Comune di S. Giovanni Incarico PROVINCIA DI FROSINONE

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1 Comune di S. Giovanni Incarico PROVINCIA DI FROSINONE PIANO DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE AI SENSI DELLA D.G.R.L. 363/ /2015 RELAZIONE TECNICA Data, 30/11/2016 APPROVATO CON D.C.C. N 27 DEL 02/12/2016 RESPONSABILE LAVORI PUBBLICI ARCH. ANNA MARIA CAMPAGNA PROFESSIONISTA INCARICATO ING. MASSIMO PATRIZI

2 PREMESSA Il Piano Comunale di Emergenza di Protezione Civile, è stato elaborato con lo scopo di fornire al Comune uno strumento operativo utile a fronteggiare l emergenza locale, conseguente al verificarsi di eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo; ci si riferisce ad eventi che per loro natura ed estensione possono essere contrastati mediante interventi attuabili autonomamente dal Comune, dalla Regione e della Provincia in quanto titolari dei Programmi di previsione e prevenzione. Il presente Piano di Emergenza, obbligatorio a norma di legge, è uno strumento a forte connotazione tecnica, fondato sulla conoscenza delle pericolosità e dei rischi che investono il territorio comunale e, nella prospettiva offerta dalla legislazione, esso trova una chiara collocazione tra gli strumenti che l Ente ha a disposizione per la gestione dei rischi. Sulla base di scenari di riferimento, individua e disegna le diverse strategie finalizzate alla riduzione del danno ovvero al superamento dell'emergenza ed ha come finalità prioritaria la salvaguardia delle persone, dell ambiente e dei beni presenti in un'area a rischio. Il Piano include quegli elementi informativi concernenti le condizioni di rischio locale che debbono essere recepite, e in alcuni casi risolte, dalla pianificazione territoriale. Nel caso di grosse calamità il Piano rappresenta lo strumento di primo intervento e di prima gestione dell emergenza. QUADRO NORMATIVO Il presente Piano Comunale di Protezione Civile è stato redatto secondo le normative nazionali e regionali in vigore all atto della consegna, in particolare: - Legislazione Nazionale: Legge 225/92 Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile e Legge 100/ Legislazione Regionale: Legge Regione Lazio n 37/1985 Manuale Operativo per la predisposizione di Piano Comunale o Intercomunale di Protezione Civile, Dipartimento Protezione civile, ottobre 2007 Legge Regionale n. 2/2014 Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell Agenzia Regionale di Protezione Civile. Delibera Giunta Regionale 363 del 17/06/2014, Linee Guida per la pianificazione comunale o intercomunale di emergenza di Protezione Civile Delibera Giunta Regionale 415 del 04/08/2015, Aggiornamento Linee Guida per la pianificazione comunale o intercomunale di emergenza di Protezione Civile. Modifiche alla DGR 363 del 17/06/2014 e nel recepimento e rispetto delle altre normative collaterali applicabili. Nella struttura della protezione civile il Sindaco, in qualità di Autorità comunale di protezione civile, è chiamato ad affrontare con immediatezza l'impatto di un qualsiasi evento calamitoso ed a soddisfare le esigenze di primo intervento, implementando in tal modo le premesse per le successive azioni più adeguate e rispondenti. 1

3 OBIETTIVI DEL PIANO COMUNALE DI EMERGENZA La Legge 225/1992 ha l obiettivo di tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi. Questo può essere perseguito tramite una pianificazione di emergenza, che consista nello sviluppo e mantenimento di procedure condivise finalizzate a prevenire, ridurre, controllare, mitigare le diverse condizioni di emergenza che possono potenzialmente manifestarsi all interno di un dato territorio. Si tratta quindi di un processo ciclico di previsione dei rischi e di preparazione alle emergenze, supportato dalla definizione di procedure operative finalizzate a garantire l organizzazione della operatività dei soggetti coinvolti, e questo Piano opera in tal senso. La pianificazione dell emergenza, inoltre, si relaziona alla pianificazione urbanistica e territoriale fornendole indicazioni in relazione alle condizioni di pericolosità e rischio agenti sul territorio, in tal modo garantendo da un lato l integrazione dei criteri di sicurezza nelle scelte di pianificazione e, dall'altro, la disponibilità di risorse strutturali per la gestione delle emergenze che la stessa pianificazione territoriale deve identificare e programmare. Con questi assunti, il Piano, sia esso Comunale, deve rispondere ai seguenti obiettivi: Descrivere in maniera puntuale le condizioni di rischio locale, mediante la redazione di scenari costruiti sulla base dei Programmi Provinciali e Regionali di Previsione, che forniscono ai comuni le informazioni sulle pericolosità agenti sul territorio, e sulla base della conoscenza locale concernente i beni potenzialmente esposti a tali pericoli. Descrivere in forma tecnica e analitica il modello organizzativo, le procedure operative e le risorse che verranno adottate per fronteggiare i potenziali eventi. Descrivere le azioni che in tempo di pace si metteranno in atto per garantire la necessaria preparazione tanto della popolazione che dei soggetti chiamati ad intervenire nella gestione dell evento (azioni formative e informative). STRUTTURA DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Il Piano è articolato in 7 sezioni chiaramente identificabili e così definite: 1. Inquadramento generale del territorio 2. Scenari di rischio Locale 3. Condizione Limite dell Emergenza 4. Organizzazione del Sistema Comunale di Protezione Civile 5. Risorse per la gestione dell'emergenza 6. Procedure Operative di Intervento 7. Formazione ed Informazione 2

4 1. INQUADRAMENTO GENERALE DEL TERRITORIO Dati di base Comune San Giovanni Incarico Codice ISTAT Comune Provincia Frosinone Codice ISTAT Provincia 060 Capoluogo, Colle Moscone, San Cataldo, Starze, Arduini, Vignarola, Zagannea, Colleliveri, Madonna della Selva, Elenco delle Frazioni del Comune (se presenti) Casalotti, Monacelli/Civita, Valle Incarico, Capolicolli (tot. 13 contrade) Autorità di Bacino di appartenenza Autorità di Bacino nazionale dei fiumi Liri Garigliano e Volturno Estensione Territoriale in Km 2 24,71 A est: Falvaterra; a nord: Arce, Ceprano Comuni confinanti a nord-ovest: Colfelice; a ovest: Pontecorvo, Roccasecca a sud: Pico; a sud-est: Pastena Comunità Montana di appartenenza (XVI Comunità Montana Monti Ausoni) Appartenenza al COI secondo la ex DGR 29 febbraio 2000, n.569 (8^ ZONA - Comune Capofila: Ceprano) Appartenenza a Unione di Comuni (UdC Antica Terra di Lavoro ) elenco dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana: Pico, San Giovanni Incarico, Falvaterra Pastena, Pontecorvo elenco dei Comuni appartenenti al COI: Arnara, Boville Ernica, Falvaterra, Pastena, Pofi, Ripi, San Giovanni Incarico, Strangolagalli, Torrice elenco dei Comuni appartenenti all Unione di Comuni: San Giovanni Incarico, Falvaterra, Roccadarce Appartenenza ad altre aggregazioni comunali (denominazione AC, se presente) Zona di allerta meteo (in riferimento alla classificazione del CFR, ex DGR 272/2012) Data di validazione del Livello 1 di Microzonazione Sismica (se validato) Data di validazione della Condizione Limite dell Emergenza (se validata) Zona sismica (DGR n. 387 e 835 del 2009) elenco dei Comuni appartenenti all aggregazione: Zona G- Bacino Valle del Liri DGR n. A01476 del 27/02/2013 Non Validata 2B 3

