Piacenza Palazzo dell Agricoltura 20 marzo 2009
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2 Le fonti rinnovabili La conferenza mondiale di Kyoto nel Dicembre 1997 stabilì, nel quadro di un apposito protocollo, obiettivi differenziati di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) proprio puntando sull incentivazione delle fonti energetiche alternative oltre che su una serie di interventi integrati per un uso più efficiente e sostenibile dell energia. 2
3 Chi siamo Bioenergia Investimenti S.p.A. nasce nel 2000 con lo scopo di investire nello sviluppo di iniziative nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili e precisamente trasformando combustibili primari (biomassa) in energia termica ed elettrica, partendo dallo studio di fattibilità del progetto fino alla sua realizzazione e gestione, mantenendo la proprietà dell impianto. Bioenergia Investimenti S.p.A. si avvale dei migliori partners strategici internazionali in ogni fase e settore dell attività. 3
4 Le fonti rinnovabili in Italia Le principali fonti rinnovabili disponibili in Italia sono: Energia Eolica Energia Idraulica ore/anno di esercizio, funzionamento dipendente dalle condizioni ambientali, quindi produzione NON PROGRAMMABILE. Energia Solare Fotovoltaica Energia Solare Termica ore/anno di esercizio, funzionamento dipendente dalle condizioni ambientali, quindi produzione NON PROGRAMMABILE. Biomassa ore/anno di esercizio, funzionamento INDIPENDENTE dalle condizioni ambientali, produzione PROGRAMMABILE. 4
5 Il concetto di filiera Integrazione Ambientale della Centrale L ambiente La filiera La centrale La comunità 5
6 Perché la biomassa Lo sviluppo di impianti a biomassa è una scelta strategica, la biomassa è infatti l UNICA fonte rinnovabile che permette : 1. Produzione PROGRAMMABILE e CONTINUA ore/anno di esercizio è quindi in grado di sostituirsi alle centrali convenzionali 2. Creazione di posti di lavoro sia durante la costruzione sia durante l esercizio. 50 posti in più rispetto alle altre fonti rinnovabili durante la fase di costruzione 26 operatori in centrale e circa 100 operatori esterni durante la fase di esercizio 3. Ricaduta Locale dei Benefici Economici - Valorizzazione dei terreni agricoli. Impiego delle risorse boschive locali Pulizia dei boschi Impiego dei terreni per la produzione della biomassa necessaria alla centrale 6
7 La produzione della centrale L esercizio della centrale genera i seguenti benefici: Energia da fonte rinnovabile Produzione nel rispetto del Protocollo di Kyoto. Energia elettrica Produzione di circa MWh pari al fabbisogno di circa famiglie. Energia termica disponibile La centrale rende disponibile una potenza termica di 20 MWt da utilizzare per il teleriscaldamento, le attività produttive sia agricole sia industriali, ecc. Nuovi posti di lavoro Per la conduzione e la gestione del parco legno di una centrale sono necessari 26 operatori. Per l approvvigionamento del combustibile si stimano 10 operatori a MW. Emissioni NULLE L impiego di biomassa non produce gas serra (bilancio di CO2 nullo). 7
8 Le emissioni della centrale L esercizio della centrale genera i seguenti prodotti : Ceneri Tali prodotti sono completamente inerti, posso essere utilizzati nel mondo agricolo (progetto BioCen Regione Lombardia). Acqua L acqua viene utilizzata per il rabbocco dell impianto a vapore, previo opportuno trattamento. Per il raffreddamento è possibile utilizzare differenti tecnologie ( a umido e a secco ). Fumi L impianto è dotato di un sistema di abbattimento delle polveri composto da ciclone separatore e filtro a maniche in grado di garantire il rispetto dei più rigorosi parametri emissivi. Gli altri parametri emissivi (NOx, CO,ecc.) sono ampiamente inferiori ai limiti europei. Le emissioni sono monitorate in continuo da strumentazione omologata dal Ministero e ritrasmesse in tempo reale agli Organi di controllo (Provincia, ARPA, ecc.). 8
9 Schema di Principio Generico- 9
10 Lay Out tipico 10
11 Le tappe dello sviluppo di un progetto Lo sviluppo di un progetto passa attraverso le seguenti fasi: Attività di Sviluppo (1 anno). - individuazione del sito; - ingegneria di base dell impianto e lay out preliminare; - preparazione documentazione per iter autorizzativo; - ottenimento dell autorizzazione; - approvazione del progetto dal Management di Bioenergia Investimenti S.p.A. 11
12 Le tappe della realizzazione di un progetto La realizzazione del progetto passa attraverso le seguenti fasi: Attività di Costruzione (2 anni). - Firma dei contratti per: - approvvigionamento del combustibile; - costruzione dell impianto; - operation & maintenance dell impianto. Attività di Conduzione (15 anni). - Controllo, conduzione e gestione dell impianto. 12
13 I Nostri progetti in fase di Costruzione - Rivarolo Canavese (Torino) - Impianto autorizzato nel febbraio Potenza elettrica 5 MWe. - IBL (Alessandria) - Impianto autorizzato settembre Potenza elettrica 11,6 MWe. - Vitulazio (Caserta) Impianto Fotovoltaico - Impianto autorizzato settembre Potenza elettrica 1 MWe. - Augusta (Siracusa) - Impianto autorizzato febbraio Potenza elettrica 15,8 MWe. 13
