La linea UNIBIRD, per l allevamento professionale, comprende:

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1 Con la presente abbiamo il piacere di illustrare una novità epocale per l alimentazione ed il benessere dei nostri allevamenti aviari: l UNIFEED o PIATTO UNICO (Mangime Composto) L UNIFEED o PIATTO UNICO è un sistema alimentare utilizzato da decenni nella nutrizione degli animali da reddito e nei mammiferi domestici, ed oggi è possibile produrlo per l ornitologia grazie a studi pluriennali condotti dalla LOR (Laboratorio Ornitologico Reggiano) atti all individuazione dei fabbisogni alimentari delle varie specie di uccelli ornamentali. L UNIFEED si pone in alternativa o in complemento all alimentazione tradizionale a base di sementi, e in alternativa a quella con estrusi avendo il suo punto di forza nella qualità delle materie prime (tutti i cereali utilizzati provengono da derrate destinate all alimentazione umana) e sopratutto nella precisa identificazione delle quantità degli elementi nutritivi necessari alle singole specie. Di seguito troverete una relazione descrittiva e i vantaggi nell impiego del prodotto. La linea UNIBIRD, per l allevamento professionale, comprende: UNIFEED PSITTACIDI MEDIA-GROSSA TAGLIA UNIFEED PSITTACIDI PICCOLA TAGLIA UNIFEED CANARINI UNIFEED CARDELLINI/FRINGILLIDI UNIFEED ESOTICI Per le categorie sopra riportate è inoltre presente la versione MANTENIMENTO, RIPRODUZIONE, ALLEVAMENTO, MUTA, da somministrarsi durante i vari periodi dell anno. UNIFEED IMBECCO CANARINI (allo stecco) UNIFEED IMBECCO FRINGILLIDI (allo stecco) UNIFEED IMBECCO PSITTACIDI UNIFEED COME SCELTA ECONOMICA E SANITARIA NEL NOSTRO ALLEVAMENTO L alimentazione industriale degli animali da reddito (avicoli e non solo) si affida da decenni all utilizzo degli unifeed o piatto unico; non esiste attività imprenditoriale seria ad esempio in pollicoltura che si affidi alla ormai antica concezione di somministrare granaglie o ad esempio integratori nell acqua di bevanda: questo è stato possibile in quanto studi privati e pubblici in tutto il mondo hanno portato alla conoscenza da almeno cinquant anni dei fabbisogni alimentari delle specie da reddito. Le proteine, i grassi, gli zuccheri, le vitamine ed i sali minerali necessari per il corretto sviluppo corporeo vengono forniti mediante miscelazione di diverse farine e di integratori che non consentono all animale di scegliere ciò che più gli aggrada ma ciò che più gli fa bene (che si traduce quindi in tornaconto economico per l allevatore moderno). Grazie alle tabelle dei fabbisogni alimentari ad es. dei polli (oggi a disposizione di tutti) è possibile per il mangimista produrre mangimi completi personalizzati per età degli animali (es. primo

2 periodo, secondo periodo, finissaggio), per razza (es. mangimi più proteici per razze di galline pesanti a rapido sviluppo), per destinazione produttiva (es. mangime per ovaiole, per polli da ingrasso, ecc.), per determinate patologie o profilassi (mangimi medicati). Detti prodotti sono differenti perché differenti sono le richieste di elementi nutritivi sia nelle varie specie, ma anche nell ambito della stessa specie come la gallina nei diversi stadi produttivi. Un pulcino in rapido accrescimento avrà delle esigenze alimentari totalmente differenti da una gallina in riproduzione, è come se si trattasse di due animali di diverse specie (ad. esempio il pulcino necessita di circa un 24% di proteina contro un 19-20% dei riproduttori). Purtroppo in ornitologia a causa del mediocre giro d affari ad essa collegato mancano quasi sempre gli studi per identificare i fabbisogni alimentari delle diverse specie; le ditte mangimistiche che si occupano di ornitologia non hanno le capacità di portare a termine un progetto così ambizioso di identificare un mangime unico che garantisca una corretta alimentazione dei soggetti limitandosi spesso alla solo ricerca dell appetibilità dei loro prodotti. Uno studio per l identificazione dei fabbisogni dovrebbe avere la durata di almeno due anni, coinvolgendo veterinari ed un gran numero di soggetti sui quali sperimentare le miscele, esami di laboratorio da effettuarsi sui soggetti eventualmente deceduti, locali adibiti a questa attività, ecc; e il tutto ad esempio per il solo canarino. Risulta chiaro che per una singola specie sarebbero necessari investimenti economici enormi dei quali dette aziende non rientrerebbero mai. Ciò ha portato alla situazione odierna ove gli allevatori di uccelli ornamentali sono il fanalino di coda rispetto a quelli di animali da reddito, ( oggi anche l allevamento dei topi da laboratorio