5 1.1 Riferimenti comunali Riferimenti comunali Sindaco Cognome Nome Salvati Antonio Cellulare Twitter (se in possesso) Indirizzo sede municipale Piazza Umberto I, 15 Indirizzo sito internet sede municipale Telefono sede municipale Fax sede municipale sede municipale 1.2 Caratteristiche del territorio Popolazione Popolazione numero % su totale data aggiornamento Popolazione residente ,5% Nuclei familiari ,5% Popolazione variabile stagionalmente ,5% circa Popolazione non residente ,5% circa Popolazione anziana (> 65 anni) ,2% circa Popolazione disabile 313 8% circa Altimetria Fasce di altezza Estensione (Km 2 ) Estensione (%) Da quota 0 a 300 m s.l.m. 13,07 52,57 Da quota 300 a 600 m s.l.m. 11,8 47,43 Da quota 600 a 1000 m s.l.m Oltre quota 1000 m s.l.m Sistemi di monitoraggio presenti sul territorio I dati reperiti sulle stazioni sismiche presenti sul territorio comunale di San Giovanni Incarico, consultabili sul sito dell Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia o il Dipartimento di Protezione Civile hanno evidenziato la presenza di una stazioni di rilevamento sismico: 4

6 ID_Tipologia Denominazione Localizzazione (coordinate geografiche) Localizzazione (località) Elemento monitorato (corso d acqua, area montana,...) SM5 Stazione sismografica 41 29'57.8"N 13 33'33.7"E Centro Polivalente, via Vignali, 15 Scosse sismiche SM4 Avvistamento incendi 41 29'49.5"N 13 34'30.9"E Sede Protezione civile, via Petrolio Intero paese ID_tipologia Tipologia SM1 Idrometro SM2 Pluviometro SM3 Termometro SM4 Avvistamento incendi SM5 Stazione sismografica SM6 Stazione accelerometrica SM7 Altro (specificare) Dighe Dighe Nominativo diga Indirizzo o località Localizzazione (coordinate geografiche) Concessionario Gestore Diga Pontefiume Località San Cataldo, via Ortella ENEL TERNA SpA 41 30'35.2"N 13 33'46.4"E Altezza della diga (m) 19,00 m (ai sensi della L 584/1994) Tipologia diga (ID_tipologia) Referente Dati del serbatoio Quota di coronamento (m) Nominativo Quota di massimo invaso (m) D2 Laghi naturali innalzati artificialmente Giovanni Cedrone Cellulare Telefono Fax Quota massima di regolazione estiva dal 01/05 al 30/09 (m) Quota massima di regolazione invernale dal 01/11 al 31/03 (m) Quota massima di regolazione invernale dal 01/04 al 30/04 (m) Volume totale di invaso (m 3 ) 77,50 mslm 77,00 mslm 76,30 mslm 76,30 mslm 76,30 mslm Superficie del bacino imbrifero (m 2 ) 3265 Km m 3 (rilievo batimetrico 2006) 5

7 1.2.5 Coperture del Suolo I dati reperiti relativi alla copertura del suolo nel territorio comunale facendo riferimento ai dati aggiornati relativi al progetto Corine Land Cover disponibili sul sito dell ISPRA sono i seguenti: Tipologia di copertura Estensione (Km 2 ) Estensione (%) Superfici artificiali Superfici agricole seminative Colture permanenti Pascoli Aree agricole Foresta Erba e arbusti Suoli con scarsa vegetazione - - Zone umide - - Acqua

8 1.3 Servizi essenziali Servizi sanitari e servizi assistenziali Di seguito le informazioni relative alla sede del servizio e al suo referente, nel caso in cui il servizio sia riconducibile a più tipologie inserire un elenco delle stesse nel campo Tipologia e ID_tipologia. Farmacia Medico Medico Poliambulatorio Tipologia Farmacia ID_tipologia SS9 Tipologia Medico ID_tipologia SS10 Tipologia Medico ID_tipologia SS10 Tipologia Poliambulatorio ID_tipologia SS3 Indirizzo sede V. Civita Farnese centro Telefono Fax Proprietà (pubblico / privato) Privato Nominativo Manna Antonella Referente Qualifica Farmacista Cellulare Indirizzo sede Piazza Umberto I Telefono Fax Proprietà (pubblico / privato) Privato Nominativo Giuseppe Lombardi Referente Qualifica Dottore Cellulare Indirizzo sede V.le Rimembranza Telefono Fax Proprietà (pubblico / privato) Privato Nominativo Dr Franco Ciolfi Referente Qualifica Dottore Cellulare Indirizzo sede V. Civita Farnese centro Telefono Fax Proprietà (pubblico / privato) Privato Referente Nominativo Manna Antonella Qualifica Farmacista 7

9 Assistenza tossicodipendenti Casa di riposo Madre Agnese Casa di Riposo Miramonti Centro anziani Tipologia Assistenza tossicodipendenti ID_tipologia SA2 Tipologia Casa di riposo Madre Agnese ID_tipologia SS11 Tipologia Casa di Riposo Miramonti ID_tipologia SS11 Tipologia Centro anziani ID_tipologia SA6 Cellulare Indirizzo sede Via Chiusa dei Ricci Telefono Fax Proprietà (pubblico / privato) Pubblico (diocesi) Nominativo Comunità in Dialogo Referente Qualifica Resp. Comunità Cellulare Indirizzo sede Piazza Mazzini Telefono Fax Proprietà (pubblico / privato) Privato Nominativo Suor Maria Callista Referente Qualifica Madre superiora Cellulare Indirizzo sede V. Ponterotto Telefono Fax casinelli.info@gmail.com Proprietà (pubblico / privato) Privato Nominativo Simone Casinelli Referente Qualifica Proprietario Cellulare Indirizzo sede V. San Cataldo Telefono Fax Proprietà (pubblico / privato) Nominativo Referente Qualifica comunesangiovanniincarico@gmail.com pubblico Roberto Toti Ass. servizi sociali Cellulare

10 Tabella di codifica delle tipologie dei servizi sanitari e dei servizi assistenziali: ID_tipologia Tipologia SS1 Ospedali SS2 Case di cura e cliniche SS3 Ambulatori SS4 Laboratori di analisi SS5 Postazioni ordinarie ambulanze SS6 Presidi aeroporti SS7 Postazioni 118 SS8 Postazioni mobili SS9 Farmacie dispensari SS10 Medici SS11 Altri servizi sanitari (specificare) SA1 Assistenza disabili SA2 Assistenza tossicodipendenti SA3 Igiene mentale SA4 Assistenza extracomunitari SA5 Associazioni malati SA6 Centri anziani SA7 Altri servizi assistenziali (specificare) SV Servizi veterinari Servizi scolastici Di seguito le informazioni relative alla sede del servizio e al suo referente, nel caso in cui il servizio scolastico appartenga a più tipologie inserire un elenco delle stesse nel campo Tipologia e ID_tipologia. Scuola Salvo D Acquisto Scuola Salvo D Acquisto Tipologia Scuola materna statale ID_tipologia SC1 Tipologia Scuola primaria ID_tipologia SC2 Indirizzo sede V. Civita Farnese centro Numero di alunni 50 Telefono Fax fric85200t@istruzione.it Proprietà pubblico Nominativo Tanzi Rosa Referente Qualifica Fiduciaria Cellulare Indirizzo sede V. Civita Farnese centro Numero di alunni 120 Telefono Fax fric85200t@istruzione.it Proprietà pubblico Referente Nominativo M.a Silvana Stracqualursi Qualifica Fiduciaria 9

