Interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica a seguito di segnalazione di caso di legionellosi nelle strutture recettive

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1 Interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica a seguito di segnalazione di caso di legionellosi nelle strutture recettive Prevenire e ridurre il rischio legionella nelle strutture recettive 28 settembre 2016 Sala Galloni AUSL Reggio Emilia Dott. Gian Luigi Belloli Servizio Igiene e Sanità Pubblica AUSL Reggio Emilia 1

2 Normativa di riferimento 15 dicembre 1990 D.M. e succ. mod. Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive. 4 aprile 2000 CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO. Documento di linee-guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi 13 gennaio 2005 CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO PROVVEDIMENTO Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali». 7 febbraio 2005, n. 186 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE Attivazione di un Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale 16 febbraio 2006, n DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI Approvazione del documento che disciplina il Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale, istituto con DG 186/05 21 luglio 2008, n DGR Approvazione linee guida regionali per la sorveglianza e il controllo della legionellosi 7 maggio 2015 Conferenza Stato-Regioni. Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi 2

3 Registro nazionale della Legionellosi dati 2014 Pervenute all Istituto Superiore di Sanità schede di sorveglianza (= casi di legionellosi) di cui casi confermati e 41 casi probabili. Incidenza 25,1 casi per milione di abitanti con gradiente Nord-Sud con valori pari a 39,4 casi per milione al Nord, 25,6 per milione al Centro 6,7 per milione al Sud. Dei casi notificati: 62 (4,1%) ricoveri in ospedale o in clinica, 151 casi (10,1%) avevano pernottato almeno una notte in luoghi diversi dall abitazione abituale (alberghi, campeggi, navi, abitazioni private), 38 casi (2,5%) residenti in comunità chiuse, 5 casi (0,3%) altri fattori di rischio. 3

4 Registro nazionale della Legionellosi dati 2014 Il test dell antigene urinario si conferma lo strumento diagnostico più utilizzato (95,2%). Nel 100% dei casi l agente responsabile della patologia è stato Legionella pneumophila. La letalità registrata per i casi comunitari e nosocomiali è pari rispettivamente al 10,1% e 30,8%. 4

5 Segnalazione di malattia infettiva Comunicazione di sospetta/accertata legionellosi da parte del medico (modulo SSCMI/2006) al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SIP) entro 48 ore dall osservazione del caso 5

6 Modulo SSCMI/2006 da compilare a cura del medico e da inviare al SIP

7 Sistema di allerta regionale Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica Per tutti i casi sospetti o accertati di legionellosi correlabili con esposizione in una struttura turistico-recettiva, termale, ad uso collettivo, sanitaria, sociosanitaria o socioassistenziale entro 24 ore inserisce il caso nel portale web regionale Sorveglianza Malattie Infettive (SMI) ed invia la segnalazione rapida (alert) al Servizio Sanità Pubblica della Regione Invio al Servizio Sanità Pubblica della Regione della scheda di sorveglianza della legionellosi con i primi dati epidemiologici 7

8 Indagine epidemiologica L indagine epidemiologica viene effettuata dalle assistenti sanitarie della sede SIP competente per territorio che procedono a contattare il malato oppure i famigliari per raccogliere tutte le informazioni necessarie ad individuare le possibili fonti di rischio 8

9 Indagine epidemiologica Individuare: FINALITA la probabile fonte di infezione l esistenza di altri soggetti esposti allo stesso rischio la correlazione del caso con la permanenza in una struttura turistico-recettiva o in una struttura sanitaria/socio-sanitaria/socio-assistenziale nei 10 giorni precedenti l insorgenza dei sintomi l eventuale presenza di altri casi correlati alla stessa fonte e verificatisi nei 24 mesi precedenti 9

10 Indagine ambientale Per ogni probabile fonte di infezione individuata (struttura sanitaria o recettiva), compresa la residenza o il domicilio del malato, occorre raccogliere informazioni sugli impianti idrosanitario, di condizionamento, e altri generatori di acqua aerosolizzata e, per ciascuno di questi, effettuare dei campionamenti ambientali (pratiche sanitarie / ossigeno-terapia.) 10