e delle cavie è avanti rispetto al settore ornitologico in quanto sono anni che impiegano mangimi composti integrati per gli stessi animali). E dal 2000 che mi occupo personalmente di identificare le esigenze nutritive delle varie specie o gruppi di specie di interesse ornitologico in quanto come veterinario impiegato in prima linea e come allevatore appassionato, ho preso coscienza delle situazioni spesso fallimentari dei nostri allevamenti amatoriali. Con l ausilio di allevatori illuminati e grazie alla fortuna di essere ad un crocevia di informazioni per la professione che svolgo, sono riuscito a studiare e testare diverse formule che forniscono agli animali cui sono destinate tutto ciò di cui necessitano. VANTAGGI DELL UNIFEED FORMULA BILANCIATA: la miscela è frutto di un imponente sperimentazione volta ad identificare i fabbisogni delle specie cui è rivolta e a garantirne il buono stato di salute: Proteine (fabbisogni in aminoacidi essenziali quali metionina, lisina, triptofano, ecc). Grassi (corretto apporto di acidi grassi poliinsaturi). Estrattivi inazotati (amidi e zuccheri). Fibra grezza (cellulosa e zuccheri non digeribili) Sali minerali (macroelementi come calcio, fosforo, magnesio e microelementi come rame, zinco, iodio, cobalto, selenio, manganese, ecc). Vitamine liposolubili (A,D,E,K) e idrosolubili (B1, B2, B6, B12, acido folico, biotina, C). Pigmenti naturali.

3 E da ricordare che qualsiasi elemento svolge attività di nutriente solo entro un determinato dosaggio nell alimentazione animale (variabile da specie a specie), al di sotto del quale l attività diverrà gradualmente nulla e al di sopra del quale sono possibili fenomeni di tossicosi (per ad esempio le vitamine liposolubili, i microelementi, la metionina, ecc). Non è quindi solo importante che un alimento contenga tutte le vitamine o tutti gli aminoacidi ma anche il quanto ne contiene, valore che deve soddisfare le esigenze di una determinata specie. QUALITA DELLE MATERIE PRIME: i cereali utilizzati nella composizione sono rigorosamente destinati all alimentazione umana in modo che il maggior controllo sugli stessi possa scongiurare la presenza di micotossine. Proteine vegetali ed animali di primissima qualità. Gran parte dei cereali sono stati trattati termicamente in modo da aumentarne la digeribilità e quindi l efficienza digestiva degli animali. Le vitamine ed i grassi vengono aggiunti a freddo rispetto agli estrusi in modo che non vengano disattivati dal calore che si genera durante la fase di estrusione. RISPARMIO DI TEMPO E RISPARMIO ECONOMICO PER LA GESTIONE DELL ALLEVAMENTO: Questo punto di forza permette di ridurre anche dell 80% la manodopera in allevamento (nelle gabbie è presente un'unica ciottola ed un unico beverino) RISPARMIO ECONOMICO: 1 Kg. di una buona miscela di semi presenta dello scarto dato dalle bucce degli stessi diverso da semente a semente; esso è quantificabile in misura del 35/40% per la scagliola sino ad arrivare al 80/90% per alcune erbe prative come l erba finocchina, calcolando quindi una media di almeno il 50/60% di scarto del prodotto originario. Vi è un ulteriore 15/20% dei semi che viene perso perché scartato dagli uccelli e gettato nella lettiera, ciò che accade in misura trascurabile con l unifeed. Maggior efficienza nutritiva: l unifeed presenta alimenti più digeribili perché cotti, presenta zuccheri semplici a pronta disponibilità nonché proteine solubili di ottima qualità, si presenta in polvere come se fosse già predigerito ; per contro una miscela di semi deve essere processata dall animale che deve spendere energia per macinare nel ventriglio il cibo grossolano, non riuscendo ad aggredire coi succhi digestivi la totalità della razione il che si traduce in un notevole scarto a livello intestinale (molti elementi nutritivi vengono pagati dall allevatore ma eliminati con le feci dagli uccelli). Tale efficienza si può quantificare secondo i nostri studi in almeno un 30/40% in più rispetto ad una buona miscela di semi. Risparmio relativo al mancato utilizzo di pastoncini, sali minerali, vitaminici, grit, probiotici, acidificanti, ecc. quantificabile nella misura di un 20/25% rispetto ad un alimentazione tradizionale composta da miscela di semi e integratori. Tali considerazioni dimostrano come in realtà l unifeed ha solo nominalmente un costo maggiore rispetto ad una conduzione dell allevamento in modo tradizionale; ma in realtà nutre i nostri animali e li mantiene sani e produttivi ad un costo inferiore, con l indubbio vantaggio di dedicare minor tempo al management delle mangiatoie e più tempo per goderci il nostro hobby.