11 Scuola Salvo D Acquisto Scuola materna parificata Tipologia Scuola secondaria di 1 grado ID_tipologia SC3 Tipologia Scuola materna parificata ID_tipologia SC1 Cellulare Indirizzo sede V. Civita Farnese centro Numero di alunni 70 Telefono Fax fric85200t@istruzione.it Proprietà pubblico Nominativo Prof.ssa Gentile Referente Qualifica Fiduciaria Cellulare Indirizzo sede Piazza Mazzini Numero di alunni 47 Telefono Fax Proprietà pubblico Nominativo Suor Maria Callista Referente Qualifica Madre superiora Cellulare Tabella di codifica delle tipologie di servizi scolastici: ID_tipologia Tipologia SC1 Materne SC2 Primarie SC3 Secondarie di primo grado (medie) SC4 Secondarie di primo secondo grado (superiori) SC5 Università SC6 Asilo nido 10

12 1.3.3 Servizi sportivi Di seguito le informazioni relative alla sede del servizio e al suo referente, nel caso in cui il servizio sportivo appartenga a più tipologie inserire un elenco delle stesse nel campo Tipologia e ID_tipologia. Denominazione del servizio sportivo Denominazione del servizio sportivo Denominazione del servizio sportivo Denominazione del servizio sportivo Denominazione del servizio sportivo Tipologia Impianto sportivo all aperto ID_tipologia IS1 Tipologia Palestra comunale ID_tipologia IS1 Tipologia Impianto sportivo all aperto ID_tipologia IS1 Tipologia Impianto sportivo al chiuso ID_tipologia IS2 Tipologia Impianto sportivo al chiuso ID_tipologia IS2 Indirizzo sede Via Monacelli Telefono Fax comunesangiovanniincarico@gmail.com Nominativo Arch. Anna Maria Campagna Referente Qualifica Resp. Ufficio Tecnico Cellulare Indirizzo sede V. Civita Farnese centro Telefono Fax comunesangiovanniincarico@gmail.com Nominativo Arch. Anna Maria Campagna Referente Qualifica Resp. Ufficio Tecnico Cellulare Indirizzo sede Via San Cataldo Telefono Fax Nominativo Cav. Antonio De Angelis Referente Qualifica Proprietario e gestore Cellulare Indirizzo sede Via San Cataldo Telefono Fax comunesangiovanniincarico@gmail.com Nominativo Cav. Antonio De Angelis Referente Qualifica Proprietario e gestore Cellulare Indirizzo sede V. Colletronco Telefono Fax comunesangiovanniincarico@gmail.com Nominativo Arch. Anna Maria Campagna Referente Qualifica Resp. Ufficio Tecnico Cellulare

13 Tabella di codifica delle tipologie di servizio sportivo: ID_tipologia Tipologia IS1 Impianto sportivo all'aperto IS2 Impianto sportivo al chiuso IS3 Palestra IS4 Piscina IS5 Altro (specificare) 12

14 1.4 Servizi a rete e infrastrutture Servizi a rete Di seguito le informazioni relative al gestore del servizio e relativo referente. ENEL Tipologia Rete elettrica ENEL ID_tipologia SR2 Referente Nominativo Sarra Michele Qualifica Referente Telefono Cellulare Fax Denominazione del gestore Tipologia Rete idrica Depurazione Rete fognaria ID_tipologia SR1 SR6 SR7 Referente Nominativo Qualifica Telefono Alessandro Di Manna Referente Cellulare Fax Tipologia Rete gas Nominativo Qualifica ENGIE Italia Fornitore Denominazione del gestore ID_tipologia SR3 Referente Telefono Cellulare Fax Denominazione del gestore Tipologia Telecomunicazioni ID_tipologia SR4 Referente Nominativo Telecom Qualifica Telefono Cellulare Fax telecomitalia@pec.telecomitalia.it 13

15 Denominazione del gestore Tipologia Illuminazione pubblica ID_tipologia SR5 Referente Nominativo Pasquale Cioffi Qualifica Manutentore Telefono Cellulare Fax Denominazione del gestore Tipologia Smaltimento rifiuti ID_tipologia SR8 Referente Nominativo Claudio Cococcia Qualifica Referente di zona Telefono Cellulare Fax Denominazione del gestore Tipologia Strada statale ID_tipologia SR9 Referente Nominativo Astral Qualifica Gestore Telefono Cellulare Fax ASTRAL Tipologia Strade provinciali ID_tipologia SR11 Referente Nominativo Astral Qualifica Gestore Telefono Cellulare Fax Comune di San Giovanni Incarico Tipologia Altre strade comunali ID_tipologia SR12 Referente Nominativo Arch. Anna Maria Campagna Qualifica Responsabile Uff. Tecnico Telefono Cellulare Fax

16 Tabella di codifica delle tipologie di servizio a rete: ID_tipologia Tipologia SR1 Rete idrica SR2 Rete elettrica SR3 Rete gas SR4 Telecomunicazioni SR5 Rete illuminazione pubblica SR6 Depurazione SR7 Rete fognaria SR8 Smaltimento rifiuti SR9 Strade statali SR10 Strade regionali SR11 Strade provinciali SR12 Altro (specificare) 15

17 1.4.2 Principali vie di accesso Di seguito le informazioni relative alle principali vie di accesso al Comune che possono risultare strategiche per la gestione delle emergenze. Via di accesso Tipologia ID_tipologia Larghezza minima (m) denominazione Strada Statale per Fondi V2 10 denominazione Strada Provinciale per Pontecorvo V4 10 denominazione Strada Provinciale per Falvaterra V4 5,5 denominazione Strada Locale per Colfelice V5 5,5 Tabella di codifica delle tipologie di strada: ID_tipologia Tipologia V1 Autostrada V2 Strada Statale V3 Strada Regionale V4 Strada Provinciale V5 Strada Locale V6 Ferrovia V7 Altro (specificare) Stazioni, aeroporti Sul territorio del comune di San Giovanni Incarico non sono presenti Stazioni e/o aeroporti Elementi critici Compilare riportando gli elementi critici collocati lungo le strade o lungo i corsi d acqua. Strada o corso d acqua Criticità ID_criticità Localizzazione (coordinate geografiche) denominazione Ponte fiume Liri EC '13.7"N 13 32'49.7"E denominazione SS Civita Farnese EC '13.7"N 13 32'49.7"E denominazione Via El Alamein EC '27.1"N 13 33'27.4"E denominazione Ponte Pisciarello EC '42.2"N 13 33'28.9"E denominazione Ponte via Dirupata EC '36.8"N 13 33'54.0"E denominazione Ponte via Matrice Altezza Casa Giuseppe Di Santo EC '58.3"N 13 33'43.5"E denominazione Ponte località Gl Macioni EC '30.2"N 13 33'33.6"E 16

18 denominazione Cavone La Torre EC '11.7"N 13 33'24.1"E denominazione Via Colletronco EC '36.0"N 13 35'43.2"E denominazione Via Civita Farnese nord, altezza n. 54 EC '58.5"N 13 33'02.3"E denominazione Località Monacelli EC '59.7"N 13 32'56.0"E denominazione Ponte della diga EC '35.2"N 13 33'46.4"E denominazione Ponte Via Matrice altezza terreno Corsetti EC '58.4"N 13 34'04.7"E denominazione Via G. Cedrone EC , Tabella di codifica delle criticità ID_criticità Criticità EC1 EC2 EC3 EC4 EC5 EC6 EC7 EC8 EC9 EC10 EC11 Galleria Ponti Viadotti Sottopassi Punti critici per incidenti Tratti soggetti a gelate/innevamento Tratti soggetti ad allagamenti Tratti soggetti a caduta massi Briglie Casse d espansione Altro (specificare) 1.5 Edifici e attività strategici o rilevanti per le azioni di Protezione Civile In questa classe sono compresi tutti gli edifici che sono funzionali al Sistema di Protezione Civile in fase di emergenza come definiti dall Allegato 2 della DGR Lazio n. 489/12. L edificio Strategico è un edificio che deve garantire la funzionalità delle azioni di Comando e Controllo dell emergenza a seguito dell evento. L edificio Rilevante è un edificio che deve garantire l idoneità durante tutta la crisi dell emergenza in quanto il suo collasso potrebbe determinare conseguenze sociali di elevata rilevanza. 17