11 Indagine ambientale Qualora si evidenzino più luoghi frequentati dal malato, nell impossibilità di ispezionarli tutti contemporaneamente, è opportuno stabilire una scaletta delle priorità di intervento sulla base dell eventuale presenza di altri casi di malattia presumibilmente esposti alla stessa fonte, alle modalità espositive, e alle caratteristiche individuali dei soggetti potenzialmente esposti. 11

12 Sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti Poiché l indagine ambientale per la ricerca della fonte sospetta richiede tempi generalmente superiori a quelli dell incubazione della malattia, vanno tempestivamente identificati i soggetti che hanno condiviso la stessa fonte di infezione quando è epidemiologicamente rilevante e operativamente fattibile (es. casi ospedalieri, casi verificatisi all interno di strutture per anziani, più soggetti malati esposti alla stessa fonte) 12

13 Sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti Sorveglianza sanitaria per la ricerca attiva di segni di infezione nei soggetti esposti alla comune sorgente ambientale (es. soggetti a rischio, soggetti con patologie respiratorie) Ricerca Antigene solubile urinario Legionella pneumophila 13

14 Indagine ambientale L ispezione e i campionamenti nelle Strutture sanitarie o nelle Strutture recettive della Provincia verranno effettuati dai Tecnici della Prevenzione del SIP dell AUSL di Reggio Emilia in presenza dei Responsabili delle Strutture e possibilmente in presenza di un tecnico addetto alla gestione e manutenzione dell impianto idrico 14

15 Indagine ambientale - Ispezione Al momento dell ispezione il Responsabile della struttura dovrà rendere disponibili: Schema dell impianto idrosanitario Schema Unità Trattamento Aria (UTA) Documento Valutazione Rischi (DVR*) Registro manutenzione ordinaria e straordinaria Referti analitici dei monitoraggi ambientali *Procedure sanitarie a rischio. Es. gestione dei dispositivi medici per l assistenza respiratoria (ossigenoterapia, aerosolterapia ) 15

16 Indagine ambientale - Campionamento I campionamenti vengono eseguiti nei punti critici della rete dell acqua calda (e fredda) e/o nei punti che sono stati utilizzati dal malato 16

17 Indagine ambientale - Campionamento Campioni ambientali: cipolla della doccia rubinetto della vasca, tubo per irrigazione 17

18 Indagine ambientale - Campionamento Il materiale necessario per il campionamento viene reso disponibile da laboratorio Arpae-ER Sezione di Reggio Emilia I campioni prelevati dai Tecnici del SIP verranno conferiti per l analisi ad laboratorio Arpae-ER Sezione di Reggio Emilia 18

19 Indagine ambientale - Campionamento Nel caso di campioni positivi : Richiesta di emissione di ordinanza sindacale finalizzata ad interventi strutturali / gestionali / bonifica dell impianto oltre ad attuazione di sorveglianza sanitaria degli esposti, laddove fattibile. Segnalazione alla Procura della Repubblica in caso di decesso del malato con relazione su quanto emerso dall indagine epidemiologica e ambientale 19

20 Laboratori Rete dei Laboratori 1. Laboratori di base 2. Laboratori di riferimento regionali: per le analisi su matrici ambientali ARPAE-ER Sezione di Bologna e di Reggio Emilia per le analisi cliniche Lab. di Microbiologia-Virologia dell Az.Ospedaliera di Modena 20

21 Caso associato a viaggio A livello europeo la sorveglianza della Legionellosi associata ai viaggi è gestita dal 1 aprile 2010 da ELDSNet che continua l attività di EWGLINET iniziata nel

22 LDSNet/Pages/index.aspx 22

23 Caso associato a viaggio ELDSnet (European Legionnaires Disease Surveillance Network) segnala all ISTITUTO SUPERIORE di SANITA i casi di legionellosi che si sono verificati in viaggiatori stranieri che hanno trascorso un periodo in Italia, riportando sesso, età e nazionalità e informazioni sulla struttura recettiva 23

24 Caso associato a viaggio Il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell ISTITUTO SUPERIORE di SANITA segnala i casi a Assessorati Regionali alla Sanità e Servizi di Igiene Pubblica delle AUSL di competenza, AUSL di competenza eseguono l'indagine ambientale ed epidemiologica presso le strutture indicate. 24