4 SALUTE E LONGEVITA Se si osserva attentamente la durata della vita dei soggetti inallevamento ci si accorge che essi vengono scartati già dopo il secondo/ terzo anno di età quando è risaputo che esistono canarini e cardellini vissuti 12, 13 anche 16 anni; sono senza dubbio dei casi eccezionali. Ma se questi sono i valori più alti della durata della vita di un canarino, il buonsenso ci dice che ad almeno 7/8 anni dovrebbe arrivare la maggior parte dei nostri animali. L alimentazione tradizionale espone infatti gli uccelli ad una serie di patologie: il canarino, il cardellino o il pappagallo non sono certo dei premi Nobel per la fisica, e si comportano alimentandosi non con quello che potenzialmente gli potrà far bene ma con ciò che più gli piace. Ecco allora vi è la canarina che si ciba prevalentemente di scagliola, seme povero di proteine e come quasi tutte le sementi praticamente privo di vitamine e Sali minerali che andrà in contro a patologie quali la ritenzione dell uovo o a patologie cardiache; questo è dovuto in quanto durante la deposizione l uccello necessita di un alto tenore quanti-qualitativo di protidi per fabbricare l uovo (sostanza altamente proteica) e non potendoli assumere e reintegrare con la dieta li sottrae nell immediato dai propri muscoli (il muscolo cardiaco ed il miometrio, cioè il muscolo dell utero non fanno eccezione); oppure vi è l animale che si alimenta prevalentemente di semi oleaginosi (niger, girasole), sementi con un più elevato contenuto proteico rispetto alla scagliola ma con un elevatissimo contenuto in grassi. Tale alimentazione porterà nel medio periodo ad un epatosi dietetica, cioè ad una degenerazione epatica con le ovvie conseguenze. Gli esempi di carenze od eccessi alimentari sono innumerevoli, tanti almeno quanti sono le vitamine, i macro ed i microelementi, ecc. e sarebbero necessarie centinaia di pagine solo per elencarli. Esistono invece patologie dovute a micotossine molto sottovalutate e che nella pratica veterinaria emergono di frequente; è sufficiente che una partita di sementi o durante l ultima fase di maturazione in campo, o durante il trasporto venga ad inumidirsi per un improvviso acquazzone che, se esistono le condizioni di temperatura, verrà facilmente colonizzata da miceti (es. Aspergillus spp.); detti miceti producono alcune tra le sostanze più tossiche presenti in natura le micotossine (es. aflatossina prodotta da Aspergillus flavus da cui prende il nome). Queste tossine sono termostabili e la cottura della derrata elimina sicuramente il fungo ma nulla può nella distruzione della tossina. La presenza di micotossine può essere dimostrata solo attraverso esami di laboratorio costosi e specifici (esistono una ventina di micotossine ed il costo per identificarle tutte è elevatissimo, non certo affrontabile per una misera partita di qualche quintale di sementi destinati a degli uccelli ornamentali che non entreranno mai nella catena alimentare umana. Ecco allora che l unica prevenzione sta nell utilizzare materie prime (in particolare i cereali che rappresentano alimenti ad alto rischio) di primissimo ordine. In campo alimentare umano chiaramente i controlli sono più rigidi ed è per questo che gli unifeed sono tassativamente prodotti con farine alimentari e non zootecniche. METODICA PER LA CONVERSIONE DEGLI ANIMALI ALL UNIFEED Gli unifeed prodotti dalla L.O.R. risultano essere appetibili alla maggior parte delle specie cui sono destinati. Le varie specie di uccelli risultano essere diverse non solo nelle abitudini alimentari ma anche nella cosiddetta neofobia alimentare, cioè il rifiuto più o meno marcato del cibo non conosciuto. Animali come il canarino accettano solitamente da subito l unifeed secco, mentre altre specie quali il pappagallino ondulato (ed in particolare gli ondulati inglesi) sono tra le più difficili da svincolare dalla miscela di semi.

