Corso Base per Volontari di PC Monza IL CICLO DEI DISASTRI. Ing. Tiziana Arena Provincia di Como Servizio Protezione Civile.
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1 Corso Base per Volontari di PC Monza IL CICLO DEI DISASTRI Alcuni esempi (1) S. Giuliano di Puglia Giappone L Aquila Cile L Aquila Servizio di Protezione Civile 1
2 Alcuni esempi (2) Etna Stromboli Servizio di Protezione Civile Alcuni esempi (3) Piemonte Messina 2010 Valle d Aosta 2000 Blevio 2010 Atrani 2010 Servizio di Protezione Civile 2
3 Alcuni esempi (4) Cortenova Capizzone Sarno 1998 Alcuni esempi (5) Concorezzo USA
4 Alcuni esempi (6) Alcuni esempi (7) Repubblica Ceca Hong Kong Anni 90 Viareggio
5 Anche se a prima vista molto diversi questi scenari hanno diversi elementi in comune Uno di questi è lo sviluppo temporale 5
6 Indipendentemente dalla sua natura, un emergenza evolve nel tempo sempre allo stesso modo Inizio dell evento evento Salvataggio e stabilizzazione Assistenza alla popolazione Ripristino e avvio della normalità Normalità Fonte: G. M. Gnecchi - VV.F. BG Questa sequenza è importante per diverse ragioni. Ciò che sottolineeremo oggi è che partendo da questa consapevolezza la moderna Protezione Civile non agisce più solo nelle fasi del soccorso, dell assistenza alla popolazione e del superamento dell emergenza 6
7 ma anche nell intervallo di tempo, generalmente piuttosto lungo, che intercorre tra un disastro ed il successivo Non, però, in termini di ricostruzione (che non è attività di Protezione Civile) quanto piuttosto in termini di previsione e prevenzione 7
8 Indipendentemente dalla sua natura, un emergenza evolve nel tempo sempre allo stesso modo Inizio dell evento evento Salvataggio e stabilizzazione Assistenza alla popolazione Ripristino e avvio della normalità Normalità Prevenzione e previsione Fonte: G. M. Gnecchi - VV.F. BG Previsione e Prevenzione con la 225/1992 entrano infatti a tutti gli effetti a far parte delle attività di quel Servizio Pubblico Essenziale che è la Protezione Civile 8
9 Ma cosa sono previsione e prevenzione in Protezione Civile Previsione L insieme di tutte quelle attività volte allo studio ed alla determinazione delle cause e dei possibili effetti degli eventi calamitosi presenti sul territorio di riferimento (L. 225/1992) 9
10 Prevenzione Insieme di tutte le attività strutturali, ma anche organizzative, volte a ridurre gli effetti del verificarsi di un possibile evento calamitoso (L. 225/1992) Perché? 10
11 Ricordate? Lo scopo ultimo della Protezione Civile altro non è che la tutela dell integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell ambiente dai danni e non solo, anche dal pericolo di danni, derivanti da eventi calamitosi (L. 225/1992) Ma per poterci tutelare dal danno tanto quanto dal pericolo di danni per prima cosa dobbiamo capire bene cosa è il rischio 11
12 Equazione del rischio R = H * D oppure R = H * (V * E) H = hazard = pericolosità probabilità che un determinato fenomeno pericoloso di una specifica intensità si verifichi in una determinata area ed in un determinato periodo di tempo. 12
13 V = vulnerability = vulnerabilità grado di perdita atteso su un dato elemento o gruppi di elementi a rischio per effetto di un determinato fenomeno potenzialmente distruttivo. La vulnerabilità viene generalmente espressa in una scala da 0 (nessuna perdita) a 1 (perdita totale). E = exposition = esposizione valore (economico equivalente) degli elementi o gruppi di elementi a rischio Difficoltà di assegnare un valore economico a beni quali la vita umana od i beni storico-culturali. 13
14 Previsione (1) L insieme di tutte quelle attività volte a conoscere H e D (V ed E) R = H x D = Rischio PERICOLOSITA ESPOSIZIONE P1 P2 P3 P4 E1 R1 R1 R1 R1 E2 R1 R2 R2 R3 E3 R1 R2 R3 R4 E4 R1 R3 R4 R4 PERICOLOSITA DANNO Cortesia: Ing. Stevanin Previsione (2) E quindi a stimare R Cortesia: Ing. Stevanin
15 Prevenzione (1) L insieme di tutte quelle attività volte: a ridurre H (sistemazioni di versante, arginature, vasche di laminazione, progressi tecnologici nell ambito di particolari processi produttivi, ) Prevenzione (2) Cortesia: Dott. Semplici
16 Prevenzione (3) L insieme di tutte quelle attività volte: a ridurre H (sistemazioni di versante, arginature, vasche di laminazione, progressi tecnologici nell ambito di particolari processi produttivi, ) a ridurre V (tipici esempi di interventi in grado di ridurre V sono per esempio la realizzazione di edifici antisismici o comunque di edifici progettati per resistere alle sollecitazioni derivanti da elevate pressioni, temperature, ) a ridurre E (norme urbanistiche sull uso e la destinazione dei suoli, regolamenti edilizi, ) Occhio però a tutti i fattori dell equazione del rischio!!! A poco serve, in termini di Protezione Civile, costruire un magnifico argine per contenere un corso d acqua in alveo in occasione di eventi più estremi se poi si realizzano imponenti interventi edilizi a tergo! 16
17 Anche ammesso di essere in grado, con un intervento infrastrutturale, di dimezzare la pericolosità di un sito, se si triplica, a parità di vulnerabilità, il numero dei soggetti esposti si finisce con accrescere, piuttosto che ridurre, il rischio Siccome però vi starete chiedendo cosa possa avere a che fare con voi, Volontari di Protezione Civile, che non siete politici, urbanisti, ingegneri o progettisti, provate a chiedervi: 17
18 Previsione e Prevenzione sono possibili solo su orizzonti di lungo periodo? Gli Avvisi di Criticità emessi dal Centro Funzionale in occasione dell approssimarsi di eventi meteo intensi altro non sono che interventi di previsione volti a ridurre il rischio 18
19 Le procedure di emergenza che prevedono l informazione e l allontanamento della popolazione e dei beni a rischio al superamento di apposite soglie sono misure di prevenzione volte a ridurre il fattore E dell equazione del rischio E le arginature temporanee? Misure di prevenzione a breve termine volte a ridurre il fattore H della medesima equazione Cortesia: Ing. Stevanin 19
20 Questi sono solo esempi! Aiutano a comprendere, però, che, in qualsiasi contesto ci si trovi ad operare, per fare Protezione Civile non ci si può più limitare a ragionare solo in termini di soccorso e di assistenza. È necessario, per legge oltre che per forza, agire, quanto più possibile, in termini di previsione e prevenzione La storia ce lo ha insegnato: i disastri sono eventi ciclici! Disperarsi è inutile. Doveroso, oltre che saggio, è approfittarne!!! 20
21 Grazie per l attenzione e buon lavoro! 21
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