei propri dati personali liberamente comunicati all'atto di accettazione ovvero nel corso di esecuzione del presente Accordo, (II) la registrazione di tali dati su supporti elettronici protetti e trattati in via del tutto riservata da Brianzacque srl, per le proprie finalità istituzionali e comunque connesse o strumentali alle proprie attività, (III) la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati nonché le conseguenze in caso di rifiuto a rispondere, (IV) l'ambito di diffusione e le categorie dei soggetti ai quali possono essere comunicati tali dati, solo previo consenso scritto dell'interessato, (V) la titolarità dei trattamenti e i dati dei Responsabili del trattamento; (VI) i diritti di cui all'art.7 del D.Lgs 196/2003 con particolare riguardo alla possibilità in qualsiasi momento di integrare, far modificare ovvero di richiedere di cancellare i dati personali o di opporsi in tutto o in parte al loro utilizzo, inoltrando specifica formale richiesta a Brianzacque srl. Con la sottoscrizione del verbale, l'utente Finale rilascia il proprio consenso a trattare i propri dati personali per tutte le finalità (I) imposte dagli obblighi legislativi ovvero regolamentari ovvero provvedimentali e (II) necessarie e/o utili ai fini dell'esecuzione del presente Servizio. DOCUMENTI Sono parte integrante del presente Piano di Controllo: Riferimenti normativi: D.Lgs. 152/06 e succ. mod.; RR 24 marzo 2006; Metodi analitici per le acque (APAT IRSA-CNR, Manuali e linee guida 29/2003, procedure accreditate, EPA) Modelli di: Verbale di sopralluogo e campionamento Delega tecnico ispettore Istruzione operativa Attività di campionamento 13

14 Sommario PIANO DI CONTROLLO 1 SCARICHI INDUSTRIALI 1 Dati relativi alla Campagna campionamenti CONSUNTIVO PIANO DI CONTROLLO 2013 Errore. Il segnalibro non è definito. PREMESSA 6 1. Tipologia degli scarichi oggetto del presente piano di controlli 7 AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO. 7 PROGETTO ICT: Implementazione Conoscenza Territorio. Errore. Il segnalibro non è definito. 2. Quantità degli scarichi industriali nel territorio gestito da Brianzacque S.r.l Tipologia di controlli 8 4. Numero di controlli per azienda 8 5. LABORATORI Laboratorio interno Laboratori incaricati Costi 9 6. Modalità di campionamento, conservazione e analisi indicazioni generali Esecuzione dei controlli e delle ispezioni presso le aziende Conseguenze relative agli esiti dei controlli bis Verifica Autorizzazioni allo scarico Disposizioni operative Normativa Tariffe Contratti di Utenza Qualità Sicurezza Riservatezza dei dati 13 DOCUMENTI: 13 14

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