25 Caso associato a viaggio I casi che si verificano in cittadini italiani che hanno viaggiato in Italia o all estero vengono invece notificati dall Istituto Superiore di Sanità all ELDSnet Nel caso in cui la possibile fonte di infezione sia una struttura recettiva straniera, l ELDSnet provvede a informare le autorità sanitarie del presunto Paese d infezione. 25

26 Caso associato a viaggio Il Servizio Sanità Pubblica della Regione per tutti i casi sospetti o accertati di legionellosi correlabili con esposizione in una struttura turistico-recettiva, termale trasmette: la segnalazione di allerta e la scheda di sorveglianza della legionellosi con i primi dati epidemiologici a: Istituto Superiore di Sanità Centro di riferimento nazionale della rete ELDSNet Ministero della Salute 26

27 Casi di legionellosi in turisti stranieri e italiani in Italia Nel 2014 notificati all ISS n. 252 casi di legionellosi (turisti italiani e stranieri) Turisti italiani = n. 151, di cui il 93,4% avevano soggiornato in albergo e il 6,6% in campeggio. La maggioranza dei turisti italiani ha viaggiato in Italia e 52/151 hanno soggiornato presso strutture recettive già associate a casi di legionellosi. Solo nell'8,6% dei casi la meta del viaggio è stata una località straniera. Turisti stranieri = n. 101 che hanno visitato l Italia e notificati all ISS dall ELDSnet (Paesi di provenienza: Olanda (21,8%), Francia (19,8%), Regno Unito (17,8%), Germania (12,9%). 27

28 Casi di legionellosi in turisti stranieri e italiani in Italia L età media dei turisti (sia italiani che stranieri) è di 62 anni (intervallo anni). Complessivamente, i 252 turisti hanno soggiornato in 319 strutture recettive situate in Toscana (12,2%), Lombardia (11,0%), Campania (11,3%), Veneto (8,2%), Lazio (7,5%), Emilia- Romagna (6,9%), Puglia (5,3%), e altre Regioni (37,6%). 28

29 Casi associati a viaggio - cluster Cluster Due o più casi che abbiano soggiornato presso la medesima struttura recettiva e che si verifichino in un periodo di due anni 29

30 Casi associati a viaggio - cluster Nel 2014 notificati 50 cluster associati con altrettante strutture recettive italiane., di cui 22 già coinvolte nei due anni precedenti. Complessivamente, coinvolti n. 88 turisti, di cui 52 italiani e 36 stranieri. La durata del soggiorno è stata mediamente di 8 giorni, i cluster hanno coinvolto un minimo di 2 e un massimo di 6 turisti e si è verificato un solo decesso. 30

31 Casi associati a viaggio - cluster I campionamenti eseguiti a seguito della notifica di cluster hanno portato all isolamento di Legionella in 33 (66%) strutture recettive. Le relazioni sono state inviate entro le 6 settimane al Centro di coordinamento ELDSnet e il nome di nessuna struttura è stato pubblicato sul sito web. 31

32 Casi associati a viaggio - cluster In caso di cluster l Organizzazione Mondiale della Sanità e tutti i Paesi partecipanti alla rete di sorveglianza ELDSnet vengono immediatamente informati. Le autorità sanitarie del Paese in cui si è verificato il cluster hanno il dovere di intervenire tempestivamente e il referente collaboratore ELDSnet deve informare entro sei settimane il Centro di Coordinamento presso l ECDC sulle misure di controllo intraprese. 32

33 33

34 Sistema di sorveglianza La sorveglianza internazionale ha dimostrato di fornire un valore aggiunto alle attività nazionali di sorveglianza e di contribuire alla individuazione, il controllo e la prevenzione della malattia, ma richiede una stretta collaborazione tra i Paesi. Maggiori informazioni sulla sorveglianza della legionellosi in Europa sono disponibili sul sito dell ECDC ages/index.aspx oppure aggiornamenti sul portale di epidemiologia nti.asp 34

35 Grazie per l attenzione 35

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