19 1.5.1 Edifici Strategici (ES) Compilare riportando le informazioni relative agli edifici strategici Indirizzo Via Petrolio Sede Protezione civile (sede COC) Caserma dei Carabinieri Municipio (sede POC) Tipologia Sede protezione civile ID_tipologia ES2 ES7 Tipologia Caserma dei Carabinieri ID_tipologia ES2 Tipologia Municipio ID_tipologia ES1 Dimensione Piccolo (<50 pers.) X Telefono Fax Referente Indirizzo Dimensione Nominativo Qualifica Medio (< 100 pers.) Grande (> 100 pers.) comunesangiovanniincarico@gmail.com Antonio Carnevale Cellulare Responsabile del Gruppo Comunale di Protezione Civile Via Civita Farnese centro Piccolo (<50 pers.) X Telefono Fax Referente Nominativo Qualifica M.llo Polidori Cellulare Medio (< 100 pers.) Comandante Stazione CC S. Giov. Inc. Indirizzo Piazza Umberto I, 15 Dimensione Piccolo (<50 pers.) X Medio (< 100 pers.) Telefono Fax Referente Nominativo Qualifica Grande (> 100 pers.) Grande (> 100 pers.) Sindaco Cellulare Antonio Salvati 18

20 1.5.2 Strutture Strategiche Diga fiume Liri Tipologia diga ID_tipologia ES8 Indirizzo Telefono Fax Referente Nominativo Qualifica Località San Cataldo, via Ortella Giovanni Cedrone Ponte Pisciarello Ponte Fiume Liri Ponte Via Dirupata Tipologia ponte ID_tipologia ES9 Tipologia Ponte ID_tipologia ES9 Tipologia Ponte ID_tipologia ES9 Cellulare Indirizzo S.S. 82 Telefono Fax Nominativo M.llo Franco Buonora Referente Qualifica Maresciallo Cellulare Indirizzo S.S. 82 km 87 Telefono Fax Nominativo M.llo Franco Buonora Referente Qualifica Maresciallo Cellulare Indirizzo Via Dirupata Telefono Fax Nominativo M.llo Franco Buonora Referente Qualifica Maresciallo Cellulare

21 Tabella di codifica degli edifici strategici ai fini di Protezione Civile: ID_tipologia Tipologia ES1 ES2 ES3 ES4 ES5 ES6 ES7 ES8 Municipio Edifici Comunali Strutture Sanitarie (Ospedali, Ambulatori, Sedi ASL, Case di Cura) Caserme Edifici Istituzionali (Prefettura, Provincia, Regione) Scuola Sede di COC COC o COI DIGA ES9 PONTE Edifici Rilevanti (ER) Compilare riportando le informazioni relative agli edifici rilevanti Indirizzo Piazza San Giovanni Battista Chiesa San Giovanni Battista Tipologia Chiesa San Giovanni Battista Dimensione Piccolo (<50 pers.) Telefono Fax Medio (< 100 pers.) X Grande (> 100 pers.) ID_tipologia RI2 Referente Nominativo Qualifica Don Antonio Ricci Parroco Cellulare Indirizzo Via Madonna della Guardia Santuario Madonna della Guardia Tipologia Santuario Madonna della Guardia Dimensione Piccolo (<50 pers.) X Telefono Fax Medio (< 100 pers.) Grande (> 100 pers.) ID_tipologia RI2 Referente Nominativo Qualifica Don Antonio Ricci Parroco Cellulare

22 Indirizzo Via San Cataldo Chiesa di San Cataldo Tipologia Chiesa di San Cataldo Dimensione Piccolo (<50 pers.) X Telefono Fax Medio (< 100 pers.) Grande (> 100 pers.) ID_tipologia RI2 Referente Nominativo Qualifica Don Antonio Ricci Parroco Cellulare Chiesa della Madonna della Selva Tipologia Chiesa della Madonna della Selva ID_tipologia RI2 Indirizzo Dimensione Piazza Madonna della Selva Piccolo (<50 pers.) X Telefono Fax Referente Nominativo Qualifica Medio (< 100 pers.) Don Antonio Ricci Parroco Cellulare Grande (> 100 pers.) Centro Polivalente Tipologia Centro Polifunzionale ID_tipologia RI8 Indirizzo Via Vignali, 15 Dimensione Piccolo (<50 pers.) Telefono Fax Referente Nominativo Qualifica Medio (< 100 pers.) Grande (> 100 pers.) X comunesangiovanniincarico@gmail.com Maria Carnevale Cellulare Responsabile procedimenti Affari Generali Indirizzo V. Civita Farnese centro Scuola Salvo D acquisto Tipologia Scuola materna statale Dimensione Piccolo (<50 pers.) Medio (< 100 pers.) X Telefono Grande (> 100 pers.) ID_tipologia RI10 Fax fric85200t@istruzione.it 21

23 Scuola Salvo D acquisto Scuola Salvo D acquisto Tipologia Scuola primaria ID_tipologia RI10 Tipologia Scuola secondaria di 1 grado ID_tipologia RI10 Proprietà Referente Indirizzo sede Dimensione Nominativo Qualifica pubblico Tanzi Rosa Fiduciaria Cellulare Piccolo (<50 pers.) V. Civita Farnese centro Medio (< 100 pers.) Telefono Fax Proprietà Referente Indirizzo sede Dimensione Nominativo Qualifica fric85200t@istruzione.it pubblico M.a Silvana Stracqualursi Fiduciaria Cellulare Piccolo (<50 pers.) V. Civita Farnese centro Medio (< 100 pers.) Telefono Fax Proprietà Referente Indirizzo sede Nominativo Qualifica Cellulare fric85200t@istruzione.it pubblico Prof.ssa Gentile Fiduciaria V.ia Formichelle Grande (> 100 pers.) X Grande (> 100 pers.) X Tipologia Centro Sportivo Dimensione Piccolo (<50 pers.) X Medio (< 100 pers.) Grande (> 100 pers.) Centro Sportivo Telefono Fax ID_tipologia RI12 Proprietà Nominativo pubblico Arch. Anna Maria Campagna Referente Qualifica Responsabile Uff. Tecnico Cellulare

24 Indirizzo sede V.ia Colle Tronco Tipologia Centro Sportivo Dimensione Piccolo (<50 pers.) X Medio (< 100 pers.) Grande (> 100 pers.) Centro Sportivo Telefono Fax ID_tipologia RI12 Proprietà Nominativo pubblico Arch. Anna Maria Campagna Referente Qualifica Responsabile Uff. Tecnico Cellulare Strutture Rilevanti Ponte Gl Macioni Tipologia Ponte ID_tipologia RI11 Indirizzo sede S.P. 257 Telefono Fax Proprietà Nominativo Referente Qualifica comunesangiovanniincarico@gmail.com pubblico Arch. Anna Maria Campagna Resp. Ufficio Tecnico Cellulare Tipologia Ponte Indirizzo sede Telefono Via Matrice Fax Ponte Via Matrice ID_tipologia RI11 Proprietà Nominativo comunesangiovanniincarico@gmail.com pubblico Arch. Anna Maria Campagna Referente Qualifica Resp. Ufficio Tecnico Cellulare Tipologia Ponte Indirizzo sede Telefono Via Matrice Ponte Via Matrice Corsetti ID_tipologia RI11 Fax Proprietà Nominativo comunesangiovanniincarico@gmail.com pubblico Arch. Anna Maria Campagna Referente Qualifica Resp. Ufficio Tecnico Cellulare

