La classificazione dei rifiuti Caratteristiche di pericolosità
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- Beata Vinci
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1 La classificazione dei rifiuti Caratteristiche di pericolosità COD CLASSIFIC. SPECIFICHE H4 Irritante sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle le mucose può provocare una reazione infiammatoria H5 Nocivo sostanze e preparati che, per inalazione,ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità limitata H6 Tossico sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione,ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici eanche la morte 54
2 La classificazione dei rifiuti Caratteristiche di pericolosità COD CLASSIFIC. SPECIFICHE H7 Cancerogeno sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne l'incidenza H8 Corrosivo sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva H9 infettivo sostanze contenenti microrganismi vitali loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi H10 Tossico per la riproduzione "sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza 55
3 La classificazione dei rifiuti Caratteristiche di pericolosità COD CLASSIFIC. SPECIFICHE H11 Mutageno sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne l'incidenza H12 Sviluppa gas tossici Rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico H13 Sensibilizzanti sostanze o preparati che per inalazione o penetrazione cutanea, possono dar luogo a una reazione di ipersensibilizzazione per cu iuna successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce effetti nefasti caratteristici 56
4 La classificazione dei rifiuti COD CLASSIFIC. SPECIFICHE H14 Ecotossico ""Ecotossico": rifiuti che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali H15 Rifiuti suscettibili, dopo l'eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio a un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate 57
5 Materie pericolose per l ambiente Il D.L. 25/01/2012 n. 2 convertito in legge (L. n. 28 del 24/03/2012) ha modificato l allegato D della parte IV del D. Lgs. 152/2006 ss. mm. (testo unico ambientale) e ha stabilito in sostanza la corrispondenza tra la classe di pericolo dei rifiuti H14 (ecotossico) con la classe 9 ADR (materie pericolose per l ambiente solide o materie pericolose per l ambiente liquide)
6 Materie pericolose per l ambiente Ai rifiuti pericolosi a cui viene attribuita la caratteristica di pericolo H14 Ecotossico, se non già rientranti in altri classi ADR, dovrà essere assegnata la classe 9 (M6 e/o M7) dell accordo ADR. UN 3077 rifiuto, materia pericolosa per l ambiente, solida, NAS UN 3082 rifiuto, materia pericolosa per l ambiente, liquida, NAS 59
7 Violazione al codice della strada relative al trasporto merci pericolose (D.Lgs n. 35) 61
8 Violazione al codice della strada relative al trasporto merci pericolose (D.Lgs n. 35) 62
9 Violazione al codice della strada relative al trasporto merci pericolose (D.Lgs n. 35) 63
10 Il consulente D.G.S.A. Il Consulente ADR (anche detto DGSA Dangerous Goods Safety Advisor) è il consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada, per ferrovia o per via navigabile interna. La figura del Consulente ADR è stata introdotta nel nostro ordinamento giuridico dal Decreto Legislativo del 04 febbraio2000 nr.40 (Gazzetta Ufficiale numero 52 del 03/03/2000), ora sostituito (quasi interamente) dal Decreto Legislativo nr.35 del 27 gennaio 2010 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'11 marzo 2010, n.58). 64
11 Il consulente D.G.S.A.. La figura di consulente può essere svolta dal capo dell impresa, da una persona interna o da una persona esterna all impresa. Il DGSA viene nominato dal legale rappresentante dell'impresa la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti. La nomina va inviata entro 15 giorni all'ufficio periferico del Dipartimento per il trasporto, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti competente in relazione al luogo in cui ha sede l'impresa. 65
12 Il consulente D.G.S.A.. Entro sessanta giorni dalla nomina il consulente, dopo una verifica delle prassi e procedure utilizzate in azienda, redige una relazione nella quale indica le eventuali modifiche necessarie per l'osservanza delle norme in materia di trasporto, carico e scarico di merci pericolose, e per lo svolgimento dell'attività dell'impresa in condizioni ottimali di sicurezza In seguito, la relazione è redatta annualmente e, comunque, ogni qualvolta intervengano eventi modificativi delle prassi e procedure. Le relazioni vanno conservate dal legale rappresentante per 5 anni. 66
13 Il consulente D.G.S.A.. Il Consulente è tenuto a redigere la relazione d incidente nei casi previsti (*). In questo caso essa è trasmessa entro quarantacinque giorni dal verificarsi dell'incidente medesimo al legale rappresentante dell'impresa e per il tramite degli uffici periferici del Dipartimento per il trasporto, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al medesimo Dipartimento ed al Ministero dell'interno - Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. 67
14 Il consulente D.G.S.A. "1. Il legale rappresentante dell'impresa che viola le disposizioni dell'art. 11, comma 2 (nomina del consulente), è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro a euro; 2. Il legale rappresentante dell'impresa che viola le disposizioni dell'art. 11, commi 3 e 6 (comunicazione della nomina al Ministero e conservazione della relazione annuale per cinque anni), è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro a euro; 68
15 Esenzioni dall obbligo del consulente Esenzioni dall obbligo del consulente (cap ADR) Le autorità competenti possono prevedere che tali disposizioni non si applichino alle imprese che : effettuino trasporto di quantità limitate per ogni unità di trasporto inferiori ai limiti definiti a e e ai capitoli 3.3, 3.4, e 3.5, ovvero che non eseguono, a titolo di attività principale o accessoria, trasporti di merci pericolose o operazioni di carico o scarico connesse a tali trasporti, ma che eseguono occasionalmente trasporti nazionali di merci pericolose, o operazioni di carico o scarico connesse a tali trasporti che presentano un grado di pericolosità o un rischio di inquinamento minimi ESENZIONE 69
16 Esenzioni dall obbligo del consulente Esenzioni dall obbligo del consulente (D.Lgs n /01/2010) Sono esentate dall obbligo del consulente tutte le imprese che effettuano trasporto di merce o alla rinfusa in territorio nazionale di materie ed oggetti individuati alla colonna 2 categoria di trasporto 3 della tabella dell ADR dove è associato il livello di rischio più basso. Le imprese che effettuano operazioni di carico scarico in colli, alla rinfusa o in cisterna, purché le materie caricate siano residui di lavorazione e rifiuti prodotti dalla stessa impresa. ESENZIONE 70
17 Esenzioni dall obbligo del consulente Condizioni necessarie per godere dell esenzione (D.Lgs 4/07/2000) Numero massimo di operazioni pari a 24, Numero massimo di operazioni nello stesso mese pari a 3, Un totale complessivo massimo non superiore a 180 t Per ciascun anno solare la stessa impresa deve comunicare all ufficio provinciale dei dipartimento dei trasporti terrestri, dove ha sede o rappresentanza legale, l intenzione di avvalersi di tale esenzione. La copia della comunicazione deve accompagnare la merce pericolosa trasportata in ciascun operazione, munita preventivamente di data di tipo e quantità di merce in transito ESENZIONE 71
18 Esenzioni dall obbligo del consulente L' impresa che si e' avvalsa dell'esenzione nell'anno solare precedente deve allegare copia della relativa comunicazione, corredata delle annotazioni riguardanti la data, il tipo di merce e la quantità trasportata nell anno, al momento dell'invio della dichiarazione per il nuovo anno solare ESENZIONE 72
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