5 Pappagalli, fringillidi ed esotici vari devono essere convertiti attraverso un breve periodo di osservazione atto all accertamento della reale assunzione del nuovo alimento; in tale periodo sono d obbligo metodiche ed accortezze che l allevatore esperto già conosce ed utilizza per la somministrazione di alimenti nuovi ai propri soggetti. Il protocollo classico per la conversione prevede somministrazione di una ciotola con unifeed secco ed una ove lo stesso è stato addizionato di acqua in modo da ottenere un impasto consistente ove verranno inglobati una piccola quota di semi (5/10%), il tutto togliendo dalla gabbia totalmente la miscela di semi: tale procedura mira a far sì che l animale spinto dalla fame vada alla ricerca dei semi nella massa umida e sia costretto ad assaggiare il nuovo prodotto (che di solito gli risulta essere gradito). Nel giro di un paio di giorni la maggior parte degli uccelli inizia la regolare assunzione del mangime umido che poi potrà essere tranquillamente somministrato secco. In questa fase è necessaria una rigorosa vigilanza, in quanto una piccola percentuale di animali preferisce digiunare piuttosto che assumerlo (la ricerca spasmodica di semi nella massa umida può essere erroneamente scambiata dall allevatore come un assunzione dell unifeed, ci si accorgerà dell errore perché gli animali arrufferanno il piumaggio dopo una mezza giornata ed emetteranno solo chiazze biancastre di urati (urina) senza la presenza di feci vere e proprie al loro interno (segno di svuotamento intestinale). In tal caso è necessario somministrare repentinamente dell altra miscela di semi e ripetere l operazione dopo qualche giorno (lasciando comunque nel mentre sempre a disposizione una quota di unifeed). Animali che già assumono alimenti in polvere quali pastoncini possono essere abituati più facilmente aggiungendo al pastone una parte di unifeed e sostituendolo gradualmente sino all assunzione esclusiva dello stesso (ciò mira a modificare gradualmente il sapore del cibo conosciuto con quello nuovo in modo da evitare fenomeni di neofobia). TIPI DI UNIFEED: Esistono diversi unifeed della linea UNIBIRD a seconda delle specie cui sono destinati; nell ambito della stessa categoria poi esistono le varianti mantenimento, riproduzione, allevamento e muta. In esse la composizione varia in quanto un uccello in ovodeposizione avrà bisogno ad esempio di più calcio e proteine rispetto ad uno in riposo riproduttivo, così come un unifeed per la muta avrà un maggior contenuto in aminoacidi solforati per la fabbricazione delle penne da parte dell animale. 1. Unifeed psittacidi di media-grande taglia 2. Unifeed psittacidi di piccola taglia 3. Unifeed canarini: Protocollo di utilizzo dell Unifeed della LOR nel canarino Unifeed Riproduzione: da somministrare ai maschi a partire da circa 2 mesi prima dell accoppiamento sino alla schiusa delle uova; alle femmine a partire da 1 mese prima dell accoppiamento sino alla schiusa delle uova. Unifeed Allevamento: da somministrare ai canarini riproduttori alla schiusa delle uova o da qualche giorno prima, il prodotto tale e quale o in associazione ad un 15/20% di semi cotti/germinati. Proseguire la somministrazione per tutta la stagione delle cove.

6 Unifeed Muta: da somministrare durante il periodo della muta (per 45 giorni). Unifeed Mantenimento: da somministrare ai canarini novelli dallo svezzamento ad inizio muta. Al termine della muta riprendere la somministrazione del prodotto mantenimento sia per i riproduttori che per i novelli. Per i soggetti non sottoposti ad attività riproduttiva il prodotto và somministrato durante tutto il periodo dell anno. 4. Unifeed cardellini/fringillidi 5. Unifeed esotici 6. Unifeed insettivori/frugivori di pregio * da somministrare tal quale per tutto il periodo dell anno, da integrare con prede vive al momento della schiusa delle uova. 7. Unifeed lori/lorichetti * da somministrare tal quale o con aggiunta di acqua sino all ottenimento di una consistenza sempiliquida. 8. Unifeed imbecco canarini (allo stecco) * da somministrare come alimento completo in caso di alimentazione artificiale o ad integrazione all alimentazione naturale dei genitori. 9. Unifeed imbecco fringillidi (allo stecco) * da somministrare come alimento completo in caso di alimentazione artificiale o ad integrazione all alimentazione naturale dei genitori. 10. Unifeed imbecco psittacidi * da somministrare come alimento completo in caso di alimentazione artificiale. Per info: L.O.R. (Laboratorio Ornitologico Reggiano) s.n.c. via P.Borsellino 3/a Barco di Bibbiano (RE) Tel./Fax Ricerca e Sviluppo Dott. Stefano Figurella stefano.figurella@libero.it Divisione Commerciale Francesco Giobbi francescogiobbi@gmail.com info@loritalia.com