25 Tabella di codifica degli edifici rilevanti: ID_tipologia Tipologia RI1 RI2 RI3 RI4 RI5 RI6 RI7 RI8 RI9 RI10 RI11 RI12 Centri commerciali Luoghi di culto Biblioteche Centro congressi Cinema Fondazioni Teatri Centri Polifunzionali Centro Anziani, Sedi Pro-loco Strutture Scolastiche non sedi di COC Ponte Centro Sportivo Stabilimenti e impianti rilevanti ai fini di protezione civile In questa classe sono compresi tanto gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante (definiti ai sensi del D.Lgs. 334/99), quanto altri impianti industriali che, per la loro specifica caratterizzazione dimensionale o localizzativa, vengono ritenuti rilevanti ai fini degli interventi in emergenza. L'elenco aggiornato degli stabilimenti a rischio di incidente rilevate ai sensi del D.Lgs. 334/99 è reperibile su: Compilare riportando le informazioni relative agli impianti industriali ed attività rilevanti. Denominazione Tipologia Distributore carburante ID_tipologia IR3 Indirizzo sede Via Civita Farnese nord Materiali trattati Benzina, gas, diesel Telefono Fax marco.valente@gestori.eni.com Nominativo Referente Qualifica Marco Valente Proprietario e gestore Cellulare Denominazione Tipologia Distributore carburante ID_tipologia IR3 Indirizzo sede Via Civita Farnese sud Materiali trattati Benzina, diesel Telefono Fax Nominativo Referente Qualifica Dotari Antonio Proprietario e gestore Cellulare

26 Tabella di codifica degli impianti industriali ed attività rilevanti: ID_tipologia Tipologia IR1 Stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti ai sensi del D.Lgs. 334/99 IR2 IR3 IR4 IR5 IR6 IR7 IR8 Impianti industriali ritenuti rilevanti ai fini di protezione civile Distributori di carburante Depositi e magazzini di sostanze pericolose Aree militari Discariche Centri e istituti di ricerca Altro (specificare) 25

27 1.5.6 Beni culturali Compilare individuando solo i beni culturali di particolare pregio presenti nel territorio comunale ed esposti a condizioni di pericolosità. Indirizzo Piazza San Giovanni Battista Denominazione Tipologia Palazzo Cayro ID_tipologia BC1 Telefono Fax posta@pec.fregellae.it Nominativo Dott. Bruno Marucci Referente Qualifica Commissario liquidatore Cellulare Indirizzo Piazza San Giovanni Battista Denominazione Denominazione Tipologia Chiesa San Giovanni Battista ID_tipologia BC1 Tipologia Palazzo Tasciotti ID_tipologia BC1 Telefono Fax Nominativo Don Antonio Ricci Referente Qualifica Parroco Cellulare Indirizzo Via P. Cayro Telefono Fax Nominativo Dott. Franco Ciolfi Referente Qualifica Proprietario Cellulare Denominazione Tipologia Torre Medioevale ID_tipologia BC1 Indirizzo Via Torre Telefono Fax comunesangiovanniincarico@gmail.com Nominativo Arch. Anna Maria Campagna Referente Qualifica Resp. Ufficio Tecnico Cellulare

28 Denominazione Tipologia Sito Archeologico di Fabrateria Nova Indirizzo Località Civita Telefono Fax ID_tipologia BC2 Referente Nominativo Arch. Anna Maria Campagna Qualifica Resp. Ufficio Tecnico Cellulare Tabella di codifica delle tipologie di beni culturali: ID_tipologia Tipologia BC1 Bene architettonico BC2 Bene archeologico BC3 Museo BC4 Altro (specificare) 27

29 2. SCENARI DI RISCHIO LOCALE La formazione della gestione della protezione ambientale dai rischi territoriali locali, ha portato alla individuazione e classificazione delle tipologie di rischi secondo l origine dei fenomeni, distinguendoli tra quelli di origine naturale e quelli antropici o di origine tecnologica. I rischi naturali sono classificati in: Rischio idrogeologico (alluvioni/esondazioni; frane); Rischio sismico; Rischio incendi; Rischio eventi meteorologici (nebbia; pioggia; neve; grandine; gelate, siccità; vento). I rischi antropici o di origine tecnologica sono invece: Rischio inquinamento ambientale e rifiuti; Rischio connesso alle attività di trasporto (trasporto su strada di sostanze pericolose, infiammabili, esplosive e batteriologiche) Rischio Black-out elettrici Rischio nucleare (esterno al territorio comunale) Questi rischi sono classificati anche considerando il lasso temporale con cui questi si verificano, prevedibile e non prevedibile considerando che fanno parte della categoria prevedibili solo l alluvione e gli eventi meteorologici. Si possono sostanzialmente riconoscere tre classi di fenomenologie: - fenomeni noti e quantificabili, quindi con una casistica di riferimento ed una modellistica di simulazione e previsione sufficientemente attendibili; - fenomeni noti non quantificabili o scarsamente quantificabili per i quali si riesce a raggiungere esclusivamente una descrizione qualitativa; - fenomeni non noti o scarsamente noti che per intensità e dimensioni sono riconducibili a fenomeni rari e, pertanto, difficilmente descrivibili anche a livello qualitativo. Con la raccolta ed organizzazione di tutte le informazioni relative alla conoscenza del territorio, della distribuzione della popolazione e dei servizi, dei fattori di pericolosità, di rischio e della vulnerabilità del territorio è possibile prefigurare gli scenari di rischio che interessano il territorio comunale al fine di disporre quanto necessario alla gestione dell emergenza. Gli elementi utili per la predisposizione delle misure operative descritte in questo piano, sia in forma cartografica che descrittiva, sono raccolti nel SIT (Sistema Informativo Territoriale) che consente in tempo reale di elaborare qualsiasi scenario di evento individuando gli elementi esposti a rischio. In conformità con le disposizioni impartite dal Dipartimento della Protezione Civile, gli scenari di rischio prendono in considerazione il possibile massimo evento atteso, in modo che il piano sia strutturato ipotizzando il più elevato grado d intensità, la maggiore estensione e le peggiori conseguenze. 28

30 Rischio Idrogeologico Il Rischio idrogeologico corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli pluviometrici critici sulla fascia collinare, dei livelli idrometrici critici lungo i corsi d acqua a regime torrentizio e lungo la rete idrografica minore e di smaltimento delle acque piovane. Per quanto riguarda le cause determinanti e gli indizi premonitori, è ormai noto che gli eventi di piena sono fondamentalmente preceduti da piogge di breve durata e forte intensità, oppure da periodi di piogge di modesta intensità, ma prolungate nel tempo. Le prime possono provocare piene disastrose nei corsi d acqua di piccole dimensioni, mentre le seconde influiscono essenzialmente sui bacini di maggiore superficie. Altre cause responsabili di eventi di piena possono essere la rapida fusione del manto nevoso e/o di masse di glaciali per brusco innalzamento della temperatura, oppure la comparsa di accidentali impedimenti al deflusso lungo l alveo di un corso d acqua o alla sua foce. Rischio Frane DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 1 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 1.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA:ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CENTRO COMUNE SAN GIOVANNI INCARICO. Carta PAI Strada comunale, elettrodotto su pali, centro abitato Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale DANNI ATTESI Scenario n. 1 1.RISCHIO FRANE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Strada comunale, elettrodotto su pali, centro abitato Danni alla rete viaria comunale, elettrodotto su pali, centro abitato Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. 29