14 Il Progetto IBL Bioenergia SpA 14
15 Dati impianto L impianto di IBL Bioenergia è stato progettato con le seguenti caratteristiche Tipologia di biomassa utilizzata: Materiali combustibile come individuati nella Parte V allegato X parte II Sezione 4 punto 1 lettere da a) ad e) del D.Lgs 152/06 (già, Allegato III, del D.P.C.M. 08/03/2002 e s.m.i.) Tipologia: scarti vegetali, cippato di legna vergine, corteccia, residui da estrazione forestale. PCI medio combustibile Umidità 30 % Consumo Specifico 3 MWh/t 10 tonnellate/anno per MWh prodotto Dati principali impianto: Potenza termica caldaia a biomassa: 38,7 MWt Potenza elettrica: 11,2 MWe Combustibile: legna vergine Caldaia di back up: 6,4 MWt a gas metano 15
16 Schema di Funzionamento Reale 16
17 Situazione attuale 17
18 Situazione attuale 18
19 Situazione Futura 19
20 Situazione Futura 20
21 Situazione Futura 21
22 Nuovo Impianto Prospetto Sud 22
23 Nuovo Impianto Prospetto Est 23
24 Situazione Futura - Emissioni 24
25 Short Rotation Forestry La Short Rotation Forestry è la tecnica colturale che prevede la produzione di biomassa legnosa destinata alla produzione di energia elettrica. 25
26 Miglioramento impianto con cloni selezionati Pioppo Bianco a 5 anni Diametro medio cm. 12 Peso medio Kg. 58 Produzione Q.li/Ha 920 Clone Monviso a 5 anni Diametro medio cm Peso medio Kg. 167 Produzione Q.li/Ha 2600 (da parcella) Fonte: presentazione CNER del 28/09/07 26
27 Le coltivazioni arboree a breve e medio ciclo Biennale: tecniche di impianto e coltivazione Fonte: presentazione CNER del 28/09/07 27
28 Le coltivazioni arboree a breve e medio ciclo Quinquennale: tecniche di impianto Fonte: presentazione CNER del 28/09/07 28
29 Le coltivazioni arboree a breve e medio ciclo Biennale: tecniche di raccolta Fonte: presentazione CNER del 28/09/07 29
30 Le coltivazioni arboree a breve e medio ciclo Quinquennale: cantiere di raccolta Taglio e accatastamento Cippatura in campo Fonte: presentazione CNER del 28/09/07 30
31 Le coltivazioni arboree a breve e medio ciclo Quinquennale: stoccaggio e conferimento Carico con pala gommata Accumulo in piazzale Fonte: presentazione CNER del 28/09/07 31
32 Costi e produzioni cantiere quinquennale Cantiere /Ton Taglio e cippatura 10,00 8,66* 9,50 Trasporti aziendali 2,48 2,56 2,82* Carico con pala 0,76 0,75 0,73 Trasporto 6,00 6,50 6,50 19,24 18,47 19,55 /Ton cippato reso 40,00 40,00 47,00 Ton/Ha H 2 O 50% ,09 129,47 5 anni 5/6 anni 7 anni Fonte: presentazione CNER del 28/09/07 32
33 La Legislazione Italiana Le principali Leggi Italiane riguardanti le Fonti Rinnovabili sono: D.Lgs 79/99 (Decreto Bersani) e s.m.i. Fissa l obbligo per i Produttori o per gli Importatori di Energia di avere una quota minima di Energia da Fonte Rinnovabile. Sancisce la nascita del Certificato Verde quale certificato d origine dell energia elettrica prodotta da Fonte Rinnovabile. Fissa in 8 anni la durata del riconoscimento agli impianti dei Certificati Verdi. Legge Finanziaria 2008 Estensione durata del riconoscimento del Certificato Verde a 15 anni. Incremento del valore del Certificato Verde se legato alla Filiera Corta. 33
34 Il concetto di filiera Integrazione Ambientale della Centrale L ambiente La filiera La centrale La comunità 34
35 La Legislazione Italiana Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 18 dicembre 2008 (pubblicato il 2 gennaio 2009 sulla Gazzetta Ufficiale) Dà attuazione alla legge finanziaria 2008 nella parte che stabilisce i meccanismi con cui è incentivata la produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2007, a seguito di nuova costruzione, rifacimento o potenziamento. 35
36 Da Normativa: (Legge finanziaria 2008, art. 2, comma 148): dal 2008 il prezzo dei CV emessi dal GSE è pari alla differenza tra il valore di riferimento (180 per MWh) e il valore medio annuo del prezzo di cessione dell energia elettrica (definito dall Autorità per l energia elettrica e il gas). Per biomasse da filiera corta: CV di durata di 15 anni = produzione netta di energia x 1,8 (coefficiente); Necessità di garantire provenienza, tracciabilità della filiera. 36
37 Il nostro obiettivo è: Stipulare accordi di filiera di almeno 15 anni, che consentono di avere maggiori garanzie. Obiettivo che nasce dalla necessità di: Reperire biomassa in loco (necessità di sviluppare SRF); Fornire garanzie per l ottenimento degli incentivi (necessità di avere tracciabilità. Applicare un prezzo del combustibile indicizzato a: Valore CV Valore Energia Elettrica Garanzia di prezzo minimo 37
38 Criteri di composizione del Prezzo: Garanzia del PCI Combustibile : PCI garantito Indicizzazione Prezzo biomassa a PCI di riferimento. Indicizzazione Valore Energia Elettrica: Indicizzazione diretta a valore energia elettrica + CV Provenienza Locale: Indicizzazione diretta al coeff. Moltiplicativo 1,8 (Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 18 dicembre 2008). 38
39 Grazie per l attenzione 39
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