La cura. «Il Giardino» Ottobre 2015

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1 La cura «Il Giardino» Ottobre 2015

2 Burn out..che fare? Esiste una cura per l affaticamento istituzionale? E chi dovrebbe curarsi i singoli, il gruppo, l istituzione? Quale è il compito di un gruppo che voglia prendersi cura di sé stesso? Come si ritempra un gruppo?

3 Lo spirito per i cinesi Questo è definito con un termine cinese che è Tin che indica la quintessenza, lo spirito, ma uno spirito che richiama il vino che va a lasciarsi decantare per rilasciare la sua essenza che è poi il vino vero e proprio. Quest idea prevalsa nel pensiero cinese, ma anche nella medicina cinese, dice che: quanto più io mi affino, mi lascio decantare, tanto più mi animo

4 Quanto vi sentite anziani?. Il testo taoista dell antichità contiene tantissimi aneddoti di storie di persone molto anziane, di oltre anni, che sono ancora in uno stato di piena giovinezza, proprio perché non si sono usurati, ma hanno mantenuto la freschezza dei bambini. Perché hanno saputo espellere tutto quello che poteva danneggiare e alterare la loro capacità vitale.

5 Spazzare davanti alla porta. Nel testo di uno scrittore cinese è scritto: Un principe chiede ad un maestro come si può nutrire la propria vita. Basta semplicemente spazzare davanti alla porta. Una risposta molto modesta invece di dire io so, io penso, c è una risposta inattesa da parte di questo maestro. Ma lui dà già una risposta: spazzare, evacuare, espellere tutto quello che nella mia vita è come una zavorra, per dare impulso alla mia vitalità. Bisogna fare piazza pulita nelle nostre vite, rimuovere gli ostacoli e tutto quello che è un fardello, ma anche quello che ci fa invischiare nelle situazioni. A poco a poco, bisogna anche sfumare, migliorare la nostra capacità di essere vivi in vita.

6 Stare dietro. Sostenere Nutrire la propria vita è come avere un gregge. Ebbene quando si vede un capo del gregge rimanere indietro, bisogna cercare di rianimarli. Il pastore non deve mai stare davanti, come invece noi tutti lo immaginiamo. Egli non sta mai alla testa del gregge. Non conduce il gregge verso un Terra Promessa, verso una destinazione alla fine del viaggio. No, lui rimane dietro e lascia che il gregge avanzi da solo, che vada al suo passo. Quando si fermano per brucare l erba allora fa un po disperdere tutto il gregge, e frusta le pecore rimaste indietro affinché avanzino. Quindi il gregge continua la sua marcia.

7 Noi e i cinesi: due diverse concezioni del cambiamento. E vediamo che nella concezione europea è fondamentale capire dove si sta andando: c è tutto il concetto di finalità religiosa, finalità della storia. Invece per i cinesi, non è l obbiettivo che conta. L importante non è fissarsi un obbiettivo, ma è mantenere un approccio evolutivo, non stagnare, non fermarsi, ma continuare ad avanzare costantemente.

8 Un coltello che non taglia più Passiamo ad un'altra storia. Forse una delle pagine più celebri di tutta la letteratura cinese. Riguarda un macellaio così bravo a tagliare il bue che utilizza lo stesso coltello da 19 anni, ma è sempre affilatissimo come se fosse appena stato sfornato dalla mola. E di nuovo c è un principe che gli pone delle domande sulla su arte di taglio. Il macellaio dice che non si tratta di un arte, ma dice che quando incominciò a fare quel lavoro il suo coltello era già fuori uso, poi man mano che si era impratichito ha visto che la lama durava un anno, ed ora uso lo stesso da 19 anni.

9 Interstizi Perché quando taglio e smembro l animale sto così attento che riesco a far si che il coltello passi sempre tra gli interstizi vuoti, non solo tra le ossa, ma anche tra le cartilagini, le articolazioni, i legamenti. Non incontro mai degli ostacoli, ma riesco sempre a trovare degli interstizi attraverso cui far passare il coltello, dei vuoti in cui insinuarmi. Allora il principe capì che per nutrire la vita occorre togliere tutto ciò che può fungere da ostacolo, tutto quello che potrebbe ostacolare.

10 L impensato... Quindi a partire dalla Cina in che modo noi pensiamo? A partire da cosa formuliamo i nostri pensieri? Dobbiamo scardinare i nostri punti fermi. Quello che noi pensiamo come ovvio in realtà è l impensato del nostro pensiero. Spesso accade che proprio l elemento a partire dal quale penso è qualcosa che non penso, che abbiamo talmente assimilato da ritenerlo ovvio. Perché il mio pensiero si è quasi automatizzato, quasi infossato. Quindi pensare attraverso il filtro del pensiero cinese significa risalire nell impensato del mio pensiero, interrogarsi in modo nuovo, osare interrogare dall interno del pensiero quello che non si era mai osato mettere in discussione.

11 Domande per voi Se foste al posto del pastore cinese quali strategie scegliereste per fare in modo che il gruppo.. si nutra? Perché il pastore cinese fa disperdere le pecore perché possano brucare e poi le fa avanzare sospingendo solo quelle che si attardano? Sono forse le pecore ritardatarie e in burn out quelle che fanno riprendere il viaggio al gruppo a condizione che qualcuno.le includa? Ma il gruppo che avanza..perchè avanza? Cosa lo spinge? Cosa lo motiva? Cosa vi fa arrestare? Cosa vi fa avenzare?

12 Una proposta Una proposta per farvi decantare e per liberare il vostro animo. Vi propongo un viaggio alle origini delle relazioni e delle istituzioni: parliamo di attaccamento, stili cognitivi e sviluppo della personalità