31 DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 2 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio 2.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA:ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CENTRO, MASSERIA CAIRO, CIVITA FARNESE NORD, COLLE CAPO DEL SIGNORE Carta PAI Strade comunali, S.S. 82 (Via Farnese Centro) elettrodotto su pali, elettrodotto su tralicci, centri abitati, Scuola Salvo D acquisto, acquedotto,fognatura. Linea elettrodotto su tralicci Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale, Strada Statale S.S. 82. DANNI ATTESI Scenario n. 2 Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso 2.RISCHIO FRANE Strade comunali, S.S. 82 (Via Farnese Centro) elettrodotto su pali, elettrodotto su tralicci, centri abitati, Scuola Salvo D acquisto, acquedotto,fognatura. Danni alla rete viaria comunale e statale (SS 82) elettrodotto su pali, Centri Abitati, infrastrutture. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 3 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti 3.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA:ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. ANDREOZZI Carta PAI Strade comunali, elettrodotto su tralicci, centri abitati. Linea elettrodotto su tralicci Strada comunale 30

32 DANNI ATTESI Scenario n. 3 3.RISCHIO FRANE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Strade comunali, elettrodotto su tralicci, centri abitati. Danni alla rete viaria comunale, elettrodotto su pali, Centri Abitati. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 4 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti 4.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA:ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. MASSERIA SARRACINO Carta PAI Strade comunali, elettrodotto su traliccio, centri abitati. Linea elettrodotto su tralicci Strada comunale DANNI ATTESI Scenario n. 4 4.RISCHIO FRANE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Strade comunali, elettrodotto su tralicci, centri abitati. Danni alla rete viaria comunale, elettrodotto su pali, Centri Abitati. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. 31

33 DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 5 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti 5.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA:ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. MADONNA DELLA SELVA Carta PAI Elettrodotto su tralicci. Linea elettrodotto su tralicci Strada comunale DANNI ATTESI Scenario n. 5 5.RISCHIO FRANE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Elettrodotto su tralicci. Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Danni elettrodotto su tralicci. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 6 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 6.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA:ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. POZZI PETROLIO Carta PAI Abitazioni isolate, strade comunali Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale 32

34 DANNI ATTESI Scenario n. 6 6.RISCHIO FRANE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Abitazioni isolate, strade comunali. Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Danni alla rete viaria comunale, elettrodotto su pali. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 7 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 7.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA: MEDIO-ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CAPOLICOLLI Carta PAI Strada Comunale, Elettrodotto su pali Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale DANNI ATTESI Scenario n. 7 7.RISCHIO FRANE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Strada Comunale, Elettrodotto su pali. Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Danni alla rete viaria comunale, elettrodotto su pali. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. 33

35 DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 8 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 8.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA: MEDIO-ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. SELVA PIANA Carta PAI Strada Comunale, Elettrodotto su pali, S.S. 82, abitazioni sparse Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale, Strada Statale S.S. 82. DANNI ATTESI Scenario n. 8 Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso 8.RISCHIO FRANE Strada Comunale, Elettrodotto su pali, S.S. 82, abitazioni sparse Danni alla rete viaria comunale e statale (SS. 82), elettrodotto su pali, abitazioni sparse. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 9 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti 9.RISCHIO FRANE RISCHIO FRANA: MEDIO-ALTO M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. COLLE GRANDE Carta PAI Strada Comunale, elettrodotto su tralicci. Linea elettrodotto su tralicci Strada comunale 34

36 DANNI ATTESI Scenario n.9 9.RISCHIO FRANE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Strada Comunale Danni alla rete viaria comunale, elettrodotto su tralicci. Entità del danno atteso Rischio Idrogeologico Scenario N. 10 Tipologia di evento DESCRIZIONE DELL EVENTO Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. 10.RISCHIO IDROGEOLOGICO Area Soggetta A Crolli E Ribaltamenti Diffusi Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CENTRO, MASSERIA CAIRO, CIVITA FARNESE NORD, COLLE CAPO DEL SIGNORE Ispra: Catalogo frane Strade comunali, S.S. 82 (Via Farnese Centro) elettrodotto su pali, elettrodotto su tralicci, centri abitati, Scuola Salvo D acquisto, acquedotto,fognatura. Linea elettrodotto su tralicci Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale,strada Statale S.S. 82 DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO IDROGEOLOGICO Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Strade comunali, S.S. 82 (Via Farnese Centro) elettrodotto su pali, elettrodotto su tralicci, centri abitati, Scuola Salvo D acquisto, acquedotto,fognatura. Danni alla rete viaria comunale e statale S.S. 82, elettrodotto su tralicci e su pali, centri abitati. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. 35

37 DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 11 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti 11. RISCHIO IDROGEOLOGICO Area Soggetta A Crolli E Ribaltamenti Diffusi M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. MASSERIA SARRACINO Ispra: Catalogo frane Strade comunali, elettrodotto su traliccio, centri abitati. Linea elettrodotto su tralicci Strada comunale DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO IDROGEOLOGICO Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Strade comunali, elettrodotto su tralicci, centri abitati. Danni alla rete viaria comunale, elettrodotto su pali, Centri Abitati. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 12 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio 12. RISCHIO IDROGEOLOGICO Area Soggetta A Crolli E Ribaltamenti Diffusi M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. SELVA PIANA, STACCALUSSI Ispra: Catalogo frane Strade Statale SS 82, elettrodotto su tralicci, case isolate. Linea elettrodotto su tralicci Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale, strada statale SS 82 36

38 DANNI ATTESI Scenario n. 12 Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso 12. RISCHIO IDROGEOLOGICO Strade Statale SS 82, elettrodotto su traliccio, case isolate. Danni alla strada statale SS 82, elettrodotto su tralicci, Case isolate Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 13 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti 13. RISCHIO IDROGEOLOGICO Area Soggetta a Frane Superficiali M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CIVITA FARNESE NORD Ispra: Catalogo frane Strade Statale SS 82, Strada provinciale S.P. 257 elettrodotto su pali, case isolate, cimitero Cimitero Strada comunale, provinciale e statale. DANNI ATTESI Scenario n. 13 Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso 13. RISCHIO IDROGEOLOGICO Strade Statale SS 82, Strada provinciale S.P. 257 elettrodotto su pali, case isolate, cimitero Danni alla strada statale SS 82 e provinciale S.P. 257, elettrodotto su pali, Case isolate, cimitero Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. 37

39 DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 14 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 14. RISCHIO IDROGEOLOGICO Area Soggetta a Frane Superficiali M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CENTRO COMUNE S. GIOVANNI INCARICO Ispra: Catalogo frane Strade comunali,elettrodotto su pali, centro abitato. Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale. DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO IDROGEOLOGICO Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Strade comunali,elettrodotto su pali, centro abitato. Danni alle strade comunali,elettrodotto su pali, centro abitato. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 15 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 15. RISCHIO IDROGEOLOGICO Area Soggetta a Frane Superficiali M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. PILONE Ispra: Catalogo frane Elettrodotto su pali, Elettrodotto su tralicci, Abitazioni Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada comunale. 38

40 DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO IDROGEOLOGICO Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Elettrodotto su pali, Elettrodotto su tralicci, Abitazioni Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Danni agli elettrodotti e alle abitazioni. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 16 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti 16. RISCHIO IDROGEOLOGICO Deformazioni Gravitative Profonde Di Versante M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CENTRO COMUNE S. G. INCARICO. Ispra: Catalogo frane Elettrodotto su Tralicci. - Strada comunale. DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO IDROGEOLOGICO Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Elettrodotto su Tralicci. Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Danni all elettrodotto su tralicci. Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. 39

41 DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 17 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti 17. RISCHIO IDROGEOLOGICO Deformazioni Gravitative Profonde Di Versante M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CIVITA FARNESE NORD, COLLE CAPO DEL SIGNORE. Ispra: Catalogo frane - Strada comunale Strada comunale. DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO IDROGEOLOGICO Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Strada comunale Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Danni Strada comunale Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. Rischio Alluvione DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 18 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento 18. RISCHIO ALLUVIONE Rischio Alluvione Molto Elevato: zona R4 M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. CIVITA FARNESE NORD. Ispra: Aree Alluvionabili. Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Strada Statale SS 82 Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio - Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Strada Statale SS 82 40

42 DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO ALLUVIONE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Strada Statale SS 82 Tipo di danno atteso Danni Strada Statale SS 82 Entità del danno atteso Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 19 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio 19. RISCHIO ALLUVIONE Rischio Alluvione Molto Elevato: zona R4 M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. ZUMPARIELLE Ispra: Aree Alluvionabili. Elettrodotto su tralicci Linea Elettrodotto su tralicci Interferenza con la rete di mobilità e trasporti - DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO ALLUVIONE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Elettrodotto su tralicci Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Danni Elettrodotto su tralicci Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. 41

43 DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 20 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio 20. RISCHIO ALLUVIONE Rischio Alluvione Molto Elevato: zona R4 M (MASSIMO, PER SUA NATURA) LOC. ZUMPARIELLE Ispra: Aree Alluvionabili. Elettrodotto su tralicci Linea Elettrodotto su tralicci Interferenza con la rete di mobilità e trasporti - DANNI ATTESI Scenario n RISCHIO ALLUVIONE Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Elettrodotto su tralicci Tipo di danno atteso Entità del danno atteso Danni Elettrodotto su tralicci Danno da moderato a notevole a seconda del livello di coinvolgimento; danni ripristinabili in alcune settimane/mesi. Rischio sismico Un terremoto o sisma, è un'improvvisa, rapida vibrazione del suolo causata dal rilascio di una grande quantità di energia accumulata in masse rocciose, è prodotto dalla brusca liberazione dell'energia accumulata da una roccia sottoposta a sforzo. Il rischio sismico, inteso come stima dei danni causati da un terremoto, può essere limitato affidandosi alla prevenzione degli effetti, attraverso la conoscenza di tre elementi principali: - vulnerabilità delle opere costruite dall uomo e quindi loro resistenza al terremoto; - esposizione al terremoto della popolazione, ovvero il numero di persone presenti nell area interessata; - probabilità di accadimento degli eventi sismici basata sui dati storici. Classificazione sismica del territorio di San Giovanni Incarico. A seguito della Nuova Classificazione Sismica della Regione Lazio (DGR n. 387/2009) il territorio del comune di San Giovanni Incarico è classificato con la zona sismica 2B. 42

44 Scenario Sismico Evento Ricorrente (Bassa intensità MCS) DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N. 21 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 21.Rischio Sismico Evento Ricorrente (Bassa Intensità, fino al 5 MCS circa) R (Ricorrente) Intero territorio comunale misure fisiche INGV e DPC e relativi Avvisi segnalazioni per constatazione comunicazioni codificate ai cittadini abitazioni civili antiche e/o precedenti alle prime normative sismiche non adeguate sismicamente (orientativamente edificate prima del 1910). Abitazioni ed edifici abbandonati e/o in stato di degrado beni culturali vulnerabili per la loro antichità infrastrutture e reti viarie locali, poderali, non ben mantenute, o in zone a rischio di riattivazione di frane Infrastrutture e lifelines locali (luce, 43

45 Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Dato lo scenario di Evento Ricorrente qui analizzato, si reputa poco probabile che alcune Unità Strutturali (US) con altezza maggiore della larghezza delle strade (H>L) possano creare problemi alla circolazione in caso di crollo totale o ribaltamento. Come mostra l analisi CLE (alla cui cartografia allegata si rimanda per dettaglio) solo alcune US potrebbero creare problemi di connessione alle infrastrutture di accessibilità. ANNI ATTESI Scenario n Rischio Sismico Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Abitazioni civili antiche e/o precedenti alle prime normative sismiche non adeguate sismicamente (orientativamente edificate prima del 1910). Abitazioni ed edifici abbandonati e/o in stato di degrado beni culturali vulnerabili per la loro antichità infrastrutture e reti viarie locali, poderali, non ben mantenute, o in zone a rischio di riattivazione di frane Infrastrutture e lifelines locali (luce, gas, acqua, telefonia, strada, fognature) Tipo di danno atteso Danni lievi a singoli edifici Possibile presenza di sfollati e feriti Possibilità di innesco di scorrimenti superficiali localizzati, mobilizzazione coltri detritiche, caduta massi o alberi, torbidità delle acque Possibili interruzioni delle vie di fuga per crolli localizzati Danno psicologico per stress da paura per buona parte della popolazione residente 44

46 Entità del danno atteso Danni da lievi a moderati negli edifici colpiti, evacuazione di alcune famiglie per alcune ore/giorni, difficoltà di evacuazione per abitanti con difficoltà sanitarie o di mobilità, possibile interruzione di acqua/luce/gas/telefonia per alcune ore, interruzione di viabilità poderale, locale, secondaria non ben mantenuta. Danni immediati affrontabili anche con strutture e dotazioni comunali e locali, può essere necessario il coinvolgimento di livelli sovracomunali per il ripristino in alcune giorni/settimane/mesi. Necessità di alloggiare alcuni abitanti in altre strutture per ore/giorni. Scenario Sismico Evento Medio (Media intensità MCS) DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N.22 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 22.Rischio sismico Evento Medio (Media Intensità, circa 5 /7 MCS) Medio Intero territorio comunale misure fisiche INGV e DPC e relativi Avvisi segnalazioni per constatazione comunicazioni codificate ai cittadini abitazioni civili antiche e/o precedenti alle prime normative sismiche non adeguate sismicamente (orientativamente edificate prima del 1910) abitazioni civili come anche edifici civili e pubblici orientativamente edificate tra il 1910 ed il 1974/1986) Abitazioni ed edifici abbandonati e/o in stato di degrado beni culturali vulnerabili per la loro antichità o stato di manutenzione infrastrutture e reti viarie provinciali e secondarie (oltre a locali, poderali), non ben mantenute, o in zone a rischio di riattivazione di frane, fenomeni superficiali, Infrastrutture e lifelines locali (luce, gas, acqua, telefonia, strada, fognature) Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Dato lo scenario di Evento Medio qui analizzato, Alcune Unità Strutturali (US) con altezza maggiore della larghezza delle strade (H>L) in condizioni di degrado potrebbero creare problemi alla circolazione in caso di crollo totale o ribaltamento. Come mostra l analisi CLE (alla cui cartografia allegata si rimanda per dettaglio) alcune US potrebbero creare problemi di connessione alle infrastrutture di accessibilità nel capoluogo. 45

47 DANNI ATTESI Scenario n.22 Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 22.Rischio Sismico abitazioni civili antiche e/o precedenti alle prime normative sismiche non adeguate sismicamente (orientativamente edificate prima del 1910) abitazioni civili come anche edifici civili e pubblici orientativamente edificate tra il 1910 ed il 1974/1986) Abitazioni ed edifici abbandonati e/o in stato di degrado beni culturali vulnerabili per la loro antichità o stato di manutenzione infrastrutture e reti viarie provinciali e secondarie (oltre a locali, poderali), non ben mantenute, o in zone a rischio di riattivazione di frane, fenomeni superficiali, onde di lago Infrastrutture e lifelines locali (luce, gas, acqua, telefonia, strada, fognature) Tipo di danno atteso Danni a gruppi di edifici o frazioni e aggregati urbani Danneggiamento delle abitazioni anche in modo severo Possibile perdita di vite umane Presenza di molti sfollati e vari feriti Impedimento delle via di fuga per crolli localizzati Fenomeni di instabilità, liquefazione, torbidità delle acque Interruzioni ad infrastrutture stradali (rilevati) Tessuto urbano parzialmente compromesso Entità del danno atteso Danni da moderati ad elevati negli edifici colpiti, anche in funzione della loro età e manutenzione, evacuazione di alcune famiglie per alcuni giorni/settimane difficoltà di evacuazione maggiore per abitanti con difficoltà sanitarie o di mobilità, interruzione di acqua/luce/gas/telefonia per alcune ore/giorni interruzione di viabilità primaria e secondaria Danni non affrontabili solamente con strutture e dotazioni comunali e locali, ma con il coinvolgimento di livelli sovracomunali, ripristinabili in alcune settimane/mesi. Necessità di alloggiare alcune decine di abitanti in altre strutture anche per settimane (alberghi locali ed esterni) Necessità di ricoverare vari feriti in strutture sanitarie ricovero di animali probabile 46

48 Scenario Sismico Evento Massimo (Alta Intensità MCS) DESCRIZIONE DELL EVENTO Scenario N.23 Tipologia di evento Frequenza (Ricorrente: R; Massimo: M) Denominazione zona Indicatori di evento Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti 23.Rischio Sismico Evento Massimo (Alta Intensità MCS, oltre 7 MCS) M: Massimo Intero territorio comunale misure fisiche INGV e DPC e relativi Avvisi segnalazioni per constatazione comunicazioni codificate ai cittadini Molto vulnerabili abitazioni civili antiche e/o precedenti alle prime normative sismiche non adeguate sismicamente (orientativamente edificate prima del 1910), come anche edifici civili e pubblici orientativamente edificati tra il 1910 ed il 1974/1986) e ad edifici più recenti. Abitazioni ed edifici abbandonati e/o in stato di degrado beni culturali vulnerabili per la loro antichità o stato di manutenzione infrastrutture e reti viarie principali, provinciali e secondarie, manufatti a rischio interferenti su esse (ponti, viadotti ) o in zone a rischio di riattivazione di frane, fenomeni superficiali, onde di lago Infrastrutture e lifelines locali (luce, gas, acqua, telefonia, strada, fognature) Attività presenti nella zona e che possono rappresentare fonti di ulteriore rischio Interferenza con la rete di mobilità e trasporti Dato lo Scenario Massimo qui analizzato, varie Unità Strutturali (US) con altezza maggiore della larghezza delle strade (H>L) in condizioni di degrado probabilmente creeranno problemi alla circolazione in caso di crollo totale o ribaltamento. Come mostra l analisi CLE (alla cui cartografia allegata si rimanda per dettaglio) alcune US creeranno problemi di connessione alle infrastrutture di accessibilità e di connessione nel capoluogo. L accesso al territorio comunale e la connessione tra gli Edifici Strategici ES (COC, Ambulatorio) e le Aree di Accoglienza AR saranno comunque funzionanti. 47

49 DANNI ATTESI Scenario n.23 Elementi vulnerabili potenzialmente coinvolti Tipo di danno atteso Entità del danno atteso 23- Rischio Sismico Molto vulnerabili abitazioni civili antiche e/o precedenti alle prime normative sismiche non adeguate sismicamente (orientativamente edificate prima del 1910), come anche edifici civili e pubblici orientativamente edificati tra il 1910 ed il 1974/1986) e ad edifici più recenti. Abitazioni ed edifici abbandonati e/o in stato di degrado beni culturali vulnerabili per la loro antichità o stato di manutenzione infrastrutture e reti viarie principali, provinciali e secondarie, manufatti a rischio interferenti su esse (ponti, viadotti, rilevati stradali ) o in zone a rischio di riattivazione di frane, fenomeni superficiali, onde di lago Infrastrutture e lifelines locali (luce, gas, acqua, telefonia, strada, fognature) Danni agli insediamenti residenziali e industriali Danni o collasso di centri abitati, di rilevati ferroviari o stradali, di opere di contenimento, regimazione o di attraversamento Probabili perdite di vite umane Presenza di molti feriti e moltissimi sfollati Presenza di salme da considerare Diffusi ed estesi fenomeni di instabilità dei versanti, riattivazione di frane (anche di grandi dimensioni, in aree note), Possibili effetti cosismici in zone coinvolte (liquefazione del terreno, fagliazione, vedi Carta MOPS). Cedimenti differenziali nei terreni di fondazione di edifici Tessuto urbano molto compromesso Reti stradali e infrastrutture con forte possibilità di compromissione Danni alle attività agricole Danni da elevati fino a crolli negli edifici colpiti, evacuazione di parecchie famiglie per numerose settimane/mesi rischio di evacuazione maggiore per abitanti con difficoltà sanitarie o di mobilità sicura interruzione di acqua/luce/gas/telefonia per alcune ore/giorni, interruzione di viabilità primaria Danni non affrontabili solamente con strutture e dotazioni comunali e locali, ma con il coinvolgimento di livelli nazionali ripristino in alcuni mesi. Necessità di alloggiare decine/centinaia di abitanti in altre strutture per mesi Presenza di salme da considerare Danno psicologico esteso e prolungato da affrontare Danni alle attività agricole e ricovero di animali necessario 48

50 Rischio incendi Gli scenari ipotizzabili possono essere molteplici e prevedono un approccio diverso in relazione alla tipologia dell incendio. Il compito consiste nel monitorare le aree boschive, soccorrere ed informare la popolazione, nonché regolare la viabilità facilitando l arrivo e il transito dei mezzi di soccorso. Possiamo individuare due tipologie d incendio: incendio di edifici; incendio boschivo. La gestione di queste emergenze, che vede l intervento del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Frosinone e del Corpo Forestale dello Stato; nel caso delle aree boscate, comporta l intervento di vari enti, ciascuno per le proprie competenze in relazione a: interventi sanitari, per l eventuale presenza di feriti; interventi ambientali e sanitari, per l eventuale formazione di una nube tossica generata dalla combustione di materiali e prodotti chimici (inquinamento ambientale); informazione tempestiva alla popolazione; evacuazione dalla zona interessata dall evento delle persone e contestuale ricovero delle stesse; chiusura dell accesso alla zona interessata e contestuale modifica della mobilità; censimento dei danni ad evento concluso. I gruppi di Protezione Civile presenti sul territorio operano, nei periodi a rischio, azioni di vigilanza e monitoraggio delle aree boscate, attraverso l ausilio di: - un automezzo antincendio in forza all Associazione di volontariato Organizzazione Europea Volontari Vigili del fuoco, - un automezzo antincendio in forza al C.O.I. e utilizzato dai volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile. Per incendio boschivo si intende una combustione vasta, difficile da spegnere, diffusibile, violenta e pericolosa per l incolumità pubblica. Il concetto fondamentale è strettamente legato alla definizione di combustione che non può verificarsi in assenza di uno dei tre elementi che seguono (triangolo del fuoco): il combustibile, il comburente e l innesco. Triangolo del fuoco 49

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